domenica 19 aprile 2015

ALCUNE CONSIDERAZIONI SULLA PAROLA ANOCRAZIA

La parola anocrazia (in inglese anocracy) sarebbe stata invece creata dallo storico e fisico statunitense Spencer R. Weart nella sua opera Never at War: Why Democracies Will Not Fight One Another (1998).

"Le anocrazie sono società in cui l’autorità centrale è debole o inesistente. Le relazioni principali sono legami di parentela estesi da alleanze personali con leader in vista. Una società può essere definita uno Stato in teoria, ma se le si attagliano i caratteri ora descritti, Weart la classifica come anocrazia. Ne sono esempi le società tribali, l’attuale Somalia, le città italiane medievali dove le famiglie influenti si affrontavano in battaglie per strada e vivevano in case fortificate. La cosa importante è che non esiste un’autorità centrale in grado di porre freno alla violenza individuale, di modo che i comportamenti violenti si estendono a parenti e amici in una sequela di vendette e guerre."
(Fonte: borislimpopo.com)

Wikipedia in inglese (11/04/2015) alla voce Anocracy mostra informazioni incompatibili con quelle sopra riportate: 

Use of the word "anocracy" in English dates back to at least 1950, when R. F. C. Hull's reprinted translation of Martin Buber's 1946 work Pfade in Utopia [Paths in Utopia] distinguished "anocracy" (neoclassical compound: akratia) from "anarchy" — "not absence of government but absence of domination"). 

È opinione comune che questa parola sia un adattamento della parola greca che significa "assenza di potere" (ἀκράτεια, meno correttamente ἀκρατία, trascritta akratia). Questo è riportato dal dizionario etimologico di Wikipedia (Wiktionary), che fino a poco fa inseriva nell'etimologia un pietoso punto interrogativo: 

Etymology
Apparently from an- + -ocracy.

Noun
anocracy (plural anocracies)

A political system which is neither fully democratic nor fully autocratic, often being vulnerable to political instability.  

Ebbene, questa etimologia non è proprio possibile, a meno che la parola non sia stata coniata da un idiota. Infatti il prefisso negativo greco è a- prima di consonante e an- prima di vocale. Non esiste e non è mai esistita una variante *ano- nella lingua greca antica o moderna, e neppure nei composti neoclassici derivati a partire da radici elleniche. Un uomo che non crede nell'esistenza di Dio è un ateo, non un anòteo. Una persona che ha perso la capacità di parlare è affetta da afasia, non da anofasia. Una persona che non prova emozioni è affetta da apatia, non da anopatia.  

La vera etimologia della parola anocracy è invece dal latino anus "ano". L'anocrazia implicherebbe concetti come "governo anale" o "governare col culo", e non è escluso che l'invenzione del termine sia da attribuirsi a un ignoto italiano. È significativo che lo stesso Steven Pinker, parlando delle anocrazie nel mondo, non esiti a chiamarle "governi di merda", segno che deve essere consapevole di questa derivazione (Fonte: The Better Angels of Our Nature: Why Violence Has Declined). Si tratta della solita accozzaglia di radici greche e latine mescolate tra loro, cosa sempre più comune di questi tempi. Tuttavia le lingue classiche non sono un'opinione: chi per primo ha suggerito la derivazione di anocracy da akratia aveva una fortissima vergogna nei confronti dell'orifizio anale, rifiutandosi persino di menzionarlo e fabbricando paretimologie fuorvianti, oppure ignorava le basi stesse della lingua greca. 

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