lunedì 17 settembre 2018


MAIMO LO SCIMPANZUOMO 

Riporto a pubblica edificazione un brano molto significativo tratto dall'opera di San Pier Damiani (1007 - 1072), che tratta di un argomento della massima importanza: l'esistenza di accoppiamenti fecondi tra esseri umani e scimmie. L'opera omnia di questo interessante autore è consultabile sul Web, basta fare qualche ricerca in Google Books. Questo è il testo originale in latino: 

Sed et illud nunc subsequenter occurrit, quod mihi domnus Alexander papa necdum emenso, ut ita loquar, mense narravit. Ait enim quia nuper comes Gulielmus in Liguriæ partibus habitans marem habebat simiæ, qui vulgo maimo dicitur, cum quo et uxor ejus, ut erat impudica prorsus ac petulans, lascivius jocabatur. Nam et ego duos ejus filios vidi, quos de episcopo quodam plectibilis lupa pepererat; cujus episcopi nos exprimere nomen omittimus, quia notare quemlibet infamia non gaudemus. Cum igitur petulanti feræ mulier sæpe colluderet, ulnis astringeret, amplexibus demulceret, sed et ille nihilominus quædam libidinis signa prætenderet atque ad nudam illius carnem pertingere quibusdam gestibus anhelaret, dixit ei cubicularia sua: Permitte, si placet, quidquid vult agere, ut liquido pateat quid nititur attentare. Quid plura? permisit, et quod turpe dictu est, cum femina fera concubuit; deinde consuetudo tenuit, et commercium inauditi sceleris inolevit. Quadam vero dum se comes uxori conjugali more misceret, maimo protinus, tanquam zelotypo concitatus spiritu, super utrumque prosiliit; virum velut rivalem brachiis et acutis unguibus arpaxavit, mordicus apprehendit et irrecuperabiliter laceravit. Sic itaque comes exstinctus est. Innocens igitur homo dum fidem thalami servat uxori, dum animal suum quotidianis alit impendiis, nil ab utroque suspicatur adversi, nimirum qui clementiam præbebat officii. Sed, ah scelus! et femina turpiter jus conjugalii violat, et bestia in jugulum domini gladium vibrat.
Enimvero nuper allatus est præfato papæ, et simul et nobis grandiusculus quidam puer; et si jam, ut dicitur, vicennalis, tamen prorsus elinguis et maimoni forma consimilis, ita ut eodem vocabulo nincupetur. Unde sinistra posset oriri suspicio, si hujusmodo, non jam dicam ferinus, sed ferale portentum paterna tunc aleretur in domo.

(Petrus Damianus, De bono religiosi status, et variorum animantium tropologia, Caput XXVIII).

Il testo originale riporta a margine dei brevi titoli che sintetizzano la turpe vicenda nel suo progredire:

1) De Maimone ex Alex. II P.P.
2) Gulielmus Comes in Liguria
3) Execrandum mulieris facinus
4) Gulielmi Comitis mors
5) De puero, qui Maimoni similis erat

Questa è la traduzione in italiano:

Ma ciò che il Signor Alessandro, il Papa, mi ha detto appena un mese fa, se così posso dire, è accaduto in seguito.
Egli ha detto che recentemente, il Conte Gulielmus, che abitava in prossimità del mare nelle regioni della Liguria, possedeva una scimmia che la gente chiamava Maimo, con cui sua moglie giocava lascivamente, poiché ella era sfrenatamente impudica e lasciva. Io stesso ho visto due dei suoi figli che quella prostituta ha generato a un certo riprovevole vescovo, il cui nome ci tratteniamo dal menzionare perché non proviamo alcun piacere nell'evidenziare l'infamia di qualcuno.
Siccome la donna di cui sto parlando spesso usava giocare con quella bestia lussuriosa, abbracciandola e accarezzandola, mentre lei stessa mostrava segni di una lussuria non minore, e persino si eccitava per mezzo di certi gesti, concupendo le sue carni nude, il suo cameriere le disse: "Se ti fa piacere, lasciale fare ciò che vuole, così che stai cercando di fare diverrà chiaro". Serve aggiungere altro? La donna lasciò che la bestia trovasse la sua via e, cosa turpe anche solo a dirsi, una volta che la donna ha copulato con la bestia, ha perseverato in quell'abitudine, e si stabilì in un rapporto senza precedenti nella sua malvagità. Infatti, un giorno, essendosi il Conte unito a sua moglie in un rapporto coniugale, la scimmia immediatamente è balzata addosso all'uomo, perché il suo animo era eccitato dalla gelosia, e sopraffatto il marito con le sue braccia e artigli affilati, come se fosse un rivale, impossessandosi di lui con i denti e facendolo a pezzi, al di là di ogni possibilità di recupero.
Così il Conte è morto. Senza dubbio è irreprensibile colui che offre la gentilezza che è suo dovere offrire, finché egli è un uomo fedele al talamo nuziale della moglie, e nutre il suo animale a proprie quotidiane spese, mentre nessun atto ostile è sospettato da entrambe le parti. Ma - oh fatto orrendo! - la moglie viola oscenamente le leggi degli sposi, mentre la bestia brandisce una spada contro la gola del suo padrone.
Di recente, invero, è stato portato al suddetto Papa, e anche a noi, un ragazzo piuttosto grande che, anche se ha ormai venti anni di età, come si dice, è comunque assolutamente senza favella, e di aspetto simile al Maimo, in modo che egli è chiamato con lo stesso nome. Da ciò può sorgere il sospetto che, se egli è davvero di una tale ascendenza, non voglio più dire che una creatura selvaggia, ma piuttosto un mostro mortale, è attualmente nutrito in quella casa da una sinistra mano paterna.

Wikipedia in italiano cita da anni la storia narrata da Pier Damiani alla voce "Scimpanzuomo", ma ancora nel 2013 la sua versione conteneva un errore marchiano, nato evidentemente da una cattiva comprensione del testo in latino oppure da una traduzione dall'inglese all'italiano in cui il termine "ape", tradotto con "scimmia", è stato pensato in automatico come femminile. Ecco quanto scritto su Wikipedia al 14/10/2013:

"Nell'XI secolo, San Pier Damiani raccontò in De bono religiosi status et variorum animantium tropologia di Conte Gulielmus e di sua moglie, che sarebbe stata una scimmia dalle fattezze così umane tanto da essere considerata una donna. La storia tra i due finì tragicamente, infatti la creatura - che Damiani dice chiamarsi "Maimo" - uccise il marito per gelosia, dopo averlo visto a letto con un'altra donna." 

Questa narrazione era contenuta anche in numerosi altri siti, che hanno forse copiato da Wikipedia ma è di certo errata: come si evince dal testo latino, esistevano due diversi Maimo: il primo era una scimmia di sesso maschile che ha copulato con la moglie di Gulielmus, mentre il secondo era il figlio ibrido del primo e della moglie dello stesso Conte. Analizzando questa narrazione, si arriva alla conclusione che il Maimo padre dovesse per necessità essere uno scimpanzé - la scimmia con una maggior compatibilità genetica con l'essere umano, mentre il Maimo figlio era uno scimpanzuomo. 

Nel 2018 Wikipedia in italiano include la versione corretta dell'accaduto: 

"Nel corso della storia non sono mancati avvistamenti e rapporti sugli scimpanzuomini. Nell'XI secolo, San Pier Damiani raccontò in De bono religiosi status et variorum animantium tropologia di Conte Gulielmus e di sua moglie, che, spinta dalla lussuria, avrebbe copulato con un esemplare maschio di scimmia locale, chiamata "maimo", e partorito da esso un figlio ibrido."

Al 18/09/2018 resta la versione errata in una pagina di Stormfront.org e nel seguente sito: 

sabato 15 settembre 2018


AL TEMPO DEGLI ALIENI FALSI E BUGIARDI

Ancora sulla Luce Illusoria  

Il Raelismo fu fondato da Claude Vorilhon, un oscuro giornalista francese. Stando al suo racconto, Vorilhon fu contattato nel 1973 da entità extraterrestri immortali simili per forma ad esseri umani, che gli avrebbero imposto il nome di Rael, ossia Messaggero. Questi esseri, chiamati Elohim, in seguito lo avrebbero portato con sé sul loro pianeta di origine. Non sfugge a chiunque abbia qualche rudimento di lingua ebraica che Elohim è uno dei nomi dati al Dio nella Torah. Siccome è un plurale (la terminazione -īm indica infatti i plurali maschili), molti hanno pensato che questa fosse la prova di un originale politeismo degli Ebrei. In realtà questa forma sembra un semplice plurale maiestatis o un accrescitivo, in quanto vuole sempre il verbo al singolare, a meno che non sia usata per indicare divinità pagane, nel qual caso il verbo è al plurale. Il significato della radice è Dio. Le forme singolari sono El e Eloah, quest'ultima identica all'arabo Allah, che deriva da Al-Ilah, ossia "il Dio". Questo excursus linguistico è in realtà di fondamentale importanza, perché include la prova della non genuinità del movimento.

Gli Elohim avrebbero rivelato a Rael una dottrina materialista, atea e scientista. La si può riassumere in pochi capisaldi. L'universo è infinito e frattale: ciò che sta sopra è come ciò che sta sotto. Il mondo subatomico racchiude soli e pianeti come il nostro, e universi come il nostro costituiscono la base della struttura atomica di universi più grandi. Questa è senza dubbio un'idea molto originale. La vita nasce per panspermia cosmica, ovvero germinando sui pianeti ad opera di aminoacidi portati da comete e meteore. Tuttavia la sua evoluzione non porterebbe a molto senza l'intervento di un disegno intelligente, non ad opera di un qualche dio o altra entità trascendente al cosmo, bensì grazie all'azione di civiltà tecnologiche. Ogni civiltà tecnologica è stata creata in laboratorio da una civiltà tecnologica antecedente, e questa da un'altra, ad infinitum.

