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lunedì 3 gennaio 2022

 
CHE VITA DA CANI!

Titolo originale: Life Stinks
Traduzione letterale: La vita puzza
Lingua originale: Inglese
Paese di produzione: Stati Uniti d'America
Anno: 1991
Durata: 92 min
Genere: Commedia, drammatico
Regia: Mel Brooks
Soggetto: Mel Brooks, Ron Clark, Rudy De Luca,
     Steve Haberman
Sceneggiatura: Mel Brooks, Rudy De Luca, Steve
    Haberman
Produttore: Mel Brooks
Fotografia: Steven B. Poster
Montaggio: Michael Mulconery, David Rawlins,
    Anthony Redman
Musiche: John Morris
Scenografia: Peter S. Larkin
Costumi: Mary Malin
Interpreti e personaggi:
    Mel Brooks: Goddard "Pepto" Bolt
    Lesley Ann Warren: Molly
    Jeffrey Tambor: Vance Crasswell
    Stuart Pankin: Pritchard
    Howard Morris: Àncora (Sailor)
    Rudy De Luca: Paul Getty Junior
    Teddy Wilson: Scarico (Fumes)
    Michael Ensign: Knowles
    Raymond O'Connor: Yo
    Matthew Faison: Stevens
    Billy Barty: Willy
    Brian Thompson: Mean Victor
    Carmine Caridi: Proprietario della topaia
    Sammy Shore: Reverendo al matrimonio
    Frank Roman: Interprete spagnolo 
    Marvin Braverman: Dott. Krahahn
    Robert Ridgely: Fergueson
    John Welsh: Dodd
Doppiatori italiani:
    Gianni Bonagura: Goddard "Pepto" Bolt
    Ada Maria Serra Zanetti: Molly
    Tonino Accolla: Mean Victor
    Manfredi Aliquò: Yo
Budget: $13 milioni di dollari US
Box office: $4,1 milioni di dollari US

Trama: 
Goddard Bolt è l'insensibile Amministratore Delegato della Bolt Enterprises. Ogni sua azione è una disgustosa ostentazione di plutocratica sicumera - per usare le parole che un rabbioso Paperino rivolse a Zio Paperone. Il plutocrate non mostra alcuna considerazione per i bisogni degli altri esseri umani, men che meno per l'ambiente. Vorrebbe deportare una morente tribù dell'Amazzonia che ostacola un suo progetto faraonico, scaraventandola in una bidonville. Non mostra maggior sensibilità per gli anziani e i malati terminali: non demorde dal suo intento di smantellare un gerontocomio, anche a costo di espellere chi vi sta passando gli ultimi giorni di vita. Tra le altre cose, vuole radere al suolo un immenso slum di Los Angeles, allo scopo di farne un'area residenziale di stralusso. A un certo punto fa una scommessa con il suo più grande rivale, il calvo e balbuzien te Vance Crasswell, anche lui interessato alla proprietà. Crasswell sfida Bolt a sopravvivere per strada nello slum, come se fosse un senzatetto, per la durata di 30 giorni senza poter accedere a nessuna delle proprie risorse. Se Bolt perdesse la scommessa, Crasswell acquisirebbe la proprietà, ma se a vincere fosse invece Bolt, Crasswell gli venderebbe l'intera area per una cifra irrisoria. 
Le condizioni dettate sono tre:
1) Bolt sarà completamente privo di soldi;
2) dovrà indossare una cavigliera elettronica che si attiverà se esce dai limiti, perdendo la scommessa se supera i 30 secondi fuori limite;
3) in nessun momento può rivelare a nessuno dei residenti della zona dei bassifondi di essere Goddard Bolt. 
Per adattarsi meglio all'ambiente, Bolt si fa rasare i baffi, poi Crasswell gli confisca il parrucchino e gli strappa la tasca sul petto della giacca. Bolt viene quindi portato nei bassifondi e buttato fuori dalla limousine. All'insaputa di Bolt, Crasswell progetta di rendergli particolarmente dura e sgradevole la permanenza per strada. Il multimilionario, senza casa, affamato e sporco, fa amicizia con alcuni abitanti di bassifondi come Àncora e Scarico. Gli viene dato il soprannome di "Pepto" dopo essersi addormentato in una cassa di Pepto-Bismol su un lato, avendo usato il cartone per urinare pochi istanti prima dell'arrivo di Àncora: il logo del prodotto gli è rimasto impresso sulla fronte. Bolt incontra la bella Molly, una senzatetto molto espressiva che un tempo era una ballerina a Broadway. Durante una rissa con due rapinatori cocainomani, incluso un inseguimento in una squallida cucina cinese, Bolt viene spinto fuori dal limite e la sua cavigliera si attiva. Per evitare la "confisca di 30 secondi", Bolt rientra di corsa anche a costo di essere massacrato: Molly interpreta la cosa come una manifestazione di coraggio estremo. I rapinatori finiscono ustionati da un getto di brodo bollente e sono costretti a ritirarsi. Nel corso della sua disavventura tra i derelitti, Bolt apprende una serie di lezioni importanti e anche dure, passando per la perdita dell'amico Àncora. Impara così che la vita non riguarda i risultati o il successo materiale, bensì l'integrità dello spirito umano. Non sa però che Crasswell non ha alcuna intenzione di onorare la scommessa. Quando si rende conto di essere sul punto di perdere, il perfido Crasswell corrompe gli avvocati del rivale. Questi architettano una storia secondo cui Bolt sarebbe diventato insano di mente, facendo così sequestrare i suoi beni. Quando Bolt rientra a casa propria, trova che vi si sta svolgendo una festa sontuosa, organizzata da Crasswell. Scopre anche che questi sembra essersi completamente "dimenticato" della scommessa.
Costretto a vivere per strada e ricoverato per errore in una clinica pubblica, Bolt viene pesantemente drogato e mormora che la vita fa schifo. Molly lo implora di ricordare le piccole cose che rendono la vita vivibile, come loro due che ballano il valzer. Crasswell, nel frattempo si accinge a demolire i bassifondi. Bolt incita i senzatetto a insorgere, facendo loro invadere la festa per la cerimonia televisiva. Rendendosi conto che tutto sta precipitando, il perfido Crasswell tenta di fermare Bolt con un escavatore idraulico, finendo però con l'avere la peggio, appeso al rampino della macchina e costretto ad ammettere la verità davanti a tutti. Bolt ha il controllo dell'area e progetta di trasformarla nel Bolt Center, dando lavoro ai residenti degli slum, trasformando i caseggiati in case vivibili, finanziando di tasca propria una scuola privata per i bambini. Il notiziario termina dicendo che Bolt ha sposato Molly. La stampa si aspetta un evento esclusivo e stravagante; il matrimonio invece avviene in una squallida cappella evangelica nella zona dei bassifondi. Dopo la cerimonia, gli sposi si allontanano in un limousine con targa "PEPTO", disturbati da una vecchia conoscenza, un pazzo furioso che afferma di essere Paul Getty Jr., l'uomo più ricco del mondo. 
 
Sequenze memorabili: 
 
Il funerale di Àncora, con Goddard "Pepto", Molly e Scarico che cercano di disperdere le ceneri di cremazione in un rigagnolo; il vento le getta loro addosso. Questo accadde realmente a Howard Morris, che ha interpretato il defunto, al funerale di suo padre!  

