sabato 6 febbraio 2016


DOPPIA IMMAGINE NELLO SPAZIO

Titolo originale: Doppelgänger
Aka: Journey to the Far Side of the Sun
Paese di produzione: Gran Bretagna
Anno: 1969
Durata: 99 min
Colore: colore
Audio: sonoro
Lingua:
 inglese
Genere: fantascienza
Regia: Robert Parrish
Soggetto: Gerry Anderson, Sylvia Anderson
Sceneggiatura:
Donald James, Gerry Anderson,
        Sylvia Anderson
Casa di produzione: Universal
Fotografia: John Read
Montaggio: Len Walter
Musiche: Barry Gray
Interpreti e personaggi:
   Roy Thinnes: Colonnello Glenn Ross
   Ian Hendry: Dottor John Kane
   Patrick Wymark: Jason Webb
   Lynn Loring: Sharon Ross
   Loni von Friedl: Lisa Hartmann
   Ed Bishop: David Poulson
   Philip Madoc: Dr. Pontini
   Franco Derosa: Paulo Landi
   George Sewell: Mark Neuman 
   Herbert Lom: Dottor Hassler
   Vladek Sheybal: Psichiatra

Trama (da Fantafilm.net):
Un razzo sonda inviato nei pressi del Sole permette l'incredibile scoperta di un pianeta simile alla Terra sul lato opposto della stessa orbita. Gli Stati Uniti ed il Consiglio Europeo per l'Esplorazione Spaziale decidono di inviare una spedizione congiunta sul pianeta appena scoperto. Dopo alcune settimane di volo trascorse in animazione sospesa, i due astronauti, un americano e un europeo, precipitano mentre si apprestano all'atterraggio. Il solo superstite si ritrova, sgomento, sulla Terra, circondato da parenti ed amici, e con le autorità che pretendono di sapere perchè è tornato indietro abbandonando la missione. Ma si tratta davvero della Terra? Tutto sembra assolutamente autentico, ma al tempo stesso sottilmente diverso....

Recensione:
Il film si fonda su un mito ben rappresentato nella letteratura fantastica del XX secolo, quello dell'Antiterra, definita come pianeta che orbita intorno al sole seguendo la stessa orbita della Terra, ma in posizione esattamente opposta rispetto al Sole, proprio nel punto lagrangiano L3. Basti pensare alla Controterra dei fumetti della Marvel, il pianeta creato dall'Alto Evoluzionario come Paradiso Terrestre e patria di Adam Warlock, il supereroe dalla pelle dorata con la Gemma dell'Anima sulla fronte - di cui avremo occasione di parlare in altre occasioni. Anche Vladimir Nabokov parlò di un mondo di questo tipo nel suo romanzo Ada o ardore (1969), e qualche anno prima, nel 1954, C.H. Badet scrisse il romanzo Decimo pianeta (La Dixième Planete), fondandosi su presupposti del tutto simili. I precedenti affondano in realtà nella notte dei tempi, risalendo al pitagorico Filolao, primo ideatore del concetto in questione. 


Non sarà inutile dire che l'esistenza di un simile pianeta è contraria alle leggi fisiche che valgono in questo Universo. Trovo necessaria questa precisazione: nemmeno Newton si salva dalle macchinazioni dei complottisti, che giungono a negare validità alla legge di gravità perché un pittore ha avuto la ventura di ritrarre lo scienziato inglese con in mano un compasso. L'uso di tale strumento, di per sé naturale per uno studioso dell'epoca, è strombazzato come prova dell'appartenenza di Newton agli Illuminati, ergo tutto quanto ha detto e scritto è considerato per necessità falso. Non sequitur, questo sconosciuto. 

I paradossi del pianeta antifisico che è l'Antiterra sono numerosi, e ancor più notevoli sono le inconsistenze alla base della trama di Doppelgänger. Secondo l'assunto del film, siamo infatti di fronte a un pianeta che corrisponde alla Terra con chiralità invertita a livello di ogni singolo atomo, proprio come se fosse vista attraverso un gigantesco specchio che trasforma la destra in sinistra e la sinistra in destra. In altre parole, ogni oggetto e ogni persona che si trovano sulla nostra Terra, esistono tal quali sull'Antiterra, ma corrispondenti alla loro immagine speculare. Così ad esempio, gli organi interni hanno una disposizione inversa rispetto a quella per noi normale. Cuore e stomaco a destra, fegato a sinistra e via discorrendo. Non solo: tutto ciò che compiono gli esseri umani sulla Terra, viene compiuto anche sull'altro pianeta, ferme restando le corrispondenze inverse di chiralità, proprio come un'immagine riflessa da uno specchio ha la precisa sua corrispondenza in ciò che vi si riflette.  

