mercoledì 11 ottobre 2017


 
NETANYAHU NEUTRALIZZATO
DA ZUCKERBERG 

Gli zeloti hanno una profonda idiosincrasia nei confronti dell'orina, delle feci e dell'orifizio anale. La religione condiziona ogni aspetto della loro vita e li porta a tumultuare spesso. Non passa giorno senza che quei settari minaccino la pace sociale in Israele. Netanyahu non può permettersi di inimicarseli, o per lui è finita. Questo circolo vizioso lo ha portato al disastro e lo ha reso impotente. La mia ricostruzione dell'accaduto è assai semplice. Zuckerberg ha presto trovato il modo di ricattare Netanyahu, avendo raccolto su di lui dati a dir poco cruciali. Minacciando di rendere pubblico materiale che avrebbe annientato il Primo Ministro israeliano, il Signore di Facebook ha ottenuto il suo scopo. Perché, vedete, tale materiale è talmente compromettente che anche solo una fuga di notizie riuscirebbe disastrosa. Si può dedurre qualcosa di più preciso sulla natura del materiale in questione: con ogni probabilità mostra Netanyahu nell'atto di lappare il boccone del prete alle prostitute e di farsi da loro orinare addosso. Proprio ciò che manda in bestia gli zeloti. Questo spiega perché alle continue e tonanti minacce di Bibi non abbiano fatto seguito atti concreti di sorta. Se le notizie sui suoi vizietti si fossero risapute, gli Haredim si sarebbero rivoltati, ed egli avrebbe anche perso il rispetto dei suoi stessi militari, con conseguenze catastrofiche. Così Netanyahu è rimasto paralizzato, proprio come la preda di un ragno. Si tenga conto che Zuckerberg agisce per spingere tutti gli Israeliti del mondo a migrare in massa nella loro terra ancestrale. Per questo motivo favorisce con ogni mezzo la diffusione del più feroce antisemitismo tra le genti. Ha permesso scientemente la propagazione capillare delle opere di Julius Streicher e dei Protocolli dei Savi di Sion, rendendo rampante l'odio antisemita. Gli ostacoli al suo dissennato progetto sono numerosi, ma lui non si perde d’animo ed escogita sempre nuove soluzioni di un cinismo davvero raggelante. Solo per fare un esempio, gli ebrei residenti in Europa sono molto furbi: in Israele non vogliono andarci, perché non si sta molto bene in un paese in cui se si esce al mattino non si sa se si rincasa alla sera. Così Zuckerberg intensifica il proliferare dell’antisemitismo nei paesi dell’Unione, mirando a far addensare nuvole temporalesche sulle comunità ebraiche, agendo affinché in tutta Europa si scatenino torbidi e sommosse, permettendo che gli antisemiti più radicali vi pullulino. In Francia, dove la situazione è già grave per via della presenza di grandi masse di musulmani ostili, si segnalano appelli delle autorità rabbiniche che consigliano ai membri delle comunità l’emigrazione in Israele. Sono consapevole del fatto che per molti quanto affermo suoni assurdo e paradossale, ma questa è la realtà dei fatti. Se ci fosse anche soltanto una minaccia di ascesa al potere di partiti antisemiti e se si cominciasse addirittura a parlare del rischio di pogrom, per Zuckerberg sarebbe meglio ancora: si innescherebbe in men che non si dica un esodo verso Israele.

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