FURTI DI GENITALI IN AFRICA
E MALLEUS MALEFICARUM
E MALLEUS MALEFICARUM
Una coincidenza?
Accade che in diversi paesi dell'Africa, numerosi stregoni sono accusati di nascondere magicamente il fallo degli uomini sui quali hanno lanciato i loro incantesimi. A volte le loro operazioni magiche sono più benigne, se così si può dire, in quanto si limitano a produrre una diminuzione delle dimensioni dei genitali. Un caso occorso in Congo ha destato scalpore, in quanto gli stregoni hanno addirittura condizionato la restituzione degli organi sessuali rubati a un pagamento in denaro. Ma anni fa simili eventi hanno avuto esito drammatico: interi paesi devastati da ondate di terrore, uomini urlanti che sotto shock imploravano il ritorno dei loro attributi, supposti stregoni linciati e fatti a pezzi dalla folla inferocita.
Per molti queste sono amenità e argomenti da salotto, a tal punto è giunta la tirannia della fatuità imperante: una notizia da quel nido di dolore atroce che è l'Africa raggiunge le genti mondane ipnotizzate dalla televisione solo quando contiene qualcosa di grottesco. La reazione più frequente da parte della maggior parte dei lettori è liquidare questi furti del pene come il frutto di un'atavica superstizione africana. Mi permetto di avanzare dubbi a questo proposito e di sostenere l'origine recente della psicosi, nonché la sua connessione con l'imponente processo di cristianizzazione che ha quasi sommerso gli originari culti animistici e feticisti. Si può infatti notare una stranissima e sorprendente somiglianza con quanto scritto nel Malleus Maleficarum. Questo testo, definito tra i più terribili mai scritti nella storia nota dell'umanità, è opera dei frati domenicani e inquisitori Jacob Sprenger e Heinrich Institor Kramer. Fu redatto nel 1484 e ha conosciuto una grandissima fortuna (ben 34 edizioni). Servì all'Inquisizione come guida nella famigerata Caccia alle Streghe, che portò sul rogo innumerevoli innocenti, in gran parte donne. Quanto accade ai nostri giorni in Congo è proprio quanto accadeva nei secoli XV, XVI e XVII in Europa, dall'Italia alla Scozia, dalla Spagna alla Germania. Sarà una coincidenza? Ritorno del rimosso? Un archetipo universale legato al culto della fertilità e al terrore per l'incertezza del futuro della specie umana? Oppure bisogna credere, come fanno certi esoteristi, che tutte le culture umane siano soltanto un labirinto di confuse analogie dove tutto è l'equivalente di tutto il resto? Francamente, credo che le coincidenze non esistano e che si debba ricercare una spiegazione di questi fatti così anomali. Affinché chiunque possa giudicare, riporto alcuni brani molto interessanti.
PARTE I, DOMANDA IX.
Se le Streghe possono operare qualche illusione di pretidigitazione in modo tale che l'organo sessuale maschile appaia essere del tutto rimosso e separato dal corpo.
Qui si dichiara la verità sulle operazioni diaboliche che riguardano l'organo sessuale maschile. E per rendere comprensibili i fatti su questo argomento, ci si chiede se le streghe possano con l'aiuto dei demoni rimuovere realmente e di fatto il membro virile, oppure se esse fanno ciò soltanto in apparenza per mezzo di qualche incantesimo o illusione. E che esse possano davvero fare ciò lo si deduce a fortiori; poiché i demoni possono fare cose più grandi di questa, come ucciderle o traportarle da luogo a luogo - come mostrato sopra nei casi di Giobbe e di Tobia - quindi esse possono anche rimuovere davvero e di fatto i membri virili degli uomini.
Ancora una volta, un argomento è preso dalla narrazione della visitazione degli Angeli cattivi, nei Salmi:
Dio punisce per mezzo degli Angeli cattivi, siccome Egli spesso punì il Popolo di Israele con svariate malattie, davvero e di fatto fece visita ai loro corpi. Perciò il membro virile è ugualmente soggetto a tali visitazioni.
Si può dire che ciò è fatto con il permesso Divino. E in quel caso, è già stato detto che Dio permette un maggior potere della stregoneria sulle funzioni genitali, considerando la prima corruzione del peccato che venne a noi dall'atto della procreazione, così Egli permette anche maggiori poteri sugli organi genitali maschili, e persino la sua rimozione.
