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domenica 21 novembre 2021

 
PROSPECT 
 
Titolo originale: Prospect 
Paese: Stati Uniti d'America 
Anno: 2018 
Lingua originale: Inglese 
Durata: 100 min 
Genere: Fantascienza
Regia: Zeek Earl, Chris Caldwell 
Sceneggiatura: Zeek Earl, Chris Caldwell 
Soggetto: Zeek Eark, Chris Caldwell
Fonte di ispirazione (non accreditata): Andrea Fanton,
    Sergio Asteriti
Produttori: Andrew Miano, Chris Weitz,
    Scott Glassgold, Dan Balgoyen, Garrick Dion,
    Matthias Mellinghaus 
Musica: Daniel L.K. Caldwell 
Interpreti e personaggi:
    Sophie Thatcher: Cee
    Jay Duplass: Damon
    Pedro Pascal: Ezra
    Luke Pitzrick: Numero Due, compagno di Ezra
    Arthur Deranleau: Fahr
    Andre Royo: Oruf
    Alex McCauley: Bahr
    Doug Dawson: Heshir
    Krista Johnson: Gali
    Brian Gunter: Mesur
    Sheila Vand: Inumon
    Anwan Glover: Mikken
    Trick Danneker: Jack
    Christopher Morson: Zed
    Ben Little: Prigioniero
    Shepheard Earl: Guida  
Budget: Meno di 4 milioni di dollari US
Box office: 22.777 dollari US
 
Trama: 
La giovane Cee e suo padre Damon scendono con una piccolissima astronave da trasporto sulla superficie boscosa di una luna di un gigante gassoso. Vogliono estrarre gemme. Durante la discesa, un guasto tecnico paralizza il lander, costringendoli ad atterrare a una certa distanza dal sito di prospezione previsto. Trovano uno scavo abbandonato dove estraggono un baccello carnoso dalla terra, al cui interno c'è una gemma preziosa. Cee esorta suo padre a tornare sul lander con la gemma, ma Damon insiste per proseguire verso il sito originale. Mentre la ragazza si è appartata per defecare, l'uomo incontra due cercatori rivali, il baffuto Ezra, che somiglia un po' a Lemmy dei Motörhead, con il suo partner, silenzioso e passivo. Inizialmente i ribaldi pianificavano di derubare Damon, ma riconsiderano la situazione quando lui si offre di unire le forze e rivela che è stato contattato dai mercenari - che a quanto pare avrebbero scoperto il leggendario "covo della regina", un sito di scavo molto redditizio. Ezra accetta l'alleanza, ma Cee, che era rimasta nascosta, tende loro un'imboscata con un fucile. Ciò consente a Damon di disarmare i cercatori rivali e di prenderli in ostaggio. A un certo punto il partner silenzioso e passivo di Ezra si ribella, attacca e provoca una sparatoria in cui rimane ucciso. Damon, ferito a morte, viene giustiziato da Ezra, furioso per aver perso il suo slave. Cee fugge e si ritira sul suo lander malfunzionante e incapace di avviarsi. Ezra la ritrova ore dopo e cerca di entrare: il suo intento è quello di vendicarsi brutalizzandola. Cee reagisce, gli spara al braccio e lo prende prigioniero. Ezra propone, come da piano iniziale di Damon, di unirsi ai mercenari. Lei accetta con riluttanza, così procedono verso il "covo della regina". Il braccio di Ezra intanto è stato infettato dalle spore velenose che abbondano nell'atmosfera di quel mondo. I due sono costretti a cercare aiuto medico presso un accampamento. Il problema è che le genti del campo propongono invece di scambiare le gemme con Cee: evidentemente vogliono conoscerla secondo il costume delle genti di Sodoma. Mentre Ezra chiede informazioni sull'accordo, Cee riesce a fuggire. Dopo aver vagato da sola, incontra di nuovo Ezra, la cui ferita è gravemente peggiorata. Lo aiuta ad amputargli il braccio, poi si dirigono all'accampamento dei mercenari vicino al "covo della regina". Dopo essersi assicurati un passaggio sulla microscopica nave dei mercenari, armeggiano per estrarre le gemme, ma sono incapaci e i loro tentativi vanno in merda. Quando il loro sorvegliante vuole denunciare questo fallimento, Ezra lo uccide, innescando uno scontro con i predoni rimasti. Molti vengono uccisi e anche Ezra riporta gravi ferite. Cee si prende cura dell'uomo e insieme fuggono in orbita a bordo della nave dei mercenari. C'est l'amour... 

 
Recensione: 
Una pellicola insensata, oltre che estremamente noiosa e inconcludente. L'attrice protagonista, Sophie Bathsheba Thatcher, è stata considerata la rivelazione dell'anno. Nata nel 2000 da famiglia mormone, ha dichiarato di non seguire più la religione in cui è stata cresciuta. Una giovane dotata di senso critico, non c'è che dire. Qui la vediamo al suo esordio nella Settima Arte. Le sue doti non bastano tuttavia a risollevare le sorti del film di Earl-Caldwell, che è costato molto e ha reso ben poco. Il risultato ottenuto dai registi non è comunque di poco conto, visto che sono riuscito a visionare la loro opera senza addormentarmi in poltrona, come spesso mi accade. Con mio grande stupore, mi sono reso conto che anche Prospect ha i suoi fan, pronti a giurare e a spergiurare che sia un'opera eccelsa, addirittura commovente. Inutile discutere con loro: si rischia di finire linciati! Nel secolo scorso in Occidente c'era il fanatismo politico, prima ancora c'era il fanatismo religioso. Adesso invece ci sono forme di fanatismo che non hanno nemmeno l'ombra di un costrutto e che non si riescono a capire. La gente si scannerebbe per cose come un film... o per la ricetta di un piatto di carbonara. 
 

La fonte di ispirazione 
 
Potete anche non crederci, ma la verità è questa: Prospect deriva direttamente dalla storia disneyana Topolino e la Galassia delle Sfere Essenziali, sceneggiata da Andra Fanton e disegnata da Sergio Asteriti (Topolino n. 923, 1973). Riporto qui la trama del fumetto, che in moltissimi abbiamo letto quando eravamo mocciosi.  
 
Topolino e la Galassia delle Sfere Essenziali
 
Topolino e Pippo accompagnano il Professor Moster, un simpatico ed esuberante vecchietto, nel suo viaggio tra le stelle, su un'astronave rudimentale che è poco più di un guscio ovoidale di fragile metallo. Nel frattempo uno scienziato malvagio e banditesco, Marnet, compie un viaggio simile su un veicolo meglio equipaggiato, assieme al suo fido assistente Clik. Marnet è segaligno e collerico. Leggendo tra le righe si capisce una verità scomoda: Marnet è un sodomita violento che sfoga la sua frustrazione rompendo il deretano del povero Clik! La meta di entrambe le spedizioni, quella di Moster e quella di Marnet, è un pianeta boscoso e privo di fauna, che si trova nella Galassia delle Sfere Essenziali. Raggiunto quel mondo pieno di conifere balsamiche, Marnet mette subito in atto le sue intenzioni predatorie: prima abbatte l'astronave rivale, poi paralizza Moster, Topolino e Pippo. Privo di altri fastidi, raccoglie un gran numero di gemme (che sarebbero di "uranio"), estraendole con le pinze dai tronchi degli alberi, scavati con immenso sadismo servendosi di un trapano! Gli alberi, privi delle gemme, si seccano. A un certo punto, il fido Clik estrae qualcosa di imprevisto dall'ennesimo albero: un folletto dagli abiti sgargianti, che parla e rivela di essere Gubareo, il custode della civiltà scomparsa dei Gubarei. Gubareo fa subito sfoggio dei suoi poteri magici, neutralizzando Marnet e a Clik, a cui riprende il maltolto. Dopo aver liberato Moster e i suoi compagni dalla paralisi, fa qualche futile discorso New Age e rimette le gemme negli alberi, facendoli rinverdire. Quindi convoca l'Astronave Fantasma, un immenso veicolo spaziale robotico, su cui mette Moster, Topolino e Pippo, dando istruzioni al meccanismo di riportarli a casa; costringe invece Marnet e il suo bottom a ripartire con il loro rottame, vagando tra le galassie finché non avrà capito che gli alberi sono creature viventi e non cose. Diavolo d'un Marnet!
 
