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mercoledì 24 marzo 2021

 
IL SILENZIO 
 
Titolo originale: Tystnaden 
Titolo in inglese: The Silence
Anno: 1963
Paese di produzione: Svezia
Lingua: Svedese, spagnolo, timokano  
Durata: 96 min
Regia: Ingmar Bergman 
Colore: Bianco e nero 
Rapporto: 1,37 : 1 
Genere: Drammatico, surreale
Soggetto: Ingmar Bergman
Sceneggiatura: Ingmar Bergman 
Produttore: Allan Ekelund 
Casa di produzione: Svensk Filmindustri (SF)
Fotografia: Sven Nykvist
Montaggio: Ulla Ryghe
Musiche: Ivan Renliden
Scenografia: P. A. Lundgren
Costumi: Marik Vos-Lundh (come Marik Vos), Bertha
     Sånnell
Trucco: Börje Lundh, Gullan Westfelt 
Fonico: Stig Flodin, Bo Leverén, Tage Sjöborg  
Effetti speciali: Evald Andersson 
Fotocamera e reparto elettrico: Rolf Holmqvist, Harry Kampf 
Responsabile della location: Lars-Owe Carlberg 
Lingua di Timoka: Gun Grut (ex moglie del regista)
Interpreti e personaggi:
    Ingrid Thulin: Ester
    Gunnel Lindblom: Anna
    Birger Malmsten: Il barista
    Håkan Jahnberg: Il maître dell'albergo
    Jörgen Lindström: Johan
    Lissi Alandh: La donna del varietà
    Karl-Arne Bergman: Il ragazzo che distribuisce i giornali
    Leif Forstenberg: L’uomo del varietà
    Eduardo Gutiérrez: Impresario dei nani
    Eskil Kalling: Proprietario del bar
    Birger Lensander: Portinaio
    Kristina Olausson: Anna (controfigura di Gunnel Lindblom)
    Nils Waldt: Cassiere
    Olof Widgren: Un vecchio
Doppiatori italiani:
    Rina Morelli: Ester
    Rosetta Calavetta: Anna
    Serena Verdirosi: Johan 
Titoli in altre lingue: 
   Danese: Stillreden
   Tedesco: Das Schweigen
   Finlandese: Hinjaisuus
   Francese: Le Silence 
   Spagnolo: El silencio
   Russo: Молчание

Trama: 
Anna ed Ester, due sorelle in pessimi rapporti, stanno tornando a casa in treno dalla villeggiatura. Con loro c'è anche un bambino, Johan, che è il figlio di Anna. Ad un certo punto Ester si sente male. I tre sono costretti a fermarsi nella città di Timoka. Si rendono presto conto che vi si parla una lingua sconosciuta, del tutto incomprensibile, la cui sonorità ricorda vagamente quella dell'ungherese o delle lingue slave. Non esiste possibilità di comunicazione, nonostante Ester sia una traduttrice di professione. Il clima soffocante non aiuta. Le due donne riescono a prendere alloggio in un albergo assieme al pargolo, che in preda alla noia esplora i corridoi stranamente deserti. Prima fa amicizia con l'anziano cameriere, poi incontra una troupe di grotteschi nani spagnoli giunti in quella città remota da Madrid. Nel frattempo per le strade notturne si aggirano continuamente carri armati, spettrali avvisaglie di una guerra incombente. Ester è malata di tisi e molto avanti nel percorso dell'etilismo, ancor più di quanto lo sia io. È tormentata da qualcosa di atroce che la corrode da dentro. Viene assistita amorevolmente dal cameriere gentile. Anna invece è una adepta dei piaceri di Afrodite: ha un'indole futile e non perde occasione di recarsi in un bar per cercare un amante. Quando trova un uomo che la attizza e lo conduce nell'albergo, gli eventi precipitano. Con grande crudeltà mentale, Anna esibisce la sua conquista davanti alla sorella, causandole un peggioramento delle condizioni mentali. Il rapporto tra le due si rompe irreparabilmente. Come se Ester avesse la lebbra, quando ha l'ennesimo malore viene abbandonata al suo destino dalla libidinosa Anna, che sdegnata prende il figlioletto e lo conduce al treno. Durante il viaggio, Johan maneggia un foglio che Ester gli ha dato: è un breve dizionarietto della lingua di Timoka. Pronuncia una parola, hadjek, ma il suono della sua voce è subito coperto dal rumore del treno. Come spiegato nel seguito, il finale della versione in italiano è stato gravemente manipolato. 
 
 
Recensione: 
Questa pellicola di Bergman è considerata l'ultima della cosiddetta "Trilogia del Silenzio di Dio", di cui fanno parte Come in uno specchio (Såsom i en spegel, 1961) e Luci d'inverno (Nattvardsgästerna, 1963). Resta il fatto innegabile che lo stesso regista ha in seguito ritrattato le sue dichiarazioni iniziali, negando addirittura che i tre film costituiscano una trilogia. Era stato incalzato da interpretazioni in chiave spirituale che lo infastidivano moltissimo e che provenivano dall'Italia! Sembra evidente che ci sia stato un fraintendimento sulla locuzione "Silenzio di Dio": si parla piuttosto dell'Inesistenza di Dio. Seguendo la logica bergmaniana si giunge alla conclusione che il Creatore tace perché non c'è, è un'invenzione umana. Queste sono le parole del regista, intervistato da Olivier Assayas: "Olivier… una cosa è importante e io l’ho capita molto tardi: Come in uno specchio appartiene a un periodo anteriore. La vera rottura si colloca fra Come in uno specchio e Luci d’inverno. Purtroppo ho creato io stesso questo malinteso: Come in uno specchio, Luci d’inverno e Il silenzio non costituiscono una trilogia. Come in uno specchio appartiene al periodo precedente, poi viene la rottura." 
 
Ecco un link utile che riporta le fonti: 
 
 
Questo robusto bianco e nero non lo dimenticherò mai. L'ambientazione è sublime, con quell'albergo gelido e ostile, massiccio, dalle mura ciclopiche che annientano lo spettatore. Lo stesso tema dell'incomunicabilità tra i personaggi, di cui tanto si è parlato, si dissolve di fronte all'enigma di Timoka, che è una sfinge destinata a restare inesplicabile per l'Eternità.    
 
 
Intimità incestuosa tra madre e figlio  

Ancora una volta siamo di fronte a un film che oggi non potrebbe più essere girato, nonostante il potere della censura fosse più forte in passato - un paradosso davvero singolare che ha cause complesse. La soluzione del paradosso è questa: gli argomenti di suscettibili di essere censurati cambiano nel corso dei decenni. Ci sono cose che un tempo passavano in cavalleria e che oggi non possono nemmeno più essere pensate. Ci sono cose che oggi passano in cavalleria e che un tempo non potevano nemmeno essere pensate. L'accusa di incesto e di pedofilia sarebbe subito pronta a scattare per il regista, che non avrebbe modo di difendersi. Le sue opere finirebbero disprezzate e gettate al macero a furor di popolo, data l'ipersensibilità che regna su temi così delicati. La pellicola ci mostra infatti un rapporto estremamente morboso tra madre e figlio piccolo, con tanto di contatto tra i corpi nudi. Il bambino lava la schiena della madre nella vasca da bagno e dorme con lei senza indumento alcuno, com'è stato partorito. Una vecchia locandina, conservata nel sito Davinotti.com, dà questa efficace definizione: "Un'opera rischiosa, ai confini del lecito". Quindi aggiunge un commento: "Mai atteggiamenti ed azioni così audaci sono stati portati sullo schermo".  
 
Passione incestuosa di una donna per sua sorella  
 
Si capisce che Ester è una lesbica e che arde di desiderio per sua sorella Anna. Non potendo sopportare questo stato di cose, inammissibile per la morale corrente, si alcolizza in modo pesante per autodistruggersi. Non me la sento di biasimarla. Oggi si direbbe che si tratta di un "orientamento sessuale", ma una simile teoria non mi ha mai convinto. Si tratta di uno stupido dogma di questi tempi assurdi e buonisti, pervasi dal morbo del politically correct. Eppure le cose sono così semplici. Una donna che ha avuto tante delusioni dai cazzi, sarà ben libera di dedicarsi alle bernarde!    
 
Interludi naneschi! 
 
I nani recitano un travolgente spettacolo teatrale, vorticando come meteore folli. A un certo punto, sulle note di strumenti musicali guitteschi, le loro figure tozze e deformi si compongono in un gigantesco bruco! Si agitano, con gli arti cortissimi. Le loro braccia sono al limite della focomelia, le loro gambe sembrano moncherini. I loro corpi distorti si ammassano, annaspando, gli uni contro gli altri, diventando qualcosa di simile a una larva di processionaria! Il ritmo è folle, dovevano essere così le danze in onore di Cibele, quelle in cui i sacerdoti in preda all'ebbrezza si castravano con le proprie mani!  
 
Censura

Com'è facile immaginarsi, la scure dei censori si è abbattuta su questa pellicola in molti paesi del mondo. Negli Stati Uniti è stato presentato come un film semi-pornografico. Questa è la citazione di una recensione dal Daily News: "Sull'incesto, l'autocontaminazione e la ninfomania, quest'ultimo di Bergman è il film più scioccante che abbia mai visto. Non potevo credere ai miei occhi." (originale inglese: "On incest, self-defilement and nymphomania, this Bergman latest is the most shocking movie I have ever seen. I could not believe my eyes."). In Argentina il distributore del film è stato condannato a un anno di reclusione con la condizionale, mentre è stato proiettato senza censure in Uruguay. 

In Svezia il film è stato sottoposto ai censori poche settimane dopo che le direttive erano state un po' liberalizzate: è passato senza tagli e ha fatto molto scalpore. Ha attirato un vasto pubblico, è stato ferocemente dibattuto e ha acquisito la reputazione di essere il film che ha inflitto la prima grande breccia nel "muro della censura sessuale" del cinema svedese. Nel giro di cinque anni, la censura cinematografica era diventata una formalità. So sono levate voci per richiedere l'abolizione della censura, ma con l'aumento dei livelli di violenza cinematografica alla fine degli anni '60 l'opinione è cambiata, agendo meno sulla nudità e sul sesso ma in modo molto duro sulla violenza. La censura statale è stata abolita soltanto nel 2011, un secolo dopo la sua introduzione.
 
Questi sono i tagli inflitti in Italia:

1) La madre che dorme nuda assieme al figlio.
2) La protagonista che assiste a baci ardenti e un rapporto sessuale completo tra due amanti nel teatro, con la donna bionda impalata nella posizione detta cowgirl.
3) Il seno nudo della madre spiato dal figlio attraverso il buco della serratura.

Queste sono le alterazioni inflitte in Italia:

1) La parola "chiesa" viene sostituita con "scantinato", per evitare che un luogo consacrato venga ad essere visto come teatro di incontri sessuali (a dispetto del fatto che esistono le chiese sconsacrate e che spesso vi si svolgono tregende!).
2) Nel monologo in cui Ester dichiara il suo disgusto per gli uomini, le parole "sangue e muco" sono sostituite con "ormoni e uomini", distorcendo il senso stesso dell'intervento, come se la donna esprimesse un "pentimento" per la propria sessualità.
3) Nel finale della versione originale il bambino legge da un dizionario una parola della lingua di Timoka, hadjek, senza glossa alcuna, quindi ne pronuncia mentalmente altre due senza che si avverta il loro suono; nella versione italiana invece pronuncia ancora la parola hadjek fornendone la traduzione: "anima". Quando Bergman è venuto a sapere di questo cambiamento nella versione doppiata in italiano, è andato su tutte le furie. Disapprovava la che il vocabolo hadjek fosse glossato con "anima", perché a suo avviso introduceva nel film una lettura spiritualista che egli non aveva assolutamente inteso dare. Detto questo, sono convinto che sia stato Andreotti in persona a imporre la traduzione della parola hadjek come "anima" e a diffonderla. Egli fu a lungo l'incarnazione della censura in Italia: visionava infinite ore delle pellicole più disparate, decidendo cosa poteva passare e cosa non poteva passare. Non dimentichiamoci cos'era il Paese in quell'epoca stramaledetta. Non mi stancherò mai di ripeterlo: basta ascoltare la canzone Nera dei Varunna per capirlo! Mi bolle il sangue se penso che c'è tuttora una critica cinematografica di Comunione e Liberazione fondata sui dettami antreottiani. In diversi siti afferenti a tale area la versione italiana alterata del film bergmaniano viene considerata originale! 
 
