venerdì 18 giugno 2021

 
L'INCREDIBILE TRAPIANTO
A DUE TESTE
 
 
Titolo originale: The Incredible 2-Headed Transplant
Anno: 1971
Paese: Stati Uniti d'America
Lingua: Inglese  
Durata: 87 min
Rapporto: 1.85:1
Genere: Orrore, fantascienza  
Regia: Anthony M. Lanza  
Sceneggiatura: James Gordon White, John Lawrence, 
   Ross Massbaum
Produzione:  John Lawrence, Miguel Zacarías,
   Nicholas Wowchuk, Alvin L. Fast, Arthur N. Gilbert
Musiche: John Barber  
Fotografia: Glen Gano, Paul Hipp, Jack Steely 
Costumi: Susan Arnold
Direzione artistica: Ray Markham 
Trucco: Gloria Betrue, Barry Noble  
Effetti speciali: Ray Dorn
Interpreti e personaggi:
   Bruce Dern: Dott. Roger Girard
   Pat Priest: Linda Girard
   Casey Kasem: Dott. Ken Anderson
   Albert Cole: Manuel Cass
   John Bloom: Danny Norton
   Leslie Cole: Young Danny
   Berry Kroeger: Dott. Max
   Larry Vincent: Andrew Norton
   Jack Lester: Sceriffo
   Jerry Patterson: Deputato
   Darlene Duralia: Miss Pierce
   Raymond Thorne: Motociclista n.1
   Gary Kent: Motociclista n.2
   Mary Ellen Clawsen: Motociclista femmina
   Janice P. Gelman: Vittima adolescente
   Mike Espe: Vittima adolescente
   Andrew Schneider: Adolescente
   Eva Sorensen: Adoloscente 
Titoli in altre lingue: 
   Tedesco: Der Mann mit den zwei Köpfen 
Slogan: This brain wants to love... This brain wants to kill
 
Trama: 
Il dottor Roger Girard è un ricco scienziato che sperimenta il trapianto craniale sugli animali, ottenendo meraviglie mitologiche come cani a due teste. Il suo custode ha un figlio di nome Danny, che è un uomo adulto estremamente robusto ma con la mente di un bambino a causa di un danno cerebrale subìto in un incidente in miniera. In un'insolita svolta degli eventi, Manuel Cass, uno psicopatico e serial killer fuggito recentemente, ha ucciso il custode del dottor Girard e rimane a sua volta gravemente ferito. Data una possibilità senza precedenti di utilizzare soggetti umani - un malato di mente ferito a morte e un disabile con poche possibilità di sopravvivere senza aiuti - nessuno dei quali mancherà al mondo - il dottor Girard trapianta la testa di Cass sul corpo di Danny per dimostrare che le sue tecniche possono essere applicate anche agli esseri umani. La nuova creatura bicipite, con una testa di un assassino e l'altra con la capacità mentale di un bambino di otto anni, attaccata a un corpo estremamente potente, fugge e semina il caos, commettendo molteplici omicidi. Dopo che il mostro a due teste ha rapito Linda, la moglie del dottor Girard, si scatena una caccia per neutralizzarlo. Ecco che il dottor Girard, il dottor Max e il dottor Anderson lo inseguono fino a respingerlo in una miniera abbandonata. Anderson riuscirà a salvare Linda, ma Girard, Max e la creatura morranno nel crollo del cunicolo minerario. 

 
Recensione:  
Questa pellicola è abbastanza squallida e può essere considerata soltanto un nullità assoluta. Non si può in alcun modo difendere questo schifo abietto. In pratica quello che viene mostrato è un trapianto estremamente grossolano: una testa mozzata cucita alla bell'e meglio sul tronco di un'altra persona. Il regista non aveva la benché minima idea sulle difficoltà pratiche di un simile intervento. Forse pensava addirittura che una testa si possa avvitare su un tronco come si fa con una lampadina! Se ne fregava del problema della colonna vertebrale e delle difficoltà date dalle terminazioni nervose, per non parlare dei vasi sanguigni. Trionfa un'ignoranza totale di ogni principio basilare dell'anatomia. Il film di Lanza ha sempre esercitato un certo fascino sui fan degli horror del più infimo livello, per via della mostruosa combinazione tra il ghigno sdentato di Albert Cole e la sua natura di mostro folle, allucinato e allucinante, che prende facilmente il controllo sul pianto di un ritardato John Bloom, lasciandosi dietro una scia di sangue e di morte. Queste desolanti sequenze a basso budget sono accompagnate da una colonna sonora stridente, tipica dei primi anni '70. Non credo proprio che rivedrò L'incredibile trapianto a due teste una seconda volta.     
 
