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martedì 13 dicembre 2022

I TODESCHI DI ARENZANO: UNA MINORANZA GERMANOFONA NELLA LIGURIA MEDIEVALE

Tutti conoscono gli Altoatesini, eppure non sono gli unici parlanti di una lingua germanica in Italia. Anche se nel sistema scolastico italiano non viene insegnato, esistono ancora oggi sul territorio nazionale diverse minoranze linguistiche germaniche, che risalgono a migrazioni medievali di Bavari (Cimbri, Mocheni, Saurani, Sappadini, Timavesi, tedescofoni della Val Canale) e Alemanni (Walser, diffusi nel Piemonte alpino e in Valle d'Aosta). Anche se ormai sono in un grave stato di decadenza, se ne ha estesa documentazione. Già in epoca rinascimentale qualche studioso si interessò a queste comunità alloglotte, ipotizzando che potessero risalire alle cosiddette "Invasioni barbariche". Anche se tale idea si è rivelata errata, resta sempre una domanda: sono esistite isole linguistiche germaniche di origine più antica di quelle a noi conosciute, poi estinte? Certo che sì. Più si va indietro nel tempo, più si possono trovare tracce di comunità nate da migrazioni giunte da Oltralpe, quindi incastonate nel mondo romanzo e in seguito assimilate, disperse. Ne troviamo traccia anche in zone insospettabili, come la Liguria.

Fiorenzo Toso (Sassari) è l'autore dell'articolo Contributo allo studio della toponimia in Liguria: i nomi di luogo del comune di Arenzano (Genova) in prospettiva storica, pubblicato sulla Rivista Italiana di Onomastica (RION), volume XVII (2011), 2 (Società Editrice Romana).

Questo è quanto riportato a pagg. 531-532:   

"La tradizione insistente che parla di un ripopolamento della costa arenzanese a partire dalle valli dell’entroterra dopo la fine delle scorrerie saracene, verso il 1000, sembra dunque non priva di fondamento, e tale trasferimento potrebbe avere coinvolto i discendenti di un insediamento germanico la cui relativa persistenza culturale, se non linguistica, potrebbe risultare confermata (per quanto questo genere di considerazioni sia sempre arrischiato), da una discreta fedeltà a un’antroponimia germanica 37 protrattasi anche successiva mente (secondo quanto pare risultare, almeno, dall’abbondanza di cognomi tradizionali della stessa origine).38"

Questo è il testo della nota 37, sommamente interessante, di cui consiglio l'attenta lettura:

"Per quanto assai poco probante, considerando la diffusione ampia di antroponimi di deri
vazione germanica nella Liguria medievale, è significativa l’abbondanza di nomi di questa origine relativi a personaggi provenienti da Arenzano menzionati nella documentazione medievale. Senza voler offrire un panorama esaustivo, basto qui ricordare (da varie fonti citate da DE NEGRI 1953): Rotulfo de Airençano de Terralba (1190), Arnaldo Arpavegia, Anselmo Caito (1191), Anfuxius Caito, Ansaldo da Arenzano, Anselmo da Arenzano, Vivaldo da Arenzano (1198), Anselmo Maçanar, Blavasco da Arenzano (1205), Vivaldo Baili (1210), Retulfo di Arenzano (1233), Ansaldo di Arenzano (1258-68), Lanfranco Pelle, Vivaldo de Redulfo (1264), Loterengo di Arenzano (1274), Enrico da Arenzano, Guglielmo da ArenzanoCanuto da Arenzano, Gualtiero da Arenzano, Guglielmo Portino (1289-90, tutti trasferiti nella colonia genovese di Caffa), Gandolfo Airaldi, Enrico Meraldo (1300, a Famagosta), Percivale da Arenzano, Bartolino di Guasco (1300, alla Pera), Gio Garibaldo, Oberto Chiosonio (1343-46), e ancora (da VLSB : I .1, 96) Vivaldus Buga de Arenzano (1268), Ansaldo draperio de Arenzano (1268), Todiscus de Arenzano (1408), e così via. Suggestiva, anche se evidentemente non la si può collegare a una persistenza “etnica” remota, è anche la denominazione, nel 1191, di una spiaggia «in Arenzano, in ora que dicitur todesca» ( VLSB: I.1, 96)." 

Questo è il testo della nota 38

"Nell’onimia locale spicca ancor oggi per altissima frequenza il cognome Anselmo (e Anselmus è documentato a Genova nel 964, PETRACCO SICARDI 1985: 29, e ad Arenzano dal 1191), che come nel caso di altri gentilizi arenzanesi ha rivestito a lungo una funzione “territoriale”, coinvolgendo famiglie di una precisa area dell’entroterra, la cui originaria parentela non è affatto provata: come per altri cognomi della zona, così, è tuttora necessario un complesso sistema di numiaggi (soprannomi) per facilitare l’individuazione delle persone. Tra gli altri cognomi di origine germanica, vanno ricordati gli estinti Enrile e Bianco, l’ancor frequente Roba col derivato Robello, gli ormai rari Tixe (< TISO) e Isetta/Izetta (cfr. i nomi propri italiani Isa, Isabella, Isotta, ecc.), i vari Ghiglini/Ghigin, Ghigliotti/Ghigiòtti, Ghigliazza/Ghigiassa (da WILJAN ‘volontà’, cfr. il nome proprio Guglielmo, attraverso Guilia, Wilia attestato a Genova verso il 1150, cfr. DE FELICE 1978). 

Per quanto Toso si mostri fondamentalmente scettico, quasi per paura del dogma dei romanisti, dobbiamo riconoscere che qualcosa di importante lo ha scoperto. Affermo senza timore di smentita l'esistenza di un'isola alloglotta ad Arenzano, dove era parlata ancora in epoca tarda una forma di longobardo, che non era ancora estinta quando il borgo fu ripopolato con valligiani deportati dall'interno. 

Alcune etimologie antroponimiche: 

Molti antroponimi longobardi o di altra origine germanica erano diffusissimi in molte zone dell'Italia medievale. Tuttavia, in Arenzano si segnala una loro particolare concentrazione. Sono particolarmente interessanti.  

Airaldi 
Forma protogermanica: *χariwaldaz 
   (< *χarjaz "esercito" + *waldaz "che domina")
  Significato: "Principe dell'Esercito" 
Nota: 
La terminazione -i indica tipicamente un patronimico: Gandolfo Airaldi = Gandolfo figlio di Airaldo. Così sono nati moltissimi cognomi italiani.

Anfuxius 
Forma protogermanica: *Χandufunsaz 
   (< *χanduz "mano" + *funsaz "pronto")
 Significato: "Pronto di mano"

Ansaldo 
Forma protogermanica: *Ansuwaldaz 
   (< *ansuz "semidio" + *waldaz "che domina")
  Significato: "Principe dei Semidei"

Anselmo 
Forma protogermanica: *Ansuχilmaz 
   (< *ansuz "semidio" + *χilmaz "elmo, protezione")
  Significato: "Protezione dei Semidei"

Arnaldo 
Forma protogermanica: *Arnuwaldaz 
   (< *arnuz "aquila" + *waldaz "che domina") 
  Significato: "Principe delle Aquile" 

Blavasco 
Forma protogermanica: *Blǣwiskaz 
   (< *blǣwaz "blu", "azzurro")
  Significato: "Bluastro"
Nota: 
In longobardo esistono molte attestazioni di un suffisso derivato dal protogermanico -*askaz, usato accanto al ben noto suffisso -*iskaz (da cui tedesco -isch, inglese -ish). Non si è mai capita l'origine di questa forma alternativa. Alcuni la reputano ligure, ma la cosa non mi pare plausibile.