Curiosità 
 
La scrittrice e attivista politica Susan Sontag ha commentato: "Ancora una volta, Ingmar Bergman avrebbe potuto voler dire che il carro armato rimbombava per la strada ne "Il Silenzio" come un simbolo fallico. Ma se lo avesse fatto, sarebbe stato un pensiero sciocco". E ancora: "Coloro che cercano un'interpretazione freudiana del carro armato stanno solo esprimendo la loro mancanza di risposta a ciò che c'è sullo schermo"
 
 
L'enigmatica lingua di Timoka 
 
La lingua di Timoka è molto densa e complessa. Pone seri ostacoli a qualunque tentativo di afferrarne le nozioni basilari. Dall'analisi delle parole non si riesce a dedurre alcunché della morfologia. Non si trovano parole ricorrenti che possano essere interpretate con certezza come particelle, articoli, preposizioni o postposizioni. In una scena la protagonista riesce a ottenere la traduzione di un paio di parole. Una è kasi (pronuncia /ka'si/) "mano", che è una parola sicuramente uralica: finlandese käsi "mano", estone käsi "mano", ungherese kéz "mano". Un'altra è naigo "faccia", anch'essa una parola uralica: estone nägu "faccia", finlandese näkö "vista, visione", senza corrispondenza in ungherese. Nonostante ciò, la lingua di Timoka non sembra proprio essere uralica. In altre parole, un conoscitore di una qualsiasi lingua uralica non sarebbe in grado di comprendere un discorso o anche soltanto un breve testo. Non è certamente "un misto di magiaro e di lingue slave", come spesso è definita nel Web e altrove. L'autore di una simile definizione deve avere idee molto fumose sia sul magiaro che sulle lingue slave, anche se non gli si può addossare una grande colpa, dato che in timokano ci sono alcuni prestiti da lingue slave.   

Con grande fatica sono riuscito a reperire le immagini dell'intera pagina del quotidiano e persino della seconda! 
 

Questi sono titoli, sottotitoli e articoli comparsi sulla prima pagina di un numero del giornale ARAKAVSANII
 
ARAKAVSANII 
TIIMOKA INOSLIP 
Dezirohtuh stskarihl usaivthl kanzi sezier iganav savaguad I. B.  7-263.
Srotkader: Irak-Enra Namgreb 
VEIS SUTOL
Enskol paliz
UDEIZ TSEZ

 
MAKEVLIC DIZL SAGED EITSDRIS UKUNTZ PAS SATPU 
 
SMAJOREVEL USIVTA SMUKENP IRZ MAKEVLIC IZDIL TIDUAB SAJITLAB 

Itam sataj ajir
Eip akibal   ..  9

Zirdnag ituclevun sinlivak maraky smujatuas staniceil ...... 13  

Rap ulskam manimta nu meidag alein [...]utua itsarap ....   6

MACIEVS SARUJ: 
Eip adlagamats okabamdat iaäter siakabal abitrak sakeil ..... 11

Sjiebirg: Aaap-ujvstal adär arumunu mazdei  
 
GHP. Arumunu mazdeins. Vjicamrofin. Ak akinorev eterelerts sisal sajie kel rap useivtal udolav. Is amajorevei amukanap. Ijatanisorei Ajib. Useivtal utneduts. Apurg sak iabidav azdeinsel Ugiceitta umugul exiere tojemrofin uvals. Utlab sajigolodif ardetak ujatidav. Unvagi sabituat uroseforp sruk iz ulizd. Iseretni ule[...] ajevatszia use[...] [u]dolav atarotkel unasidar ma[...] seitocietap starotkel dat ira stidar rap usum omajineig iceinjezd. Os umkanap ulece una vad. Anaj Anilezdne sanimaipianeil ajokiras.  
 
MISOGLUPEN ARETEIB UAG. TEITSRIMZIAEN UVAS UTUAT IMEZVET 
 
Teijabalgas olandican urutluk at ir satuat abivizd. 
Acev abiseitap trakzduad. Sadaz sabirakas ateprizd anizta avasak akail atanurzi useivtal udiv. 
Tsugei itatilautak araksas meilketup ok sazad sanosrep anigem tlec, pa aretier orki. Umse seinizapei udak uniavid utskartrapka stitalpzi urukun osutusas arodet aretier. 
Jjvatstap isvgeinsei ujigulozer ak sazeirgaj eip avocsurgh ial sniv aradzien sabrmubnota gem unisanon tab tad. Itsilartien ra ujidin alagskeirp seisulecas terp. Os uaj at karap oginiaven ujigulozer, cip mat ra uvitom, ak thkirden, igisupneis tezitirk uvocsurz smakei is akitirk nav. 
Smamizajib staniceil ajir sinkivak meimunuaj smajepset okabamdat satuaj smugeinsas sakeil seitaceirp ezierteb umsujas abmub terp, seitsrev ikeintaniz timsesmadrizd ravudat.  
Rap ulskam manimta nu meidag arakas ra alrak. 
Alein, uzumsup. Sat sakas. Dak saneid avulk neib asisteb, sakelep atir alserk inkezdua uneak ajedivap asiagapun. Uneidiak alserk upnak soneizeir? Gap atsgua alibitsev, ellah ajib. Asev agilimseivmen tapat ak eikelep igol adigaj ekikelep. Seisidarap uksurd samsiag.  
 
RAP ULSKAM MANIMTA NU
 
DAP ABINEIVAS AGINIA VIREDO  
 
Dap. Abineivas. Aginiav. Inredom Igorei otan. Snedt saniprut tidav ujinatirbleil. Ajiragnu sanis sanirpitsap. Sakessekinskeirp. Svores adav ureimen unaseipspa ugiops skeintsev sijagzia. Sazabrhp ucavmurtsua meikaindar ajirdeivs at majorpoj satuj arpits sordrav sozad. 
Sajitlab saruuj arsark otseipspa otub av anetkil soglupsta akialujibzolpske. Idiev sanis, ajiserped nu sabiv ansap sisatepuk sajivtal ulkätspa smujorutskar neidos ak amasemkes. 
Smujatuas, irmeidosak dagenurak sijomsuj smujidareip siakabal. Ukevlicarak sjatecovorp sjeceaset stapsatnu sneiv siklumiraniz entanicinzi ukevlic smujeduaz kitjigasz i samodsisuj akibal, abrideibas ajanspivap majajkuas mentemosuj sijedrid. 
Zirdnag sinlivdakatir uizuvarpap smatsizapen skeirpeiat ateserdarap seisudatei ajebirganiv vun.  
 
Dris abizduard agiragia, isugua otsrepam arsakibal. 
Isierk emuajsuvas sagedei mamuktion magimiziav
 
Skagrad sneide its 
AGINOA TREP         

Otonevipa ujikan anasmirgap 
 
Sajatonivpa sajican utslav 
 
Ukeintiagzdil adrav amuvedzu sijitskarap naivtal cisum sabic einvedzi, skeinsapt anacnakj a. Idäk ivitom isudeipts anacnak, uginuk adas adeiv. Seitzeirg eip sabirdeibas idak ir aniv etseitap. Ikulon van itsi smakasap tojezi on atskarträkap arutas. Itol imajolezon utub. Utskarträkpa utub sasujetkip alakiev. Seseretni - tkuarträp aretier arok itatiunitnok zdil ra ot satmenzu sabitsias. Sneiv remot ri sridars - anacnak salev ial aretier sirok sotobraden. Aretier adrav ätjo sanasobrad tose aliezi akeiniskam adrav. 
Anasoglup irpits idrav, meiruk rav tedlibta iakit adat asap adeiv. Smujanigem tanisulkpa useivtal umseizd ri arodoet arag anasoglup. Ial ot utevitom, sajatspaäj eip arag aniv semizon useivtal smatorp, arempa ok. Jualta atskarkial sajels. Smums ri izduad iliczi arok salskam iratsiem. On meit titiakszu rav iakit ajedep akial sentoskriv. Amrip atrak sluap suvzoj - aniv uloks tsizap srtak useivtal sratsiemrok, slime siliaknlem uksives uteiv siaklams sikizum sfloda eleba seijisualk aniv saravxumseizd ... 
Avatsas aniza nagzeid alibatsen arok sutrecnok. Uzdras sator iriv oleczi anivlac arosier sanaseirgta. Sajatson sabicit smujaniceilpa sajivlat ientokan okrapsmum atskar adagnuaj smujokiras adrofdarb. Teijodetz uktevsmeiz iajicka setilge ajibrok snedt saniprut tidav ujinatir bleil sodrav sozad.

Utorui zilrakj 

Utorpasen sujsezil iriravs ucatiak sotidlipeip agimialumse sijebirg, utub seiruak tatorpasen eimirpsalev mazebor senetmizd ulabagleil utedrizd katarpbales. Idriasaki maravzu sumujoniz igizduard atiszu iginilp seiteijepuren skameipgan usumiar tapatunodrad ulabagaleil rapsemdat. 
Sezdrazia igraszia sasujagap ibasak.  
 
Questi sono gli articoli della seconda pagina del quotidiano. 
 
Timsedciep irakav starefer mein cepat 
 
Timsedciep useivtal sabirdeib sadanak sukariav sudaggep isujezinagroon, sumujokoras sititlev meikamajorevei meikeinjed. Irakav isuvulk meikeintskar isuvugei nuilanoicidart ubiguata tapunudag spoksatolimei useivtal segeintskar seredagirb, sanasmizd ajezdsaniv meisivsmumirilet iratmeiacevak ilimnuvivut omajorevei. Tonimeip iceintskar seitorecta sansmizd tub salos starefer setiliag enezduard subrad acamal irautub atevatsrapira. Meiletugul ukasap serosizersadlim atedutseiabid asidirpson, sonasil adeip asikup satjetlev saneidsupcep. Tubsalos meisuguaeip mein reb cepat ukasev abidavap avirbajifi sitizdur sjatidav sukeintamaliad ubraslas atezderap elazullatsirk, sotrdatszi rav seitadaget. 
Snizdritedatszi ajeeiujed ukizon seisatszuizier makaleil oksituataor ianasanidog urivarak tanizamas isokeiteip umszeizd unaksta uktevs matrecnuomaksta. Smugilsanor stkeiton sidualp erakaveip usrum sanas[..]ieb [.]sivm[..]nas sabiceilpa, azdeinsziakaceveblug eteinlakslip mabibradon aruksnugn, ierecta sajidegart ujvrud askeirp inskuz meineitneg unasanisirfta steninmamukas. Vasaksadiab uksivesta sonasoneiv ujmodapar ubeimeivas tododrapzi sjid sajicavmuteir, idajedat tonizam sanasoneivpa allogredcep uteilrasajicamrofin tsarpas. Rautub tamurureim otordeibas sajicapuko sabiseit inskortudaken utlecen izebnit oteduart, ujicavmurtsua sototerpen iseicav murtsun. Ujmodap utizduarrap silesdaveip sajivacuterir. 
Amzaderasen amujatuaj entokam seitojoterp umutslav sajilgan amujatuaj uvas stap unasonetsi sakmamuras, tanizdilon iginiev samajepsei tocuartrap araksojeziersap utsirkeipen kitapteibzia arjoteksir izirkujeskei zeirgap urugumvas. Iajilgna isivun adarzia sijerut satgåesziav italkta sijanur meitknup, sonaspakeip ajogritzi tonizpilon meimukieton igivedzien aravzu ilgeivtrakuv suriecajiam sana satsatama meigidiapsei meitsetorp satkaszu. Tojokesedlav mamujamisor siktevsabiaraktaen ukeinidmirtozam sijeduabz ujivtalzcels sovizd atlevzur sabiraktaen uzird.    
 
