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lunedì 7 giugno 2021

 
CATVRIX 
 
Titolo originale: Catvrix (Caturix) 
Gruppo: Eluveitie
Album: Evocation II - Pantheon
Anno: 2017
Genere: Heavy metal, musica celtica 
Sottogenere:
Folk metal, Celtic metal 
Paese: Svizzera
Lingua: Gallico
Etichetta: Nuclear Blast
Formato: CD
Formazione Eluveitie (2017):
    Fabienne Erni – voce, arpa celtica, mandola
    Chrigel Glanzmann – voce, mandolino, flauto traverso, 
       whistle, cornamusa, gaita, chitarra acustica, bodhràn
    Rafael Salzmann – chitarra
    Jonas Wolf – chitarra
    Kay Brem – basso
    Alain Ackermann – batteria
    Matteo Sisti – cornamusa, flauto, whistle
    Nicole Ansperger – violino
    Michalina Malisz – ghironda
Etimologia del nome del gruppo: dall'antroponimo etrusco Eluveitie, adattamento del nome celtico degli Elvezi. 
Link: 
 
Testo in gallico: 
 
CATVRIX 
 
Retomos trei clounis
Selgamos trei nanta
Uaitos beruat in ueitibi
Laxscit in cridiiobi

Immos nertaci
Immos exobni
Immos riii
Immos segi

Retomos trei clounis
Selgamos trei nanta
Sterca are toutin atriiinpe
Laxscit in cridiiobi

Immos nertaci
Immos exobni
Immos riii
Immos segi
Immos nertaci
Immos exobni
Immos riii
Immos segi

Retomos trei clounis
Selgamos trei nanta
Sterca are toutin atriiinpe
Laxscit in cridiiobi

Catvrix iððu
Catvrix uxu
Catvrix ambi snis
Catvrix con snus
Catvrix in dubnei
Etic au nemesi
Catvrix con snus
Catvrix
Catvrix
Catvrix

Immos

Catvrix iððu
Catvrix uxu
Catvrix ambi snis
Catvrix con snus
Catvrix in dubnei
Etic au nemesi
Catvrix con snus
Catvrix
Catvrix
Catvrix

Immos
Catvrix
 
Testo in inglese (dal sito)
 
CATVRIX 
[God of war]
 
We dash across the meadows
We chase through the valleys
Our blood boiling in our veins
Burning in our hearts

We are strong
We are brave
We are free
We are bold

We dash across the meadows
We chase through the valleys
Our love for our tribe and home
Burning in our hearts

We are strong
We are brave
We are free
We are bold

We are strong
We are brave
We are free
We are bold

We dash across the meadows
We chase through the valleys
Our love for our tribe and home
Burning in our hearts

Catvrix below
Catvrix above
Catvrix around us
Catvrix with us
Catvrix in the earth
And from the sky

Catvrix with us
Catvrix
Catvrix
Catvrix

We are

Catvrix below
Catvrix above
Catvrix around us
Catvrix with us
Catvrix in the earth
And from the sky

Catvrix with us
Catvrix
Catvrix
Catvrix with us
Catvrix with us
Catvrix with us
Catvrix with us
Catvrix with us
Catvrix with us
Catvrix 

Traduzione in italiano: 
 
Corriamo attraverso i campi
Cacciamo attraverso le vallate
Il nostro sangue ribolle nelle vene
brucia nei nostri cuori

Siamo forti
Siamo coraggiosi
Siamo liberi
Siamo audaci

Corriamo attraverso i campi
Cacciamo attraverso le vallate
L’amore per la nostra tribù e la nostra casa
brucia nei nostri cuori.

Siamo forti
Siamo coraggiosi
Siamo liberi
Siamo audaci
Siamo forti
Siamo coraggiosi
Siamo liberi
Siamo audaci

Corriamo attraverso i campi
Cacciamo attraverso le vallate
L’amore per la nostra tribù e la nostra casa
brucia nei nostri cuori.

Caturix in basso
Caturix in alto
Caturix intorno a noi
Caturix con noi
Caturix nella terra
e dal cielo

Caturix con noi
Caturix
Caturix
Caturix

Noi siamo

Caturix in basso
Caturix in alto
Caturix intorno a noi
Caturix con noi
Caturix nella terra
e dal cielo

Caturix con noi
Caturix
Caturix

Noi siamo
Caturix

Recensione: 
Il Dio Guerriero si manifesta con un volto spettrale, coperto di gesso, da cui traspare ferocia - come deve essere. La sia voce è potente, richiama alla battaglia. A un certo punto le gocce di sangue si manifestano e compiono un innaturale cammino inverso, penetrando in uno scoglio. Mi ha richiamato alla memoria i grandi massi con le coppelle scavate, che i Leponzi usavano per i sacrifici umani e che tuttora si possono osservare in diversi luoghi dell'Ossola. Tutto ciò è splendido!  

