sabato 13 febbraio 2016

PROVE ESTERNE DELLA PRONUNCIA RESTITUTA DEL LATINO: L'ETIMOLOGIA DI ASCIA

La parola italiana ascia deriva direttamente dal latino ascia. Questo a sua volta deve venire da un precedente *axia, come mostrato dai parenti in altre lingue indoeuropee. Ecco i dati riportati nel benemerito database di Sergei Starostin, The Tower of Babel 

Proto-IE: *agʷes-i-
Meaning: axe
Old Greek: aksī́nǟ f. `Axt, Beil'
Germanic: *akwiz-jō f.; *akús-jō f.; *akwís=;
             *akús=
       Meaning: ax
       Gothic: akʷizi f. () `ax'
       Old Norse: öx f., ax f.
           Swedish: üxa
           Danish: öxe
       Old English: äx (äsc, acas), -e f., acase (axe),
                 -an
f. `axe'
           English: axe
       Old Saxon: akus
       Middle Dutch: aex f.
            Dutch: aaks, aks, aakst m.
       Old Franconian: acus
       Middle Low German: axe, ēxe, 5) ē̆xte; 3) akes
       Old High German: ackis, ackus (um 800)
             Middle High German: ackes, aks, ax, axt
                  st. f. 'axt'
             German: Axt f.
Latin: ascia f. `Axt der Zimmerleute, Steinmetze
      und beim Feldbau, Maurerkelle' 

Questa radice, ricostruita per l'Indoeuropeo occidentale, e priva di attestazioni nell'area tocaria e indoaria, è sospettata essere un lemma tratto da un sostrato preindoeuropeo in epoca molto antica, per via della presenza del fonema /a/ e di variazioni fonetiche inconsuete.

Orbene, visto che questo *axia è reale, come risulta dalle evidenze esterne, deve aver subìto metatesi per poter dare origine alla forma attestata ascia, la cui pronuncia doveva essere stata /'askja/. La palatalizzazione deve quindi essere avvenuta in epoca posteriore, in quanto la pronuncia palatale ab aeterno sostenuta dai nostri avversari non ha il minimo senso e non rende conto dell'etimologia della parola.

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