Sjevedzi onsadiab rapsasilgna asidlav 
 
Sanasedlepsub setskicasratsiem iaktieltalgeiv akuaj sarasav anasedlepriatods sentemorsarasav usein eniluas, sabisnecas enebardis sajiladeip stiaksukeinbilad tozdeins rapeser etni asalpuseinuaj sanasedlep mabisnecas. Isuved imsor, eitrops useivtal iabineivpa tezinagro setskicatatseim iaierapsiv iapvrg ibradskeirp utkietonen todleptuak sumurag majerav. Suzduad ulitsutpokzi selevesujivum udirgni ugrebiudiatilat suticnudil sabisnegas uloksuvas akadarsemizap sajetluksuvas akadarsemizap sajetraksdag sakiremalameiz setskicaratsiem akiteltalgeiv anasedelp susivaruk asinet. Sasuktionsudag usevuteil suniamrap sezinag orasavamakam somujokiras sukeinsapi ulitsutpokzi imaciet selevesujiv. Umudililat sabisnecasuloks adarsemeizap sakiremaleåeiz sajetraksdag akitektakgeiv setskicasratsiem susuvsaruk, asenit niana sedlep useivuteil useivtalsuniamrap sezinagorasav amakansomuj okirasarasav. 
Cepatinuagi ilodokubineiv usumusivsajat useivtal sadan dodajsubteiks, ajibedakasalp amripukatedlep kasajiaruk sonedusokalizd omripardagat uajseitovatag unasanigemzi ukeppsom rip useivtal sets kic asratseim skiton sapurg umujetkelpmok iteizucnarf akilapokniram aj inezizisuin iteizucnarf, irapenimda suzduad torevmajerav suticumudil ilat uberbidiat selvesusiv sukeinapic. Lits utpokzimac metskic asratsiem mamrip enebarbis ucnatsid sumurag majerav suzduad imaciet sukeimsapi udiatseleves ilatugrebi. 
Sakireåaleåeiz saketriksdag akiteletalgeiv rasajokir imanibidziensajokir, ubicitarap esentsevskeirp sakaseiruk zierzad sacevlicajaleil mezduaap. Satmizd neivzird idajedat utrezd imanibidzien imadaituszu esentsevskeirp semialen saleilri neivra, ineizdels savasmirp igliemteb onakras umasnakei umseirb satuajonskeirpititskarzu misovozdeip esentsevskeirp unemuarts unairetibserp acinzab imujoplakveid sezduard adagsalev seititevsei ajaticam, senebardis ilazira.  
 
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Smujanosorei soaksisul admirt imadovizd nuizeibzsem ubdioksatuat rapmajanur zdud ubimaseiceipen sabipoksis ubipokadas, tebubitevs matsrimzis trakzadsem toselkem aladvatsas amamen tean satam irsvren sabivizdnu aladvatsas sdravaruk siteivtal. 
Siazam satib sotskarkial sadmirt smasal, sutama sumazder meneien sauatsavas eipsarut atslabta sumukasap sotsusiv ianasidar sumuskasapzeb utubsemeiruk, srabutiautaknertzi sabinag amusevs siteivtal siazamsis. Tevatsap uteraven arukzebsat sajicazinagri nusezduard tkiton uteraven sedarzi imujokiras, sotskarkial ijevedzi utskarkial rapsutrub dotrapitseips. Atsataj unecanivs siazamdak aneidajat seiseseretnien matamargira ubipok sadmirt ujatisal skurteip meitskarkial, suseituatseisujerecta sarecta sot irsajicazinagro salartnecusum udnof sarutluk sasujodievzi sabiarak. Taen rikseip majici dart matka sap meikeintskar, meijatonzelg imajamodeien sockatspa sotrug tanizdcazi zierdak asarpen kartav abradagli sanzelg sajicizopmok, silikseisveid sabimeivpa salanoican useivlat sajimnakras. Spokidagicep stskarlaiceps sezirap ajitrap asodlav iraisukiet udravuvas ojetraksdag sajtrap ovitavres, nok osujemakszi ukeindarst zuidroka eijedep ojetrak sdaguvas oniraial sajitrapsavas smajemitza. Ajiradzi aminamrap okagidiapsei seijizrivzi siajeniszdil kamprut sjatidav sosrutta udrav sivemojsan setrevmeiruk satiradzi ujetarpteil smunitza uniamrap usujibat amibaseiceipen, ukepsjenizd majagiravs seisgiebzi manaselev akialyudag uzadseis tobalzualos ukeindarts. 
Amunitza isujidar zu sutatluzer sugideb sutatluzer sajozid sanasidlav ojatovizdei sanasozidis smazdeilon savxotozop ajtrap, asodlav iraisukiet udravuvas ojeraksdag sajitrap rapsasligna onelutsev ureinexni subradskerpvxies ukinhcetnu. Uzdanav mugnav ajlgana adrofdarb saretsaknodira asotsrugonen, sukilapruk iguardareim siteicemsrudas sjevedzi asotsrugonen, ukinhcet subradskeirp isukiet asodlavxira ianasorakpa sajizavmi onsadiab atskarkial smuvedzu.     
Ak sazeirgaj eipa radzien 
Sniv tskirden mat ra nav 
 
Rap ulskam manimta nu meidag arakas ra alrak. Alein, uzumsup. Sat sakas. Dak saneid avulk neiv asisteb. Sakeleb atir alserk inkezdua uneak ajedivap asiagapun. Uneitiag alserk upnäk soneizeir? Gap atsgua alibitsev, ellah ajib. Asev agilimseivmen tapat ak eikelep igol adiagaj eikelep, seisidarap uksurd samsiag. Sojas ukelepte utua sojatakzia sogol. Samsiag anasidiag itsarap ajemizon ugikremzeb unasilk meinetiag ial uterav. Tkas tadrrst teb ekinuaj inkezdua ot ajotnam igiseiten sotinamej saptel ruk ajadarst meiledomliak rukum. Ledht irtuaj ajagersp sazam amugug sanimsark samarodhtszi umugijam samadisiarta sadolva izad trakuv as ajekem zu. Utsivania uginbradruk sanizup savas sanakson itar. 
 
Alserk ajanigemzi zu selojiv izleib neiv meivin sajoneiveip. Sajitrotavresnok ajib siganrap. Zu ujimedaka sajevak ellah riksuzduad sudag ajecifinos rep silrak sgedap uvas onslag urugif ezeir otengizer. 
 
Ogitep uneitaks igirutta otanipuk usoripap. Meikial animta divap alrak alien akelep atir skelep. Atsuasap ukual izmav tuipar ugulk unizorg akor: unlip meileputrak satajb. Skeinmias atiron ukual abrad utub. Siminap izdil ieceimias uleputrakira uzorg ial, anuaj. Asevsun solkatspa ujatuaj osrap ostarapen utaks marut maregej miretetsaruj maniv suleputrak atus majam. Oken askamen trakrto tipuatet skeinmez apuat ulkes arasavap. Ialkes salkes iduarg lug sasraksniev uzumuvas ucat udak uneid ulepvtrak? 
Unizorg sriav asenen zu olarugif zuteb ovitarokep ucinbrad asapatmuj eroks savasrok sivrud ajib. Sirevta meisiv meit mak. Meinkez duad sasuk anzi sanasarpasen i kial ajib dak saneis akito saiarps. Satsiks sasanu sanis ubivirb alsmak dakizad arexzia seviszia meisiv zu. Meikial izad sracvtap eip acinbrad levteb izad meipakz sgedap aselkemzu ucinbrad zamvis itsivania. 
 
x
 
Teitsrimziaen uvas utuat imezvet. Teijabalgas olandican urutluk at ir satuat abivizd. 
 
Acev abisetitap trakzduad. Sadaz sabirakas ateprizd anizta avasak akial atanurzi useivtal udiv. Thugei itatilautak araksas meilketlp ok sazad sanisrep anikem tlec, pa areter orkt. Umse senizapei udak uniavid utskartrakpa stitalpzi urukun osutusas arodoet aretier. Ukeintiagzdil adrav amuvedzu sijitskarap naivtal cisum sabic einvedzi, skeinsapt anacnak a. Idär ivitom isudeipts anacnak ugunik adas adeiv. 
Seitzeirg eip sabirdeibas idak ir aniv etseitap. Ikulon van itsi smakasap tojezi on atskarträkap arutas. Itol imajolezon utub. Utskarträkpa utub sasujetkip alakiev. Seseretni - tkuarträp aretier arok itatiunitnok zdil ra ot satmenzu sabitsias. Sneiv remot ri spridars - anacnak salev ial aretier sirok sotobraden. Aretier adrav ätjo sanasobrad tose aliczi akeinilskam adrav. Anasoglup irpits idrav, meiruk rav tedlibta iakit adat asap adeiv. Smujanigem tanisulkpa useivtal umseizd ri arodoet arag anasoglup. 
Ial ot utevitom, sajatspaäj eip arag aniv semizon useivtal, smatorp, arempa ok. Jualta atskarkial sajels. Smums ri izduad iliczi arok salskam tratsiem. On meit titiakszu rav iakit ajedep akial sentoskriv. Amrip atrak sluap suvzoj - aniv uloks tsizap srtak useivtal stratsiemrok, slime siliagnlem uksives uteiv siaklams sikizum sfloda eleba seijisualk aniv saravumseizd ... Avatsas aniza nagzeid alibatsen arok sutrecnok. Uzdras sator iriv oleczi anivlac arosizer sanaseirgta. Sajatson terp sislab ujatisal usum sabigit skeps. Stsev uktevsmeiz. 
 
Zu rut zeb adiev 
terp sazuap raot 
 
Siatevs sabicit smujaniceilpa sajivlat ientokan okrapsmum atskar adagnuaj smujokiras adrofdarb. Teijodetz uktevsmeiz iajicka setilge ajibrok snedt saniprut tidav ujinatirbleil sodrav sozad. 
Dap. Abineivas. Aginiav. Inredom Igorei otan. Snedt saniprut tidav ujinatirbleil. Ajiragnu sanis sanirpitsap. Sakessekinskeirp. Svores adav ureimen unaseipspa ugeips skeintsev sijagzia. Sazabrhp ucavmurtsua meikeindar ajirdeivs at majorpoj satuj arpits sordrav sozad.       
 
Cosa davvero bizzarra e oltremodo sorprendente, uno degli articoli riportati (intitolato Sjevedzi onsadiab rapsasilgna asidlav) è corredato dalla foto di una moneta celtica con la figura di un cavallo stilizzato e deve quindi descrivere un'importante scoperta archeologica.  
 
Riporto nel seguito gli annunci pubblicitari che compaiono ai due lati della stessa pagina. 
 