Caito 
Forma protogermanica: *Gaiðaz 
   (< *gaiðō "punta della lancia") 
  Significato: "Punta di lancia" 

Chiosonio 
Forma protogermanica: *Keusǣn, *Keusōnjaz  
   (< *keusanan "scegliere")
  Significato: "Colui che sceglie"
Nota: 
Il cognome Chiosoni è ancora diffuso nella stessa zona ligure. 

Gandolfo 
Forma protogermanica: *Gandawulfaz 
   (< *gandaz "demone" + *wulfaz "lupo") 
  Significato: "Lupo dei Demoni"

Garibaldo 
Forma protogermanica: *Gaizabalþaz 
   (< *gaizaz "lancia" + *balþaz "audace") 
  Significato: "Audace di lancia" 

Guglielmo 
Forma protogermanica: *Wiljaχilmaz 
   (< *wiljǣn "desiderio" + *χilmaz "elmo, protezione") 
  Significato: "Protezione del desiderio" 

Lanfranco 
Forma protogermanica: *Landafrankaz 
  (< *landan "terra, territorio" + *frankaz "giavellotto")
  Significato: "Giavellotto del territorio" 

Loterengo 
Forma protogermanica: *Χlūðaχaringaz
  Significato: "Discendente di Esercito Famoso" 
   (< *χlūðaz "famoso" + *χarjaz "esercito + -*ingaz,
    suffisso indicante discendenza)
Nota: 
Un nome della tradizione dei Franchi. Si è chiaramente formato in epoca tarda. 

Meraldo 
Forma protogermanica: *Marīwaldaz 
   (< *marīn "mare" + *waldaz "che domina") 
  Significato: "Principe del Mare" 
N.B.
Si noti l'Umlaut palatale (la vocale -a- che diventa -e- per influsso di una successiva vocale -i- poi scomparsa), indice della tarda epoca di sopravvivenza della lingua longobarda. 
Esiste anche il nome Maraldo, che però è dal protogermanico *Mǣriwaldaz "Principe Famoso" (< *mǣriz "famoso" + *waldaz "che domina"). 

Oberto 
Forma protogermanica: *Xuγuberχtaz 
   (< *χuγuz "intelletto, mente" + *berχtaz "splendente")
  Significato "Splendente d'Intelletto" 
N.B. 
L'intelletto era inteso come uno dei due corvi di Godan, proprio come Huginn nella tradizione norrena.

Redulfo, Retulfo 
Forma protogermanica: *Raiðawulfaz 
    (< *raiðaz "pronto, rapido" + *wulfaz "lupo") 
  Significato: "Lupo rapido" 

Rotulfo
Forma protogermanica: *Χrōþiwulfaz 
    (< *χrōþiz "fama" + *wulfaz "lupo") 
  Significato: "Lupo della fama" 

Todiscus 
Forma protogermanica: *Þeuðiskaz "della tribù",
    "del popolo" 
   (< *þeuðō "tribù", "popolo" + -*iskaz, suffisso aggettivale) 
Nota: 
Rimanda all'istante al toponimo ora todesca "spiaggia tedesca". Si consideri la sua datazione molto tarda dell'antroponimo (inizi XV secolo) come prova della persistenza della memoria di un'origine alloglotta. 

Vivaldus  
Forma protogermanica: *Wīγawaldaz 
    (< *wīγan "combattimento" + *waldaz "che domina")
  Significato: "Principe del combattimento" 

Sono convinto che ad eventuali lettori potrebbe piacere esplorare le ricostruzioni della lingua protogermanica. Riporto così la sezione del Wiktionary in inglese che contiene molti dati utili, anche se l'ortografia usata non è identica a quella che utilizzo. 

Conclusioni: 

Dobbiamo raccogliere informazioni e connetterle senza sosta, in modo tale da ricostruire un passato dimenticato, cercando di estrarlo dal Nulla in cui è stato fatto sprofondare da studiosi ideologizzati. 

mercoledì 7 dicembre 2022

ETIMOLOGIA LONGOBARDA DEL TOPONIMO AFFORI

Tra i molti quartieri di Milano, uno ha un nome particolarmente bizzarro e degno di nota: Affori. Si trova nella periferia settentrionale della città. "Vi si trovano cascine, palazzi d'epoca dei primi novecento, ville e case borghesi, edilizia popolare del boom anni sessanta e bei condomini recenti" (Fonte: Tripadvisor). Un tempo il toponimo in questione era famoso e dava nome a una locuzione di uso corrente: la Banda d'Affori. Esisteva anche una canzone popolare milanese intitolata Il tamburo della Banda d'Affori (1942), testo di Mario Panzeri e Nino Rastelli, interpretata da Aldo Donà e in seguito dal mitico Nanni Svampa. Faceva così: "L'è 'l tamburo principal della Banda d'Affori, ch'el comanda cinquecentocinquanta pifferi". Tale banda musicale è stata fondata nel 1853 da un piccolo gruppo di appassionati di musica, divenendo poi un corpo bandistico importante. Risulta attiva ancora oggi. 

Toponimo: Affori 
Forme milanesi: Affor, Affer
Pronuncia: /'afur/, /'afer/ 
(accento sulla prima sillaba)

Attestazione antica: 
Affoni 
Pronuncia: /'affoni/ 
(accento sulla prima sillaba) 
Varianti: Afoni, Afori, Avori 
Epoca della prima attesazione nota: Anno 915. 
Documento: Codice Diplomatico Longobardo. 
Riferimento: Colonna 796/d 
Testo: Signum manus Ambrosii de loco Affoni. 
Altre datazioni: Afoni (anno 1006), Afori (anno 1009; anno 1214), Avori (anno 1019).
Nota: 
Le circostanze in cui si è prodotto il rotacismo della nasale -n- sono oscure. Secondo i romanisti, l'alternanza -r / -n rilevata nelle trascrizioni Afori / Afoni sarebbe analoga a quella riscontra negli antroponimi Cristoffer / Cristoffen "Cristoforo" o Melchiorre / Marchionn. Tuttavia, in questi casi la forma con -r- è quella originale, mentre risulta chiaro che nel caso di Affori la forma più antica è quella in -n-.  

