sabato 30 maggio 2015


ALCUNE CONSIDERAZIONI SULLA
FINE DELLA BLOGOSFERA

I blog sono sempre più in uno stato comatoso, hanno perso ogni vitalità e non sono capaci di apportare allo stato delle cose alcun mutamento significativo. Inutile sperare che da un blog giungano le parole di un nuovo Bodhisattva o del Messia. Non a caso Bruce Sterling nel 2007 ha preconizzato l'estinzione della blogosfera entro una decina di anni. Penso che le sue parole fossero profetiche: andando avanti di questo passo, nel 2017 nessuno si arrischierà più a pubblicare nel Web anche soltanto post sulla diarrea del proprio gatto. Le condizioni in cui languono i diari online è paragonabile a quella di un uomo agonizzante in preda ai rantoli e alla demenza terminale. E allora perché, per le budella di Satana, il mondo politico fa di tutto, dico di tutto, per annientarli?! Tutti i tentativi - che vengano dal fronte della diffamazione, della pubblicazione delle intercettazioni, del copyright o della privacy - equivalgono dal punto di vista etico all'usare sodomia a un vecchio sul letto di morte. Chiunque proponga inique regolamentazioni e minacci multe draconiane è moralmente assimilabile a un novello Jimmy Savile, che infierisce sui poveri sbudellandoli per assicurare ai potenti nuove notti di orge e di cocaina. È proprio così, ognuno di loro ha la stessa responsabilità di un piccolo Jimmy, di un predatore da obitorio, di un profanatore di tombe.

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