1) Primo annuncio sulla colonna destra: 
 
SAKASAP 
 
ATSKA SABALEZ 

2) Secondo annuncio sulla colonna destra: 

AJICAVMURTSUA 
UCINZABSTOLET 
SENZGIAVZ 

SNUJONPAS

      EDARZION 
      METSKLUP 
      11.00 - 23.00 

3) Terzo annuncio sulla colonna destra: 
 
. ALANOICIDART .
UNAKSOM UK SIVIJE PORIE 
ARAKIZUM UIED ABAL 
ALAMOD OT NORET 

4) Quarto annuncio sulla colonna destra: 

MAJO PLAKAF ENTRAKPA 
Snaz Ustrebla 
Att Ecculur 
UH  1 - 021 
UMAD SNOCASREI ZIRF ATNEV 
Evadnale Romtslev ROOLB 
      ES 4 - 421 

5) Quinto annuncio sulla colonna destra: 

E. G A, PELEA UVAS 
SIVATSRAP 

      SMIL KRAK 
 
      SAJAM - 0 - 21

6) Sesto annuncio sulla colonna destra: 
 
VJAM IKEIN SAPT 
 
SA: 1 - SA: 2 - 

SNIPEIL 
UEY - 508

7) Settimo annuncio sulla colonna destra: 

RELLEHCT AB 
    WEIVRIAF V. D. 
         EL 8 - 62

     P. AMLAP
         EL 8 - 63
8) Primo annuncio sulla colonna sinistra: 
 
SINAJ SILURIG 
- ONAAKS - 
SEREIVALK
       EL - 8 - 66
 
9) Secondo annuncio sulla colonna sinistra: 
 
STRCNOK 
 
J.S. BACH 
 
MEREIVALKEIP 
Divra Gebnini  

Anasorapskdirpei
Ukupsutolnu
Musolakiev 
Llkst  -  20.00
 
Si noterà che nell'ultimo annuncio è presente il nome di Johann Sebastian Bach. Ester, che fatica molto ad apprendere alcune parole della lingua di Timoka, trova finalmente qualcosa in comune con quella città sconosciuta quando sente la musica di Johann Sebastian Bach trasmessa dalla radio. Il cameriere le conferma di conoscere il compositore, ripetendone il nome.
 
A questo materiale possiamo aggiungere altre attestazioni sparse tratte da sequenze del film. Sono state trattate in un articolo scritto in ceco. Questo è il link: 
 
 
Queste sono le voci riportate nel sito ceco dall'utente Zababa con le sue glosse tradotte (ho escluso i titoli e pubblicità del quotidiano Arakavsanii, già riportati sopra):
 
1) NITSEL STANTNJON PALIK. - una scritta sulla carrozza
2) [Ti:moka röče tra:nses] - annuncio della guida prima dell'arrivo
3) ARKIM STAJK - pubblicità per i sigari 
4) L. X. YXIKOWA - sopra il negozio (nome del proprietario)
5) LAMGI ISHTAR - sul poster (potrebbe essere un'allusione alla
    dea sumera Ishtar?)*
6) AKIET BARS - nome di un bar 
7) TAXA - forse l'ufficio di cambio?
8) UŽIČKA [...] SLJIVOVICA - su una bottiglia di liquore di prugna**
9) SKAJNOK - su una bottiglia di superalcolico 
10) KASI - "mano" (traduzione) 
11) [mu:sike] - "musica" (traduzione)
12) NAIGO - "faccia" (traduzione) 

*Ishtar è una divinità femminile babilonese, la sua corrispondente sumera è Inanna. Curiosa è la somiglianza tra la parola LAMGI e il sumerico lam "lussuria". Sembra quasi che il titolo significhi "La lussuriosa Ishtar".  
**Sembra che si tratti di una bevanda d'importazione, prodotta nella città serba di Užice. La scritta completa a quanto pare è questa: UŽIČKA <PREPEČENICA> SLJIVOVICA. La lettura PREPEČENICA è molto incerta. Guardando i fotogrammi, si vede che l'etichetta è sfocata e sembra piuttosto doversi leggere DOMAĆA. Il problema è che, essendo una bevanda di importazione, la scritta è con ogni probabilità in serbo.
 
Peculiarità fonotattiche 
 
Si nota la frequenza altissima del dittongo ei e la rarità di altri dittonghi, come ai e ui. Non si capisce perché a volte si scriva ai (come in naivtal) e altre volte si scriva aj (come in SKAJNOK). Ho ragioni di supporre che ua sia invece un iato.
Si nota l'assenza di armonia vocalica, il che è già sufficiente a far sospettare che la lingua non sia affatto uralica - anche se tale caratteristica non è più presente in estone. Le vocali sono sette: a, ä, å, e, i, o, u. La vocale ä è abbastanza rara e non è una variante di a ricorrente in contesti determinabili: è un fonema a sé. La vocale å è molto rara e ricorre soprattutto in gruppi complessi di vocali. Non è chiaro se sia un fonema a sé.  
Va notato che alcune consonanti rare (come x) e alcuni gruppi consonantici inusuali (come tl) tendono a ripetersi in parole che si trovano nella stessa frase o in frasi vicine.

Alcune parole ricorrenti: 

adrav (6 volte) 
ak (6 volte)
alserk (5 volte)
aretier (9 volte) 
ra (7 volte) 
rap (6 volte) 
sijebirg (2 volte) 
sneiv (2 volte)  
suzduad (3 volte) 
ujigulozer (2 volte) 
useivtal (16 volte) 
utub (6 volte) 

Va notato che alcune parole ricorrono molte volte in tutto il testo (ad esempio useivtal), mentre altre si ripetono soltanto nella stessa frase o in frasi vicine.
 
Queste sono alcune alternenze certe, sicuramente non casuali (ossia significative): 

admirt / sadmirt 
aginia / aginiav 
ajir / ajiragnu / ajirdeivs 
anacnak / anacnakj 
aratsiem / aratseim 
atskarträkap / utskarträkpa  
mazdei / mazdeins 
sabisnecas / sabisnegas 
sajicazinagri / irsajicazinagro 
sanasmizd / sansmizd  
sanasoneiv / sanasoneivpa
sanis / sanirpitsap 
setskicaratsiem / setskicaratseim  
siazam / siazamsis / siazamdak 
sodrav / sordrav
ulabagleil / ulabagaleil  
ukevlic / ukevlicaras 
uterav / uteraven 
utorui / utorpasen 

Queste sono alcune alternanze che potrebbero essere non casuali (ossia significative): 

adrav / idrav 
ajtrap / sajtrap 
arotier / arosier / arosizer  
atarotkel / starotkel 
avocsurgh / uvocsurz 
eikelep / ekikelep 
mazdeins / azdeinsel   
 
Questi sono alcuni possibili morfemi:  

aji(r)- 
-ap  
-av 
-dag 
-dak 
-dua 
-duad 
-ei  
-gaj 
-izd  
-pa 
-rap
s-
-suj 
-ta  
-ua 
-uaj 
-zi  
-zu
 
Prestiti da altre lingue 
 
Dal gentile e anziano cameriere veniamo a sapere che la parola timokana per indicare la musica è muusike /'mu:sikə/, che ha una sibilante sorda, a differenza del tedesco Musik /mu'zi:k/. Forse è un prestito dall'estone muusika, che parimenti ha la sibilante sorda. Questo deve essere uno dei pochi prestiti, dato che nella pagina del quotidiano Arakavsanii non se ne riesce a identificare nemmeno uno. Possiamo supporre che Igorei sia una forma declinata dell'antroponimo russo Igor, anche se la cosa  è ben lungi dall'essere certa. Nel materiale trattato nel sito in ceco troviamo alcuni prestiti sicuri: BARS "bar" e TAXA "ufficio di cambio". In ogni caso la percentuale di lessico preso a prestito sembra essere bassissima.   

Un possibile numerale  
 
In alto a sinistra sulla prima pagina del quotidiano Arakavsanii leggiamo la scritta VEIS SUTOL, che sembra proprio indicare il prezzo. Possiamo associare VEIS all'estone viis "cinque"; è possibile che SUTOL sia il nome di un'unità monetaria di Timoka. L'estone viis deriva dal protofinnico *viici, a sua volta dal protouralico *witte "cinque". È imparentato col finlandese viisi "cinque" e con l'ungherese öt "cinque". L'estone veis è un falso amico: significa "bestiame". La domanda è sempre più angosciante. Perché ci sono queste corrispondenze sparse tra le lingue uraliche e il timokano, pur essendo enormemente maggiori le differenze? 
 
Conclusioni sul timokano 

Esistono regolarità, esiste una fonotattica. Non si tratta di parole generate a caso. Deve essere una lingua vera e propria. Fino a poco fa ignoravo chi fosse l'autore di questa conlang. Ebbene, sono riuscito a risolvere il mistero: è stata una delle ex mogli di Ingmar Bergman, Gun Grut, a essersi presa la briga di costruire questa lingua, con cura estrema, per poter comporre addirittura un quotidiano. Era una traduttrice di professione e una linguista specializzata in lingue slave. Eppure non ha divulgato alcun vocabolario timokano. Ci si può chiedere il motivo di tutto questo. Dal punto di vista della logica di mercato imperante nel mondo, quest'opera sarebbe del tutto incomprensibile: comporta una notevole fatica per non averne in cambio alcun vantaggio concreto. 
 
Etimologia di Timoka 

In estone timukas significa "boia". Il genitivo singolare è timuka "del boia". Alcuni esempi tratti da Glosbe.com

See oleks sama, mis nõuda surmamõistetult timuka palga maksmist! "Questo equivale a far pagare il salario del boia alla vittima!" 
 
Timukas vaatas üles ja nägi oma poega võllas rippumas. "Il boia sollevò lo sguardo e vide il volto di suo figlio rivolto verso di lui." 

Verine Timukas kõnnib oma töntsidel kondist jalgadel läbi katkust vaevatud Londoni tänavate... "Il Boia Sanguinario cammina sui suoi piedi scheletrici, per le strade invase dalla peste di Londra." 

Klassikaline lugu: timukas kiindub ohvrisse, kellele ta ei suutnud lõppu peale teha... "Classico, il boia che si affeziona alla vittima a cui non è riuscito a dare il colpo di grazia." 

See on temast väga lahke... kuid pole paslik, et timuka mõõk vapra ser Gregori elu lõpetaks. "È molto gentile da parte sua... ma la mannaia del boia non è la giusta fine per il valoroso ser Gregor Clegane." 

Ma maksin timukale koosveedetud aja eest. "Ho pagato il boia per poter passare del tempo con voi." 

Aga mida sul ei õnnestu mõista, on see, et see olid sina, kes söötis timukat, kes lõpuks sinu järgi tuleb. "Ma quello che non capisci è che stai nutrendo il boia che prima o poi verrà a cercare te." 

ettepaneku esitaja. - Lugupeetud juhataja! Sel ajal, kui meie istume siin istungisaalis ja peame tähtsaid arutelusid, töötavad timukad Iraanis nii, kuidas jaksavad. "Signor Presidente, mentre siamo seduti in quest'Aula indugiando in grandi dibattiti, i boia in Iran fanno gli straordinari."
 
