martedì 5 dicembre 2017

 

TEMPO DI MOSTRI, FIUME DI DOLORE 

Autore: James Kahn
Titolo originale: World enough, and time (1980)
Anno: 1980
Lingua originale: Inglese
Genere: Fantascienza
Sottogenere: Fantascienza catastrofica, Fantasy/SF
Editore (Italia): Mondadori
Pubblicazione (Italia): 26/12/1982Urania: n. 934 
Traduzione: Beata della Frattina
Copertina: Karel Thole
Sinossi:


"Un urlo rauco, profondo, inumano lacera il tessuto della notte. I sei abitanti della capanna di tronchi si guardano sbigottiti l'un l'altro poi guardano la finestra e la porta. "Dio mio!" dice la Madre. "Che sarà stato?" "Ho paura, mamma" dice il bambino più piccolo. Dopo un intervallo di silenzio l'urlo si rinnova più vicino, poi d'improvviso la porta scoppia all'indietro, strappata dai cardini, e tre esseri orrendi si precipitano sulla famigliola facendone scempio... Ma siamo appena all'inizio. Il romanzo - uno dei più lunghi e spettacolari presentati quest'anno da Urania - procede con lo stesso ritmo mozzafiato fino all'ultima delle sue fittissime pagine."

Trama:

In seguito a una tremenda calamità geologica, la calotta artica si è espansa giungendo fino alla California. La geologia del pianeta è stata stravolta e si è avuta la diffusione di numerose specie di esseri mostruosi. Alcuni di loro, come i Centauri, sono benigni e dotati di intelletto. Altri, come gli Abominii, i Vampiri, i Grifoni, sono invece potenze devastatrici in grado di apportare danni spaventosi ai superstiti del genere umano. Joshua è un cacciatore e appartiene alla setta degli Scribi, gli unici a conservare la scrittura in un'epoca di barbarie e di oblio. Rientrando da una spedizione, si trova di fronte a una drammatica realtà: la sua famiglia è stata distrutta e che la sua promessa sposa, Dicey è stata rapita da un gruppo di mostri: un Abominio, un Grifone e un Vampiro. Assieme al suo amico, il Centauro Beauty, Joshua inizia l'inseguimento. Nel rapire l'indomita Rose, amante di Joshua e moglie del Centauro, l'Abominio è rimasto ferito da una pugnalata e ha lasciato la fetida traccia del suo sangue, ben distinguibile. Così Beauty e il cacciatore-scriba si avventurano in un territorio ignoto e pericoloso, alla ricerca delle donne sottratte. Si imbatteranno in molte meraviglie e in molti orrori, facendo nuove sorprendenti conoscenze.   

Recensione:

Kahn disegna uno scenario surreale e sommamente implausibile, che può comunque essere goduto sospendendo l'incredulità, rinunciando ad applicare ogni minimo criterio di coerenza interna e tuffandosi nell'onirismo. Al giorno d'oggi una simile lettura potrebbe allontanare un neofita dalla Fantascienza anziché avvicinarlo, eppure all'epoca il romanzo aveva avuto qualche successo. Questo scrive l'anobiano Brush Steven: "Rileggerlo da adulto è stata una delusione". E ancora: "Premesso che lo avevo valutato 5 stelline, sulla base dei miei ricordi delle letture da adolescente. Mi è capitato sotto mano in libreria e ho deciso di rileggerlo... che delusione! quanto mi aveva entusiasmato 30 anni fa, oggi mi ha deluso. Degradato a tre stelline. mi sono ripromesso anche di rileggere il seguito, speriamo bene". Visto che non ho mai letto questa opera di Kahn quando ero giovane, ho deciso di imbarcarmi nell'impresa. All'inizio sono rimasto un po' perplesso. Mi sono subito trovato ai confini tra la Science Fiction obsoleta e un denso Fantasy, ma addentrandomi nella lettura ne sono in qualche modo rimasto avvinto e ho compreso che è un opera non priva di qualche contenuto interessante. Pertanto si perdoneranno alcune assurdità affioranti qua e là nella trama - come ad esempio questa perla di grande valore: "Estratti i coltelli, Josh ne impugnò uno per mano e cominciò a girare la maniglia." A poco a poco, tutto ciò che c'è di Fantasy trova una sua spiegazione scientifica ineccepibile: ad esempio si scopre che le numerosissime creature mitologiche sono in realtà il frutto dell'ingegneria genetica che imperversava prima del crollo tecnologico. Allo stesso modo si comprendono gli elementi incongrui come il fanatico culto di Nettuno, il Doge di Venezia, il Papa e via discorrendo: queste cose non hanno una continuità col nostro passato, essendo sorte nei giorni caotici del declino del genere umano. Ad esempio, Venezia non è la città italiana, bensì l'evoluzione di un parco giochi nei pressi di Los Angeles, diventato la capitale di un regno quando la costa californiana si è staccata dalla terraferma e hanno avuto origine nuovi arcipelaghi. 

