sabato 1 febbraio 2014

 

IL COLOMBO DIVERGENTE DI CARLO MENZINGER DI PREUSSENTHAL, IL CAPOLAVORO DELLA LETTERATURA UCRONICA CONTEMPORANEA

A chi almeno una volta nella vita non è capitato di chiedersi come sarebbe il mondo se Colombo non avesse scoperto l'America? Il problema della scelta e della fatalità si pone ad ogni evento della nostra vita quotidiana, visto che a tutti può capitare un incidente o un'occasione in grado di stravolgere la vita, sia in senso positivo che negativo. Quando però abbiamo a che fare con un evento cruciale per l'intera Storia umana, sorge occasione di meditare. Cosa sarebbe accaduto se si fosse presentata una difficoltà insormontabile nel viaggio del navigatore genovese, al punto di innescare un corso degli eventi radicalmente diverso da quello che noi tutti conosciamo? Le domande che ognuno di noi si pone a questo proposito, nella maggior parte dei casi rimangono irrisolte e non portano a nulla: molti le ritengono oziose e non ne capiscono l'immensa portata filosofica. Non è stato così per lo scrittore Carlo Menzinger di Preussenthal, che ha costruito un romanzo di rara bellezza ed efficacia, intitolato Il Colombo Divergente. Anticipo soltanto il presupposto su cui la densissima trama si costruisce. A causa di un gesto fatto da un anziano cacique, un capo tribù di un'isola dei Caraibi, Colombo decide di intraprendere una rotta verso settentrione anziché verso meridione com'è avvenuto nella nostra realtà. Così procedendo, le caravelle arrivano fino alla terra dei Totonachi, soggetti all'Impero di Ahuitzotl. Questi, per nulla intimorito dai prigionieri europei, concepisce un piano folle quanto immaginifico: costruire navi per raggiungere la terra da cui sono giunti stranieri tanto ricchi e potenti. Alla narrazione sono inframmezzate mirabili poesie, evocatrici di immagini surreali ed esotiche. Notevole la descrizione dell'infanzia di Cristoforo, in particolare il brano in cui si descrive il suo primo incontro con la morte. La narrazione del condottiero morente sul suo cavallo in agonia, sembra la trasposizione in letteratura di un convulso dipinto leonardesco. Qualcuno potrà dire che è stata sopravaluta un po' la personalità decisa e creativa di Ahuitzotl - così contrastante con quella dell'inetto Moteuczoma Xocoyotzin - attribuendo a tale sovrano un eccessivo titanismo. Altri potranno pensare che si sono sottovalutate per contro le difficoltà tecniche che lo Huey Tlahtoani avrebbe incontrato imbarcandosi in un'impresa tanto azzardata. Secondo me non dovrebbe stupire più di tanto: non sono mancate tra le genti amerindiane personalità eccezionali, in grado di sfidare nemici molto più potenti di loro e anche di riportare vittorie. Basti pensare all'Inca Manco Capac II, che imparò a cavalcare e a adoperare l'alabarda, o ai capi Mapuche Caupolican e Lautaro, che sconfissero gli Spagnoli strappando ai vinti i segreti della fusione del ferro e dell'uso delle armi da fuoco. A questo punto mi rendo conto che le parole non bastano, così consiglio vivamente a tutti la lettura di questo originalissimo romanzo.

Fornisco qualche link utile: il post del blog dell'autore che descrive il libro in questione, il sito in cui sono presentate le sue opere ucroniche, alcune recensioni e commenti, e per finire le pagine di Anobii sulla prima e sulla seconda edizione di questo prezioso volume. 

(scritto su Esilio a Mordor il 23/09/2008)

Prima edizione:
Titolo originale: Il Colombo divergente. Il serpente piumato e il
    Colombo nudo
Anno: 2001
Data di pubblicazione: 30/10/2001
Lingua: Italiano
Genere: Storia, ucronia, fantasy 
Editore: Liberodiscrivere
Numero di pagine: 280
Formato: Paperback; copertina morbida e spillati
Codice ISBN-10: 8873880010
Codice ISBN-13: 9788873880011

Seconda edizione:
Titolo originale: Il Colombo divergente
Anno: 2007
Data di pubblicazione: 04/05/2007
Lingua: Italiano
Genere: Storia, ucronia, fantasy
Editore: Liberodiscrivere
Numero di pagine: 288
Formato: Copertina morbida e spillati; paperback
Codice ISBN-10: 8873881459
Codice ISBN-13: 9788873881452
Edizione riveduta, corretta e arricchita con nuove note.

Sinossi (da www.anobii.com):
"Come saremmo oggi se Cristoforo Colombo non avesse fatto ritorno vincitore dal suo viaggio alla ricerca delle Indie?
Come sarebbe stata la storia del navigatore ligure, se si fosse scontrato con gli Aztechi?
Questo romanzo ucronico offre una risposta a queste domande e a molte altre: chi era veramente Colombo? Da dove veniva? Cercava veramente le Indie? Chi c’era dietro di lui? I banchieri ebrei? I Cavalieri di Cristo?
Ne esce fuori un ritratto inedito di Colombo. Il ritratto di un uomo ostinato e caparbio anche nella sconfitta. Il ritratto di un uomo dalle molte donne ma da un solo amore: il mare. Il ritratto di un uomo pronto a sacrificare tutto per un progetto.
Il romanzo, ricco di giochi verbali, può essere letto come un libro di viaggio e avventura ma anche come riflessione sulla vita e sul destino o come esplorazione di civiltà lontane, ucronicamente ravvicinate in un mondo anticipatamente globalizzato in cui Spagnoli, Aztechi e Berberi si muovono uno accanto all’altro."


L'Autore:
Carlo Menzinger nasce a Roma il 3 gennaio 1964. Laureatosi in Economia e Commercio, lavora in banca, dove si occupa di finanza strutturata. È sposato dal 1994 ed ha una figlia dal 1997. Nel 2001 pubblica per la prima volta IL COLOMBO DIVERGENTE. Ha pubblicato anche VIAGGIO INTORNO ALLO SPECCHIO, il romanzo ucronico GIOVANNA E L’ANGELO, ANSIA ASSASSINA, PAROLE NEL WEB e numerose opere minori. Ha curato l’antologia di allostoria UCRONIE PER IL TERZO MILLENNIO.

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