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sabato 25 agosto 2018


IDIOCRACY

Titolo originale: Idiocracy
Paese di produzione: USA
Lingua originale:
Inglese
Anno: 2006
Durata: 84 min
Rapporto: 1,85:1
Genere: Commedia, fantascienza
   Sottogeneri: Distopia, fantascienza satirica,
   commedia cinica, demenziale
Regia: Mike Judge
Soggetto: Mike Judge
Sceneggiatura: Mike Judge, Etan Cohen
Produttore: Mike Judge, Elysa Koplovitz
Produttore esecutivo: Michael Nelson
Casa di produzione: 20th Century Fox
Fotografia: Tim Suhrstedt
Montaggio: David Rennie
Musiche: Theodore Shapiro
Scenografia: William Ladd Skinner
Costumi: Debra McGuire
Interpreti e personaggi    
    Luke Wilson: Joe Bauers/Non Sicuro
    Maya Rudolph: Rita
    Terry Crews: Presidente Dwayne Camacho
    Dax Shepard: Frito Pandejo
    Justin Long: Dr. Lexus
    Sara Rue: Segretario alla Giustizia
    Michael McCafferty: Generale Collins
    Thomas Haden Church: Capo della produzione
        Brawndo
    Brad Terrence "Scarface" Jordan: Upgrayedd
    Andrew Wilson: Beef Supreme
    Ryan Melton: Tecnico dell'ospedale
    Eli Muñoz: Uomo arrapato
    Brendan Hill: Segretario dell'Energia
    Earl Mann: Narratore    
Doppiatori italiani   
    Massimiliano Manfredi: Joe Bauers/Non Sicuro
    Cristiana Lionello: Rita
    Fabrizio Vidale: Frito
    Claudio Fattoretto: Presidente Dwayne Camacho
    Oliviero Dinelli: Generale Collins
    Franca D'Amato: Segretario alla Giustizia
    Luigi Ferraro: Capo della produzione
          Brawndo
    Loris Loddi: Dr. Lexus
    Oreste Rizzini: Narratore
Traduzioni:   
   Finlandia: Idioluutio
   Messico: La Idiocracia
   Polonia: Idiocracja
   Repubblica Ceca: Absurdistán
   Spagna: Idiocracia
   Turchia: Ahmaklar

Trama:

Il film inizia con la spiegazione dettagliata e chiarissima della Verità. Le persone intelligenti hanno difficoltà ad accoppiarsi. Anche se ci riescono, tendono a non procreare. Questo perché valutano ogni cosa e trovano alla fine che le conseguenze nefaste di una simile scelta superino di gran lunga quelle desiderabili. Quanto più una persona è stupida, tanto più riesce ad accoppiarsi. Essendo nient'altro che enormi genitali deambulanti, questi individui deleteri sono perennemente infiammati dalla libidine e sentono l'impulso incoercibile di far sì che il liquido seminale sia versato in sede feconda. L'idiozia li spinge a non valutare le conseguenze dei loro atti criminali, da cui nasceranno figli in gran numero. Questi figli erediteranno l'idiozia assoluta dei loro sciagurati genitori e saranno sempre più numerosi, si riprodurranno come conigli, dando origine alla più stupida progenie immaginabile. Così nelle sequenze iniziali della pellicola sono mostrate due coppie, una di persone intelligenti e l'altra di idioti. Viene quindi descritta la loro situazione nel tempo. La prima coppia rimanda continuamente la procreazione e alla fine il marito ha un infarto letale. Risultato: nessun figlio. Mentre accade tutto questo la seconda coppia ha dato origine a una linea genetica ramificata in modo impressionante, tramandando il proprio inutile genoma. L'Involuzione della Specie è reale! 

Siamo nel 2005. L'esercito americano seleziona due soggetti per un esperimento di ibernazione: il nullafacente archivista Joe Bauers e la prostituta Rita. Quest'ultima è stata ceduta dal suo ganzo e pappone Upgrayedd, finanziato allo scopo da un generale che frequentava gli angiporti. Sia l'archivista che la peripatetica sono privi di parenti stretti, cosa opportuna per evitare complicazioni legali in caso di fallimento. La durata programmata per l'esperimento doveva essere di un anno, ma il generale amante dei postriboli finisce indagato e le capsule di ibernazione vengono dimenticate. Dopo cinquecento anni, le capsule contenenti Joe e Rita, che nel frattempo erano finite in una gigantesca montagna di immondizia, vengono smosse da una frana e si aprono, restituendo i corpi alla vita. L'ex-archivista rianimato, ignaro della sorte della donna, scivola tra i rifiuti e si viene a trovare nella casa di Frito, un decerebrato che passa il suo tempo davanto al televisore a guardare un programma i cui partecipanti fanno soltanto una cosa: si assestano poderosi calci nei coglioni! Per Joe è l'inizio di un incubo ad occhi aperti. Scopre ben presto che la popolazione versa in condizioni spaventose. La demenza è generalizzata: anche le persone più intelligenti sono ben al di sotto del quoziente intellettivo medio degli inizi del XXI secolo. Come conseguenza di questa diffusione del ritardo mentale, tutte le scienze e le arti sono decadute. Parlare di imbarbarimento sarebbe ancora poco. Solo per fare un esempio, le masse vanno al cinema per guardare un film che si intitola CULO, che mostra soltanto il lato B di un uomo intento a scorreggiare tutto il tempo, il sonoro consistendo negli inverecondi crepitii provocati dall'espulsione dei gas intestinali dall'ano.

Nel 2505 la Giustizia in America non è soltanto cieca, è anche ritardata - ci ricorda la voce narrante. Presto Joe si mette nei guai e si ritrova proprio con Frito come avvocato difensore, Inutile dire che un simile demente non possiede le facoltà mentali per assumere un simile incarico. Anzi, vendicandosi dell'interruzione del programma sui calci nelle palle, fa condannare il suo assistito. Non avendo il codice a barre tatuato, Joe viene portato davanti a una macchina identificatrice. Il punto è che anche le macchine sono idiote: l'uomo risponde a una domanda della macchina "non sono sicuro" (I'm not sure) e anziché essere registrato come Joe Bauers si ritrova appioppato il nominativo Non Sicuro (Not Sure), scritto sul tatuaggio identificativo e indelebile! La macchina ha interpretato I'm not sure come I'm Not Sure. Viene portato in galera, dove ha solo due alternative: trovare una via di fuga o rassegnarsi a leccare l'ano a un gigantesco grassone che passa il tempo seduto sulla faccia dei prigionieri. Data l'infinita stupidità delle guardie, riesce ad evadere. La girandola di eventi è così frenetica che si fa fatica a focalizzarsi sui dettagli. La prostituta Rita scopre di trovarsi molto meglio nel nuovo contesto, dato che le è facilissimo ingannare i gonzi che incontra per strada, facendosi pagare compensi stratosferici senza concedere neanche un pompino o una carezza sul glande. Bauers/Non Sicuro e la fallofora si ritrovano e vengono a sapere da Frito dell'esistenza di una macchina del tempo. Subito l'uomo frigge dal desiderio di ritornare al suo tempo e cerca di convincere l'avvocato ebete a condurlo alla macchina. La sua compagna di sventure non è così convinta, anche perché teme la vendetta del suo pappone. Mentre la donna si attarda in una latrina, la situazione precipita: un meccanismo di riconoscimento dei tatuaggi identifica Joe, che viene prontamente catturato dalle forze dell'ordine. Anziché essere condotto in cella a lambire lo sfintere del terribile galeotto obeso, contro ogni aspettativa l'ex-archivista viene condotto alla Casa Bianca, al cospetto del Presidente degli Stati Uniti e del Consiglio. 

Il Presidente Dwayne Camacho è un mostruoso energumeno, un colossale mandingo che si vanta delle sue qualità di wrestler e di pornoattore. Spaventoso è il fasto barbarico della sua corte. Il Consiglio è un consesso di bruti che dimostrano esultanza o disapprovazione sparando in alto raffiche di mitra. Bauers/Non Sicuro è stato condotto alla Casa Bianca perché il test intellettivo a cui si è sottoposto in carcere lo ha identificato come l'uomo più intelligente del pianeta. Gli viene quindi affidato il Ministero dell'Interno (o meglio, delle Interiora), con l'incarico di far cessare le tempeste di polvere, di sistemare l'economia e di risolvere il problema delle carenze di vivere - il tutto in una settimana. Joe capisce subito che la terra è sterile perché irrigata con Brawndo il tronca-sete, una bibita verdastra che ha sostituito completamente l'acqua. Ordina così di usare l'acqua dei cessi, l'unica reperibile, per irrigare i terreni. Questa decisione ha una conseguenza funesta: la società Brawndo, produttrice del diabolico beverone, dà lavoro a metà della popolazione statunitense. Così l'economia precipita e iniziano le rivolte. Le masse chiedono la testa di Joe, che viene condannato ad essere gettato nell'arena a combattere inerme contro macchine trapanatrici. L'esecutore Beef Supreme è sul punto di bruciarlo col lanciafiamme, quando Frito trasmette in diretta le immagini dei germogli che crescono nei campi. Per quanto dotato di un cervello di gallina, l'Homo erectus Camacho è costretto a riconoscere l'efficacia dell'irrigazione con l'acqua e a graziare Joe. 

