sabato 30 gennaio 2016

IL MOVIMENTO DEI FORCONI DISINNESCATO: UN INTERESSANTE ESPERIMENTO ANTROPOLOGICO

Correva l'Anno del Signore 2013, che stava volgendo al termine. Un moto di protesta nasceva e si diffondeva in tutta Italia: il Movimento dei Forconi. Costituiva un grave pericolo per l'ordine pubblico e per le istituzioni, perché si scagliava contro il Governo, contro l'eccessiva tassazione e contro l'Unione Europea. Minacciava di paralizzare l'Italia, facendo scendere nelle strade e nelle piazze milioni di persone.

La situazione già agli inizi del 2014 sembrava ingestibile. Il contrattacco non si è fatto attendere. Hanno cominciato a circolare voci sulla contiguità mafiosa dei Forconi e sulla presenza di elementi di estrema destra. Ma due sono stati i colpi assestati, che hanno permesso di annientare il movimento. Li ricostruirò, integrando le mie ipotesi del tutto realistiche con brandelli di conversazioni immaginarie. Non mi stupirei se si scoprisse un giorno che tali parole sono vere come una trascrizione verbatim ab origine.

1) Primo colpo. Un capopopolo andava ripetendo che la massima parte dei capitali italiani sono nelle mani di poche famiglie di ricchi, e voleva fare un gigantesco cartellone con questa frase. Allora qualcuno gli ha detto qualcosa come: "Famiglie di ricchi? Perché non ci metti anche ebrei?" Ecco allora il cartellone: "La massima parte dei capitali italiani sono nelle mani di poche famiglie di ricchi ebrei". La cosa ha destato ovviamente un immenso scandalo.

2) Secondo colpo. Una banda di energumeni girava per un borgo ligure. Erano hooligans scatenati, pieni zeppi di rabbia etilica, forse reclutati alla causa dei Forconi in cambio di qualche cassa di bottiglie di birra. Così qualcuno li ha avvicinati e ha indicato loro una libreria, i cui propietari erano noti per il loro impegno nel sociale. La persona che li ha avvicinati ha detto qualcosa come: "Vedete quella libreria? Entrate, fate uno sconquasso e malmenate i gestori, ma soprattutto minacciateli di bruciare i libri!" Così è stato, ed ecco resuscitato lo spettro dei roghi dei libri nella Germania nazista!

Questa è la sostanza dell'esperimento antropologico che ha messo fine al Movimento dei Forconi. Si vede che il cadavere del Nazionalsocialismo, animato con i metodi del Dottor Victor Frankenstein, è mantenuto in perenne movimento dal sistema scolastico e dai mass media, e si rivela qualcosa di immensamente redditizio.

Il Partito Nazionalsocialista è morto nel 1945 e non ha il benché minimo senso al di fuori della Germania. Ricordiamo che Hitler non permise mai di tradurre il Mein Kampf in altre lingue. Tuttavia, il contenuto di quel volume torna di un'utilità talmente grande da venir trasformato in categoria metastorica. Che il Nazismo sia ritenuto malvagio lo capisco appieno, perché un albero si riconosce dai suoi frutti, e i frutti che ha dato hanno portato dolori indicibili e morte a un immenso numero di persone. Tuttavia etichettare automaticamente ogni manifestazione del Male come "Nazismo" è soltanto un grossolano falso storico.

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