martedì 13 ottobre 2015

ALCUNE NOTE SULL'ETIMOLOGIA DI FINOCCHIO E DI INFINOCCHIARE

Tutti conoscono la parola finocchio "omosessuale", ma sulla sua etimologia si sono detti i più grandi spropositi. Alcuni affermano ad esempio che gli omosessuali fossero chiamati "finocchi" perché quando venivano bruciati sul rogo sarebbero stati mescolati alle fascine semi di finocchio in gran quantità, allo scopo di rendere l'agonia dei malcapitati più lenta. Per altri i finocchi aggiunti al rogo servivano invece a mascherare l'odore di carne bruciata. Orbene, non so se i semi di finocchio abbiano queste proprietà, che sono incline a ritenere fantomatiche e forgiate ad hoc dall'ignoranza del popolino per giustificare la falsa etimologia.

In un sito ho letto una larvata critica a questa paretimologia: la si riteneva improbabile perché le streghe non erano chiamate "finocchie", e non erano "finocchi" nemmeno gli eretici. La combustione sul rogo era in ogni caso una delle tante forme di pena capitale applicata ai sodomiti, non qualcosa di esclusivo. Non era l'Inquisizione ad applicare queste pene, ma l'autorità civile, il Principe. Si può anche citare il fatto che i roghi di omosessuali non dovettero essere molto comuni, specalmente dopo il Basso Medioevo. Ad esempio agli inizi del XVII secolo Campanella si lamentava dell'impunità degli atti sodomitici, tanto che nella sua Città del Sole ne auspicava una punizione congravescente: all'uomo còlto per la prima volta in flagranza di sodomia si doveva appendere una scarpa al collo, a mostrare a tutti che aveva violato l'ordine della Natura (con buona pace di cani e di altri animali che si inchiappettano dalla mattina alla sera), mentre le punizioni sarebbero state aumentate ad ogni successiva caduta, fino ad arrivare alla pena capitale.


Un'altra proposta pseudoetimologica fa riferimento a una maschera popolare. Finocchio era un personaggio della Commedia dell'Arte con caratteristiche affini a quelle di Arlecchino - di cui tra l'altro non si conosce l'attribuzione di attitudini sodomitiche. Questa è una descrizione tratta da "Opere di Pierjacopo Martello: Seguito del Teatro italiano" (1723):

"Finocchio è un rigiratore, prontissimo ad attaccarsi ancora alle paglie, per non sommergersi, ed intanto comparisce egli malizioso, ed astuto, in quanto creduli troppo color si dipingono, a quali ardisce di vendere le sue frottole; e il suo Dialetto da Montagnaro di Bergamo non è dei più belli d'Italia; arroge poi l'abito bianco, e verde, e la schiacciata Beretta, e la Maschera sua da Marmotta, cose tutte, che ajutano a riderne."


Avanzo l'ipotesi che finocchio sia semplicemente da un latino *fe:miniculus, volgare *fe:mnuclus, con lo stesso cambiamento di suffisso che si riscontra in fe:niculus "finocchio" (il vegetale), diventato *fe:nuclus e quindi finocchio, con regolare mutamento di -u- breve in -o-. Così è accaduto che *fe:mnuclus si è presto confuso con *fe:nuclus, donde l'errata credenza che l'epiteto dato agli omosessuali sia derivato dal nome dell'ortaggio. L'etimologia vera di finocchio sarebbe molto simile quindi a quella del napoletano femminiello, ma con diverso suffisso e con radice contratta. In origine il termine finocchio doveva essere usato per indicare unicamente il soggetto passivo, che subisce la penetrazione anale. Solo in epoca successiva si è avuta una confusione che ha portato la parola ad indicare ogni soggetto omosessuale, anche quello attivo.

A chi farà notare che la parola finocchio "omosessuale" è abbastanza recente, dirò che spesso le parole sono come fiumi carsici che riaffiorano all'improvviso dopo secoli di silenzio. È possibile che il termine si sia formato in una zona ristretta e rurale della Toscana, passando a lungo inosservato, e che solo in seguito si sia diffuso fino a diventare comune in tutta Italia. La sua natura popolare è indubitabile. Chi non ricorda le furiose reazioni di Pacciani alle accuse di sodomia? "Finocchio io?" sbottò, "Io che ho avuto rapporti con più di 500 donne?"

Esiste un'altra parola a parer mio corradicale di finocchio: il verbo infinocchiare "imbrogliare". Anche qui non sono mancate etimologie fallaci. È diffusa l'idea di una derivazione di infinocchiare dalla supposta usanza (ovviamente priva di qualsiasi documentazione reperibile) degli osti di servire il vino cattivo con i finocchi, perché il finocchio avrebbe la proprietà - ancora una volta fantomatica - di far sembrare buono anche il vino più scadente. Non manca chi attribuisce al finocchio il potere di mascherare il sapore del cibo cattivo o non più fresco. Ad avere proprietà aromatiche sono i semi del finocchio, che trovano ad esempio impiego nella preparazione di alcuni salumi. Non è che abbiano la capacità di far rinvenire la carne rancida: il loro sapore è di anice ed è intensissimo, al punto che copre qualsiasi altro sapore. Non si imbroglia qualcuno propinandogli del cibo che sa di anice, perché l'aggiunta dell'aroma in questione è riconoscibile all'istante. 




In realtà infinocchiare è inseparabile da finocchio "omosessuale passivo": il significato d'origine è "sodomizzare" o meglio "rendere omosessuale passivo tramite intrusione anale": era diffusa l'idea che se un uomo viene penetrato nell'ano diventi automaticamente omosessuale - e penso che questo pregiudizio non sia ancora del tutto estinto. Un parallelo è il verbo inculare usato col senso di "imbrogliare", particolarmente diffuso in Lombardia. Anche buggerare ha la stessa semantica: in origine alludeva alla penetrazione anale. In gran parte della Romània, dal subire l'intrusione di un fallo nel retto all'essere ingannati il passo è breve. Se infinocchiare ha trovato spazio nei dizionari mentre finocchio nell'accezione di "effeminato" è stato a lungo ignorato, è perché i compilatori pensavano che il verbo derivasse dal nome della pianta senza avere connotazioni sessuali di sorta, e non coglievano quindi nel suo uso alcunché di sconveniente - mentre la menzione dell'omosessualità era ritenuta sconveniente. Del resto i benpensanti non hanno mai capito che cappellata "errore madornale" deriva da cappella nel senso di "glande", non dalla cappella da cui esce il Papa.

Ricostruisco così una forma verbale *infe:mnucla:re "rendere effeminato, sodomizzare", derivata da *fe:mnuclus, *fe:miniculus. Vediamo così che *fe:miniculus spiega in modo chiaro due parole: finocchio e infinocchiare. Invece le false etimologie popolari non riconoscono l'origine unica delle due parole e si inventano storielle mirabolanti che non rendono conto di nulla.

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