venerdì 16 agosto 2019

ETIMOLOGIA DI GAZARAR 'IMBROGLIARE'

In veneziano è tuttora in uso il verbo gazarar, ossia 'imbrogliare'. La connessione etimologica è con Gàzari 'Catari', per una complessa serie di slittamenti semantici. La motivazione profonda è di carattere dottrinale. Il Catarismo condanna ferocemente il matrimonio e la procreazione, che sono le cause prime della condizione infernale in cui l'essere umano si trova imprigionato. Come conseguenza ritiene la sodomia - per quanto peccaminosa - migliore di un rapporto procreativo. Così i cattolici iniziarono a collegare i Catari con la sodomia. 

In questo modo in Veneto, territorio in cui la denominazione Gàzari era assai diffusa, il verbo gazarar è stato usato per indicare l'immissio penis in anum, cioè il coito sodomitico (indipendentemente dal sesso del soggetto ricevente). Si capisce a questo punto come  gazarar sia passato da 'sodomizzare' a 'imbrogliare'. In modo abbastanza naturale - se mi si consente l'ironia. Colui che è stato imbrogliato, ingannato, è paragonato a colui a cui è stata carpita la verginità anale. Per questo spesso si dice inculare per 'imbrogliare' e inculato per 'imbrogliato'.

Un parallelo meno ovvio ma semanticamente simile è il verbo italiano infinocchiare 'imbrogliare', che in origine significava alla lettera 'rendere finocchio', ossia 'sodomizzare un uomo' - essendo finocchio derivato da un diminutivo del latino femina (cfr. napoletano femminiello), usurato foneticamente e venuto a collassare col nome del vegetale.

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