martedì 21 gennaio 2020

ETIMOLOGIA DI PETTEGOLO E DI PETTEGOLEZZO

Raimondo Vianello nel corso di una futile trasmissione disquisì sull'origine della parola pettegolezzo, pur non essendo un grande etimologo. A suo dire, pettegolezzo sarebbe derivato da "olezzo di peti", tramite il veneto. L'uomo di spettacolo citò la forma d'origine come "peteoleso" (pron. /peteo'leso/, con -s- che trascrive una sibilante sorda), facendo battute con marcato accento veneziano, stando però attento a non essere troppo esplicito. Ripeteva di continuo "pete-oleso" con uno stacco mediano, come se fosse "péte olèso", più volte, ridacchiando per poi rivolgersi con sarcasmo alle dame presenti e chieder loro - in modo retorico - se avessero capito. 

Il punto è che in italiano lombardo televisivo il termine olezzo ha una consonante affricata sorda (quella che i cruscomani chiamano assurdamente "z aspra"), come in razzismo. Tuttavia nell'italiano toscano olezzo ha una consonante affricata sonora (quella che i cruscomani chiamano assurdamente "z dolce"), come in gazza. Quest'ultima pronuncia dovrebbe essere la più genuina (anche se personalmente non l'ho mai sentita sulla bocca di nessuno), tanto che i romanisti hanno pensato di ricostruire la protoforma latina volgare come *olidiu(m). Mentre la forma lombarda ha la -e- aperta [ɛ] come in cesto, la forma toscana ha la -e- chiusa [e] come in neve. La vocale aperta lombarda ha l'aria di essere secondaria, come spesso accade, di qui la ricostruzione di una -i- nel latino volgare *olidiu(m)

Vianello affermava una falsa etimologia che presupporrebbe quindi un latino volgare *ole:tiu(m), che però non è documentato da nessuna parte, pur esistendo ole:tum "merda". Il termine latino per dire "peto" era pe:ditum, di cui le forme romanze sono contrazioni. Così abbiamo ad esempio il milanese pètt "peto" (< pe:ditum), con un plurale pitt "peti" < *pe:diti:, con tanto di Umlaut palatale (la forma neutra è passata al maschile). Certo, mi si dirà, il consorte della Mondaini non era esattamente un'autorità nel campo della filologia romanza. In ultima analisi la forma latina pe:ditum viene da un precedente *pezdetom, dal verbo *pezdo: "io scorreggio", di chiara origine indoeuropea (*pezd- / *perd-), con parenti in greco (perdomai "io scorreggio") e in germanico (da cui anche l'inglese fart "peto"). 

In veneto in realtà esisteva originariamente soltanto una forma femminile per dire "pettegolo", usata anche quando il soggetto è di sesso maschile: petégola (XVI secolo). In seguito si è avuta anche la forma maschile petégolo. Del vianellismo senza la consonante -g- non ho trovato traccia in letteratura. Questa forma petégola sembra proprio derivare da un precedente *petticula, a sua volta regolare evoluzione di *pe:diticula, che è proprio un diminutivo di *pe:ditum "peto", alla lettera "piccolo peto". Forse era un neutro plurale con valore collettivo, "piccoli peti", piuttosto che un femminile. Per quanto riguarda il derivato pettegolezzo, non ha in sé alcun olezzo: è stato formato da pettegolo con un suffisso -ezzo. In passato erano diffuse anche altre forme, come pettegolume e pettegolata. Una volta capite tutte queste cose, possiamo giungere alla conclusione che Vianello fosse arrivato alla verità per vie traverse e grossolane (l'olezzo non l'aveva azzeccato, ma i peti sì). Il pettegolo è proprio uno scorreggione, un petomane che emette gas fetidi quanto rumorosi dalla bocca anziché dall'ano. 
 
Archeocomparativismo 

False etimologie imperversavano ancora nel XIX secolo. Così alcuni associavano pettegolo a un artificioso *puticulus "ragazzino", supposto diminutivo di putus "ragazzo" (da cui deriva putto, che però presuppone *pu:ttus con vocale lunga e consonante doppia). A parte il fatto che il vocalismo è incompatibile e che la semantica fa schifo, in realtà si trova soltanto un puticulus "pozzetto", diminutivo di puteus "pozzo", che non c'entra una beata fava. Reputo assurdo anche l'accostamento a petere "andare verso": anche qui la semantica fa schifo, a prescindere dalle difficoltà fonetiche (-t- in veneto avrebbe avuto la lenizione) e grammaticali (la morfologia non si spiega). Queste paretimologie grottesche sono state davvero proposte da qualche parruccone e si possono facilmente trovare nel Web: 

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