La splendida storia è consultabile su Facebook in questa pagina:  
 

Come potete vedere, esistono significativi elementi in comune, che mi portano a ritenere che le due storie, quella di Prospect e quella topolinesca di Fanton-Asteriti, molto difficilmente potranno avere origini tra loro indipendenti. Il film dovrà quindi derivare, anche per ovvie ragioni cronologiche, dall'impianto del fumetto. Si ha l'impressione che la fantascienza cinematografica sia ormai tanto esaurita, snervata, sfibrata, da dover scandagliare qualsiasi fonte, anche Topolino, per poter avere qualche chance di sopravvivenza. 
 
 
Il mito del pianeta rigoglioso senza fauna  

Mi vengono in mente alcuni casi di pianeti con vita vegetale, soprattutto arborea, ma senza animali, presenti in opere di fantascienza prima di Prospect. Senza dubbio me ne sono sfuggiti diversi e di questo chiedo venia. Ecco l'esiguo elenco:

1) Spazio 1999 (serie tv) - episodio: Luton (The Rules of Luton, 1976); 
2) Capitan Harlock (serie anime diretta da Rintarō, trasmessa in Giappone su TV Asahi nel 1978-1979);
3) L'isola del tesoro (miniserie televisiva diretta da Antonio Margheriti, 1987); 
4) Alien: Covenant (Ridley Scott, 2017). 
 
In tutti questi casi si tratta di pianeti in cui la vita animale un tempo esisteva, ma è stata spazzata via da una catastrofe. Nell'episodio di Spazio 1999, i vegetali avevano sviluppato una forma di intelligenza e si erano ribellati contro gli animali, annientandoli. Allo stesso modo nella serie anime Capitan Harlock si diceva che la favorita del capitano pirata, Meeme (detta anche Meet), veniva da un pianeta chiamato Jura, la cui popolazione era stata distrutta in una rivolta di vegetali, che si erano trasformati in gigantesche piante carnivore. Nella costosissima miniserie L'isola del tesoro, una spedizione guidata dal Capitano Smollet giunge su un pianeta in cui le uniche tracce di animali sono colossali scheletri di torosauri preistorici, in pratica una specie di triceratopi extra size. Si ha l'impressione che questa scelta fosse legata più che altro a ragioni economiche: i produttori non erano disposti a far levitare ulteriormente il budget simulando animali. Nella sorgente prima di Prospect, la storia di Fanton-Asteriti di cui abbiamo parlato, la scomparsa di vita animale era dovuta a una scelta idiota dei Gubarei, che avevano pensato bene di rendere immortali gli alberi - meno male che si consideravano consapevoli dei cicli della Natura, l'ano di Clik era più intelligente di loro! Soltanto in Prospect sembra che l'assenza di vita animale sia connaturata alla luna boscosa, anche se la tossicità delle spore aerodisperse potrebbe far pensare a uno strano meccanismo di difesa.

Musica della Lettonia
 
Tra i mercenari si trova una donna proveniente da una colonia fondata da genti migrate dalla Lettonia. Questa predatrice utilizza una canzone in lingua lettone come arma, facendola suonare a volume altissimo. Il brano in questione si intitola Dūdieviņš. Un'altra canzone lettone, Pasaulīte, si sente nel corso del film, sempre nel campo dei mercenari. Riporto i testi che ho reperito nel Web.

Primo brano: 
 
Dūdieviņš 
 
Dūdieviņ, Dūdieviņ, ūdeņu dūdiniek
Sadūdo lietu!
Gulgainā sudraba dūmakā plūdini
Dūmaļo rietu!
Šalcošām šļakatām pārskalo liedagu
Pārsijā kāpas!
Pāržūžo dūksnāju, donī zem zieda guļ
Mana melna sāpe.
Dūdieviņ, Dūdieviņ, dod dūnas gaišumu
Vakara bēdām!
Visu manu rūgtumu dūkodams aizšūpo
Spārngalu vēdās!
Kā tavā atspulgā pārplaiksna ūdeņus,
Vilnājā zūdot,
Dūdiniek, pelēkais tārtiņ, mans Dūdieviņ,
Pagaisīs grūtums. 
Dūdieviņ, Dūdieviņ, ūdeņu dūdiniek
Sadūdo lietu!
Gulgainā sudraba dūmakā plūdini
Dūmaļo rietu!
Šalcošām šļakatām pārskalo liedagu
Pārsijā kāpas!
Pāržūžo dūksnāju, donī zem zieda guļ
Mana melna sāpe.
Dūdieviņ, Dūdieviņ, dod dūnas gaišumu
Vakara bēdām!
Visu manu rūgtumu dūkodams aizšūpo
Spārngalu vēdās!
Kā tavā atspulgā pārplaiksna ūdeņus,
Vilnājā zūdot,
Dūdiniek, pelēkais tārtiņ, mans Dūdieviņ,
Pagaisīs grūtums. 
 
Traduzione: 

Piviere, piviere, piccolo filatore d'acqua,
Tu fai cadere la pioggia!
Scorrendo nel fumo argentato,
Serata nebbiosa!
Lavando i campi con onde scroscianti,
Traboccando i banchi!
Oscillando l'erba piuma e sdraiandosi sotto il fiore,
Il mio dolore nero.
Piviere, piviere, dona luminosità alle dune
Con i venti della sera!
Portando via tutta la mia amarezza,
Nelle ali dei gabbiani!
Come il tuo riflesso che scintilla sulle acque,
Scomparendo tra le onde,
Piviere, piccolo grigio, mio ​​piccolo filatore d'acqua,
Si scrollerà di dosso le difficoltà.
Piviere, piviere, piccolo filatore d'acqua,
Tu fai cadere la pioggia!
Scorrendo nel fumo argentato,
Serata nebbiosa!
Lavando i campi con onde scroscianti,
Traboccando i banchi!
Oscillando l'erba piuma e sdraiandosi sotto il fiore,
Il mio dolore nero.
Piviere, piviere, dona luminosità alle dune
Con i venti della sera!
Portando via tutta la mia amarezza,
Nelle ali dei gabbiani!
Come il tuo riflesso che scintilla sulle acque,
Scomparendo tra le onde,
Piviere, piccolo grigio, mio ​​piccolo filatore d'acqua,
Si scrollerà di dosso le difficoltà.

 
Note: 
È una canzone che parla di un mito dell'antica religione pagana della Lettonia: un uccello, il piviere, che si credeva facesse piovere e che era adorato come una divinità. Nel testo sono presenti parole arcaiche, così usare il traduttore di Google non è una buona idea, dato che non riesce a riconoscerle. L'autore è il compositore popolare Imants Kalniņš (nato nel 1941). Musicista, autore di sette sinfonie e politico, fu uno dei primi a comporre un'opera rock in Unione Sovietica. Il brano fu cantato da Ilona Balina (1970). 

Secondo brano:
 
Pasaulīte

Pasaulīt’, kur tu kā sadegusi
Pasaulīt’, tik viena skrēji, pasaulīt’, pasaulīt’?
Pasaulīt’, tevi laikā nepagūsi
Pasaulīt’, teic kur tu eji, pasaulīt’, pasaulīt’

Kā lai tev, pasaulīt’, tieku es līdz, pasaulīt’, pasaulīte?
Kā lai tev, pasaulīt’, tieku es līdz, pasaulīt’, pasaulīte?
Kā lai tev, pasaulīt’, tieku es līdz, pasaulīt’, pasaulīte?
Kā lai tev, pasaulīt’, tieku es līdz, pasaulīt’, pasaulīte?

Pasaulīte, pasaulīte, kā lai es tev tieku līdzi?
Kā lai es tev tieku līdzi, pasaulīte?
Pasaulīte, pasaulīte, kā lai es tev tieku līdzi?
Kā lai es tev tieku līdzi, pasaulīt’?

Pasaulīt’, ko tu ar mani dari?
Pasaulīt’, jel bīsties grēka, pasaulīt’, pasaulīt’!
Pasaulīt’, vai tu vēl ātrāk vari?
Pasaulīt’, man nav vairs spēka, pasaulīt’, pasaulīt’!

Kā lai tev, pasaulīt’, tiеku es līdz, pasaulīt’, pasaulīte?
Kā lai tev, pasaulīt’, tiеku es līdz, pasaulīt’, pasaulīte?
Kā lai tev, pasaulīt’, tieku es līdz, pasaulīt’, pasaulīte?
Kā lai tev, pasaulīt’, tieku es līdz, pasaulīt’, pasaulīte?
 