In una fabbrica di stracci abbandonata, Goddard "Pepto" inebria Molly con lo spumante, balla a lungo con lei e poi impiega una buona mezz'ora per spogliarla. Quindi i due consumano il loro amore.  
 
Il surreale scontro tra gli escavatori, con tanto di ruggiti e sangue che esce dai tubi. 

I senzatetto che si ingozzano di leccornie alla festa inaugurale; uno di loro sembra uno zombie e corteggia un'oscena carampana!

Il pastore evangelico che cerca di moralizzare i fedeli, pretendendo addirittura di obbligarli ad essere astemi, mentre il suo interprete traduce in spagnolo inscenando un teatrino osceno con tanto di gesti sessuali.


Recensione:
Il titolo originale del film colpisce profondamente. Life Stinks! Parole sacrosante, Signor Kaminsky! La vita puzza! Sì, per l'esattezza puzza di merda mista a formaggio andato a male, proprio come i cadaveri putrefatti! Purtroppo le amare meditazioni esistenziali di Mel Brooks non sono state capite né apprezzate dal pubblico. Anzi, sono state etichettate come "banalità sociali tanto scontate da far venire il latte ai ginocchi" (cit.). Il ritornello che è salito da molte migliaia di gole, non soltanto in America, è stato il seguente: "Non fa ridere". È stato addirittura accusato di essere "politically correct"! Questa è forse la pellicola più sottovalutata del regista ashkenazita. Dato che non è mai stato uno sprovveduto o un ingenuo, direi che non aveva certo l'intento di guadagnarci, o avrebbe fatto qualcosa di molto diverso. Doveva già sapere fin dall'inizio che il riscontro al botteghino sarebbe stato scarso. E allora perché si è imbarcato in questa impresa? Per avere un palco da cui urlare al mondo intero il suo messaggio: "La vita fa schifo!" Se anche un solo spettatore avesse avesse riflettuto sull'argomento e fosse giunto alle dovute conclusioni, il film sarebbe da considerarsi un grande successo. Giustamente, Mel Brooks ritiene Life Stinks! il suo miglior lavoro come attore. Concordo appieno con il suo giudizio.
Questo film si discosta dal resto delle opere di Mel Brooks anche per un fatto davvero singolare: non si fa la benché minima menzione all'identità ebraica e agli stereotipi connessi. Non compare nemmeno l'umorismo del ghetto, così tipico degli Ashkenaziti americani. Non si parla di rabbini ansiosi di tagliare prepuzi (come in Robin Hood - Un uomo in calzamaglia, 1993), non si parla di nasoni colossali e gibbosi (come in Balle spaziali, 1987) e via discorrendo. Il protagonista Goddard Bolt è cristiano e più precisamente protestante (aderisce alla Chiesa Evangelica). Cosa ancor più strana e degna di nota, questo è uno dei pochi film di Mel Brooks in cui i personaggi non fanno alcun riferimento al fatto di essere in un film.
Lesley Ann Warren è perfetta nel ruolo della bella e simpatica Molly. Come l'ho vista, ho subito pensato che fosse di origine irlandese e discendente dalla mitica Molly Malone, The Tart with the Cart. Invece scopro che è una ashkenazita, che di cognome fa Woronoff. Il padre era un agente immobiliare e la madre era una cantante. Molto prolifica, ha iniziato come attrice nel film Sessualità (The Chapman Report, 1962), diretto da George Cukor, per finire nel 2015 con I am Michael, diretto da Justin Kelly.  


Dove, se non in America? 

L'odiosissimo Crasswell, quando apre la cerimonia inaugurale della demolizione dello slum, pronuncia queste parole: "Signori e signori, questo è sicuramente il più bel giorno della mia vita. Questo è il giorno che ho sognato da quando ho cominciato a crescere in queste miserabili strade da povero bambino affamato. Sono felice. Dove, se non in America, un povero bambino nullatenente può avere la fortuna di tornare un giorno nello stesso quartiere... per distruggerlo?" E gli avvocati-squali sorridono malignamente, gongolando.
La propaganda afferma a gran voce che una persona è buona soltanto se produce e se vende qualcosa. Lo schiavista diventa un filantropo, perché dà agli schiavi la possibilità di guadagnare qualcosa. Poi dicono che tutti hanno la possibilità di emergere, come il vecchio Rockefeller, che aveva cominciato come un ragioniere che girava con la borsa da mane a sera, finché col duro lavoro e con l'iniziativa è diventato una specie di semidio.
Domanda: "E se uno non ce la fa? E se uno non ha le forze?"
Risposta: "Viene gettato nella spazzatura e non ci pensa più anima viva." 
Nessuno parla degli uomini-ratto. Nessuno parla del rovescio della medaglia ostentata dal detestabile Crasswell.
Così il regista ha il coraggio eroico di dire: "Dove, se non in America, un uomo si riduce a cibarsi di spazzatura perché i suoi sogni sono stati distrutti?"  
 
 
La genesi della Plutocrazia americana

Ora vediamo di capire come si sia arrivati alla situazione assurda descritta da Mel Brooks. Senza alcuna pretesa di scrivere un trattato storico rigoroso e completo, riportiamo l'idea fondante, essenziale, in grado di spiegare l'arcano.

Le diseguaglianze sociali
si sono formate nel Neolitico


Nel Paleolitico i capi erano soltanto primi inter pares. Poi le cose sono cambiate: è nata l'agricoltura e con essa la civiltà. Assieme ai primi agglomerati urbani sono nate anche le differenze tra i signori e i servi. Secondo la Bibbia, fu Caino a fondare la prima città. C'è del vero in questo insegnamento!  


Dialogo tra un Ugonotto e il Re Sole 

Ugonotto: "Sto 20 ore al giorno sugli orologi. Non ho spazio per null'altro nella vita. Per questo i miei orologi sono i migliori. Sua Maestà i miei orologi li paga uno sfracello."
Re Sole: "Discendo dai Merovingi. Regno per Diritto di Dio. Lo Stato sono io. Gli orologi te li pago due spiccioli." 
Ugonotto: "A queste condizioni, Sua Maestà non li avrà."
Re Sole: "Revoco l'Editto di Nantes, anche se è irrevocabile. Metto fine alla tolleranza religiosa in Francia."
Ugonotto: "Allora io migro in un'altra nazione, che il mio lavoro lo paga il giusto. E come me faranno moltissimi altri miei correligionari. Sua Maestà avrà soltanto orologi di merda, fatti da cattolici incompetenti." 
Re Sole: "Vi mando i Dragoni ad occuparvi la casa! Vi rendo la vita impossibile!"
Ugonotto: "Sua Maestà non fa che accelerare la fine del Suo Regno. Cosa crede, che siamo disposti a restar qui a farci dare mazzate sulle gengive? Della nostra Scienza e del nostro lavoro saranno altri a beneficiare!" 

Così nacque l'America con il suo immenso predominio mercantilistico. L'Ugonotto aveva di certo ragione a far valere i suoi diritti e a rifiutare la tirannia del Re Sole, ma la catena di eventi innescata da questo dialogo si è ingigantita fino ad arrivare a conseguenze estreme quanto paradossali. 