Tutto questo, insieme alla concezione ciclica della storia universale è alla base del simbolo dei Raeliani: una stella di David con una svastica all'interno. Siccome la svastica (molto simile a quella nazionalsocialista) poteva creare problemi, è stata in un qualche modo mascherata prolungandone i bracci e fondendola con i lati della stella, o addirittura trasformandola in una struttura simile a quella della galassia. C'è infatti qualcosa che Rael desidera ottenere da Israele, e l'uso di un simile simbolo (che pure in passato era noto ed usato tra gli Ebrei) sarebbe stato certo di impedimento. Il Movimento Raeliano si adopera per ottenere il permesso di costruire su suolo israeliano un'ambasciata per gli Elohim, che a tempo debito dovrebbero ivi mostrarsi all'umanità intera, ponendo fine alle guerre e ai problemi che ci affliggono, concedendo inoltre l'immortalità a coloro che ne sono degni.
Rael avrebbe però anche minacciato Israele, dicendo che nel caso si rifiutasse di ospitare l'ambasciata, il suo popolo sarà nuovamente colpito da genocidio e disperso tra le genti. A parte l'uso della svastica, motivi più seri impediscono il sogno dei Raeliani: la loro credenza che Yahvè sia un essere in carne ed ossa, dotato di corpo fisico, con la necessità di mangiare, di defecare e di emettere sperma, è ritenuta una grave bestemmia, oltre ogni immaginazione.


I princìpi dettati dagli Elohim sono pochi e semplici. Si possono enunciare nei seguenti punti:

1) Materialismo Essendo tutte le forme di vita intelligente del cosmo opera ingegneristica di altre intelligenze più avanzate, Rael afferma che l'essere coincide con il genoma ed è unicamente materiale. Quindi le religioni della terra non sono l'opera di divinità, ma rivelazioni date a uomini meritevoli dagli stessi Elohim per migliorare le condizioni dell'umanità. Tra questi uomini ci furono tra gli altri Akhenaton, Mosè, Elia, Ezechiele, Buddha, Giovanni Battista, Gesù, Maometto e Joseph Smith (mi piacerebbe sapere se vi è incluso anche Mani, ma c'è ragione di dubitarne).

2) Umanismo
I Raeliani reputano la sofferenza un'abominazione, e ritengono necessario rimuoverla dal mondo in ogni sua forma. Hanno per questo sottoscritto una loro versione della Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo.

3) Libertà sessuale  Ritengono altresì che non esista nulla di impuro nel corpo e nella biologia, e che la sessualità vada vissuta in assoluta libertà (impongono però l'uso del condom in ogni rapporto, essendo terrorizzati dall'AIDS). Per favorire il piacere sessuale, è stata elaborata una complessa tecnica chiamata Meditazione Sensuale. Nei libri di Rael esistono molti riferimenti alle erotiche notti degli Eletti, che avrebbero a disposizione per i loro giochetti anche cloni plasmati secondo i loro desideri e disponibili per qualsiasi acrobazia. C'è da rimanere perplessi di fronte alle immagini grottesche evocate da queste descrizioni. Vi immaginate Madre Teresa che tiene negli armadi uomini di riserva? Non si capisce inoltre cosa potrebbe impedire a un eletto di plasmarsi giocattoli adatti a realizzare fantasie di natura pedofila.

4) Geniocrazia
Quando Rael fondò il MADECH (una sorta di comitato di accoglienza per gli Elohim), vide subito che non riusciva a venire a capo di nulla. In seguito, come narra in un suo libro, gli fu rivelato che ciò accadeva a causa della democrazia su cui si fondava l'organizzazione. La sostituì immediatamente con un nuovo principio, chiamato per l'appunto geniocrazia, secondo cui il diritto di voto è da attribuirsi unicamente a coloro che superano un certo quoziente di intelligenza.

5) Eugenetica È un punto particolarmente controverso. I Raeliani sostengono a spada tratta ogni forma di manipolazione e di ingegneria genetica, tra cui la clonazione riproduttiva e la sintesi di OGM. A detta loro la clonazione è la sorgente dell'immortalità, e sarebbe stata usata dagli stessi Elohim per vincere la morte. Nel 2002 si diffuse e fece scalpore in tutto il mondo la notizia della clonazione di una bambina, chiamata Eve, ad opera di una società legata al movimento, la Clonaid. Nessuno riuscì mai a verificare le sequenze genetiche della piccola per dimostrare la sua origine abiogenetica.
Gli OGM, in una simile semplicistica visione delle cose, sarebbero addirittura la panacea per risolvere i problemi della fame nel mondo. È negata alla radice qualsiasi possibilità di effetti collaterali come l'insorgere di allergie e di malattie prioniche.

Singolare è l'escatologia raeliana, le cui conseguenze sono almeno in parte implicite in ciò che è stato esposto. Non esistendo alcuna immortalità che non sia conseguita manipolando il genoma, dopo la morte di ogni persona sarebbero direttamente gli Elohim ad occuparsi della sua ultima dimora. Il dogma afferma che i meritevoli saranno ricreati e destinati a un giardino di delizie in compagnia degli Eletti e di innumerevoli inservienti sessuali, mentre i malvagi saranno ricreati su un infernale pianeta vulcanico e sulfureo, un po' come il Mustafar della Vendetta dei Sith. La stragrande maggioranza degli esseri umani invece, essendo composta da mediocri, non sarà ricreata e sprofonderà nel Nulla.

Tra le dottrine più stravaganti vi è quella della piastra craniale: tutto l'essere con i suoi ricordi, le sue emozioni e le sue doti di intelletto, sarebbe racchiuso in una sola cellula che avrebbe sede in un particolare punto dell'osso frontale. Così è ordinato a tutti i membri del movimento di farsi segare una porzione dell'osso frontale prima di essere sepolti o cremati, e di dare disposizioni perché questi macabri cimeli vengano raccolti in una sede di Rael, in attesa di essere inviati agli Elohim. Un'azienda di pompe funebri del Quebec, dove i Raeliani sono particolarmente diffusi, incorpora alle esequie l'asportazione della piastra, offrendo prezzi di favore.

La gestione economica ricorda quella della Chiesa di Roma nel medioevo: si basa sulle decime. Ogni membro accettato del Movimento Raeliano è tenuto a cedere almeno il 10% dei suoi introiti. I Raeliani cercano in tutti i modi di far destinare alla loro organizzazione le eredità degli adepti. Forse per questo motivo tendono a sfavorire le unioni legalmente riconosciute, e di certo hanno dichiarato la loro dottrina "religione" allo scopo di ottenere agevolazioni ed esenzioni fiscali.

Riporto un brano che avevo aggiunto alla voce "Movimento Raeliano" sulla Wikipedia, sperando invano che venisse conservato a lungo. Credo che sia di cruciale importanza farne conoscere il contenuto.

Rael ha fin dal principio affermato che gli Elohim (singolare Eloah) usano per comunicare tra di loro una lingua affine all'ebraico biblico, dunque appartenente al ceppo cananeo delle lingue semitiche. Ora, il vocalismo delle lingue di questo tipo ha subito a partire dall'epoca dell'Esodo un processo di trasformazione delle vocali chiamato rotazione vocalica cananea, che ha trasformato ad esempio la /ā/ lunga in /ō/. Così, ad esempio, all'arabo salām 'pace', corrisponde l'ebraico shālōm. Possibile che questo sia avvenuto indipendentemente sulla Terra e sul pianeta di origine degli Elohim? Si può inoltre scommettere che l'idioma extraterrestre abbonda di parole come shīr 'canto', che sono prestiti dal sumerico.
Le lingue semitiche non sono giunte da un mondo inconoscibile, ma sono derivate da un antenato comune che era diverso dagli esiti storici dei singoli idiomi. Per essere credibili, questi extraterrestri dovrebbero chiamarsi qualcosa come Ilahani, e la loro lingua dovrebbe essere affine al proto-semitico o all'afro-asiatico (visto che in una società ipertecnologica di immortali non ci si aspetta una grande evoluzione linguistica). Evidentemente il movimento non ha attratto molti archeolinguisti.

Opinione personale:

Inutile dire che il Raelismo è agli antipodi della mia concezione dualista anticosmica. Quello che evoca è il sopravvento dell'inferno materiale. Ho dimostrato con argomenti linguistici la falsità dell'esperienza di Rael, ma se il suo verbo fosse vero, riterrei privilegiati i mediocri destinati al Nulla.

Dedico questo post alla mia amica Daniela B., che in preda alla dismorfofobia non riusciva nemmeno a guardarsi allo specchio. L'ultima volta che la vidi si disse attratta dalla dottrina raeliana. Da allora non ebbi più sue notizie, come se d'un tratto fosse sparita per sempre dal consorzio umano.

mercoledì 12 settembre 2018


RAMTHA L'ILLUMINATO

Falsa Luce che inganna i viandanti 

Una sedicente medium americana nota come J.Z. Knight, il cui vero nome è Judith Darlene Hampton, sostiene di aver contattato un'entità di nome Ramtha servendosi delle tecniche di channeling. Questo Ramtha sarebbe un guerriero di Lemuria, che più di 35.000 anni orsono condusse una guerra contro gli Atlantidei. Secondo questa narrazione, Ramtha avrebbe guidato un imponente esercito di oltre due milioni di guerrieri reclutati in tutti i continenti, e sarebbe giunto a conquistare i due terzi delle terre emerse del globo. Nel periodo in cui visse come uomo, la Terra avrebbe attraversato un periodo di gravi catastrofi geologiche. Knight dice che Ramtha fu tradito e quasi ucciso, e che passò quindi sette anni in un luogo isolato, osservando la natura e sviluppando doti paranormali. Divenne chiaroveggente e in grado di muoversi fuori dal corpo. Avrebbe quindi raggiunto il suo esercito in India e dopo aver insegnato ai suoi uomini una nuova filosofia, sarebbe asceso in cielo.