Traduzione: 
 
Mondo, come se fossi bruciato, dove
stai correndo, mondo, tutto solo, mondo, mondo?
Mondo, non possiamo prenderti.
Mondo, dimmi dove stai andando, mondo, mondo?
 
Mondo, come posso raggiungerti, mondo, mondo?
Mondo, come posso raggiungerti, mondo, mondo?
Mondo, come posso raggiungerti, mondo, mondo?
Mondo, come posso raggiungerti, mondo, mondo?
Mondo, mondo, come posso raggiungerti?
Come posso raggiungerti, mondo?
Mondo, mondo, come posso raggiungerti?
Come posso raggiungerti, mondo?
 
Mondo ! Cosa stai facendo con me?
Mondo, abbi paura di peccare così, mondo, mondo!
Mondo, puoi correre ancora più veloce?
Mondo, non ne ho più la forza, mondo, mondo!
 
Mondo, come posso raggiungerti, mondo, mondo?
Mondo, come posso raggiungerti, mondo, mondo?
Mondo, come posso raggiungerti, mondo, mondo?
Mondo, come posso raggiungerti, mondo, mondo?
Mondo, mondo, come posso raggiungerti?
Come posso raggiungerti, mondo?
Mondo, mondo, come posso raggiungerti?
Come posso raggiungerti, mondo?
 
 
Note: 
Questa canzone è stata cantata dalla band lettone Eolika, fondata nel 1966.

lunedì 15 novembre 2021

 
PROMETHEUS 
 
Titolo originale: Prometheus
Paese di produzione: Regno Unito, Stati Uniti d'America
Lingua originale: Inglese
Anno: 2012
Durata: 124 min
Rapporto: 2,40:1 (cinematic view)
Genere: Fantascienza, orrore
Regia: Ridley Scott
Sceneggiatura: Jon Spaihts, Damon Lindelof
Produttore: Ridley Scott, Tony Scott, David Giler, Walter
     Hill
Produttore esecutivo: Michael Costigan, Michael Ellenberg,
     Damon Lindelof, Mark Huffam
Casa di produzione: Brandywine Productions, Dune
    Entertainment, Scott Free Productions
Distribuzione in italiano: 20th Century Fox
Fotografia: Dariusz Wolski
Montaggio: Pietro Scalia
Effetti speciali: Richard Stammers, Charley Henley,
    Trevor Wood, Paul Butterworth
Musiche: Marc Streitenfeld
Musiche aggiuntive: Harry Gregson-Williams
Scenografia: Arthur Max
Costumi: Janty Yates
Interpreti e personaggi:
    Noomi Rapace: Elizabeth Shaw
    Michael Fassbender: David 8
    Charlize Theron: Meredith Vickers
    Idris Elba: Capitano Janek
    Guy Pearce: Peter Weyland
    Logan Marshall-Green: Charlie Holloway
    Sean Harris: Fifield
    Rafe Spall: Millburn
    Emun Elliott: Chance
    Benedict Wong: Ravel
    Patrick Wilson: Padre di Elizabeth Shaw 
    Giannina Facio: Madre di Elizabeth Shaw 
    Lucy Hutchinson: Elizabeth Shaw bambina
    Kate Dickie: Ford 
    Branwell Donaghey: Mercenario 
    Vladimir "Furdo" Furdik: Mercenario 
    C.C. Smiff: Mercenario 
    Shane Steyn: Mercenario 
    Daniel James: Ingegnere sacrificale
    John Lebar: Ingegnere "fantasma"
    Ian Whyte: Ingegnere sopravvissuto 
    Dr. Anil Biltoo:  Insegnante di linguistica 
    Louisa Staples: Violinista del messaggio di saluto 
    James Embree: Meccanico 
    Florian Robin: Meccanico 
    Matthew Burgess: Meccanico 
    Eugene O'Hare: Meccanico 
    Richard Thomson: Assistente archeologo 
    Philip McGinley: Assistente archeologo 
    Jenny Rainsford: Assistente archeologa 
    Rhona Croker: Assistente archeologa 
    James Currie: Ospite di Weyland 
    Harry Fowler: William Potter (filmato d'archivio)
    Ian McNaughton: Hartley (filmato d'archivio) 
    Peter O'Toole: Lawrence (filmato d'archivio) 
    Phil Martin: Ingegnere elefantino 
    Arnold Montey: Ingegnere elefantino 
    Matt Rock: Ingegnere anziano
Doppiatori italiani:
    Domitilla D'Amico: Elizabeth Shaw
    Francesco Prando: David 8
    Roberta Pellini: Meredith Vickers
    Roberto Draghetti: Capitano Janek
    Claudio Sorrentino: Peter Weyland
    Alessandro Budroni: Charlie Holloway
    Luciano Roffi: Fifield
    Luigi Ferraro: Millburn
    Vittorio Guerrieri: Chance
    Mino Caprio: Ravel
    Roberta Greganti: Ford
    Nicola Braile: Padre di Elizabeth Shaw 
Budget: 120 - 130 milioni di dollari US 
Box office: 403,4 milioni di dollari US

Trama: 
 
Prologo.   
Nelle sequenze iniziali si vede un colossale umanoide alieno completamente glabro, arrivato su un pianeta selvaggio con un disco volante. Il pianeta sembra la Terra. Ecco che il gigante pelato si mette vicino a una cascata imponente e ingurgita un fluido nero animato contenuto in un vasetto simile a quelli degli yogurt. A causa di questa ingestione cade quasi all'istante in uno stato di autolisi, finendo nella cascata e disgregandosi completamente in una pappina genetica. Questa è l'interpretazione più comune: egli è l'Ingegnere Sacrificale, che si è immolato per far esistere la specie umana. 
 
Atto I.  
Anno del Signore 2089. Nell'isola di Skye, in Scozia opera una coppia di archeologi, Elizabeth Shaw e Charlie Holloway. I due scoprono una grotta sulla cui volta è dipinta quella che senza dubbio è una mappa stellare. Subito comprendono che quella stessa configurazione astrale era nota a molte antiche civiltà prive di reciproci contatti. La loro idea è chiara, netta, di apparenza infinitamente più razionale della sicumera del CICAP: sanno per certo che la specie umana è stata creata da alieni denominati "Ingegneri", per qualche ragione sconosciuta quanto sinistra. Sono convinti che tutte queste vestigia archeo-astronomiche siano un invito esplicito da parte degli Ingegneri a raggiungerli per avere la rivelazione del senso ultimo dell'esistenza. Il plutocrate Peter Weyland, presidente della Weyland Corporation, decide di finanziare una spedizione interstellare per fare visita agli Ingegneri. Avvia così la costruzione della nave Prometheus, la cui meta è il solo pianeta in tutto l'Universo che corrisponde alla configurazione ritrovata nella grotta di Skye. Questo corpo celeste è conosciuto come LV-223 ed è un satellite del gigante gassoso denominato Calpamos. Il comando della missione, di cui fanno parte sia Shaw che Holloway, è affidato alla bionda Meredith Vickers. Il capitano della nave è il mandingo Janek; dell'equipaggio fa parte l'androide David, che funge da maggiordono e da manutentore. 