E, ancora, fu una cosa più grande trasformare la moglie di Lot in un pilastro di sale che non la rimozione dell'organo maschile; e (Genesi XIX) fu una vera ed effettiva, non apparente, metamorfosi (poiché è detto che il pilastro può ancora essere visto), e ciò fu fatto da un Angelo cattivo; proprio come gli Angeli cattivi colpirono gli uomini di Sodoma con la cecità, cosicché essi non furono capaci di trovare la porta delle loro case. E così fu per le altre punizioni degli uomini di Gomorra. La narrazione, invero, afferma che la moglie di Lot era essa stessa contaminata da quel vizio, e perciò fu punita.
E ancora, chi può creare una forma naturale può anche rimuoverla. Ma i demoni hanno creato molte forme naturali, come è chiaro considerando i maghi del Faraone, che con l'aiuto dei demoni plasmarono rane e serpenti. Anche Sant'Agostino, nel Libro LXXXIII, dice che quelle cose che sono evidentemente fatte per mezzo dei poteri inferiori dell'aria non possono essere considerate mere illusioni; ma che persino gli uomini sono capaci, tramite qualche esperta incisione, di rimuovere l'organo maschile; quindi i demoni possono fare in modo invisibile ciò che gli altri fanno in modo visibile.
Al contrario, Sant'Agostino (de Ciuitate Dei, XVIII) dice: Non si deve credere che, tramite l'arte o il potere dei demoni, il corpo dell'uomo possa essere trasformato in apparenza di bestia; quindi è allo stesso modo impossibile che venga rimosso ciò che è essenziale alla verità del corpo umano. Egli dice anche (de Trinitate, III): Non si deve pensare che questa sostanza di materia visibile sia soggetta al volere degli angeli caduti, in quanto è soggetta soltanto a Dio.
Ancora una volta, un argomento è preso dalla narrazione della visitazione degli Angeli cattivi, nei Salmi:
Dio punisce per mezzo degli Angeli cattivi, siccome Egli spesso punì il Popolo di Israele con svariate malattie, davvero e di fatto fece visita ai loro corpi. Perciò il membro virile è ugualmente soggetto a tali visitazioni.
Si può dire che ciò è fatto con il permesso Divino. E in quel caso, è già stato detto che Dio permette un maggior potere della stregoneria sulle funzioni genitali, considerando la prima corruzione del peccato che venne a noi dall'atto della procreazione, così Egli permette anche maggiori poteri sugli organi genitali maschili, e persino la sua rimozione.
E, ancora, fu una cosa più grande trasformare la moglie di Lot in un pilastro di sale che non la rimozione dell'organo maschile; e (Genesi XIX) fu una vera ed effettiva, non apparente, metamorfosi (poiché è detto che il pilastro può ancora essere visto), e ciò fu fatto da un Angelo cattivo; proprio come gli Angeli cattivi colpirono gli uomini di Sodoma con la cecità, cosicché essi non furono capaci di trovare la porta delle loro case. E così fu per le altre punizioni degli uomini di Gomorra. La narrazione, invero, afferma che la moglie di Lot era essa stessa contaminata da quel vizio, e perciò fu punita.
E ancora, chi può creare una forma naturale può anche rimuoverla. Ma i demoni hanno creato molte forme naturali, come è chiaro considerando i maghi del Faraone, che con l'aiuto dei demoni plasmarono rane e serpenti. Anche Sant'Agostino, nel Libro LXXXIII, dice che quelle cose che sono evidentemente fatte per mezzo dei poteri inferiori dell'aria non possono essere considerate mere illusioni; ma che persino gli uomini sono capaci, tramite qualche esperta incisione, di rimuovere l'organo maschile; quindi i demoni possono fare in modo invisibile ciò che gli altri fanno in modo visibile.
Al contrario, Sant'Agostino (de Ciuitate Dei, XVIII) dice: Non si deve credere che, tramite l'arte o il potere dei demoni, il corpo dell'uomo possa essere trasformato in apparenza di bestia; quindi è allo stesso modo impossibile che venga rimosso ciò che è essenziale alla verità del corpo umano. Egli dice anche (de Trinitate, III): Non si deve pensare che questa sostanza di materia visibile sia soggetta al volere degli angeli caduti, in quanto è soggetta soltanto a Dio.
