sabato 5 settembre 2020

L'OPERA DI EDWARD BERNAYS E LA MORTE DELLA BLOGOSFERA

 

Edward Bernays (Vienna, 1891 - Cambridge, 1995) era nipote di Sigmund Freud: suo padre Ely era fratello di Martha Bernays, moglie del Padre della Psicanalisi - ed era sposato con la sorella di quest'ultimo, Anna Freud Bernays. Oggi sono pochi a ricordare il suo nome, eppure la sua importanza nella storia del genere umano è stata capitale. Egli conosceva i segreti del potere della comunicazione, che gli furono rivelati direttamente da Satana. Fu una delle persone più potenti, spietate e maligne mai apparse sulla faccia di questo pianeta.  

Fu giustamente definito Padre delle relazioni pubbliche. Egli fu anche il primo spin doctor, alla lettera "esperto in colpi a effetto", specializzato nel procurare consenso elettorale ai personaggi politici di cui era consulente, servendosi di opportune "strategie di immagine"

Le idee di partenza sono quelle dell'antropologo Gustave Le Bon, del chirurgo Wilfred Trotter, dello scrittore Walter Lippmann e dello stesso Sigmund Freud. Le masse sono come colonie di batteri. Inutile cercare di convincerle di qualcosa in cui non credono. Qualsiasi argomentazione razionale si utilizzerà nel tentativo di far cambiare loro idea su qualcosa, non si otterrà successo alcuno. Per raggiungere lo scopo prefisso è necessario manipolare l'opinione pubblica. Si può dire che Bernays sia stato il primo a utilizzare sugli esseri umani le teorie di suo zio, allo scopo di controllare la popolazione e di mutarne le proprietà definitorie. Così è iniziata la progressiva metamorfosi dei cittadini americani in consumatori, promossa con nefasto successo dal Padre delle relazioni pubbliche. Riporto in estrema sintesi alcune delle sue imprese più significative, che hanno lasciato nella Storia conseguenze durature, talvolta drammatiche. 
 
Bernays scatenò l'odio antitedesco 
 
A soli 26 anni, Bernays era un consulente del Committee on Pubblic Information (anche noto come Creel Committee), nato poco dopo l'entrata degli Stati Uniti nella Grande Guerra contro la Germania e l'Austria. Il popolo americano era ostile all'intervento bellico e questo era imbarazzante per il governo. Bernays diede un contributo determinante nel produrre un'isteria antitedesca nelle plebi e rendere desiderabili le ostilità. I suoi slogan: "Portare la democrazia in tutta Europa" e "Fare del mondo una democrazia più sicura". Si riconosce il suo zampino nei manifesti dello Zio Sam con la scritta "I want you for the US Army" e in quelli con il Kaiser rappresentato come un gigantesco scimmione con l'elmo chiodato e una clava con scritto KULTUR, intento a rapire una giovane donna bionda.
Alcune conseguenze:
Ci furono linciaggi, ondate di panico e persecuzioni di cittadini di origine tedesca; molte persone con cognome tedesco furono costrette a cambiarlo per salvarsi la pelle. Questo è il motivo per cui negli States ci sono tanti Goodman (che in origine erano Gutmann), Weaver (che in origine erano Weber), Wood (che in origine erano Wald), etc. 

