WHATEVER THAT HURTS
Gruppo: Tiamat
Album: Wildhoney
Anno: 1994
Paese: Svezia
Lingua: Inglese
Genere: Gothic Metal, Death Metal
Formato: CD
Etichetta: Century Media
Formazione:
Genere: Gothic Metal, Death Metal
Formato: CD
Etichetta: Century Media
Formazione:
Johan Edlund - voce, chitarra
Johnny Hagel - basso
Lars Sköld - batteria
Magnus Sahlgren - chitarra solista
Waldemar Sorychta - tastiere
Birgit Zacher - voce addizionale
Etimologia del nome del gruppo: da Tiāmat, nome accadico della Dea degli Abissi, Madre del Cosmo (cfr. ebraico Tehōm "Abisso")
Etimologia del nome del gruppo: da Tiāmat, nome accadico della Dea degli Abissi, Madre del Cosmo (cfr. ebraico Tehōm "Abisso")
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Testo in inglese:
Whatever that hurts
Decoction of Jimsonweed
Slimy trailing plants distil
Claustrophobia and blood mixed seed
Cursed downstairs against my will
Cobweb sticks to molten years
Cockroaches served with cream
I wipe the silver bullet tears
And with every tear a dream
With every tear a dream..
Honey tea, psilocybe larvae
Honeymoon, silver spoon
Psilocybe tea
Energy trickles with the tide
Masterminds and the suicide squad
Drink acid water by my side
Stake the saviour of their daily fraud
Overfilled toothpaste tubes
Sleepless and timeless faces
Drippety drop on sugarcubes
The one eyed's eye twinkles and gazes
Twinkles and gazes...
Honey tea, psilocybe larvae
Honeymoon, silver spoon
Psilocybe tea
Traduzione:
Qualsiasi cosa dia fastidio
Decozione di stramonio
Piante rampicanti viscide distillano
Semi di claustrofobia mista a sangue
Maledetto piano inferiore
Maledetto piano inferiore
Contro la mia volontà
La ragnatela si attacca
La ragnatela si attacca
Agli anni fusi
Scarafaggi serviti con panna
Asciugo le lacrime del proiettile d'argento
E con ogni lacrima un sogno...
Tè al miele, larve di psilocybe
Scarafaggi serviti con panna
Asciugo le lacrime del proiettile d'argento
E con ogni lacrima un sogno...
Tè al miele, larve di psilocybe
Luna di miele, cucchiaio d'argento
Tè alla psilocybe
Tè alla psilocybe
L'energia scorre con la marea
I cervelloni e la squadra suicida
Bevono acqua acida al mio fianco
Perfora col palo il salvatore della loro frode quotidiana
Tubetti di dentifricio stracolmi
Volti insonni e senza tempo
Goccia gocciolante su zollette di zucchero
L'occhio del guercio brilla e guarda...
Tè al miele, larve di psilocybe
Luna di miele, cucchiaio d'argento
Tè alla psilocybe
Recensione:
Il brano è semplicemente esaltante. Il video è uno spettacolare viaggio allucinatorio in un Inferno psichedelico. I colori sono abbacinanti, quasi esplosivi. Si scorgono forme transeunti, vorticose, in cui volti oscuri si ridefiniscono istante dopo istante, sfaldandosi, frammentandosi, ricomponendosi. Un pupazzo si contorce, il suo capo è fatto con una sigaretta mezza combusta. Si contorce, danzando come gli spettri di stelle morenti sul margine di un Orizzonte degli Eventi che annienta l'Essere! Un Buco Nero ontologico! Un burattinaio agita le dita di legno rossiccio, cercando di stringere un pupazzo che è una specie di mosca plasmata da un Demiurgo folle! Intanto dall'alto colano fiotti di un miele allucinogeno, tossico, che uccide i viventi.
San Isidro o la carne degli Dei
La Psilocybe cubensis (Earle) Singer, 1948 è un fungo basidiomicete della famiglia delle Strophariaceae. Ha poteri psichedelici, contenendo il principio attivo detto psilocibina. Questo fungo, noto anche con il sinonimo scientifico di Stropharia cubensis, in Messico è denominato San Isidro, che in spagnolo significa "San Isidoro". Gli Aztechi ne facevano largo uso e lo chiamavano teōnacatl, ossia "carne degli Dei" (più precisamente "fungo degli Dei", da teōtl "divinità" e nanacatl "fungo", alla lettera "quasi-carne", forma reduplicata di nacatl "carne"). Francamente non so se sia infestato da larve o se queste si siano prodotte nella mente frenetica del cantante dei Tiamat. Nemmeno so se con questo fungo ci facciano del tè, se lo mettano in infusione. Molti anni fa mi capitò di conoscere in chat un pazzoide che ci faceva delle fritture. Poi parlava di Rettiliani e delle opere di Carlos Castaneda.
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