False etimologie latine 
 
1) Latino Ad fontem "Alla fonte"; 
2) Latino Ad forum "Al mercato";  
3) Latino A foris "Da fuori", "Fuori (Milano)", da Sancta Iustina a foris, supposto nome della chiesa del paese, per distinguerla da un'altra chiesa di Santa Giustina, collocata in Milano presso Porta Romana. 
4) Latino Ad forem "Alla porta", "All'entrata", riferito al borgo intorno alla chiesa di cui sopra, intesa come "chiesa foranea". 
Note: 
Questi rozzissimi tentativi di spiegazione, frutto di latinisti rudimentali di qualche parrocchia sprofondata nel coma storico, sono a dir poco insensati. Non è possibile che l'accento sia passato sulla preposizione, che è per sua natura atona.  Parole come fontem, forum e simili non possono essere tagliuzzate o ridotte a mere terminazioni atone seguendo le bizze dell'arbitrio. Anche ammettendo tali stupide pseudoetimologie, gli esiti in milanese sarebbero stati questi, tutti con l'accento sull'ultima sillaba: 
1) *Affont /*a'funt/ 
2) *Affœur /*a'för/
3) *Affœur /*a'för/ 
4) *Affœur /*a'för/ 
Tutto ciò è in contrasto con la realtà dei fatti. Contra factum non fit argumentum

Ulteriori false etimologie 

i) Il toponimo Affori deriverebbe dall'antroponimo latino Afer alla lettera "Africano", attestato in un'iscrizione su lapide (CIL V, 5864). Se così fosse, troveremmo nei documenti il genitivo Afri, cosa che non avviene. Questo tentativo etimologico contraddice le attestazioni.
ii) Secondo un'ipotesi trovata nel magma informe del Web, il toponimo Affori sarebbe da accostarsi al seguente antroponimo:  
 
Antico inglese: Offa, nome di un Re degli Angli 
Varianti: Wuffa, Uffa 
Etimologia: 
L'antroponimo si spiega come un ipocoristico dell'antico inglese wulf "lupo". 
Un simile antroponimo longobardo attestato: Hoffo
(la consonante h- non è etimologica ed era muta; vedi Colizzi, 2022). 
Nota: 
Come si può ben vedere, questo tentativo etimologico non può spiegare le attestazioni storiche. Il vocalismo è incompatibile con quello di Affoni, etc.

L'etimologia più plausibile 

Protogermanico: *apǣn 
Ricostruzioni alternative: *apô 
Genere: maschile 
Significato: "scimmia"; "persona stupida" 
    Esito antico alto tedesco: affo "scimmia" 
         Esito medio alto tedesco: affe "scimmia"
         Esito tedesco moderno: Affe "scimmia"
    Esito longobardo: *apho, *affo "scimmia" 
    Esito antico sassone: apo "scimmia"
    Esito antico inglese: apa "scimmia"
        Esito medio inglese: ape, aape, eape "scimmia"
        Esito inglese moderno: ape "scimmia"
    Esito norreno: api "scimmia"; "persona stupida" 
    Esito gotico: *apa "scimmia" 

Questa è la declinazione protogermanica ricostruibile: 

Singolare:
nominativo: *apǣn
vocativo: *apǣn
accusativo: *apanun
genitivo: *apiniz 
dativo: *apini  
strumentale: *apinǣ 

Plurale: 
nominativo: *apaniz
vocativo: *apaniz
accusativo: *apaniz
genitivo: *apanôn
dativo: *apammaz
strumentale: *apammiz 


Questa è la declinazione dell'esito antico alto tedesco:

Singolare: 
nominativo: affo 
accusativo: affon, affun 
genitivo: affen, affin 
dativo: affen, affin 

Plurale: 
nominativo: affon, affun
accusativo: affon, affun 
genitivo: affôno 
dativo: affôm, affôn 

Questa è la declinazione dell'esito longobardo ricostruibile: 

Singolare: 
nominativo: *apho, *affo 
accusativo: *aphon, *affon 
genitivo: *aphon, *affon 
dativo: *aphon, *affon 

Plurale: 
nominativo: *aphon, *affon 
accusativo: *aphon, *affon 
genitivo: *aphono, *affono 
dativo: *aphon, *affon 

Forme latinizzate alla base del toponimo: 
genitivo singolare: Affoni 
nominativo plurale: Affoni 

Semantica 

La possibilità sono due: 

a) L'abitato ha tratto il nome dal suo fondatore, che si sarebbe chiamato Affo "Scimmia"; 
b) L'abitato ha tratto il nome dalla sua popolazione, che avrebbe avuto una fama di scarsa intelligenza e di stupidità. Il senso di "persona stupida" è ben attestato in norreno e dovette essere comune. Esempio: norreno margr verðr af aurum api "i soldi rendono la gente (come) una scimmia". 

Dal momento che le attestazioni di Affoni e varianti sembrano essere genitivi singolari (es. de loco Affonivico Afori, locus Afori, loco et fundus Avoni, etc.), l'interpretazione favorita è la prima: Affoni = di Affo. Se valesse la seconda, dovremmo assumere che Affoni è una forma indeclinabile, il che porrebbe qualche problema morfologico.  

Conclusioni 

Colgo l'ennesima occasione per stigmatizzare Google, che smuove la polvere e diffonde i deliri di dilettanti ormai ricomposti negli ossari, dando loro un'immeritata autorevolezza - complici le perversioni immonde del sistema scolastico. 

sabato 3 dicembre 2022

L'AMERICANIZZAZIONE FORZATA DEI COGNOMI TEDESCHI

Mi accingo ad esporre in questa sede un fatto che può essere soltanto definito con una parola: etnocidio. L'intera società degli Stati Uniti d'America è fondata su un principio sommamente oppressivo: per quanto varia e molteplice possa essere l'origine delle genti che risiedono nel territorio, essi devono a tutti i costi avere una sola ed unica lingua, dato che sono incorporati in un unico popolo, quello Americano. Non è sufficiente che la totalità dei cittadini conosca alla perfezione ed usi la lingua inglese americana: è ostacolata la conservazione della conoscenza della lingua di origine. Dove ne sussista qualche memoria, essa deve essere cancellata. Ovviamente non esiste una legge scritta che sancisca questo (non esiste una lingua ufficiale), tuttavia è un principio vivo ed operante. 


Già ai tempi della Grande Guerra, fu condotta una campagna di odio mortale nei confronti della Germania, della sua lingua e della sua cultura. Ricordo un manifesto pubblicitario, che mostrava un gigantesco scimmione col tipico elmo prussiano ornato dalla punta di una lancia e una clava poderosa con sopra scritto "KULTUR". L'allusione era ovviamente al cosiddetto Kulturkampf, alla lettera "Lotta per la Cultura", condotta dal Cancelliere Otto von Bismarck (1815 - 1898). Nel manifesto, la scimmia colossale e aggressiva, che rappresentava il Kaiser, afferrava una sensuale donna bionda, chiaro simbolo dell'America. Una scritta campeggiava in alto, a mo' di imperativo bellico, istigando il lettore: "DESTROY THIS MAD BRUTE", ossia "Distruggete questo folle bruto". L'autore accreditato di questo orrore è l'artista visivo Harry Ryle Hopps (1869 - 1937), ma in realtà sono convinto che l'idea ispiratrice sia da attribuire in toto al maligno Edward Louis Bernays (1891 - 1991), cugino di Sigmund Freud e maestro di manipolazione delle masse. Da queste opere oltremodo perniciose nacque un clima di persecuzione tale che moltissime persone di ascendenza tedesca cercarono scampo cambiando il proprio cognome di origine, facendo del loro meglio per offuscare  o nascondere qualsiasi connessione con la Germania. Spesso la conservazione della lingua tedesca nell'uso comune, ad esempio in famiglia, era vista come una prova di tradimento e trattata di conseguenza. La stampa in lingua tedesca fu abolita. Furono dati alle fiamme mucchi di libri in lingua tedesca. Furono chiuse le scuole parrocchiali che insegnavano in lingua tedesca. Come conseguenza di queste politiche, la lingua tedesca si ridusse in condizioni catacombali, scomparendo dalla vita pubblica. 