RISPOSTA. Non c'è dubbio che certe streghe possano fare cose portentose agli organi sessuali maschili, in quanto ciò è in accordo con ciò che è stato visto e utito da molti, e con la descrizione generale di ciò che è conosciuto a proposito quel membro attraverso i sensi della vista e del tatto. E a proposito di come questa cosa sia possibile, occorre dire che può essere fatta in due modi, in entrambi i casi realmente e di fatto, come è stato detto nei primi argomenti, o per mezzo di qualche manipolazione o di qualche incantesimo. Ma quando ciò è compiuto dalle streghe, si tratta sempre di incantesimo; sebbene non sia affatto un'illusione nell'opinione di chi ne soffre. Secondo la sua immaginazione, egli può credere realmente e di fatto che qualcosa non sia presente, dal momento che con nessuno dei suoi sensi esteriori, come la vista e il tatto, egli è in grado di percepire che è presente. Da questo si può dire che c'è una vera astrazione del membro virile nell'immaginazione, anche se non di fatto; e molte cose devono essere notate su come ciò accade. E per prima cosa sui due metodi attraverso cui può essere fatto. Non fa meraviglia che il diavolo possa ingannare i sensi esteriori degli umani, dal momento che, come si è detto sopra, egli può illudere i sensi interni, portando all'effettiva percezione idee che sono immagazzinate nell'immaginazione. Inoltre, egli inganna gli uomini nelle loro funzioni naturali, causando loro l'invisibilità di ciò che che è visibile, e l'intangibilità di ciò che è tangibile, e l'inudibilità di ciò che è udibile, e la stessa cosa con gli altri sensi. Ma simili cose non sono realmente vere, dato che sono causate tramite un qualche difetto introdotto nei sensi, come gli occhi o le orecchie, o il tatto, e a ragione di questo difetto il giudizio dell'uomo è ingannato.
E noi possiamo illustrare ciò servendoci di certi fenomeni naturali. Dal momento che il vino dolce sembra amaro alla lingua del febbricitante, il suo gusto è ingannato non da un fatto reale, ma dalla sua malattia.
Allo stesso modo anche nel caso che stiamo considerando, l'inganno non è dovuto a un fatto reale, dal momento che il membro virile è realmente al suo posto; ma è un'illusione dei sensi a riguardo di esso.
Ancora, come è stato detto a proposito dei poteri procreativi, il diavolo può ostacolare quell'atto imponendo qualche altro corpo dello stesso colore e della stessa apparenza, in modo tale che qualche corpo liscio del color della carne si interponga tra la vista e il tatto, e tra il vero corpo del sofferente, cosicché gli sembri che egli non possa vedere e sentire altro che un corpo liscio con la superficie non interrotta dall'organo genitale. Vedi i detti di San Tommaso (2 dist. 8. artic. 5) a proposito di incantesimi e illusioni, e anche nel secondo del secondo, 91, e nelle sue domande a proposito del Peccato: dove egli frequentemente cita quanto scritto da Sant'Agostino nel Libro LXXXIII: Questo male del diavolo striscia attraverso tutti gli approcci sensuali; egli si dà alle figure, egli si adatta ai colori, egli attende nei suoni, egli occhieggia negli odori, egli infonde se stesso nei sapori.
Inoltre, si deve considerare che una simile illusione della vista e del tatta può essere causata non solo dall'interposizione di qualche corpo liscio privo di membro, ma anche evocando la fantasia o l'immaginazione di certe forme e idee latenti nella mente, in modo tale che una cosa è immaginata come percepita allora per la prima volta. Perché, come è stato mostrato nella precedente domanda, i demoni possono attraverso il potere loro proprio cambiare i corpi localmente; e così come la disposizione o l'umore possono essere influenzati in questo modo, così pure possono esserlo le funzioni naturali. Io parlo di cose che appaiono naturali all'immaginazione o ai sensi. Poiché Aristotele nel de Somno et Uigila dice, assegnando la causa delle apparizioni e dei sogni, che quando un animale dorme molto sangue scorre nella sua coscienza interiore, e da lì vengono le idee o le impressioni derivate da reali esperienze precedenti immagazzinate nella mente.
E' già stato definito come in questo modo certe apparenze veicolano le impressioni di nuove esperienze. E siccome questo può accadere in modo naturale, molto di più può fare il diavolo per chiamare all'imaginazione l'apparenza di un corpo liscio sprovvisto di membro virile, in modo tale che i sensi lo credano una cosa reale.
