sabato 27 settembre 2014


UCRONIA E ONIROSTORIA

Si risolverebbero molti problemi connessi al difficile argomento dell'ucronia cercando di fare chiarezza sulla sua definizione. 

Questo è quanto riporta Wikipedia ad oggi (27/09/2014): 

"L'ucronìa (anche detta storia alternativa, allostoria o fantastoria) è un genere di narrativa fantastica basata sulla premessa generale che la storia del mondo abbia seguito un corso alternativo rispetto a quello reale." 

E ancora:  

"Per la sua natura, l'ucronia è spesso assimilata al più vasto genere della fantascienza e si incrocia con la fantapolitica, mescolandosi all'utopia o alla distopia quando va a descrivere società ideali o, al contrario, indesiderabili." 

A parer mio si dovrebbe innanzitutto distinguere nettamente l'ucronia dalla fantascienza. Anche se molti reputano naturale classificare l'ucronia come un sottogenere della fantascienza, critico questa impostazione. Ritengo che si tratti di due cose completamente diverse, che non derivano dallo stesso ceppo e non hanno praticamente nulla in comune. 

Il termine fantascienza è una traduzione dell'inglese Science Fiction, ossia alla lettera "narrativa scientifica immaginaria". Wikipedia fornisce questa ragionevole spiegazione: 

"La fantascienza ha come tema fondamentale l'impatto di una scienza e/o una tecnologia – attuale o immaginaria – sulla società e sull'individuo. I personaggi, oltre che esseri umani, possono essere alieni, robot, cyborg, mostri o mutanti; la storia può essere ambientata nel passato, nel presente o, più frequentemente, nel futuro".  

Come si può vedere, un'ucronia può essere fantascientifica, ma esistono anche ucronie non fantascientifiche. Se il Punto di Divergenza si colloca nella Roma di Cesare e si narrano eventi occorsi a quattro secoli dalla sua morte, non si ha motivo di utilizzare il termine fantascienza.  

Ovviamente dobbiamo tener conto del fatto che moltissima gente definisce in modo diverso la parola "fantascienza"

"La fantascienza è quella forma di fastidiosa pornografia concettuale, che pur non essendo necessariamente collegata alla descrizione di atti sessuali, ne condivide l'oscenità. Così volgarmente essa è sinonimo di "sproposito". Per questo quando si sente dire qualcosa di assurdo, incredibile o stupido - come le elucubrazioni dei complottisti o le promesse del governo Renzi - si commenta in modo lapidario: "è fantascienza". Come dire che è qualcosa di infimo e di deleterio, letteratura da quattro soldi, carta imbrattata di feci." 

Condanniamo duramente questa semantica e non esitiamo ad anatemizzarla. Complici di questo scempio sono i giornalisti, che utilizzano spesso e volentieri questa perniciosa definizione, che accomuna in pratica cosa tra loro diverse come i carciofi e le lavatrici. 

Dobbiamo a questo punto analizzare le premesse che definiscono uno scritto come "ucronia". Appurato che all'origine di tutto c'è un Punto di Divergenza a partire dal quale gli eventi propagano, possiamo classificare questo evento come segue: 

1) La Divergenza corrisponde a un evento collegato alla scelta cruciale di una persona, che innesca un diverso corso storico. 
2) La Divergenza corrisponde a un fattore ambientale possibile, definito da una sua probabilità di occorrenza, che collocandosi in un contesto cruciale innesca un diverso corso storico. 
3) La Divergenza corrisponde a un elemento estraneo alla Storia, collocato a bella posta dal narratore. 

Un esempio del primo caso è il diverso esito di una battaglia, dovuto alla decisione di un condottiero.
Esempi del secondo caso possono ritenersi una malattia che uccide da bambino un personaggio cruciale come Cesare, il maltempo che fa deviare Cristoforo Colombo dalla sua rotta facendolo finire tra gli Aztechi o il mancato presentarsi della tempesta che distrusse l'Invencible Armada.
Il terzo caso merita una discussione più approfondita. Riportiamo a questo proposito alcuni esempi concreti per far meglio capire cosa si intende. 

a) Cristoforo Colombo si imbatte in una grande isola che è quanto rimane del continente di Atlantide, e vi trova discendenti di Fenici;
b) Sir Francis Drake approda nell'isola di Frislandia, grande quasi quanto l'Islanda e situata a meridione di questa. Vi trova genti che parlano una lingua germanica affine al norreno, ma da questa un po' diversa.
c) Hernán Cortés arriva in Messico e scopre gli Aztechi con le armi da fuoco.
d) Il popolo giapponese non si è formato in quello che conosciamo come arcipelago nipponico ma in Madagascar: nel XX secolo si trova in quell'isola il Mikado con tanto di bandiera con il sole rosso da cui emergono i raggi, e si discute dell'impatto di ciò nella II Guerra Mondiale.
e) Un'astronave atterra in America e ne esce Adolf Hitler seguito da un esercito di scimmioni in tuta spaziale che spargono il terrore a New York. 

Mi sono davvero imbattuto nei casi c), d), e) in un gruppo di Facebook dedicato all'ucronia: non si tratta di mie elucubrazioni cervellotiche. In particolare il caso e) è stata la causa del mio abbandono del gruppo - in cui sono rientrato soltanto dopo molti mesi, una volta mitigata la mia furia. 

Alcuni esempi di Punto di Divergenza del terzo tipo sono ben noti e hanno dato origine a scritti molto importanti nella storia della letteratura e del cinema: le terre descritte da Jonathan Swift (Lilliput, Blefescu, Brobdingnag, Luggnagg, etc.), l'isola di Utopia di cui ha parlato Tommaso Moro, la Città del Sole di Tommaso Campanella, l'Isola del Teschio in cui abita King Kong, l'Arcipelago dei Rinogradi e via discorrendo. 

Cosa salta subito agli occhi? Il Punto di Divergenza impossibile, di tipo 3), non caratterizza un'ucronia, ma qualcosa di ontologicamente molto diverso, che possiamo chiamare onirostoria, cioè Storia onirica. Perché questa denominazione? Semplice: nei sogni è facilissimo imbattersi in situazioni di questo tipo, in cui elementi della realtà di veglia sono ricombinati in modo assurdo.  

Postulare continenti diversi, conformazioni diverse del paesaggio e via discorrendo, implica che il vero Punto di Divergenza si deve collocare milioni di anni fa, e un simile corso degli eventi si sarebbe ripercosso a tal punto che forse nemmeno avremmo avuto lo sviluppo del genere umano, e in ogni caso non potremmo pensare di trovare qualcosa di noto e riconoscibile. 

Nella definizione di onirostoria dobbiamo inserire ugualmente le narrazioni il cui punto di divergenza è del primo o del secondo tipo, in cui però gli eventi narrati mostrano applicazione del Principio di Conservazione della Realtà, ostacolando la propagazione degli eventi. Queste narrazioni onirostoriche possono essere chiamate anche ucronie difettose, perché postulano elementi della realtà storica in cui viviamo a dispetto di condizioni iniziali che le renderebbero impossibili. 

Detto questo, si capisce che gli ucronisti attivi nel Web in moltissimi casi confondono l'ucronia con l'onirostoria, con tutto quello che ne consegue.  

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