Si segnala il caso di Robert Paul Prager (1888 - 1918), un immigrante nato a Dresda, che finì linciato in Illinois a causa della dilagante isteria anti-germanica. Mentre il clima di paranoia bellica raggiungeva il suo acme, Prager fu accusato di essere una spia e di avere idee socialiste. Così alcune centinaia di uomini e ragazzi lo prelevarono nella sua abitazione. Prima lo umiliarono, lo massacrarono di bastonate e lo costrinsero a camminare scalzo sui cocci di vetro, poi lo impiccarono. Il linciaggio destò la condanna dal Presidente Woodrow Wilson. Attualmente nessuno si ricorda di questi fatti, dato che l'Illinois esiste nella fantasia popolare soltanto come un luogo pieno zeppo di nazisti. 


Una rinnovata ondata persecutoria colpì i cittadini americani di origine tedesca nel corso della Seconda Guerra Mondiale, portando a un'altra ondata di cambiamenti di cognome. Negli anni '40 comparvero manifesti in cui si invitava a non parlare la lingua del Nemico, perché nel suo vocabolario non vi era traccia delle Quattro Libertà. Dunque la "libertà" doveva essere la costrizione ad abbandonare l'eredità dei propri antenati. Ecco uno dei più stridenti e odiosi paradossi della democrazia! Non dobbiamo dimenticare che nel Texas moltissimi furono accusati di essere spie di Hitler, internati in campi di prigionia e costretti ad abiurare la loro stessa identità, tanto che la lingua tedesca da allora non fu più trasmessa alle nuove generazioni. Paradosso su paradosso: negli anni '20  il Ku Klux Klan aveva perseguitato e cercato di eliminare dal Texas quel gruppo etnico! Persino uno degli Stati con una delle più consistenti comunità storiche di parlanti germanofoni, la Pennsylvania, vide diminuire drasticamente l'apprendimento da parte dei più giovani, da una generazione all'altra. Oggi solo una minoranza dei discendenti è in grado di parlare in modo fluente la varietà locale della lingua tedesca, il Pennsylvania Dutch. Le politiche nocive fanno più danni dell'amianto! 

I cognomi adattati

In alcuni casi, l'adattamento dal tedesco all'inglese è soltanto ortografico, in altri è stata applicata una traduzione. In qualche caso la traduzione è errata. Se il cognome mimetizzato era già diffuso e genuinamente anglosassone, il risultato era ritenuto desiderabile in massimo grado. Ecco un elenco di cognomi adattati: 

Adler => Eagle 
Alscher => Aleshire 
Baer
=> Bear 
Baumann
=> Bowman, Baughman  
Bäumeler
=> Bimeler 
Becker, B
äcker => Baker, Beck 
Beier => Byer, Byers 
Beiler => Baylor 
Berger => Barger 
Bethke => Bethkey 
Betz => Bates 
Bieler
=> Beeler 
Birckenbeuel => Perkapeal, Pirkeypile, Porcabile 
Blume
=> Bloom 
Bode
=> Bodey 
Boscher
=> Bosher 
Böhm => Bame, Beam 
Brann => Brown 
Brauer => Brewer 
Braun => Brown 
Brändle => Brantley 
Breitkopf
=> Broadhead 
Bresler, Bressler => Presley 
Bruckner => Brookner 
Buehring
=> Bouhring 
Bürger
=> Burger  
Busch
=> Bush 
Christmann
=> Chrisman 
Clemenz
=> Clements, Clemons 
Dunkelberger
=> Dunkleberger 
Eichhoff
=> Eickoff 
Eisenhauer => Ironcutter 
Engel
=> Angle, Angel  
Erhardt
=> Airheard 
Fassbinder
=> Cooper 
Feuerstein => Firestone
Fischer => Fisher 
Flemming => Fleming 
Förster => Foster 
Frei, Frey => Fry 
Freimann => Freeman 
Freund => Friend 
Frohmann => Froman 
Fröbel => Fravel 
Fuchs => Fox 
Fuhrmann => Furman 
Fuss => Foos 
Fürst => Furst 
Gärtner => Gardner 
Geier => Kyer 
Gerber => Garber; Tanner 
Gerth => Garth 
Goethe => Goethie 
Goetz
=> Gates, Yates 
Goldschmidt => Goldsmith 
Gottlieb
=> Cudlipp 
Göbel, Goebel => Gable 
Graf => Grove 
Gruen => Green 
Gruenebaum => Greentree 
Guengerich => Gingerich, Gingrich 
Gute, Gude => Goode 
Gutmann => Goodman 
Hafer => Haver 
Harbach => Harbough 
Hartenstein => Hartenstine 
Hausmann => Houseman 
Heid => Hite 
Heide => Hidy 
Heilmann => Hileman 
Heiner => Hiner 
Heinz => Hines 
Heiss => Hayes 
Hermann => Harman 
Herr => Harr 
Herschi => Hershey 
Herzog
=> Duke 
Hirschberger
=> Harshbarger 
Hoffmann => HoffmanHuffman 
Hofheinz => Huffines 
Huber => Hoover, OubreOuvre 
Huth
=> Hood 
Jahraus
=> Yahraus 
J
ägerJaeger => Yeager, Yager, Yaeger; Hunter   
Joder
=> Yoder 
John
=> Jone, Jones 
Jundt => Yount 
Jung
=> Young 
Jungfleisch
=> Yungfleisch 
Jungwirth
=> Yungvirt 
Jüngling
=> Yuengling, Yingling 
Jüngst
=> Yingst 
Kade
=> Kadey, Kadie 
Kaiser
=> Kizer, Keyser 
Keil => Kyle 
Kieffer
, Kiefer => Pine 
Kirchmann => Churchman 
Kirchwall => Kercheval 
Klein => KlineClineClyne; Small   
Koch => Cook 
Kohl => Cole 
Kohlmann => Coleman 
Koppel => Copple 
KönigKoenig => King 
Krause = Krouse, Grouse 
Krämer, Kraemer => Kremer, Creamer 
Kreutzer = Crozer 
Kuester = Custer 
Kugler => Coogler 
Kuhn => Coon 
Kuntz => Coons, Coontz, Kountz  
Kurz => Short 
Kühlbach => Coolbaugh 
Kühn, Kuehn => KeehnKiihn 
Kühne => Keehney   
Lang => Long 
Lange => LongLangey, Langie 
Lauter
=> Lowther 
Lehmann
=> Layman 
Leibrock => Lybrock 
Lentz => Lantz 
Lewerenz => Leverenz 
Lieber
=> Liewer 
Lorenz
=> Lawrence 
Löwe
=> Lyon, Lyons 
Löwenstein
=> Livingstone 
Luckenbach
=> Lookabaugh 
Ludwig
=> Lewis 
Manz
=> Mounce 
Marschall
=> Marshall 
Merkle
=> Merkley 
Mertz
=> Martz 
Meyer, Meier => Myers, Moyer 
Moeschl
=> Mitchell 
Moritz
=> Morris 
Müller, Mueller => Miller 
Nagel => Nagle 
Neibert => Nighbart 
Neuhaus => Newhouse 
Neuhäuser => Nihizer 
Neumann, Neuman => Newman 
Oehm => Ames 
Oppenheimer
=> Oppenhimer 
Pfalzgraf, Pfaltzgraf
=> Palsgraf, Falsgraf 
Pfeffer
=> Peffer, Feffer 
Pfersching
=> Pershing, Fershing 
Pfister
=> Pister, Fister 
Presler, Pressler => Presley 
Puttmann => Putman 
Reiher => Ryer 
Reimann => Rayman 
Reiner => Riner 
Reiss => Rice 
Richenbacher => Rickenbacker 
Ried => Reed 
Rieple => Rippley 
Riese
=> Rees, Reese 
Roemer
=> Romer 
Rothmann
=> Redman 
Rübsam, R
übsamen => Turnipseed 
Sauer => Sower 
Sauter
=> Southers 
Schaf => Chauffe
Schanz
=> Chance 
Scharf
=> Sharp 
Schäfer => Shaffer, Shepherd 
Schenk
=> Shank 
Scheuner
=> Shewner 
Schild, Schildt => Shield 
Schimmelpfennig => Shimmelpennig, Shimmelfennig 
Schmal => Small 
Schmidt, Schmid, SchmiedSchmitz => Smith 
Schneider => Taylor; Snyder, Snyder 
Schoeplein
=> Chapline 
Schreiber
=> Shriver 
Schuermann
=> Shurman, Sherman 
Schuessler
=> Chisler 
Schuetz => Sheetz 
Schumacher => Shoemaker 
Schumann => Shuman, Choohman 
Schwaiger => Shepherd 
Schwangau => Swango
Schwartz, Schwarz => Black; Swartz 
Schwartzenbach
=> Swartzenbaugh 
Schweinfurt => Swineford 
Schweitzer => Switzer 
Seidenstricker => Silknitter 
Seilers
=> Siler 
Siegel
=> Siegle, Seagles, Syele, Siele
Spannagel
=> Sponaugle 
Spengler
=> Spangler 
Stahl => Steel 
Staufer => Stover 
Stein => Stone 
Steiner => Stiner, Stoner 
Steinmetz => Stinemetz 
Steuer, Steuert, Steier, Steiert => Stewart, Stuart 
Storch
=> Stork 
Taucher
=> Taugher 
Tempel
=> Temple 
Thalheimer
=> Thalhimer 
Tiefert
, Tiffert, Differt => Teaford 
Traut
=> Trout 
Treuer
=> Troyer 
Uhl
=> Ewel 
Vierlaender
=> Verlander 
Vogel
=> Bogle 
Wachter
=> Walker 
Wagner
=> Wagoner, Waggoner 
Wassermann
=> Waterman 
Weber => Weaver 
Weimar => Wymar 
WeißWeiss => White  
Welker, Welcker => Walker 
Werner
=> Warner 
Wieden
=> Weedon 
Wiegand
=> Wehunt 
Wieland
=> Wyland 
Wier
=> Wyer 
Wilhelm => Williams 
Willcke
=> Willkie 
Winkler
=> Vinkler 
Zimmermann => Carpenter 
Zug => Zook
Zürn => Zern 