In secondo luogo, si nota come altri metodi sono più facili da capirsi e da spiegarsi. Poiché, secondo Sant'Isidoro (Etym. VIII, 9), un incantesimo non è altro che una certa delusione dei sensi, e specialmente degli occhi. E per questa ragione è anche chiamato prestigio, da prestringo, dal momento che la vista degli occhi è così incatenata che le cose sembrano essere altro da ciò che sono. E Alessandro di Hales, Parte 2, dice che un prestigio, compreso in modo corretto, è un'illusione del diavolo, che non è causata da nessun cambiamento nella materia, ma esiste solo nella mente di colui che è deluso, sia ai suoi sensi interni che alla sua percezione esteriore. Quindi, in altre parole, possiamo dire persino dell'arte prestidigitatoria, che può essere effettuata in tre modi. Per quanto riguarda il primo, esso può essere fatto senza i demoni, dal momento che è fatto artificialmente dall'agilità degli uomini che mostrano cose e le nascondono, come nel caso dei trucchi degli illusionisti e dei ventriloqui. Il secondo metodo è anche compiuto senza l'aiuto dei demoni; perché quando gli uomini possono usare alcune virtù naturali in corpi naturali o minerali, operano in modo tale da impartire a tali oggetti qualche altro aspetto, diverso dalla sua vera apparenza. Infatti, secondo San Tommaso (I, 114, 4), e anche molti altri, gli uomini, tramite il fumo di certe erbe aromatiche, possono far apparire delle verghe come serpenti. Il terzo metodo di delusione è effettuato con l'aiuto dei demoni, il permesso di Dio essendo garantito. Perché è chiaro che i demoni hanno, per loro natura, alcuni poteri su certe sostanza terrestri, che essi esercitano su di esse, quando Dio lo permette, in modo tale che le cose appaiano diverse da ciò che sono.
E a proposito di questo terzo metodo, si deve notare che il diavolo ha cinque modi in cui può deludere chiunque in modo tale che egli pensi che una cosa sia altro da ciò che è.
Il primo è tramite trucchi artificiali, come è stato detto; perché quello che gli uomini possono fare servendosi dell'arte, i demoni possono farlo anche meglio.
Il secondo è tramite un metodo naturale, per mezzo dell'applicazione, come è stato detto, e dell'interposizione di qualche sostanza in grado di nascondere il vero corpo, o di confondere la fantasia umana.
Il terzo modo è quando in un dato corpo egli si presenta come qualcosa che non è; come testimonia la storia nella quale San Gregorio dice che nel suo Primo Dialogo di una Suora, che mangiava una lattuga, che, tuttavia, come il diavolo ha poi confessato, non era una lattuga, ma il diavolo stesso in forma di lattuga, o celato nella medesima lattuga. O come quando apparve a Sant'Antonio in una pagliuzza d'oro che egli aveva trovato nel deserto. O come quando egli tocca un uomo reale, e lo fa apparire come una bestia bruta, come sarà spiegato in breve.
Il quarto medodo è quando egli confonde gli organi della vista, cosicché una cosa chiara sembri sfocata, o al contrario, oppure quando una donna vecchia appare come una giovane fanciulla. Perché anche dopo aver spento la luce, appare diversa da ciò che era prima. Il suo quinto metodo è attraverso l'opera sul potere dell'immaginazione, e, attraverso un disturbo degli umori, effettuando una trasmutazione delle forme percepite dai sensi, come è stato trattato prima, in modo tale che i sensi le percepiscano allora come se fossero immagini fresche e nuove. E di conseguenza, tramite gli ultimi tre di questi metodi, e pesino tramite il secondo, il diavolo può gettare un incantesimo sui sensi degli umani.
Non sussiste quindi alcuna difficoltà nel suo occultamento del membro virile per mezzo di qualche prestigio o incantesimo. E una prova manifesta o un esempio di ciò, la quale è stata rivelata a noi nella nostra capacità di Inquisitori, sarà esposta nel seguito, dove si racconta più diffusamente di questi e di altri argomenti, nella Seconda Parte di questo Trattato.
E noi possiamo illustrare ciò servendoci di certi fenomeni naturali. Dal momento che il vino dolce sembra amaro alla lingua del febbricitante, il suo gusto è ingannato non da un fatto reale, ma dalla sua malattia.
Allo stesso modo anche nel caso che stiamo considerando, l'inganno non è dovuto a un fatto reale, dal momento che il membro virile è realmente al suo posto; ma è un'illusione dei sensi a riguardo di esso.
Ancora, come è stato detto a proposito dei poteri procreativi, il diavolo può ostacolare quell'atto imponendo qualche altro corpo dello stesso colore e della stessa apparenza, in modo tale che qualche corpo liscio del color della carne si interponga tra la vista e il tatto, e tra il vero corpo del sofferente, cosicché gli sembri che egli non possa vedere e sentire altro che un corpo liscio con la superficie non interrotta dall'organo genitale. Vedi i detti di San Tommaso (2 dist. 8. artic. 5) a proposito di incantesimi e illusioni, e anche nel secondo del secondo, 91, e nelle sue domande a proposito del Peccato: dove egli frequentemente cita quanto scritto da Sant'Agostino nel Libro LXXXIII: Questo male del diavolo striscia attraverso tutti gli approcci sensuali; egli si dà alle figure, egli si adatta ai colori, egli attende nei suoni, egli occhieggia negli odori, egli infonde se stesso nei sapori.