Problemi di ontologia  

Come deve essere considerata una creatura bicipite? Difficile rispondere. Possiamo soltanto dire questo: nel caso del film di Lanza non abbiamo a che fare con un vero mostro dalle due teste, perché non c'è una fusione credibile tra parti provenienti da due persone diverse, cucite assieme in modo tanto grossolano che al confronto anche una sarta cinese se la sarebbe potuta cavare egregiamente. Si tratta così di due esseri distinti in tutto, costretti a condividere uno stesso corpo. Cosa anche più assurda, il pieno controllo dell'intero corpo è soltanto in potere del cervello della testa del maniaco. La testa che è stata impiantata dovrebbe essere un mero parassita, invece è quella che determina ogni movimento, rendendo impotente l'altra, nonostante tutte le difficoltà tecniche che ho descritto.     
 
Curiosità 
 
Le riprese furono completate in soli sei giorni. L'attore protagonista, Bruce Dern, rivelò in seguito di non essere stato pagato per il suo lavoro. Gli era stato emesso un assegno di 1.700 dollari US durante le riprese; quando è andato in banca per incassare il compenso, l'assegno è risultato scoperto. Tornato sul set il giorno successivo, come previsto per le riprese, tutto era già stato sbaraccato. 

Quando il dottor Girard mostra al dottor Anderson i suoi esperimenti sugli animali a due teste, lo spettatore viene ingannato e indotto a credere che siano bicefali genuini. Tra questi animali ci sono una scimmia, una volpe e un coniglio. L'unico mostrato in primo piano e autentico è un serpente a due teste. Infatti i serpenti a due teste esistono davvero. 

Prima che inizino i titoli di coda, c'è una ripresa di un robot giocattolo abbandonato, quando i personaggi si allontanano dopo la tragica scomparsa della creatura a due teste. Il simulacro proviene dalla collezione di giocattoli Zeroids della Ideal Toy Company nel 1968: in particolare è lo Zeroid d'argento, Zintar. L'inquadratura dello Zeroid gettato via come un rifiuto sembra essere una metafora della Scienza del dottor Frankenstein: la creazione della creatura a due teste ha contribuito a portare al rifiuto della Scienza da parte del genero umano. Un contenuto irrilevante solo in apparenza, in realtà tristemente profetico.
 
Un doppione da record! 
 
La cosa che più sorprende è l'esistenza di un altro film, intitolato La cosa con due teste (The Thing with Two Heads), uscito a un anno di distanza, nel 1972! Spesso le due pellicole, estremamente simili, sono addirittura confuse.  
 
 
LA COSA CON DUE  TESTE 
 
Titolo originale: The Thing with Two Heads  
AKA: The Beast with Two Heads; The Man with Two Heads;
     L'esperimento diabolico
Anno: 1972 
Paese: Stati Uniti d'America
Lingua: Inglese 
Durata: 90 min
Rapporto: 1.85:1
Genere: Orrore, fantascienza, blaxploitation 
Regia: Lee Frost 
Soggetto: Wes Bishop, Lee Frost 
Produttore: Wes Bishop
Produttore esecutivo: John Lawrence, James H.
    Nicholson
Musiche: Robert O. Ragland
Fotografia: Jack Steely
Effetti speciali: Gail Brown, Tom Burman, Peter
   Peterson, Charles  Schram, Dan Striepeke, James
   White
Interpreti e personaggi: 
   Ray Milland: Dott. Maxwell Kirshner
   Rosey Grier: Jack Moss
   Don Marshall: Dott. Fred Williams
   Roger Perry: Dott. Philip Desmond
   Kathy Baumann: Patricia
   Chelsea Brown: Lila Moss
   John Dullaghan: Thomas
   John Bliss: Donald
   Jane Kellem: Signorina Mullen
   Rod Steele: Rappresentante medico
   Lee Frost: Sergente Hacker
   Wes Bishop: Dott. Smith
   Rick Baker: Gorilla bicipite 
   Britt Nilsson: Infermiera
   Joan Prather: Infermiera (non accreditata)
   Phil Hoover: Poliziotto
   Ray Sebastian: Poliziotto in auto (non accreditato)
   Michael Viner: Guardia carceraria
   Jerry Butler: Guardia carceraria
   William Smith: Energumeno condannato
   Tommy Hook: Prete
   George E. Carey: Mitch
   Dick Whittington: Cronista TV
   Ron Gans: Cronista (non accreditato)
   Albert Zugsmith (cameo)
Titoli in altre lingue: 
   Tedesco: Das Ding mit den 2 Köpfen
   Francese: La chose à deux têtes
   Spagnolo: El experimento diabólico
   Portoghese (Portogallo): O Homem com Duas Cabeças
   Portoghese (Brasile): O Monstro de Duas Cabeças 
   Rumeno: Monstrul cu două capete
   Russo: Нечто с двумя головами 
   Finlandese: Kaksipäinen hirviö
 