L'etica calvinista del lavoro

L'intera società americana dominante, costituita dai cosiddetti WASP (White, Anglo-saxon, Protestant), è stata fondata dall'etica di Giovanni Calvino (Jehan Cauvin), nato a Noyon nel 1509 e morto a Ginevra nel 1564. Egli riteneva abominevole la povertà e la interpretava come un segno dello sfavore di Dio nei confronti di un essere umano, sicuramente destinato alla Dannazione Eterna. Amava invece la ricchezza generata dall'imprenditoria intelligente e dal duro lavoro, proprio come Silvio Berlusconi. Amava anche il potere politico e i suoi rappresentanti, come i plutocrati, gli avvocati-squali e quant'altro. Avere un'immensa quantità di soldi e di influenza politica, per Calvino era un inequivocabile segno del favore di Dio, quasi una tromba che dal Paradiso annunciava la Salvezza dei ricchi Farisei e la dannazione dei poveri - senza badare troppo a ciò che disse Cristo. L'epulone viene esaltato in Cielo, mentre Lazzaro è dannato: Calvino ha invertito le Parabole e ha dato origine al potere leviatanico che è tuttora detenuto dagli WASP asserviti alla plutocrazia! Sicuramente Calvino sostenne molte cose vere e sacrosante, come ad esempio che la messa "è sacrilegio e abominio" e che non ci si può prostrare "di fronte a un idolo, con l'intenzione che chiunque capisca che si mostra devozione a una cosa malvagia". Tuttavia disse anche molte cose di cui non riuscì a comprendere le gravissime conseguenze - infatti abbiamo proprio il tremendo potere economico-politico degli Stati Uniti d'America a dimostrare quanto affermo. 
 

Conseguenze: un esempio concreto
 
Ancora sul finire del XIX secolo, negli States le aragoste erano considerate un cibo da pezzenti. Esistevano moltissime comunità rivierasche che vivevano di questi ghiotti crostacei, satollandosi delle loro candide carni e lasciando fuori dalle proprie case grandi cumuli di gusci vuoti. Le aragoste erano così abbondanti che le eccedenze erano usate come fertilizzante. Poi arrivò a Boston, o in qualche altro centro urbano, un ricchissimo e stravagante signore proveniente dalla Francia, che iniziò ad insegnare alla buona società degli Snob quanto fosse pregiata la polpa dell'aragosta. Così il crostaceo divenne all'improvviso una ghiottoneria, i ristoratori ne fecero incetta e i prezzi levitarono fino all'impossibile. Molti pescatori, che gettavano le nasse e raccoglievano queste creature, divennero ricchissimi. Le comunità rivierasche, costituite dal cosiddetto "White Trash" (bianchi poveri), furono di colpo private di una fondamentale fonte di sostentamento. Da pezzenti con lo stomaco pieno, divennero pezzenti con lo stomaco vuoto, costretti a cibarsi di immondizie, come il terriccio grasso pieno zeppo di parassiti. Il commento degli chef fu questo: "Che ce ne frega?" 
 

Curiosità 

Mel Brooks voleva intitolare il film life sucks, ossia "La vita fa schifo". La produzione glielo ha proibito perché sarebbe stato troppo "negativo". Il pessimismo cosmico non è molto amato dai performantisti abilisti che investono capitali nella Settima Arte! 

Sembra che questo film sia piaciuto particolarmente a Bernie Sanders, quello dei polli! 

Il film è stato proiettato fuori concorso al Festival di Cannes nel 1991 con una "proiezione a sorpresa". La Francia, patria di grandi scrittori esistenzialisti e fenomenologici, come Jean-Paul Sartre e Simone de Beauvoir, ha contribuito a far conoscere questo film, definito una "commedia esistenziale"

Il film è nato da un vecchio progetto di Mel Brooks, chiamato "Money, Money, Money" e subito disfatto per uno sfortunato corso degli eventi. È stato segnalato in fase di sviluppo nel 1989 alla MGM con anche il suo copro-tagonista di Balle spaziali (1987), Rick Moranis, che aveva interpretato il rachitico Casco Nero ed era allegato al progetto. Si diceva che fosse una parodia di Wall Street (1987), diretto da Oliver Stone. Il progetto non è stato realizzato per ragioni sconosciute, forse legati a profondi scazzi. Quando si è conosciuto con due numeri, quello dei figli e quello dei nipoti, come accade tra gli Ashkenaziti, si può immaginare che qualche rogna grama salti fuori in qualsiasi momento. 

I suoni degli escavatori idraulici sono i ruggiti riutilizzati del personaggio titolare del film di mostri del 1976, King Kong (1976), diretto da John Guillermin. 

Il pepto-bismolo è un composto del bismuto - per l'esattezza il subsalicilato di busmuto - che è usato per combattere la nausea, il vomito e la diarrea. Spesso colora temporaneamente di nero la lingua di chi lo assume, ma a parte questo non sembra presentare gravi problemi. 


Una distorsione percettiva 

Ovviamente il pazzo che dice di essere Paul Getty Jr. allude al filantropo britannico, terzo figlio di Jean Paul Getty Sr., che era uno degli uomini più ricchi della sua epoca. Suo figlio John Paul Getty III fu infelicissimo nonostante le sue origini altolocate. Frequentava manifestazioni di estrema sinistra, con somma incoerenza. Ancora sedicenne fu rapito dalla 'ndrangheta e rilasciato in seguito al pagamento di un riscatto; anni dopo ebbe un terribile ictus che lo ridusse a malpartito. Mel Brooks dipinge così un senzatetto instabile mentalmente che ha di sé un'opinione esagerata a dispetto di ogni evidenza, negando in modo pervicace le squallide condizioni in cui sopravvive. Anziché Paul Getty Jr., ho udito distintamente Borghetti Jr., come se il pazzo si fosse dato un cognome italiano fatto e finito. Sono irrecuperabile.

