venerdì 12 maggio 2017

ALCUNE CONSIDERAZIONI SUL LATINO AUSTRUM E OSTRUM 'PORPORA'

Il lemma latino ostrum "porpora" è dal greco ὄστρεον (ostreon) "conchiglia", donde deriva anche la parola italiana ostrica. L'origine ultima è la radice indoeuropea *ost- "osso", che ha dato latino os (gen. ossis) "osso" e greco ὀστέον (ostéon) id. Il dittongo au- della notevole variante austrum di ostrum non ha alcuna giustificazione etimologica e deve avere come causa una forma di ipercorrettismo. Questa è la semantica del vocabolo in questione:

1 porpora, materiale che si otteneva da un particolare tipo di molluschi
2 color porpora
3 veste o stoffa porpora
(fonte: Dizionario online Olivetti)

In greco la vocale o- del lemma ὄστρεον era breve, essendo scritta con la lettera omicron, e anche in latino doveva essere tale: /'ostrum/. A causa del nesso consonantico a un certo punto deve essersi prodotta una variante /'o:strum/, poi ipercorretta in /'austrum/ - essendo la vocale lunga e chiusa /o:/ scambata per una caratteristica rustica. 

Nessuno tra i (pochi) fautori della pronuncia ecclesiastica ab aeterno si sogna di dire che taurus debba suonare /*'torus/ perché esistono doppioni come ostrum e austrum. Invece costoro ritengono, usando due pesi e due misure, che Caesar debba suonare /'tʃezar/ perché esistono doppioni come ceterus - caeterus.

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