In romancio esiste la parola umblaz "corda o anello che unisce il giogo al timone", riferita all'aratro. L'origine è chiaramente celtica.
Proto-celtico: *ambi-(s)lattijo- "corda o anello che unisce il giogo al timone"
1) Il prefisso è eminentemente indoeuropeo e deriva da una ben nota preposizione:
Proto-celtico: *ambi "attorno, intorno"
Antico irlandese: imb "attorno, intorno"
Gaelico d'Irlanda: um "attorno, intorno"
Gaelico di Scozia: mu "attorno, intorno"
Manx: mysh "attorno", "a proposito"
Medio bretone: am, em "attorno, intorno"
Medio gallese: am "attorno, intorno"
Gallese moderno: am "attorno, intorno"
Proto-indoeuropeo: *h2m̥bhi "attorno, intorno", "su entrambi i lati"
Oltre all'esito in celtico, ha dato origine a questi discendenti:
Greco: ἀμφί (amphí) "attorno, intorno", "presso",
"su entrambi i lati"
Latino: ambi-, amb-, am-, an- "attorno, intorno";
"su entrambi i lati"
Proto-germanico: *umbi "attorno, intorno"
Sanscrito: abhi "verso", "sopra"
Antico persiano: abiy "verso", "contro", "sopra"
Armeno: ambołǰ "intero"
2) La radice del secondo membro del composto è ben attestata ed è con ogni probabilità un elemento di sostrato preindoeuropeo (come suggerito dal vocalismo e dalla presenza di una consonante geminata):
Proto-celtico: *(s)lattā "asta", "stelo"
Antico irlandese: slat "verga", "canna", "pene"
Gaelico d'Irlanda: slat "verga", "canna", "pene"
Medio gallese: llath "asta"
Gallese moderno: llath "asta"
A mio parere la protoforma dovrebbe avere una s- mobile, dato che non abbiamo la possibilità di appurare se il gallese llath provenga da *lattā o da *slattā. Nelle lingue germaniche esiste abbondante materiale della stessa antichissima origine, ma senza alcuna traccia di s- iniziale:
Proto-germanico: *lattō, *laþþō "asta", "assicella"
Antico inglese: lætt "assicella"
Medio inglese: laththe, laþþe, lathe, laþe "assicella"
Inglese moderno: lath "assicella", "striscia sottile e stretta,
fissata alle travi"
Scots: latt, lat, lath "assicella"
Antico sassone: latta "assicella"
Medio basso tedesco: latte "assicella"; lāde "tabellone
espositivo, stand di vendita"
Medio olandese: latte "assicella"
Olandese moderno: lat "assicella"
Antico alto tedesco: latta "assicella"
Medio alto tedesco: latte "assicella"; lade, laden "asse,
mensola; imposta (di finestra)"
Tedesco moderno: Latte "assicella"
La parola italiana latta "lamiera di acciaio rivestita di stagno" è un chiaro germanismo, in origine utilizzato in ambito nautico col significato di "assicella".
I romanisti hanno tentato con ogni mezzo di ricondurre la parola romancia al latino laqueus "laccio". Non tengono tuttavia conto di alcune cose:
i) Il prefisso latino ambi- (am-, an-) "attorno, intorno" è stato ereditato in molti vocaboli, ma non è realmente vivo e produttivo in epoca classica. Non lo si trova in nuove formazioni, mentre è presente in molti composti sclerotizzati, spesso dotti, non presenti nella lingua volgare. Si noterà anche che è assente un elemento indipendente (preposizione) *ambi. Riporto un elenco di vocaboli, senza la pretesa di essere esaustivo:
ambedō "io mangio attorno, rosicchio"
ambiguus "ambiguo, incerto, indeciso, dubbioso"
ambiō "io vado attorno, circondo"
ambitiō "intrigo, ambizione"
ambitus "giro, orbita"
ambivium "diramazione, bivio"
ambō "ambedue", "entrambi" (antico duale)
ambulō "io cammino, attraverso, viaggio"
ambūrō "io brucio in superficie, carbonizzo"
amptruō "io danzo attorno" (< *ambi-truō)
amputō "io taglio, recido" (< *ambi-putō)
anceps "che ha due teste" (< *ambi-caps)
ancīsus "tagliato attorno" (< *ambi-caesus)
ii) Il prefisso celtico ambi-, di identica origine indoeuropea, è vivissimo e alquanto produttivo anche nelle lingue celtiche moderne. A differenza di quanto accade in latino, si trova anche come elemento indipendente (preposizione). Riportiamo a titolo di esempio un elenco di parole gallesi formate con il prefisso am-:
amcan "idea, nozione"; "intenzione"
amgáu "chiudere"
amgrwm "convesso"
amguedd "tesoro", "proprietà"
amgyffred "comprendere, afferrare, capire"
amgylchol "ambiente"; "circuito"
amgylchynu "circondare"
amchwaraefa "anfiteatro"
amddiffwn "proteggere, difendere"
amlaethai "erba del genere Polygala"
amlen "sviluppo"
amlosgi "cremare"
amnewid "rimpiazzare, sostituire"; "permutare"
ambell "occasionale"
amrwymo "legare con una fascia"
amryw "vari, diversi"
La conclusione è sempre la stessa. I romanisti conoscono soltanto il loro ambito limitatissimo. Non vanno oltre. In particolare, ignorano qualsiasi rudimento delle lingue celtiche. Non sono in grado di comprenderne i resti e fanno di tutto per consegnarli all'oblio eterno. Contro questa loro opera, insorgo ed insorgerò sempre.