Bernays diede fama di filantropi ai tiranni
 
John Davison Rockefeller era odiato mortalmente dagli operai, perché era uno spietato tiranno che stritolava le loro vite. I comunisti volevano addirittura rapirlo e ucciderlo. Ebbene, Bernays riuscì a trasformarlo in un filantropo, donatore di smisurati patrimoni! Il mutamento promosso fu più profondo di quanto non si immagini. Se l'operaio viene costretto a turni massacranti coi caporali pronti a randellarlo, se le sue condizioni di vita sono malsane, se la sua alimentazione è scarsa, si manterrà un permanente focolaio di odio e di insurrezione. Le idee socialiste e anarchiche diverranno prevalenti, fino a portare ad attentati e ad altre violenze. Se invece all'operaio saranno dati quattro spiccioli in più con cui comprarsi del cibo in quantità sufficiente, se gli sarà data la possibilità di avere una casetta prefabbricata, se si potrà permettere l'acquisto e il mantenimento di un'utilitaria, ecco che i focolai socialisti ed anarchici saranno soffocati. Nessuno penserà più ad insorgere. Così è stato: Bernays ha fatto sì che per molti anni le idee considerate pericolose dai datori di lavoro perdessero il loro fascino tra i lavoratori. Nel 1939, all'Esposizione Universale che si tenne a New York, lo Spin Doctor fece esibire in un padiglione una famiglia di ex comunisti, per dare testimonianza del trionfo della società dei consumi.
 
Bernays cambiò le abitudini alimentari americane 
 
Una ditta produttrice di salumi lamentava le scarse vendite di bacon. Ormai la pancetta affumicata era considerata un cibo antiquato, fuori moda, addirittura rustico. Nelle città si era imposta una colazione molto leggera: una tazza di caffè, un bicchiere di succo di frutta e un paio di fette di pane tostato. Proprio a Bernays fu dato l'incarico di incrementare le vendite di bacon. Egli non usò una campagna pubblicitaria classica, basata sulle qualità del prodotto. Fece molto di più. Si attivò per cambiare le abitudini degli Americani e ci riuscì. Assoldò diversi medici famosi perché sostenessero la necessità di una colazione abbondante e diffuse le loro interviste, in modo tale che ogni famiglia fosse martellata dalla propaganda. I giornalisti fecero partire il tam tam mediatico ed ecco: la colazione a base di uova fritte e bacon fu presentata come "la colazione di tutti gli Americani" (All Americans' breakfast). Il successo fu travolgente: in breve tempo le vecchie abitudini frugali furono abbandonate. Di più, furono dimenticate. La colazione di tutti gli Americani era diventata tale retroattivamente, da tempi immemorabili! 
Conseguenze:
Il cambiamento dell'alimentazione in America non si è limitato alle uova col bacon, ma ha generato un'epidemia di voracità che ha indotto sempre più persone a ingurgitare quantità immense di cibo spazzatura (junk food). L'obesità è diventata un autentico flagello, portando a un aumento enorme dei casi di infarto e di ictus.
 
Bernays fece fumare le donne 
 
Negli anni '20 dello scorso secolo il rapporto tra le donne e il fumo non era semplice come ai nostri giorni. Non era ritenuto conveniente che una donna fumasse. Anzi, l'atto era un vero e proprio tabù. Le cosa sono cambiate in modo drastico a partire dal 1929, quando a Bernays fu dato dall'industria del tabacco l'incarico di incrementare le vendite. Un comune pubblicitario si sarebbe limitato a vantare i prodotti di una marca di sigarette. Bernays ebbe un'idea mefistofelica: comprese quanto sarebbe stato imponente il successo se fosse riuscito a espandere il mercato, facendo fumare non soltanto gli uomini, ma anche le donne. Se avesse cercato di convincere la società americana usando sofismo, di certo non ci sarebbe riuscito. Così presentò il cambiamento come una cosa già compiuta, come un dato di fatto. Ciò che era sconveniente sarebbe sembrato desiderabile! Ecco che fece sfilare alcune splendide modelle intente a fumare sigarette e incaricò alcuni giornalisti di comporre un articolo intitolato "Le Torce della Libertà" (Torches of Freedom). Fu qualcosa di travolgente. Le donne si buttarono in massa sulle sigarette, mettendosi a fumare come comignoli! Secondo le fonti, il trionfo di Bernays sarebbe stato causato dal fatto che tramite il fumo ogni donna poteva pensare di avere un pene. Secondo me è qualcosa di più sottile: ogni donna poteva mostrare un simbolo della fellatio e del potere della sua bocca sul fallo!
Alcune conseguenze:
Tutti i cancri che nel corso del decenni hanno ucciso milioni di donne a causa del fumo sono da imputarsi interamente a Bernays.   
 