Questa Antiterra, che vorrebbe essere in tutto e per tutto l'inverso del nostro mondo, in realtà non gli somiglia molto. Ad esempio salta subito all'occhio l'assenza della Luna. L'aspetto del misterioso globo terracqueo ci ricorda piuttosto quello di Venere: non sono evidenti oceani e masse continentali, a dispetto di quanto rivelato dagli strumenti del razzo terrestre, ma soltanto una spessa coltre di nubi densissime e giallastre, di parvenza sulfurea e ben poco invitante. Così, se la Luna non esiste, non dovrebbero esistere tutte le allusioni dei nativi dell'Antiterra a tale satellite. Quindi non ci sarebbe una corrispondenza esatta, come invece si vuol far credere. Non avrebbe senso una serenata fatta da un uomo alla sua innamorata in una notte di luna piena. Non avrebbe senso nessuna canzone, nessuna poesia che menziona l'astro argenteo. Le maree sarebbero soltanto solari e seguirebbero un diverso periodo. Il calendario sarebbe diverso. Che dire poi del ciclo mestruale delle donne? La Storia dell'Antiterra non potrebbe corrispondere in alcun modo a quella della Terra, ed è assolutamente impossibile che vi si trovino le stesse identiche persone, con gli stessi nominativi e le stesse caratteristiche psicofisiche. In sintesi, l'Antiterra così descritta riguarderebbe l'onirostoria. 


La lista dei paradossi stridenti non si ferma qui. Ad esempio, il film - che si svolge nel 2069 - parla di viaggi compiuti da equipaggi umani su Marte. In linea di massima, compiendo osservazioni astronomiche dal Pianeta Rosso, la Controterra avrebbe potuto essere avvistata, dato che sarebbe stata sì sempre in opposizione rispetto alla Terra, ma non rispetto a Marte. Tuttavia possiamo facilmente pensare che una simile osservazione non sarebbe stata agevole e che l'Antiterra avrebbe potuto essere rilevata soltanto in condizioni molto particolari durante la sua rivoluzione intorno al Sole. 


C'è però un altro problema. L'astronauta Glenn Ross della Terra ha compiuto una spedizione su Marte, come viene ricordato, ma dalla Controterra non è mai partita la sua copia speculare, o i due si sarebbero incontrati e l'evento avrebbe generato grandissimo clamore. Eppure vediamo che quando il Jason Webb della Terra decide l'invio di una spedizione sull'Antiterra, specularmente il Jason Webb dell'Antiterra decide l'invio di una spedizione sulla Terra. Le due spedizioni si incrociano. Perché non è avvenuta la stessa cosa per Marte?  


Eventi astronomici come l'estinzione dei dinosauri a causa di un asteroide, ben difficilmente sarebbero avvenuti anche sulla Controterra, nello stesso identico modo. 


Le polarità elettriche non invertite sono corrette, e questa è la causa dell'incidente del Doppelg
änger. Giusto: la Controterra non è fatta di antimateria. La corrente elettrica è costituita da elettroni in moto, come quella a noi nota, non da positroni. I nuclei sono costituiti da protoni (di carica positiva) e da neutroni, non da antiprotoni (di carica negativa) e da neutroni. Se così non fosse, Ross e il suo compagno si sarebbero disintegrati liberando una spaventosa quantità di energia al primo contatto con l'antimateria. Tuttavia questa mancata inversione nelle polarità elettriche avrebbe implicazioni profonde sull'equivalenza tra gli eventi che accadono sui due pianeti. 

I paradossi quantistici dell'inversione di chiralità sono grandi: si è potuto dimostrare che alcune simmetrie a livello di particelle subatomiche se invertite specularmente danno origine a qualcosa di totalmente diverso. Siamo sicuri che particelle di chiralità opposta potrebbero dare origine a materia stabile e a corpi macroscopici paragonabili a quelli che noi conosciamo? No, se devo essere sincero.  


Per tornare a questioni più frivole e fare un po' di gossip fantascientifico, il film si segnala per la trattazione di temi di grande attualità, come ad esempio l'adulterio e l'uso dei contraccettivi. Sharon, la perfida mogliettina di Ross, lo accusa di non essere un uomo perché non riesce a ingravidarla, arrivando anche a negare la sua potenza sessuale per arrecargli il massimo danno psicologico. Al culmine di un litigio, Ross, le cui avances sono state respinte, scopre che la consorte fa uso di un contraccettivo orale che le permette di cornificarlo senza che gli spermi diversi da lei accolti nella vagina la possano mettere incinta. L'interesse antropologico di queste scene è notevole, perché permette di analizzare il modo di concepire il sesso che avevano le donne in America all'epoca in cui il film è stato prodotto. Tecniche pur malsicure come il coitus interruptus non erano evidentemente un'opzione, mentre sesso orale e anale erano di certo fortemente condannati nell'ambito del matrimonio, e nessuna moglie pensava nemmeno lontanamente di prestarvisi. Eppure il nome del contraccettivo usato da Sharon, "Oral Femina", è fortemente allusivo.  


Da segnalare la splendida interpretazione di Patrick Wymark nel ruolo di Jason Webb. Un personaggio dotato di una forza di volontà titanica e di una prodigiosa capacità di trasformare le proprie determinazioni in atto, senza fermarsi davanti a nulla. Nonostante un certo machiavellismo, un modello da opporre ai moderni politicanti incapaci, neghittosi, burocratizzati e irresoluti, vere e proprie cellule tumorali in forma umana con una qualche parvenza di mobilità conferita loro dalla cocaina. 


Notevole anche Ed Bishop nel ruolo di David Poulson: l'attore è famosissimo per aver interpretato l'albino comandante Straker della splendida serie televisiva UFO. 

Note: 
Doppelgänger è stato proiettato al Cineforum Fantafilm dell'amico Andrea "Jarok" Vaccaro il 24 gennaio 2011. Purtroppo non ho potuto partecipare alla serata e ho visto il film soltanto quest'anno, in completa solitudine.

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