Numerosi sono i casi di cognomi composti con traduzioni o adattamenti parziali. In altre parole, soltanto un membro è stato anglicizzato. A volte si ha l'impressione che ciò indichi un certo declino nella capacità di intendere la lingua tedesca. In qualche caso la traduzione del membro adattato del composto è falsa. Ecco un sintetico elenco di cognomi di questo tipo: 

Apfelbaum => Applebaum 
Armagost => Armacost 
Armstädt
=> Armistead, Armsteed 
Baumgarten => Baumgarden 
Blumenberg => Bloomberg 
Braunstein => Brownstein 
Eisenhauer => Eisenhower 
Erhard => Earhart 
Gruenebaum => Greenbaum 
Grünberg => Greenberg 
Grünspan => Greenspan 
Gutweiler => Goodweiler 
Haudenschild => Haudenshield 
Holzapfle => Holzapple 
Löwenstein => Lovenstine 
Messerschmidt
=> Messersmith 
Neumeyer => Newmeyer 
Ottenbreit => Ottenbrite 
Rothmann
=> Rodman 
Spritznagel => Spritznogle 
Steinbach
=> Stainback 
Steinweg => Steinway 
Weinberg => Wineberg 
Zimmermann
=> Simmerman 

Non mancano etimologie popolari: 

Kirchthaler => Cashdollar
Pfannebecker => Pennypacker 
Rübsam => Reapsome 
Schwartz => Sewards 
Todenackers => Toothatchers 

Si hanno persino alcuni esempi di cognomi mascherati in modo tale da sembrare irlandesi o scozzesi: 

Muckenfuss => McAfoos 
Mückenheimer => McEnheimer 
Ödekoven => O'Dekoven 

Come si può vedere, nemmeno i cognomi di famiglie di origine ebrea ashkenazita sono stati esentati dal processo di assimilazione, come si può vedere: solo per fare un esempio, notiamo Gutmann (varianti: Guttman, Gutman, Guthman) adattato in Goodman. Si noterà che Goodman è anche una forma anglicizzata del cognome ispanico Guzmán, che in origine aveva lo stesso significato, provenendo dalla lingua dei Goti. 

Come si può vedere dalla mole di esempi riportati, spesso i tentativi di occultamento erano goffi, persino grotteschi, al punto da far somigliare l'identità scomoda al famoso segreto di Pulcinella. Alla base di tutto questo si può intravedere una certa ingenuità: anche un mulo capirebbe che cognomi come Yingst e Baumgarden sono tutto fuorché anglosassoni. 

Pronunce ortografiche 

Anche quando i cognomi hanno conservato la loro ortografia originale, sono stati spesso soggetti a pronunce ortografiche nate dalla più belluina ignoranza. Così in cognomi come Thiel, Thiessen, Thode, Bethke, Rothrock, Walther, Jungbluth, Kornbluth, Wirth, gli americani interpretano la sequenza th come grafia del suono interdentale /θ/ come nelle parole inglesi thin, thick, etc. In cognomi come Schultheiss, le consonanti -t--h- sono divise dal confine della sillaba in tedesco, appartenendo a due radici diverse; in inglese americano questo gruppo -th- viene invece pronunciato come la fricativa interdentale /θ/. In modo del tutto simile, in cognomi come Wollersheim, le consonanti -s- e -h- sono divise dal confine della sillaba in tedesco, appartenendo a due radici diverse; in inglese americano questo gruppo -sh- viene invece pronunciato come una fricativa postalveolare /ʃ/.
Curioso è il caso del cognome Koch: dove si è conservato e non è diventato Cook, è andato incontro a pronunce aberranti: /koʊk/, /kak/ e persino /kɔtʃ/. Si dà il caso di Gerhardt, che è pronunciato /'dʒɛɹɪd/, come se fosse scritto Jerrid. Si ha notizia di famiglie Vogel che pronunciano il loro cognome /'voʊʒəl/, come se fosse scritto Vojal. Si capisce che in certi casi anche le pronunce ortografiche più stravaganti potevano servire allo scopo di mascherare la provenienza di una persona. 