 
Trama: 
Il dottor Maxwell Kirshner arriva in una villa su una sedia a rotelle; una volta entrato chiede se il suo esperimento ha avuto successo. Un inserviente gli risponde affermativamente. Il dottor Kirshner viene portato nel seminterrato e vede l'esito dell'esperimento: un gorilla a due teste. Il dottor Kirshner torna al suo istituto ospedaliero per supervisionare un'operazione eseguita dal suo caro amico e medico associato, Phillip Desmond. Poi torna nel seminterrato dal suo gorilla bicipite per rimuovere una delle teste dal suo corpo. Ordina ai suoi assistenti di sedare la sua creatura, ma i piani vanno male: la scimmia aberrante si adira non appena vede l'ago e fa cadere il dottor Kirshner dalla sua sedia a rotelle, ferendolo gravemente, quindi distruggere il laboratorio e fugge. Entra in un supermercato, vi porta devastazione e si ingozza di banane. Presto però la bestia viene sedata e catturata. Kirshner assume un nuovo medico, Fred Williams, per aiutare Desmond, ma quando scopre che è afroamericano gli dice che non è più necessario. Williams si offende molto per il razzismo di Kirshner. La seconda testa del gorilla viene rimossa con successo. Tutto è pronto per il trapianto a un donatore sano. Desmond non ne è sicuro e teme che le cose vadano in merda. Il dottor Kirshner lo rassicura, dicendogli che la testa rimossa dal gorilla è quella originale, il che dimostra che una testa trapiantata può continuare a funzionare su un altro corpo. Nel frattempo, nel braccio della morte, ai detenuti viene detto che donare i loro corpi alla scienza li salverà dalla sedia elettrica. Il detenuto Jack Moss - anche lui un afroamericano - viene condotto al luogo dell'esecuzione e decide di offrirsi volontario per l'esperimento scientifico, perché vuole aver modo di dimostrare la propria innocenza. Viene così scortato al centro trapianti per questo esperimento. I dottori sono sorpresi nel vedere un grosso mandingo portato al loro cospetto, sapendo benissimo che la cosa non piacerà affatto al feroce razzista Kirshner. Tuttavia lavorano 24 ore su 24 e riescono a trapiantare la testa del dottor Kirshner sul corpo di Moss. Si scatena l'Inferno...  
 

Recensione:  
Rispetto al film di Lanza, quello di Frost è considerato dalla critica un prodotto di qualità decisamente migliore, anche se è ben lungi dal poter essere considerato mainstream e resta in ogni caso un escremento di celluloide. Si differenzia inoltre per l'introduzione di un tema sensibile: il razzismo e il pregiudizio contro gli afroamericani. Si può quindi assegnarlo al genere soprannominato Blaxploitation (da "Black exploitation", ossia "sfruttamento dei neri"). Il professore la cui testa viene usata per il trapianto non è però un semplice razzista del Bar Sport: è un Gran Dragone del Ku Klux Klan! Gli effetti speciali, che sono spesso lodati dai commentatori nel Web, sono a mio avviso assolutamente deprecabili. Quando si vede la figura del gorilla bicipite in fuga, si capisce subito che è soltanto un grottesco pupazzo: non si ha il benché minimo accenno di verosimiglianza. Non mancano episodi di una comicità involontaria. Quando la testa del luminare affiliato al KKK prende il controllo del corpo, ne approfitta per assestare alla faccia del gigantesco mandingo una serie di sberle. Le battute feroci e caustiche dell'incappucciato sono ritenute da alcuni il solo elemento interessante del film. Un quarto della pellicola consiste nella fuga in moto della creatura a due teste, inseguita dalle auto della polizia che carambolano e si schiantano senza sosta. Assolutamente ridicolo è il finale. La testa dell'odioso dottor Kirshner viene rimossa con successo dal tronco di Moss e collegata a una macchina cuore-polmone; incapace di morire e trasudante biliosa malvagità, chiede di essere trapiantata su un altro corpo, quello di un discendente di Seth razzialmente puro. Nessuno si occupa di realizzare i suoi desiderata. Mi dispiace che il regista non abbia avuto la geniale idea di farne eseguire il trapianto sul corpo del gorilla: sarebbe stato a dir poco memorabile. Quanto accade dopo è ancor più straniante. L'ex detenuto, ormai liberato dal terribile parassita, viaggia in auto assieme alla moglie Lila e al dottor Williams, cantando con gioia Oh Happy Day (Edwin Hawkin Singers, 1969). Vanno a fare una cosa a tre!    

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