Tuttavia vediamo sulla pagina del quotidiano Arakavsanii che il nome della nazione è Tiimoka, con una vocale lunga /i:/. In estone la lunghezza vocalica esiste ed è distintiva, eppure timuka "del boia" ha la vocale -i- breve. Sembra che le cose siano andate così: Bergman avrebbe preso un libro sulla lingua estone da uno scaffale della moglie Käbi Laretei, aprendoo una pagina a caso e soffermandosi proprio sulla parola timuka. Avrebbe poi chiesto alla donna cosa significasse quel vocabolo e lei avrebbe risposto proprio "del boia". Questo aneddoto, riportato da IMDB.com, è sufficiente ad attenuare il mio scetticismo sull'identità semantica tra il nome della città di Timoka e l'estone timuka "del boia". Probabilmente il toponimo avrà tratto la sua origine da un antico etnonimo, in cui il Carnefice era il capostipite della Nazione. 
 
Ricerche aberranti! 
 
Google non ha affatto gradito le mie ricerche di frasi nella lingua di Timoka e si è bloccato presto, avvisandomi che è stato rilevato un traffico anomalo! L'idea che mi sono fatto è questa: qualcuno nel mondo utilizza questa conlang come codice per trasmettere messaggi segreti. Ecco perché tutto è andato in tilt.

martedì 16 marzo 2021

 
 EYES WIDE SHUT 

Titolo originale: Eyes Wide Shut
Traduzione letterale: Occhi ben chiusi
Lingua originale: Inglese, romeno inverso
Paese di produzione: Stati Uniti d'America, Regno Unito
Anno: 1999
Durata:
159 min
Rapporto: 1,37:1 (negativo)
        1,85:1 (cinema)
Genere: Drammatico, erotico, thriller
Sottogenere: Onirico, psicologico 
Regia: Stanley Kubrick
Soggetto: Doppio sogno, di Arthur Schnitzler (romanzo)
Sceneggiatura: Stanley Kubrick, Frederic Raphael
Produttore: Stanley Kubrick
Produttore esecutivo: Jan Harlan 
Coproduttore: Brian W. Cook
Fotografia: Larry Smith
Montaggio:
Nigel Galt
Musiche: Jocelyn Pook
Scenografia: Leslie Tomkins, Roy Walker 
Costumi: Marit Allen, Timothy Everest 
Trucco: Robert McCann, Kerry Warn 
Reparto fonico: Tony Bell, Michael Carter, Anthony Cleal, 
    Paul Conway, Nigel Galt, Graham V. Hartstone
Effetti speciali: Graham Povey, Charles Staffell, Roland 
     Hathaway, Dave Roddham 
Casting: Leon Vitali, Denise Chamian 
Direzione artistica: John Fenner, Kevin Phipps
Interpreti e personaggi  
    Tom Cruise: Dott. William "Bill" Harford
    Nicole Kidman: Alice Harford
    Sydney Pollack: Victor Ziegler
    Marie Richardson: Marion
    Rade Šerbedžija: Sig. Milich
    Todd Field: Nick Nightingale
    Vinessa Shaw: Domino
    Sky du Mont: Sandor Szavost
    Fay Masterson: Sally
    Leelee Sobieski: Figlia minorenne di Milich
    Thomas Gibson: Prof. Carl Thomas
    Madison Eginton: Helena Harford
    Jackie Sawiris: Roz
    Leslie Lowe: Illona Ziegler
    Michael Doven: Segretario di Ziegler
    Louise J. Taylor: Gayle
    Stewart Thorndike: Nuala
    Randall Paul: Harris
    Julienne Davis: Amanda "Mandy" Curran
    Lisa Leone: Lisa
    Kevin Connealy: Lou Nathanson
    Mariana Hewett: Rosa
    Togo Igawa: Uomo giapponese #1
    Eiji Kusuhara: Uomo giapponese #2
    Abigail Good: Donna misteriosa
    Alan Cumming: Portiere dell'albergo
    Leon Vitali: Ierofante rosso
    Peter Hans Benson: Violinista al ricevimento 
    Colin Angus: Uomo alla festa in maschera  
    Jeremy Davidson: Uomo alla festa in maschera
    James Demaria: Uomo alla festa in maschera  
    Tony DeSergio: Uomo alla festa in maschera 
    Peter Godwin: Uomo alla festa in maschera 
    Lee Henshaw: Uomo alla festa in maschera  
    Sam Heydon: Uomo alla festa in maschera 
    Taylor Murphy: Uomo alla festa in maschera
    Adam Pudney: Uomo alla festa in maschera
    Ben De Saumserez: Uomo alla festa in maschera
    Paul Spelling: Uomo alla festa in maschera 
    Matthew Thompson: Uomo alla festa in maschera 
    Dan Travers: Uomo alla festa in maschera 
    Russell Trigg: Uomo alla festa in maschera 
    Donna Ewin: Donna alla festa in maschera
    Janie Dickens: Donna alla festa in maschera 
    Karla Ashley: Donna alla festa in maschera
    Kate Charman: Donna alla festa in maschera 
    Laura Fallace: Donna alla festa in maschera 
    Vanessa Fenton: Donna alla festa in maschera 
    Georgina Finch: Donna alla festa in maschera 
    Joanna Heath: Donna alla festa in maschera 
    Ateeka Poole: Donna alla festa in maschera 
    Sharon Quinn: Donna alla festa in maschera 
    Emma Lou Sherratt: Donna alla festa in maschera 
    Kate Whalin: Donna alla festa in maschera 
    John N. Campbell: Ospite alla festa in maschera
    Emilio D'Alessandro: Edicolante 
    Dan Rollman: Bullo antisodomitico  
    Gavin Parry: Bullo antisodomitico 
    Chris Pare: Bullo antisodomitico 
    Adam Lias: Bulo antisodomitico 
    Christian Clarke: Bullo antisodomitico 
    Kyle Whitcombe: Bullo antisodomitico 
    Gary Goba: Ufficiale navale 
    Alex Hobbs: Ragazzo in ambulatorio 
    Katharina Kubrick: Madre del ragazzo in ambulatorio 
    Christiane Kubrick: Donna che siede dietro al dott. 
        Harford al Café Sonata
    Graham Skidmore: Artista sullo sfondo 
    Tres Hanley: Gestrice della caffetteria 
    Paul Desbois: Ballerino di sala 
    Shelsie Blake: Ballerina di hula 
    Treva Etienne: Ordinario dell'obitorio 
    Clark Hayes: Receptionist dell'ospedale 
    Phil Davies: Stalker 
    Carmela Marner: Cameriera da Gillespie's 
    Brian W. Cook: Maggiordomo alto 
    Sam Douglas: Taxista 
    Florian Windorfer: Gestore del Café Sonata
Doppiatori originali 
   Cate Blanchett: Donna misteriosa
Doppiatori italiani 
    Massimo Popolizio: Dott. William "Bill" Harford
    Gabriella Borri: Alice Harford 
    Marcello Tusco: Victor Ziegler
    Cristiana Lionello: Marion
    Mino Caprio: Nick Nightingale
    Claudia Balboni: Domino
    Massimo Foschi: Sandor Szavost
    Ilaria Stagni: Sally / Nuala 
    Rade Serbedzija: Sig. Milich*
    Valentina Mari: Figlia minorenne di Milich
    Jane Alexander : Gayle**
    Emanuela Moschin: Amanda "Mandy" Curran /
            Donna misteriosa
    Graziella Polesinanti: Rosa
    Nino Scardina: Uomo giapponese #1
    Francesco Vairano: Portiere dell'albergo
    Oreste Lionello: Ierofante rosso
    Silvio Anselmo: Violinista al ricevimento 
    Saverio Moriones: Prof. Carl Thomas 
    Nanni Baldini: Bullo antisodomitico 
    Christian Iansante: Bullo antisodomitico 
    * L'attore sarebbe anche il doppiatore.
     ** L'Enciclopedia del Doppiaggio riporta Franca D'Amato.
Traduzioni del titolo: 
   
Romagnolo: Òć sarâ spalancâ
    Tedesco: Augen weit geschlossen
   
Rumeno: Cu ochii larg închişi
    Francese: Les Yeux grand fermés
    Spagnolo: Ojos bien cerrados 

    Portoghese: De Olhos Bem Fechados  
    Basco (Euskera): Ongi Itxitako Begiak 
    Bretone: Daoulagad serr-bras  
    Russo: С широко закрытыми глазами
    Polacco: Oczy szeroko zamknięte
    Bulgaro: Широко затворени очи
    Serbo: Широм затворених очију
    Lituano: Plačiai užmerktos akys
    Greco (moderno): Μάτια Ερμητικά Κλειστά
    Ebraico (moderno): עיניים עצומות לרווחה
    Persiano: چشمان کاملاً بسته
    Turco: Gözleri Tamamen Kapalı
    Azero: Geniş bağlanmış gözlərlə
    Cinese mandarino: 大开眼戒
Tracce musicali: 
   1) Musica ricercata n.2 (György Ligeti)
   2) Valzer n.2 da Suite per orchestra di varietà (Dmitrij
          Šostakovič)
   3) Baby Did a Bad Bad Thing (Chris Isaak)
   4) Victor Silvester Orchestra – When I Fall in Love
          (Edward Heyman, Victor Young)
   5) Oscar Peterson Trio – I Got It Bad (and That Ain't Good)
          (Paul Francis Webster, Duke Ellington)
   6) Naval Officer (Jocelyn Pook)
   7) The Dream (Jocelyn Pook)
   8) Masked Ball (Jocelyn Pook)
   9) Rex tremendae dalla Messa di Requiem in Re minore K
         626 (Wolfgang Amadeus Mozart)
   10) Migrations (Jocelyn Pook)
   11) If I Had You (Roy Gerson)
   12) Peter Huges Orchestra – Strangers in the Night 
            (Charles Singleton, Eddie Snyder, Bert Kaempfert)
  13)  Blame It On My Youth (Brad Mehldau, Edward
           Heyman, Oscar Levant)
  14)  Nuages Gris (Franz Liszt)
  15)  Musica ricercata n.2 (ripresa) (György Ligeti) 
Budget: 65 milioni di dollari US
Box Office: 162,1 milioni di dollari US  