Joe sceglie di non avvalersi della macchina del tempo e di restare ad aiutare gli americani involuti a ritornare a livelli di intelligenza accettabili. Diventa il nuovo Presidente e sposa Rita, con cui genera tre bambini dall'intelletto vivace. Camacho rimane come Vicepresidente, si mette a copulare come un mandrillo e fa sfornare alle sue otto mogli ben trentadue bambini stupidissimi, al cui confronto una bertuccia potrebbe sperare di ambire al Nobel. La macchina del tempo, che Joe vuole visitare per curiosità, si rivelerà un grossolano lunapark tematico sulla seconda guerra mondiale, in cui Charlie Chaplin ha sostituito Adolf Hitler. Solo dopo la fine dei titoli di coda si vede che il lenone Upgrayyed, anche lui ibernato per nascondere lo scandalo, si risveglia dal suo sarcofago criogenico, mettendosi subito alla ricerca di Rita... 


Recensione:

Pur avendo tutte le caratteristiche del film demenziale, Idiocracy mostra la realtà nuda e cruda delle cose e trasmette allo spettatore una grande conoscenza sulla vera natura del genere umano e sulla sua storia. Come un rullo compressore annienta ogni illusione, fa piazza pulita di tutti i moralismi. Diogene di Sinope sarebbe fiero della pellicola di Mike Judge e la reputerebbe eccellente, se potesse vederla: vi vedrebbe confermato il suo sentire sulla nullità delle istituzioni che queste scimmie glabre hanno prodotto nel corso dei millenni, faticando come Sisifo per lasciare un solco nella merda, subito coperto da nuove defecazioni. Consiglio a tutti la visione di Idiocracy. Coloro che ne rideranno ritenendolo un semplice film comico, avranno fornito la conferna più eloquente delle sue tesi fondanti.


Selezione genetica idiocratica!

L'intelligenza non è il fine ultimo dell'Universo. Poche dottrine sono più false del teleologismo cristiano, che reputa il mondo materiale creato tramite il Logos. A voler ben vedere, la tanto declamata Natura non ha alcunché di divino ed è tutto fuorché puffesca: non solo stritola gli esseri viventi e li condanna a esistenze atroci, ma ritiene che la merda sia infinitamente più utile dell'intelletto. Il sesso femminile è ciò che determina le caratteristiche di una specie, non soltanto stabilendo quelle che emergeranno e si diffonderanno, ma anche decretando quelle destinate a scomparire perché giudicate inutili o dannose. Possiamo pertanto dire che la demiurgia che plasma la storia umana si esprime nella lotteria degli atti sessuali, che premia alcuni maschi ammettendoli alle gioie dell'accoppiamento e dell'emissione dello sperma nel corpo femminile, condannandone altri a vite di solitudine e di emarginazione. Se il XIX secolo pullulava di scienzati, di filosofi, di letterati e di poeti, è perché a un certo punto si sono determinate le condizioni per la loro produzione, la loro crescita e il loro successo. Poi il genere femminile ha ritenuto che scienziati, filosofi, letterati e poeti fossero estremamente noiosi e privi d'interesse, così ne ha decretato l'estinzione: i successivi accoppiamenti hanno introdotto nel folle teatrino dell'esistenza una pletora infinita di dementi e di imbecilli, autentici bruti senz'anima, poco più che golem di fango mossi dal solo desiderio di copulare selvaggiamente. I risultati sono sotto gli occhi di tutti. Scomparsi gli ultimi intelletti degni di nota, quelli prodotti nella prima metà del XX secolo, i segni dell'Involuzione della Specie sono diventati più che evidenti. Quello che Arthur Schopenhauer chiamava Genio della Specie ha sancito e benedetto questa trasformazione, che agli occhi di chi conserva una spirito è sommamente deleteria! In fondo l'umanità ha avuto un'esistenza assai breve su scala geologica, e già sta distruggendo l'omeostasi planetaria, compromettendo le capacità della Terra di ospitare una biosfera. I dinosauri, corpi titanici alti come un palazzo e dotati di un cervello grande come un pacchetto di sigarette, hanno regnato per un periodo incredibilmente più lungo dell'intera storia del genere umano, prosperando proprio grazie alla loro pochezza intellettiva. 


La democrazia involve in idiocrazia

A quanto si dice, la democrazia è la legge dei numeri. Se i numeri sono dettati da una popolazione ritardata, sarà inevitabile il cambiamento involutivo: le istituzioni democratiche si trasformeranno in istituzioni idiocratiche. La democrazia aveva validità e vigore nell'antica Atene, presso quell'inclita stirpe di Elleni nobili e di grande intelletto, ricolmi dei doni di Atena. Valeva ed era all'avanguardia tra tutte le forme di governo di quei tempi, perché esercitata da uomini liberi che passavano il loro tempo a studiare, liberi dal lavoro servile e dall'abbrutimento. Gli schiavi non appartenevano al demos. Se si pretende di applicare la democrazia a una massa di bruti, di corpi privi di spirito in cui non splende la fiammella della Conoscenza, si ottengono ineluttabilmente risultati catastrofici: sarà la brutalità della massa acefala a prevalere, giugendo a perseguitare l'intelletto, a usare la legge per schiacciare ogni opinione critica e ogni dissenso. La pullulazione dei bruti ignoranti è un effetto collaterale della democrazia a suffragio universale. Va da sé che ogni partito desideri avere il maggior numero possibile di elettori, in modo tale da prevalere e da imporre le proprie determinazioni. Così ogni partito favorirà gli accoppiamenti, la procreazione e quindi la produzione di sempre nuovi imbecilli. Il voto di una persona intelligente varrà sempre come il voto di uno stolto. Il punto è che per ogni persona intelligente ci sono migliaia di stolti, le cui opinioni di sterco riusciranno sempre a prevalere in virtù del numero. Le istituzioni di Sparta non avevano in sé un simile vulnus.    

    

Idiocrazia e mutamento linguistico 

La voce narrante ci spiega che in cinque secoli la lingua si era deteriorata in un "ibrido di dialetto campagnolo, slang da ragazzina bene, gergo dei quartieri poveri e grugniti vari", aggiungendo che Joe riusciva anche a comprendere le persone, ma che quando parlava come era abituato a fare, a loro sembrava "pomposo ed effeminato". La catena di ristoranti Fuddruckers col passar del tempo aveva modificato il proprio nome fino a diventare BUTT:FUCKERS, ossia "Fottitori di Chiappe"! In realtà le cose non sarebbero così semplici. Se il genere umano potrà sopravvivere davvero per altri cinque secoli, cosa che reputo a dir poco improbabile, si registrerebbero tali cambiamenti linguistici da rendere irriconoscibili le lingue derivate dalle varietà di inglese parlate oggi in America. Bastano alcuni mutamenti nelle vocali e nei dittonghi per generare una lingua nuova quanto incomprensibile. 


Idiocrazia e omosessualità

Nell'America decerebrata del XXVI secolo l'omosessualità maschile è ritenuta una grave colpa e viene schernita con ferocia assieme alla cultura in ogni sua forma. Così se un uomo legge è ritenuto un frocio, un finocchio, e può anche subire aggressioni fisiche per strada. Ciò non toglie che Beef Supreme, il glorioso eroe dell'arena in stile Mad Max, ostenti atteggiamenti e mosse ben poco virili. Senza contare gli occhi da cerbiatta. Tutto in lui porta a concludere che il suo comportamento sia quello di una giumenta con gli stalloni, per usare l'idiomatica dei Vichinghi. Un personaggio simile sarebbe arrestato persino a Sodoma per oltraggio al pudore e alla morale pubblica! A quanto pare nessuno nella platea oceanica si accorge che il campione è effeminatissimo e ama sedersi sui falli eretti. Per forza: si tratta di un pubblico composto interamente da deficienti! 