venerdì 10 dicembre 2021

 
BALLE SPAZIALI

Titolo originale: Spaceballs
Paese di produzione: Stati Uniti d'America
Anno: 1987
Durata: 96 minuti
Rapporto: 1,85:1
Lingua: Inglese
Genere: Azione, fantascienza, commedia, avventura,
   parodia, satira
Sottogenere: Demenziale
Regia: Mel Brooks
Soggetto: Mel Brooks, Thomas Meehan, Ronny Graham
Sceneggiatura: Mel Brooks, Thomas Meehan,
    Ronny Graham
Produttore: Mel Brooks
Coproduttore: Ezra Swerdlow
Fotografia: Nick McLean
Montaggio: Conrad Buff IV
Effetti speciali: Industrial Light & Magic
Musiche: John Morris
Scenografia: John Franco Jr.
Direttore artistico: Harold Michelson
Trucco: Ken Diaz, Melanie Levitt
Effetti sonori: Sandina Bailo-Lape
Supervisore dei dialoghi: Michael John Bateman
Interpreti e personaggi:
    Mel Brooks: Presidente Scrocco/Yogurt
    Rick Moranis: Lord Casco Nero 
    Bill Pullman: Stella Solitaria  
    Daphne Zuniga: Principessa Vespa 
    John Candy: Ruttolomeo, il Canuomo 
    George Wyner: Colonnello Nunziatella 
    Dick Van Patten: Re Rolando 
    Lorene Yarnell: Dorothy
    Jim J. Bullock: Principe Valium 
    Leslie Bevis: Comandantessa Zircon
    Bubba Smith: Soldato
    Dom DeLuise: Pizza Margherita 
    Michael Winslow: Tecnico radar
    John Hurt: Kane
    Tim Russ: Soldato
    Jeff MacGregor: Snotty
    Sandy Herberg: Dott. Schlotkin (chirurgo plastico)
    Brenda Strong: Assistente del Dott. Schlotkin
    Jim Jackman: Maggiore Stronzo 
    Sal Viscuso: Operatore radio
    Mitchell Bock: Operatore video
    Ronny Graham: Ministro di culto di Druidia
    Stephen Tobolowsky: Capitano della Guardia
    Henry Kaiser: Operatore del raggio magnetico
    Denise Gallup: Charlene (gemella bionda)
    Dian Gallup: Marlene (gemella bionda)
    Tony Griffin: Guardia carceraria
    Rick Ducommun: Guardia carceraria
    Bryan O'Byrne: Organista
    Rhonda Shear: Donna nel ristorante
    Tommy Swerdlow: Capo dei soldati
    Earl Finn: Guardia col capitano
    Tom Dreesen: Guardia del transformer
    Ken Olfson: Usciere capo
    Ed Gale: Dink
    Antonio Hoyos: Dink
    Felix Silla: Dink
    Arturo Gil: Dink
    Tony Cox: Dink
    John Kennedy Hayden: Dink
    Dee Booher: Donna barbuta
    Johnny Silver: Caddy
Doppiatori originali:
    Joan Rivers: Dorothy
Doppiatori italiani:
    Sergio Fiorentini: Presidente Scrocco/Yogurt
    Vittorio Stagni: Lord Casco Nero
    Sandro Acerbo: Stella Solitaria
    Emanuela Rossi: Principessa Vespa
    Massimo Giuliani: Ruttolomeo
    Michele Gammino: Colonnello Nunziatella
    Manlio De Angelis: Re Rolando
    Emanuela Rossi: Dorothy
    Anna Rita Pasanisi: Comandantessa Zircon
    Vittorio De Angelis: Soldato
    Pino Ammendola: Pizza Margherita
    Nino Prester: Snotty
    Roberto Chevalier: Caporale
Nomi originali dei personaggi:
   Captain Lone Starr: Stella Solitaria
   Barfolomew (Barf): Ruttolomeo (aka Rutto, Rigurgita)
   Princess Vespa: Principessa Vespa
   Dot Matrix: Dorothy
   President Skroob: Presidente Scrocco
   Yogurt: Yogurt
   Lord Dark Helmet: Lord Casco Nero
   Pizza the Hutt: Pizza Margherita
   Vinnie:  Vincenzino
   King Roland: Re Rolando
   Colonel Sandurz: Colonnello Nunziatella
   Commanderette Zircon: Comandantessa Zircon
   Prince Valium: Principe Valium 
   Major Asshole: Maggiore Stronzo 
Titoli in altre lingue:
   Tedesco: Spaceballs - Mel Brooks' verrückte Raumfahrt
   Francese: La Folle Histoire de l'espace
   Spagnolo: La loca historia de las galaxias
   Polacco: Kosmiczne jaja
   Russo: Космические яйца
   Turco: Uzay Topları
   Giapponese: スペースボール
Colonna sonora:
    "Spaceballs Main Title Theme" – John Morris
    "My Heart Has a Mind of Its Own" – Jeffrey Osborne and
       Kim Carnes
    "Heartstrings" – Berlin
    "Spaceballs Love Theme" (Instrumental) – John Morris
    "The Winnebago Crashes"/"The Spaceballs Build Mega-
       Maid" – John Morris
    "Spaceballs" – The Spinners
    "Hot Together" – The Pointer Sisters
    "Good Enough" – Van Halen
    "Wanna Be Loved by You" – Ladyfire
    "Raise Your Hands" (hidden track) – Bon Jovi
Budget: 22,7 milioni di dollari US
Box office: 38,1 milioni di dollari US

Trama: 
Il pianeta Spaceball è guidato dal Presidente Scrocco, scemo come la merda e ai limiti della demenza. La sua ecosfera ha un problema non da poco: nel corso dei secoli è stata dissipata quasi tutta la sua aria respirabile. Il perfido Scrocco progetta quindi di sottrarre l'atmosfera al vicino pianeta Druidia, costringendo il suo sovrano, Re Rolando, a dargli il codice dello scudo protettivo che lo circonda. La figlia di Re Rolando, la Principessa Vespa, fugge da Druidia per evitare un matrimonio combinato con il principe narcolettico Valium, a cui non sta in piedi il nerbo. La nave Spaceball One, comandata dal Colonnello Nunziatella, che trasporta il terribile Lord Casco Nero, viene inviata a rapire Vespa e la sua servitrice dall'accento napoletano, il droide di latta dorata Dorothy. Il mercenario Stella solitaria e il suo compagno Rutto, un Canuomo (metà uomo e metà cane), sono in viaggio sul loro camper-astronave Winnebago Eagle 5, quando vengono contattati e minacciati dal boss mafioso Pizza Margherita, intenzionato a recuperare un credito con la massima urgenza, con interessi astronomici. Anche Re Rolando contatta Stella Solitaria e Rutto, offrendo loro una grande ricompensa se riportano Vespa a Druidia. La strana coppia recupera Vespa e Dorothy, scappando alla velocità della luce giusto in tempo per evitare la cattura e la doportazione a bordo di Spaceball One. Lord Casco Nero e un riluttante Colonnello Nunziatella usano la massima velocità iperluce, ma superano gravemente il gruppo quando cercano di seguirlo. Il camper rimane senza carburante e Stella Solitaria è costretto a fare un atterraggio di fortuna su una luna deserta. I quattro fuggitivi viaggiano a piedi per un po', ma alla fine svengono per il caldo implacabile. Vengono trovati dai Dink-Dink, un gruppo di minuscoli alieni rimbambiti in abiti scintillanti, che li portano nella grotta occulta del saggio Yogurt. Questi, un umanoide dorato, pubblicizza il merchandising correlato al film, quindi inizia a istruire Stella Solitaria sulle vie di un potere misterioso noto come Sforzo (che anche Casco Nero può controllare). Stella Solitaria e Vespa sviluppano una reciproca passione romantica. Questo nonostante l'insistenza di Vespa sul fatto che può sposare solo un principe (glielo ha detto il Babau!). A un certo punto Stella Solitaria mostra a Yogurt un medaglione con un messaggio indecifrabile che è stato trovato con lui quando è stato abbandonato da bambino. Gli Spaceballs rompono il quarto muro esaminando una videocassetta VHS del film nel disperato tentativo di localizzare Stella Solitaria e i suoi amici. Casco Nero si traveste da Re Rolando per attirare Vespa e la droide napoletana fuori dalla grotta. Mentre Stella Solitaria si prepara a inseguire il rapitore, riceve in dono da Yogurt un anello che può essere usato per incanalare lo Sforzo. Casco Nero estorce il codice dello scudo d'aria a Re Rolando (era un puerile 12345), minacciando di incaricare un chirurgo plastico di ridare a Vespa il nasone gigantesco che aveva prima di subire un intervento estetico, poi la imprigiona assieme alla sua servitrice. Stella Solitaria e Rutto si infiltrano nella prigione e fanno evadere tutti, scappando sul camper e lasciando catturare le loro grottesche controfigure. Spaceball One si riconfigura come un transformer in una titanica cameriera, apre lo scudo che circonda il pianeta Druidia e usa un aspirapolvere per aspirarne l'aria. Stella Solitaria attinge allo Sforzo per invertire il flusso e restituire l'aria, salvando appena in tempo Re Rolando e i Druidiani, quindi pilota il camper nella testa del transformer. Stella Solitaria trova per caso un pulsante di autodistruzione, ma Casco Nero lo interrompe: i due si impegnano in un furioso duello usando armi simili a spade laser che si estendono dai loro anelli dello Sforzo. Casco Nero ruba l'anello di Stella Solitaria e lo lascia cadere attraverso una grata del pavimento. Grazie a un messaggio telepatico da parte di Yogurt, Stella Solitaria capisce che il potere risiede dentro di lui e non nella materialità fisica dell'anello, così fa levitare uno specchio e riflette il raggio del suo avversario, facendolo cadere sul pulsante di autodistruzione. Stella Solitaria ritorna sul camper e lo pilota in salvo; Scrocco, Casco Nero e Nunziatella non riescono a raggiungere nessuna capsula di salvataggio in tempo e scoprono che l'annullamento dell'autodistruzione è fuori servizio, mentre il transformer esplode. I superstiti precipitano su un pianeta abitato da scimmie senzienti. Dopo essere stati spaventati da uno xenomorfo che canta in una tavola calda, Stella Solitaria e Rutto trovano un messaggio finale di Yogurt, nascosto in un biscotto della fortuna. Questa è la rivelazione: il medaglione di Stella Solitaria significa che egli è un principe e può quindi sposare Vespa. I due tornano a Druidia giusto in tempo per interrompere il matrimonio con quella merda impotente di Valium. Stella Solitaria proclama la sua stirpe reale e sposa Vespa. Segue la partenza per il viaggio di nozze in camper col Canuomo arrapato! 