 
Trama:
Il dottor William "Bill" Harford è un medico di New York sposato con Alice, una donna bellissima e fulva. La coppia ha una figlia, Helena. Un'esistenza agiata e borghese che a prima vista sembra idilliaca. Nel periodo di Natale, Bill e Alice partecipano a una festa data da un ricco amico ashkenazita, Victor Ziegler, che di professione fa l'intrallazzatore. Qui il medico ritrova un compagno dell'università, Nick Nightingale, che dopo aver abbandonato gli studi ha intrapreso la carriera di pianista professionale. Nel corso della festa Alice viene abbordata da un patetico e maturo ungherese, mentre Bill subisce il corteggiamento di due ragazze piuttosto aggressive. A un certo punto Ziegler ha un grosso problema: una meretrice con cui ha appena avuto un rapporto carnale è in overdose a causa di una mistura di eroina e crack. Il dottore, chiamato con molta discrezione, riesce a salvarle la vita. La sera dopo, mentre sono a letto, Bill ed Alice fumano marijuana e iniziano a discutere sui loro episodi di seduzione irrealizzata. Lui, che è un coglione, dice di fidarsi ciecamente, perché a suo avviso le donne sarebbero per natura inclini alla fedeltà coniugale. Che follia! Lei si sente punta nel vivo e gli racconta che durante le ultime vacanze a Cape Cod, un ufficiale di marina la attizzava moltissimo - aggiungendo che gli si sarebbe senza dubbio concessa se non fosse partito all'improvviso. Così ardenti erano le fantasie della donna che aveva preso in considerazione di lasciare tutto, il marito, la figlia e la sua vita, per seguire quello sconosciuto. L'uomo è sconvolto, ma prima di poter realizzare cosa gli sta accadendo riceve una chiamata: deve recarsi d'urgenza nella casa dove è deceduto un suo paziente. Quando arriva, respinge le avance della figlia del defunto, Marion. Uscito nella notte, viene avvicinato da una prostituta di nome Domino e condotto nel suo appartamento. Quando già la sta baciando, riceve una chiamata dalla moglie, che gli chiede dove sia. Reso impotente dal fastidio, rinuncia a fare sesso con la donna. La paga comunque per l'incontro, anche se tra loro non c'è stato nulla. Raggiunge quindi Nick Nightingale nel locale dove suona il jazz. L'amico gli rivela di doversi recare in una villa per suonare con gli occhi bendati a una misteriosa festa, molto esclusiva e lussuosa, in cui gli invitati devono avere una maschera. Prima lancia il sasso, poi cerca di nascondere la mano. Bill lo incalza e lo costringe a rivelargli l'indirizzo e la parola d'ordine per accedere alla festa: Fidelio. Avute queste informazioni, si precipita alla ricerca del necessario corredo. Raggiunge un negozio gestito da uno slavo, il signor Milich, che gli apre nonostante l'ora tarda. Nel magazzino il signor Milich trova la giovane figlia seminuda alle prese con due attempati giapponesi: va su tutte le furie e minaccia di far intervenire la polizia. Comunque Bill riesce ad ottenere il costume e la maschera. Trovato un taxi, raggiunge il luogo della festa, una villa principesca illuminata da mille lampadari. La parola d'ordine funziona e il protagonista viene lasciato passare dai guardiani mascherati, il cui compito è impedire l'ingresso ai profani. Si ritrova così in una vasta sala con un loggione sovrastante, piena di uomini e donne in maschera.  Un rito esoterico si sta compiendo. A officiarlo è lo Ierofante, che indossa un lungo abito rosso. Ha un turibolo in una mano e un bastone nell'altra. Intorno a lui stanno diverse donne inginocchiate, coperte da un mantello nero. Lo Ierofante salmodia in una lingua arcana e compie un percorso circolare in senso antiorario, fermandosi a intervalli regolari a battere il bastone sul pavimento. Prima le donne si tolgono il mantello, esponendo la perfezione del loro corpo, poi si inginocchiano di nuovo in un cerchio più stretto. Ogni volta che il bastone viene battuto una di loro si alza, sceglie un uomo tra gli astanti e si dirige con lui in una sala dove avvengono atti sessuali mimati. Molti si limitano ad assistere dal loggione. La colonna sonora del rito è eseguita al pianoforte da Nick Nightingale, che suona bendato. A un certo punto una donna si avvicina a Bill, avendo riconosciuto in lui un intruso: lo prega con insistenza di allontanarsi finché è in tempo, perché è in grave pericolo. Presto infatti viene scoperto. Con una scusa, viene condotto al cospetto dello Ierofante e circondato da numerosi adepti. Gli viene chiesta la parola d'ordine e lui la ripete meccanicamente. Lo Ierofante gli dice che quella era la parola d'ordine per entrare e che ce n'è un'altra per partecipare. Il medico la ignora. A questo punto la donna misteriosa che lo aveva avvertito si offre volontaria per espiare al suo posto. Così viene lasciato andare. Al contempo è soggetto a intimidazione: se rivelerà quanto visto o se indagherà, le conseguenze saranno terribili per lui e per la sua famiglia. Rientrato a casa, Bill trova la moglie che ride nel sonno. La sveglia e lei in lacrime gli racconta di aver avuto un incubo in cui faceva sesso con decine di uomini. Lo schernisce, facendogli capire che è un cornuto, anche se tutto si è svolto soltanto nella sua testa. Il giorno dopo Bill riporta il costume al signor Milich e scopre che si è messo d'accordo coi giapponesi della sera, facendo prostituire la figlia minorenne. Si accorge della mancanza della maschera, che gli viene condonata. Poi si reca alla villa della festa in maschera, dove gli viene dato un biglietto con un secondo avvertimento. Da qui in poi tutto precipita. Andato a trovare Domino con un regalo, vi trova una sua collega che gli spiega l'accaduto. Domino se ne è andata dopo aver ricevuto una diagnosi di sieropositività. Nick Nightingale non è più nell'albergo dove alloggiava: a quanto pare è stato malmenato da due gorilla e costretto a prendere il primo volo per Seattle. Quando apprende dai giornali la notizia della morte di una certa Amanda Curran per overdose, il medico riconosce in lei la ragazza cui ha salvato la vita alla festa di Ziegler; corre in obitorio, vede il suo cadavere e capisce che era proprio la donna misteriosa che lo ha salvato, espiando al suo posto. Ne ha la certezza: è stata uccisa! A questo punto Ziegler lo convoca e gli spiega alcune cose su quanto ha visto alla festa in maschera, a cui lui stesso era presente. In sostanza gli rivela che era tutta una burla e che non c'è alcun nesso tra l'accaduto e la morte di Amanda Curran - le cui abitudini voluttuarie erano tutt'altro che prive di pericoli. Bill, esausto, torna a casa, vedendo che la moglie dorme, con la sua maschera sul cuscino accanto. Scoppia a piangere e le dice che deve confessarle gli inquietanti accadimenti degli ultimi giorni. L'indomani i due sono ai magazzini a comprare un regalo per la figlia. L'aggressiva Alice fa al povero marito un fumoso e oscurissimo discorso sul matrimonio, quindi gli dice che c'è una cosa che devono fare al più presto: scopare.  
 

Recensione:  
Questo è l'ultimo film diretto da Stanley Kubrick, che morì di infarto nel sonno soltanto quattro giorni prima di presentare la versione finale alla Warner Bros. La sua perfezione estetica è assoluta! In genere non amo le pellicole troppo lunghe, che trovo estenuanti, ma per questa faccio volentieri un'eccezione! Non ho mai provato tedio né fastidio nel visionarla, tanto è avvincente! Curata in ogni minimo dettaglio, merita l'Immortalità! Non capisco le reazioni isteriche di quegli spettatori, soprattutto di genere femminile, che dicono di provare fastidio quando ne vedono le sequenze. Forse reagiscono coì perché il loro rapporto di coppia vomita pus e materia fecaloide!   
 
Sequenze indimenticabili 
 
Oltre alla festa in maschera, credo che sia divino contemplare la Kidman seduta sul cesso mentre smerda! Il significato (e)scatologico di quell'atto è profondissimo! Peccato non aver potuto vedere quando si pulisce l'ano dalle scorie espulse! Tutto ci sfregia le baggianate dell'unione di coppia, tanto care ai moralisti! Peccato che non esisa ancora un cinema olfattivo capace di trasmettere gli odori e di far sentire ai nasi degli spettatori i mercaptani grassi della merda!   
 
Produzione 
 
Le riprese durarono dal 4 novembre 1996 al 3 febbraio 1998, per un totale di ben 15 mesi contro i 2 previsti. Il film segnò l'apogeo della coppia Cruise-Kidman, che si separò pochi anni dopo, nel 2001, con immenso scalpore del pubblico. Sembra evidente che proprio questa pellicola sia stata la causa della crisi del matrimonio durato 10 anni, che sembrava perfetto e indistruttibile. La produzione è stata caratterizzata da una grande segretezza e i due coniugi sono stati divisi dal regista. La Kidman e Cruise sono stati diretti separatamente ed era loro vietato condividere le osservazioni sulle scene che di volta in volta interpretavano. Furono costretti a posare, mai tra loro, in più di cinquanta posizioni erotiche. In pratica Cruise si è ritrovato le corna. Kubrick ha fatto girare sei giorni di scene di sesso alla Kidman con il modello Gary Goba per ottenere le sequenze in cui la signora Harford si lasciava sedurre dell'ufficiale di marina. Sequenze della durata finale di soltanto un minuto, che dovevano essere "quasi pornografiche". Anche se in realtà non è avvenuto alcun contatto intimo, l'accaduto è stato comunque devastante. Sembra che i coniugi fossero abbastanza inibiti e a disagio con l'eros, così furono seguiti da un consulente sessuale. Questa tortura psichica ebbe anche altre conseguenze: furono esacerbati dissidi religiosi che non poterono essere ricomposti. All'epoca entrambi i membri della coppia aderivano alla Chiesa di Scientology, ma in seguito al divorzio la Kidman è tornata alla Chiesa di Roma. Sarebbe forse troppo semplicistico attribuire la causa della distruzione del matrimonio all'azione corrosiva delle pressioni esercitate da Kubrick. Credo che sia un'ipotesi come un'altra, da vagliare con cura.  

 
Ricordi penosi 
 
Quando il film uscì ne sentii molto parlare, ma non ebbi occasione di vederlo. Ricordo bene che una mia ex collega, la romagnola M., soprannominata "la Ricciolona" per la sua splendida chioma crespa, rimase particolarmente colpita da questa pellicola di Kubrick, raccomandandomi di visionarla per poterne poi discutere. In seguito M. cambiò lavoro e non avemmo mai occasione di parlare dell'argomento. Mi aveva anticipato qualcosa del suo pensiero, senza però esprimersi in maniera troppo esplicita. Secondo lei, esisterebbe un'opposizione radicale tra la famiglia e tutto ciò che sta all'esterno. Mi è parso di capire che la sua idea di coppia si fondasse su un'attività sessuale monotona e dettata da una cosa stupida e ripugnante denominata "etica" (lui sopra, lei sotto con una camicia col buco con su scritto DEUS VULT, o qualcosa di simile). La sola idea la considerai schifosa e offensiva. Come vidi il film, scrissi un pamphlet al fulmicotone, degno di Cioran, solo che purtroppo andò perduto e non lo posso riportare in questa sede. In sostanza dicevo che la famiglia è merda e che la vera vita è là fuori, nei misteri orgiastici della notte. Gli Ierofanti erano i miei eroi e le Ierodule le mie eroine! E vaffanculo alla coppia! La sborra deve essere tutta a perdere, in sommo spregio all'Artefice, che è un cane e un boia! Questi in sintesi erano i contenuti del mio intervento smarrito. Col passare degli anni feci alcune riflessioni mortificanti e fui preso da un profondo disincanto. Perché i settari erano tanto interessati a che non si sapesse nulla delle loro attività? Semplice: perché tutti loro avevano famiglia. Avevano mogli e figlie che di certo non portavano alle feste in maschera (le donne partecipanti erano tutte prostitute noleggiate allo scopo). Quindi i misteri orgiastici descritti dalla pellicola di Kubrick altro non sono che l'ennesimo ipocrita sottoprodotto della stramaledetta istituzione familiare.  
 
 
Un ossimoro problematico

Il titolo del film alla lettera significa "occhi largamente chiusi", ossia "occhi sbarrati". È giudicato ossimorico per la presenza contemporanea di due parole, wide "larghi" e shut "chiusi", che dovrebbero escludersi a vicenda. L'inghippo sta nel fatto che la locuzione eyes wide shut è nata per inversione semantica della locuzione eyes wide open, ossia "occhi spalancati" (alla lettera "occhi aperti larghi"), che non presenta problemi di comprensibilità. All'inversione semantica corrisponde però una negazione parziale della forma di partenza: essendo shut "chiuso" il contrario di open "aperto", non si è provveduto a sostituire wide "largo" con il suo contrario, narrow "stretto". Un caso di simile incoerenza è la parola omofobia, che alla lettera significa "paura del proprio simile" e non "odio per gli omosessuali": è nata dall'inversione semantica della parola omofilia "amore per il proprio simile", che è invece abbastanza sensata, essendo stata usata per descrivere l'omosessualità. La negazione della forma di partenza si è limitata al suffisso (sostituzione di -filia con -fobia), lasciando immutato il primo membro del composto. Simili processi di errata inversione del senso sono la prova che i parlanti non comprendono più i meccanismi della propria lingua.
 