Glossario gallico: 

ambi snis "intorno a noi":  
   ambi "intorno" (preposizione + accusativo) 
   snis "noi" (accusativo)
are toutin atriinpe "per il popolo e per la patria":
   are "per, davanti" (preposizione + accusativo) 
   toutin "popolo" (accusativo) 
   atriin "patria" (accusativo, tradotto con "casa") 
   -pe "e" (congiunzione)
au nemesi "dal cielo": 
   au "da" (preposizione + dativo)
   nemesi "al cielo" (dativo)  
con snus "con noi": 
   con "con" (preposizione + accusativo) 
   snus "noi, ci" (accusativo)  
   (Si noti snus con vocalismo diverso da snis "noi") 
etic "e" (congiunzione)
exobni "impavidi, coraggiosi" 
   ex- "privo di" 
   omnos, obnos "paura" 
iððu "giù, sotto" 
immos "noi siamo" 
in dubnei "nel mondo" (tradotto con "nella terra"): 
   in "in" (preposizione + locativo) 
   dubnei "nel mondo" 
laxscit in cridiiobi "brucia nei cuori": 
   laxscit "brucia" 
   in "in" (preposizione + dativo)
   cridiiobi "ai cuori" (dativo plurale) 
nertaci "forti" (nominativo maschile plurale)
retomos "corriamo" 
riii "liberi" (nominativo maschile plurale) 
segi "audaci", "forti" (nominativo maschile plurale)
selgamos "cacciamo"  
sterca "amore"
trei clounis "attraverso i prati" 
trei nanta "attraverso le valli" 
uaitos beruat in ueitibi "il sangue bolle nelle vene": 
   uaitos "sangue"
   beruat "bolle" 
   in ueitibi "nelle vene" (dativo plurale)
uxu "su, sopra" 
 
Nel video è mostrato il testo con un'ortografia lievemente diversa ma ben fondata, con xs per x e il dittongo ou conservato: 
 
CATVRIXS 
EXSOBNI
OVXSV

Come in altri casi, l'accento cade in funzione del ritmo della canzone: 

Immós nertací
Immós exobní
Immós riií
Immós segiií 

È ben possibile che i Romani e i Greci ritenessero "barbari" i Celti attribuendo loro l'incapacità di apprezzare l'alternanza di sillabe brevi e sillabe lunghe come misura della poesia. Al momento non è facile indagare più a fondo la questione.

Osservazioni sulla fonetica e sulla morfologia: 

trei nanta "attraverso le valli": è poco comprensibile la terminazione in -a, dovrebbe essere trei nantus. La parola nantus, ben ricostruibile e attestata come nantu- (es. Nantuates "Abitanti della Valle", etc.) non è un neutro col tema in -o- (corrispondente alla II declinazione del latino). Il testo degli Eluveitie presuppone un neutro *nanton anziché un maschile nantus col tema in -u- (corrispondente alla IV declinazione del latino). 
Il gruppo consonantico st- è conservato in sterca "amore" ed è sicuramente un arcaismo; meglio sarebbe scrivere ðerca, ma è comunque pronunciato in modo corretto /'θerka:/ dalla bellissima cantante. 
Anche se è scritto segi "audaci" nel testo, la pronuncia del cantante è in realtà segii. L'aggettivo è stato ricostruito sulla base dell'antico gallese hy "audace" (< *segios). La forma gallica segos "forza; audacia" è un antico neutro sigmatico, che compare come sego- quando è il primo membro di un composto. 
La frase uaitos beruat in ueitibi "il sangue bolle nelle vene" è allitterante e notevole. Molti accademici credono che questo enigmatico vocabolo uaitos (ricostruito dal gallese gwaed "sangue") abbia la stessa etimologia del gallese gwythi "vene". Sono convinto che ciò sia falso e che uaitos "sangue" venga da uai! "guai!", "accidenti!" (antico irlandese fae, gallese gwae, bretone gwa), interiezione indoeuropea antichissima che si trova anche nel famoso latino vae. Si tratta di un'importante parola tabù. La stessa presenza del cui dittongo /ai/ dovrebbe darmi ragione.

Etimologia di Caturix 
 
Il teonimo Caturix significa "Re della Battaglia". Identificato con Marte dai Romani, Caturix era il dio della guerra degli Elvezi (Helvetii). Il popolo celtico dei Caturigi (Caturiges) ha tratto evidentemente il suo nome da questa divinità; era stanzianto nell'area della città che oggi è chiamata Chorges, il cui nome antico è attestato come Caturīgomagus (gallico *CATURĪGOMAGOS "Campo dei Caturigi"). La capitale dei Caturigi era situata nel luogo dell'attuale Embrun (latino Eburodūnum, dal gallico *EBURODŪNON "Campo dell'albero di tasso"); non è certo una coincidenza se l'etimologia è la stessa di Yverdon in Svizzera (latino Eburodūnum, Ebredūnum, sempre dal gallico *EBURODŪNON). Queste sono alcune informazioni etimologiche utili:   
 
Protoceltico: *KATUS "battaglia" 
  gen. *KATOUS "della battaglia"; n.pl. *KATOUES "battaglie"
Gallico: catu- "battaglia" 
Irlandese antico: cath "battaglia; truppa" 
Gallese: cad "battaglia" 
Cornico: cas "battaglia" 
 
Protoceltico: *RĪKS "re" (< *RĒKS), 
  gen. *RĪGOS "del re", n. pl. *RĪGES "i re" 
Gallico: -rix, -rixs, rigo- "re", pl. -riges 
Irlandese antico: "re" 
Gallese: rhi "re" 
 
Nella capitale degli Elvezi, Aventicum (*AUENTICON), i cui resti si trovano nei pressi dell'attuale Avenches, esisteva un tempio dedicato al Dio della Guerra. È molto probabile che in origine Caturix fosse semplicemente un epiteto di Toutatis, una delle divinità maggiori del pantheon celtico.
Queste sono le attestazioni del teonimo Caturix nelle iscrizioni in latino, di epoca gallo-romana:

Riaz : HM 181 CIL XIII, 5035: 
...]ATVRIG[...
 