Recensione: 
Senza dubbio questo è in assoluto uno dei film che ho visto più volte, tanto che ogni singola battuta si è impressa nella mia memoria. Dopo un'attenta analisi, sono giunto alla conclusione che è addirittura meglio di Guerre Stellari! Diciamocela tutta: col passar del tempo avvizzisce ogni entusiasmo per l'universo di Star Wars, che ha finito col diventare troppo complicato, contorto, arzigogolato, ripetitivo e privo di senso. Mi è capitato sotto gli occhi un trattato enciclopedico sulle spade laser e sui codici dei colori delle lame di energia, in cui si disquisiva dei cazzuti cristalli kyber e delle loro interazioni col carattere del proprietario. Mi sono sentito mortalmente annioiato e schifato, come se un genio malefico di colpo mi avesse caricato del fardello di vent'anni d'invecchiamento. Alla perversa degenerazione dei fan e al loro futile furore esiste un solo rimedio: il potere della Farsa! Certo, non ci sono grandi contenuti morali o filosofici in questa pellicola dell'ashkenazita Melvin James Kaminsky, in arte Mel Brooks. Tuttavia si possono notare molte cose interessanti sotto il profilo filologico ed antropologico. Tra geniali guizzi di metacinema e infinite trovate grottesche, ci si diverte molto.
 
La mente esplosa degli Americani 
 
Alla base della comicità demenziale c'è una caratteristica tipica della sottospecie Homo americanus: un universo mnemonico composto da milioni di dettagli tra loro del tutto privi di connessione. L'americano medio ricorda a menadito innumerevoli nominativi di personaggi pubblici (attori, sportivi, politici, etc.), eventi nazionali e locali, risultati di elezioni e di partite di diversi sport (baseball, rugby, football, hockey, etc.), marche di prodotti alimentari e non, catene di distribuzione, battute di film, show e altri stupidi programmi, una foresta immensa di sigle, acronimi e via discorrendo, fino alla completa saturazione delle capacità dei neuroni e delle sinapsi. Si capisce che in queste condizioni resta ben poco spazio per pensare. La comicità demenziale sfrutta proprio l'immenso patrimonio delle informazioni stoccate nei cervelli di milioni di spettatori. C'è un piccolo problema: si tratta di un patrimonio completamente inutile. È una montagna di spazzatura alta come l'Everest. Tuttavia, in mezzo all'immondizia, capita di trovare qualche gemma, se si dispone del tempo e della determinazione di frugare. 

Parodie seriali
 
Questo è un elenco di film e serie TV oggetto di parodie in Balle Spaziali:  
 
Guerre Stellari (Star Wars, George Lucas, 1977)
L'Impero colpisce ancora (The Empire Strikes Back,
    Irvin Keshner, 1980)
Il ritorno dello Jedi (Return of the Jedi, Richard
    Marquand, 1983)
Alien (Ridley Scott, 1979)
Il pianeta delle scimmie (Planet of the Apes, Frankin
     J. Schaffner, 1968)
Star Trek (serie TV, Gene Roddenberry, 1966-1969)
2001: Odissea nello spazio (2001: A Space Odissey,
    Stanley Kubrick, 1968)
Lawrence d'Arabia (Lawrence of Arabia, David Lean,
    1969)
Il Mago di Oz (The Wizard of Oz, Victor Fleming, 1939)
Rocky (John G. Avildsen, 1976)
Venerdì 13 (Friday the 13th, Sean S. Cunningham, 1980)
Rambo (First Blood, Ted Kotcheff, 1982)
The Transformers (serie TV, Kōzō Morishita, 1984-1987)
Biancaneve e i sette nani (Snow White and the Seven
     Dwarfs
, David Hand et al., 1937)
Il principe coraggioso (Prince Valiant, Henry Hathaway,
    1954)

Un'ardua opera di traduzione 
 
Data la natura autoreferenziale ed effimera della cultura americana, che reputa di essere l'intero Universo, riesce particolarmente difficile ogni adattamento in altre lingue. La trasposizione in italiano del film di Mel Brooks è quasi sempre molto superiore all'originale. 


The Schwartz : lo Sforzo
 
Il riferimento è al mitico Arnold Schwartzenegger, irriso per il suo impegno politico a favore dell'ambiente. Un americano non riuscirà mai a pronunciare in modo decente una sola parola in tedesco: anche per motivi ideologici userà sempre obbrobriose pronunce ortografiche. Così il cognome del povero Schwartzenegger, anziché /ʃvaɐ̯tsṇ'ɛgɐ/ sarà pronunciato /ʃwɔ:ɹtsən'ɛgə(ɹ)/ - in forma sintetica /ʃwɔ:ɹts/. L'adattamento in italiano di Schwartz come Sforzo è sì fonetico, ma ha anche un'allusione scatologica alla spinta defecatoria, ossia alla contrazione con cui si aiuta la fuoriuscita delle feci da un retto troppo pigro. In pratica la brutta sensazione che colpisce quando una massa di merda si trova a metà strada e fatica ad uscire. 
 