L'adattamento del romanzo di Schnitzler 
 
Il romanzo breve Doppio sogno (Traumnovelle), pubblicato per la prima volta nel 1926, in piena Repubblica di Weimar, è ambientato a Vienna al cambio di secolo, negli anni del crepuscolo dell'Impero Austroungarico. Un periodo magico e decadente, dove emergono tutte le contraddizioni generate dalle forze putrefattive che stanno consumando dell'immenso corpo Imperial-Reale. Se solo ci penso, mi sembra di sentire il profumo del mondo mitteleuropeo di quei tempi, simile al sentore di fiori che emana da una carcassa in lontananza. Di tutto questo non resta una vera traccia ontologica nell'adattamento, che trasferisce l'azione a New York e dà alla narrazione un nuovo significato, spesso incongruo e straniante. I protagonisti dell'opera di Schnitzler sono il medico Fridolin e sua moglie Albertine, una tipica coppia della borghesia suburbana viennese. Non esiste alcun riferimento esplicito al fatto che Fridolin sia ebreo, tuttavia è stato identificato come tale per via dell'episodio dell'aggressione subita da alcuni studenti appartenenti a un'associazione antisemita. Il cosceneggiatore del film, Frederic Raphael, nell'introduzione a un'edizione di Doppio sogno, ha scritto che "Fridolin non è dichiarato ebreo, ma i suoi sentimenti di codardia, per non aver sfidato il suo aggressore, fanno eco al disagio degli ebrei austriaci di fronte alla provocazione dei Gentili". Il film di Kubrick si svolge nel periodo natalizio, mentre la narrazione di Schnitzler si svolge nel periodo di Carnevale. La prima festa, quella a cui Fridolin partecipa assieme ad Albertine, è una festa in maschera. Questa caratteristica con è stata conservata nell'adattamento: la festa di Ziegler non è in maschera. Nella novella la festa occulta, la cui natura esoterica è tutt'altro che evidente, è scarsamente frequentata e la parola d'ordine per l'ingresso è "Danimarca"; ciò è significativo, dato che Albertine provò attrazione per il un militare proprio in Danimarca, durante una vacanza. Nel film la password è invece "Fidelio". Nelle prime bozze della sceneggiatura, la parola d'ordine era "Fidelio Rainbow". Per fortuna è stata semplificata: suonava malissimo! Il critico cinematografico Jonathan Rosenbaum ha notato che entrambe le password si riferiscono ad elementi del comportamento di un membro della coppia, sebbene in modi opposti (infedeltà - fedeltà). 

Origine del cognome Ziegler 

Si dice che Kubrick volesse eliminare ogni riferimento alla cultura ebraica dalla sua pellicola, nonosante le pressioni esercitate dal cosceneggiatore Frederic Raphael, ebreo e a quanto pare abbastanza permaloso sull'argomento, che voleva personaggi più fedeli all'originale. Ebbene, questa voce non è del tutto fondata, in quanto esiste un chiaro elemento ebraico ashkenazita nella narrazione: il personaggio chiamato Victor Ziegler, che non compare nella novella schnitzleriana. Il cognome indica senza possibilità di errore la sua origine dalla Tribù dei Numeri, detta così perché identifica le persone con due cifre: il numero dei figli e quello dei nipoti (fonte: Philip Roth). Sono molto dotati e intelligenti, ma per loro uno "zero-zero" come me vale meno degli stronzi di un pollo. Tornando a Victor Ziegler, il suo cognome ha un'etimologia chiarissima: significa "Fabbricatore di tegole". In Yiddish ziegel significa infatti "tegola" (tedesco Ziegel). Il suffisso -er è un tipico agentivo e in molti casi forma nomi di professioni. 

 
La difficile identificazione della setta 
 
Tutto è da prendersi con le pinze, anche perché Kubrick all'inizio aveva intenzione di mostrare la festa in maschera come una grottesca carnevalata clerical, con i partecipanti vestiti da fratacchioni e da suore - proprio come è descritta nel romanzo di Schnitzler. Non è quindi sicuro che il regista intendesse realmente trasmettere un messaggio esoterico, come moltissimi critici hanno affermato. Gli adepti travestiti da fratacchioni descritti da Schnitzler avevano sotto il saio vesti da cavalieri, di diversi colori. Proprio per questo il protagonsta infiltrato veniva subito riconosciuto: se ne restava da solo col saio, senza poter fare nulla di più. Lo scrittore austriaco non fa alcuna esplicita descrizione di atti sessuali, mimati o compiuti realmente - all'epoca non sarebbe stato facile parlare di questi argomenti come lo facciamo oggi. Assurde sono le attribuzioni di simili orge alla Libera Muratoria. L'idea del massoni che fanno sesso di gruppo con maschere è un luogo comune dei cospirazionisti che pullulano nel Web, ma non ha alcun fondamento. Anzi, direi che si tratta di una società segreta piuttosto puritana. Notiamo che nelle logge massoniche regolari sono ammessi soltanto uomini. Certamente non vengono noleggiate prostitute, che non potrebbero varcare la soglia di alcuna riunione. Anche le logge massoniche dette co-massoniche, non regolari, che ammettono donne, vige la separazione tra i sessi. Per quanto riguarda l'associazione al culto di Satana, anch'essa molto comune nel Web, occorre fare alcune precisazioni. Esistono associazioni sataniche, che hanno natura completamente diversa da quella della Massoneria, in cui avvengono orge e talvolta sono indossate maschere. Ad esempio la Chiesa di Satana fondata da Anton Szandor LaVey. Tuttavia si ravvisano differenze enormi rispetto a quanto visto nel film di Kubrick, in cui mancano completamente simboli come la Testa di Baphomet e il Pentacolo. Questi simboli sono di importanza fondamentale per la celebrazione dei riti in onore di Satana. Anche le invocazioni al Principe delle Tenebre sono centrali nei riti del Satanismo laveyano e non laveyano. Le maschere usate dai seguaci di LaVey sono zoomorfe e coprono l'intero capo. In sostanza, cosa c'è di realmente satanico nella cerimonia officiata dallo Ierofante Rosso? Nulla. Alla luce di queste considerazioni, che sono il frutto di una logica ferrea, non possiamo identificare in alcun modo la setta che Kubrick ha tanto bene descritto e rappresentato. Posto che essa realmente esista e che non sia soltanto un frutto dell'immaginazione di un oppiomane!
 
Una nota caustica. Gli affiliati alla Libera Muratoria sono quasi tutti sposati e con figli. Non sono elementi di opposizione all'ordine costituito. Semmai ne sono i pilastri! Gli affiliati alla Chiesa di Satana di LaVey sono quasi tutti sposati e con figli. Lo stesso Anton Szandor LaVey era sposato e con figli. Il suo successore, Peter H. Gilmore, è felicemente sposato. Non possiamo rimandare oltre il nostro giudizio. Tutti costoro sono emanazioni dell'istituzione familiare e non vogliono sovvertire nulla! Ora della fine, sarei considerato un escremento e un dannato da queste persone. E dovrei forse amarle? Di tutto ciò i complottisti non tengono ovviamente conto.     

 
Lo pseudo-Enochiano di Kubrick 

Questo è il testo della litania "satanica" intonata dallo Ierofante Rosso durante la cerimonia: 
 
Auov uad auon acnurop ias iicinecu ertac iulunmod asiz...
Aiutseca iulusacal iulutnafs ia irotacafenib is irotiulim irotanihcni.
Uezenmud iul rolibor roletacap aeratrei is aerasal aeratecrec aeriutnam aetatanas aecap ataiv alim urtnep magur en as iulunmod.
Auov uad auon acnurop ias iicinecu ertac iulunmod asiz...

 
La trascrizione fonetica in caratteri IPA è problematica, perché vengono omesse molte sillabe. Per comprendere bene l'esecuzione del canto è necessario segnare la posizione dell'accento principale e dell'accento secondario di ciascuna parola: le sillabe atone hanno spesso una pronuncia ridotta e in alcuni casi cadono completamente. Questo è il brano trascritto con gli accenti principali, che sono molto intensi:
 
Áuov uad auón acnúrop ias iicínecu ertác iulunmód asíz...
Aiutséca iulusácal iulutnafs iá irotacafénib is irótiulim irótanihcni.
Uézenmud iul rolibór roletácap aerátrei is aerásal aerátecrec aeriútnam etatanás aecáp atáiv alím úrtnep mágur en as iulunmód.
Áuov uad auón acnúrop ias iicínecu ertác iulunmód asíz...
 
 
Ecco la trascrizione IPA, per cui sono stati necessari moltissimi ascolti ripetuti del canto:  
 
/'ɔwad ə'wɔn ak'njurɔp jas i'tʃinetʃu er'tak lən'mɔd a'sidz... 
aju'tsetʃa julu'sakal ətnaf'sja iroka'fenib is i'rɔtjulim i'rɔtanikni 'wɛzenmud jul roli'bɔr role'takap ai'ratrei is ai'rasæl ai'ratekrek ai'rytnam etata'nas ai'kap a'taiv a'lim 'urtnep 'mɔgur ɛneslən'mɔd. 
'ɔwad ə'wɔn ak'njurɔp jas i'tʃinetʃu er'tak lən'mɔd a'sidz.../
 
Ci saremo aspettati un canto in lingua Enochiana, ma siamo stati subito delusi capendo che non lo è affatto. Questo salmo non è assolutamente Enochiano. Se invertiamo la pronuncia delle parole, otteniamo una sorpresa: 

Zisa Domnului catre ucenicii sai, porunca noua dau voua. Domnului sa ne rugam pentru mila, viata, pacea, sanatatea, mantuirea, cercetarea, lasarea si iertarea pacatelor robilor lui Dumnezeu. Inchinatori, miluitori si binefacatori ai sfantului lacasului acestuia. 

Ebbene, questo è... rumeno. Il significato, non è difficile capirlo, non è affatto satanico, bensì cristiano: l'incipit è tratto dal Vangelo di Giovanni (13, 34): 

E Dio disse ai suoi apprendisti: "io vi do un nuovo comandamento, di pregare il Signore per la misericordia, la vita, la pace, la salute, la salvezza, la ricerca, l'abbandono e il perdono dei peccati dei bambini di Dio. Coloro che pregano, hanno misericordia e si prendono buona cura di questo luogo santo."  
 
Anziché blaterare di baggianate massoniche e di orge dell'Antico Egitto, i cospirazionisti avrebbero potuto fare una breve e semplice ricerca in Google, trovando all'istante tutte le informazioni necessarie per capire l'origine della litania. Riporto i dati nel seguito. 
 
 
DELUGE 
 
Autrice: Jocelyn Pook  
Album: Deluge 
Anno: 1997 
Brani: 
   1) Requiem Aeternam 
   2) Indigo Dream 
   3) Oppenheimer 
   4) Thousand Year Dream
   5) Forever Without End 
   6) Blow the Wind / Pie Jesu 
   7) Migrations 
   8) Goya's Nightmare 
   9) Backwards Priests 
   10) Forever Without End (solo voices)
   11) La Blanche Traversée 
   12) Flood 
 
La canzone è proprio Backwards Priests (ossia "Preti al contrario"). 
 
