martedì 30 dicembre 2014

FREITUM È UNA PAROLA TEDESCA A TUTTI GLI EFFETTI

Rudolf Steiner nella sua opera L'economia dell'anima (Die Gesunde Entwickelung des Menschenwesens), si dilunga in una questione di lana caprina sulla frase inglese "The freedom of one cannot prosper without the freedom of all", traduzione dal tedesco "Die Freiheit des Einen kann nicht ohne de Freiheit de Anderen gedeihen". A detta del fondatore dell'antroposofia la traduzione in inglese sarebbe priva di senso. Così egli argomenta: 

"Ne darò la dimostrazione concentrandomi sulla parola significativa nella frase. In inglese la parola è freedom. Se paragoniamo la qualità di questa parola con la corrispondente parola tedesca, si dovrebbe usare Freitum - la terminazione "dom" in inglese corrisponde alla terminazone "tum" in tedesco. Se una simile parola esistesse, potremmo usare freedom impunemente. Freitum si tradurrebbe allora con "freedom", e non ci sarebbe alcun fraintendimento. Ma la parola usata nel testo originale è Freiheit - la terminazione "heit" corrisponde alla terminazione inglese "hood". Per mostrarvi che la traduzione di Freiheit con "freedom" non si armonizza con il genio della lingua, userò un'altra parola tedesca, Irrtum ("errore"), che esprime un fatto definito che accade una volta sola. Se volessimo dare a questa parola l'uscita "heit", dovremmo formare la parola Irreheit. Non troverete questa parola in alcun dizionario tedesco, ma non si andrebbe contro il genio della lingua inventandola. Sarebbe del tutto possibile usarla. Irreheit ci conduce immediatamente all'intima natura dell'essere umano. Non ci sono parole nella lingua tedesca uscenti in "heit" che non puntino a qualcosa di flessibile all'interno di una persona. Tali parole portano il loro significato verso una persona. Invero, è un peccato che noi non usiamo la parola Freitum in tedesco, perché se esistesse, potremmo esprimere il significato della parola inglese "freedom" direttamente, senza circoscriverla."

E ancora:

"Queste cose ci portano dritti nelle profondità della lngua stessa e ci rendono consapevoli del genio della lingua. Di conseguenza, quando scrivo un libro in tedesco, cerco di scegliere parole che possono essere tradotte correttamente in altre lingue - e i miei lettori tedeschi non esitano a chiamarlo stile povero. Ma questo non è sempre possibile. Se, per esempio, un libro è indirizzato alla cultura della Germania, potrebbe essere necessario considerare la sutiazione tedesca per prima. E questo è il motivo per cui ho ripetutamente usato la parola Freiheit, che non dovrebbe mai essere tradotta con "freedom". Il mio libro Die Philosophie der Freiheit non dovrebbe mai essere intitolato in inglese The Philosophy of Freedom. Un titolo inglese corretto per questo libro deve essere ancora trovato."

Con buona pace di Rudolf Steiner, in tedesco non esiste soltanto la parola Freiheit "libertà", ma anche Freitum, termine suscettibile di diverse interpretazioni - il cui uso in origine non corrispondeva perfettamente né al tedesco corrente Freiheit, né all'inglese freedom

Va innanzitutto fatto notare che nel tedesco contemporaneo la parola Freitum è un neologismo che compare come traduzione diretta dell'inglese freedom, soprattutto per esprimere il concetto di politica o filosofia libertaria. Alcuni parlanti ritengono la parola Freiheit inadeguata e la vorrebbero addirittura abolire, in quanto compare nell'inno nazista, la Canzone di Horst Wessel: "Der Tag für Freiheit und für Brot bricht an". A causa del paradossale odio antitedesco così diffuso nell'attuale Germania, ecco che anche le parole del lessico di base sono ritenute gravate da passate colpe. Si segnala l'esistenza di una rivista libertaria online denominata Freitum:


Coloro che oggi usano questa parola, non sembrano essere consapevoli del suo uso passato, fiorente nella fase più antica dell'alto tedesco moderno.