Nonfoux : HM 164 CIL XIII, 5046:
MARTI CATVRIGI ... TEMPLVM A NOVO IN[ST]ITVIT
 
Pomy: HM 165: CIL XIII, 5054: 
MARTI CATVR SACR ...
 
Yverdon: HM 172 CIL XIII, 11473: 
MARTI CATVRICI ET APOLLINI ...
 
Avenches: HM 222: 
MARTI CATVR ...
 
Böckingen: CIL XIII, 6474: 
IOM ET MARTI CATVRIGI GENIO LOCI ... 

L'attestazione nel sito di Böckingen (vicino a Heilbronn, nel Baden-Württemberg settentrionale) è abbastanza eccentrica rispetto all'Elvezia ed isolata. 
Tra gli Elvezi sono stati trovati altri due teonimi associati a Marte: Caisivus e Cicollus (Cicolluis, Cicolus, Cicoluis). L'etimologia di Caisivus mi è tuttora oscura. Il teonimo Cicollu(i)s dovrebbe significare "Che ha membra enormi": protoceltico *KĪKOS "carne, muscolo; seno" (neutro) + *OLLOS "grande" - anche se la terminazione -u(i)s è tutt'altro che chiara. Il nome di questa divinità guerriera è attestato su un territorio molto vasto (iscrizioni trovate a Xanten, Digione, etc.). Non è tuttavia garantito che si trattasse della stessa divinità chiamata Caturix. I Celti tendevano a moltiplicare le divinità all'infinito e l'Interpretazione Romana non può essere una garanzia dell'identità delle figure associate a uno stesso teonimo romano.  
Si è trovata una corrispondenza di Cicollu(i)s nel patrimonio mitologico irlandese: un capo dei Fomori era chiamato Cichol o Cíochal Grichencos. Il nome Cichol, con la variante Cíochal, è chiaramente un regolare sviluppo della forma da cui è derivato il gallico Cicollu(i)s. Questo pone un interrogativo a tutti gli studiosi. Il materiale irlandese è relativo all'Isola Verde o piuttosto riguarda l'intero mondo celtico nella sua oscura genesi? Propendo per la seconda opzione e difendo questa tesi a spada tratta!
 
Curiosità 

Attualmente CATURIX è il nome di una marca di zaini e di altri manufatti studiati per proteggere l'hardware: 
 
 
Questo è lo slogan dell'azienda: 
 
"Dio della guerra degli antichi Helvetii. Ritornato dopo 2.000 anni. Protegge il tuo hardware."

Che dire? Anche questo è un modo per cercare di remare contro la gigantesca corrente dell'Entropia universale.

sabato 5 giugno 2021

 
LVGVS 
 
Titolo originale: Lvgvs (Lugus) 
Gruppo: Eluveitie
Album: Evocation II - Pantheon
Anno: 2017
Genere: Heavy metal, musica celtica 
Sottogenere:
Folk metal, Celtic metal 
Paese: Svizzera
Lingua: Gallico
Etichetta: Nuclear Blast
Formato: CD
Formazione Eluveitie (2017):
    Fabienne Erni – voce, arpa celtica, mandola
    Chrigel Glanzmann – voce, mandolino, flauto traverso, 
        fischio,  cornamusa, gaita, chitarra acustica, bodhràn
    Rafael Salzmann – chitarra
    Jonas Wolf – chitarra
    Kay Brem – basso
    Alain Ackermann – batteria
    Matteo Sisti – cornamusa, flauto, fischio
    Nicole Ansperger – violino
    Michalina Malisz – ghironda
Etimologia del nome del gruppo: dall'antroponimo etrusco Eluveitie, adattamento del nome celtico degli Elvezi. 
Link: 

Testo in gallico: 
 
LVGVS 
 
Ambinata in siraxta
Cailon areuedons in nemesi
Satiion branon tosagiiet uo moudas

Samali gaison exetontin
Rete pos uoretun mapon celti
Con lami nertaci cerdacipe

Exete 'os brane exte 'os
Etic laxsci 'os aidu laxsci 'os
Etic toage gariion toage
Etic uregepe tunceton
Exete 'os brane exte 'os
Etic laxsci 'os aidu laxsci 'os
Etic toage gariion toage
Etic uregepe tunceton

Loux in aredubu, uregetiio tunceton
Cauaros uer agromagos etic bardos
Uer tenetin
Aidus laxscit in menuanbi
Suuidon
Druuis suuidbo etic lama cerdon papon