Un conversazione illuminante

Joe: "Per l'ultima volta, sono più che sicuro che a uccidere le coltivazioni è quella roba della Brawndo."
Ministro falso magro: "Ma Brawndo ha quello che vogliono le piante, ha gli elettroliti".
Ministra vamp (disgustata): "Aspetta un attimo. Tu stai dicendo che dovremmo praticamente usare l'acqua sui campi?!"
Joe: "Sì"
Ministra vamp: "Acqua?! Cioè quella del cesso?"
Joe: "Be', insomma, non dev'essere per forza presa dal cesso. Ma sì, questa è l'idea."
Ministro falso magro: "Ma Brawndo ha quello che vogliono le piante..."
Ministra vamp: "Sì, ha gli elettroliti."
Joe: "Ok, allora. Le piante non stanno crescendo, perciò sono sicuro che Brawndo non funziona. Io non sono un botanico, ma so che se innaffi le piante con l'acqua, quelle crescono".
Ministro bambino fulvo (sprezzante): "Be', io non ho mai visto delle piante crescere nel cesso!"
Ministro falso magro: "Buona questa! Sei tu l'uomo più sveglio del mondo?"
Ministro obeso (sghignazzante): "Già!"  
Joe: "Sentite, voi volete risolvere il problema, io voglio ottenere la mia grazia, perciò perché non ci proviamo? Ok? E non pensiamo a quello che vogliono le piante."
Ministra vamp: "Brawndo ha quello che vogliono le piante!"
Ministro bambino fulvo: "Sì, ha gli elettroliti!!"
Joe (furibondo): "Che cosa sono gli elettroliti? Lo sapete almeno?!"
Ministro falso magro: "Sono... quelli che usano per fare Brawndo."
Joe (esagitato): "Sì, ma per quale ragione li usano per fare Brawndo?"
Ministro obeso (inebetito): "Perché Brawndo ha gli elettroliti." 

Efficacia degli argomenti di Joe: ZERO. Riuscirà a convincere i suoi interlocutori soltanto quando affermerà di avere poteri stregonici e di essere in grado di parlare con le piante! 


Una banconota profetica

Quando la meretrice Rita si trova in mano una banconota del XXXVI secolo, vi scorge sopra un faccione non dissimile da quello di Donald Trump, con tanto di chioma color zabaione e di sguardo allucinato. Sulla carta moneta campeggia la HAULIN' ASS GETTIN' PAID, in apparenza enigmatica. In realtà la locuzione "to haul ass" (alla lettera "trascinare il culo") in slang urbanoide significa semplicemente "muoversi in fretta": la scritta esprime il concetto di pronto pagamento, come sarebbe formulato dal chiomuto personaggio. La cosa mi pare notevole, visto che il film risale a tempi non sospetti, ben dieci anni prima dell'ascesa del famoso Tycoon alla presidenza degli States. Non si creda però che Donald Trump possa essere etichettato come causa dell'Idiocrazia incipiente. Quando un paziente ha la meningite, bisogna combattere gli agenti patogeni che l'hanno provocata, non pensare che il disastro sia colpa di un sintomo come la febbre.


Un residuo di un'epoca più libera

Inutile nascondere una realtà scomoda. Al giorno d'oggi un film come Idiocracy non potrebbe essere girato. Si può dire che la pellicola di Judge sia una fossile, ereditato da tempi più civilizzati. Va contro il buonismo politically correct e potrebbe essere visto come una forma di dileggio nei confronti di persone "diversamente intelligenti". L'essenza della peste chiamata political correctness è l'eufemismo, ossia la pretesa di rimuovere qualcosa di scomodo dandogli un nuovo nome. I primi segni della pestilenza eufemistica li vidi già quando ero giovane. Tutto cominciò con la sostituzione della parola "cieco" con "non vedente". Le masse non amavano queste novità e le criticavano con vigore. Eppure questa tendenza crebbe e si affermò dovunque. Accadde così che gli invalidi divennero dapprima disabili e poi "diversamente abili". L'uso dell'avverbio "diversamente" è fuorviante. Non soltanto non si rimuovono i limiti di questi infelici, ma si suggerisce la possibilità che siano dotati di poteri come la telepatia o la telecinesi. Il prossimo passo sarà dunque chiamarli "X-men"? Oggi schernire chi ha problemi fisici è giustamente considerata una cosa ripugnante. Un domani potrebbe però innescarsi un processo eufemistico per sostituire termini come "idiota", edulcorandoli fino a sdoganare il concetto stesso di idiozia. Non si potrà più avversare un idiota e si sarà costretti a chiamarlo "diversamente genio"? Mi auguro di no! Un'altra cosa che non sarebbe accettata è la scena in cui si parla della terribile dittatura di Charlie Chaplin. Infatti essa afferma in sostanza la vanità della Memoria e l'impossibilità di impedirne l'estinzione, proprio mentre i superstiti dell'Olocausto e i membri delle Waffen-SS si stanno spegnendo uno dopo l'altro. Idiocracy ci mostra come l'entropia cognitiva domina e si accresce senza rimedio. Il ricordo degli eventi storici, per quanto terribili, si distorce e si disperde nell'Oceano dell'Oblio. Al massimo resta qualche eco irriconoscibile. Non esiste alcuna possibilità di contrastare questa forza cosmica, con buona pace di coloro che vedono Hitler sotto ogni sasso e che strepitano come se fosse ancora vivo ed operante. Cioran diceva: "Il tempo, complice degli sterminatori, atterra la morale. Chi, oggi, ce l'ha più con Nabocodonosor?" Il punto è che l'idiozia è proprio il principale motore della macchina entropica che dissolve ogni ricordo degli eventi storici. Come si può credere che si possa conservare un qualsiasi barlume di memoria in un'umanità di idioti? 

Le cinque leggi fondamentali della stupidità umana

Lo storico pavese Carlo M. Cipolla (1922-200) ha dato contributi di somma importanza allo studio della stupidità umana. Egli ha diviso le persone in quattro categorie:

1) Gli intelligenti: avvantaggiano se stessi e gli altri;
2) I banditi: avvantaggiano se stessi e danneggiano gli altri;
3) Gli sprovveduti: avvantaggiano gli altri e danneggiano se stessi;
4) Gli stupidi: danneggiano gli altri senza conseguire vantaggi per se stessi, o provocandosi danni. 

Queste sono le famose Cinque Leggi che governano la stupidità umana, descrivendone il funzionamento: 

i) Prima Legge Fondamentale: Sempre e inevitabilmente ognuno di noi sottovaluta il numero di individui stupidi in circolazione.
ii) Seconda Legge Fondamentale: La probabilità che una certa persona sia stupida è indipendente da qualsiasi altra caratteristica della persona stessa.
iii) Terza (ed aurea) Legge Fondamentale: Una persona stupida è una persona che causa un danno ad un'altra persona o gruppo di persone senza nel contempo realizzare alcun vantaggio per sé od addirittura subendo una perdita.
iv)
Quarta Legge Fondamentale: Le persone non stupide sottovalutano sempre il potenziale nocivo delle persone stupide. In particolare i non stupidi dimenticano costantemente che in qualsiasi momento e luogo, ed in qualunque circostanza, trattare e/o associarsi con individui stupidi si dimostra infallibilmente un costosissimo errore.
v) Quinta Legge Fondamentale: La persona stupida è il tipo di persona più pericoloso che esista.
Corollario: Lo stupido è più pericoloso del bandito.

Sarebbe un gran bene meditare senza sosta su queste parole!  

Altre recensioni e reazioni nel Web

Esiste persino una voce della Wikipedia in siciliano che parla dell'opera di Judge:

"Idiocrazzia jèni nu firmi miricanu di lu 2006 direttu ri Mike Judge unni l'attura principali sunu Luca Wilson, Maya Rudolph. Lu firmi ni cunta a storia ri dui pirsuni nurmali ca pigghianu a fàri parti di nu spirimentu militari sicrètu di ibbernazioni. Duoppu ca vènu ibbirnati s'arrisbigghianu ruoppu 500 anni 'nta nu munnu unni aisisti na sucitati distopica cìna cìna ri gghienti gnuranti ca nun sapi ni lieggiri e ni scriviri e, si u sapi fari, nun u sapi fari bonu. A pubbricitati e l'odiu ppi l'intillittuali raggiungìu livedda virèmanti prioccupanti e si vinìu a criàri na sucitati sdùbbida unni a nuddu ci antiressa nènti ri cosi curturali, rispunzabbilitati suciali, cuncetti cuirènti, principi ri gghiustizzia."

Su Filmup.leonardo.it abbiamo un certo numero di pagine piene di commenti su Idiocracy. Alcuni hanno una certa utilità. 


Paolo di Cavezzo definisce il film FUTURISMO ASSOLUTO e scrive:

"Bellissimo film, non annoia affatto anzi, la questione della commedia e della possibile comicità all'interno passa in secondo piano purtroppo. Andrebbe fatto vedere a scuola a tutti i ragazzi, perchè le nuove generazioni, andando avanti, saranno sempre più composte da soggetti completamente lobotomizzati e incretiniti dagli esempi e dagli strumenti di massificazione, grossi inibitori di sentimenti e individualità. Meditate gente, perchè "Idiocracy" è la nostra prossima fine, come uomini di spirito e di arte, e non arriverà un ragazzo di cuore dal passato per salvarci."