Il caso di Trump 

Poi c'è lui, Donald Trump, l'esuberante Ciuffo di Zabaione. Il cognome Trump è senza dubbio tedesco e si è diffuso dal Palatinato Renano. La grafia originale è Drumpf e sono note molte varianti, attestate negli archivi della città di Kallstadt, ove si è formata la stirpe: Drumpft, Trumpf, Trumpff, Drumb, Dromb, Tromb, Tromp, Trum, etc. Il significato originale è "suonatore di) tamburo", dal medio alto tedesco trumpe "tamburo" - non "scorreggia" come alcuni utenti di Quora hanno suggerito per motivazioni bassamente ideologiche. Il mito della "scorreggia" deriva dall'omonimia con il medio inglese trump(e), tromp(e) "corno (strumento musicale)", da cui il significato petomaniaco può ben essere dedotto! Il vero parallelo etimologico inglese di Trump è invece drum "tamburo". Il tedesco moderno ha Trommel "tamburo" (tardo medio alto tedesco trummel), sempre dalla stessa radice. Si noterà che lo stesso Donald Trump ha sostenuto che suo padre Fred aveva nascosto con cura le origini tedesche della famiglia per paura di persecuzioni, affermando di essere di ascendenza svedese. 

Alcuni link utili 


Affermo e ribadisco la necessità di andare contro le perverse dinamiche dell'Oblio linguistico! Se una persona ha un cognome alloglotto, ha il dovere di apprendere e di conservare la lingua che lo ha originato, opponendosi alla tirannia!  

lunedì 28 novembre 2022

ETIMOLOGIA DI MONTJOIE 'GRIDO DI GUERRA DEGLI ESERCITI FRANCESI'

Qualche anno fa, nel corso dei miei studi sulla storia della Normandia, mi sono imbattuto in una singolare esclamazione in un testo in antico francese. Si tratta di un grido di guerra usato dagli eserciti francesi e associato ai Re di Francia: Montjoie! Ho riportato un testo in cui compare questa voce oltremodo interessante, nell'articolo Toret e Tur: Thor in Normandia


A quanto pare cose simili sono conosciute da pochi e non è facile scovarle nel vasto panorama dello scibile umano. Per così dire, sono "note a piè di pagina nei manuali di storia"

Genere grammaticale: femminile 
Varianti medievali: 
monjou, montjoye, monjoye, mongoye, munjoie, moun-joie, monyoye
Significati:  
i) grido di guerra degli eserciti francesi
ii) nome della spada di Carlo Magno 
iii) nome del Re di Armi di Francia 
iv) bandiera (che indica la marcia dell'esercito)
v) un cognome 
vi) mucchio di terra 
    Glossa latina: congeries terrae 
    Glossa francese: tas, butte, motte   
vii) mucchio di pietre (simile agli idoli di Giove Pennino della Valle d'Aosta)
    Glossa latina: congeries lapidum 
    Glossa francese: tas  
viii) pietra eretta, stele o mucchio di pietre utilizzato per delimitare un percorso di transumanza, un itinerario di pellegrinaggio, per delimitare un territorio, per commemorare una battaglia.
ix) gran quantità (alla lettera "mucchio") 

Forma estesa del grido di guerra: 
Montjoie Saint Denis!
Varianti:
Montjoie-Saint-Denis!
Montjoie! Saint Denis!  
Montjoie et Saint Denis! 
 
Analogamente esistevano altri simili gridi di guerra, formati allo stesso modo: 
Montjoie Saint André! "grido di guerra dei Duchi di Borgogna"
Montjoie Saint Georges "grido di guerra dei Re Plantageneti d'Inghilterra"

Pronuncia in lingua d'oïl: /mon(t)'dʒojə/ 
Pronuncia in francese moderno: /mɔ̃'tʒwa/ , /mɔ̃'ʃwa/
Forma italianizzata: Mongioia


Alcune note etimologiche 

False etimologie: 
1) Latino Mons Gaudii "Monte della Gioia"
2) Latino Mons Iovis "Monte di Giove" 
3) Latino monticulus "piccolo monte" 
4) Latino manuciola, plurale di manuciolum, diminutivo di manica, glossato come "capulus, locus in quo mortui efferuntur" (Roblin, 1950). 

Origine leggendaria: 

Montjoie era un altro nome della leggendaria bandiera di Carlo Magno, denominata comunemente Orifiamma (francese Oriflamme).
Forma latina: Aurea flamma 
Forma originale francone: *Goldfiur

La vera etimologia germanica di Montjoie 

Si tratta di una frase fossilizzata. 

Protogermanico: *mundō gawjōn
Significato: "proteggi il territorio!" 
Traduzione libera: "proteggi la Patria!" 
Francone antico: *mund gawia

La radice verbale ha dato come esito l'antico alto tedesco muntôn "proteggere", medio alto tedesco munden id.

Il nome protogermanico del territorio presenta due forme distinte, una di genere neutro e una di genere femminile.

1) Prima variante: 

Protogermanico: *gawjan 
Significato: "distretto, territorio", "area" 
Genere grammaticale: neutro 

Declinazione: 

Singolare: 
nominativo: *gawjan 
vocativo: *gawjan 
accusativo: *gawjan 
genitivo: *gawjas, *gawis 
dativo: *gawjai 
strumentale: *gawjō 

Plurale: 
nominativo: *gawjō
vocativo: *gawjō
accusativo: *gawjō
genitivo: *gawjōn
dativo: *gawjamaz
strumentale: *gawjamiz 

Questi sono gli esiti nella lingua gotica di Wulfila: 
gawi "territorio, distretto"
genere grammaticale: neutro 

Declinazione: 

Singolare: 
nominativo: gawi 
vocativo: gawi
accusativo: gawi
genitivo: gaujis 
dativo: gauja 

Plurale: 
nominativo: gauja
vocativo: gauja
accusativo: gauja
genitivo: gauje 
dativo: gaujam 

Questi sono gli esiti nell'antico alto tedesco: 
gawi, gowi, gouwigewi 
genere grammaticale: neutro 

Declinazione: 

Singolare: 
nominativo: gawi, gowi, gouwi, gewi  
vocativo: gawi, gowi, gouwi, gewi 
accusativo: gawi, gowi, gouwi, gewi  
genitivo: gawes, gowes, gouwes, gewes 
dativo: gawie, gawe, gowies, gowe, gouwie, gouwe, gewie, gewe 