Una volta che si è capito il principio fondante, si può comporre un breve glossarietto di questa lingua criptica, che è rumeno letto al contrario: 
 
asiz "chiamato"
Iulunmod "al Signore"
iicinecu "apprendisti"
uad "io do"
auon "nuova"
acnurop "comandamento"
auov "a voi" 
is "e" 
ataiv "la vita" 
aecap "la pace" 
aetatanas "la salute" 
aeriutnam "la salvezza" 
aeratecrec "la ricerca" 
aerasal "l'abbandono"
aeratrei "il perdono" 
iulutnafs "del santo"
Uezenmud "il Signore" 
 
Ogni lingua romanza, se letta al contrario, acquista una sonorità sinistra e un sapore "satanico". Anche l'italiano. Si potrebbe addirittura fondare una nuova scienza: la filologia romanza satanica, che si occupa delle forme inverse del latino e delle lingue neolatine! 

Alcune parole le possiamo tradurre agevolmente in Enochiano: 
 
asiz "chiamato" = IUMD 
acnurop "comandamento" = SIBSI 
aecap "pace" = ETHARZI 
ataiv "vita" = IABES 
auov "a voi" = NONCA, NONCF
is "e" = OD
iulutnafs "del santo" = DE PIR
uad "io do" = DLUGA 
Uezenmud "il Signore" = OIAD, PIAD   
 
Il gioco è semplicissimo. Possiamo servirci, cum grano salis, del traduttore di Google e dello Wiktionary nei casi dubbi, per ottenere qualsiasi parola di rumeno inverso. Ecco un dizionarietto rumeno inverso-Enochiano, espanso rispetto al precedente. 
 
acnats "roccia" = PATRALX
acsaec "coppa" = TALHO 
aets "stella" = VAN  
artaip "pietra" = ORRI 
arug "bocca" = BUTMON 
asaca "casa" = SALMAN 
ataegas "freccia" = MAL  
auov etraom "morte a voi" = TELOCH NONCA 
biuc "nido" = VIRQ
cirenutni "tenebra" = ORS  
cof "fuoco" = PRGE 
egnas "sangue" = CNILA  
eim "mille" = MATB
eiromem "memoria" = PAPNOR  
eirucub "gioia" = MOZ 
epa "acque" = ZIN
eraos "sole" = ROR  
erecalp "piacere" = QUASAR  
ereim "miele" = PANU 
esas "sei (6)" = NORZ 
etpaon "notte" = DOSIG  
etraom "morte" = TELOCH  
iif "figli" = NOROMI 
iitrom asac "Casa della Morte" = SALMAN TELOCH  
iitrom eripila "Ali della Morte" = UPAAH TELOCH
iov urtnep etraom "morte a voi" = TELOCH NONCA  
itnifs ertnid lunu "Uno dei Santi" = L DE PIR  
iuludai lucof "fuoco dell'Inferno" = DONASDOGAMA 
    TASTOS, DONASDOGAMASTOS 
lucard "Il Diavolo" = TELOCHVOVIM
luif  "figlio" = NOR  
niv "vino" = ROXTAN 
nroc "corno" = MOSPLEH 
pac "testa" = DAZIS 
pmit "tempo" = MOR  
roiretni "dentro" = NOTH 
rualab "drago" = VOVIN 
taeb "ubriaco" = ORSBA
ue "io" = OL 
urgen "nero" = DOR  
ut "tu" = ILS 
tnisba "assenzio (erba)" = TATAN 
tnus ue "io sono" = ZIR, ZIRDO, OALO 
 
Come si può ben vedere, non esiste la benché minima relazione tra le due lingue. Di più: se una persona conosce il rumeno ed è abile nel pronunciarne le parole all'inverso, ha la conoscenza di qualsiasi contenuto rituale. L'Enochiano invece è del tutto impenetrabile a chi non lo conosce. Usare una lingua inversa per un qualsiasi scopo, esoterico o meno, è una cosa estremamente ingenua. Nel romanzo breve di Schnitzler non si fa riferimento ad alcuna lingua particolare. Il canto descritto è una composizione sacra italiana, seguito poi da alcune musiche profane, dal ritmo ben diverso.
 

Censura e atti mimati 

Le forze funeste della censura si sono manifestate in più occasioni sulla pellicola di Kubrick, soprattutto negli Stati Uniti d'America. Nessuno sembra essersi mai accorto che esiste un'altra censura, effettuata proprio all'interno del rito esoterico: non si vede una sola vera scena di sesso orale. Ci sono due donne distese nella posizione denominata 69 ma indossano entrambe la maschera e si vede che il cunnilingus reciproco è finto. Così è finto il bacio alla francese dato da una ierodula al suo partner nell'atto di sceglierlo. Si ha un possibile parallelismo con le maschere rituali zoomorfe usate nella Chiesa di Satana di LaVey, anche se la cosa è ben lungi dall'essere certa. Forse l'Organista di San Francisco stimava poco la fellatio e altri atti oro-genitali - o almeno non ne approvava l'uso rituale - così in alcune occasioni i suoi adepti indossano ingombranti maschere. E altresì vero che lo stesso LaVey non indossava mai maschere, così come molte donne bellissime coinvolte nelle celebrazioni. Veniamo ora alle copule che Kubrick ci fa vedere dopo che si è compiuto il rito dello Ierofante Rosso e delle ierodule. Sono atti incredibilmente scattanti, meccanici, rapidi, come se ci fosse una molla nel fallo del penetratore. Pochi si sono accorti che non possono essere copule vere. Nessuno potrebbe mai reggere un ritmo simile. 
 
Furore antisodomitico 
 
Il protagonista sta camminando per le vie notturne immaginandosi la moglie sotto l'assedio erotico dell'ufficiale navale, quando viene aggredito da alcuni energumeni che senza motivo lo accusano di essere un sodomita passivo. Ecco le violentissime invettive: 
 
"Ehi ehi ehi ehi, secondo voi con chi gioca questo bambolino?"
"Con la squadra rosa, no?" 
"Buon Natale, mariolina!"
"Ehi, maschiaccia, i tuoi fratelli di culo stanno laggiù!"
"Chiappe di prima scelta!"
"Prendi questa torta di cioccolata merdosa, brutta checca!"
"Vieni con noi, frociona!" 
"Te lo faccio così!" 
"Vattene a San Francisco, è quella la tua città!"
 
Leggendo il romanzo breve di Schnitzler, non si trova ovviamente traccia di questi riferimenti a concreti rapporti sodomitici. Si dice che l'autore abbia narrato di un'aggressione antisemita, ma in realtà tutto è molto più soft di quanto ci aspetteremmo. Alcuni studenti universitari, goliardi di una "Corporazione degli Alemanni" riconoscibili dai berretti blu, avanzano contro Fridolin mentre passa di notte per un angiporto. Uno di loro gli assesta una gomitata. Il medico è tentato di sfidare a duello l'aggressore ma poi ragiona sulle possibili conseguenze in cui potrebbe incorrere (mutilazione, cecità, setticemia, etc.), quindi desiste. Non si legge alcun insulto antisemita: l'intero attacco è muto. Pensavo che gli aggressori inveissero con epiteti duri e sanguinosi, ingiurie tipo "Saujude!" o "Judensau!", ma quando ho letto la novella ho potuto constatare che nulla di tutto ciò era presente: queste cose sarebbero venute in seguito. Non si potrebbe nemmeno essere sicuri che l'aggressione descritta da Schnitzler sia stata di matrice antisemita. In fondo, ai bulli non servono pretesti per aggredire. Sappiano che il movente era l'antisemitismo perché all'epoca esistevano società segrete e confraternite ispirate al pangermanesimo, che reputavano la popolazione ebraica come un nemico da distruggere. Cos'è accaduto nell'adattamento? Kubrick ha ingigantito l'aggressione e l'ha rivolta contro l'omosessualità. Resta comunque qualcosa di stonato e insensato: i bulli non avrebbero avuto motivo di etichettare l'aitante medico come "checca", "frociona" e via discorrendo.  
 
 
Curiosità varie 
 
La parte del protagonista fu offerta a Harrison Ford, che però non accettò la proposta. Kubrick non riuscì davvero a rassegnarsi e lasciò una traccia indelebile del suo desiderio frustrato, dando al medico di New York il cognome Harford, ottenuto proprio dall'abbreviazione di Harrison Ford. In più occasioni ebbe a dire che il protagonista ideale doveva essere un "Harrisonfordish Goy", ossia un non ebreo simile a Harrison Ford!
 
La parola d'ordine Fidelio è il titolo della sola opera lirica di Ludwig van Beethoven. Fidelio (dal latino fidelis "fedele") è il nome della protagonista, una donna che si traveste da uomo per salvare il suo amante.  
 
La maschera indossata da Bill Harford durante il rito esoterico è modellata sui lineamenti dell'attore Ryan O'Neal. Il riferimento che Kubrick voleva comunicare è a un altro capolavoro della sua filmografia: Barry Lyndon (1975). Ryan O'Neal ha interpretato proprio il ruolo dell'inquieto irlandese Barry Lyndon, un esule le cui peripezie per l'Europa sono mitiche.  

Il cast include ben sette registi: Sydney Pollack, Todd Field, Thomas Gibson, Rade Serbedzija, Alan Cumming, Brian W. Cook e Tom Cruise. Credo che sia un fatto notevole, di quelli che non si sono verificati di frequente nella storia della Settima Arte!  

L'attore tedesco Sky du Mont (nato Cayetano Neven du Mont) interpreta l'ungherese Sandor Szavost e mi è molto familiare, dato che ha anche interpretato ben 14 episodi della serie televisiva L'ispettore Derrick, di cui sono un fan accanito. In tutti i casi i personaggi erano carogne. Notevole è anche la sua interpretazione nel film I ragazzi venuti dal Brasile (The boys from Brazil, 1978), diretto da Franklin J. Schaffner, quello con un immortale Gregory Peck nel ruolo del sulfureo Zio Pepi. Sky è un personaggio eccezionale, nato a Buenos Aires da una famiglia nobile fuggita dalla Germania di Hitler. Un altro ramo della stirpe dei Du Mont, attivo nell'editoria, fu invece una colonna portante del Nazionalsocialismo, di cui diffuse con ogni mezzo le dottrine. 

Siccome Kubrick non sembrava in cattive condizioni di salute durante la lavorazione del film, si diffuse la credenza che la sua morte inattesa avesse a che fare con le sequenze rituali in maschera. Una potente setta sarebbe rimasta urtata da quanto il cineasta stava per rivelare al mondo e avrebbe provveduto a farlo avvelenare, prima che la pellicola uscisse nelle sale. Questa immaginaria setta avrebbe avuto le capacità di uccidere un regista famoso, ma al contempo non avrebbe in alcun modo potuto fermare la propalazione del film. Mi sembra poco credibile. Una conventicola potente deterrebbe, proprio per definizione, notevoli mezzi per fare pressione sulle autorità: non sarebbe così difficile far sparire qualcosa di scomodo. 
 
Il film fu girato interamente in Inghilterra. Nicole Kidman e Tom Cruise abitarono così a lungo a Londra che i loro due figli acquisirono un marcato accento britannico.
 
 
Conclusioni 

Fustigo la stupidità di coloro che contrappongono la "sana scopata" della coppia alla "insana scopata" al di fuori della coppia. Non c'è alcuna differenza ontologica tra i due atti: si tratta del contatto tra i corpi e di un semplice sfregamento di un budellino, da cui esce un po' di muco pieno zeppo di microscopici girini aggressivi. Un liquame genetico che è lo stesso, sia che venga emesso dal marito nel corpo della moglie o di una prostituta qualunque. Nessuno sembra averlo ancora caputo: la moglie stessa è una prostituta, si tratta di mereticio legalizzato dai poteri del mondo! Possibile che non ci arrivino? Ogni marito è l'equivalente di un pappone! Non bisogna fare di questo schifo un mito, né ammantare l'atto carnale di aspettative prive di senso!