Secondo un canovaccio ormai sperimentato a fondo, Ramtha avrebbe portato la sua conoscenza agli umani delle varie epoche fondando le civiltà che si sono succedute sulla Terra, a partire dagli Antichi Egizi. Tutto ciò che è ritenuto positivo nella storia, viene attribuito all'influenza di Ramtha, dagli insegnamenti di Socrate al genio di Leonardo da Vinci, dall'Induismo all'arte di Michelangelo.

Dalla rivelazione che Knight avrebbe avuto è stata fondata a Yelm nel 1987 la Ramtha's School of Enlightenment (Scuola di Illuminazione di Ramtha, RSE). La dottrina trasmessa da questa entità incorporea è di tipo panteista. Non riconosce una netta separazione tra spirito e materia, definendo la materia come la parte più densa di un universo che per sua natura è in ogni caso spirituale. In questo si oppone in modo radicale allo Gnosticismo. Il punto centrale dell'insegnamento di Ramtha è la cosiddetta Internalizzazione della Divinità, ossia l'idea di Dio come vivente in ogni individuo. Ogni essere umano sarebbe così Dio, e dovrebbe soltanto rendersi conto di ciò per accedere a un'esistenza superiore. È ancora la dottrina del Libero Spirito che riemerge prepotentemente in questo periodo storico di eclissi del Dualismo. Essendo impossibile comprendere e metabolizzare il Male da simili presupposti, questo sarebbe riconducibile a uno stato di semplice ignoranza. Per vincere il Male, quindi, sarebbe sufficiente sviluppare la propria consapevolezza interiore e riconoscendo la propria natura più profonda si influenzerebbe in modo positivo il destino. Un tocco di ottimismo psichedelico si rivelata spesso vincente.

Questi sono i princìpi fondamentali della filosofia di Ramtha:

1) L'affermazione "Tu sei Dio";
2) l'orientamento che permette di rendere noto l'ignoto;
3) il concetto che la consapevolezza e l'energia creano la natura della realtà;
4) la sfida a conquistare se stessi.


In teoria Ramtha dovrebbe comunicare usando la lingua di Lemuria, o almeno trasmettere a Knight la conoscenza di alcune parole significative di quel suo passato. Invece si esprime in un inglese corretto, il cui unico tocco esotico sarebbe un lieve accento indostano. Altra cosa che colpisce è la sua incapacità di comprendere alcune parole, come per esempio "carota". Davvero strano per un benefattore dell'umanità che dovrebbe conoscere ogni parola di ogni lingua terrestre, avendo egli vagato per la Terra ed essendo stato l'ispiratore dei più elevati intelletti umani. In netto contrasto con queste difficoltà linguistiche, Ramtha sarebbe ben informato su dettagli di politica mondiale. Anche solo da questi indizi si può comprendere che questo channelling non è genuino, ma le descrizioni della fauna e della flora di Lemuria sono ancora più assurde: quel continente scomparso sarebbe stato popolato esclusivamente da umani e - letteralmente - da lemuri, ossia da proscimmie.  

Ci sono state numerose controversie. Ritengo notevole il caso di un uomo sieropositivo che evitò di curarsi nell'assurda convinzione di poter essere risanato dalla sua fede in Ramtha, e quando si accorse di essere in fin di vita denunciò J.Z. Knight. Il colmo del paradosso è che quest'uomo si chiamava realmente Knight (il caso fu detto "Knight vs. Knight").

Grottesca e degna di irrisione è invece la regolare apposizione di copyright allo spirito guida decisa dalla medium per prevenire la proliferazione di veggenti plagiarie. Forse alcuni ufologi riterranno inquietante sapere che J.Z. Knight è nata proprio a Roswell, New Mexico.  

Etimologia di Ramtha

Cosa davvero singolare e sorprendente, il nome Ramtha si trova tal quale nella lingua degli Etruschi. In numerosissime iscrizioni è documentato il nome proprio di persona Ramtha, con le varianti arcaiche Ramatha e Ramutha. C'è però un piccolo particolare: l'antroponimo etrusco è femminile, mentre il lemuriano della Knight è di sesso maschile. Secondo la medium, nell'antica lingua di Lemuria la parola Ram significava "Dio", così Ramtha deve essere un suo derivato e significare qualcosa come "Divino". A dire il vero Ram "Dio" è la sola glossa fornita. Impossibile non pensare a Rama (Ram), divinità maggiore dell'Induismo! L'antroponimo etrusco è di incerto significato, ma somiglia alla parola hittita per indicare la luna, arma-, a parer mio di origine sconosciuta e non indoeuropea: potrebbe trattarsi proprio di un antico nome della luna, prima che il sinonimo tiv lo sostituisse. Non è improbabile che la Knight abbia tratto ispirazione proprio dalla lettura di alcune iscrizioni etrusche, magari traslitterate in un libro divulgativo, interpretando il nome servendosi del teonimo indiano Rama. Un'altra possibilità è che sia rimasta colpita dal nome della città giordana di Ar Ramtha (varianti Al-Ramtha, Ramtha, Ramoth, Romtha, Ermeith), dotandolo di una falsa etimologia. Date queste premesse, sembra inutile tirare in causa la glossolalia, anche se anni fa sono entrato in un sito di adepti della setta di Ramtha e mi sono imbattuto in alcune frasi in una lingua sconosciuta. Resta da capire se valga la pena approfondire oltre l'argomento.

domenica 9 settembre 2018


IL MANOSCRITTO VOYNICH:
UN LIBRO CHE SEMBRA DI UN ALTRO UNIVERSO

Uno dei testi più enigmatici dell'intera storia dell'umanità, se non il più misterioso in assoluto, è senza dubbio il Manoscritto Voynich. Il libro consta di 102 fogli, corrispondenti a 204 pagine, e deve il suo nome all'antiquario di origine polacca Wilfrid M. Voynich, che lo acquistò nel 1912. Comprende numerose illustrazioni e testi scritti in una lingua impenetrabile. Per impenetrabile si intende che nessuno studioso di lingue antiche e di crittografia è mai riuscito a leggere con sicurezza un solo carattere e a fornire una traduzione credibile anche di una sola parola. Si pensa che la data di stesura del manoscritto sia compresa tra il 1450 e il 1520. Nessuno ha la benché minima informazione sull'autore, sulla scrittura e sulla lingua, al punto che se anche si arrivasse un giorno a stabilire che il volume è piovuto sulla terra da un universo parallelo, non ci sarebbe nulla da eccepire. Un numero impressionante di decifratori di codici ha impiegato le proprie migliori energie nell'analisi del testo senza arrivare a nulla. Tra questi se ne annoverano anche alcuni di fama mondiale, che lavorarono per l'America e per l'Inghilterra nel corso della II Guerra Mondiale. Tutti questi fallimenti hanno avuto un duplice effetto: da una parte hanno reso mondiale la fama del manoscritto, dall'altra hanno insinuato l'idea di una complessa frode. 

Le sezioni in cui si divide il tomo criptico sono quattro, e può essere di qualche utilità descriverle per sommi capi.

La Sezione I, conosciuta come Sezione Botanica, comprende 66 fogli e riporta ben 113 disegni di piante completamente sconosciute alla Scienza (soltanto in un caso si nota una vaga somiglianza con il girasole).

La Sezione II, conosciuta come Seziona Astronomica o Astrologica, comprende solo 7 fogli e riporta 25 diagrammi di simboli astrali. Alcuni segni zodiacali sono chiaramente identificabili, altre immagini restano enigmatiche. Non si capisce di cosa possa trattare il testo.

La Sezione III, conosciuta come Sezione Biologica, comprende 12 fogli ed è piena zeppa di immagini di donne nude. Queste femmine, spesso incinte, sono immerse in parte in vasche simili a uteri tra di loro comunicanti e piene di un liquido scuro. Per questo motivo è stata applicata a questa parte la sua denominazione corrente; intuire il contenuto delle descrizioni è più difficile che non negli altri casi. Include anche un foglio aggiuntivo ripiegato in sei, che illustra nove medaglioni pieni di immagini di stelle e di oggetti enigmatici non facilmente interpretabili (c'è chi ha voluto vedervi delle cellule).

La Sezione IV, conosciuta come Sezione Farmacologica, comprende 16 fogli e contiene disegni di ampolle e di altri recipienti a forma di fiala simili a quelli utilizzati dagli antichi speziali. Oltre a questi strani alambicchi, compaiono anche disegni di radici e piante, verosimilmente intese come medicinali.

Seguono alcuni fogli che si pensa costituiscano un indice, in quanto contiene soltanto frasi con stelline poste a sinistra delle linee scritte.


