lunedì 3 luglio 2017

NOTE SUL LAVORO DI FATTOVICH

Nel corso dei miei studi e delle mie ricerche nel Web mi sono imbattuto in un'interessante opera di filologia celtica: Introduzione alla storia della lingua gaelica, di Anna Fattovich (Università degli Studi della Tuscia - Viterbo). Il lavoro è consultabile e scaricabile gratuitamente al seguente url:


Scorrendo le pagine tutto sembrava perfetto, quando qualcosa ha attirato la mia attenzione. Riporto lo screenshot, anche perché successivi aggiornamenti potrebbero cancellare le prove di quanto affermo.

 

Con buona pace dell'autrice, in antico irlandese imbliu significa "ombelico" e non "naviglio". Il marchiano errore, che mi è saltato subito all'occhio come un moscone sulla carne, potrebbe essere stato causato in questo modo:

1) L'autrice ha studiato l'irlandese antico su libri in inglese;
2) La stessa si è imbattuta nella parola irlandese imbliu, tradotta in inglese con "navel", ossia "ombelico";
3) A causa della fragilità delle conoscenze della lingua inglese, ha tradotto erroneamente "navel" con "naviglio";
4) Dovendo scrivere un lavoro sull'antico irlandese, la parola imbliu è stata così glossata con "naviglio", dando origine uno sproposito nocivo e destinato purtroppo a propagarsi.

Deduzione ulteriore, fatta a caldo senza avere alcun dato sull'autrice:

Il lavoro sulla storia della lingua gaelica non sembra essere stato costruito soltanto con una conoscenza scolastica e incompleta dell'antico irlandese. Eppure sarebbe stato immediato tradurre correttamente imbliu con "ombelico", anche perché a quanto mi consta il vocabolo non ha altri significati, fa parte del lessico di base ed è di chiara origine indoeuropea (< *enebh-): risalgono alla stessa radice anche l'inglese navel e l'italiano ombelico. Sono propenso ad attribuire l'incredibile accaduto all'effetto della forma mentis scolastica. Agli studenti viene insegnato che l'inglese sarebbe una lingua neolatina, così si tende a dare importanza soltanto al lessico di origine neolatina, trascurando la componente anglosassone. Un altro caso di simile confusione, questa volta tra navel "ombelico" e naval "navale" ricorre addirittura in un articolo di un autore di madrelingua anglosassone, il linguista statunitense Lyle Richard Campbell.

Questo ci dice l'applicazione del metodo logico-deduttivo. Ora, alla luce di qualche ricerca bibliografica, dirò che queste conclusioni sembrano molto difficili da accettare, dato che la Fattovich è citata come esperta di lingua e di cultura irlandese. "Anna Fattovich si occupa da anni di Storia del Medioevo Irlandese e si è laureata in Storia Medievale presso l'Università "la Sapienza" di Roma; è l'Autrice del volume "I Celti d'Irlanda: società e diritto dell'ultima tradizione celtica" e di altri saggi." (fonte: Keltia.it). Il suo profilo LinkedIn è eloquente. Non mi capacito dell'accaduto. Che l'errata traduzione da me segnalata sia un refuso causato da un correttore di bozze?

In ogni caso, la presenza di quell'improvvido "naviglio" è un vero peccato, visto che per il resto il lavoro è impostato molto bene e ha potenzialità notevoli. Tutto questo dice quanto sia necessario un continuo lavoro di verifica e di confronto. Anche se so che il mio appello cadrà nel vuoto, invito la Prof.ssa Anna Fattovich a correggere l'errore. Cadrà nel vuoto, ne sono certo, come tutti i miei precedenti appelli fatti a svariati esponenti del mondo accademico. Questo per un semplice fatto: in quell'ambiente a quanto pare è un dogma ritenere che i blog siano spazzatura e che nulla di ciò che vi è scritto meriti considerazione alcuna.

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