Memorabile: L'imitazione delle spade laser, posizionate in modo da ricordare peni eretti! Poi si attorcigliano, chiara allusione alla pratica del frotting!

 
Lone Starr : Stella Solitaria 
 
Si vede subito che Lone Starr è una chiara parodia di Han Solo, scelta probabilmente per il suo suono, più scattante di quello che avrebbe avuto Solitary Starr. In ogni caso sembra che Solitary Starr, pur non essendo attestato, sia l'antenato diretto della forma italiana Stella Solitaria. Non si capisce bene perché abbia scelto di fare il mercenario: avrebbe avuto un grande avvenire come proctologo!
 

Barfolomew (Barf) : Rutto 
 
In inglese barf significa "rutto". Il nome proprio maschile Bartholomew "Bartolomeo", che in inglese britannico era un tempo pronunciato /'ba:tɔlmɪ/, ha poi acquisito la pronuncia ortografica /bɑː'θɔləmjuː/, in inglese americano /bɑɹ'θɑləmju/. La pronuncia dei blesi e degli ubriachi fa sì che il suono interdentale /θ/ venga realizzato come /f/. Credo che anche tra i Goti ci fosse questo problema. In italiano il  gioco di parole non ha potuto essere conservato. Così Barf è stato reso in modo letterale con Rutto; quando è stato necessario menzionare la forma estesa del nominativo del Canuomo, ne è nato un incongruo Ruttolomeo
 
Memorabile: Rutto che si prepara il pastone e lo ingurgita avidamente mentre la musica suona a tutto volume; sbatte il codone in faccia a Stella Solitaria e cerca di ingozzarlo di savoiardi vitaminizzati! Le scarpe da ginnastica rotte da cui fuoriescono zampe pelose e abnormi! La "Zona Plaid", satira dei viaggi iperspaziali! Il codone che si infila tra le gambe delle donne!

Mawg : Canuomo 
 
Nell'originale in inglese, la spiegazione che Barf dà della natura della propria specie è questa: "I'm a Mawg: half man, half dog". Mawg /mɔ:g/ è una parola macedonia (in inglese portmanteau). Simili formazioni sono oltremodo comuni nell'inglese d'America. In italiano, Mawg è stato reso naturalmente con Canuomo. Per ovvi motivi non poteva diventare Cuomo.
 

Pizza the Hutt : Pizza Margherita 
 
Tutti conosciamo Jabba the Hutt, il laido criminale simile a un gigantesco rospo sireniforme reso familiare dal terzo film della prima trilogia di Star Wars, Il ritorno dello Jedi. Hutt è il nome della specie, divisa in un gran numero di clan estesi. Coinvolto nel contrabbando, nell'omicidio su commissione, nel traffico di droga e nella pornografia interspecie (umani che fanno sesso con alieni), Jabba è ormai da decenni entrato nell'immaginario collettivo. Mel Brooks lo satirizzò tramutandolo in Pizza the Hutt. L'ispirazione gli è venuta dalla famosa catena di ristorazione Pizza Hut, che ha come punti vendita innumerevoli locali a forma di capanna col caratteristico tetto rosso. In Italia questa catena non ha alcun punto di vendita e non è conosciuta. Così Pizza the Hutt è stato adattato in Pizza Margherita - anche se sembra più che altro una pizza capricciosa con l'aggiunta di würstel! 
 
 
Gangsterismo spaziale! 
 
Nella versione originale in inglese, Pizza the Hutt e il suo tirapiedi Vinnie (adattato in Vincenzino) non hanno alcun accento particolare. Nella versione in italiano, questi criminali parlano con tipici accenti meridionali molto marcati: Vincenzino parla siciliano e Pizza parla napoletano. Com'è giusto che sia!
 
Memorabile: il teatrino pizzesco.  
 
Stella Solitaria: "Ciao, Vincenzino. Che vuoi?"
Vincenzino: "No, no, no, no, no. Non è quello che vogghiu io. È quello che vuole... lui!"
Pizza Margherita: "Ah ah ah ah ah!"
Stella Solitaria e Rutto: "Pizza Margherita!!"
Pizza Margherita: "Uarda uarda, Stella Solitaria e il suo shcagnozzo Rigurgita!"
Rutto: "No, Rutto."
Pizza Margherita: "Rutto, Rigurgita, è 'a shtessa cosa!"
Pizza Margherita: "Ma 'ro stanno i solda mia?" 
Stella Solitaria: "Non ti preoccupare, Pizza. Li avrai entro la prossima settimana." 
Pizza Margherita: "No, no! Li voglio entro domana, amico!"
Stella Solitaria: "Cosa?! Centomila dollari spaziali entro domani, hai detto?!"
Pizza Margherita: "Cendomila? Ah ah! Ti shbagli! Hai dimendicato gli interessi, e questo li porta a... un milione di dollari shpaziali!" 
Stella Solitaria: "Un milione?! Ma è scorretto!"
Pizza Margherita: "È shcorretto per chi paaga, ma no' per chi ingassa! Ah ah ah ah ah ah! Comungue pagherai, o altrimendi..." 
Rutto: "Altrimenti cosa?"
Pizza Margherita: "Diccillo, Vincenzì!" 
Vincenzino: "Altrimenti Pizza ci va in puzza e te fa a pezzi!" 
 
Tutto ciò è nettamente superiore all'originale!


Yogurt! 
 
Il Maestro Yoda, quello che continuava a contrarre lo scolo, è diventato un irresistibile Yogurt. Rispetto all'originale, il simpatico esserino dorato ha un finissimo fiuto per gli affari. Ci mostra come il film farà i veri soldi: collezioni di gadget che vanno dai cereali per la prima colazione a giocattoli pericolosi, ossia lanciafiamme che sarebbero in grado di incenerire gli xenomorfi. C'è anche la carta igienica con impressa l'immagine di Casco Nero, in modo che sia smerdata quotidianamente da migliaia di culi. Quella della carta igienica stampigliata con l'effigie del malnato è una fissazione del cineasta, che compare anche in Robin Hood - Un uomo in calzamaglia (Robin Hood: Men in Tights, 1993).  


Skroob : Scrocco

Il Presidente del pianeta Spaceball, incompetente, ridicolo e corrotto fino al midollo, ha come nome un semplice anagramma dello pseudonimo del regista ashkenazita: Brooks /bɹu:ks/ è diventato Skroob /skɹu:b/. In italiano ci si sarebbe aspettato l'adattamento in Scrubbo, che però non ha il benché minimo senso. Così è stato utilizzato Scrocco, dal termine tipico dell'italiano lombardo, che significa "furbo" - anche se il Presidente di Spaceballs, come si direbbe in Brianza, l'è minga tant scrocch
 
Memorabile: Il teletrasporto che ricompone il Presidente Scrocco invertendo la parte inferiore del corpo!  
 
 
Lord Dark Helmet : Lord Casco Nero
(= Lord Glande Sporco
)

Alla base della denominazione del malvagio di turno, evidente parodia di Darth Vader, c'è un osceno gioco di parole gergali. Il termine helmet sta sia per "casco" che per "glande" o "membro circonciso"; in slang lo smegma è chiamato anche soot, ossia "fuliggine". La trasposizione in italiano, Casco Nero, è abbastanza naturale, anche perché non si poteva certo chiamarlo Glande Sporco! In questo modo è stata persa l'assonanza tra Dark e Darth
 
Memorabile: Casco Nero infantile che gioca con i pupazzetti, fantasticando di impressionare la Principessa Vespa con le dimensioni del proprio... cazzco!