Tigerne trienepace

Lugu romeda silon
Antumni

Exete 'os brane exte 'os
Etic laxsci 'os aidu laxsci 'os
Etic toage gariion toage
Etic uregepe tunceton
Exete 'os brane exte 'os
Etic laxsci 'os aidu laxsci 'os
Etic toage gariion toage
Etic uregepe tunceton

Exete 'os brane exte 'os
Etic laxsci 'os aidu laxsci 'os
Etic toage gariion toage
Etic uregepe tunceton
Exete 'os brane exte 'os
Etic laxsci 'os aidu laxsci 'os
Etic toage gariion toage
Etic uregepe tunceton
Exete 'os brane exte 'os
Etic laxsci 'os aidu laxsci 'os
Etic toage gariion toage
Etic uregepe tunceton
Exete 'os brane exte 'os
Etic laxsci 'os aidu laxsci 'os
Etic toage gariion toage
Etic uregepe tunceton 
 
Testo in inglese:  

LVGVS
[God of creation and learning]
 
Beckon in forlornness
Leading sign in the sky
Flock of ravens looming under the clouds
 
Like a flying spear
Go to Celtos' children rescue
With your strong and skillful hand
 
Fly, raven, fly
Burn, fire, burn
Arise, word, arise
And work destiny!
 
Fly, raven, fly
Burn, fire, burn
Arise, word, arise
And work destiny!
 
Light in the dark, forging destiny
Warrior on the battlefield and harper
At our hearth
Fire burning bright in the thought of
The Wise!
Druid to our wise and artisan of all skills!
 
Three-faced lord,
Lugoves, astonish the children of the
Otherworld
 
Fly, raven, fly
Burn, fire, burn
Arise, word, arise
And work destiny!
 
Fly, raven, fly
Burn, fire, burn
Arise, word, arise
And work destiny!
 
Fly, raven, fly
Burn, fire, burn
Arise, word, arise
And work destiny!
 
Fly, raven, fly
Burn, fire, burn
Arise, word, arise
And work destiny!
 
Fly, raven, fly
Burn, fire, burn
Arise, word, arise
And work destiny!
 
Fly, raven, fly
Burn, fire, burn
Arise, word, arise
And work destiny!
 
Traduzione in italiano: 
 
Chiamata nella disperazione
Segno che guida nel cielo
Stormo di corvi incombe sotto le nuvole
 
Come una lancia volante
Va' in soccorso dei figli di Celtos
Con la tua forte e abile mano
 
Vola, corvo, vola
Ardi, fuoco, ardi
Sorgi, parola, sorgi
E fai funzionare il destino!
 
Vola, corvo, vola
Ardi, fuoco, ardi
Sorgi, parola, sorgi
E fai funzionare il destino!
 
Luce nell'oscurità, che forgia il destino
Guerriero nel campo di battaglia e il bardo
In casa tua
Fuoco che brucia ardentemente nel pensiero
dei Saggi!
 
Fuoco che arde splendente nel pensiero 
dei Saggi!
Druido di saggezza e artigiano di tutte le arti!
 
Signore dalle tre facce,
Lugus, stupisci i bambini
Dell'oltretomba
 
Vola, corvo, vola
Ardi, fuoco, ardi
Sorgi, parola, sorgi
E fai funzionare il destino!
 
Vola, corvo, vola
Ardi, fuoco, ardi
Sorgi, parola, sorgi
E fai funzionare il destino!
 
Vola, corvo, vola
Ardi, fuoco, ardi
Sorgi, parola, sorgi
E fai funzionare il destino!
 
Vola, corvo, vola
Ardi, fuoco, ardi
Sorgi, parola, sorgi
E fai funzionare il destino!
 
Vola, corvo, vola
Ardi, fuoco, ardi
Sorgi, parola, sorgi
E fai funzionare il destino!
 
Vola, corvo, vola
Ardi, fuoco, ardi
Sorgi, parola, sorgi
E fai funzionare il destino! 

Note: 
Ho preso una traduzione in italiano presente nel Web e ho notato che era piena di errori, perché fatta da un traduttore inesperto a partire dalla traduzione in inglese. Così ho visto subito che la parola gallica gariion "parola", tradotta giustamente in inglese con "word", è stata equivocata con "world" e tradotta in modo assurdo nella versione in italiano come "mondo"! Ho corretto l'aberrazione. 
 
Recensione: 
Nel panorama della musica celtica, possiamo dire che gli Eluveitie sono qualcosa di unico. Il loro impegno filologico non ha pari. È presente una grande sensibilità linguistica e un lavoro notevole per produrre testi che sarebbero stati compresi nelle Gallie dell'epoca di Vercingetorige. Tutto ciò è magnifico, sublime! Nel video a un certo punto appare Lugus con Tre Volti! Sembra di essere riportati indietro di secoli con una macchina del tempo!  
 