Inoltre, si deve considerare che una simile illusione della vista e del tatta può essere causata non solo dall'interposizione di qualche corpo liscio privo di membro, ma anche evocando la fantasia o l'immaginazione di certe forme e idee latenti nella mente, in modo tale che una cosa è immaginata come percepita allora per la prima volta. Perché, come è stato mostrato nella precedente domanda, i demoni possono attraverso il potere loro proprio cambiare i corpi localmente; e così come la disposizione o l'umore possono essere influenzati in questo modo, così pure possono esserlo le funzioni naturali. Io parlo di cose che appaiono naturali all'immaginazione o ai sensi. Poiché Aristotele nel de Somno et Uigila dice, assegnando la causa delle apparizioni e dei sogni, che quando un animale dorme molto sangue scorre nella sua coscienza interiore, e da lì vengono le idee o le impressioni derivate da reali esperienze precedenti immagazzinate nella mente.
E' già stato definito come in questo modo certe apparenze veicolano le impressioni di nuove esperienze. E siccome questo può accadere in modo naturale, molto di più può fare il diavolo per chiamare all'imaginazione l'apparenza di un corpo liscio sprovvisto di membro virile, in modo tale che i sensi lo credano una cosa reale.
In secondo luogo, si nota come altri metodi sono più facili da capirsi e da spiegarsi. Poiché, secondo Sant'Isidoro (Etym. VIII, 9), un incantesimo non è altro che una certa delusione dei sensi, e specialmente degli occhi. E per questa ragione è anche chiamato prestigio, da prestringo, dal momento che la vista degli occhi è così incatenata che le cose sembrano essere altro da ciò che sono. E Alessandro di Hales, Parte 2, dice che un prestigio, compreso in modo corretto, è un'illusione del diavolo, che non è causata da nessun cambiamento nella materia, ma esiste solo nella mente di colui che è deluso, sia ai suoi sensi interni che alla sua percezione esteriore. Quindi, in altre parole, possiamo dire persino dell'arte prestidigitatoria, che può essere effettuata in tre modi. Per quanto riguarda il primo, esso può essere fatto senza i demoni, dal momento che è fatto artificialmente dall'agilità degli uomini che mostrano cose e le nascondono, come nel caso dei trucchi degli illusionisti e dei ventriloqui. Il secondo metodo è anche compiuto senza l'aiuto dei demoni; perché quando gli uomini possono usare alcune virtù naturali in corpi naturali o minerali, operano in modo tale da impartire a tali oggetti qualche altro aspetto, diverso dalla sua vera apparenza. Infatti, secondo San Tommaso (I, 114, 4), e anche molti altri, gli uomini, tramite il fumo di certe erbe aromatiche, possono far apparire delle verghe come serpenti. Il terzo metodo di delusione è effettuato con l'aiuto dei demoni, il permesso di Dio essendo garantito. Perché è chiaro che i demoni hanno, per loro natura, alcuni poteri su certe sostanza terrestri, che essi esercitano su di esse, quando Dio lo permette, in modo tale che le cose appaiano diverse da ciò che sono.
E a proposito di questo terzo metodo, si deve notare che il diavolo ha cinque modi in cui può deludere chiunque in modo tale che egli pensi che una cosa sia altro da ciò che è.
Il primo è tramite trucchi artificiali, come è stato detto; perché quello che gli uomini possono fare servendosi dell'arte, i demoni possono farlo anche meglio.
Il secondo è tramite un metodo naturale, per mezzo dell'applicazione, come è stato detto, e dell'interposizione di qualche sostanza in grado di nascondere il vero corpo, o di confondere la fantasia umana.
Il terzo modo è quando in un dato corpo egli si presenta come qualcosa che non è; come testimonia la storia nella quale San Gregorio dice che nel suo Primo Dialogo di una Suora, che mangiava una lattuga, che, tuttavia, come il diavolo ha poi confessato, non era una lattuga, ma il diavolo stesso in forma di lattuga, o celato nella medesima lattuga. O come quando apparve a Sant'Antonio in una pagliuzza d'oro che egli aveva trovato nel deserto. O come quando egli tocca un uomo reale, e lo fa apparire come una bestia bruta, come sarà spiegato in breve.
Il quarto medodo è quando egli confonde gli organi della vista, cosicché una cosa chiara sembri sfocata, o al contrario, oppure quando una donna vecchia appare come una giovane fanciulla. Perché anche dopo aver spento la luce, appare diversa da ciò che era prima. Il suo quinto metodo è attraverso l'opera sul potere dell'immaginazione, e, attraverso un disturbo degli umori, effettuando una trasmutazione delle forme percepite dai sensi, come è stato trattato prima, in modo tale che i sensi le percepiscano allora come se fossero immagini fresche e nuove. E di conseguenza, tramite gli ultimi tre di questi metodi, e pesino tramite il secondo, il diavolo può gettare un incantesimo sui sensi degli umani.