Da un'analisi del testo, risulta che i caratteri che compongono il testo sono circa 250.000, mentre le parole distinguibili sono 4182. Di queste, soltanto 1284 ricorrono più di una volta. 308 sono abbastanza comuni, comparendo più di otto volte. 184 sono comuni, e si trovano più di quindici volte. 23 sono molto comuni, essendo scritte più di cento volte. Alcune di queste parole compaiono soltanto in specifiche sezioni, altre sono invece usate nell'intero volume. Qualcuno ha notato che la prima parola in ogni pagina della Sezione Botanica è unica, e che potrebbe trattarsi proprio del nome della pianta disegnata.

L'analisi statistica mostra la ricorrenza di schemi simili a quelli delle lingue naturali: non sembra che il manoscritto sia stato composto a caso. Non va però nascosto che la lingua è molto diversa da qualsiasi lingua europea. Non ci sono parole che comprendono più di dieci segni, e al contempo sono pochissime le parole composte solo da uno o due segni. La distribuzione delle lettere all'interno di ogni parola segue regole severe: alcuni caratteri ricorrono solo all'inizio, altri solo alla fine, altri ancora solo in posizione mediana. Una situazione che ricorda quella di scritture semitiche come quella ebraica e quella araba, che hanno segni consonantici diversi a seconda che siano iniziali, finali o mediani. Si potrebbe pensare a una delle lingue artificiali create nel XVII secolo, dotate di una struttura regolare e profondamente logica.

Ci sono anche alcune parole e frasi scritte in caratteri latini, distorti ma riconoscibili. Tuttavia si tratta di parole che non corrispondono a nessuna lingua nota del globo terracqueo. Qualcuno ipotizza che siano comunque state aggiunte in un secondo momento. Stranamente, non si riesce a trovare in rete alcuna trascrizione di questi passi.


Le prime documentazioni dell'esistenza del Manoscritto Voynich risalgono all'inizio del XVII secolo. Un certo Baresch, il primo proprietario documentato, chiese aiuto al gesuita Athanasius Kircher perché traducesse quell'ostica lingua e gli rivelasse i segreti di quei disegni. Personalità eclettica, il gesuita tedesco fu il primo europeo a reintrodurre lo studio della lingua copta in Occidente dopo secoli di oblio. Le sue decifrazioni dei geroglifici egizi sono prive di valore, ma vide giusto nell'identificare la lingua copta come l'ultimo erede dell'idioma dei Faraoni. Si ignora se il Kircher abbia risposto alla richiesta di Baresch. Sappiamo soltanto che quando quest'ultimo morì, il libro fu ereditato dal suo amico Jan Marek Marci, rettore di un'università di Praga. A sua volta questi inviò il libro a Kircher. La lettera di Marci è ora inclusa nel bizzarro volume.

Nei successivi duecento anni le tracce del manoscritto si perdono, ma è molto probabile che sia stato incorporato nella biblioteca del Collegio Romano in seguito alla morte di Kircher. Il Collegio Romano ora è noto come Università Pontificia Gregoriana. Quando Vittorio Emanuele II di Savoia liquidò lo Stato della Chiesa, confiscò anche la biblioteca del Collegio. Nel 1870 il libro sarebbe di certo saltato fuori di nuovo, ma poco prima della confisca, venne trasferito assieme all'intera corrispondenza del Kircher nella biblioteca privata del gesuita Beckx a Villa Mondragone. Verso il 1912, il Collegio si trovò in difficoltà finanziarie e decise di vendere alcuni dei suoi libri, e proprio allora entrò in scena Wilfrid Woynich.

Da quanto si deduce dai carteggi di Kircher, sembra che ci fu un tentativo di vendere il libro all'Imperatore Rodolfo II di Boemia (1552–1612) per la somma allora astronomica di seicento ducati. Rodolfo era convinto che l'autore del manoscritto fosse l'ingegnoso frate francescano Ruggero Bacone (1214–1294). Anche se Voynich fece di tutto per diffondere l'idea di una paternità baconiana, gli studiosi specializzati nel lavoro di quell'uomo di scienza escludono la cosa nel modo più reciso. Altro nome eccellente che è stato fatto è quello di John Dee (1527-1608), noto per i suoi studi sull'occultismo e sulla filosofia ermetica.


Le teorie atte a spiegare il manoscritto sono stravaganti e numerose, al punto che porterebbe via troppo spazio elencarle tutte. Il filologo William Newbold arrivò alla conclusione che la lingua voynichiana fosse latino camuffato, e interpretò delle sequenze arrivando alla sensazionale scoperta che già in epoca medievale erano state formulate teorie di astrofisica e biologia molecolare. In preda a un forte esaurimento si accorse alla fine di essersi spinto al punto di tradurre persino delle crepe dovute all'età della carta. Il dilettante John Stojko invece pensava che il voynichiano non fosse altro che ucraino senza vocali, e propose traduzioni singolari del tipo "il Vuoto è ciò per cui combatte l'Occhio del Piccolo Dio". Mi soffermerò un po' di più sulla teoria formulata nel 1987 dal fisico russo Leo Levitov, in quanto era sua convinzione che il manoscritto fosse un testo iniziatico dei Catari. Per prima cosa credette di aver identificato la lingua definendola un codice segreto formato da un miscuglio di lingue dell'Europa centrale, tra le quali l'antico alto tedesco. Quindi ritenne che l'enigmatica Sezione Biologica fosse un manuale per l'Endura, che a parer suo consisteva nel sezionare in modo rituale le vene degli adepti. Ancor più farneticante la sua attribuzione ai Catari dei simboli della Sezione Astrologica - da lui creduti tipici del culto di Iside. Le piante chimeriche non avrebbero dovuto essere intese come specie realmente esistenti, ma come simboli arcani, geroglifici della Fede. Levitov raccolse tutte queste nozioni in un compendio delirante a cui diede il titolo Solution of the Voynich Manuscript: A liturgical Manual for the Endura Rite of the Cathari Heresy, the Cult of Isis. Tutto questo castello di fantasie può essere smontato molto facilmente. L'Endura nella sua forma più diffusa comportava il digiuno fino alla morte, e solo in pochi casi la morte veniva facilitata con qualche sistema come l'incisione di una vena, l'ingestione di vetro tritato, il soffocamento. Non era tuttavia richiesta alcuna particolare istruzione a questo scopo, anche considerato che i Buoni Uomini erano spesso medici. La raffigurazione di donne incinte per ovvie ragioni è assolutamente estranea al Catarismo ed è impossibile che fosse associata a qualcosa di sacro e di simbolico: il feto era considerato diabolico. I Catari non veneravano Iside e neppure altre divinità pagane.

Segnalo alla fine una corrispondenza tra le lettere del Manoscritto Voynich e l'alfabeto latino ideata per giochi di ruolo ambientati nell'universo di Lovecraft. La si può trovare nel sito afternight.com, che riporta numerosi alfabeti antichi e moderni. Che sia la cosa più sensata proposta finora?

giovedì 6 settembre 2018


FURTI DI GENITALI IN AFRICA
E MALLEUS MALEFICARUM

Una coincidenza? 

Accade che in diversi paesi dell'Africa, numerosi stregoni sono accusati di nascondere magicamente il fallo degli uomini sui quali hanno lanciato i loro incantesimi. A volte le loro operazioni magiche sono più benigne, se così si può dire, in quanto si limitano a produrre una diminuzione delle dimensioni dei genitali. Un caso occorso in Congo ha destato scalpore, in quanto gli stregoni hanno addirittura condizionato la restituzione degli organi sessuali rubati a un pagamento in denaro. Ma anni fa simili eventi hanno avuto esito drammatico: interi paesi devastati da ondate di terrore, uomini urlanti che sotto shock imploravano il ritorno dei loro attributi, supposti stregoni linciati e fatti a pezzi dalla folla inferocita.

Per molti queste sono amenità e argomenti da salotto, a tal punto è giunta la tirannia della fatuità imperante: una notizia da quel nido di dolore atroce che è l'Africa raggiunge le genti mondane ipnotizzate dalla televisione solo quando contiene qualcosa di grottesco. La reazione più frequente da parte della maggior parte dei lettori è liquidare questi furti del pene come il frutto di un'atavica superstizione africana. Mi permetto di avanzare dubbi a questo proposito e di sostenere l'origine recente della psicosi, nonché la sua connessione con l'imponente processo di cristianizzazione che ha quasi sommerso gli originari culti animistici e feticisti. Si può infatti notare una stranissima e sorprendente somiglianza con quanto scritto nel Malleus Maleficarum. Questo testo, definito tra i più terribili mai scritti nella storia nota dell'umanità, è opera dei frati domenicani e inquisitori Jacob Sprenger e Heinrich Institor Kramer. Fu redatto nel 1484 e ha conosciuto una grandissima fortuna (ben 34 edizioni). Servì all'Inquisizione come guida nella famigerata Caccia alle Streghe, che portò sul rogo innumerevoli innocenti, in gran parte donne. Quanto accade ai nostri giorni in Congo è proprio quanto accadeva nei secoli XV, XVI e XVII in Europa, dall'Italia alla Scozia, dalla Spagna alla Germania. Sarà una coincidenza? Ritorno del rimosso? Un archetipo universale legato al culto della fertilità e al terrore per l'incertezza del futuro della specie umana? Oppure bisogna credere, come fanno certi esoteristi, che tutte le culture umane siano soltanto un labirinto di confuse analogie dove tutto è l'equivalente di tutto il resto? Francamente, credo che le coincidenze non esistano e che si debba ricercare una spiegazione di questi fatti così anomali. Affinché chiunque possa giudicare, riporto alcuni brani molto interessanti.

PARTE I, DOMANDA IX. 

Se le Streghe possono operare qualche illusione di pretidigitazione in modo tale che l'organo sessuale maschile appaia essere del tutto rimosso e separato dal corpo. 