Glossario gallico: 
 
aidus laxscit "il fuoco brucia": 
   aidus "fuoco" 
   laxscit "brucia" 
ambinata "segnale" 
bardos "bardo" 
brane "o corvo" (vocativo) 
cailon areuedons "segno che guida": 
   cailon "segno, portento" 
   areuedons "che guida" (lett. "che conduce avanti")
cauaros "eroe; gigante"  
con lami nertaci cerdacipe "con mano forte e abile": 
   con "con" (preposizione + dativo)
   lami "alla mano" (dativo)
   nertaci "alla forte" (dativo femminile) 
   cerdaci "all'abile" (dativo femminile) 
   -pe "e" (congiunzione enclitica)
druuis "druido"
etic "e" (congiunzione) 
exete "vola" (imperativo) 
exte "vola" (imperativo, forma contratta di exete)
gariion "parola" 
in menuanbi Suuidon "nei pensieri dei Sapienti": 
   in "preposizione + dativo/strumentale" 
   menuanbi "ai pensieri, ai ricordi" 
   Suuidon "dei Sapienti" (genitivo plurale) 
lama cerdon papon "mano di tutte le arti": 
   lama "mano" 
   cerdon "delle arti" (genitivo plurale)
   papon "di tutte" (genitivo plurale) 
laxsci "brucia, ardi" (imperativo)  
loux in aredubu "luce nell'oscurità": 
   loux "luce, splendore" 
   in "in" (preposizione + dativo) 
   aredubu "oscurità" 
      (are- "davanti; per" + dubu- "nero")
Lugu "o Lugus" (vocativo)
rete "corri" (imperativo) 
rete pos uoretun "corri in aiuto"  
romeda "stupisci" (imperativo) 
samali gaison exetontin "come una lancia volante" 
   samali "come" 
   gaison "lancia, giavellotto" 
   exetontin "volante" (accusativo maschile)
satiion branon "stormo di corvi": 
   satiion "sciame" (neutro) 
   branon "di corvi" (genitivo plurale) 
silon Antumni "progenie dell'Oltretomba": 
  silon "progenie" (neutro) 
  Antumni "dell'Oltretomba" (genitivo) 
siraxta "struggimento"
suuidbo "per i sapienti" (dativo/strumentale plurale) 
tigerne "o signore" (vocativo)  
toage "sorgi"  
tosagiiet uo moudas "incombe sotto le nuvole" 
   tosagiiet "incombe, si profila"
   uo "sotto" (preposizione + accusativo) 
   moudas "nuvole"
trienepace "dalle tre facce" (vocativo): 
   tri- "tre" 
   enepo- "faccia, volto" 
tunceton "fato, destino" 
uer agromagos "sul campo del massacro" 
   uer "su, sopra" (preposizione + accusativo) 
   agromagos "campo del massacro" (accusativo neutro) 
uregepe "e fai" (imperativo)  
uregetiio "che fa" (forma verbale relativa) 
 
Forme problematiche:
 
Possiamo dedurre che 'os è evidentemente un'interiezione, anche se la sua origine resta al momento inesplicabile. Forse è connessa con la particella vocativa irlandese ó (corrispondente al latino ō e al greco ) e posposta ai nomi, anche se non è facile rendere conto del sigmatismo e dell'uso dell'apostrofo.
 
Il Mercurio dei Celti 
 
Lugus è una divinità panceltica, il cui culto era di importanza capitale nelle Gallie, in Britannia, in Ibernia e in Celtiberia. Identificato dai Romani con Mercurio ma anche con Apollo per via della sua sapienza, possedeva al contempo tutte le arti. Nulla gli era sconosciuto: si narrava che fosse al contempo fabbro, guerriero, campione, carpentiere, bronzista, arpista, poeta, storico, druido, medico e altre cose ancora. Giulio Cesare ci attesta che era considerato "inventore di tutte le arti" (omnium inventorem artium). Ecco il brano in questione: 

Deum maxime Mercurium colunt. Huius sunt plurima simulacra: hunc omnium inventorem artium ferunt, hunc viarum atque itinerum ducem, hunc ad quaestus pecuniae mercaturasque habere vim maximam arbitrantur. Post hunc Apollinem et Martem et Iovem et Minervam. De his eandem fere, quam reliquae gentes, habent opinionem: Apollinem morbos depellere, Minervam operum atque artificiorum initia tradere, Iovem imperium caelestium tenere, Martem bella regere. 
 
"Degli Dei venerano soprattutto Mercurio; di questo esistono moltissime statue, riconoscono in questo l'inventore di tutte le arti, la guida delle vie e dei viaggi, credono che questo abbia grandissima influenza per la ricerca del denaro e per i commerci. Dopo di questo, Apollo e Marte e Giove e Minerva. Su questi hanno quasi la stessa opinione degli altri popoli: e cioè che Apollo vinca le malattie, che Minerva insegni i princìpi delle attività e delle arti, che Giove regga il governo degli Dei celesti, che Marte governi le guerre."
 
Caio Giulio Cesare: La guerra gallica, Libro VI, paragrafo XVII - Principali divinità dei Galli 
 
I caratteri di Lugus erano portentosi: oltre ad avere tre facce, aveva tre peni! Esistono molte sue raffigurazioni. La molteplicità dei simboli e degli attributi a lui associati era grande. Eccone un elenco:  

- I corvi 
- Il gallo 
- La lince 
- I cani 
- I lupi 
- Il cinghiale 
- L'albero della vita 
- Il caduceo 
- Il vischio 
- Le scarpe 
- Il sacco del denaro. 
 