Bernays mandò Hitler al potere 
 
L'ascesa di Adolf Hitler al potere fu condizionata da molte concause e non è facile comprenderne i meccanismi in dettaglio. Sappiamo però per certo che Bernays ebbe la sua parte, e fu una parte molto importante. La consapevole manipolazione delle tremende energie dell'inconscio collettivo fu qualcosa in cui l'Uomo di Braunau divenne un maestro indiscusso, animato dalla certezza di poter controllare in ogni momento le forze ctonie che aveva scatenato. Il Ministro della Propaganda del III Reich, Joseph Goebbels, era un grandissimo ammiratore di Bernays, al punto che non si curava minimamente di un dettaglio di non poco conto su di lui: l'appartenenza al Popolo Eletto. Lesse i suoi libri e ne applicò senza scrupolo alcuno gli insegnamenti. Adottò le tecniche bernaysiane per mantenere con pugno di ferro il potere conquistato da Führer e per diffondere in modo capillare un antisemitismo virulento, talmente violento da arrivare al parossismo. A quanto si dice, il nipote di Freud rimase inorridito dall'uso che la dirigenza della NSDAP faceva delle sue dottrine e delle sue tecniche, ma non poté farci nulla. Una reazione vana: chi inventa un'arma micidiale, dovrebbe essere consapevole dell'uso che se ne potrà fare e delle sue conseguenze.
Per quanto bizzarra la cosa possa essere, il ruolo di Bernays nel plasmare il Reich Millenario è considerato un tabù in America. A quanto ho constatato se ne trovano poche menzioni nella Wikipedia in inglese, ma non uno specifico paragrafo. 
Olasky (1984) ha scritto questo: 
"Bernays stesso ha aggiunto benzina a questo fuoco quando ha sostenuto, come ha fatto Goebbels, la necessità che uomini forti, dèi umani, emergano come influenzatori dell'opinione pubblica; per esempio, in un discorso alla Financial Advertisers Association nel 1935, Bernays ha affermato che la risposta principale ai problemi finanziari è 'acquisire un'intera nuova serie di eccezionali simboli viventi umani. che manterranno la fiducia del pubblico... Pubblicisti, economisti, leader nella ricerca, i capi delle grandi istituzioni educative possono e devono essere resi simboli umani per portare nuova fede e forza." I giornalisti hanno paragonato questo tipo di dichiarazioni di Bernays ai pensieri di Goebbels o, in alternativa, di Stalin."
Il paragone è una delle poche cose sensate proferite dalla genia dei giornalisti, mi sento in dovere di aggiungere.
Alcune conseguenze:
La II Guerra Mondiale e la distruzione degli Israeliti in Europa difficilmente avrebbero avuto corso senza il contributo di Bernays.
 
L'eredità dello Spin Doctor  

Edward Bernays morì nel 1995 alla venerabile età di 103 anni. Eppure, nonostante quasi nessuno più parli di lui, le sue dottrine ancora vivono e sono applicate in modo pervasivo! 

La morte della Blogosfera 

I Blog davano un immenso fastidio. Erano considerati un autentico flagello. Pensate soltanto alla situazione in Italia: Berlusconi tentò per molti anni di distruggere la Blogosfera, usando sistemi come l'intimidazione, le leggi ad hoc e innumerevoli altri mezzi iniqui. Eppure tutti i suoi tentativi di controllo del Web sono sempre falliti. Questo è un dato di fatto. Ovviamente la situazione di insofferenza verso la Blogosfera era qualcosa di planetario, non esclusiva della realtà italiana. I maggiorenti di Google, Satrapi di Ahriman, sono riusciti a risolvere il problema una volta per tutte, proprio facendo ricorso agli insegnamenti di Bernays. 
 