Non sussiste quindi alcuna difficoltà nel suo occultamento del membro virile per mezzo di qualche prestigio o incantesimo. E una prova manifesta o un esempio di ciò, la quale è stata rivelata a noi nella nostra capacità di Inquisitori, sarà esposta nel seguito, dove si racconta più diffusamente di questi e di altri argomenti, nella Seconda Parte di questo Trattato.
Come una Stregoneria può essere distinta da un difetto naturale. Segue una domanda incidentale, con certe altre difficoltà. Il membro virile di Pietro è stato rimosso, ed egli non sa se ciò sia accaduto per stregoneria oppure in qualche altro modo attraverso il potere del diavolo, con il permesso di Dio. C'è qualche modo per determinare o distinguere tra queste cose? Si può rispondere come segue. Primo, che quelli ai quali queste cose più comunemente accadono sono adulteri e fornicatori. Perché quando essi mancano di rispondere alle richieste della loro signora, o se vogliono disertarla e legarsi ad altre donne, allora la loro signora, per vendicarsi, attraverso qualche potere causa la rimozione del membro virile. Secondo, si può distinguere per il fatto che non è permanente. Perché se non è dovuta a stregoneria, allora la perdita non è permanente, e il membro verrà restaurato dopo un qualche tempo.
Ma qui sorge un altro dubbio, se il fatto che non sia permanente sia dovuto alla natura della stregoneria. Si risponde che può essere permanente, e durare fino alla morte, proprio come i Canonisti e i Teologi ritengono a proposito dell'impedimento della stregoneria nel matrimonio, che ciò che è temporaneo può diventare definitivo. Perché Goffredo dice nella sua Summa: una stregoneria non può sempre essere rimosso da chi lo ha causato, sia perché è morto, o perché non sa come rimuoverla, oppure perché la formula necessaria è andata perduta. Quindi possiamo dire nello stesso modo che la formula che ha funzionato su Pietro sarà permanente se la strega che l'ha pronunciata non può guarirlo. Perché ci sono tre gradi di streghe. Perché alcune sono in grado sia di guarire che di danneggiare; alcune danneggiano, ma non possono guarire; e alcune sembrano capaci soltanto di guarire, ossia di rimuovere i danni, come sarà mostrato in seguito. Perché così accadde a noi: Due streghe stavano litigando, e mentre esse si insultavano a vicenda, una disse: Io non sono così malvagia come te, perché io so come guarire chi danneggio. Il maleficio sarà anche permanente se, prima che sia stato risanato, la strega diparta, sia cambiando residenza che morendo. Perché San Tommaso dice anche: Ogni maleficio è permanente quando è tale perché non può avere alcun rimedio umano; o se ha un rimedio umano, non è conosciuto agli umani, o è illegale; sebbene Dio possa trovare un rimedio attraverso un santo Angelo capace di costringere il diavolo, se non la strega.
Tuttavia, il principale rimedio contro la stregoneria è il sacramento della Penitenza. Perché l'infermità fisica spesso procede dal peccato. E in che modo si possono rimuovere i malefici o le streghe sarà mostrato nella Seconda Parte di questo Trattato, e nella Seconda Domanda, capitolo VI, dove altri importanti argomenti sono trattati e spiegati.
Ma qui sorge un altro dubbio, se il fatto che non sia permanente sia dovuto alla natura della stregoneria. Si risponde che può essere permanente, e durare fino alla morte, proprio come i Canonisti e i Teologi ritengono a proposito dell'impedimento della stregoneria nel matrimonio, che ciò che è temporaneo può diventare definitivo. Perché Goffredo dice nella sua Summa: una stregoneria non può sempre essere rimosso da chi lo ha causato, sia perché è morto, o perché non sa come rimuoverla, oppure perché la formula necessaria è andata perduta. Quindi possiamo dire nello stesso modo che la formula che ha funzionato su Pietro sarà permanente se la strega che l'ha pronunciata non può guarirlo. Perché ci sono tre gradi di streghe. Perché alcune sono in grado sia di guarire che di danneggiare; alcune danneggiano, ma non possono guarire; e alcune sembrano capaci soltanto di guarire, ossia di rimuovere i danni, come sarà mostrato in seguito. Perché così accadde a noi: Due streghe stavano litigando, e mentre esse si insultavano a vicenda, una disse: Io non sono così malvagia come te, perché io so come guarire chi danneggio. Il maleficio sarà anche permanente se, prima che sia stato risanato, la strega diparta, sia cambiando residenza che morendo. Perché San Tommaso dice anche: Ogni maleficio è permanente quando è tale perché non può avere alcun rimedio umano; o se ha un rimedio umano, non è conosciuto agli umani, o è illegale; sebbene Dio possa trovare un rimedio attraverso un santo Angelo capace di costringere il diavolo, se non la strega.