Atto II. 
Anno del Signore 2093. La Prometheus giunge a destinazione e finalmente atterra su una superficie brulla, sterile e montuosa vicino a un'immensa struttura artificiale. La squadra parte per esplorare quei luoghi impervi. All'interno della struttura trovano cilindri di pietra liscia, la colossale statua megalitica di una testa umanoide e il cadavere decapitato di un grande alieno, ritenuto uno degli Ingegneri. Shaw recupera la testa. L'equipaggio trova altri corpi della stessa specie, che a questo punto si può supporre non essere estinta. Due polli scemi, Millburn e Fifield, si sentono a disagio a causa delle scoperte lovecraftiane e tentano di ritornare all'aperto, ma si perdono in un labirinto di passaggi. Nel frattempo gli altri sono costretti a interrompere la spedizione per rientrare sulla Prometheus, a causa di un'incombente e spaventosa tempesta. David porta con sé di nascosto un cilindro che ha pensato bene di trafugare. Dai cilindri rimasti inizia a tracimare un liquido scuro ed oleoso. Nel laboratorio della nave viene condotto un insano esperimento di rianimazione della testa dell'Ingegnere, che si decompone e scoppia. Sequenziando il DNA dell'Ingegnere, si scopre che corrisponde a quello degli esseri umani: è perfettamente compatibile. David indaga sul cilindro e sul liquido all'interno. Capisce subito di cosa si tratta. Contamina intenzionalmente un bicchiere di vodka soda con il materiale alieno, quindi lo offre all'ignaro Holloway. L'uomo aveva dichiarato che avrebbe fatto qualsiasi cosa pur di avere delle risposte ai suoi interrogativi. Poco dopo, Shaw e Holloway fanno sesso. Nulla di originale, beninteso, la solita posizione del frate senza denudarsi: ancor oggi permangono residui del codice Hays che rendono difficile per un regista mostrare un coito more ferarum o una fellatio. Mentre queste cose avvengono, all'interno della struttura aliena una creatura simile a un serpente con la testa di un pesce martello aggredisce Millburn, lo uccide e spruzza un fluido corrosivo che scioglie l'elmo di Fifield. Fifield cade a faccia in giù in una pozza di liquame scuro come il percolato cadaverico. Quando l'equipaggio ritorna sul luogo per cercare i due uomini dispersi, trova il cadavere di Millburn. Nel frattempo David scopre una sala di controllo contenente un ingegnere sopravvissuto in stasi e una mappa stellare olografica che evidenzia la Terra. Holloway si ammala rapidamente. Il suo corpo si corrompe. L'uomo viene riportato d'urgenza sulla Prometheus, ma il direttore della missione, Meredith Vickers, si rifiuta di lasciarlo salire a bordo e lo brucia vivo con un lanciafiamme. Subito dopo, una scansione medica rivela che Shaw, nonostante fosse precedentemente sterile, è ora in stato di gravidanza avanzata. Temendo il peggio, usa un tavolo operatorio automatizzato e riesce ad estrarre dal suo addome una creatura simile a un calamaro. Dopo essersi operata, Shaw scopre che Peter Weyland era in stasi a bordo della Prometheus. Il vecchio plutocrate spiega che vuole chiedere agli Ingegneri come non morire di decrepitezza. La Vickers lo chiama "Padre". Un Fifield mostruoso e mutato ritorna sulla Prometheus e uccide diverse persone prima di essere a sua volta eliminato. Il Capitano Janek ipotizza che la struttura fosse una base militare di un Ingegnere che aveva perso il controllo di un'arma biologica particolarmente virulenta, il liquido oscuro. Le sue conclusioni sono acute: LV-223 è un pianeta artificiale, creato appositamente per produrre armi biologiche; quella merda non deve arrivare sulla Terra.
 
Atto III 
Weyland e la squadra tornano alla struttura, che ospita anche una navicella spaziale. Sono accompagnati da Shaw. David sveglia l'Ingegnere dalla stasi e gli parla in proto-indoeuropeo per cercare di spiegargli cosa vuole Weyland. L'Ingegnere furioso risponde decapitando David e uccidendo Weyland con la sua squadra, prima di riattivare la navicella. Shaw fugge e avverte Janek che l'Ingegnere sta progettando di rilasciare il liquido sulla Terra. Janek e il resto dell'equipaggio si sacrificano lanciando la Prometheus contro il velivolo alieno e speronandolo, espellendo la scialuppa di salvataggio nel processo. L'astronave sinistrata dell'Ingegnere si schianta al suolo, stritolando a morte la Vickers. Shaw va alla scialuppa di salvataggio, scoprendo che la sua prole aliena tentacolata, trattenuta dal tavolo operatorio, è viva ed è cresciuta fino a raggiungere dimensioni gigantesche. L'Ingegnere forza l'apertura della camera di equilibrio della scialuppa di salvataggio e attacca Shaw, che libera su di lui l'essere simile a un calamaro. Il mostro spinge un ovopositore nella gola dell'Ingegnere, iniettandovi il Seme Nero. Shaw recupera i resti di David, la cui testa è ancora funzionante. Con il suo aiuto, riesce a lanciare un'altra navicella spaziale. Ha intenzione di raggiungere il pianeta natale degli Ingegneri nel tentativo di capire perché volevano distruggere l'umanità. Intanto, nella scialuppa di salvataggio lasciata sul pianeta, una creatura aliena esplode dal petto dell'Ingegnere. È il Diacono!  

Citazioni: 

"Tutte le grandi cose hanno piccoli inizi."
(David)

 
Recensione: 
Sono dell'idea che questo sia un ottimo film. Purtroppo la mia opinione è nettamente minoritaria. Reazioni di mortale delusione si sono manifestate ben presto nel Web. I fantascientisti classici, che erano fan della saga di Alien, hanno visto sfidate le loro convinzioni più profonde e sono insorti, pieni di bile. Secondo questi fanatici, lo xenomorfo sarebbe un puro e semplice prodotto naturale dell'Evoluzione su un pianeta molto diverso dalla Terra. Si sono sentiti urtati apprendendo che lo xenomorfo altro non è che una sofisticata arma biologica fabbricata in laboratorio per mezzo dell'ingegneria genetica. Anche l'idea che gli Ingegneri siano i Creatori del genere umano è stata ritenuta offensiva. Tipico. Questi fan sono meccanici classici e non hanno sopportato simili sfregi ai dogmi pierangelisti del CICAP! Non mi stancherò mai di ripetere questo principio fondante: il fantascientista abituato ad aprire una porta con due borchie, se si trova davanti una porta con tre borchie non la apre. Ma anche la porta con due borchie a un certo punto dovette essere una novità. Ci sono stati tempi in cui c'erano quasi soltanto porte con una borchia sola, anche se nessuno sembra più ricordarsene. E prima ancora c'erano porte senza borchie, senza alcun dubbio! Lo stesso Alien (1979) ai suoi tempi fu un'innovazione notevole, ma il pubblico aveva ancora un po' di capacità di meravigliarsi. Poi c'è stato un forte irrigidimento. Ormai va in questo modo: se anche un'idea rivoluzionaria e mai vista prima fosse presentata, non riscuoterebbe successo e finirebbe denigrata. Piace invece ciò che è ripetitivo. Gran parte del pubblico pretende che la Settima Arte riproponga in modo pappagallesco cose già viste un milione di volte, vecchie come il cucù. Questi fatti dimostrano quanto avanzato e profondo sia il processo di autolisi del genere umano, le cui facoltà creatrici sono ormai sclerotizzate e prossime a sprofondare nell'Ade. Alla luce di quanto esposto, penso quindi che Ridley Scott potrebbe evitare di realizzare capolavori, visto che è come dare perle ai porci. Magari sarebbe per lui conveniente tentare un'altra carriera, come quella del regista di film pornografici grotteschi, solo per fare un esempio. 
 
Hybris
 
Ridley Scott ha intitolato il film Prometheus perché riteneva che il nome si adattasse perfettamente alla trama. Questo ebbe a dire: "È la storia della Creazione, degli Dei e dell'uomo che si oppose a loro". Nella mitologia greca, il Titano Prometeo era un servitore immortale degli Dei, che rubò e diede al genere umano il dono del fuoco divino. Questo beneficio incommensurabile cambiò l'umanità per sempre - nel bene e nel male. In altre parole, Prometeo ha reso l'Uomo pericoloso per gli Dei. 
 

Janek festeggia il Natale 

L'equipaggio è appena uscito dalla criostasi e deve ancora orientarsi. Il Capitano Janek ne approfitta subito per celebrare un rituale anacronistico: ha davanti a sé un albero di Natale, chiaramente fatto di plastica, di cui predispone l'illuminazione. Arriva l'odiosa Vickers e lo assalta: "Cosa cavolo sta facendo?" L'uomo non si scompone e risponde: "Festeggio il Natale. Le Feste danno il senso del tempo che passa". Beve un sorso di birra verdognola. La donna, astiosa e acida come uno yogurt avariato, replica: "La riunione sta per cominciare, Capitano. È meglio che inizi a scendere". Il Capitano ribatte: "Dopo un'abbondante colazione." È un eroe cha lotta con fermezza contro gli abominevoli diktat della società della performance. Ha il coraggio di dire NO alla riunionite acuta, al culto della programmazione, agli obiettivi e a tutti i numerosi artifici studiati da Mefistofele per rendere insopportabile la condizione umana! Senza dubbio l'afroamericano Janek è un Identitario, proprio come Marine Le Pen, cosa di cui è fiero.