Il nome divino è attestato anche al plurale, ad esempio come LUGOVES in iscrizioni di una sola parola trovate nel territorio degli Elvezi (attuale Avenches). Probabilmente questo uso del plurale si deve alla natura triplice di Lugus. LUGOVES è una forma di plurale eminentemente celtica, tipica dei temi in -u- (corrispondenti in latino alla IV declinazione).  
 
Lione, la città di Lugus 

Come tutti sanno, la città di Lione in latino era chiamata Lugdūnum o Lugudūnum. Il toponimo è chiaramente celtico: *LUGDŪNON, *LUGUDŪNON, ossia "Città di Lugus". Esistevano altri centri abitati con questo nome, come Lugdūnum Clāvātum (attuale Laon). Quella che oggi è chiamata Leida, in Olanda, in epoca imperiale era nota come Lugdūnum Batāvōrum.   
 
Lugus in Spagna 
 
Il culto di Lugus è ben documentato in Iberia ed era una caratteristica fondamentale della cultura dei Celtiberi. A Peñalba de Villastar è stata rinvenuta un'importante iscrizione celtiberica. Il testo translitterato è il seguente: 
 
ENI OROSEI
UTA TIGINO TIATUNEI
EREKAIAS TO LUGUEI
ARAIANOM KOMEIMU
ENI OROSEI EKUOISUIKUE
OKRIS OLOKAS TOGIAS SISTAT LUGUEI TIASO
TOGIAS

Traduzione: 
 
Ad Orosis e nei dintorni del fiume Tigino, dedichiamo i campi a Lugus.
Ad Orosis ed Equeiso le colline, gli orti e le case sono dedicate a Lugus.

 
Il celtiberico LUGUEI "a Lugus" è un tipico dativo. In un'iscrizione latina a Osma è attestato il dativo plurale LUGOVIBUS. La corrispondente forma celtica di dativo plurale è attestata come LUCUBO o LUCOBO in iscrizioni trovate in Galizia e a Nîmes.    

Lugus in Britannia 

Nella toponomastica britannica spicca il nome di una città, Luguvalium (*LUGU-UALION), che deriva da un antroponimo *LUGU-UALOS "Potente di Lugus". In gallese moderno è chiamata Caer Liwelydd (caer significa "città, mentre Liwelydd è l'esito regolare del toponimo britannico), scritto anche Caerliwelydd. In inglese è chiamata Carlisle.
 
Lugus ha dato in gallese medio il nome dell'eroe Lleu Llaw Gyffes. La naturale evoluzione del teonimo Lugus è Lleu, mentre l'epiteto Llaw Gyffes significa "Mano Abile". La sua figura compare nei Quattro Rami del Mabinogion. Il vocabolo gallese lleu significa "luce, splendore". Con l'aggiunta di un suffisso -ad si ha lleuad "luna". Il derivato gallese medio goleu (gallese moderno golau) significa "splendente; biondo, chiaro di capelli" e deriva da *UOLUGUS, formato da *UO- "sotto" e da *LUGUS "luce, splendore". Esistono forme affini in altre lingue discendenti dall'antico britannico: cornico golow "luce" e bretone gouloù "luce".
 
Lugus in Irlanda 
 
L'esito del teonimo Lugus in antico irlandese è Lug, scritto anche Lugh, Lúg, . La sua memoria è durata ben oltre l'arrivo del Cristianesimo, portato sull'Isola Verde da San Patrizio. Questi sono gli epiteti attribuiti alla divinità in questione: 
 
Lámfada "Mano Lunga"
Ildánach "Esperto in molte Arti"
Samildánach "Egualmente esperto in tutte le Arti"
Lonnansclech "Immutabilmente feroce"
Lonnbéimnech "Feroce Colpitore"
Macnia "Giovane Guerriero"
Conmac "Figlio del Cane" 

I due epiteti irlandesi formati con l'aggettivo lonn "feroce" (< *LONDOS) ci permettono di capire che il nome della città di Londra, Londinium (*LONDINION) è derivato da un antico epiteto britannico di Lugus (*LONDINIOS, ossia "Il Feroce"). 

Declinazione di Lug e protoforme: 

nominativo: Lug (< *LUGUS
vocativo: Lug (< *LUGU)
accusativo: Lug n- (< *LUGUN)
genitivo: Logo, Loga (< *LUGOUS
dativo: Lug (< *LUGOU

L'antroponimo Lugaid, molto diffuso nell'Irlanda medievale (irlandese moderno Lughaidh), ne è un chiaro derivato; il significato originale era "Che onora Lugus", "Servitore di Lugus". Questa è la declinazione, con le rispettive protoforme: 

nominativo: Lugaid (< *LUGU-DEKS)
vocativo: Lugaid (< *LUGU-DEKS)
accusativo: Luigdig n- (< *LUGU-DEKIN)
genitivo: Luigdech (< *LUGU-DEKOS)
dativo: Luigdig (< *LUGU-DEKĪ)
 
Questo è il testo in antico irlandese sull'arrivo di Lúg a Tara (Temair), tratto dal testo mitologico La seconda battaglia di Mag Tuired (Cath Dédenach Maige Tuired), opera la cui complessità è paragonabile a quella dell'Iliade: 
 
Atbertatar risin dorsaid ara n-indised a Temruich a tiachtai. Atbert in dorsaid: "Cia fil and?"