Riporto infine il link a un'interessante recensione in spagnolo: 

martedì 21 agosto 2018


THE TRUMAN SHOW

Paese di produzione: Stati Uniti d'America
Anno: 1998
Lingua: Inglese
Durata: 103 min
Rapporto: 1,85 : 1
Genere: Commedia, drammatico, fantascienza,
    satirico
Regia: Peter Weir
Soggetto: Andrew Niccol
Sceneggiatura: Andrew Niccol
Produttore: Edward S. Feldman, Andrew Niccol,
     Scott Rudin, Adam Schroeder
Produttore esecutivo: Lynn Pleshette
Casa di produzione: Paramount Pictures, Scott
     Rudin Productions
Fotografia: Peter Biziou
Montaggio: William M. Anderson, Lee Smith
Effetti speciali: Larz Anderson
Musiche: Philip Glass, Burkhard von Dallwitz
Scenografia: Dennis Gassner

Colonna sonora: 
   1) Sonata per Piano n°11 in La maggiore K331 - Rondò alla turca - Wolfgang Amadeus Mozart
   2) Twentieth Century Boy - The Big Six
  3) Concerto per Piano n°1 in Mi minore, Opus 11 - Secondo tempo - Fryderyk Chopin
  4) Concerto per corno n°1 in Re maggiore - Wolfgang Amadeus Mozart
  5) Love Is Just Around the Corner - Jackie Davies
  6) Wiegenlied - Johannes Brahms
Interpreti e personaggi   
    Jim Carrey: Truman Burbank
    Ed Harris: Christof
    Laura Linney: Hanna Gill/Meryl Burbank
    Noah Emmerich: Marlon
    Natascha McElhone: Lauren/Sylvia
    Holland Taylor: Angela Burbank, madre di
        Truman
    Brian Delate: Kirk Burbank, padre di Truman
    Peter Krause: Lawrence
    Blair Slater: Truman da piccolo
    Paul Giamatti: direttore della sala di controllo
    Ron Taylor: Ron
    Don Taylor: Don
    Ted Raymond: Spencer
    Philip Baker Hall: direttore del Network
    Lorin Moore: bigliettaio al molo
    Kevin D. Ross: voce annunciatore in TV
    Kevin James: operatore televisivo
Doppiatori italiani   
    Roberto Pedicini: Truman Burbank
    Adalberto Maria Merli: Christof
    Francesca Guadagno: Meryl Burbank
    Roberto Draghetti: Marlon
    Lorena Bertini: Lauren/Sylvia
    Paila Pavese: Angela Burbank, madre di Truman
    Luca Dal Fabbro: direttore sala di controllo
    Massimo Rinaldi: bigliettaio al molo
    Sergio Matteucci: voce annunciatore in TV
    Bruno Conti: poliziotto

Budget: 60 milioni di dollari (USA)
Incassi al botteghino: 264,1 milioni di dollari (USA)

Trama: Truman Burbank di Seehaven sorride sempre e non sospetta nulla. È un uomo sulla trentina, pieno di entusiasmo, sposato a una tipica americana bionda. In realtà egli è il protagonista di un reality show e tutto il mondo sa tutto di lui, ma proprio tutto: ogni singolo individuo sul pianeta può guardare tramite la TV anche quando il poveretto siede sulla tazza del cesso e si pulisce il buco del culo. Se scruta la carta igienica sporca per vedere se il colore della merda è nella norma o se c'è sangue, anche il più infimo contadino del Mid West può assistere alla scena. Le sue masturbazioni sono di pubblico dominio: anche se Truman non se lo immagina, ogni sua eiaculazione è argomento di chiacchiere in circoli di carampane da New York a Los Angeles. Il villaggio in cui il giovane uomo conduce la sua vita, Seehaven, è artificiale, situato sotto una cupola asettica in cui ogni dettaglio è simulato, persino il clima. Il demiurgo di questa mostruosità è un plutocrate di nome Christof. Questo produttore di Hollywood ha pensato a tutto: per impedire a Truman di mettere il naso fuori da Seehaven gli ha indotto il terrore del mare e dei voli aerei, arrivando a far tappezzare la locale agenzia di viaggi di manifesti che esasperano i pericoli delle tempeste, di attacchi terroristici e via discorrendo. Il trauma che tiene la cavia mediatica lontano dalle acque salate è il ricordo dell'affogamento del padre, che ritorna periodicamente come un flash a squassargli il cranio. La moglie bionda di Truman è una demente futilissima con un cervello così piccolo da far sembrare soprannaturale l'intelligenza di una gallina. Ha il compito di impedire al marito di pensare, e a quanto pare ci è sempre riuscita senza neanche fargli i pompini: a Seehaven ci sono soltanto mariti e mogli che copulano una volta all'anno nella posizione del frate all'unico scopo di procreare. Il punto è che il protagonista non è affatto innamorato della fatua bionda. C'è un'altra nel suo cuore, una ragazza sensuale e ammiccante di nome Lauren, che emerge dai suoi ricordi giovanili. La sua assenza non smette mai di tormentarlo. All'epoca lui era inesperto e per una serie di sfortunate circostanze ha mancato un incontro magico, trovandosi con la vita diretta suo malgrado lungo un corso ben diverso da quello desiderato. In realtà è stato Christof ad architettare tutto, facendo rimuovere Lauren dal suo show ed appioppando al poveruomo un'insipida deficiente. Ovviamente qualcosa va storto nella programmazione e all'improvviso qualcosa cambia. Truman Burbank acquista la Conoscenza e diventa un eroe, inquieto come Odisseo, incurante della sua stessa vita. Audace come un polinesiano, sfiderà il Fato per riuscire nel titanico scopo che si è prefisso: fuggire da un mondo che ormai sa essere fittizio.


Recensione:

Certo, è una bella commediola satirica innervata di fantascienza distopica, anche se il faccione ghignante di Jim Carrey disturba un po' con le sue smorfie. Va detto che non si tratta di un'idea così originale come può sembrare a prima vista. Sono consapevole del rischio di attirarmi la furia di molti fantascientisti dall'encefalo squadrato e livellato come un cubetto di porfido, ma non tacerò. Se ben vogliamo vedere, il prototipo di questa pellicola e di altre simili è chiaramente identificabile: La fuga di Logan (Logan's Run), diretto da Michael Anderson (1976), che avremo modo di recensire a suo tempo. Derivati dalla stessa fonte sono anche The Island, diretto da Michael Bay (2005) e Moon, diretto da Duncan Jones (2009). Mi si obietterà che le trame di queste opere sono molto diverse tra loro. In realtà questo non corrisponde a verità. Diverse sono le ambientazioni e i dettagli, mentre identica è l'idea portante. Ecco la sua articolazione: 

1) Un ambiente artificiale retto da un'intelligenza demiurgica e menzognera che nasconde la realtà vera;
2) Un individuo che si rende conto di qualcosa che non quadra;
3) La presa di coscienza graduale del protagonista, che finisce col capire di essere stato ingannato;
4) La fuga del protagonista e la sua immissione nella realtà vera, a lui completamente sconosciuta;
5) La nemesi del demiurgo dell'inganno (questo punto può mancare). 

Guardate come questo schema si adatta bene a tutti i film da me menzionati.

La fuga di Logan

1) Una città sotto una cupola, che fa credere ai cittadini di essere i soli superstiti di una catastrofe nucleare. Impone la morte di ogni individuo al compimento dei 30 anni, facendo credere che i morti rinasceranno nei bambini, tutti prodotti tramite clonazione.
2) Logan 5 sa che ci sono fuggitivi e che questi sfuggono per necessità al ciclo delle rinascite; si accorge però che i fuggitivi troppo numerosi. 
3) Logan 5 capisce che il bilancio non torna: nessuno è mai rinato e tutti i morti sono perduti per sempre.
4) Logan 5 approfitta di una missione per evadere dalla città: si rende conto che tutti i fuggitivi sono morti, poi vede che non c'è stata alcuna catastrofe nucleare e trova un uomo anziano.
5) Logan 5 ritorna nella città, con la sola forza della sua volontà manda in tilt il computer-demiurgo; poi conduce il vecchio alle ragazze, che lo accolgono festanti, lo palpano, esprimono con la loro gioia il desiderio di masturbarlo e di fellarlo. 

The Island 

1) Una popolazione vive in un ambiente alienante ed artificiale, dove un'intelligenza demiurgica fa credere alle persone di essere i superstiti di una catastrofe batteriologica; mette in palio in una lotteria un posto nella fantomatica Isola, ultimo ambiente privo di patogeni.
2) Lincoln-6-Echo dubita dell'ambiente in cui vive. Nota il continuo arrivo di "superstiti" da un ambiente esterno di cui non sa nulla. 
3) Lincoln-6-Echo trova un insetto in un'area riservata e capisce che la contaminazione è una balla colossale.
4) Lincoln-6-Echo riesce a trovare il pretesto di una riparazione ed evade con successo. Si trova in un mondo simile a quello in cui viviamo. Apprende con sgomento la verità sul suo luogo di origine: lui e i suoi simili sono cloni creati per fornire organi per i trapianti, richiesti dalla gente del mondo esterno.
5) La sporca faccenda dei cloni creati come produttori di organi da trapiantare diventa di pubblico dominio e l'azienda demiurgica va in rovina: alla gente del mondo esterno era stato fatto credere che non venissero prodotti esseri senzienti.

