giovedì 3 maggio 2018


SNUFF KILLER - LA MORTE IN DIRETTA

Titolo originale: Snuff killer - La morte in diretta
Aka: Snuff movie - La morte in diretta
Paese di produzione: Italia

Lingua originale:
Italiano

Anno:
2003
Durata: 88 min
Genere: Thriller, erotico
Regia: Bruno Mattei
Pseudonimi del regista: Pierre Le Blanc, Vincent
     Dawn
Soggetto: Bruno Mattei, Gianni Paolucci
Sceneggiatura: Bruno Mattei
Produttore: Gianni Paolucci
Casa di produzione: La Perla Nera
Fotografia: Luigi Ciccarese
Montaggio: Elio Lamari, Bruno Mattei
Musiche: Elio Lamari, Bruno Mattei
Costumi: Angela Altiero, Claudio Cosentino
Interpreti e personaggi   
    Carla Dujani Solaro: Michelle
    Gabriele Gori: Jean Luis
    Carlo Mucari: Peter
    Federica Garuti: Lauren
    Anita Auer: Dr. Hades
    Achille Brugnini: Rene
    Albert Ruocco: Roy
    Valerio Alessandrini: Karl
    Raul Tilli: Fidanzato di Lauren
    Antonio Calandrino: David Levy
    Roy Gerace: Agente delle modelle

Trama:

Michelle, la bella ed elegante moglie del politico René, vive a Parigi con la figlia Lauren, che ha diciotto anni. Un sera Lauren esce e non rientra. La mattina successiva, Michelle si rende conto della sua scomparsa. Si rivolge senza esitare a un investigatore, che la informa dell'esistenza del mercato illegale degli snuff movies, filmati in cui le vittime vengono realmente torturate e uccise: il sospetto è che Lauren sia stata rapita per essere utilizzata nella produzione di simile materiale. Michelle decide di calarsi nelle più squallide profondità dell'ambiente della pornografia, prensentandosi a quel mondo di papponi e di larve umane come una donna lasciva desiderosa di esplorare nuove fonti di piacere violento - cosa che poi non è così distante dal vero. Il suo intento è quello di individuare i produttori di snuff e di trarre in salvo la figlia. La sua ricerca non è facile: per trovare una traccia deve fare un pompino a un malvivente sulle cui condizioni igieniche intime è lecito porsi qualche domanda. Presto riesce a prendere contatto con un terribile nano tiroideo che è un emissario dell'organizzazione criminale che produce i filmati di torture e di uccisioni. Michelle, mettendosi a disposizione di questo atroce figuro, arriva fino in Germania, dove risiede fisicamente il capo dell'organizzazione, il Dr. Hades, che si rivela essere una donna dalla singolare quanto sgradevole fisionomia. Un passo falso dopo l'altro - con la protagonista che si getta tra le braccia di un sadico assassino credendolo il suo salvatore - si giunge al finale scontato quanto raffazzonato: Lauren viene trovata e tratta in salvo all'ultimo secondo tramite improbabili acrobazie degli agenti, il Dr. Hades viene catturato assieme ai suoi tirapiedi. In pratica tutto finisce a tarallucci e vino, salvo che per il politicante René, che si ritrova in testa una foresta di corna da far invidia a un cervo reale. 

Recensione:

Guardando il film di Mattei, ci si rende subito conto che la narrazione è derivata da quella di da 8mm - delitto a luci rosse (Joel Schumacher, 1999), con forti influssi di Hardcore (Paul Schrader, 1979). Tale è la somiglianza con la pellicola di Schumacher che intere conversazioni vi sono state prese senza quasi subire modifiche. La principale innovazione è il fatto che la discesa agli Inferi ha come protagonista una donna, cosa che lascia al regista qualche grado di libertà in più. Una fascinosa signora può immergersi nella melma, degradandosi fino a livelli difficilmente concepibili per un investigatore di sesso maschile. Infatti Michelle fa un pompino in cambio di informazioni, si fa penetrare nell'ano per convincere il nano maligno di non essere una spia, infine si concede a un gangster senza avere il minimo sentore della sua natura. Molti spettatori provano un certo sinistro godimento a osservare la discesa di una bella donna nel vortice dell'abiezione, ecco perché la scelta di Mattei è stata capace di compensare le numerose carenze strutturali del film. Diciamo anzi che è stato l'unica carta che valesse la pena di essere giocata. Per essere eufemistici, potremmo dire che Snuff killer è un insieme di sequenze accidentate, qualcosa di indigeribile, con gravi discontinuità nella narrazione. Alcuni critichi hanno fatto notare che i contenuti erotici si mantengono entro i confini del softcore per poter raggiungere un pubblico sufficientemente vasto. Eppure vediamo due scene abbastanza crude. L'orrendo nano dalle membra sproporzionate, la cui laidezza non conosce confini, fa rompere l'ano di una ragazza bionda con un piede di porco. La povera giovane emette urla strazianti e contrae il volto in modo atroce. Nella dimora del Dr. Hades, vediamo un breve snuff scorrere su un video: a una ragazza terrorizzata viene puntata la pistola a una tempia e in breve il cervello misto a sangue le erutta dal cranio. Non sono sequenze da nulla, diciamo che un posto nella storia del cinema, seppur di nicchia, lo meritano di certo.  

Snuff killer fa parte del vasto novero dei film direct-to-video, che sono prodotti a basso costo non destinati alla distribuzione cinematografica, ma commercializzati unicamente per supporti Home video (in questo caso DVD). Anche se la produzione è italiana, il film è stato pensato soprattutto per il mercato estero: è uscito nel 2003 in Russia e soltanto nel marzo dell'anno successivo in Italia. Bruno Mattei ha diretto un certo numero di film erotici e splatter, continuando questa attività febbrile fino alla sua morte avvenuta nel 2007: difficilmente avrebbe potuto farlo dopo il decesso.

Altre recensioni e reazioni nel Web: 

Basta fare qualche ricerca per constatare che il film di Mattei non è particolarmente amato dagli internauti. Riporto il bellissimo e spassoso l'intervento di Uskebasi, apparso su Filmscoop.it

Appare il titolo a caratteri cubitali sia all'inizio che alla fine: "Snuff Movie", ma ufficialmente si chiama "Snuff Killer". Alla regia c'è Vincent Dawn, che ufficialmente si chiama Bruno Mattei. E' la prima persona che usa pseudonimi sia per se stesso che per il film. In effetti è una buona idea complicare le indagini su "chi ha fatto cosa", se hai fatto una cosa del genere.
Parla del porno con una telecamera e una fotografia da film porno.
C'è una milfona alla ricerca della figlia scomparsa e del fallo.
C'è un detective privato che viene eliminato dalla sceneggiatura da un secondo all'altro.
C'è un uomo che è l'esatto incrocio tra Toto Cutugno - Ligabue - e il mio babbo.
C'è un dialogo tra questo ibrido e la milfona da pelle d'oca: parlano come se stessero insieme da 46 anni quando in realtà si conoscono da 6 ore, 5:40 delle quali passate a trombare.
Ci sono momenti morti e sepolti con la milfona che cammina giusto per arrivare a un'ora e venti.
C'è un'ultima frase comica detta dalla sadica cattivona del film, cose del genere si sentono solo nei cartoni animati dei bambini di 5 anni.
Scopro con piacere dagli altri commenti che è pure il gemello incidentato di un altro film.

Tutto questo è Snuff Movie...
Scusate, Snuff Killer.

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