"Fil sunn Luch Lonnandsclech mac Ciein meic Diencecht & Ethne ingine Baloir: dalta siden Taillne ingine Magmoir ri Espáine & Echdach Gairuh meic Duach."

Rofiarfaig ion dorsaid do t-Samhilldanuch: "Cia dan frisa ngneie?" al sei, "ar ni teid nech cin dan i Temruig."

"Dene mo athcomarc", ol se: "am saer." Friscort an dorsaid: "Nit-regaim i leas. Ata saer lenn cenu .i. Luchtai mac Luachadhae."

Atpert-sum: "Atum-athcomairc, a dorrsoid: am gobhae." Frisgart ion dorsaid dou: "Ata gobae liond cenai .i. Colum Cuaolléinech teorae nua-gres." 

Atpert-som: "Atom-athcomairc, am trénfer." Friscart in dorsaid: "Nid-regoim a les: ata tréinfer lend cenu .i. Oghmae mac Ethlend."

Atbert-sum diridesi: "Atom-athcomairc" ar se: "am crutiri". "Nit-regaim a les: ata crutiri lenn cenai .i. Auhcan mac Bicelmois aran-utgatar fir tri ndea i sidoib."

Atpert-sum: "Atom-athcomairc: am níadh." Friscart an dorrsoidh: "Nit-regam e les. Ata níad lion chenu .i. Bresal Echarlam mac Echach Baethlaim."

Atbert-sum iarum: "Adum-athcomairc, a dorsaid, am file & am senchaid." "Nid-regam i les: ata file & senchaid cenai lenn .i. En mac Ethomain."

Atbert-sum: "Atom-athcomairc", ol se, "im corrguinech". "Nit recom e les: Ataut corrguinigh lionn cheno: at imdou ar ndruith & ar lucht cumhachtai."

Atbert-som: "Atom-athcomairc, am liaich."

"Nit-regam a les: Ata Dien-cecht do liaigh lenn."

"Atom-athcomairc", al sé, "am deogbore." "Nit-regom a les: atat deogbaire linn cenau .i. Delt & Drucht & Daithe, Taei & Talom & Trog, Glei & Glan & Glési."

Atbert: "Atom-athcomairc: am cert maith". "Nít-regom e les: ata cert lind cenu .i. Credne cerd."

Atbert-som aitherrach: "Abair frisind rig", ol se, "an fil les oeinfer codogabai ina danu-sae ule, & ma ata les ni tocus-sa in Temraig."

Luid in dorsaid isin rigtech iar sudiu con-eicid dond riogh ulei. "Tanaic oclaech iondoras lis", al se, "Samilldánach, & na huili dano arufognot det muntir-si atat les ule a oenor, conedh fer cacha danai ule ei."

 
Traduzione: 
 
Il guardiano chiese allora al Samildánach: "Quale arte pratichi? Nessuno, se non pratica almeno un'arte, può entrare in Tara." 

"Chiedimelo", disse, "io sono un artigiano". Il guardiano rispose: "Non abbiamo bisogno di te. Abbiamo già un artigiano, Luchta mac Lúachada."

Disse: "Chiedimelo, guardiano: io sono un fabbro." Il guardiano rispose: "Non abbiamo bisogno di te. Abbiamo già un fabbro, Colum Cúaléinech delle tre nuove tecniche." 

Disse: "Chiedimelo: io sono un campione." Il guardiano rispose: "Non abbiamo bisogno di te. Abbiamo già un campione, Ogma mac Ethlend." 

Disse allora: "Chiedimelo: io sono un arpista". "Non abbiamo bisogno di te. Abbiamo già un arpista, Abcán mac Bicelmois, che gli Uomini dei Tre Dèi trovarono nel tumulo." 

Disse: "Chiedimelo: io sono un guerriero". Il guardiano rispose: "Non abbiamo bisogno di te. Abbiamo già un guerriero, Bresal Etarlám mac Echdach Báethláim." 

Disse allora: "Chiedimelo: io sono un poeta e uno storico". "Non abbiamo bisogno di te. Abbiamo già un poeta e storico, Én mac Ethamain." 

Disse: "Chiedimelo: io sono uno stregone". "Non abbiamo bisogno di te. Abbiamo già degli stregoni. Tra noi sono numerosi i druidi e gli uomini di potere." 

Disse: "Chiedimelo: io sono un medico". "Non abbiamo bisogno di te. Abbiamo Dían Cécht come medico." 

"Chiedimelo," disse. "Io sono un coppiere". "Non abbiamo bisogno di te. Noi abbiamo già dei coppieri: Delt e Drúcht e Daithe, Tae e Talom e Trog, Glé e Glan e Glésse." 

Disse: "Chiedimelo: io sono un artigiano del bronzo". "Non abbiamo bisogno di te. Abbiamo già un artigiano del bronzo, Crédne Cerd." 

Disse: "Chiedi al re se ha già un uomo che possiede tutte queste arti: se lo ha, io non entrerò in Tara." 

Allora il portiere entrò nel salone e disse ogni cosa al re. "Un guerriero è venuto alla tua corte", disse, "chiamato Samildánach; e tutte le arti che aiutano il tuo popolo, lui le pratica, cosicché egli è l'uomo di ciascuna e di tutte le arti." 