Qui si dichiara la verità sulle operazioni diaboliche che riguardano l'organo sessuale maschile. E per rendere comprensibili i fatti su questo argomento, ci si chiede se le streghe possano con l'aiuto dei demoni rimuovere realmente e di fatto il membro virile, oppure se esse fanno ciò soltanto in apparenza per mezzo di qualche incantesimo o illusione. E che esse possano davvero fare ciò lo si deduce a fortiori; poiché i demoni possono fare cose più grandi di questa, come ucciderle o traportarle da luogo a luogo - come mostrato sopra nei casi di Giobbe e di Tobia - quindi esse possono anche rimuovere davvero e di fatto i membri virili degli uomini.
Ancora una volta, un argomento è preso dalla narrazione della visitazione degli Angeli cattivi, nei Salmi:
Dio punisce per mezzo degli Angeli cattivi, siccome Egli spesso punì il Popolo di Israele con svariate malattie, davvero e di fatto fece visita ai loro corpi. Perciò il membro virile è ugualmente soggetto a tali visitazioni.
Si può dire che ciò è fatto con il permesso Divino. E in quel caso, è già stato detto che Dio permette un maggior potere della stregoneria sulle funzioni genitali, considerando la prima corruzione del peccato che venne a noi dall'atto della procreazione, così Egli permette anche maggiori poteri sugli organi genitali maschili, e persino la sua rimozione.
E, ancora, fu una cosa più grande trasformare la moglie di Lot in un pilastro di sale che non la rimozione dell'organo maschile; e (Genesi XIX) fu una vera ed effettiva, non apparente, metamorfosi (poiché è detto che il pilastro può ancora essere visto), e ciò fu fatto da un Angelo cattivo; proprio come gli Angeli cattivi colpirono gli uomini di Sodoma con la cecità, cosicché essi non furono capaci di trovare la porta delle loro case. E così fu per le altre punizioni degli uomini di Gomorra.
La narrazione, invero, afferma che la moglie di Lot era essa stessa contaminata da quel vizio, e perciò fu punita.
E ancora, chi può creare una forma naturale può anche rimuoverla. Ma i demoni hanno creato molte forme naturali, come è chiaro considerando i maghi del Faraone, che con l'aiuto dei demoni plasmarono rane e serpenti. Anche Sant'Agostino, nel Libro LXXXIII, dice che quelle cose che sono evidentemente fatte per mezzo dei poteri inferiori dell'aria non possono essere considerate mere illusioni; ma che persino gli uomini sono capaci, tramite qualche esperta incisione, di rimuovere l'organo maschile; quindi i demoni possono fare in modo invisibile ciò che gli altri fanno in modo visibile.
Al contrario, Sant'Agostino (de Ciuitate Dei, XVIII) dice: Non si deve credere che, tramite l'arte o il potere dei demoni, il corpo dell'uomo possa essere trasformato in apparenza di bestia; quindi è allo stesso modo impossibile che venga rimosso ciò che è essenziale alla verità del corpo umano. Egli dice anche (de Trinitate, III): Non si deve pensare che questa sostanza di materia visibile sia soggetta al volere degli angeli caduti, in quanto è soggetta soltanto a Dio.

RISPOSTA.  Non c'è dubbio che certe streghe possano fare cose portentose agli organi sessuali maschili, in quanto ciò è in accordo con ciò che è stato visto e utito da molti, e con la descrizione generale di ciò che è conosciuto a proposito quel membro attraverso i sensi della vista e del tatto. E a proposito di come questa cosa sia possibile, occorre dire che può essere fatta in due modi, in entrambi i casi realmente e di fatto, come è stato detto nei primi argomenti, o per mezzo di qualche manipolazione o di qualche incantesimo. Ma quando ciò è compiuto dalle streghe, si tratta sempre di incantesimo; sebbene non sia affatto un'illusione nell'opinione di chi ne soffre. Secondo la sua immaginazione, egli può credere realmente e di fatto che qualcosa non sia presente, dal momento che con nessuno dei suoi sensi esteriori, come la vista e il tatto, egli è in grado di percepire che è presente. Da questo si può dire che c'è una vera astrazione del membro virile nell'immaginazione, anche se non di fatto; e molte cose devono essere notate su come ciò accade. E per prima cosa sui due metodi attraverso cui può essere fatto. Non fa meraviglia che il diavolo possa ingannare i sensi esteriori degli umani, dal momento che, come si è detto sopra, egli può illudere i sensi interni, portando all'effettiva percezione idee che sono immagazzinate nell'immaginazione. Inoltre, egli inganna gli uomini nelle loro funzioni naturali, causando loro l'invisibilità di ciò che che è visibile, e l'intangibilità di ciò che è tangibile, e l'inudibilità di ciò che è udibile, e la stessa cosa con gli altri sensi. Ma simili cose non sono realmente vere, dato che sono causate tramite un qualche difetto introdotto nei sensi, come gli occhi o le orecchie, o il tatto, e a ragione di questo difetto il giudizio dell'uomo è ingannato.
E noi possiamo illustrare ciò servendoci di certi fenomeni naturali. Dal momento che il vino dolce sembra amaro alla lingua del febbricitante, il suo gusto è ingannato non da un fatto reale, ma dalla sua malattia.
Allo stesso modo anche nel caso che stiamo considerando, l'inganno non è dovuto a un fatto reale, dal momento che il membro virile è realmente al suo posto; ma è un'illusione dei sensi a riguardo di esso.
Ancora, come è stato detto a proposito dei poteri procreativi, il diavolo può ostacolare quell'atto imponendo qualche altro corpo dello stesso colore e della stessa apparenza, in modo tale che qualche corpo liscio del color della carne si interponga tra la vista e il tatto, e tra il vero corpo del sofferente, cosicché gli sembri che egli non possa vedere e sentire altro che un corpo liscio con la superficie non interrotta dall'organo genitale. Vedi i detti di San Tommaso (2 dist. 8. artic. 5) a proposito di incantesimi e illusioni, e anche nel secondo del secondo, 91, e nelle sue domande a proposito del Peccato: dove egli frequentemente cita quanto scritto da Sant'Agostino nel Libro LXXXIII: Questo male del diavolo striscia attraverso tutti gli approcci sensuali; egli si dà alle figure, egli si adatta ai colori, egli attende nei suoni, egli occhieggia negli odori, egli infonde se stesso nei sapori.
Inoltre, si deve considerare che una simile illusione della vista e del tatta può essere causata non solo dall'interposizione di qualche corpo liscio privo di membro, ma anche evocando la fantasia o l'immaginazione di certe forme e idee latenti nella mente, in modo tale che una cosa è immaginata come percepita allora per la prima volta.
Perché, come è stato mostrato nella precedente domanda, i demoni possono attraverso il potere loro proprio cambiare i corpi localmente; e così come la disposizione o l'umore possono essere influenzati in questo modo, così pure possono esserlo le funzioni naturali. Io parlo di cose che appaiono naturali all'immaginazione o ai sensi. Poiché Aristotele nel de Somno et Uigila dice, assegnando la causa delle apparizioni e dei sogni, che quando un animale dorme molto sangue scorre nella sua coscienza interiore, e da lì vengono le idee o le impressioni derivate da reali esperienze precedenti immagazzinate nella mente.
E' già stato definito come in questo modo certe apparenze veicolano le impressioni di nuove esperienze.
E siccome questo può accadere in modo naturale, molto di più può fare il diavolo per chiamare all'imaginazione l'apparenza di un corpo liscio sprovvisto di membro virile, in modo tale che i sensi lo credano una cosa reale.
In secondo luogo, si nota come altri metodi sono più facili da capirsi e da spiegarsi. Poiché, secondo Sant'Isidoro (Etym. VIII, 9), un incantesimo non è altro che una certa delusione dei sensi, e specialmente degli occhi. E per questa ragione è anche chiamato prestigio, da prestringo, dal momento che la vista degli occhi è così incatenata che le cose sembrano essere altro da ciò che sono. E Alessandro di Hales
, Parte 2, dice che un prestigio, compreso in modo corretto, è un'illusione del diavolo, che non è causata da nessun cambiamento nella materia, ma esiste solo nella mente di colui che è deluso, sia ai suoi sensi interni che alla sua percezione esteriore. Quindi, in altre parole, possiamo dire persino dell'arte prestidigitatoria, che può essere effettuata in tre modi. Per quanto riguarda il primo, esso può essere fatto senza i demoni, dal momento che è fatto artificialmente dall'agilità degli uomini che mostrano cose e le nascondono, come nel caso dei trucchi degli illusionisti e dei ventriloqui. Il secondo metodo è anche compiuto senza l'aiuto dei demoni; perché quando gli uomini possono usare alcune virtù naturali in corpi naturali o minerali, operano in modo tale da impartire a tali oggetti qualche altro aspetto, diverso dalla sua vera apparenza. Infatti, secondo San Tommaso (I, 114, 4), e anche molti altri, gli uomini, tramite il fumo di certe erbe aromatiche, possono far apparire delle verghe come serpenti. Il terzo metodo di delusione è effettuato con l'aiuto dei demoni, il permesso di Dio essendo garantito. Perché è chiaro che i demoni hanno, per loro natura, alcuni poteri su certe sostanza terrestri, che essi esercitano su di esse, quando Dio lo permette, in modo tale che le cose appaiano diverse da ciò che sono.
E a proposito di questo terzo metodo, si deve notare che il diavolo ha cinque modi in cui può deludere chiunque in modo tale che egli pensi che una cosa sia altro da ciò che è.
Il primo è tramite trucchi artificiali, come è stato detto; perché quello che gli uomini possono fare servendosi dell'arte, i demoni possono farlo anche meglio.
Il secondo è tramite un metodo naturale, per mezzo dell'applicazione, come è stato detto, e dell'interposizione di qualche sostanza in grado di nascondere il vero corpo, o di confondere la fantasia umana.
Il terzo modo è quando in un dato corpo egli si presenta come qualcosa che non è; come testimonia la storia nella quale San Gregorio dice che nel suo Primo Dialogo di una Suora, che mangiava una lattuga, che, tuttavia, come il diavolo ha poi confessato, non era una lattuga, ma il diavolo stesso in forma di lattuga, o celato nella medesima lattuga. O come quando apparve a Sant'Antonio in una pagliuzza d'oro che egli aveva trovato nel deserto. O come quando egli tocca un uomo reale, e lo fa apparire come una bestia bruta, come sarà spiegato in breve.
Il quarto medodo è quando egli confonde gli organi della vista, cosicché una cosa chiara sembri sfocata, o al contrario, oppure quando una donna vecchia appare come una giovane fanciulla.
Perché anche dopo aver spento la luce, appare diversa da ciò che era prima. Il suo quinto metodo è attraverso l'opera sul potere dell'immaginazione, e, attraverso un disturbo degli umori, effettuando una trasmutazione delle forme percepite dai sensi, come è stato trattato prima, in modo tale che i sensi le percepiscano allora come se fossero immagini fresche e nuove. E di conseguenza, tramite gli ultimi tre di questi metodi, e pesino tramite il secondo, il diavolo può gettare un incantesimo sui sensi degli umani.
Non sussiste quindi alcuna difficoltà nel suo occultamento del membro virile per mezzo di qualche prestigio o incantesimo. E una prova manifesta o un esempio di ciò, la quale è stata rivelata a noi nella nostra capacità di Inquisitori, sarà esposta nel seguito, dove si racconta più diffusamente di questi e di altri argomenti, nella Seconda Parte di questo Trattato.