 
La religione della dottoressa Shaw 
 
È a parer mio sbagliato affermare che la dottoressa Shaw sia l'unica persona religiosa a bordo della Prometheus, o addirittura l'unica persona cristiana. Nonostante porti al collo una croce, l'archeologa il Natale non lo ha festeggiato. Uscita dalla capsula criogenica, si è messa a vomitare copiosamente sul pavimento. L'unico a ricordarsi del Natale è stato Janek. Sicuramente Shaw è cristiana per tradizione familiare. I suoi genitori dovevano essere cristiani, essendo operatori umanitari, medici senza frontiere o missionari impegnati in Africa. Com'era già ai tempi di Diocleziano, i figli di famiglie cristiane tradizionali in molti casi non hanno una fede molto ardente. Il sistema di credenze religiose personali della dottoressa Shaw può essere definito "teismo debole" e paragonato a quello della dottoressa Dana Scully di X Files. Se crede in un potere superiore, a livello emotivo e inconscio, al contempo rifiuta di confermare o negare l'esistenza del Dio cristiano, a causa dell'influenza dei suoi studi scientifici. Un gran numero di spettatori ha ritenuto che la croce portata in modo ben visibile da un personaggio in un film, debba essere una sorta di stenografia per definire le sue credenze religiose. Questo è non è sempre vero. Faccio solo un esempio. Sappiamo che Ilona Staller, in arte Cicciolina, si è sempre definita cristiana e cattolica. Indossava la croce nei film che interpretava, proprio come la dottoressa Shaw, eppure queste pellicole erano pornografiche, non certo in linea con la morale sessuale della Chiesa Romana. Charles Darwin credeva nel Cristianesimo e cercava di spiegare i misteri di Dio attraverso la comprensione della Scienza; allo stesso modo Elizabeth Shaw cerca di conciliare queste filosofie contraddittorie, suggerendo che la creazione del genere umano da parte degli Ingegneri sia una descrizione accurata, mentre la sua convinzione più intima sarebbe ancora quella dell'Universo creato da Dio. Ora della fine, per lei poco conta chi sia stato a creare. Non le interessa tanto sapere "chi", quanto sapere "perché". Nelle scene estese e alternative nelle versioni Blu-Ray e digitale del film, Holloway in stato di ubriachezza furiosa affronta la compagna nel suo alloggio, rinfacciandole la sua ossessione di considerare gli Ingegneri come un sostituto per ottenere risposte da Dio. Cerca di dare una serie di spiegazioni del comportamento della donna, come la ricerca del significato della vita e del perdono per i suoi peccati, oltre alla necessità di esprimere la sua rabbia nei confronti di Dio per averle portato via i genitori in giovane età. Aggiungerei anche la scomoda faccenda della sterilità. Una situazione complessa, caotica.

Secoli di darwinismo al macero!  

Memorabile è la presentazione tenuta all'equipaggio della nave Prometheus dalla coppia di archeologi. Holloway inizia a presentare: "Questi sono reperti archeologici rinvenuti sul pianeta Terra. Quello è egiziano, maya, sumero, babilonese. Quello lì in fondo è hawaiiano e quello è mesopotamico" (ma sia i Sumeri che i Babilonesi erano mesopotamici, Scheisse!). Poi aggiunge: "E questra invece è la nostra scoperta più recente: una pittura rupestre di 35.000 anni fa ritrovata sull'Isola di Skye, in Scozia. Parliamo di civiltà molto antiche, rimaste isolate per secoli, che non hanno avuto alcun contatto l'una con l'altra" (Sumeri e Babilonesi tra loro isolati?!). Prosegue così: "E tuttavia, presso i loro insediamenti è stato rinvenuto lo stesso disegno, e cioè degli uomini che pregano degli esseri enormi che indicano una costellazione. E l'unico sistema galattico che corrisponde era così lontano dalla Terra che queste antiche civiltà primitive non avrebbero mai potuto sapere della sua esistenza" (sistema galattico?!). E ancora: "Ma il caso vuole che quel sistema abbia un sole, molto simile al nostro, e in base ai nostri scanner a lungo raggio sembrava che ci fosse un pianeta. Un pianeta con una luna in grado di sostenere la vita. Siamo su quel pianeta da stamattina." Fifield, un caledone rossiccio e tatuato, reagisce: "Stai dicendo che siamo qui per una mappa che voi due avete trovato in una grotta, dico bene?" L'archeologa esclama: "No! Non è una mappa. È un invito!" Il caledone domanda, in tono di scherno: "Da parte di chi?" Così risponde la donna: "Noi li chiamiamo Ingegneri". Il caledone non demorde: "Cavolo! E ci dite allora che cosa avrebbero progettato questi Ingegneri?". La dottoressa Shaw rivela: "Hanno progettato noi." Il suo detrattore commenta: "Che stronzata!" Interviene Millburn, un biologo irritante, replica alle dichiarazioni eterodosse quanto coraggiose della studiosa: "Va bene, ma avrete delle prove per dimostrarlo! Cioè, insomma, se siete pronti a ritrattare tre secoli di darwinismo, significa che... WOW! Come fate a saperlo?" Mentre lancia la sua sfida, si scaccola il naso. Purtroppo la dottoressa Shaw non riesce a reggere il confronto e si smerda addosso. In tono ieratico, replica: "Io non lo so, infatti. Ma è quello che voglio credere!" Un classico autogoal, provocato dall'emotività (ripete le stesse parole che suo padre le aveva rivolto da bambina, quando cercava di farle metabolizzare l'idea della morte). Sarebbe stato meglio se avesse detto: "Kazzoffiga! Kazzommerda!" Avrebbe difeso meglio la propria posizione, facendo più effetto sul biologo bullo! 
 
Una conversazione sulla morte
 
Ecco il dialogo tra Elizabeth Shaw bambina e il padre: 
 
Elizabeth Shaw: "Che è successo a quel signore?"
Padre di Elizabeth Shaw: "È morto."
Elizabeth Shaw: "Perché non vai ad aiutarlo?"
Padre di Elizabeth Shaw: "Non gli serve il mio aiuto. Il loro Dio è diverso dal nostro."
Elizabeth Shaw: "Perché è morto?"
Padre di Elizabeth Shaw: "Tutti muoiono prima o poi."
Elizabeth Shaw: "Come la mamma?"
Padre di Elizabeth Shaw: "Come la mamma."
Elizabeth Shaw: "E poi dove vanno?"
Padre di Elizabeth Shaw: "Ognuno lo chiama a modo suo: Cielo, Paradiso... Ma comunque lo chiami, è un posto bellissimo."
Elizabeth Shaw: "Come fai a sapere che è bellissimo?"
Padre di Elizabeth Shaw: "Perché è quello che voglio credere... E tu a cosa vuoi credere?"  

La dura realtà 

Certo, è un posto bellissimo! 

Millburn: "Sono reali!"
Fifield: "Certo che sono reali!"
Millburn: "Porca miseria, Fifield, guarda quanti sono! Una montagna di cadaveri!"
Fifield: "Forse stavano scappando da qualcosa!"
Millburn: "Già. Non toccare, capito!"
Fifield: "No."
Millburn: "Questo corpo si è... aperto dall'interno! Sembra quasi che sia esploso."
Fifield: "Questa è la scena di un olocausto, di un genocidio di massa!"
 
Una conversazione sulla creazione 
 
David: "Secondo lei perché voi avete creato me?"
Holloway: "Perché ne siamo stati capaci."
David: "Pensi a che enorme delusione proverebbe se il suo creatore le rispondesse così."
 
 
Umani e xenomorfi:
creature artificiali!


Il discorso dell'origine artificiale, ingegneristica, non vale soltanto per Homo sapiens. Vale a maggior ragione anche per gli xenomorfi, che sono parassitoidi di Homo sapiens, tra le altre cose. Già nel lontano 1979, quando uscì Alien, il pubblico avrebbe dovuto capire che una forma vivente come lo xenomorfo non potrebbe mai svilupparsi da un processo evolutivo naturale, descrivibile per mezzo della teoria enunciata da Charles Darwin. Un sistema di riproduzione così sofisticato si troverebbe a dipendere in modo determinante da un evento rarissimo, che la Natura non può mettere in conto: l'arrivo di equipaggi idonei da altri pianeti. Nessuna specie che si affidasse a un espediente così erratico avrebbe molto successo - per usare un eufemismo. Le probabilità di riproduzione sarebbero microscopiche, infinitesimali, in pratica quasi NULLE. Il problema è che esiste uno zoccolo duro di fantascientisti convinti che l'ortodossia del mondo accademico debba essere legge anche nelle opere letterarie e cinematografiche. Poi non riescono nemmeno a comprendere le conseguenze delle proprie premesse, come in questo specifico caso. Quando David ritrova il flaconi lasciati dagli Ingegneri, con il fluido nero percolante, capisce al volo ogni cosa. In quel liquido sono contenute tutte le istruzioni genetiche, progettate in laboratorio, per produrre l'infezione. È il Seme Nero dell'Abisso, ciò che porta all'Annientamento dell'Essere. In David arde già un messianismo anti-umano che lo porterà ad essere un Demiurgo della xenogenesi. Il suo intento appare chiaro già fin dall'inzio: egli vuole plasmare nuovi viventi da quel sorprendente universo di nuove possibilità. Proprio lui è il vero religioso presente sulla nave Prometheus: porta con sé il Culto dei Grandi Antichi e degli Dei Esterni! 