 
Colonel Sandurz : Colonnello Nunziatella

Il Colonnello Nunziatella è un grottesco adattamento del nome di Sandurz, che secondo alcuni sarebbe un'allusione alla celebre accademia militare britannica di Sandhurst (dove fu formato l'ex primo ministro Winston Churchill), ma in realtà è un semplice accostamento goliardico a Colonel Sanders, nome del fondatore della catena americana di fast food Kentucky Fried Chicken (KFC). È il colonnello dei polli! Per rendere chiaro il riferimento, Lord Casco Nero chiede al militare: "What's the matter, Colonel Sandurz? Chicken?" In italiano la domanda è stata resa così: "Qual è il problema, colonnello Nunziatella? Cacarella?"  
Questa è una traduzione in broccolino, tipico gergo italoamericano: "Guazzamara, Cornello Sandurso, cicche?" (in pratica è inglese americano italianizzato foneticamente). 
La parola gergale chicken "paura" è un'abbreviazione di chickenshit "paura", alla lettera "merda di pollo". Questo è un tipico uso idiomatico della parola shit "merda". Si immagina che una persona impaurita si defechi addosso una massa di escrementi mollicci, la cui consistenza ricorda quella degli stronzi dei polli! In italiano Nunziatella è stato costruito all'unico scopo di ottenere una rima con cacarella, visto che Colonel Sanders nel Bel Paese è poco conosciuto (anche se ho potuto verificare che attualmente ci sono 80 punti vendita di KFC, il primo aprì a Napoli nel 1975).

 
Asshole : Stronzo

In Italia lo stronzo è un bastardo o comunque una persona sgradevole (es. "è una stronza", "quanto sei stronzo", etc.). Per gli Anglosassoni il buco del culo, asshole, è invece un idiota (es. "you're a fucking asshole", etc.). Quindi la "traduzione" in italiano non è perfettamente sovrapponibile all'originale. Casco Nero a un certo punto sbotta: "Lo sapevo! Sono circondato da stronzi!" In realtà intendeva dire: "Lo sapevo! Sono circondato da idioti!" 
 
 
Princess Vespa : Principessa Vespa 
 
Non è stato facile capisce da dove il regista abbia tratto ispirazione per questo nome. In realtà è partito da una traduzione in italiano della parola inglese wasp, intendendola in senso etnico:

WASP (White Anglo-Saxon Protestant) => wasp "vespa" 

Questo nome fuorviante, Vespa, era stato attribuito alla figlia da Re Rolando nel disperato tentativo di nascondere alla Galassia le sue vere origini non goy, come si può dimostrare con solidissimi argomenti. 

Memorabile: L'attacco di rambite acuta!


King Roland : Re Rolando 

L'adattamento dell'antroponimo regale in italiano non ha comportato grosse difficoltà. Il castello sul pianeta Druidia è riconoscibile all'istante: è il castello di Neuschwanstein di Re Ludovico II in Baviera. Lo splendido maniero è stato modificato tramite verniciatura opaca con rampe aggiuntive. Apparso in molti film, è l'ispirazione originale per tutti i castelli dei parchi a tema Disney. 
 
 
Il sacro vincolo del Maiale!

Il Ministro di culto di Druidia erompe in un'imprecazione blasfema quando la cerimonia viene interrotta dal rumore fatto dal camper di Stella Solitaria. Il "sacro vincolo del matrimonio" diventa il "sacro vincolo del Maiale"! Non ci sono dubbi: quel Vescovo dei Druidi Riformati è di origine veneta! Suo nonno migrò su Druidia dal centro di Padova, dove passava il suo tempo a bestemmiare e a gorgogliare, proprio come fa Azathoth nel centro dell'Universo! Poi, guardando il film in lingua originale, si rimane sommamente delusi. Non c'è alcuna traccia di bestemmia. La parola più violenta pronunciata dal Ministro è "Holy!" Interessante notare come da "Holy!" si sia passati al "Maiale!" Si segnala l'ottima interpretazione dell'attore, l'espressivo Ronny Graham, che ci mette un impegno immenso.  


Una canzone satirica militare 
 
Vi ricordate il film di David Lean Il ponte sul fiume Kwai (The Bridge on the River Kwai, 1957)? Sì, quello con Alec Guinness che interpretava il colonnello britannico preso prigioniero dai Giapponesi. Quell'irritante e fastidiosissimo motivetto fischiettato incessantemente dagli inglesi, senza parole, in realtà era un canto satirico militare. Perché le parole sono state omesse? Semplice: per via della loro natura problematica, dato che contenevano menzione degli organi genitali. Mi occupo di riportarle in questa sede, tali e quali erano:
 
Hitler Has Only Got One Ball 
 
Hitler has only got one ball,
Göring has two but very small,
Himmler is rather sim'lar,
But poor old Goebbels has no balls at all. 

Questa è la spiegazione: 

- Adolf Hitler: voci di monorchidismo
   (una sola palla) 
- Göring e Himmler: voci di microorchidismo
   (palle piccolissime)
- Goebbels: voci di anorchidismo
   (assenza di palle) 
 
Ebbene, erano tutte voci insensate, propagandistiche. Ad esempio, Hitler non sarebbe stato arruolato e non avrebbe mai combattuto la Grande Guerra se avesse avuto un solo testicolo. Spesso le leggende hanno una concretezza che supera quella di un blocco di cemento, che permette loro di entrare a far parte dell'immaginario collettivo. Così Mel Brooks ha preso questo canto di scherno usato dalle truppe alleate e lo ha fatto fischiettare ai Dink-Dink, creature ispirate ai Jawa di Tatooine, che tutti abbiamo visto in Guerre Stellari. Con questa operazione, è stata ancora una volta esorcizzata la resurrezione di Hitler e dei suoi gerarchi: non torneranno come zombie.  
 
 
 L'umorismo del ghetto

Mel Brooks, nato Kaminsky e cresciuto nella rigida osservanza della religione ebraica (era stato avviato a diventare rabbino), è un ashkenazita tedesco da parte di padre e un ashkenazita russo da parte di madre. Da questo contesto ha ereditato un particolare tipo di umorismo caustico, corrosivo e in completa antitesi con lo stesso concetto di politically correct. Philip Roth lo aveva definito "umorismo del ghetto". Nel film in lingua originale ci sono diverse battute incentrate sull'identità ebraica della Diaspora, allusioni che uno spettatore italiano farebbe molta fatica a riconoscere. Eccone un elenco: 
 