Come una Stregoneria può essere distinta da un difetto naturale. Segue una domanda incidentale, con certe altre difficoltà. Il membro virile di Pietro è stato rimosso, ed egli non sa se ciò sia accaduto per stregoneria oppure in qualche altro modo attraverso il potere del diavolo, con il permesso di Dio. C'è qualche modo per determinare o distinguere tra queste cose? Si può rispondere come segue. Primo, che quelli ai quali queste cose più comunemente accadono sono adulteri e fornicatori. Perché quando essi mancano di rispondere alle richieste della loro signora, o se vogliono disertarla e legarsi ad altre donne, allora la loro signora, per vendicarsi, attraverso qualche potere causa la rimozione del membro virile. Secondo, si può distinguere per il fatto che non è permanente. Perché se non è dovuta a stregoneria, allora la perdita non è permanente, e il membro verrà restaurato dopo un qualche tempo.
Ma qui sorge un altro dubbio, se il fatto che non sia permanente sia dovuto alla natura della stregoneria. Si risponde che può essere permanente, e durare fino alla morte, proprio come i Canonisti e i Teologi ritengono a proposito dell'impedimento della stregoneria nel matrimonio, che ciò che è temporaneo può diventare definitivo. Perché Goffredo dice nella sua Summa: una stregoneria non può sempre essere rimosso da chi lo ha causato, sia perché è morto, o perché non sa come rimuoverla, oppure perché la formula necessaria è andata perduta.
Quindi possiamo dire nello stesso modo che la formula che ha funzionato su Pietro sarà permanente se la strega che l'ha pronunciata non può guarirlo. Perché ci sono tre gradi di streghe. Perché alcune sono in grado sia di guarire che di danneggiare; alcune danneggiano, ma non possono guarire; e alcune sembrano capaci soltanto di guarire, ossia di rimuovere i danni, come sarà mostrato in seguito. Perché così accadde a noi: Due streghe stavano litigando, e mentre esse si insultavano a vicenda, una disse: Io non sono così malvagia come te, perché io so come guarire chi danneggio. Il maleficio sarà anche permanente se, prima che sia stato risanato, la strega diparta, sia cambiando residenza che morendo. Perché San Tommaso dice anche: Ogni maleficio è permanente quando è tale perché non può avere alcun rimedio umano; o se ha un rimedio umano, non è conosciuto agli umani, o è illegale; sebbene Dio possa trovare un rimedio attraverso un santo Angelo capace di costringere il diavolo, se non la strega.
Tuttavia, il principale rimedio contro la stregoneria è il sacramento della Penitenza. Perché l'infermità fisica spesso procede dal peccato. E in che modo si possono rimuovere i malefici o le streghe sarà mostrato nella Seconda Parte di questo Trattato, e nella Seconda Domanda, capitolo VI, dove altri importanti argomenti sono trattati e spiegati.

Soluzione degli Argomenti. Per il primo, è chiaro che non ci sono dubbi, ma che, proprio come, con il permesso di Dio, esse possono uccidere gli uomini, allo stesso modo i demoni possono rubare quel membro, così pure come altri, veramente e di fatto. Ma allora i demoni non agiscono per tramite di streghe, a riguardo delle quali si è già fatta menzione. E da questo la risposta al secondo argomento è altrettanto chiara. Ma occorre dire questo: che Dio permette più potere della stregoneria sugli organi genitali perché etc.; e quindi permette persino che il membro virile sia davvero e di fatto rimosso. Ma non è valido dire che ciò accada sempre. Perché non sarebbe nelle modalità della stregoneria che ciò accada in questo modo; e persino le streghe, quando fanno questi lavori, non fingono di non avere il potere di restaurare il membro virile quando esse vogliono e sanno come fare. Da questo è chiaro che non è rimosso fisicamente, ma solo per incantesimo. Per il terzo argomento, relativo alla metamorfosi della moglie di Lot, diciamo che essa era fisica, e non un incantesimo. E per quanto riguarda il quarto, che i demoni possono creare certe forme sostanziali, e quindi possono anche rimuoverle: si deve dire ciò a proposito dei maghi del Faraone che essi produssero veri serpenti; e che i demoni possono, con l'aiuto di un altro agente, produrre certi effetti su creature imperfette più di quanto possano fare sugli uomini, che sono il principale interesse di Dio. Perché è detto: Forse che Dio si cura dei buoi? Essi possono, tuttavia, col permesso di Dio, fare agli uomini veri e reali danni, così come possono anche creare un incantesimo nocivo, e con questa risposta anche l'ultimo argomento è reso chiaro.

PARTE II, DOMANDA I 

Il modo in cui esse privano l'uomo del suo membro virile. 
Abbiamo già mostrato che esse rimuovono l'organo maschile, non privando veramente il corpo umano di esso, nel modo che già abbiamo dichiarato. E di ciò daremo alcuni esempi.
Nella città di Ratisbona, un certo giovane uomo che aveva una relazione con una ragazza, desiderando lasciarla, perse il suo membro; ovvero, qualche incantesimo fu gettato su di esso in modo tale che egli poteva vedere o toccare null'altro che il suo corpo liscio. Nella sua preoccupazione su ciò, egli andò in una taverna a bere vino; e dopo che si fu seduto là per un po', iniziò a conversare con un'altra donna che era in quel luogo, e le disse la causa della sua tristezza, spiegandole ogni cosa, e dimostrando col suo corpo che era così. La donna era astuta, e chiese se lui sospettasse di qualcuno; e quando egli ne nominò una, rivelando l'intera faccenda, lei gli disse: "Se la persuasione non è sufficiente, tu devi usare una certa violenza, per indurla a restituirti la salute."
Così di sera il giovane uomo guardò la via che la strega aveva l'abitudine di percorrere, e trovatala, la pregò di restituirgli la salute del corpo. E quando lei dichiarà di essere innocente e di non sapere nulla di tutto ciò, egli si precipitò su di lei, e stringendo un panno intorno al suo collo, la soffocò, dicendo: "Se non mi rendi la mia salute, morirai per mano mia." Allora lei, non essendo in grado di urlare, e divenendo livida, disse: "Lasciami andare, e io ti guarirò." Allora il giovane uomo lasciò andare la pressione del panno, e la strega lo toccò con la sua mano tra le cosce, dicendogli: "Ora tu hai ciò che desideri."
E il giovane uomo, come detto, poté constatare con la vista o col tatto che il suo membro virile era stato restituito a lui con il semplice tocco della strega.
Una simile esperienza è narrata da un certo venerabile Padre della Casa Domenicana di Spira, ben conosciuto nell'Ordine per l'onestà della sua vita e del suo insegnamento.
"Un giorno", egli dice, "mentre stavo sentendo le confessioni, un giovane uomo venne a me e, durante la confessione, con dolore disse che aveva perduto il pene. Essendo rimasto esterrefatto per questo, e non volendo credere ciò con facilità, siccome nell'opinione del saggio è un segno di ingenuità credere troppo facilmente, io ottenni la prova di quanto raccontato quando vidi che non c'era nulla sul corpo del giovane quando egli si tolse i suoi abiti e mi mostrò il posto. Allora, usando i più saggi consigli che potei, chiesi se sospettasse qualcuno di averlo stregato. E il giovane uomo disse che egli sospettava qualcuna, ma che lei era lontana, vivendo a Worms. Allora io dissi: "Ti consiglio di andare da lei prima possibile e di tentare di blandirla con parole gentili e promesse"; ed egli fece così. Quindi egli tornò indietro dopo alcuni giorni e mi ringraziò, dicendomi che era intero, e che aveva recuperato tutto. E io credetti alle sue parole, ma ancora una volta egli volle provarle all'evidenza dei miei occhi."