La primitiva strategia della reiterazione 

Se gli Ingegneri hanno creato il genere umano, chi ha creato gli Ingegneri? A un certo punto la dottoressa Shaw si pone questa fatidica domanda. Quale risposta si può dare partendo da questi presupposti? Un'altra e più potente specie di alieni? E questi altri alieni, dovrebbero risalire a un'altra specie ancora? Allo stesso modo, nel corso dei secoli molti si sono chiesti chi abbia creato Dio. Teologi furibondi hanno potuto opporre a questo interrogativo soltanto cavilli e "verità di fede" imposte. Sopprimere una domanda non è una risposta. In realtà andando avanti di questo passo non si arriva da nessuna parte. La questione è troppo grande per i cervelli umani. Non solvitur. Non disponiamo di informazioni sufficienti. Quindi si dovrebbero applicare i sistemi di Alessandro il Macedone, che recise un nodo con un colpo di spada. 
Domanda: "Chi ha creato gli Ingegneri?" 
Risposta: "Cazzi loro!"

 
Annunaki, Nephilim 

Gli Ingegneri sono facilmente identificabili con quegli esseri giganteschi chiamati Annunaki nei testi dei Sumeri e Nephilim nell'Antico Testamento. Quando il film fu fatto, le idee dello scrittore azero naturalizzato statunitense Zecharia Sitchin godevano di vasta popolarità. Questo autore era ossessionato con la pseudo-archeologia e con gli Antichi Astronauti, che considerava i Creatori della specie umana. Nei suoi testi si parla diffusamente del luogo di origine degli Annunaki, il pianeta Nibiru. Considerate pseudoscientifiche e pseudostoriche dal mondo accademico, che le attacca con vigore, le teorie sitchiniane sono riconoscibili come fonte primaria di ispirazione di Ridley Scott assieme agli scritti di un altro autore controverso, Erich von Däniken. Così il cineasta ha dichiarato: "Sia la NASA che il Vaticano concordano sul fatto che è quasi matematicamente impossibile che possiamo essere dove siamo oggi, senza che ci sia un piccolo aiuto lungo il percorso". A dispetto di tutte le polemiche, questa idea fondante conserva un certo fascino come materiale da cui trarre ispirazione per opere fantascientifiche. Non dimentichiamoci che siamo nel campo di ciò che non può essere misurato. Così sarà finché non sorgerà qualcuno a spiegare in modo certo all'Umanità i misteri ultimi delle sue origini. 

 
Gli Ingegneri elefantini 
 
Un'altra ragione dell'odio scatenato dei fan, con relative "tempeste di merda" sui social, è proprio l'aspetto fisico degli Ingegneri. Nel film Alien del 1979, l'equipaggio della Nostromo esplora il relitto di una nave aliena a ferro di cavallo, rinvenuto sul pianeta che poi sarebbe stato etichettato come LV-426. All'interno del relitto, gli esploratori rinvengono i resti mineralizzati (antichissimi, non risalenti a qualche decennio prima), di un umanoide di proporzioni mastodontiche, dotato di un robusto esoscheletro a costole e di una proboscide la cui struttura ricorda una spina dorsale. Questo essere spettrale, soprannominato dai fan Space Jockey, era il pilota dell'astronave e mostrava uno squarcio sul torace: era come esploso dall'interno. Poi, proseguendo nella visione della pellicola, si capiva che la sua morte era stata causata dal feto di uno xenomorfo. Si presupponeva che l'aspetto degli Space Jockey fosse proprio quello: erano proboscidati con esoscheletro, assolutamente diversi dagli esseri umani. Poco più di 30 anni dopo, sono stati sfidati quelli che erano parsi dati di fatto. In Alien: Covenant (2017), Ridley Scott ha mostrato al mondo qualcosa che è rimasto indigesto al pubblico: quell'esoscheletro e quella proboscide bizzarra altro non erano che una tuta biomeccanica, fatta per proteggere esseri ben più simili a noi, in pratica gigantoni glabri. Gli Ingegneri elefantini sono semplicemente Ingegneri in tuta o scafandro. Perché questa trovata non è piaciuta? Perché ha offeso i fan? Semplice: perché li ha fatti passare per allocchi. Così si sono ribellati.  
 

La protolingua degli Ingegneri 
 
Queste sono le dichiarazioni di Anil Biltoo, il linguista incaricato di costruire la lingua per il film, apparse nel thread "Proto-Indo-European in Prometheus?" sul forum Language Log
 
 
"The language of the engineers in Prometheus is not 'pure PIE' (whatever that's supposed to be, given that all reconstructions are hypothetical). A very pertinent comment was posted by NW, on June 8th, addressing the use of PIE by non-linguists. Any dialogue intended to be learned by actors has to be capable of being pronounced, which does not appear to be a quality discernible in reconstructions proposed thus far. If the dialogue in Prometheus appears to contain words that have an immediate resonance with languages known to the viewer, that is all to the good since it is intended (The use of Proto-Afroasiatic would likely have yielded no such result). The emphasis was less on authenticity with respect to what is generally agreed upon vis-a-vis PIE phonology and roots, and more on ease of articulation, sonorousness and the suggestion of a possible connection of 'Engineer' with terrestrial speech." 

Traduzione: 
 
"La lingua degli Ingegneri di Prometheus non è "puro proto-indoeuropeo" (qualunque cosa si suppone sia, dato che tutte le ricostruzioni sono ipotetiche). Un commento molto pertinente è stato pubblicato da NW*, l'8 giugno, riguardo l'uso del proto-indoeuropeo da parte di non linguisti. Qualsiasi dialogo destinato ad essere appreso dagli attori deve poter essere pronunciato, il che non sembra essere una qualità percepibile nelle ricostruzioni proposte finora. Se il dialogo in Prometheus sembra contenere parole che hanno un'immediata risonanza con le lingue conosciute dallo spettatore, va tutto bene poiché è intenzionale (l'uso del proto-afroasiatico probabilmente non avrebbe prodotto tale risultato). L'enfasi era meno sull'autenticità rispetto a ciò che è generalmente concordato nei confronti della fonologia e delle radici del proto-indoeuropeo, e più sulla facilità di articolazione, sonorità e il suggerimento di una possibile connessione di "Ingegnere" con il linguaggio terrestre." 
 
*NW è il nick di un utente del forum.  
 
Lo stesso Anil compare in un cameo nel corso di una sequenza del film di Scott, nell'atto di descrivere a David alcune caratteristiche del proto-indoeuropeo. Mentre parla attraverso il video, l'androide ingurgita un untuoso porridge accompagnandolo con un succo di color verde smeraldo che ha l'aspetto della Coca Buton, il famoso liquore aromatico. Ecco il testo originale del dialogo, che contiene l'inizio della Favola di Schleicher:
 
Anil: 
"Whilst the spirant articulation is attested in the Indo-European descendants as a purely paralinguistic form, it is phonemic in the ancestral form dating back five millennial or more. Now let's attempt Schleicher's Fable. Repeat after me:" 
("Mentre l'articolazione spirante è attestata nei discendenti dell'Indoeuropeo come una forma puramente paralinguistica, è fonemica nella forma ancestrale che risale a cinque millenni o più. Ora tentiamo la Favola di Schleicher. Ripeti dopo di me:")

*hjewıs - sheep ("pecora")
*jasmǝ - on which ("su cui")
*hwælnǝ nahǝst - wool not-was ("lana non c'era")
*akwunsǝz - horses ("cavalli")
*dadrkta - saw ("vide")

David: 
*hjewıs jasmǝ hwælnǝ nahǝst akwunsǝz dadrkta
"- A sheep that had no wool saw horses..."
("Una pecora che non aveva lana vide dei cavalli...")

