domenica 12 maggio 2019


LE ILLUSIONI COGNITIVE DELLA NEW AGE

Quello che dovrebbe subito saltare agli occhi quando si analizza una teoria nata in ambito New Age è l'attribuzione di concetti moderni come "energia" a popoli antichi. Ma cosa intendevano gli antichi per "energia"

Per prima cosa dobbiamo notare che per ogni forma di New Age tutti i popoli antichi sono culturalmente indistinguibili: lo stesso linguaggio attribuito ai sacerdoti dei Maya viene anche attribuito ai Druidi dei Celti. Quando viene presentato un edificio teologico e religioso, questo ha sempre le stesse caratteristiche e la stessa forma, indipendentemente dall'epoca e dal continente. Come è ovvio, questa forma si articola intorno ai dogmi New Age descritti ad esempio nella Profezia di Celestino di James Redfield (1993): panteismo, olismo, energismo, mistica della Nuova Era.  

Il problema è che per capire una cultura è necessario studiarne la lingua, perché una lingua non è solo un mucchietto di parole incollate insieme da una grammatichetta insegnata dalla maestrina a scuola a forza di regoline, regolette e regolucce. Una lingua è un modo di vedere l'universo, è un'interfaccia. Questo i Newagers non lo sanno, tanto che ciò che attribuiscono a Maya, Egizi e Celti è concepito e applicato in inglese o in spagnolo. 

Tempo fa mi capitò di vedere alla televisione un buffone che sosteneva di essere un sacerdote dei Maya, e quando parlava  - naturalmente in spagnolo - se ne usciva con un tedioso ibrido tra Redfield e Castaneda. Geneticamente non aveva neanche un'unghia di Maya, esibendo l'aspetto di un pingue americano con una barba brizzolata. Parlava di energia, di fine del mondo nel 2012, di rigenerazione spirituale, di integrità morale, di inizio di un nuovo ciclo. Subito ho posto agli amici una domanda retorica: "In che modo in lingua Maya si esprimerà il concetto di integrità morale?" 

Ho diverse grammatiche di idiomi Maya, di cui una in formato cartaceo (l'autore è Tozzer, ed è relativa al ceppo Yucateco). Una cosa è certa: quelle lingue sono ricchissime e molto complesse, ma non adatte ad esprimere concetti astratti a noi familiari. Faccio alcuni esempi relativi alla lingua degli Aztechi, il Nahuatl, che conosco meglio e che è ancora parlato in forma di dialetti moderni da più di un milione di persone. Pur essendo di un ceppo distante da quello Maya, può far capire ciò che intendo. Nella lingua classica non esiste alcuna parola per dire "perversione". Per esprimere il concetto di "perversione" si usa la metafora del coniglio: "sei diventato perverso" si traduce con una frase il cui significato letterale è "sei diventato un coniglio". Non esiste un verbo per dire "traviare": si deve dire "mostrare a qualcuno il pulque, il fungo, lo stramonio". Così "avere il cuore azzurro" significa "essere libero"; "essere giallo" significa "essere coraggioso"; per dire che una cosa è preziosa si deve dire che è "cuore e sangue". Tutto questo è molto controintuitivo, e richiede l'apprendimento di una semiotica complicatissima: la conoscenza letterale della lingua è insufficiente. A volte non si azzeccherebbe neanche per caso: si noti ad esempio come il giallo nelle culture europee sia simbolo di viltà dove in Nahuatl indica il coraggio. Carlos Castaneda, che afferma di essere stato tra gli Indios e di aver appreso gli insegnamenti dei cosiddetti curanderos, è al corrente di tutte queste cose? Ne dubito fortemente. 

Per quanto la cosa possa stupire, i popoli antichi ignorano l'uso di un vocabolo corrispondente ad "energia" per come la intendono i Newagers. Per i Celti NERTON* indicava la forza, intesa come vigore fisico. Era quanto di più vicino si potesse trovare alla parola in questione. Non c'erano Druidi in grado di captare supposte confluenze energetiche e di costruire in quei luoghi cerchi megalitici, non solo perché non avevano il concetto di "energia", ma anche perché i Celti non erano costruttori di megaliti. Quei monumenti misteriosi sono opera di un popolo più antico e non indoeuropeo, anche se l'immaginario collettivo non ne vuol prendere atto. 

*Ricostruito dalle lingue celtiche insulari e documentato in numerosi antroponimi gallici incorporati in iscrizioni latine: Nertocomarus, Nertacus, Nertonius, Nertomarus, Nertomarius, Nertus, Nertovalus, etc.  

La New Age è un'opera di mistificazione storica e culturale, volta a nascondere la verità dei fatti e la conoscenza dei popoli e a sostituirvi una mitologia del tutto priva di fondamento. Qualcuno ha addirittura avuto la pretesa di affermare che la New Age avrebbe una natura gnostica, ma nulla è più lontano dal vero. Non esiste una sola proposizione all'interno del suo edificio ideologico passibile di essere identificata come imparentata con lo Gnosticismo. Il fatto che elementi della Chiesa di Roma tendano ad identificare Gnosi e Gnosticismo con il panteismo New Age è indice della loro superficialità. Nessun seguace di una religione o di una filosofia di tipo gnostico può avere motivo di simpatizzare per la New Age, che rappresenta per sua stessa natura una forza antignostica. 

In sintesi, la parola che meglio rappresenta l'essenza del movimento New Age e di tutte le sue filiazioni è Menzogna. Una menzogna che rosicchia il passato. 

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