La lingua degli Abominii

Una delle peculiarità del romanzo di Kahn è che dà spazio a una lingua non umana. Riportiamo alcuni brani molto interessanti, commentandoli brevemente. 

1) Le ultime parole di un Abominio morente.

     L'Abominio era là, appeso per il collo al grosso cavo spezzato che univa le pale al generatore. Stava per morire. Josh si arrampicò sulla scala, tagliò il cavo e l'orrida creatura cadde pesantemente a terra.
I due amici gli s'inginocchiarono accanto.
Uluglu domo — disse l'Abominio. Aveva il ventre squarciato. Era il marchio del Grifone.
— Cosa dice? — chiese Josh. — Conosci la sua lingua?
Beauty annuì. — Domo dulu — disse all'Abominio. — Odooo glutamo nol?
Il mostro aprì l'occhio e li guardò. — Ologlu Bal — disse, sputando sangue. — Bal ongamo, na ayrie gludemos, oglo du, Bal neglor nopar dos. Gluanda Bal seco, ologlu tas ululu. Endera Gor Murruru, gul endamo eglor.

Beauty annuì. — Nglimo tu? Nagena gli asta log mak to.
Glumpata no glas enti bora, ma noglu esta tas Bal o Scree tudama glu. Tudama gluanda, Gor es to narag.
Ednatu? — chiese Beauty.
Glisanda nef. Riaglo tor ologlu mindamo. Orogra tomo orogra mu. Ti do gorogla mel donu.
Beauty scrollò la testa. — Gluana no tomo, ululu gorono Gor.
Nef nef gliamo — disse l'Abominio. — Ologlu Bal enta gashto boro, ologlu lev Scree, es piram glu. Gogolasma. Engelli tor, glidon gliamo, miralli aj gol.
Fece una smorfia e spirò.

Come si può vedere, la lingua parlata dall'Abominio è complessa e articolata. Meriterebbe uno studio approfondito. Purtroppo non sono in grado di ottenere traduzioni per le singole parole a partire dalle frasi riportate, essendo il contesto combinatorio alquanto incerto. L'unica cosa sicura, perché spiegata nel seguito del brano riportato, è che Gor è il nome dell'Abominio, Bal è il nome del Vampiro e Scree è il nome del Grifone: Gor parla del tradimento e di come i suoi compagni gli abbiano teso un'imboscata, squarciandolo. L'Abominio poco prima di spirare dichiara una grandissima verità: "La vita è un fiume di dolore". Contenuti profondi che non ci si aspetterebbe da un bruto. Purtroppo non sono riuscito a isolare questi concetti e a conoscere le parole per "vita", "fiume", "dolore".  

2) Un Abomino esprime il suo disprezzo per gli esseri umani.

Ma Bal intervenne poco dopo dicendo: — Basta, Messer Uli. Un Umano morto è inutile. — Un Abominio, che aveva sentito, si voltò verso un suo compagno e disse: — Uman dugro. Oglo dor. — Tutti gli Abominii risero.

È possibile che "Uman dugro. Oglo dor" significhi proprio "Un umano morto è inutile". Certo, sarebbe davvero singolare se "uman" fosse un banale prestito dall'inglese human e significasse proprio "umano"

3) Un Abominio cerca di catturare la Gatta, volendo mangiarne le carni. Impreca quando capisce che l'impresa è al di là delle sue possibilità.

Iside aveva quasi finito di rosicchiare la corda quando l'Abominio sternuti e si svegliò. I suoi acuti occhi gialli si posarono istantaneamente sulla Gatta. — Glombo tog! — grugnì. La carne di gatto era una leccornia rara per gli Abominii.
Iside non attese oltre e con un balzo si precipitò fra i cespugli protetta dall'oscurità della notte.
Tog lumpu! — tuonò l'Abominio. — Oglondo tog! — e corse dietro a Iside.
Bal uscì dalla tenda. — Cosa sta borbottando quel bestione? — mormorò seccato.
— Mah, qualcosa a proposito di un gatto — rispose Uli che era uscito con lui.
L'Abominio le arrancava appresso finché non si fermò perché aveva capito che non sarebbe mai riuscito a raggiungerla. — Tog debluk — imprecò e tornò furibondo dai prigionieri che riteneva responsabili del contrattempo.

