lunedì 20 luglio 2020

La demenza New Age
genera mostri
 
 
Vi sono vicende che si vorrebbe non dover narrare, ma la verità non può essere taciuta, poiché la conoscenza del vero, per quanto sconfortante esso sia, è in ogni caso preferibile al tepore malsano della menzogna, che sempre e comunque nuoce a chi l’abbraccia. 
 
La demenza, com’è noto, ha esteso il suo regno su tutti i continenti, ma in determinati luoghi della terra essa conosce un particolare rigoglio. Gli Stati Uniti d’America sono uno di quei luoghi. Le peggiori mostruosità, le più sconvolgenti nefandezze vi hanno libero corso e la cronaca si incarica pressoché quotidianamente di fornire prove in tal senso. I fatti che vado a riferire sono accaduti a Stamford, Connecticut, nel febbraio del 2009. 
 
Sandra Herold, una donna non più giovane, vive con uno scimpanzé di 90 kg. L’animale era stato adottato da cucciolo, nel 2001, dalla donna e dal marito di lei, Jerome. 
 
Ecco cos’ha dichiarato Sandra Herold in merito alla natura dei rapporti fra lei e il primate: 
 
  - Quando per la prima volta portaste Travis [così era stata chiamata la bestia, ndr] a casa a Stamford, disponeva di una camera da letto tutta sua? 
 
  - La nostra. 
 
  - Così lui stava nella stessa stanza con lei e suo marito? 
 
  - Abbiamo dormito nello stesso letto dal giorno in cui lo portammo a casa sino al giorno in cui morì. 
 
  - Sicché avrebbe dormito ogni notte in quel letto con lei… 
 
  - Ogni singola notte. 
 
  - …e suo marito? 
 
  - Si. 
 
  - E dopo la morte di suo marito ha dormito con lei sola? 
 
  - Si. 

 
Dopo il decesso di Jerome e la morte del figlio dei due in un incidente automobilistico, il rapporto tra Sandra Herold e lo scimmione assume a tutti gli effetti le caratteristiche di un rapporto di coppia: la donna dorme con il primate e fa il bagno con lui. 
 
Il 16 febbraio 2009, la tragedia: lo scimmione, impadronitosi delle chiavi dell’automobile della Herold, esce di casa. Sandra telefona all’amica Charla Nash chiedendole di aiutarla a far rientrare il primate. Quest’ultimo non era nuovo a simile bravate: nell’ottobre del 2003, fuggito di casa, aveva seminato scompiglio per le vie di Stamford. 
 
Charla non era sconosciuta all’animale, eppure, non appena arrivata presso l’abitazione della Herold viene aggredita senza alcuna ragione con inaudita ferocia dallo scimmione. Questi con morsi crudeli lacera e sbrana orribilmente il volto della sua vittima, strappandole labbra, naso, occhi, e disarticolandole la mandibola. Non paga di ciò la mutila di entrambe le mani, asportandole gran parte dell’avambraccio sinistro. Solo l’intervento della polizia impedisce allo scimpanzé di portare a termine la sua azione omicida, ma il calvario di Charla Nash è appena cominciato: cieca e orribilmente mutilata, dovrà subire oltre trenta interventi chirurgici, tra inenarrabili sofferenze. 
 
Ecco i frutti della demenza New Age e della zoolatria: per colpa della stupidità e della lussuria abominevole di una mentecatta, una donna è stata rovinata per sempre. In nessun paese civile sarebbe consentito a chicchessia di detenere scimmioni o altri animali pericolosi. Ciò accade invece nelle democrazie, ovvero in quei paesi in cui vige una concezione distorta e nociva della libertà individuale. Libertà che si trasforma fatalmente in arbitrio, producendo conseguenze funeste. 
 
Pietro Ferrari

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