domenica 9 luglio 2023

UN RELITTO CELTICO IN ROMANCIO: GIUTTA 'ORZO', 'TRITELLO D'ORZO'

In romancio esiste la parola giutta "orzo", "tritello d'orzo" (varianti: Sutsilvano giuta; Surmirano giotta; Puter, Vallader giuotta; glosse tedesche: Rollgerste, Graupen). La sua origine è chiaramente celtica. Questa è la protoforma ricostruibile:

Proto-celtico: *juttā "minestra", "zuppa" 

In triestino esiste una ben nota parola, jota, che significa "minestra", si trova anche in friulano e chiaramente è parente strettissima del vocabolo romancio. In Emilia (Parma, Reggio, Modena) dzota significa "brodaglia". Nel latino tardo delle Gallie è presente iutta, con la variante iotta "tipo di minestra o di porridge": si tratta di un evidente prestito dal gallico. La protoforma celtica ricostruibile a partire da questi dati è identica a quella ricostruita dal romancio: *juttā. Lievemente diversa è invece la protoforma ricostruibile a partire dalle lingue celtiche insulari: 

Proto-celtico: *jutos "porridge" 
   Antico irlandese: íth "porridge" (glossa latina: puls)
   Antico gallese: iot "porridge"
   Medio gallese: iwt, iwd "porridge"
   Medio bretone: iot "porridge" (glossa latina: puls)

Nella lingua locale del Poitou è presente la parola jut "brodo", senza dubbio una sopravvivenza del sostrato gallico.  

Riporto la ricostruzione della radice proto-indoeuropea con i discendenti nelle diverse lingue derivate. 

Proto-indoeuropeo: *jewH- "mescolare" (detto di preparazioni alimentari) 

Lituano: jaũti "versare sopra acqua calda"; 
    jõvalas "mangimi per suini", "cereali esausti" 
Lettone: jàut "incorporare l'impasto", "mescolare"; 
    javs "miscela di mangimi per animali"  

Con estensione in sibilante: 

Proto-indoeuropeo: *jéwHs "zuppa, brodo"; "prodotto fermentato, lievito" 
    Forma obliqua: *juwHs- 


  i) Proto-italico: *jous, *jūs- "succo", "brodo"
    Latino: iūs "succo", "brodo" (gen. iūris
       genere: neutro 
       derivati:
       iūrulentus "che contiene succo", "stufato", 
       iūsculum "minestra, zuppa"
Nota: 
La parola è un omofono di iūs "diritto, legge" (gen. iūris), con cui non ha nulla a che vedere. 
Esempi: 
iūs nigrum "brodo nero" (piatto tipico di Sparta),
  ii) Proto-ellenico: *jūsmā / *jōusmos
         "prodotto fermentato"
    Greco classico: ζύμη (zýmē) "lievito di birra", 
           ζωμός (zōmós) "brodo" 
Esempi: 
μέλας ζωμός (mélas zōmós) "brodo nero" (piatto tipico di Sparta). 
  iii) Proto-celtico: *jūskos / *juskos "lardo"; "zuppa" 
      Antico irlandese: úsc, úsca "lardo"
      Medio gallese: isgell "brodo"
  iv) Proto-germanico: *justaz "formaggio" 
   Norreno: ostr "formaggio" 
Nota: 
La radice non si è conservata in lingue germaniche al di fuori del norreno. Si nota che in epoca alquanto antica è stata presa a prestito dal finnico (juusto "formaggio") e dal Sami (vuasta "formaggio"). 
  v) Proto-balto-slavo: *jūˀšē "brodo, zuppa" 
     Lituano: jū́šė "zuppa di pesce"
     Antico prussiano: juse "brodo"
  vi) Proto-slavo: *juxá "brodo, zuppa" 
  vii) Proto-albanese: *jausna "brodo, zuppa" 
     Albanese: gjanë "brodo, zuppa" 
  viii) Proto-indoiranico: *juHs*juHsás "zuppa"
   Sanscrito: यूस् yūs "zuppa, brodo"; 
        यूष yūṣa "zuppa", "acqua di bollutura di legumi" 
   Persiano (moderno): جوش -jūš "zuppa" (solo in composti) 

Ranko Matasović è scettico su questa connessione: afferma che il celtico *juttā / *jutos non mostra traccia della laringale del protoindoeuropeo e giunge alla conclusione che si tratti di un antico prestito da qualche lingua non indoeuropea. 


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