Moon

1) Sam Bell è l'unico abitante di una base lunare adibita da una potente multinazionale all'estrazione di elio-3. Un'intelligenza artificiale demiurgica gli fa credere che alla scadenza del suo contratto ritornerà dalla sua famiglia. In realtà il protagonista è un clone, la sua famiglia non esiste, allo scadenza del contratto sarà terminato e sostituito da un altro clone. 
2) In seguito ad un incidente, Sam Bell sperimenta forti mal di testa e allucinazioni. Per caso ascolta una comunicazione dell'intelligenza artificiale, che vuole impedirgli di recarsi in una certa area del campo minerario. Cominciano i dubbi.
3) Sam Ball si reca proprio nell'area interdetta e scopre un altro se stesso privo di coscienza. Riporta il clone alla base e lo fa risvegliare. A un certo punto lui e il suo simile capiscono l'arcano: sono entrambi cloni del vero Sam Bell.
4) I due Sam Bell elaborano un complesso piano. Mentre il clone più anziano, ormai prossimo alla morte, subisce un grave incidente per far trovare il proprio corpo agli inviati della multinazionale, il clone più giovane si mette in un bidone e si fa sparare verso la Terra, scalpitando come un moccioso decerebrato. 
5) Il Sam Bell sparato sulla Terra arriva a destinazione, dice tutto ai giornalisti e fa scoppiare uno scandalo che travolge la multinazionale demiurgica, che finisce sotto inchiesta.


Arriviamo dunque a The Truman Show

1) Truman Burbank è a sua insaputa il protagonista di un reality show, prodotto dal demiurgo Christof. Tutto ciò che vive e sperimenta nella sua nativa Seehaven è illusione. La sua esistenza è un fake che serve solo ad incrementare l'audience del programma.
2) Truman Burbank si rende conto che alcuni dettagli sembrano artificiali, come ad esempio una donna con una carrozzina e un maggiolino giallo ammaccato che percorrono all'infinito la stessa via, quasi rincorrendosi.
3) Dopo numerosi tentativi fallimentari di fuga, Truman Burbank capisce l'arcano. Vede ricomparire suo padre, che credeva morto. Uscito da Seehaven, si rende conto che vengono scatenati incendi e addirittura un incidente nucleare pur di fermarlo. Quando una guardia a lui del tutto ignota lo chiama per nome, il protagonista ha la conferma più chiara della natura illusoria della sua esistenza.  
4)
Rubata un'imbarcazione, Truman Burbank si dirige al largo e trova letteralmente i confini dello studio cinematografico, con una porta attraverso cui passa nel mondo vero.
5)
Christof non subisce nemesi, si limita a riorganizzare il suo reality show.

Non vedete che si tratta sempre della stessa identica storia?


Indebita attribuzione di paternità 

A quanto ho appreso nel Web, la paternità del soggetto di The Truman Show è attribuita all'episodio 23 della prima serie della fortunata serie televisiva The Twilight Zone, conosciuta in Italia come Ai confini della realtà. L'episodio in questione si intitola L'avventura di Arthur Curtis (l'originale è A World of Difference) e risale al 1960. Riporto sinteticamente la trama.

Un manager di successo, Arthur Curtis, è felicemente sposato e ha una figlia. La sua vita è piena e non è turbata nemmeno da un'ombra. Un giorno, mentre sta trafficando per prenotare un viaggio a San Francisco con la sua amatissima famiglia, quando si accorge che il telefono non funziona (all'epoca non esistevano gli smartphone!). Alzata la cornetta sente una voce imperiosa che urla "STOP!" (nella versione originale "CUT!"). Di colpo le pareti della stanza si dissolvono e il manager ha davanti a sé il set di un film. Il regista aggressivo lo apostrofa. Tutti si rivolgono a lui chiamandolo Gerald (Gerry) Raigan e lo considerano un attore. A quanto pare è così, anche se lui trasecola in preda allo shock: l'intera vita di Arthur Curtis è soltanto il copione di un film! Ecco che arriva una donna fascinosa e volitiva, una bionda amazzone che si scaglia come una furia contro l'uomo ancora in preda al trauma: è Nora, l'ex moglie di Gerry Raigan, che pretende da lui la firma di un assegno milionario. A quanto pare l'uomo è un alcolizzato terminale e la sua vita sta andando a rotoli. Cerca di fare di tutto per dimostrare di essere Arthur Curtis, ma alla fine dave cedere. Il suo agente gli mostra il copione del film Il mondo privato di Arthur Curtis, cosa che annichilisce gli ultimi barlumi di forza dell'uomo già annichilito. L'untuoso agente dice anche che la produzione è stata cancellata e che lo studio sta per essere smantellato. In preda alla disperazione, Curtis si siede, si abbandona al torpore e... sparisce. Ritorna per incanto nel suo mondo, lasciandosi l'incubo alle spalle.

Come si può vedere, c'è soltanto un elemento in comune con The Truman Show: l'idea di un uomo la cui stessa vita è in realtà uno spettacolo televisivo. Le differenze sono abissali. Le elenco: 

- Christof ha gestito l'esistenza di Truman fin dal concepimento, guidandone scientemente ogni passo dalla nascita, per anni. Lo ha coltivato come una piantina ornamentale, o come un pollo.
- Il regista del film su Arthur Curtis, l'agente e i produttori non manipolano in alcun modo Gerald Raigan. Anzi, si stupiscono moltissimo del fatto che si identifichi nel protagonista del film. 

- Truman sospetta che il suo mondo è finto e cerca di uscirne.
- Arthur Curtis si trova catapultato in un mondo che non è il suo, senza il minimo preavviso. Non c'è alcun processo di acquisizione della Conoscenza. Anzi, il salto in un altro mondo rischia di annientarlo.

- La salvezza per Truman è l'uscita da Seehaven e l'ingresso nel mondo vero.
- Per Arthur Curtis il mondo in cui si gira il film sulla sua vita è dannazione, è Inferno. La Salvezza è il ritorno a casa, dalla propria famiglia.

- Truman fino a un certo punto ignora l'inganno, mentre lo spettatore sa tutto su Christof e sulle sue diavolerie.
- L'intera vicenda di Arthur Curtis è oscurissima e potrebbe spiegarsi scientificamente in due modi:
  i) Dal punto di vista del mondo di Curtis, il mondo di Raigan è un'esperienza onirica insolitamente vivida, un incubo denso che alla fine si conclude.
  ii) Dal punto di vista del mondo di Raigan, il mondo di Curtis è un'allucinazione unita a profonde amnesie dovuta all'alcolismo: possono essere sintomi di sindrome di Korsakov. La scomparsa di Raigan si può spiegare facilmente, visto che molte persone colpite da demenza scompaiono e non le si riesce a trovare più.

Come si può vedere, The Truman Show non c'entra proprio nulla con A World of Difference. Se paragoniamo il soggetto di Niccol a un virus, al massimo l'episodio 23 della prima serie di The Twilight Zone ha dato qualcosa alla guaina proteica, non certo al corredo genetico.

Banalità varie

Salta subito all'occhio che Truman è semplicemente un True Man, ossia "Uomo Vero", "Uomo Sincero" - probabilmente anche nell'accezione di "sempliciotto". Per contro il nome del Demiurgo Christof è stato analizzato come Christ-Off. La vulgata corrente, un po' tirata per i capelli, interpreta questa singolare formazione come un sinonimo di Antichrist "Anticristo".