Plurale: 
nominativo: gawi, gowi, gouwi, gewi 
vocativo: gawi, gowi, gouwi, gewi 
accusativo: gawi, gowi, gouwi, gewi 
genitivo: gaweo, gawio, goweo, gowio, gouweo, gouwio, geweo, gewio
dativo/strumentale: gawium, gowium, gouwium, gewium  
2) Seconda variante: 

Protogermanico: *gawjō
Significato: "distretto, territorio", "area" 
Genere grammaticale: femminile 

Declinazione: 

Singolare: 
nominativo: *gawjō
vocativo: *gawjō
accusativo: *gawjōn
genitivo: *gawjōz
dativo: *gawjōi 
strumentale: *gawjō 

Plurale: 
nominativo: *gawjôz
vocativo: *gawjôz
accusativo: *gawjôz
genitivo: *gawjôn
dativo: *gawjōmaz
strumentale: *gawjōmiz 

Questi sono gli esiti nell'antico alto tedesco: 
gawagowa, gawiagowia 
genere grammaticale: femminile 

Declinazione: 

Singolare:
nominativo: gawa, gowa, gawia, gowia 
vocativo: gawa, gowa, gawia, gowia 
accusativo: gawa, gowa, gawia, gowia  
genitivo: gawa, gowa, gawia, gowia 
dativo/strumentale: gawu, gowu, gawiu, gowiu

Plurale:  
nominativo: gawā, gowā, gawiā, gowiā
vocativo: gawā, gowā, gawiā, gowiā 
accusativo: gawā, gowā, gawiā, gowiā 
genitivo: gawōno, gaweōnogowōno, goweōno
dativo/strumentale: gawōm, gaweōmgowōm, goweōm 

Il lavoro di Gamillscheg
 
Il primo tentativo di ricostruzione si deve a Ernst Gamillscheg (Neuhaus, 1887 - Gottinga, 1971), che fu professore di lingue neolatine a Innsbruck (1916), a Berlino (1925) e a Tubinga (1947). 
 
*mundgawi 
Interpretazione 1: "protezione del territorio" 
Confutazione: 
La grammatica non torna. 
Interpretazione 2: "proteggi il territorio!" 
Nota: 
L'interpretazione è corretta, ma la forma usata in francone era quella femminile, non quella neutra, come si può constatare dalla sua evoluzione fonetica. 

Una singolare omofonia

Si noterà che la forma accusativa femminile *gawia (< protogermanico *gawjōn) ha subìto la stessa evoluzione del latino gaudia (plurale di gaudium), donde deriva anche l'italiano gioia (evidente prestito dal francese antico): una palatalizzazione secondaria. 
Questa è la trafila fonetica:  

antico francone: gawia /'gaʊja/ => /'gæʊjæ/ => /'gjeʊje/ => /'dʒeʊje/ => /'dʒɔjə/ 
latino volgare: gaudia /'gaʊ(d)ja/ => /'gæʊjæ/ => /'gjeʊje/ => /'dʒeʊje/ => /'dʒɔjə/  

Link utili: 


Conclusioni 

Ancora oggi ci sono romanisti d'accatto che girano in Facebook, giurando e spergiurando, cercando una rivincita sui "Barbari", colpevoli di aver fatto crollare Roma Eterna. Così cercano di annientare tutto ciò che è patrimonio dei Germani, non meno gloriosi della Stirpe di Romolo. Una simile visione è insensata e deve essere confutata usando i dati e la logica.  Bisogna contrastare strenuamente questi residui, queste scorie di un sistema scolastico sclerotizzato! 

sabato 26 novembre 2022

ETIMOLOGIA DI MANIGOLDO

Ormai la parola manigoldo è quasi desueta. L'ultima volta che mi sono imbattuto nel suo uso nella lingua scritta al di fuori dei miei studi, è stato in un racconto di Zio Paperone e Paperino, in cui Paperinik era etichettato come "un gran manigoldo". Per quanto riguarda la lingua parlata, esiste maggior riscontro, ho sentito pochi giorni fa un carissimo amico riferirsi a un politicante definendolo "manigoldo". Se qualche giovane della Generazione Z dovesse sentire qualcuno pronunciare questo termine, si chiederebbe: "Chi è questo babbo?" Oppure sentenzierebbe: "OK, boomer!" Come al solito, è necessario procedere nella ricerca dell'etimologia. Partiamo dunque dai dati disponibili:

manigoldo 
Pronuncia: /mani'goldo/ (con -o- tonica chiusa)
Uso: sostantivo 
Forma plurale: manigoldi 
Forma femminile (obsoleta): manigolda 
Significato: 
  1) individuo malvagio e privo di scrupoli
  2) furfante, briccone, mascalzone (epiteto scherzoso
  3) aguzzino, carnefice 
Glossa inglese: rascal, rogue, scoundrel
Derivati (obsoleti): manigoldaccio, manigoldone, manigolderia



Esempi di frasi: 

Razza di manigoldi! 

Guarda che cosa ha combinato quel manigoldo di tuo figlio!

Poi che d'innumberabil battiture 
Si vide il manigoldo Amor satollo 
(Ariosto)

Diffusione nella Romània: 

La voce è tipica della sola lingua italiana: lo spagnolo manigoldo è un evidente prestito dall'italiano.

Alcune note etimologiche

L'opinione corrente è che l'epiteto manigoldo derivi dall'antico alto tedesco Manegold, attestato nel XI secolo come antroponimo maschile (variante: Mangold; forma latina: Manegoldus, Manegaudus). Per l'esattezza, ci è noto un ecclesiastico alsaziano, Manegoldo di Lautenbach (1040 - circa 1119), che fu teologo e filosofo. Viene ricordato come autore di libelli contro gli eretici e per le sue posizioni anti-imperiali, spinte fino alla giustificazione morale del tirannicidio. Sosteneva la riforma monastica nella sua forma più radicale. Queste sono le sue opere, menzionate più volte nel Web ma in concreto difficilmente reperibili: 

i) Ad Gebehardum liber
ii) Ad Wibaldum Abbatem
iii) De psalmorum libro exegesis 
iv) Contra Wolfelmum Coloniensem
      (Liber contra Wolfelmum)

A quanto sono riuscito ad appurare, Manegoldo di Lautenbach era un convinto terrapiattista: sosteneva che i cristiani non devono necessariamente fare affidamento sulle opere degli autori pagani per quanto riguarda la cosmologia. Quindi polemizzò e tentò di confutare i geografi che sostenevano la geometria sferica della Terra. 

