lunedì 2 febbraio 2015


VENTRILOQUI 

La semplice attribuzione di un nick e di un avatar è il primo passo verso lo sprofondamento in un mondo percettivo di grande inconsistenza. Nome e immagine possono costituire un sinistro binomio capace di portare allo scoperto debolezze inconfessabili e pazzie latenti. Il processo è favorito dalla natura anarcoide della Rete e dall’illusione di non tracciabilità, che spesso basta a trasformare l’utente in un primitivo, concentrato esplosivo di rancore e di pulsioni belluine. Varie tipologie di disturbatori erano già ben note anche nell’epoca pre-splinderiana. Chi non ricorda i pestilenziali troll che infestavano i gruppi di Yahoo? Con il potenziarsi dei mezzi espressivi offerti, anche le possibilità di costruire personalità fittizie a scopi offensivi si è naturalmente evoluta, generando un nuovo personaggio: il sockpuppet. La parola trae origine dalla denominazione inglese del pupazzo usato dai ventriloqui per i loro spettacoli, che in origine era confezionato con una semplice calza. La sezione italiana della Wikipedia ne dà la seguente definizione: 

Il termine sockpuppet (proveniente dalla lingua inglese, la cui traduzione letterale è calzino fantoccio) nel gergo di internet, si riferisce ad un account aggiuntivo creato da un membro già iscritto ad una comunità di Internet. Un particolare tipo di sockpuppet è il cosiddetto "uomo di paglia" (dall'inglese straw man sockpuppet), creato da utenti che, avendo un certo punto di vista su un argomento, si comportano ad arte come se ne avessero uno diametralmente opposto, per ottenere lo scopo di far apparire quest'ultimo come sbagliato e cattivo. Spesso questi utenti fanno esprimere ai loro finti oppositori argomenti particolarmente deboli, in modo da poterli controbattere e facilmente confutare. Il sockpuppet diventa così la personificazione degli argomenti dell'uomo di paglia, il quale finisce per apparire, a seconda dei casi, stupido, disinformato, bigotto, settario, prepotente. Il risultato finale è quello di creare una sorta di rumore di fondo che rende incomprensibile e oscuro il dibattito, fino a poter impedire del tutto un serio dialogo dei punti di vista.  

Definizione tecnica e riduttiva, che non rende bene l’idea del fenomeno e del ruolo che ha assunto nel contesto blogosferico. La proprietà peculiare di questo tipo di troll è infatti la graduale separazione schizofrenica tra i suoi diversi nick, fantasmi pur generati con semplici operazioni compiute dallo stesso individuo nella stessa vita reale. Una volta data la conferma della creazione di un account alternativo, ecco che un’entità compiuta prende lentamente sostanza, germoglia fino ad assumere una personalità anche complessa. A un certo punto, mirabile dictu, il sockpuppet non sa resistere: le molteplici personalità da lui generate cominciano a parlare tra di loro come se fossero esseri del tutto distinti! Simulando vite reali del tutto differenti, si incitano a vicenda nell’assaltare un nemico o nel lodare le doti amatorie di un partner, si insultano con acrimonia, si attribuiscono addirittura soprannomi nuovi da cui possono nascere ulteriori personaggi. La metamorfosi si è completata, il Demiurgo dell’Homo Cyberneticus presenta il suo nuovo modello di splendore antropoide.

Ombra e cenere.

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