Spunti gnostici e occasioni perse 

L'idea della realtà come inganno prodotto da un potente demone è alla base del credo degli Gnostici dell'epoca antica. Proprio il cinema l'ha sfruttata in non poche occasioni, ma purtroppo senza comprenderla appieno. Tutti i film che abbiamo menzionato hanno una caratteristica assai fastidiosa, che ricorre molto di frequente nel cinema. Si tratta di una fede ingenua nelle capacità umane. Tutto si fonda sull'idea che non soltanto l'aver compreso gli inganni del Demiurgo porti all'invulnerabilità, ma che addirittura possa provocare la fine del suo Regno. Nel mondo dei Puffi funzionerebbe di certo, dato che la minaccia più terribile è Gargamella. In realtà Christof avrebbe trovato un modo estremamente semplice ed efficace per lobotomizzare Truman e rendergli impossibile la fuga. Con il suo immensa potere lo avrebbe potuto fermare subito o correggere senza farlo sapere al pubblico, al primo insorgere di una qualsiasi stravaganza. Ovvio, su queste basi il film non sarebbe stato girato. Anche The Island e Moon hanno un finale di una stupidità sconvolgente: davvero si può credere che possa scoppiare uno scandalo in grado di fermare un organismo complesso e potente come una multinazionale? A quanto pare i vari registi non sanno che esistono i killer aziendali! 

domenica 28 gennaio 2018


STAR WARS: GLI ULTIMI JEDI

Titolo originale: Star Wars: The Last Jedi
Lingua originale:
Inglese
Paese di produzione:
Stati Uniti d'America
Anno: 2017
Durata: 152 min
Rapporto: 2,39:1
Genere: Fantascienza, azione, avventura
Regia: Rian Johnson
Sceneggiatura: Rian Johnson
Produttore: Kathleen Kennedy, Ram Bergman
Produttore esecutivo: J. J. Abrams, Jason McGatlin,
    Tom Karnowski
Casa di produzione: Lucasfilm
Distribuzione (Italia): Walt Disney Studios Motion
    Pictures
Fotografia:
Steve Yedlin
Montaggio: Bob Ducsay
Effetti speciali: Chris Corbould
Musiche:
John Williams
Scenografia: Rick Heinrichs
Costumi: Michael Kaplan
Trucco: Peter Swords King
Interpreti e personaggi   
    Mark Hamill: Luke Skywalker
    Carrie Fisher: Leia Organa
    Adam Driver: Kylo Ren
    Daisy Ridley: Rey
    John Boyega: Finn
    Oscar Isaac: Poe Dameron
    Lupita Nyong'o: Maz Kanata
    Andy Serkis: Leader Supremo Snoke
    Domhnall Gleeson: Generale Hux
    Anthony Daniels: C-3PO
    Gwendoline Christie: Capitano Phasma
    Kelly Marie Tran: Rose
    Laura Dern: Amilyn Holdo
    Benicio del Toro: DJ
Doppiatori originali
    Frank Oz: Yoda
Doppiatori italiani   
    Francesco Prando: Luke Skywalker
    Ottavia Piccolo: Leia Organa
    David Chevalier: Kylo Ren
    Benedetta Degli Innocenti: Rey
    Luca Mannocci: Finn
    Gabriele Sabatini: Poe Dameron
    Chiara Gioncardi: Maz Kanata
    Massimo Corvo: Leader Supremo Snoke
    Simone D'Andrea: Generale Hux
    Mino Caprio: C-3PO
    Stella Gasparri: Capitano Phasma
    Veronica Puccio: Rose
    Gabriella Borri: Amilyn Holdo
    Adriano Giannini: DJ
    Ambrogio Colombo: Yoda
Budget: 200 milioni di $
Incassi al botteghino: 1.323 milioni di $

Trama:

Il Primo Ordine, successore dell'Impero, ha localizzato la Resistenza sul pianeta verdeggiante D'Qar. L'unica possibilità per i Ribelli è quella di compiere per tempo il balzo nell'iperspazio. Il pilota Poe Dameron decide di disobbedire all'ordine di ritirarsi e si getta all'attacco, riuscendo a distruggere un incrociatore stellare. Questa azione temeraria comporta però l'annientamento di tutti i bombardieri della Resistenza. Dameron rientra, ma appena concluso il passaggio all'iperspazio viene degradato dal generale Leia Organa. Il sinistro Kylo Ren ha un'esitazione e non fa fuoco sulla nave ammiraglia della Resistenza, percependo la presenza della madre. Tuttavia i suoi caccia TIE devastano il ponte dell'ammiraglia, eiettando Leia nello spazio. Anche se sopravvive grazie a un improbabile salvataggio, Leia non è più in grado di svolgere i suoi compiti, così il comando passa ad Amilyn Holdo, una donna che riesce antipatica a Dameron per i suoi modi passivi. Così il turbolento giovane fa imbarcare in segreto il mandingo Finn, l'ammasso di ferraglia BB-8 e l'addetta alle tubazioni Rose Tico su una navetta, con la missione di disabilitare il sistema di tracciamento usato dal Primo Ordine. Nel frattempo, sull'impervio pianeta Ahch-To, l'impavida Rey consegna a Luke Skywalker la sua spada laser, ma questi getta l'arma in una scarpata, affermando di non voler più aver nulla a che fare con la guerra. Non è disposto a insegnare alla ragazza. Si comporta come uno stronzo fatto e finito, trattandola male e restando impassibile alla notizia della morte di Han Solo, trafitto dalla spada laser del figlio rinnegato Kylo Ren. Aggiunge poi di voler estinguere la religione Jedi. Soltanto l'intervento del barattolo di latta R2-D2 con i suoi fastidiosi pigolii riesce a condurre Luke a più miti consigli. Intanto Kylo Ren comunica con Rey usando la Forza: le appare in forma fantasmatica e le narra fatti molto interessanti. Anni prima, Luke aveva scorto in lui il Lato Scuro e a un certo punto aveva tentato di ucciderlo a tradimento. Per questo Kylo Ren aveva distrutto per vendetta il Tempio Jedi edificato da Luke. Tutti i discepoli sono stati corrotti o uccisi. Presa da un sogno romantico, Rey si convince che il figlio di Han Solo e di Leia possa essere salvato, così parte per affrontarlo da sola. Luke, preso dall'euforia, forse per aver ingerito una frittura di psilocybe, decide di bruciare i testi sacri dei Jedi. Tuttavia esita. Gli appare Yogurt... pardon, Yoda, sotto forma di fantasma: è proprio lui a far cadere un fulmine e a provocare la combustione delle reliquie. Quindi il piccoletto rugoso mette Luke di fronte ai propri fallimenti, sperando che possa imparare qualcosa. La situazione per la Resistenza precipita. Amilyn Holdo decide di evacuare quanto resta delle sue forze usando le navette. Poe Dameron la ritiene codarda, così insorge e inizia un ammutinamento. Finn, BB-8 e Rose viaggiano fino al pianeta Cantonica, la cui capitale è un gigantesco casinò. Dopo mille peripezie riescono a trovare un hacker, certo DJ, e a penetrare nella nave di Snoke. Il loro piano tuttavia fallisce: DJ si rivela prontissimo al tradimento e li consegna al nemico. Rey giunge sulla stessa nave per incontrare Kylo Ren, che la porta al cospetto del Leader Supremo Snoke, che non è un gigante e neppure un nano. È poco più alto di un umano medio, vecchio, deformato e sfigurato da orride cicatrici. A questo punto accade un imprevisto: in un mitico combattimento, Rey con la spada laser trancia Snoke in due come un salsicciotto. Kylo Ren è il nuovo Leader Supremo. Rey, che è segretamente innamorata di lui, lo crede tornato al Lato Luminoso della Forza, ma è un inganno. Kylo, più oscuro che mai, le propone di dominare assieme a lui la Galassia. Come Rey si rifiuta, ne nasce un duello in cui la spada di Luke si spezza in due. Amilyn Holdo, creduta a torto vigliacca, si sacrifica lanciando la nave ammiraglia contro la flotta imperiale a velocità della luce. La Resistenza completa l'evacuazione e trova il suo estremo rifugio su Crait, un mondo glaciale, dove subito inizia l'assedio. A questo punto appare Luke come proiezione della Forza e combatte contro Kylo Ren, permettendo a Leia e agli altri, Rey, Finn, BB-8, Poe, Chewbacca, che nel frattempo si sono riuniti, di fuggire a bordo del Millennium Falcon. Concluso il suo compito, Luke muore in pace su Ahch-To, svanendo e lasciando soltanto la sua cappa vuota. Kylo Ren si ritrova con un pugno di mosche e dentro di sé sacramenta, mentre i libri sacri dei Jedi compaiono magicamente sul Falcon.

Recensione:

Senza dubbio questo film è molto meglio di quella porcata immonda di Star Wars: Il risveglio della Forza. Va detto che ci vuole anche poco. Non ho particolarmente apprezzato la vista di Carrie Fisher decrepita e gonfia, mi ha fatto una gran pena, ma almeno non hanno pensato di riesumare il cadavere di Harrison Ford e di servirsi delle arti del dottor Frankenstein: la provvidenziale uccisione di Han Solo ad opera di Kylo Ren a quanto pare è stata ritenuta definitiva. Mark Hamill riesce ancora a reggere, non sembra in procinto di sfaldarsi, anche se è visibilmente ingrassato - tanto l'ascetismo dei Jedi è in larga misura soltanto una finzione. Quando si decideranno a lasciare in pace gli anziani, i decrepiti e i morenti? Presto arriveremo al punto che gli attori e le attrici dovranno farsi cremare prontamente per evitare l'attribuzione di parti post mortem!  