Anil: 
"Perfect."
("Perfetto.")

Se fosse così facile, con gli Ingegneri ci potrei parlare anch'io! 

La reazione dell'Ingegnere 
 
Ecco le parole che David rivolge all'Ingegnere da lui appena risvegliato dalla criostasi: 
 
/ida hmanəm aɪ kja namṛtuh zdɛ:taha/…/ghʷɪvah-pjorn-ɪttham sas da:tṛ kredah/ 
Traduzione inglese: "This man is here because he does not want to die. He believes you can give him more life."
Traduzione italiana: "Quest'uomo è qui perché non vuole morire. Egli crede che voi possiate dargli più vita."

Le parole di David si dimostrano tremendamente offensive per l'Ingegnere. Non perché la lingua ricostruita fosse erronea o fraintendibile. Si può pensare a due spiegazioni:  
1) Per gli Ingegneri, la vita del singolo individuo vale meno della merda: è inconcepibile che qualcuno possa chiedere di prolungarla o anche soltanto di salvarla. Una simile pretesa va oltre la vigliaccheria e desta i conati di vomito. Per un Ingegnere è spontaneo e naturale sbudellarsi davanti a tutti quando una sua idea viene confutata. L'immolazione, il sacrificio estremo, sono per gli Ingegneri come per noi un saluto di cortesia. Per un essere capace di navigare negli abissi del Cosmo in assoluta solitudine, sepolto in una spettrale astronave, ogni paura umana della Morte è degna del massimo disprezzo.
2) L'Ingegnere si adira perché apprende che gli umani, già maledetti, hanno reiterato la loro hybris prometeica creando una nuova forma di intelligenza, gli androidi come David. Per questo motivo decapita David, usando la sua testa recisa come un'arma per colpire Weyland. 

 
Un dialogo rimosso  
 
In origine era stato pensato che l'Ingegnere rispondesse a David in proto-indoeuropeo. Non solo: la scena è stata girata realmente in questo modo. Soltanto in seguito hanno optato per la rimozione delle parole pronunciate dall'Ingegnere. Il dialogo perduto è reperibile nel Web, si trova in un video della durata di 1 minuto primo e 31 secondi. La sequenza è come quella che tutti conosciamo: David funge da interprete e la dottoressa Shaw chiede all'Ingegnere la ragione dell'odio che la sua specie nutre nei confronti del genere umano. Tuttavia, l'Ingegnere risponde, prima di scatenarsi contro gli intrusi. Il video, intitolato "The full conversation in Proto-Indo-European between David and the Engineer", è stato caricato su YouTube nel 2015 dall'utente Muhammad al-Khwarizmi. Questo è il link: 
 
 
Qualche spiegazione in più è fornita in questo altro video, in cui le dichiarazioni dell'Ingegnere sono collegate alle Scritture, in particolar modo a Genesi e alla nascita di Cristo. Questo è il link: 
 
 
Stando alla sceneggiatura originale, gli Ingegneri avrebbero collocato gli esseri umani nell'Eden, rimanendo sconvolti nel constatarne la natura violenta. Avrebbero quindi mandato loro Gesù Cristo, per ammansirli e far cessare i conflitti. Ecco il testo: 
 
"Hate? We gave you this emotion. We gave you all emotion We had expected not of your evolution. We took care of you, gave you fire, built yoir structures. We gave you Eden. You woershiped us. We praised our creation from above. We watched you time and time again kill each other, start wars. We came back and saved your souls but we left yoi to make your own fate. But your kind is a barbaric violent species. We tried once more to save you. We took a mothers child back to Paradise and educated him, taught him the meaning of life and creation. We put him back into Eden to educate your kind. But your kind decided to punish him. We gave you the fruits of life and you repay us by leaving it to rot. You talk of me of hate? Prepare for rapture!"
  
Traduzione: 

"Odio? Noi vi abbiamo dato questa emozione. Noi vi abbiamo dato tutte le emozioni che non ci aspettavamo dalla vostra evoluzione. Ci siamo presi cura di voi, vi abbiamo dato il fuoco, abbiamo costruito le vostre strutture. Vi abbiamo dato l'Eden. Ci avete adorato. Abbiamo lodato la nostra creazione dall'alto. Vi abbiamo visto più e più volte uccidervi a vicenda, iniziare guerre. Siamo tornati e abbiamo salvato le vostre anime, ma vi abbiamo lasciato decidere il vostro destino. Ma la vostra stirpe è una specie barbara e violenta. Abbiamo riportato il figlio di una madre in Paradiso e lo abbiamo educato, gli abbiamo insegnato il significato della vita e della creazione. Lo abbiamo riportato nell'Eden per educare la vostra specie. Ma la vostra specie ha deciso di punirlo. Vi abbiamo dato i frutti della vita e voi ci ripagate lasciandoli marcire. Parlate a me di odio? Preparatevi alla Parusia!"
 
Si noti l'uso della parola rapture, da me tradotto con "Parusia" (forse in modo improprio). Questo termine nel gergo dei fondamentelisti Evangelici indica l'improvvisa rimozione dei credenti cristiani dalla Terra prima della Tribolazione o contemporaneamente alla seconda venuta di Gesù Cristo. Tutto ciò è malsano e contraddittorio. Forse che gli Ingegneri sono pacifici? Hanno sempre reagito con furia e hanno concepito un'arma biologica perversa e terrificante per sterminare coloro che hanno creato. Poi, al colmo della loro infinita ipocrisia, pretendono invece che l'essere umano incarni una fantomatica morale. Li reputo esseri di una malvagità assoluta. Qualcosa sfugge. Non si riesce a cogliere ogni aspetto di questa elaborata architettura concettuale. 

Perché l'Ingegnere è stato reso muto? Forse il regista ha voluto dare un'impressione di totale alienità, di incomunicabilità assoluta. Un essere che non parla è eternamente distante, molto più di uno che pronuncia qualche parola, anche se in una lingua sconosciuta. Temo tuttavia che la risposta sia un'altra, ben più deprimente e prosaica: con ogni probabilità l'Ingegnere non parla perché al pubblico non piacciono le cose troppo complicate. Così è accaduta questa cosa disdicevole: il nucleo filosofico del film è stato rimosso e rimpiazzato con qualcosa del tipo "il mostro spaventoso si sveglia e attacca gli astronauti" (johnran6015). Una scelta davvero miope. 


Un singolare approccio
 
A un certo punto, Meredith Vickers provoca il Capitano Janek, un poderoso mandingo con un idrante tra le gambe. La bionda vuole ottenere quell'immenso cazzone, lo vuole dentro. Col suo modo di fare irriverente, riesce infine a raggiungere quanto desidera: ordina all'afroamericano di raggiungerla in cabina. Anche se non si vede nulla, si può star certi che il rapporto sessuale è stato consumato. Le origini di questa sequenza risalgono addirittura alle bozze della sceneggiatura di Alien, che includevano una scena di sesso tra Ripley e Dallas. Lo scopo era quello di mostrare come i membri dell'equipaggio avrebbero fatto sesso occasionale durante i lunghi viaggi spaziali, semplicemente per soddisfare i loro bisogni fisici. Ridley Scott non ha mai filmato la scena, ma l'idea è stata riutilizzata in Prometheus nello scambio di fluidi corporei tra Vickers e Janek.    
 
Etimologia del cognome Fifield 
 
Il cognome Fifield ha una strana storia di distorsioni. Deriva dall'anglosassone, essendo un composto di fīf "cinque" (inglese moderno five) e hīd "unità di terra" (inglese moderno hide). Ci saremmo aspettati *Fifide, pronunciato */'faɪfi:d/. Evidentemente il secondo membro del composto si è alterato per etimologia popolare, essendo percepito come field "campo". Quando mi sono imbattuto in questo cognome, ho pensato che derivasse dal nome del regno pictico di Fife, la cui etimologia, senza dubbio pre-celtica, permane sconosciuta. Sarà mia cura pubblicare un nuovo contributo qualora riuscissi a chiarirla.  
 
Etimologia del cognome Millburn 
 
Il cognome Millburn significa "Ruscello del mulino". La prima parte del composto è mill "mulino". La seconda parte è più problematica. Non c'entra nulla la radice del verbo to burn "bruciare": si tratta di un omofono arcaico, burn "ruscello", la cui etimologia è la stessa del tedesco Brunne "fontana". Famoso è il toponimo Bannockburn che significa "Ruscello del pane" ed è formato con lo stesso elemento -burn. Nel 1314 vi si svolse un'importante battaglia durante la prima guerra d'indipendenza scozzese (1296 - 1328). 
 
