domenica 6 aprile 2014



I CRIPTOETRUSCHI

In questi giorni continua a frullarmi nella testa un racconto degno di nota che mi è capitato di leggere quando ero ancora un ingenuo nerd foruncoloso. Forse si tratta solo di un sogno confusionario, perché mi sembra di ricordare che l'autore fosse un etruscologo serio e che riportasse la cosa come un aneddoto, ma la precisione dei miei ricordi mi fa credere che non si sia trattato di una mia invenzione poi scambiata per verità. D'altro canto, i motori di ricerca sembrano non ritornare proprio nulla sull'argomento. Si diceva che in un paese della Toscana la popolazione tramanderebbe in segreto la lingua e la religione politeista degli Etruschi dai tempi di Roma Antica. Si riportavano anche fatti molto singolari connessi a queste tradizioni segrete, come i rapporti di una persona che era stata in quel paese e si era trovata in una grotta ad assistere a riti di moderni Lucumoni, salvandosi poi per miracolo. Si dava l'idea di gente molto chiusa e capace di uccidere senza pietà pur di conservare il segreto della propria esistenza. Così veniva ascritto a loro un attentato dinamitardo che impedì la costruzione di una linea ferroviaria passante per quel paese. Persino l'avvelenamento di un papa rinascimentale sarebbe stato opera di questi Criptoetruschi. Almeno era un racconto originale e inquietante, privo della volgarità dei moderni misteriologi fanatici di teschi di cristallo, feti di coniglio e Templari di origine extraterrestre. Nelle profondità della mia anima, non ho mai smesso di sperare che i Criptoetruschi esistano davvero, anche se so che la cosa è a dir poco improbabile. Intanto il sito Gens Labo dice che esiste una famiglia toscana il cui cognome coincide con l'endoetnico degli Etruschi, Rasna, il che è senza dubbio una cosa di estremo interesse storico

2 commenti:

  1. Non so se sia un caso o no, se la finzione sia stata ispirata dalla realtà o al contrario i tuoi ricordi abbiano rielaborato la realtà, ma negli anni ottanta vidi un film italiano... la maschera etrusca, se non erro, che aveva una trama molto simile :)
    Da un punto di vista professionale ti posso dire a riguardo che non esistono pubblicazioni di questo tipo nè in ambito archeologico nè in ambito linguistico... tuttavia un etno-antropologo potrebbe benissimo avere scritto qualcosa a riguardo che io sconosca completamente :)
    Un abbraccio!

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  2. In effetti per qualche tempo è andato di moda un filone horror "etrusco-demoniaco", che ha contribuito a presentare i Rasna sotto una luce a dir poco sinistra. Ogni mio tentativo di tracciare la fonte del mito dei Criptoetruschi è risultato vano. A un certo punto ho persino pensato che il racconto fosse riportato in un libro di Staccioli. Pur sapendo la cosa assurda, per mettermi il cuore in pace ho sfogliato il volume pagina per pagina senza trovarvi nulla. Evidentemente la memoria mi ha giocato un brutto scherzo :) 
    Un abbraccio a te, carissima! 

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