1) Si evince che Lord Casco Nero è ebreo dal fatto che utilizza la parola yiddish putz "pene" (scritto putts nella sceneggiatura e nei sottotitoli). 
2) La Principessa Vespa è descritta da Barf come "Druish Princess" anziché come "Druid Princess". Nell'attuale pronuncia americana, Druish è quasi indistinguibile da Jewish. Il Canuomo in qualche modo considera "ebrea" la figlia di Re Rolando, anche se precisa che "She doesn't look Druish" (ossia: non ha il nasone). Il pianeta Druidia viene a contenere la radice di jew "ebreo": è quasi come se fosse Giudia, un segnacolo occulto che con i Druidi delle Gallie non ha nulla a che vedere.
3) La Principessa Vespa da giovane aveva un nasone colossale, proprio come Barbra Streisand, così suo padre Re Rolando le aveva regalato un intervento di chirurgia plastica per il suo compleanno. Allo stesso sovrano di Druidia, che pure ha le chiome intonse come un Merovingio, secondo alcuni sarebbero attribuiti tratti stereotipati del Popolo dei Numeri - anche se pare un semplice inglese dal volto grassoccio. Ecco... i capelli sono arricciati! 
3) La Principessa Vespa è minacciata di una forma di tortura che consiste nell'invertire il suo naso ("nose reversal"). Anche se non ha più un immenso nasone, la nobildonna trema di terrore all'idea di tornare com'era, tanto che capitola di fronte a questo punto sensibile. 
4) La Principessa Vespa afferma che l'asciugacapelli gigante le è "indispensabile per sopravvivere". Reagisce poi come una furia quando un colpo di folgoratore le sfiora la chioma. I capelli sono un argomento molto sensibile, basti pensare ai famosi riccioli, che pure sono tipici dei soli maschi. Evidentemente gli Ashkenaziti ortodossi hanno l'uso di portare sempre con sé un fon per acconciarsi i capelli. 
 
Queste sottili manifestazioni di umorismo yiddish sono talmente aliene alla sensibilità italiana da non essere state notate; le prime due non sono state neppure conservate nella traduzione. 
 
Nota: 
Per colmo dell'ironia, l'attrice Daphne Zuniga è cattolica romana; ha antenati guatemaltechi, polacchi e finlandesi. 
 
 
Non freniamo per nessuno

Sul retro dell'astronave compare la scritta We brake for nobody "Non freniamo per nessuno", memoria degli adesivi umoristici in voga nel Nord America, che dichiaravano l'intenzione di frenare per evitare di investire gli animali (es. I brake for animals, I brake for squirrels, I brake for raccoons, etc.). Nel sistema scolastico italiano il verbo to brake "frenare" non viene insegnato, così viene abitualmente confuso con il suo omofono to break "rompere", che tra l'altro si pronuncia allo stesso modo: /bɹeɪk/
 
 
 
Passione anale! 
 
Sul camper di Stella Solitaria compare un adesivo con la scritta I 💓 URANUS. In realtà è un codice goliardico: Uranus sta per Your Anus "il tuo ano". Così "Io amo Urano" = "Io amo il tuo ano". Cosa vuol farci capire il Signor Kaminsky con questo rebus? Ci comunica una verità subliminale: Stella Solitaria ha un'intensissima passione per l'orifizio anale delle femmine. Ci si può solo augurare che nel corso degli interminabili viaggi spaziali non utilizzasse il Canuomo come surrogato... Ebbene, ci sono alcuni fotogrammi che non lasciano adito a dubbi!
 
 
Curiosità 
 
In un'intervista televisiva del 2013 (poco prima di ricevere l'AFI Lifetime Achievement Award), Mel Brooks ha dichiarato di aver ottenuto personalmente il pieno permesso di George Lucas di parodiare qualsiasi cosa relativa a Star Wars a una condizione: che nessuna merce di alcun genere potesse essere prodotta e messa in vendita a partire dal film. Mel Brooks si è vendicato facendo fare merchandising a Yogurt - anche se nessuno dei prodotti esibiti è mai stato fabbricato in serie o venduto pubblicamente in alcun modo. George Lucas era così consapevole della natura inconsistente di Merde Stellari da temere in modo folle la concorrenza dei personaggi di Balle Spaziali!
 
Mel Brooks ha dovuto sopportare eroicamente sofferenze tremende per interpretare il personaggio di Yogurt. Il trucco color oro gli provocava terribili eruzioni cutanee sul viso e sul collo; siccome doveva camminare in ginocchio, aveva dolori lancinanti, nonostante indissasse le ginocchiere. Tuttavia, a dispetto di tutte queste difficoltà, gli è piaciuto moltissimo interpretare Yogurt e ha affermato che ne è valsa la pena. 
 
John Hurt ha affermato che Mel Brooks lo ha convinto a auto-parodiare il suo ruolo in Alien (1979), traendolo in inganno e facendogli sembrare che sarebbe stato un breve "cameo". Solo quando Hurt arrivò sul set si rese conto che l'intera scena era un'elaborata parodia della scena dell'eruzione toracica del feto alieno. Hurt rimase seccato perché il regista ashkenazita, abbastanza tirchio, non gli corrispose alcun compenso.  
 
Una maschera a pieno facciale simile al muso di un bulldog rugoso è stata originariamente costruita per il personaggio di Rutto, ma l'arguto Mel Brooks ha "scherzato" dicendo: "Se avessero voluto nascondere John Candy dietro una maschera, si sarebbe potuto anche assumere qualcun altro per la metà del prezzo". Successivamente hanno applicato un pezzo di naso posticcio e un labbro superiore di gomma, che Candy ha approvato - ma ancora una volta l'oculato regista ha detto no. Alla fine hanno optato per le orecchie animatroniche collegate a un parrucchino rossiccio, una piccola applicazione sul naso e una benda su un occhio, proprio come il cane Petey dei cortometraggi Our Gang.  

 
Sequel progettati e abortiti 
 
Alla concreta possibilità di un sequel si allude già nel film, quando Yogurt dice: "Ci vedremo tutti in Balle Spaziali 2 se troveremo un produttore disposto a farlo".  Questo è puro genio cinematografico, unito alla dissacrazione assoluta del successo di Guerre Stellari. A un certo punto si è parlato di Spaceballs 2 - The Search for More Money, che non si è mai concretizzato. Secondo Moranis, a questo sequel ne doveva seguire addirittura un altro: Spaceballs III - The Search for Spaceballs II - ma forse era soltanto un equivoco nato da un lazzo goliardico dell'Ashkenazita.
 
Una serie di animazione 
 
Risale al 2009 una serie a cartoni animati per adulti ispirata a Balle Spaziali, intitolata Spaceballs: The Animated Series (2008-2009), copro-dotta dallo stesso Mel Brooks, da Chad Hammes e da Rainer Soehnlein. Una copro-duzione USA-Canada-Germania. Lo stesso Brooks ritornò a doppiare il Presidente Scrocco e Yogurt. Tino Insana ha sostituito John Candy nel doppiaggio del Canuomo, dato che nel frattempo l'attore era deceduto. 

Uno pseudo-sequel  
 
Un film del 1989, diretto da David Odell, Martians Go Home, è stato distribuito in Italia come Balle Spaziali 2 - La vendetta. In realtà è una commedia fantascientifica vagamente ispirata al romanzo Marziani, andate a casa! (Martians, Go Home, 1955) di Fredric Brown (proprio lui, quello di Sentinella!). In buona sostanza è una satira delle storie di invasioni aliene. La pellicola di Odell non ha nulla a che fare con quella di Mel Brooks; ovviamente nel mondo anglosassone nessuno la associa a Balle Spaziali.