Qualche lettore forse si domanderà come mai la lingua di questo testo sia così diversa nell'aspetto dalla lingua della canzone degli Eluveitie. A questa domanda si può rispondere con certezza: la lingua gallica in cui è scritto il testo della canzone è molto vicina al protoceltico, mentre l'antico irlandese ha subìto nel corso dei secoli una forte evoluzione, arrivando a perdere in media una sillaba su due per usura fonetica. Se confrontiamo un testo in latino di Giulio Cesare con un testo in milanese di Carlo Porta, possiamo avere un'idea molto vaga e approssimativa di cos'è successo. Vaga e approssimativa, certo, perché il testo in antico irlandese conserva in gran parte la complessità morfologica delle fasi più antiche. Ciò è accaduto per un motivo semplice ma non banale. Nel latino volgare, poi evolutosi nelle lingue romanze, le consonanti nella coda delle parole tendevano ad usurarsi e a cadere, dando origine ad ambiguità e rendendo necessaria una riforma dell'intera morfologia. Nelle lingue celtiche invece i suoni nella coda delle parole si agglutinavano all'iniziale della parola seguente, dando origine a fenomeni di lenizione e di nasalizzazione. Sarà mia cura ricostruire il testo sopra riportato nella sua forma protoceltica. 
P.S. 
Non si deve assolutamente considerare Lugus "una latinizzazione di Lug": sarebbe come considerare il latino corvus "una latinizzazione dell'italiano corvo". La morfologia del gallico è simile a quella del latino a causa della comune eredità indoeuropea.   
 
Etimologia di Lugus 

L'etimologia del teonimo non è poi così chiara. Sicuramente la vocale tonica del teonimo era breve nelle lingue celtiche antiche: la pronuncia era /'lugus/. La vocale lunga che troviamo nell'antico irlandese Lúg, variante di Lug, è senza dubbio secondaria e sviluppatasi per compenso dalla precose caduta della consonante fricativa -g- /γ/. Dai glossari sappiamo che la parola lug nel linguaggio poetico aveva questi significati: 
 
1) guerriero, eroe; 
2) biondo; 
3) lince. 
 
Sappiamo che la lince è uno degli attributi di Lugus. Nella letteratura irlandese, si dice che i capelli della divinità erano di un intenso color giallo. 
 
In gallico doveva esistere la parola lugos "corvo", parimenti un termine poetico o druidico, documentata nello Pseudo-Plutarco all'accusativo λοῦγον (lougon), con la glossa greca κόρακα (kóraka). La vocale lunga è dovuta a problemi di adattamento alla fonetica del greco: all'epoca nella lingua ellenica esisteva soltanto il suono vocalico lungo /u:/, scritto col dittongo grafico ου. Questa parola lugos "corvo", riportata anche da Pokorny, è stata fatta derivare dal protoceltico *LUKOS "nero", nonostante il passaggio da /k/ a /g/ sia alquanto problematico. In irlandese antico esiste in ogni caso la parola loch "nero", che deriva proprio da *LUKOS. Stessa origine ha il gallese llwg "giallo scuro", sempre derivato da *LUKOS secondo una trafila assolutamente regolare. A mio avviso le protoforme *LUKOS e *LUGUS non sono tra loro imparentate.
 
Esiste poi la parola protoceltica *LUGRĀ "luna", ricostruita a partire dal gallese lloer "luna" (antico gallese loyr), analizzabile come formata a partire da una radice *lug- "lucente" con l'aggiunta di un suffisso -rā
 
Le radici indoeuropee proposte come origine del nome divino sono le seguenti: 
 
1) *leuk- "luce, splendore" 
2) *leug- "nero, scuro"; "palude"
3) *leug- "piegare, curvare" 
4) *leug'- "rompere" 
5) *leugh- "giurare" 
6) *lunk'- "lince"
 
In protoceltico non si ha la possibilità di un cambiamento di un'antica /k/ in una sonora /g/, il che fa dubitare molto di una connessione con *leuk- "luce, splendore" e con *lunk'- "lince". Tutta questa confusione di dati molteplici mi fa pensare che all'origine del nome divino Lugus ci sia una parola preceltica ma non necessariamente preindoeuropea, che ha subìto un complesso insieme di etimologie popolari. Non sarebbe un caso unico.    

Le origini di Odino 

Risulta evidente che la divinità germanica Wotan (protogermanico *Wōðanaz) altro non è che il celtico Lugus, di cui condivide molti attributi, compresa l'associazione con il corvo. Il suo culto deve essersi formato in Renania, zona in cui erano intensissimi i contatti tra i Germani e le popolazioni celtiche. Sappiamo che i Volci Tectosagi migrarono in Germania, dove ebbero una grande e splendida fama di guerrieri temutissimi. Queste cose sono state notate da Ludwig Rübekeil nel 2003, anche se già ci meditavo nel 1997. 
 
Conclusioni 

Se un celta dell'antichità fosse qui, riterrebbe nate dall'ingegno di Lugus anche molte arti che ai suoi tempi erano sconosciute, come ad esempio il cinema e la produzione di video musicali. Trovo la cosa divertente.