In sardo logudorese esiste la parola suspu "ghiandola di capra". Questo vocabolo non va confuso con l'omofono suspu (variante súspiu) "sospiro", "linguaggio sibillino", "specie di gergo" - che ha tutt'altra origine, essendo una parola romanza. Senza dubbio il nome della ghiandola è un termine la cui origine è anteriore all'arrivo dei Romani.
Questa è la glossa in sardo riportata sul dizionario online, Ditzionàriu in linia de sa limba e de sa cultura sarda:
"gràndhula, néula chi portat in gatzile su mascru ’e mamas de su tàgiu"
Traduzione in italiano: "ghiandola, esalazione che ha sul collo il becco nel branco".
Questa espressione allude al famigerato e pestilenziale fetore esalato dal capro, che si intensifica nella stagione riproduttiva.
Paralleli in Euskara
A partire dai dati disponibili, possiamo procedere nelle nostre elucubrazioni. Queste sono le protoforme ricostruibili:
Paleosardo: *anunts-bin "ghiandola di capra"
Derivazione: *anuntsa "capra" + -bin "cosa aguzza"
Esiti romanzi:
Sardo: suspu
Trafila:
su (articolo determinativo romanzo) + *àu(n)spu >
s'aùspu > suspu
s'aùspu > suspu
Nota:
La perdita della nasale intervocalica, con una serie complessa di mutamenti, è un fenomeno analogo a quello che ricorre nel passaggio dal protobasco alle forme attestate di basco. La trafila qui presentata presuppone una lunga sovrapposizione di forme tarde di protosardo con il protoromanzo. Secondo Lorenzo Pianu, si è avuta una concrezione dell'articolo su, derivato dal pronome latino ipsu(m). Esiste tuttavia anche la possibilità che s- sia un prefisso non romanzo, espressivo o prodotto di una reduplicazione.
Protobasco (ortografia di Mitxelena):
*anuntz-biN "ghiandola di capra"
*anuntz-biN "ghiandola di capra"
Derivazione del composto:
Protobasco (ortografia di Mitxelena): *anuntz "capra"
Protobasco (ortografia di Mitxelena): *anuntz "capra"
Basco: ahuntz "capra"
Link:
Link:
Protobasco (ortografia di Mitxelena): *biN "cosa aguzza",
"dolore"
Ricostruzione alternativa: *bin
"dolore"
Ricostruzione alternativa: *bin
Basco: min
Semantica: min significa "pena", "dolore", "nostalgia",
"desiderio" (sost.);
"amaro", "pungente" (agg.)
Forma articolata: mina "il dolore"
Forma comparativa: minago "più pungente"
Semantica: min significa "pena", "dolore", "nostalgia",
"desiderio" (sost.);
"amaro", "pungente" (agg.)
Forma articolata: mina "il dolore"
Forma comparativa: minago "più pungente"
Forma superlativa: minen "il più pungente"
Forma eccessiva: minegi "troppo pungente"
Composti fossili: ozpin "aceto"
Link:
https://hiztegiak.elhuyar.eus/eu_es/min
Lorenzo Pianu sostiene invece che il secondo membro del composto sia -behe "magro, sottile". Questa è la protoforma ricostruibile:
Link:
https://hiztegiak.elhuyar.eus/eu_es/min
Lorenzo Pianu sostiene invece che il secondo membro del composto sia -behe "magro, sottile". Questa è la protoforma ricostruibile:
Protobasco (ortografia di Mitxelena): *bene "magro",
"sottile"
"sottile"
Basco: mehe "magro, sottile"
Derivati: mehar "stretto"
Composti fossili:
ope "pasticcino" (< ogi + mehe, lett. "pane sottile"),
Derivati: mehar "stretto"
Composti fossili:
ope "pasticcino" (< ogi + mehe, lett. "pane sottile"),
zume "vimini" (< zur + mehe, lett. "legno sottile")
alme "fianco di animale, lombo" (< alde + mehe,
lett. "lato sottile")
Link:
alme "fianco di animale, lombo" (< alde + mehe,
lett. "lato sottile")
Link:
Attestazioni toponomastiche della radice paleosarda
Il microtoponimo Genn'Anuntza (Genn'Aununtza), a Seùlo (comune in provincia di Nùoro, in Barbagia), è citato dal professor Eduardo Blasco Ferrer (RIP), che lo ha reputato giustamente una traduzione di toponimi come Monte craba (Ardauli, provincia di Oristano) e Baku de sa craba (Àrzana, provincia dell'Ogliastra). Risulterebbe l'unica attestazione toponomastica di questa radice in Sardegna, ma è comunque molto significativa. Si noti la sua perfetta conservazione, che contrasta con l'evoluzione corrosiva del composto qui analizzato.