    Dal MALLEUS MALEFICARUM, testo dell'Inquisizione

Tra le altre cose, si deve notare come gli autori di questo manuale fossero finissimi psicologi, che già conoscevano il concetto di subconscio ed erano maestri nella sua manipolazione. Freud non ha inventato nulla, era già tutto noto ai Domenicani. Gli strizzacervelli sono i veri eredi di Eymerich e di Torquemada. Sorge quasi il sospetto che il padre della psicoanalisi abbia attinto a piene mani da questo genere di materiale.

martedì 4 settembre 2018


LA MATRICE SPEZZATA

Titolo originale: Schismatrix
Autore: Bruce Sterling
Anno: 1985
Paese: Stati Uniti 
Lingua: Inglese
Tipologia narrativa: Romanzo
Genere: Fantascienza
Sottogenere: Space opera, fantabiologia,
     fantagenetica, cyberpunk 
Edizioni italiane:
   
1) 1986 Cosmo. Collana di Fantascienza 171, Editrice Nord
Traduzione: Giampaolo Cossato e Sandro Sandrelli
    2) 1995 Narrativa Nord 55, Editrice Nord
Traduzione: Giampaolo Cossato e Sandro Sandrelli
ISBN: 8842908622
    3) 2005 Urania Collezione 032, Arnoldo Mondadori Editore
Traduzione: Giampaolo Cossato e Sandro Sandrelli
    4) 2006 Piccola Biblioteca Oscar 458, Arnoldo Mondadori Editore
Traduzione: Giampaolo Cossato e Sandro Sandrelli
ISBN: 8804551755
Titoli tradotti:
  Cismatrix (Spagna)
  La Schismatrice (Francia)
  Схизматрица (Russia)
  Шизматриця (Ucraina) 

Trama:

La specie umana si è diffusa nell'intero sistema solare, dando origine a un grandissimo numero di colonie, in pratica micromondi simili ad isole, allignanti anche negli ambienti più estremi. Una colonia può essere una base situata su un pianeta o su un asteroide, ma anche un habitat artificiale in orbita intorno al Sole. L'insieme di tutti questi mondi-isola è conosciuto con il nome di Matrice spezzata. Una denominazione assai singolare, che si sipega in questo modo: "Matrice" perché è l'estensione del genere umano nel Cosmo, "spezzata" perché discontinua, costituita da un insieme di ambienti non direttamente comunicanti. La locuzione Matrice spezzata è una traduzione immaginifica dell'originale Schismatrix, una parola-macedonia formata a partire da schism "divisione" e da matrix "matrice". La Matrice Spezzata non si trova in condizioni di pace. Ovunque la scena politica è dominata dalla contrapposizione di due potentissime congreghe settarie: i Meccanisti (Mechanists) e i Plasmatori (Shapers). I Meccanisti hanno trovato il modo di prolungare la vita umana tramite protesi, innesti e altri ritrovati tecnologici, in pratica trasformando gli esseri umani in cyborg. Per contro, i Plasmatori hanno ottenuto lo stesso scopo manipolando il genoma e creando esseri transumani dotati di proprietà sorprendenti. Se si volesse disegnare una mappa politica della Matrice spezzata con i centri di irradiazione, gli avamposti e le zone d'influenza delle due parti contrapposte, si otterrebbe un mosaico di grande complessità. Sia i Meccanisti che i Plasmatori hanno loro basi nelle colonie della cintura asteroidale. Il protagonista del romanzo, la cui trama è troppo complessa per essere condensata in poche righe, è Abelard Lindsay, cittadino della Repubblica Corporativa Circumlunare del Mare Serenitatis. Partigiano dei Plasmatori, Lindsay tenta di opporsi ai cartelli dei Meccanisti, che hanno un'influenza sempre maggiore sull'aristocrazia della Repubblica. Assieme a Philip Constantine e a Vera Kelland, Lindsay porta avanti una dura battaglia antimeccanista. A un certo punto, Abelard Lindsay e Vera Kelland decidono di suicidarsi in una forma estrema di protesta. La donna riuscirà nel suo intento, mentre l'uomo fallirà, venendo così etichettato da Philip Constantine come traditore. Viene accusato di aver ucciso il proprio zio, il cui assassinio è in realtà opera di Constantine. Bandito dalla sua nazione, Lindsay è costretto a trovare riparo nello Zaibatsu Circumlunare del Popolo del Mare Tranquillitatis, abitato dai Cani solari, un'accozzaglia di feccia criminale composta da esuli e reietti provenienti da ogni parte della Matrice spezzata. Questo è soltanto l'inizio di una vorticosa serie di avventure, fughe e di colpi di scena. A un certo punto fa la sua irruzione nel sistema solare una specie di alieni avidi di beni materiali e avarissimi, simili a giganteschi tirannosauri rachitici con la pelle di polli spennati. Sono gli Investitori, in pratica dei Paperoni cosmici. La loro comparsa placa il conflitto tra Meccanisti e Plasmatori, che iniziano a praticare scambi economici. La pace dura poco: il perfido Constantin riesce a impadronisti del potere nell'influente Consiglio dell'Anello. Si arriverà al titanico scontro mentale tra Lindsay e Constantine. Il primo uscirà vincitore e si riconcilierà con lo sconfitto, prima che questi si suicidi. Contattato da un'enigmatica intelligenza siderale, il protagonista deciderà di seguirla, vincendo la biologia e diventando un essere incorporeo simile a vento, destinato a viaggiare in eterno negli abissi cosmici. Un destino invidiabile!  

Recensione:

Un capolavoro ricchissimo di spunti di riflessione, che ci mostra molte meraviglie difficilmente concepibili da mente umana. Molte meraviglie e molti orrori. Immergersi nella sua lettura è un'esperienza quasi mistica, che di certo non si dimentica. Il romanzo è ambientato nel futuribile universo denominato Mechanist/Shaper, plasmato dalla fantasia di Sterling in un ciclo di cinque racconti pubblicati nel biennio 1982-1984. Questi sono i titoli: 

1) Swarm
2) Spider Rose
3) La Regina Cicala (Cicada Queen)
4) Giardini sommersi (Sunken gardens)
5) Venti evocazioni (Life in the Mechanist/Shaper Era: Twenty Evocations)

Nel 1989 i racconti del ciclo Mechanist/Shaper sono stati pubblicati nell'antologia Crystal Express, la prima dello scrittore texano; nel 1996 sono stati raccolti assieme al romanzo in un unico volume intitoltto Schismatrix Plus. Sono stato particolarmente colpito da Swarm, pubblicato per la prima volta nell'aprile del 1982, in The Magazine of Fantasy & Science Fiction. Da piccolo ero molto curioso. Seguendo mio zio S. (RIP), che era un apicoltore, ho frugato nel sottotetto di un alveare, imbattendomi in alcune meraviglie. Sono stato morso su un polpastrello da un bellissimo e pingue ragno crociato, che ho avuto l'idea di accarezzare sul ventre vellutato, sensualissimo. Ho anche visto una farfalla sfinge testa di morto, e mi sono interrogato sulla natura di quel macabro disegno sul suo torace. Mio zio mi ha spegato che quella creatura arreca danni agli alveari. Ebbene, Bruce Sterling è stato ispirato dai complessi ecosistemi degli alveari e dei formicai. In Swarm descrive una colonia di una specie aliena non intelligente inseduata su un asteroide, la cui comunità funziona in modo non troppo dissimile ai nidi degli imenotteri, con i loro simbionti e i loro parassiti. Lo Sciame ospita superstiti di specie aliene degenerate che hanno perso la loro autosufficienza, vivendo in condizioni di commensalismo. Affascinante! In quest'epoca degenerata, in cui la Fantascienza può dirsi defunta, questi sublimi concetti potrebbero funzionare come le scariche elettriche del dottor Victor Frankenstein, rianimando ciò che ormai giace immobile!

Trapianto fecale 

Forse la mia conoscenza della letteratura è difettosa, ma credo proprio che Bruce Sterling sia stato il primo a porsi il problema della flora batterica intestinale dell'essere umano nello spazio. Nella vecchia fantascienza eroi ed eroine viaggiavano da un pianeta all'altro e il loro organismo funzionava sempre alla perfezione, in qualunque nuovo ambiente si recassero - come se sussistesse una perfetta compatibilità del loro microbioma con i microrganismi allignanti su mondi alieni abbastanza isolati. Nessuno si poneva domande scatologiche e l'universo somigliava a un unico gigantesco villaggio dei Puffi, privo di morbi e di inconvenienti imbarazzanti come la diarrea profusa. La procedura descritta dallo scrittore texano è concettualmente molto semplice: si uccide la flora batterica intestinale del viaggiatore e se ne immette una nuova, compatibile con il nuovo ambiente. Certo, c'è da capire se un essere umano possa in concreto sottoporsi a un gran numero di simili operazioni nel corso della propria vita, anche considerando che dovrebbe cambiare di nuovo flora al rientro sul pianeta natio.