Tuttavia, il principale rimedio contro la stregoneria è il sacramento della Penitenza. Perché l'infermità fisica spesso procede dal peccato. E in che modo si possono rimuovere i malefici o le streghe sarà mostrato nella Seconda Parte di questo Trattato, e nella Seconda Domanda, capitolo VI, dove altri importanti argomenti sono trattati e spiegati.
Soluzione degli Argomenti. Per il primo, è chiaro che non ci sono dubbi, ma che, proprio come, con il permesso di Dio, esse possono uccidere gli uomini, allo stesso modo i demoni possono rubare quel membro, così pure come altri, veramente e di fatto. Ma allora i demoni non agiscono per tramite di streghe, a riguardo delle quali si è già fatta menzione. E da questo la risposta al secondo argomento è altrettanto chiara. Ma occorre dire questo: che Dio permette più potere della stregoneria sugli organi genitali perché etc.; e quindi permette persino che il membro virile sia davvero e di fatto rimosso. Ma non è valido dire che ciò accada sempre. Perché non sarebbe nelle modalità della stregoneria che ciò accada in questo modo; e persino le streghe, quando fanno questi lavori, non fingono di non avere il potere di restaurare il membro virile quando esse vogliono e sanno come fare. Da questo è chiaro che non è rimosso fisicamente, ma solo per incantesimo. Per il terzo argomento, relativo alla metamorfosi della moglie di Lot, diciamo che essa era fisica, e non un incantesimo. E per quanto riguarda il quarto, che i demoni possono creare certe forme sostanziali, e quindi possono anche rimuoverle: si deve dire ciò a proposito dei maghi del Faraone che essi produssero veri serpenti; e che i demoni possono, con l'aiuto di un altro agente, produrre certi effetti su creature imperfette più di quanto possano fare sugli uomini, che sono il principale interesse di Dio. Perché è detto: Forse che Dio si cura dei buoi? Essi possono, tuttavia, col permesso di Dio, fare agli uomini veri e reali danni, così come possono anche creare un incantesimo nocivo, e con questa risposta anche l'ultimo argomento è reso chiaro.
PARTE II, DOMANDA I
Il modo in cui esse privano l'uomo del suo membro virile.
Abbiamo già mostrato che esse rimuovono l'organo maschile, non privando veramente il corpo umano di esso, nel modo che già abbiamo dichiarato. E di ciò daremo alcuni esempi.
Nella città di Ratisbona, un certo giovane uomo che aveva una relazione con una ragazza, desiderando lasciarla, perse il suo membro; ovvero, qualche incantesimo fu gettato su di esso in modo tale che egli poteva vedere o toccare null'altro che il suo corpo liscio. Nella sua preoccupazione su ciò, egli andò in una taverna a bere vino; e dopo che si fu seduto là per un po', iniziò a conversare con un'altra donna che era in quel luogo, e le disse la causa della sua tristezza, spiegandole ogni cosa, e dimostrando col suo corpo che era così. La donna era astuta, e chiese se lui sospettasse di qualcuno; e quando egli ne nominò una, rivelando l'intera faccenda, lei gli disse: "Se la persuasione non è sufficiente, tu devi usare una certa violenza, per indurla a restituirti la salute." Così di sera il giovane uomo guardò la via che la strega aveva l'abitudine di percorrere, e trovatala, la pregò di restituirgli la salute del corpo. E quando lei dichiarà di essere innocente e di non sapere nulla di tutto ciò, egli si precipitò su di lei, e stringendo un panno intorno al suo collo, la soffocò, dicendo: "Se non mi rendi la mia salute, morirai per mano mia." Allora lei, non essendo in grado di urlare, e divenendo livida, disse: "Lasciami andare, e io ti guarirò." Allora il giovane uomo lasciò andare la pressione del panno, e la strega lo toccò con la sua mano tra le cosce, dicendogli: "Ora tu hai ciò che desideri."
E il giovane uomo, come detto, poté constatare con la vista o col tatto che il suo membro virile era stato restituito a lui con il semplice tocco della strega.
Una simile esperienza è narrata da un certo venerabile Padre della Casa Domenicana di Spira, ben conosciuto nell'Ordine per l'onestà della sua vita e del suo insegnamento.
