sabato 28 settembre 2019

NORRENO TJǪRN 'LAGHETTO' E INGLESE TARN 'LAGO MONTANO'

Approfondendo i miei studi di lessico norreno, la mia attenzione è caduta sulla seguente voce, estratta dal dizionario di Zoëga: 

tjǫrn (f.), lago montano, laghetto; pozza d'acqua
    (tarn, small lake; pool)
    gen. tjarnar; nom. pl. tjarnir

Si tratta di una parola di sostrato, senza alcuna corrispondenza indoeuropea credibile. È con ogni probabilità un relitto neolitico o addirittura mesolitico, sopravvissuto alla diffusione della lingua indoeuropea in Scandinavia. Cose simili accadono spesso nel caso di parole atte a descrivere elementi del paesaggio o fenomeni naturali. Inutile scervellarsi: non risulta alcun parallelo genuino in altre lingue germaniche. L'unica corrispondenza è infatti una parola della lingua inglese, tarn "laghetto montano", che è tuttavia proprio un prestito dal norreno.

La protoforma germanica ricostruibile è *ternō. Segnalo la forma plurale tjarnir, con un suffisso -ir e la frattura. Mi sarei aspettato un plurale *tjarnar, identico al genitivo singolare, ma va detto che un suffisso plurale -ir ricorre molto di frequente in sostantivi femminili di questo tipo. Persino gjǫf (f.) "dono", che è di tradizione particolarmente venerabile, mostra accanto al plurale gjafar la variante gjafir. I Neogrammatici amano fare voli pindarici insensati, attribuendo alla radice protogermanica in analisi (che probabilmente era molto localizzata e non comune a tutti i Germani) il significato primigenio di "spaccatura (nella roccia)": questo artifizio concettuale permette loro di ricondurre la voce norrena al verbo protogermanico *teranan "rompere, spaccare" (da cui l'inglese to tear "distruggere"), dal protoindoeuropeo *der- "spaccare; separare". Questa metodologia etimologica incontra il mio profondo scetticismo.  

Questo è quanto riporta il dizionario etimologico della lingua inglese Etymonline.com

tarn (n.) 

tardo 14° secolo, metà del 13° secolo, in Anglo-Latino, dall'Antico Nordico tjörn "piccolo lago montano senza tributari visibili", dal Proto-Germanico *terno, forse originariamente "cavità d'aqua" [Barnhart]. È una parola dialettale resa popolare dai Poeti dei Laghi.

Senza dubbio i dialetti da cui è stato tratto questo vocabolo sono quelli dell'Inghilterra settentrionale, dove più intensa e pervasiva è stata l'influenza di elementi linguistici scandinavi. Il cosiddetto Lake District (Distretto dei Laghi), anche noto come The Lakes o Lakeland (Terra dei Laghi), è una regione del Nordovest dell'Inghilterra legata, famosa anche per le sue montagne (guardacaso chiamate fells, dal norreno fjǫll "montagne", plurale di fjall "montagna"). Al gruppo dei Poeti dei Laghi appartenevano William Wordsworth (1770 - 1850) e Samuel Taylor Coleridge (1772 - 1834), considerati gli esponenti più cospicui della prima generazione di autori romantici. Senza di loro, a Londra nessuno si sarebbe mai sognato di chiamare "tarn" un laghetto. Tale parola sarebbe stata destinata a una vita oscurissima, relegata nell'ambito di province sprofondate nel coma storico; con ogni probabilità sarebbe oggi del tutto scomparsa - come numerosissime altre, del resto.

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