Mi sembra evidente:
tog = gatto
debluk = maledetto 
Infatti il vocabolo tog ricorre in tutte le frasi pronunciate dall'Abominio e indica anche l'oggetto dei suoi voraci desideri del momento: lo stesso felino. Se, come credo, gli aggettivi seguono i sostantivi e il nome del possessore precede il nome della cosa posseduta, si potrebbe postulare che valga lumpu = carne. Per il resto, posso soltanto dire che non ho la minima idea dell'origine di questo idioma così singolare.

Residui di francese e altre bizzarrie linguistiche

A quanto pare, oltre a una lingua veicolare derivata dall'inglese, esiste ancora una qualche conoscenza del francese, almeno in alcune espressioni tecniche ormai stereotipe usate dagli spadaccini: épée "spada", en garde "in guardia", allez! "su!", prét "pronto" (al posto del corretto prêt) e persino coupé-degagé dessous, che indica un tipo di attacco (degagé sta per il corretto dégagé). Si noterà che Beauty è chiamato Beauté Centauri da un suo compagno d'armi, un orso parlante il cui nome, D'Ursu Magna, reca traccia di una qualche lingua romanza non ben precisata o forse di una forma di latino sine flexione del tutto priva di concordanze grammaticali, non molto lontana dal famigerato latino dei metallari. Ovviamente Kahn, come tutti gli anglosassoni, non è in grado di comprendere le gravi condizioni di instabilità della lingua inglese d'America e i mutamenti a cui potrebbe dare origine in breve volgere di tempo. Si è limitato a proporre dialetti grafici (es. il nome della Neurumana Sum-Thin, formato a partire da "something"), o a cimentarsi in cervellotiche false etimologie basate su acronimi, come PINEAL fatto assurdamente derivare dalle iniziali di "Passion, Intuition, Nullity, Energy, Altruism, Libration". Una labile eco della lingua norrena si trova nel nome del Re Orso, Jarl - anche se non è in alcun modo spiegato come quel colossale orso dotato di favella abbia ricevuto quel nome. Interessanti le antiche e potenti formule che la promessa sposa di Joshua, essa stessa una Scriba, traccia sulla sabbia umida sperando di averne giovamento: Heil Hitler, A-OK, Abbacadabba e Apiti Sesamo (le ultime due nella versione italiana sono alterazioni per Abracadabra e Apriti Sesamo).

Bestialità erotica

Quando E-Doll di Francesco Verso vinse il Premio Urania, l'autore fu sottoposto a un linciaggio morale da parte di numerosi troll. Moltissimi uranisti insorsero contro di lui perché a detta loro la Science Fiction dovrebbe essere asettica, del tutto priva di qualsiasi allusione sessuale. Vediamo allora cosa ha da offrirci il libro di Kahn. Rose è sposata a un Centauro di nome Beauty e si capisce che non è un matrimonio bianco: è quindi inevitabile che gli provochi la fuoriuscita dello sperma, masturbandolo, fellandolo o copulando more ferarum. I numeri migliori però avvengono in un bordello che è un tempio della zoofilia tale da far impallidire il paese di Sodoma e Gomorra. Un gatto nero dagli occhi umani lecca avidamente una donna calva tra le gambe. Uno stallone in preda al calore molta una Centaura. Un Vampiro si fa sedere una piccola Driade in grembo, la penetra, le tocca i seni e le conficca i canini nel collo - lei ne prova grande piacere, visto che rivolge uno sguardo complice a Josh che la spia dalla finestra. Anche nel seguito scopriamo cose interessanti. Il Centauro Beauty fa l'amore con la Neurumana Jasmine, che si scopre aver avuto un'intensa relazione saffica con una sua simile, nella turpe città di Magas. Nelle bettole e negli angiporti di quel covo di depravazione si consumano orge al di là di ogni immaginazione e si allude persino ad atti di necrofilia. Diabole, direi che questi uranisti sono piuttosto disattenti nelle loro letture! 