La merda commestibile di Kitsune

La prostituta plasmatrice Kitsune, che a dispetto del nome giapponese (significa "volpe", ossia "demone") è una statuaria donna mandingo, lo dice chiaramente: "Sono più pulita di un ago nuovo di zecca, e niente che tu non possa bere come il vino o mangiare come zucchero candito lascia il mio corpo". Si aprono panorami di fantasie coprofaghe senza limiti. Cessa una delle massime barriere imposte dalla Natura: la repulsione verso le feci. Immaginate se queste scorie diventassero commestibili grazie all'ingegneria genetica, gustose e fragranti come biscotti, petali di violetta immersi in sciroppo di glucosio, o addirittura praline di cioccolato! Cessa in questo modo anche l'altro grande limite biologico: il fatto che un grammo di escrementi di un umano adulto contiene da 10 a 100 milioni di unità formanti colonia (UFC) di Escherichia coli, un batterio indice di contaminazione fecale, in grado di produrre devastanti gastroenteriti a chiunque ne ingerisca una sufficiente carica. Senza contare altri patogeni come la Salmonella, il vibrione del colera e l'Helicobacter pylori, per non parlare dell'ameba e della possibile presenza di uova di parassiti come gli ascaridi. Ebbene, la bella Kitsune non presenta nessuno di questi problemi: la sua merda è del tutto priva di contaminanti ed è sana come un dolciume. La si può masticare e ingoiare allegramente, ripulendo poi lo sfintere anale con la lingua dai residui di cioccolata. Le 120 giornate di Sodoma possono così realizzarsi senza pericoli sanitari. Il Divino Marchese non è mai arrivato a spingere la sua immaginazione così lontano. Grazie Bruce per averci fatto sognare, il tuo è un contributo letterario che meriterebbe il Nobel!

Kitsune e Lindsay all'opera

Anche se l'orina di Kitsune è gradevole e inebriante come lo spumante, anche se il suo sterco è come nutella ricca e cremosa, Abelard Lindsay fa sesso con lei in modo non troppo originale. Ecco la scena: 

- Vieni qui - lei l'invitò. - Metti la tua bocca sulla mia.
Lindsay si trascinò in avanti e le buttò le braccia al collo. Lei gl'infilò la lingua rovente nel profondo della bocca. Sapeva di spezia.
Era come un narcotico. Le ghiandole della bocca di Kitsune trasudavano droga.
Si stesero sul pavimento davanti agli occhi della vecchia con le palpebre semiabbassate.
Le braccia di lei scivolarono sotto il suo kimono allentato. - Plasmatore - disse - voglio i tuoi genetici. Tutto sopra di me.
La sua mano calda l'accarezzò. Fece quello che lei gli aveva detto.

I "genetici" di cui parla Kitsune altro non sono che la sburra, nel caso qualcuno non lo avesse capito: la plasmatrice vuole che il suo amante le spruzzi addosso fiotti impetuosi di liquame seminale. Non essendo uno scrittore pornografico, il texano evita di presentarci la scena nei minimi dettagli, descrivendo le contrazioni dei dotti seminali durante l'orgasmo del protagonista, le masse di albume maschile che sfrigolano sul corpo sensuale della fallofora. Se vogliamo, la traduzione "genetici" è imprecisa. Il testo originale ha genetics, che andrebbe tradotto con "genetica". Così "I want your genetics" significa "voglio la tua genetica", più che non "voglio i tuoi genetici". Creando il suo gergo, Sterling applica al sostantivo genetics "genetica" uno slittamento semantico, dando alla parola il significato di "sperma". Invece genetic "genetico" in inglese è un aggettivo, non un sostantivo.


Sterling usa sempre genetic come aggettivo nella sua opera. Come ben si sa, gli aggettivi in inglese sono invariabili al plurale. Le cose sono più complesse quando l'aggettivo è sostantivato. Ci sono due tipi di aggettivi sostantivati:

1) quelli che hanno solo una forma dotata di sigmatismo -s e significato collettivo. Es. news, greens, empties, finals, sweets; 2) quelli che hanno solo la forma senza sigmatismo, usata sempre con l'articolo the. Es. the dead, the English, the rich.

In genere sono forme stereotipe, consacrate dall'uso comune. Appare chiaro che non si possono sostantivare arbitrariamente aggettivi dotti. In particolare genetic non può essere sostantivato e non può rientrare nella categoria 1). L'interpretazione di genetics come a sostantivazione dell'aggettivo genetic con aggiunta del suffisso del plurale deve essere considerata un abuso del traduttore, il cui inglese è di certo scolastico. Quando una conoscenza è scolastica, di certo è legnosa, forzata, approssimativo o addirittura erronea. La piaga dei traduttori poco competenti continua a fare danni nei decenni, dato che le traduzioni non vengono riviste. Inoltre con la pubblicazione tramite file word o d'altro tipo, accade che gli stessi refusi, gli stessi errori si ritrovino in automatico propagati, senza possibilità di essere corretti.

Drenaggio di seme in un albergo sexy

La perversa fantasia dei Plasmatori sembra non conoscere limiti. A un certo punto della narrazione il protagonista e la sua allegra compagnia giungono in un ambiente abitativo in cui tutto, soffitto, pavimento e pareti, è fatto di tessuti viventi. Si tratta di una spaventosa entità chiamata Muromadre, che consiste di quattrocentomilaottocentododici tonnellate di carne ricoperta da pelle vellutata! La superficie cutanea, che emette feromoni erotici quando l'organismo è in stato di eccitazione sessuale, è cosparsa da orifici che possono essere usati come cavità copulatorie. Gli ospiti sono liberi di sfregarsi, di penetrare gli sfinteri e di emettere liberamente il loro seme, ma sono avvisati da un'accompagnatrice che esso verrà raccolto e usato per produrre nuove vite, la cui proprietà appartiene alla Muromadre. Si tratta del cosiddetto "diritto della fecondità", secondo cu "le eiaculazioni maschili diventano proprietà del ricevente", secondo un "antico principio femminile". Seguono alcune precisazioni politiche: "Qualunque bambino generato dagli uomini del vostro gruppo avrà la completa cittadinanza. Tutti i muro-figli sono ugualmente amati. Si dà il caso che io sia un clone perfetto, ma mi sono guadagnata il mio posto per i miei meriti, nell'amore della Madre." Potremmo benissimo parlare della rinascita di uno spaventoso culto neolitico della fertilità, la cui idea portante si è insinuata nei deliri dei Transumanisti chiamati Plasmatori.

La perversione di una regina aliena

La fervida mente di Sterling non si è limitata ad esplorare le vastità delle perversioni umane e delle parafilie che ne gemmano senza sosta: si è inoltrata persino nel campo delle perversioni di una specie aliena, sondandole nell'intimo! Ecco un memorabile brano in cui viene descritto il comportamento aberrante di una regina della specie rettiliana degli Investitori: 

Dopo anni di ricerche, Lindsay aveva ricostruito la verità del crimine del comandante.
Le regine inserivano le loro uova in tasche simili a uteri dei loro maschi. I maschi fecondavano queste uova e le portavano a maturazione nelle tasche. I guardiamarina neutri controllavano l'ovulazione tramite una complessa pseudoovulazione ormonale.
La regina criminale aveva ucciso il suo guardiamarina in un parossismo di passione e aveva insediato un maschio comune al suo posto. Ma senza un vero guardiamarina, i cicli della sessualità si erano distorti. La prova di Lindsay la mostrava nell'atto di distruggere una delle sue uova malformate. Per un investitore, questa era la peggiore delle perversioni, peggiore ancora dell'assassinio: danneggiava gli affari.
 

In queste poche righe sono collassati interi universi concettuali. Per farlo ci vuole una certa dose di genialità, su questo non ci possono essere dubbi. Ogni volta che poso gli occhi su questo brano mi sembra di sentire il pungente odore del tuorlo e dell'albume dell'uovo malformato distrutto!  

Le Aragoste

Innumerevoli sono le comunità e le culture che prosperano nella Matrice Spezzata. Tra gli esseri più bizzarri possiamo senz'altro menzonare le Aragoste, descritte come "creature del vuoto, post-umani senza volto". La descrizione è inquietante: "Assicurato dalle cinghie davanti al suo quadro di comando, Aragosta era un frammento d'ombra. Era ermeticamente chiuso all'interno d'una tuta spaziale permanente d'un nero opaco, imbozzolato in grumi di macchinari interni e costellato di lucidi spinotti d'oro." Se ci riuscite, immaginate un uomo fluttuante nello spazio per l'intera durata della sua esistenza, imprigionato nel suo scafandro ormai saldato ai tessuti biologici, con gli occhi e le orecchie collegati ai sensori intessuti nella tuta. Le funzioni corporali come la nutrizione e l'idratazione sono assicurate da un complesso sistema incorporato al sistema di sopravvivenza della tuta, comprensivo di un apparato per riciclare gli escrementi. Provate a pensare alle condizioni di quel corpo, macerato, sfigurato, corroso dallo smegma e dal sudore. Più che uno scafandro o una tuta, l'Aragosta ha come dimora una bara, atta a preservare il Nero Siderale dalla contaminazione, dai lezzi cadaverici e dal percolato prodotto dal corpo sofferente. L'annientamento della biologia non è lontano.  

Inglese geroglifico

Leggendo Schismatrix in lingua originale abbiamo l'impressione di trovarci di fronte a un'opera scritta nella lingua di Shakespeare, anche se il Bardo avrebbe trovato molto ardua la sua comprensione. In realtà si tratta di un'opera interamente redatta in un sistema di scrittura geroglifico. Chiunque abbia incontrato di persona Bruce Sterling e lo abbia sentito parlare, mi capirà al volo: la lingua in cui si esprime è incredibilmente evolutiva e distante persino dall'americano standard, al punto che si fa non poca fatica non soltanto a comprenderla, ma anche a distinguerne i fonemi. Possiamo dire che l'ortografia inglese abbia perso la sua capacità di codificare una scrittura alfabetica. Non commetteremmo errore nell'affermare che l'opera sia stata pensata in una lingua e scritta in un'altra!