sabato 7 marzo 2015

 

UN WESTERN SCATOLOGICO: 
PIÙ FORTE SORELLE

Produttore: Silvio Battistini
Regia
: Renzo Spaziani (Renzo Girolami)  
Sceneggiatura
: Franco Vietri 
Anno: 1973 
Genere: Western/Commedia 
Durata
: 79 min 
Paese: Italia 
Casa di produzione: New Films
Cast: 
Lincoln Tate (Amen),
Gabriella Farinon (Jane),
Gianclaudio Jabes (Catapult),
Gilberto Galimberti (capo scagnozzo di Catapult),
Luigi Bonos (Timothy),
Clara Colosimo (suora),
Franca Maresa (suora),
Suzy Monen (suora),
Sandro Scarchilli (Tutti Frutti, scagnozzo gay),
Carlo Monni (veterinario, dentista),
Lorenzo Piani (cowboy),
Francesco D'Adda (scagnozzo),
Serafino Profumo (scagnozzo).

Fotografia: Mario Parapetti
Colore
: colore - widescreen  
Musica: Nando De Luca
Canzone
: Catapult, cantata da Eldorado Stones 

AKA: 
Drei Nonnen auf dem Weg zur Hölle (Germania)
For a Book of Dollars (U.S.A.)
Más fuerte, hermanas (Argentina)
Kansas City (Francia)
Des dollars plein la gueule (Francia) 


Trama (da Spaghetti Western Forum):
Alcune suore assoldano un cacciatore di taglie di nome Amen (Lincoln Tate) per aiutarle a recuperare il loro denaro perduto. Il bottino era stato rubato da un sudicio branco di fuorilegge conosciuti come Banditi-Catapulta, dal nome del loro capo Catapulta (Gill Roland), appunto. Amen insieme alle suore, trova il bottino ed elimina la banda dei fuorilegge, per poi scoprire che le brave suorine, altro non sono che incallite donne fuorilegge. Amen le raggiunge e tutto finisce con un Happy End.

Recensione: 

Sono passati davvero molti anni da quando ho visto questo film, che non esito a definire un western scatologico. Alcune scene sono rimaste impresse in modo vivido nei miei banchi di memoria, per il resto i miei ricordi presentano numerose lacune (sono sparite chissà come le suore) e forse anche qualche distorsione. Riporto nel seguito quanto sono riuscito a recuperare dalle banche dati dei miei neuroni.   

In una desolata regione desertica al confine col Messico imperversa un bandito conosciuto come Catapult, così chiamato perché in un lampo di genio ha concepito l'idea di riportare in auge la catapulta, utilizzandola per rapinare le banche. Le sue imprese hanno un successo travolgente, al punto che finisce con l'impadronirsi di interi distretti e a radunare un incredibile numero di malfattori. Un eroe solitario si incammina per le terre sotto il potere del bandito Catapult, con l'intenzione di portarlo alla rovina. È determinato ad ottenere vendetta, forse perché la sua amante è stata insidiata dal malvivente. Armato di un purgante drastico per muli, dopo varie vicissitudini riesce a diventare il cuoco di Catapult. Naturalmente la purga finisce nella zuppa e quello che ha inizio ha dell'incredibile: i banditi sono presi da una diarrea spaventosa, si contorcono come lucertole in preda a violentissime coliche intestinali e corrono verso le latrine emettendo scorregge rumorose come tuoni, finendo col produrre un vero e proprio lago di escrementi. Nel tumulto Catapult finisce con l'essere travolto dai suoi uomini e sepolto dalle eruzioni dei vulcani fecali fino ad affogare laidamente nello sterco. 

A quanto pare si tratta di un'autentica rarità, che ha lasciato ben poche tracce di sé. Si segnalano numerose incongruenze: non si sa nemmeno qual è la reale identità del regista Renzo Spaziani, che in Germania è identificato con Renzo Girolami, mentre secondo altri sarebbe Mario Bianchi; l'attore che interpreta Catapult è secondo la maggior parte delle fonti Gianclaudio (Jean Claude) Jabes, ma alcuni sostengono che sia invece Gill Roland. Pochi e feroci i giudizi che si trovano nel Web: "detrito del fagioli-western" (Il Gobbo), "appuntamento irrinunciabile per tutti i cultori dell'orrido" e "penosissimo western demenzial-comicarolo" (Gestarsh99). Nel forum Gente di Rispetto, sezione La Colt è la mia legge, c'è una pagina dedicata al film, in cui si riporta questa citazione: 

"Film che trova pochi riscontri [...] in cataloghi e annuari. Probabilmente inedito nelle pubbliche sale, se ne ricorda un "passaggio" televisivo in una piccola emittente privata [...]"
(Poppi-Pecorari, Dizionario dei film 1970-79, Gremese)

Quindi è per un purissimo caso che mi è capitato di imbattermi in quello che potrebbe essere l'unico film western di argomento escrementizio in tutta la storia del cinema!   

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