Etimologia del cognome Janek 
 
Il cognome Janek è tipicamente slavo: si trova in Polonia, nella Repubblica Ceca e in Slovacchia. Deriva tramite il suffisso diminutivo o vezzeggiativo -ek dall'antroponimo Jan "Giovanni", "Gianni". In pratica Janek significa "Giovannino", "Nino". La cosa non deve stupire, dato che molti cognomi derivano dal nome del capostipite della stirpe. Senza dubbio un cognome simile è piuttosto insolito per un afroamericano. Questo ci permette di ricostruire qualcosa sull'ascendenza del Capitano Janek: la madre doveva essere afroamericana, mentre il padre era con ogni probabilità polacco. Non ci sono dubbi: ha preso dal padre la religione cattolica.   
 

Il Diacono 

La creatura sorpannominata Diacono (in inglese Deacon), per via della forma del suo cranio che ricorda una mitra vescovile, è nota anche come Ultramorfo (in inglese Ultramorph) - una chiara abbreviazione di Ultra-xenomorfo. Il termine Ultramorfo mi pare insensato e preferisco Diacono.
Descrivo in sintesi quanto posso affermare con certezza sul Diacono, sulle sue proprietà e sul suo ciclo vitale. 
i) Il patogeno entra nel primo ospite tramite una particella contaminante ingerita. 
ii) Una volta infettato il primo ospite, il patogeno passa nel secondo ospite tramite contagio venereo. 
iii) Il vettore si sviluppa all'interno del secondo ospite. 
iv) Il vettore, una volta cresciuto, erompe e cerca un terzo ospite in cui iniettare il Seme Nero.
v) Non esiste uovo. 
vi) Il Diacono erompe dal terzo ospite, nascendo con un cordone ombelicale.
vii) Il Diacono non ha la coda. 
viii) Il Diacono ha un cranio perforante a forma di cuspide.
ix) Il Diacono ha la doppia mascella: quella interna si estroflette e funziona a scatto. 
x) Il Diacono ha una cute di un intenso color azzurrognolo. 
xi) Questo ciclo non ha alcuna connessione con quello dello xenomorfo classico: si tratta di una specie diversa.  
 
Domanda angosciante: 
Come si chiude il ciclo del Diacono? 
 
Una curiosa interpretazione biblica 
 
La sigla del pianeta su cui si svolge l'azione, LV-223, è stata spiegata così, come una citazione delle Scritture: Levitico 22, 3. Questo passo in qualche misura preconizza il destino dell'equipaggio della Prometheus. Ecco il testo: "Di' loro: 'Qualunque uomo della vostra stirpe che nelle vostre future generazioni, trovandosi in stato di impurità, s'accosterà alle cose sante che i figli d'Israele consacrano all'Eterno, sarà sterminato dal mio cospetto. Io sono l'Eterno.'" Peccato che questo sistema di "decodifica" non si possa applicare tal quale con la sigla del pianeta fratello di LV-223, quello del primo Alien, LV-426, poi chiamato Acheron: non può essere Levitico 42, 6, perché il Levitico ha soltanto 27 capitoli! Si potrebbe quindi pensare a Levitico 4, 26, che dice: "Poi brucerà sull'altare ogni parte grassa, come il grasso del sacrificio di comunione. Il sacerdote farà per lui il rito espiatorio per il suo peccato e gli sarà perdonato." Sono istruzioni per compiere l'olocausto, allo scopo di riparare una trasgressione. Interessante. 
 
Un paio di cose le abbiamo potute dedurre: si ha proprio l'impressione che Sir Ridely Scott flirti con ambienti religiosi, settari e complottisti abbastanza estremi. Sempre più interessante. 
 
Curiosità 
 
Il compositore Marc Streitenfeld ha fatto suonare all'orchestra le sue composizioni al contrario, invertendole poi digitalmente per il film finale. Questi trattamenti hanno reso la musica insolita e inquietante: era proprio l'effetto straniante voluto. 
 
Durante la sequenza in cui l'equipaggio ritorna sulla Prometheus con la testa fossilizzata dell'Ingegnere e David porta con sé il Seme Nero, viene mostrata la sommità della struttura a cupola, plasmata in modo da somigliare a un teschio. Si può riconoscere a colpo d'occhio un'opera d'arte realizzata da H.R. Giger per Dune di Alejandro Jodorowsky: il castello del Barone Vladimir Harkonnen su Giedi Prime. 
 
Il film ha attraversato molte bozze di sceneggiatura e molti titoli, a partire dal grossolano Untitled Alien Prequel per poi passare a Alien: Engineers, Alien: Genesis fino ad Alien: Origins. Poiché col tempo l'attenzione si è concentrata così tanto sugli Ingegneri, i parassitoidi hanno iniziato a diventare una semplice nota a piè di pagina. Così sono stati concepiti altri titoli, come Alien: Tomb of the Gods, LV-426 e Paradise. Il titolo finale Prometheus è stato una sorpresa per molti. La nave nel film era originariamente chiamata Magellan (dal nome dell'esploratore portoghese del XVI secolo, che i dementi woke vorrebbero cancellare), ma in seguito fu ribattezzata Prometheus come il film. 

Ridley Scott aveva deciso di non includere l'originale xenomorfo nel film, dichiarando che "i sequel (di Alien) lo hanno spremuto, ha fatto molto bene... e non tornerò mai più lì". Invece, essendo Prometheus un prequel indiretto di Alien, è stato deciso di includere un tipo diverso di creatura. Tuttavia, le critiche dei fan che lamentavano l'assenza dello xenomorfo, hanno fatto cambiare idea al regista, che ha incluso la creatura nel sequel Alien: Covenant.

In un video promozionale incluse nel Blu-Ray, il decrepito Weyland menziona che la luna LV-223 è il "sito di interesse principale" di Elizabeth Shaw - probabilmente perché è l'unica luna in grado di sostenere la vita. Tuttavia, il plutocrate menziona anche che la sua divisione scientifica ha rilevato una debole trasmissione proveniente dalla luna vicina, LV-426, che avverte di un "grande rischio": questo sarebbe ovviamente il "segnale di minaccia" captato dalla Nostromo in Alien. Weyland continua a spiegare che David è stato inserito nella missione Prometheus per "affrontare e sfruttare qualsiasi risorsa che proteggiamo su LV-223". Aggiunge quindi che lo stesso David avrebbe nascosto le informazioni sul segnale da LV-426 all'intero equipaggio, inclusa l'astiosa Vickers, "finché non sarà il momento giusto". In Alien, il sistema consisteva chiaramente in un gigante gassoso con gli anelli e tre lune più piccole; l'ologramma visto all'inizio di Prometheus mostra il gigante gassoso, LV-223 e un piccolo planetoide, ma stranamente manca LV-426. Potrebbe essere stato dietro il gigante gassoso quando è stata effettuata la scansione (il che spiegherebbe convenientemente perché la Prometheus non riceve il segnale), oppure la Compagnia lo ha escluso di proposito per non attirare l'attenzione della spedizione. Dopo il fallimento della missione su LV-223, David non era in condizioni di verificare il segnale su LV-426
 
Il logo a tre triangoli della società Weyland (simile a quello dell'attuale Weinstein Group) doveva essere un incrocio tra il titolo simile a un geroglifico nei titoli di testa di Alien e il logo della Weyland-Yutani che appare sul muro in Aliens - Scontro finale (1986). Il logo può anche essere visto come parte dell'impronta digitale di David. Le toppe colorate dell'uniforme della nave, simili a un arcobaleno viste sull'equipaggio della Nostromo, sono state cambiate in equivalenti molto più scuri dell'uniforme della Prometheus, per enfatizzare Prometeo come un "angelo caduto"
 
David è un fan del film Lawrence d'Arabia (Lawrence of Arabia, 1962), diretto da David Lean e intrerpreto da Peter O'Toole. Si capisce che David nutre una tale sconfinata ammirazione per l'attore britannico da atteggiarsi come lui e da adottare la sua pettinatura. Il film ha avuto un grande impatto: ha ispirato Dune (1965) a Frank Herbert. Lawrence d'Arabia è alla base della nefasta figura di Paul "Muad'Dib" Atreides. Né Herbert né David hanno considerato una cosa importante, che Lawrence d'Arabia è stato sodomizzato dai Turchi.