Non si poteva convincere il volgo che la funzione dei Blog non fosse quella di comunicare e diffondere informazioni, magari peculiari e scomode. È invece bastato presentare i propri desiderata come realtà compiute e incontrovertibili. Così un giorno è stato rivelato alle masse: "Il blog è un'azienda!" Così è accaduto qualcosa di incredibile. Un blogger si poneva questa domanda, più che legittima: "Come posso far sì che i miei contenuti abbiano una maggior diffusione?" Gli eredi dello Spin Doctor, che ha appreso i Misteri dell'Iniquità dal Libro Apadno, scritto da Lucifero con inchiostro verde, hanno rivelato: "Devi ottimizzare i tuoi contenuti servendoti del SEO, mettendone in pratica gli arcani!" La sigla SEO sta per "search engine optimizer" (ottimizzatore dei motori di ricerca). Così si è giunti a quella che dovrebbe essere considerata una vera e propria aberrazione: "Per far valere i tuoi contenuti, li devi modificare! Li devi cambiare! Devi scrivere quello che vogliamo noi!" 

Si introduce il concetto di "contenuto di qualità", la cui definizione è oltremodo nebulosa e gestita dagli algoritmi impenetrabili dell'Idiozia Artificiale. Ti dicono che un contenuto di qualità è orginale. Benissimo. Se io cito un autore, come ad esempio Poe, allo scopo di commentarlo, ecco che l'Idiozia Artificiale non capisce e mi accusa di non essere originale. Basta usare una parola al di sopra delle righe, come ad esempio "pompino", per essere messi nella lista nera. Se poi qualcuno ha l'idea di parlare del Nazismo, ha finito di vivere. Per l'Idiozia Artificiale, non c'è differenza alcuna tra il ricorrere della parola "genocidio" nelle invettive di un neonazista o nel sito dello Yad Vashem.
 
Il concetto di "articolo pillar", unito alla "cannibalizzazione dei contenuti", è in pratica una forma di draconiana censura universale. Nell'Inghilterra del XIX era inflessibile il potere censorio del Lord Ciambellano, che impediva di portare in scena qualsiasi argomento seriamente politico o religioso. Ecco, è come se fossimo soggetti all'arbitrio di un Lord Ciambellano invisibile. Funziona così: se vuoi parlare di un argomento, puoi farlo una volta sola, componendo un articolo che lo riassume interamente, appunto un "articolo pillar" (ossia "pilastro"). Se scrivi altri articoli sullo stesso argomento, l'Idiozia Artificiale ti annienta. Per l'appunto, è come se i tuoi contenuti si distruggessero a vicenda, come se Google ti considerasse un auto-plagiario. Orbene, si potrà scrivere un solo articolo su come impastare gli escrementi di una influencer per farne una torta, ma come si fa a ridurre argomenti scientifici a un unico contributo? Si può parlare della Natura del Tempo in un unico "articolo pillar"? Si può parlare della lingua degli Etruschi in un unico "articolo pillar"? Diabole, no! 
 
Di fronte a questi subdoli cambiamenti, presentati come innovazioni desiderabili, non si sono viste insurrezioni di massa. Vuoi chiedere aiuto per qualcosa? Subito tutti presentano come panacea universale i princìpi di funzionamento del SEO, danto per assodata la natura aziendale dello stesso concetto di blog. Ti dicono che l'unica opzione è pubblicare contenuti commerciali. Se protesti, arrivano i troll (ovviamente prezzolati) e affermano con furore talebano che il blog è una realtà commerciale. Ecco il dogma fondante di questa campagna bernaysiana. Nonostante tutte le evidenze che ho riportato, le genti si crogiolano nella rassicurante equazione "democrazia = libertà". Tutto ciò mi dà i conati di vomito!

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