venerdì 2 gennaio 2015

PROVE INTERNE DELLA PRONUNCIA RESTITUTA DEL LATINO: LATINO FRINGILLUS, FRI(N)GILLA, ITALIANO FRINGUELLO

Il nome latino del fringuello mostra una serie di varianti, le più comuni sono fringillus, fringilla e frigilla. Ma ne esiste un'altra, fringuillus, che continuò nel latino volgare dando regolarmente l'italiano fringuello. Fringillus diede invece origine a forme come fringillu e frincillu in diversi dialetti dell'Italia meridionale. Come interpretare questi dati?

Si capisce che si danno diverse possibilità:

1) La variante fringuillus è la più antica e le altre sono derivate per semplificazione della labiovelare sonora (non sarebbe il primo caso in cui una forma arcaica ha dato origine a termini romanzi, mentre le forme classiche corrispondenti non hanno avuto altrettanta fortuna).
2)  La variante fringuillus è la più recente ed è sorta in qualche modo per analogia con un'altra voce, come ad esempio il verbo fringultire "cinguettare", o per ragioni onomatopeiche.
3) Entrambe le forme continuano in modo imperfetto una protoforma più complessa contenente un elemento labiale, come sembra dimostrare il vocabolo greco φρυγίλος "fringuello", che dovrebbe avere la stessa origine.

Qualunque di queste ipotesi sia quella vera, in ogni caso occorre ammettere che la consonante fosse velare (dura) e che in epoca classica si pronunciasse /fri(:)ŋ'gillus/, /fri(:)ŋ'gilla/, /fri:'gilla/.

Coloro che affermano la pronuncia ecclesiastica ab aeterno, pronunciano le parole classiche per fringuello con un suono palatale: /frin'dʒillus/, /frin'dʒilla/, /fri'dʒilla/. Di più, pretendono che Romolo e Remo seguissero questo uso moderno. In questa loro ottica distorta e irreale, la forma /friŋ'gwillus/ da cui deriva l'italiano fringuello sarebbe un completo mistero. Come diamine si sarebbe prodotta? Ovviamente non lo sanno spiegare, perché il loro sistema non è altro che una massa raffazzonata di dati incoerenti.

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