Quello che a noi interessa è proprio la continuazione diretta del medio alto tedesco vrîtuom "libertà". Le occorrenze della parola Freitum (con numerose varianti ortografiche come Vreitum, Freytum, Freythumb) nei secoli XIV-XIX dovrebbero essere considerate di sommo interesse dagli storici e dai filologi, ed è un peccato che siano tanto neglette dai moderni. Il termine era infatti usato per indicare una serie di concetti relativi alle città-stato e compare molto spesso nelle costituzioni municipali e in altri documenti legali. La sua obsolescenza deve essere stata causata dall'Unione Doganale (Zollverein), a cui seguì l'unificazione politica della Germania. 

Questo è l'elenco dei significati della parola:

Privilegio; diritto; diritto cittadino; libertà; libertà di mercato; diritto di asilo 

Questi sono alcuni esempi di frasi in cui ricorre, con la data dell'attestazione:  

1) Haben abgenomen ein chlostewer ab der pfafhait gut ... da wir niht recht zu heten und haben daran ubervaren der pfaffen vreitum (1323)
2) Mit alle dem vreitum und genaden, die in iren hantfesten geschribn stent (1331)
3) Dem obg. gotshaus ze R. seiner recht, freytum und genade, swie ez die hat oder haben sol an seinen laeuten und guten, an gerichten, an vischwaiden ... stät behalten (1332)
4) Statigen wir demselben gotshaus den freytum, den ez innerhalb der portten des chlosters  haben sol (1332)
5) Daz eri vnd sein gotshous di selben hofmarich haben sullen ewichleichen in allen den rechten und  vreitumen, als si daz alt hous ze nachst da be enther gehabt habent (1335)
6) Das der freytumb und die sach ... ewiklich stet und unczebrochen beleib, darumbe so [gib] ich ... den brief (1408)
7) Von der purger puess, dy das gericht pitten vmb dy übertreter des fraytumb (1413)
8) Saecken, die teghen vrydoem desses lande wesen moghen (1420)
9) Adelick fryedom als junckher (1448)
10) Welcher wider der stadt freithun wird handeln (1541)
11) In diesem jahr wurden die Zeidner ... des freitums entblösset, dass ihre gemeine nicht mehr ein markt, sondern ein schlechtes dorf soll heißen (1614)  

Per approfondimenti sugli esempi sopra riportati si rimanda al seguente sito dell'Università di Heidelberg: 


Ulteriori citazioni:

Wir bestaten auch dem vorgenanten Gotshaus ze Fürstenzell all ander Genad, Freytum, und Recht, die unser Vetter Chunich Otto sälig, und auch wir, aller Pfaffhait Edeln, und Unedeln, Arm und Reichen in unsern Land gemainleich gegeben haben. (Monumenta Furstencellensia)

FREYTUM, Freyheit, privilegium. Mon. boic. vol. II p. 484 ad an 1337. "alle die Genad, und Ureitum" b. p. 179 ad an. 1295. "wider die Rechtichait, und wider den Vreytun." Mon. boic. vol. III. p. 365. ad an. 1332. "Freyton." Mon. boic. vol. IX. p. 125. ad an. 1311. It. Freyton, en Eigenthum; item eine Freyung, Asylum.   (Glossarium germanico-latinum vocum obsoletarum primi et medii aevi inprimis bavaricarum, di Lorenz von Westenrieder)

Um jetzt diesen, einer ganzen Kirche, die Millionen gebildeter Menschen in ihrem Schoosse zählt, gemachten Vorwurf in theologischer Hinsicht zu würdigen, wollen wir zuerst untersuchen, was man denn unter dem einerseits so sehr gepriesenen Freythum und dem anderer Seits zu so schmählichem Vorwurfe gemachten Knechtthum zu verstehen habe. (Jahrschrift für Theologie und Kirchenrecht der Katholiken. Ulm, 1820)

Esiste anche un verbo freitumen "liberare", tradotto con "von (Deich-)Lasten befreien".

A chi obietterà che questa parola Freitum è desueta, risponderò che anche moltissime parole italiane sono desuete, eppure nessuno si sognerebbe mai di depennarle dai vocabolari. Certo, se qualcuno entrasse in un bar e ordinasse una pinta di cervogia, desterebbe una grande ilarità o addirittura non sarebbe capito. Tuttavia le parole pinta e cervogia sono parte della nostra eredità culturale, e questo nessuno lo può negare. Sarebbe anche ora che i tedeschi si ricordassero delle loro radici.

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