Neurumani e Transumanismo 

La Neurumana Jasmine, una splendida semidea dai capelli fulvi, spiega per filo e per segno i misteri della sua origine. In un lontanissimo passato era un'umana, che si è ammalata di cancro a causa della contaminazione radioattiva. Per salvarsi si è sottoposta a un complesso intervento. Tutto il suo corpo, tranne il sistema nervoso centrale, è stato attaccato da un batterio divoratore ed è scomparso. Quindi il cervello, il midolo spinale e gli altri nervi, tenuti in animazione sospesa, sono stati collegati a vasi sanguigni in grado di veicolare sangue artificiale. Poi è stato ricostruito il resto del corpo, ricorrendo a materiali sintetici, fino a formare una nuova donna. Certamente questi contenuti appartengono al Transumanismo. Anche se le idee transumaniste hanno cominciato a fare la loro comparsa già nei primi anni '20 del XX secolo con l'opera di J.B.S. Haldane, si sono sviluppate nella loro forma moderna proprio a partire dagli anni '80, quindi il libro di Kahn può essere considerato come una testimonianza profetica e di estremo interesse.  

Altri contenuti profetici

Così dice Jasmine la Neurumana:

"Sono nata nel millenovecentoottantasei, l'anno del Grande Mutamento. Sai cosa accadde quell'anno?"
Lo Scriba Josh risponde:
"Non ne so molto, ma dai racconti che ho sentito credo che ci sia stato l'Avvento del Ghiaccio."
La Neurumana spiega:
"No, l'Avvento del Ghiaccio non si verificò in quell'anno, ma subito dopo l'estate del Grande Terremoto, l'estate del duemilacentonovantuno."
E ancora:
"Qualcuno l'aveva predetto, ma allora circolavano tante profezie che non si erano mai avverate, quindi... Bene, tornando all'anno della mia nascita, fu allora che si verificò il disastro del grande impianto nucleare all'est, nel quale perirono un milione di persone. Non lo ricordo personalmente perché ero appena nata, ma la gente continuò a parlarne a lungo commossa per anni e anni."

Ebbene, proprio nl 1986 ci fu il disastro di Chernobyl. Le stime delle morti in eccesso dovute alla contaminazione sono estremamente incerte e vanno da 5.000 a 6.000.000. Un milione di vittime sull'intero pianeta nel corso degli anni potrebbe anche essere una stima verosimile. Certo, se si prosegue la lettura ci si rende conto che la fulva Neurumana parla di un atto di terrorismo alla centrale nucleare di Oceanspring, con un milione di morti nell'immediato, affermando che quella fu la fine dell'energia atomica. Resta comunque la singolare coincidenza dell'anno.

Energia nucleare e ingegneria genetica

Nel romanzo di Kahn, l'incidente di Oceanspring ha traumatizzato talmente il genere umano da portare all'immediata abolizione delle centrali nucleari. Nella nostra realtà un simile risultato sarebbe puramente utopico: nemmeno la sindrome oceanica prodotta dall'incidente di Fukushima del 2011 ha insegnato qualcosa, e il pianeta è in ostaggio della vetustà di molti impianti, che minacciano di cedere in ogni istante o di essere colpiti da attentati terroristici. Per contro, il rapporto che il mondo descritto da Kahn aveva con l'ingegneria genetica era estremamente disinvolto, mentre nella nostra realtà si è ben lontani dalla produzione di esseri ibridi, essendovi una fortissima ripugnanza verso tali opere. Se anche qualcuno sapesse in concreto come produrre centauri, hobbit e sirene, non riuscirebbe nemmeno a mettere per iscritto gli schemi genetici di tali creature senza incontrare una feroce opposizione.   

Il Ciclo del Nuovo Mondo

Tempo di mostri, fiume di dolore ha avuto un seguito: L'oscuro fiume del tempo (Time's Dark Laughter, 1982), pubblicato in Italia da Mondadori nel 1983 (Urania n. 948). Si menziona poi un terzo romanzo, Timefall (1987), che a quanto mi risulta non è mai stato tradotto in italiano. Sembra che non sia un vero e proprio seguito dei primi due, ma una sorta di contorto spin-off fondato su un'architettura di universi paralleli in cui pullulano doppioni dei personaggi (doppelgänger). Non ho mai letto né L'oscuro fiume del tempo né tantomeno Timefall. Quando l'avrò fatto, non mancheranno le recensioni. 

Alcune note sull'autore

A quanto pare, James Kahn non è molto noto in Italia, pur essendo l'autore delle novellizzazioni di alcuni importanti film: Il ritorno dello Jedi, Indiana Jones e il tempio maledetto, Poltergeist, Poltergeist II e I Goonies. Ha anche scritto per alcune serie televisive come Melrose Place e Star Trek: The Next Generation. Oltre ad essere uno scrittore, si è laureato in medicina all'Università di Chicago e ha completato i suoi studi specialistici in medicina di emergenza all'Università della California (UCLA). Senza dubbio una personalità stravagante e degna di nota. 

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