Un cosmo con leggi fisiche peculiari

Relatività di Einstein: questa sconosciuta. I Jedi e i Sith comunicano a distanza proiettando un simulacro immateriale del loro corpo, una specie di spettro che tuttavia è in grado di interagire con gli enti fisici. Quando fanno questo, è come se aprissero una discontinuità nello spaziotempo, una specie di wormhole attraversabile. Le loro comunicazioni sono simultanee in qualsiasi sistema di riferimento, indipendentemente dalla distanza tra il corpo che proietta e il suo fantasma proiettato. Così vediamo Kylo Ren far visita a Rey sul remotissimo pianeta nuragico Ahch-To, mirando a sedurla, mentre Luke si serve dello stesso mezzo per combattere a fianco della Resistenza su un mondo glaciale. Finalmente abbiamo una buona definizione della Forza. È proprio la spaventosa azione a distanza tanto temuta dal Fisico di Ulm! Altra grande differenza tra il nostro universo e quello di Star Wars è la propagazione del suono, che avviene anche nel vuoto. Certe dimostrazioni sono tanto grottesche da far scoppiare a ridere, come quando la non più giovane principessa Leia viene sbalzata dalla sua astronave squarciata e riesce a sopravvivere al vuoto cosmico, riuscendo a raggiungere con la sua sola volontà un luogo sicuro!

I poteri della Forza e le loro conseguenze

Pensiamo un attimo a cosa accadrebbe se i ministri di una religione potessero avere a disposizione le straordinarie capacità mostrate nella saga di Guerre Stellari. Sarebbero i custodi della giustizia e dell'ordine? No. Diventerebbero i più spaventosi tiranni concepibili dalla mente di un mortale. Solo per fare un esempio, cosa avrebbe fatto la Chiesa di Roma se i suoi inquisitori avessero avuto i poteri dei Jedi? Non oso pensarci. Conoscere la natura umana ci porta a conclusioni non proprio ottimiste. Possiamo dire questo per certo: già il primo dei Cavalieri Jedi sarebbe diventato un Sith, in brevissimo volgere di tempo. Oppure sarebbe diventato qualcosa di diverso da un Sith, ma comunque funesto. Forse dovremmo supporre che la natura umana nell'universo ideato da Lucas sia migliore di quella che possiamo riscontrare sulla Terra? Direi proprio di no, anzi, è semmai ancor più corrotta e maligna. Quindi dobbiamo pensare che l'intero Tempio Jedi sia un'organizzazone malvagia ab origine, pur contrastando i Sith, in quanto fondata in toto sulla brama di potere e sull'ipocrisia. E non sono forse queste le conclusioni a cui lo stesso Luke Skywalker giunge? I Jedi si devono estinguere perché sono ipocriti. Sono i Farisei della Galassia, che non meritano una seconda chance. A tal punto arriva Luke nel suo desiderio di far scomparire la propria religione, da procedere a bruciare i testi sacri custoditi in una grotta. Queste conclusioni desolanti i fan non le hanno perdonate, e a motivo di ciò tumultuano in continuazione, lanciando urla isteriche.


Carburante iperspaziale? 

Un'inconsistenza che stride è senz'altro l'allusione all'uso di un carburante per compiere il balzo nell'iperspazio. Anche se abbiamo compreso che l'universo di Lucas ha leggi fisiche particolari, questa trovata è davvero eccessiva. Sarebbe come pensare di poter indurre reazioni di fissione nucleare bruciando benzina! Un'assurdità anche brutta, disarmonica e soprattutto non necessaria. Non bastava alludere ai "motivatori" come nei vecchi film? No, perché qualcuno ha voluto strafare, scendendo nei dettagli della tecnologia iperspaziale senza avere una benché minima nozione di logica elementare. Questa baggianata del carburante iperspaziale è più consona a Balle Spaziali, la celebre parodia dell'ashkenazita Mel Brooks, i cui protagonisti respiravano giulivamente nello spazio ed erano addirittura soggetti alla forza peso. Per inciso, la scena in cui Snoke deride Kylo Ren per via della maschera che indossa si ispira di certo alle umiliazioni inflitte dal Presidente degli Spaceballs a Lord Casco Nero. Che altro dire? Attendiamo con ansia che siano introdotti nella Saga i Puffi e Gargamella! 


Un pianeta circumbinario 

Proprio sul finire della pellicola, ci si rende conto che nel cielo di Ahch-To splendono due enormi soli, a parte le dimensioni simili a quello della Terra. E' un pianeta che ruota intorno a una stella doppia stretta, proprio come Tatooine. Con ogni probabilità ognuno dei due soli ha una luminosità minore rispetto al nostro, cosicché insieme riescono a dare la giusta quantità di energia al pianeta vitale che orbita loro intorno. Rispetto al torrido e desertico Tatooine, Ahch-To è umido, dotato di oceani e ricchissimo di vegetazione. La sua fauna è davvero bizzarra. I Porg sono una specie infestante. Ritenuti simili al pulcinella di mare e senza dubbio ovipari, sembrano in realtà più mammiferi. Se hanno ali e zampe di pinguini, è altrettanto vero che hanno il tipico musetto dei gatti. Forse sono strani monotremi, come gli ornitorinchi e le echidne, con caratteristiche di uccelli e di mammiferi. Hanno i colori dei pettirossi, anche se disposti in modo diverso. Il loro sguardo ha qualcosa di ipnotico e i loro occhioni attirano un'immensa empatia. Chewbacca, che ne aveva arrostito uno e stava per mangiarselo, desiste come incrocia lo sguardo implorante di altri Porg. Forse per rimediare alla propria iniquità, consente loro di colonizzare il Millennium Falcon. In un'intervista Mark Hamill ha affermato che Luke non mangiava queste creature perché era vegetariano. Tuttavia questa sua affermazione sembra contraddirsi da sé, dal momento che vediamo Luke arpionare un pesce. L'ultimo Jedi non era di certo un vegano, visto che masturbava le poppe della femmina d'un lamantino gigante proboscidato, ottenendone fiotti di latte subito raccolti in una bottiglia per la colazione. Finalmente vediamo gli abitanti indigeni del pianeta, che non sono affetto estinti come ho creduto prima di vedere il film. Sembrano in tutto e per tutto rettili dalla testa grossa e ossuta. Hanno abiti monastici e Luke li descrive come custodi degli antichi edifici dei Jedi fin dall'inizio dell'Ordine.   


Kylo Ren e Rey: un incesto abortito

Il climax interruptus colpisce ancora! Quando Kylo Ren si trova di fronte a Rey, a un certo punto sembra proprio che stia per rivelarle un'informazione cruciale sulle sue origini. La scena ricorda a tal punto per tensione e natura quella in cui Darth Vader rivelava al giovane Luke di essere suo padre, che ci si aspettava proprio qualcosa di simile. Mi sembrava quasi che il bel tenebroso fosse lì lì per dire: "Tu sei la mia sorellastra". Invece le dice che i suoi genitori erano nullità e alcolizzati terminali, che l'avevano gettata via appena nata. La irride e la schernisce per questo. Lo vedete? Il climax è stato spezzato. Certo, si può pensare che il figlio degenere di Han Solo e di Leia abbia mentito allo scopo di ferire Rey, di tormentarla. Non sarebbe così improbabile: sappiamo bene che Han Solo non era uno stinco di santo. Perché no? Lasciamo volare l'immaginazione. All'epoca in cui lavorava per Jabba, Han era stato con una prostituta anoressica tenuta alla catena su un mondo desertico, un immondezzaio della Galassia. Ubriaco fradicio, l'aveva penetrata e le aveva eiaculato dentro, provocando il concepimento di una nuova vita dannata e prendendosi l'ennesima gonorrea. Potrebbe essere, ma la si prenda come una perversa fantasia che mi frulla per la testa. Certo avrebbe più senso di tante teorie assurde costruite dai fan a ogni piè sospinto. Vedremo un po' se il prossimo film della serie chiarirà un po' le cose o se davvero Rey è soltanto l'ennesima bambina esposta da una madre snaturata. Ormai tutto il Web fantastica su una storia d'amore tra Kylo Ren e Rey. Quello a cui segretamente il pubblico anela è proprio una storia incestuosa tra fratello e sorella. Non dobbiamo mai dimenticare che l'intero edificio composto dagli episodi di Star Wars è pervaso dall'incesto e dalla bestialità erotica. Molti discutono se Star Wars sia o meno fantascienza. In realtà è pornografia subliminale e pornografici sono i suoi frutti. 


Visiting the Wookiee!