Che fondamento c'è in questa connessione tra il nome del teologo alsaziano e la parola manigoldo? Ben poco, a mio avviso. Secondo i sostenitori di questa teoria etimologica, Manegoldo era talmente odiato per le sue idee che il suo nome sarebbe diventato una parola comune per indicare un malfattore. La cosa pare piuttosto implausibile. Per ovviare a questo problema semantico, è stato da lungo tempo supposto che esistesse un altro famoso Manegoldo, che esercitava la professione del carnefice. Un boia quasi proverbiale, una specie di Mastro Titta del medioevo germanico. Resta il fatto che di un simile personaggio, che mi immagino simile al Boia Scarlatto, non esiste traccia alcuna nella storiografia. Tutto ciò ha l'aria di una storiella costruita ex post

Bisognerebbe smetterla di rimandare tutto a un nome proprio di persona, confidando nel fatto che sia incomprensibile per sua intrinseca natura ("è un nome di persona, cosa dovrebbe significare", disse un cinese a una ragazza che gli aveva chiesto lumi sul perché si chiamasse così). Invece i nomi hanno un significato, anche se spesso si è sclerotizzato e non è più chiaro alle genti da tempo immemorabile. 
L'antroponimo Manegold sarebbe di per sé ben comprensibile al filologo appassionato delle lingue degli antichi Germani: 

Protogermanico: *manaγīwaldaz "che domina le masse"
   (< *manaγīn "folla", "moltitudine";
     -waldaz "che domina") 
Possibili esiti antroponimici in antico alto tedesco: 
ManegoldManigoldMangoldManogold, ManogaldManagoldManagolt, ManigoltMenegald, etc.
Nota: 
Esiste il cognome Menegaldo, particolarmente diffuso in Veneto ma presente anche in Lombardia, Piemonte, Umbria e Lazio (con ogni probabilità per migrazione). 



Se questa fosse la vera origine di manigoldo, come sostenuto ad esempio da Reinold Kapff (1889), potremmo ipotizzare questa catena di slittamenti semantici: 

dominatore di folle => capopopolo, sobillatore => tirannello => malvagio,  malfattore 

Il Vocabolario Etimologico di Pianigiani (prima edizione 1907), non si spinge a tanto, fermandosi al significato originale "colui che domina la gente", aggiungendo queste considerazioni: "lo che però se sta in accordo con un onesto nome di persona, si ribella al significato obbrobrioso, che è annesso alla voce Manigoldo." Ne conclude quanto segue: "Dunque è chiaro che siamo dinanzi a una confusione di nomi, con idee separate e diverse, a meno che il senso di spregio non sia puramente aneddotico."


Ebbene, esiste la possibilità, a lungo sostenuta dagli studiosi, che manigoldo abbia avuto origine nella Langobardia e che si sia quindi diffuso in Germania come antroponimo. 

Etimologia: 

Protogermanico: *mundōwaldaz "che esercita l'autorità" 
   (< *mundō / *munduz "mano", "autorità";
   -waldaz "che domina")
   Esito longobardo: mundoald "tutore", "guardiano legale" 
   Varianti: mundualt 
   Forma tedesca attuale: Mundwald
   Forme italianizzate: mundoaldo, mondoaldo,
        mundualdo, mondualdo 

La radice mund- (chiaramente imparentata alla lontana con il latino manus), ha dato origine al termine legale latinizzato in mundium (Rotari et al.). 

Esempi di attestazioni datate:

si autem mundoald eius [puellae] consentiens fuerit, aut tradederit eam ante ... duodecim annos, conponat in sagro palatio solidos trecentos, et mundium eius amittat, et sit ipsa cum rebus suis in mundio palatii
(717)

si quis fream alienam sine uolontatem de mundoald eius mouere de casa, ubi inhabitat, presumpserit, et alibi duxerit, conponat ille, qui in caput est, pro inlecita presumptione ad mundoald eius solidos numero octonta 
(727)

si ... quiscumque homo, in cuius mundium non est, hoc facere presumserit, conponat uuirigild suum in sagro palatium, et ipsa cum rebus suis sit in potestatem mundoaldi sui
(728)

ubi ipsa femina pro sua necessitatem nuda esse uedetur, pungere uel percutere presumpserit, conponat ad mundoald eius solidos octuagenta
(731)

ut si aliqua iniuria aut obprobrium, ... aut mortem ibi acceperint, nihil ad ipsas mulieres aut ad uiros aut ad mundoald earum conponant illi, qui se defendendum eis aliqua fecerint lesionem
(734)

si quis inuenerit libera mulierem aut puellam per campum suum seminatum ambolantem et uiam indicantem, pignerit eam, et parentes aut mundoald eius conponat pro ipsa solidos sex
(735) 

serui ipsi tradantur in manus mundoald eius, et ipse faciat de eis, quod ei placuerit
(755)

cum illa compositione quam in publico dare debuerunt vel mundoaldo eius
(779)

et Pisana civitas habeat plenam iurisdicionem ... faciendi iusticiam et etiam vindictam et dandi tutores et mundualdos et alia
(1162)

et dandi tutores et curatores et mundualdos et cetera omnia que iudex ordinarius ab imperatore debet habere ex sua iurisditione in suo districtu
(1191)


Potremmo ipotizzare questa verosimile catena di slittamenti semantici che ha portato da mundoald al manigoldo

tutore => uomo oppressivo, tirannico => malvagio,  malfattore => aguzzino, boia, carnefice  

Dal momento che sussisterebbe qualche difficoltà fonetica, possiamo immaginare che tutto si spieghi con la traduzione in latino del primo membro del composto: 
 
Traduzione: mund- "mano, autorità" => mani- 
Motivo della traduzione: formazione in epoca tarda di un gergo italo-longobardo. 

A riprova di ciò, in italiano esiste un'antica variante inattesa di mundoaldo, che è nata dalla stessa operazione di adattamento tramite traduzione: manovaldo. Questa è foneticamente molto affine a manigoldo.

Tentativi etimologici fallimentari 

Sono stati fatti anche altri tentativi di spiegazione, per lo più incentrati sull'idea che il significato originale fosse quello di "boia". Non risultano affatto convincenti. 
1) Jacob Grimm (1785 - 1863) ha ipotizzato un composto antico alto tedesco formato da menni, meinni , da lui tradotto come "collo", e da gold "oro", a significare quindi "collo d'oro". Sarebbe stato dato a un boia particolarmente vanesio o come denominazione ironica. Il composto, ammesso che sia esistito, significherebbe invece "oro del collare". Infatti menni non significa affatto "collo", bensì "collare"; l'ordine delle parole nel composto è sbagliato.  
2) C'è poi la ricostruzione di manigoldo come Manowalt, tradotto come "che maneggia il collare". Tuttavia l'antico alto tedesco mana non significa affatto "collare", bensì "criniera". 
3) Friedrich Kluge (1856 - 1926) ha invece preso il nome composto Managold interpretandolo come "molto potente" (tedesco Vielherrscher) anziché "che domina le masse", ritenendolo un sinonimo dell'antroponimo greco Πολυκράτης.  
4) Un blogger, Michele Rondelli, ha ipotizzato che manigoldo sia una termine italoamericano proveniente da money "denaro" con l'aggiunta di gold "oro". C'è da dire che la sua suggestione non ha alcuna pretesa di essere autorevole. Non sembra avere ben chiaro che Ariosto non avrebbe potuto usare una parola italoamericana, per semplici ragioni di cronologia. Il composto "denaro" + "oro" non è molto solido. Ho tuttavia ritenuto utile riportare anche questa paretimologia.


Conclusioni 

Si ravvisa sempre il solito problema delle proposte etimologiche datate che vengono rese nuovamente popolari da Google, soffocando ogni iniziativa. Mancano studi innovativi nel mondo accademico. Mi rendo conto che un blog non sia il mezzo adatto per trovare soluzioni a problemi tanto gravi, tuttavia non ci sono molte alternative.