sabato 8 marzo 2014

 

ALCUNE NOTE SU NEUROMANTE DI WILLIAM GIBSON

Case, Molly, Armitage, Finn e Linda Lee sono ombre che sfarfallano e si perdono come segnali distorti in angoscianti antri onirici. A volte si reincarnano in formato metastabile nei deliri di intelligenze artificiali, nuvole di fragili faskware allucinogeni. La distopia cibernetica avvolge ogni cosa e fa sussistere una consapevolezza sfocata solo per lacerarla in un vortice frattale di lame di carborundum. Le olografie sfolgoranti e il cielo televisivo sono le più genuine manifestazioni della Tenebra Assoluta, maschere nullifiche che celano vaghe fluttazioni di vuoto pneumatico. Il Nulla Senziente è palpabile in ogni sillaba. Condizione di overflow straripante alternato a periodi di ibernazione che paiono oceani eterni. 

(scritto su Esilio a Mordor il 03/01/2008)

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