Navigando nel Web, per serendipità sono venuto a conoscenza di un fatto davvero singolare. Una delle fantasie erotiche più diffuse tra le ragazze inglesi è praticare l'anilingus a Chewbacca! Proprio così: le inglesine stravedono per gli ani pelosi e si eccitano follemente pensando di leccarli e di infilarci dentro la lingua, sognando di farlo a un gigantesco wookie. In pratica Chewbacca è il terzo incomodo in ogni relazione! A tal punto è giunta la passione delle lubriche figlie di Albione, che hanno coniato una nuova espressione slang per indicare l'anilingus praticato dalla donna all'uomo: "visiting the Wookiee". Non sono ancora riuscito a trovare un'espressione tratta da Star Wars per indicare l'anilingus praticato dall'uomo alla donna, forse perché non ho cercato abbastanza. In ogni caso anche la May si è accorta del fenomeno e ha addirittura lanciato futili campagne per cercare di distogliere dal deretano la gioventù britannica. A quanto pare diverse nazioni di questo Occidente in sfacelo hanno le loro grottesche crociate anti-anali. Noi abbiamo la De Mari, loro hanno la May. Proprio non si vuole capire che l'intera esistenza biologica ha come centro la merda e lo sfintere che la depone! 


Risolto il mistero di Snoke

Parafrasando il dottor Ian Malcolm (Jurassic Park), dirò innanzitutto questo: "Come mi secca avere sempre ragione". Finalmente giungono prove certe sulla natura del Leader Supremo del Primo Ordine. Snoke è semplicemente... Snoke. Proprio come andavo sostenendo fin dalla sua prima comparsa. Non soltanto: Snoke affettato come un würstel viennese si rivela come privo di qualsiasi importanza, altrimenti non sarebbe uscito di scena in un modo tanto infame. Adesso ce l'hanno nel deretano tutti quei babbei che strepitavano, cianciando che Snoke fosse lo stesso Kylo Ren proiettato nel futuro e poi nel passato con una macchina del tempo, oppure l'Imperatore Palpatine reincarnato in un nuovo corpo. Tutti quei dementi devono tacere! La ritengo una bella rivincita, piacevole come un bicchiere di moscato. Anche se è una cosa difficile a credersi, esistono i complottisti di Star Wars, nullità che consumano le loro inutili esistenze elaborando le teorie più assurde sui personaggi dei film della Saga. Trascorrono notti insonni a inventarsi colossali stronzate. Direi che è abbastanza facile zittirli: basta saper attendere. Purtroppo non è altrettanto agevole trattare i complottisti che riversano le loro aberrazioni nel mondo reale, causando danni immensi, ad esempio facendo morire malati di cancro trattandoli col bicarbonato. 

lunedì 22 maggio 2017

LA PRONUNCIA ACCADEMICA INGLESE DEL LATINO

Ebbene sì, esiste qualcosa di ben peggiore della pronuncia ecclesiastica italica del latino. Tra le più stravaganti pronunce della lingua di Roma possiamo annoverare la pronuncia accademica inglese. Dovette senza dubbio partire da qualcosa di simile alla pronuncia riformata carolingia e iniziare la sua divergenza per passi impercettibili, fino a manifestare gravi alterazioni a partire dal secolo XVI. Ancora nella fase dell'inglese medio (Middle English), di tutto ciò non doveva sussistere alcuna avvisaglia, ma in seguito, nel corso della formazione dell'inglese moderno, si ebbero vistosi fenomeni di dittongazione. Così la vocale /i:/ lunga dovette dittongarsi prima in /eɪ/ e infine in /aɪ/, tanto in inglese che in latino. Stranamente l'analogo mutamento da /u:/ a /oʊ/ e quindi ad /aʊ/ che colpì le parole anglosassoni non si verificò nel latino accademico, che mutò invece /u:/ in /ju:/, mentre un suono /jʊ/ si sviluppò da molte /u/ anticamente brevi e non necessariamente in sillaba tonica. Uno dei mutamenti più tipici e generali è quello che si verificò quando la vocale /e:/ lunga divenne /i:/. Altrettanto notevole è la pronuncia di a come /æ/ in sillaba chiusa e come un dittongo /eɪ/ in sillaba aperta. Per maggiori informazioni e per approfondimenti si rimanda alla pagina di Wikipedia sul Great Vowel Shift:


Nel complesso si verificò una vera e propria rotazione vocalica. Ovviamente la quantità vocalica di riferimento non è quella del latino antico, ma è strettamente connessa alla struttura della sillaba tonica (vocale lunga in sillaba aperta - vocale breve in sillaba chiusa), come in tutte le forme di latino scolastico. 

Augustus /ɔ'gʌstəs/
Caesar /'si:zə/
Bacchus /'bækəs/

Venus /'vi:nəs/ 

Questa pronuncia è ancora particolarmente viva e vitale nei paesi anglosassoni, avendo dato decine di prestiti nella lingua dotta e scientifica, percolati poi nella lingua quotidiana. In questo pastone confluiscono sia genuini termini latini che vocaboli la cui ultima origine è greca. Il parlante medio considera molte parole come se fossero uscite da auna scatola magica e non ha la benché minima consapevolezza della loro natura. Questo è un breve elenco di prestiti accademici: 

algae /'ældʒi:/
alumni /ə'lʌmnaɪ/
anus /'eɪnəs/
apparatus /æpə'ɹætəs/, /æpə'ɹeɪtəs/
area /'æɹɪə/
bacteria /bækti:ɹɪəm/
circa /'sə:kə/
circus /'sə:kəs/
foetus(1) /'fi:təs/ 
fungus /'fʌngəs/
  fungi /'fʌndʒaɪ/
formula /'fɔ:mjʊlə/
genius /'dʒɪnjəs/ 
genus /'dʒi:nəs/ 
hippopotamus /hɪppə'pɔtəməs/
incubus /'ɪnkjʊbəs/
larvae(2) /'la:vi:/
libido
(3) /lɪ'bi:dəu/
media /'mi:dɪə/
mens rea(4) /menz 'ɹi:ə/
minus /'maɪnəs/
nucleus /'njʊklɪəs/
penis /'pi:nəs/
phocae /'foʊsi:/, /'fəʊsi:/
plus /plʌs/
propaganda /pɹɔpə'gændə/
status /'steɪtəs/, /'stætəs/ 
subpoena /sʌp'pi:nə/
terminus /'tə:minəs/
vagina /və'dʒaɪnə/
versus /'və:səs/
vertebra /'və:təbɹə/
vulva /'vʌlvə/

(1) In latino classico è fetus /'fe:tus/ ed è senza dittongo come in latino ecclesiastico. La forma con dittongo è dovuta a ipercorrettismo e non ad etimologia. 
(2) La parola in latino classico significava "maschere" o "spettri", solo con Linneo (XVIII sec.) venne in uso il significato attuale.
(3) L'uso popolare del termine libido è moderno: si diffuse in seguito all'opera di un sodomizzatore seriale di fanciulle chiamato Sigmund Freud. Così la vocale tonica si mantenne /i:/ e non si sviluppò alcun dittongo.
(4) In un esilarante sketch, Gene Wilder confondeva la mens rea con la gonorrea, dando in escandescenze al pensiero di essere stato contagiato da un compagno di sventure.

Moltissimi vocaboli sono stati assimilati in qualche misura e hanno perso le terminazioni, ma la loro origine latina accademica è certa:

alien /'eɪljən/ < alienus
anal /'eɪnəl/ < analis
apian /'eɪpɪən/ < apianus
(da apis)
auricular /ɔ'ɹɪkjʊlə/ < auricularis
insane /ɪn'seɪn/
< insanus
nuclear /'njʊklɪə/
< nuclearis
ominous /'ɔmɪnəs/
< ominosus (da omen)
oral /'ɔɹəl/ < oralis
sex /seks/ < sexus
sexual /'sekʃuəl/ < sexualis
sperm /spə:m/ < sperma


Sono frequenti i casi di formazioni con suffissi applicati in modo ridicolo:

arduous < *arduosus
nefarious < *nefariosus
pendulous
< *pendulosus
political < *politicalis

A volte viene il dubbio che in queste parole il suffisso -ous non venga davvero da -osus e che sia addirittura un brutale adattamento dell'uscita -us del nominativo singolare maschile. In alcuni casi, la formazione bislacca è attestata in latino medievale. Ad esempio infamous viene da infamosus, che per quanto possa suonare male era realmente in uso. Occorre distinguere questi prestiti dal latino accademico inglese dai prestiti giunti tramite il francese (antico, medio o moderno), come ad esempio erratic (scritto un tempo anche erratick, erraticke, erratique), dal francese antico erratique, a sua volta dal latino erraticus. L'impresa non è sempre facile: alcuni sostengono che sperm venga dal francese medio sperme, mentre credo sia assai più probabile che sia un accademismo latino (si ricorda che l'origine ultima è in ogni caso greca).

Tale è l'abisso che separa la pronuncia accademia inglese dalla pronuncia classica o restituta, che non possiamo considerare i rispettivi utenti come locutori della stessa lingua. Se un extraterrestre giungesse sulla Terra per una vacanza di studio e dovesse sentire leggere lo stesso testo in latino prima con la pronuncia accademica inglese e poi con la restituta, mai e poi mai crederebbe che si possa trattare dello stesso identico idioma.