"Un giorno", egli dice, "mentre stavo sentendo le confessioni, un giovane uomo venne a me e, durante la confessione, con dolore disse che aveva perduto il pene. Essendo rimasto esterrefatto per questo, e non volendo credere ciò con facilità, siccome nell'opinione del saggio è un segno di ingenuità credere troppo facilmente, io ottenni la prova di quanto raccontato quando vidi che non c'era nulla sul corpo del giovane quando egli si tolse i suoi abiti e mi mostrò il posto. Allora, usando i più saggi consigli che potei, chiesi se sospettasse qualcuno di averlo stregato. E il giovane uomo disse che egli sospettava qualcuna, ma che lei era lontana, vivendo a Worms. Allora io dissi: "Ti consiglio di andare da lei prima possibile e di tentare di blandirla con parole gentili e promesse"; ed egli fece così. Quindi egli tornò indietro dopo alcuni giorni e mi ringraziò, dicendomi che era intero, e che aveva recuperato tutto. E io credetti alle sue parole, ma ancora una volta egli volle provarle all'evidenza dei miei occhi."
Abbiamo già mostrato che esse rimuovono l'organo maschile, non privando veramente il corpo umano di esso, nel modo che già abbiamo dichiarato. E di ciò daremo alcuni esempi.
Nella città di Ratisbona, un certo giovane uomo che aveva una relazione con una ragazza, desiderando lasciarla, perse il suo membro; ovvero, qualche incantesimo fu gettato su di esso in modo tale che egli poteva vedere o toccare null'altro che il suo corpo liscio. Nella sua preoccupazione su ciò, egli andò in una taverna a bere vino; e dopo che si fu seduto là per un po', iniziò a conversare con un'altra donna che era in quel luogo, e le disse la causa della sua tristezza, spiegandole ogni cosa, e dimostrando col suo corpo che era così. La donna era astuta, e chiese se lui sospettasse di qualcuno; e quando egli ne nominò una, rivelando l'intera faccenda, lei gli disse: "Se la persuasione non è sufficiente, tu devi usare una certa violenza, per indurla a restituirti la salute." Così di sera il giovane uomo guardò la via che la strega aveva l'abitudine di percorrere, e trovatala, la pregò di restituirgli la salute del corpo. E quando lei dichiarà di essere innocente e di non sapere nulla di tutto ciò, egli si precipitò su di lei, e stringendo un panno intorno al suo collo, la soffocò, dicendo: "Se non mi rendi la mia salute, morirai per mano mia." Allora lei, non essendo in grado di urlare, e divenendo livida, disse: "Lasciami andare, e io ti guarirò." Allora il giovane uomo lasciò andare la pressione del panno, e la strega lo toccò con la sua mano tra le cosce, dicendogli: "Ora tu hai ciò che desideri."
E il giovane uomo, come detto, poté constatare con la vista o col tatto che il suo membro virile era stato restituito a lui con il semplice tocco della strega.
Una simile esperienza è narrata da un certo venerabile Padre della Casa Domenicana di Spira, ben conosciuto nell'Ordine per l'onestà della sua vita e del suo insegnamento.
"Un giorno", egli dice, "mentre stavo sentendo le confessioni, un giovane uomo venne a me e, durante la confessione, con dolore disse che aveva perduto il pene. Essendo rimasto esterrefatto per questo, e non volendo credere ciò con facilità, siccome nell'opinione del saggio è un segno di ingenuità credere troppo facilmente, io ottenni la prova di quanto raccontato quando vidi che non c'era nulla sul corpo del giovane quando egli si tolse i suoi abiti e mi mostrò il posto. Allora, usando i più saggi consigli che potei, chiesi se sospettasse qualcuno di averlo stregato. E il giovane uomo disse che egli sospettava qualcuna, ma che lei era lontana, vivendo a Worms. Allora io dissi: "Ti consiglio di andare da lei prima possibile e di tentare di blandirla con parole gentili e promesse"; ed egli fece così. Quindi egli tornò indietro dopo alcuni giorni e mi ringraziò, dicendomi che era intero, e che aveva recuperato tutto. E io credetti alle sue parole, ma ancora una volta egli volle provarle all'evidenza dei miei occhi."
Dal MALLEUS MALEFICARUM, testo dell'Inquisizione
Tra le altre cose, si deve notare come gli autori di questo manuale fossero finissimi psicologi, che già conoscevano il concetto di subconscio ed erano maestri nella sua manipolazione. Freud non ha inventato nulla, era già tutto noto ai Domenicani. Gli strizzacervelli sono i veri eredi di Eymerich e di Torquemada. Sorge quasi il sospetto che il padre della psicoanalisi abbia attinto a piene mani da questo genere di materiale.
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