domenica 22 giugno 2014

UN'AMARA SCOPERTA

Perché il Connettivismo non è considerato a sufficienza per i suoi meriti letterari? Nessun connettivista lo sa dire? Nessuno lo ha ancora capito? Bene, dato che ho appena scoperto la ragione di tutto ciò, la esporrò senz'altro in questa sede. Il Connettivismo è avversato ferocemente dallo zoccolo duro dei lettori di fantascienza di vecchio stampo perché si presenta come Avanguardia e si ispira tra le altre cose al Futurismo (noi specifichiamo "sia di Marinetti che di Majakovskij", ma quelli Majakovskij non l'hanno mai sentito nominare). Per questo i detrattori del Connettivismo lo ritengono intrinsecamente fascista, etichettabile come estrema destra. Tutto viene fatto passare attraverso le lenti distorcenti di una sordida politica fatta di crassi slogan da scuola occupata. Che clima mortifero, che aria irrespirabile, funestata dai tanfi dell'Ignoranza! E poi qualcuno ancora si meraviglia se la fantascienza è in agonia! 

4 commenti:

  1. Non per assumere veste da catasfrofista, ma sembra in agonia ogni forma di espressività artistica (anche cosìddetta "minore"). Il cinema di fantascienza (...) poi (e quindi non solo il romanzo, da te riportato), a parte qualche rara eccezione, negli ultimi decenni fa letteralmente ca..re.

    Che Majakovskji sia stato, ANCHE per certi versi, futurista (pur se ogni definizione va sempre calata in un dato contesto storico e sociale) è fuori dì dubbio; tuttavia cambio topic riferendomi ad altra tua risposta rispetto ad un non "buon rapporto con il corpo".
    Cosa vuol dire (se ti va di rispondere, ovvio)
    Infine non comprendo l'associazione 666<>genoma (Adenina, Tiamina, Guanina... o cosa?)
    Ciao

    RispondiElimina
  2. Ciao Massimo! Per maggiorni spiegazioni sul genoma ti rimando al link: http://antikosmikos.iobloggo.com/cat/biologia/248114

    RispondiElimina
  3. Letto..... ed anche taluni post. Su quasi (quasi) tutto non concordo. Ci sono interpretazioni spesso semplicistiche, altre piuttosto forzate, altre ancora unilaterali e non scevre da pregiudizi... attraversate però da folgori illuminanti.
    Il che  è già tanto e raro.


    Impossibile discuterne per commenti.


    Infine... il cammino si allungherà inesorabilmente, sempre e in ogni caso;
    e qualunque tragitto o possibile mèta sarà sbagliata o, nel Tempo, si rivelerà tale.


    Ci muoviamo con orme da Uomo.
    Con noi "dentro" il nostro "umano".
    Per "conoscere" qualcosa occorre essere "fuori".


    Soltanto agli Dei
    questo fu concesso.
     

    Un saluto, caro
     

    RispondiElimina
  4. Un grande saluto a te, caro Massimo, ti ringrazio del riscontro.

    RispondiElimina