mercoledì 24 marzo 2021

 
IL SILENZIO 
 
Titolo originale: Tystnaden 
Titolo in inglese: The Silence
Anno: 1963
Paese di produzione: Svezia
Lingua: Svedese, spagnolo, timokano  
Durata: 96 min
Regia: Ingmar Bergman 
Colore: Bianco e nero 
Rapporto: 1,37 : 1 
Genere: Drammatico, surreale
Soggetto: Ingmar Bergman
Sceneggiatura: Ingmar Bergman 
Produttore: Allan Ekelund 
Casa di produzione: Svensk Filmindustri (SF)
Fotografia: Sven Nykvist
Montaggio: Ulla Ryghe
Musiche: Ivan Renliden
Scenografia: P. A. Lundgren
Costumi: Marik Vos-Lundh (come Marik Vos), Bertha
     Sånnell
Trucco: Börje Lundh, Gullan Westfelt 
Fonico: Stig Flodin, Bo Leverén, Tage Sjöborg  
Effetti speciali: Evald Andersson 
Fotocamera e reparto elettrico: Rolf Holmqvist, Harry Kampf 
Responsabile della location: Lars-Owe Carlberg 
Lingua di Timoka: Gun Grut (ex moglie del regista)
Interpreti e personaggi:
    Ingrid Thulin: Ester
    Gunnel Lindblom: Anna
    Birger Malmsten: Il barista
    Håkan Jahnberg: Il maître dell'albergo
    Jörgen Lindström: Johan
    Lissi Alandh: La donna del varietà
    Karl-Arne Bergman: Il ragazzo che distribuisce i giornali
    Leif Forstenberg: L’uomo del varietà
    Eduardo Gutiérrez: Impresario dei nani
    Eskil Kalling: Proprietario del bar
    Birger Lensander: Portinaio
    Kristina Olausson: Anna (controfigura di Gunnel Lindblom)
    Nils Waldt: Cassiere
    Olof Widgren: Un vecchio
Doppiatori italiani:
    Rina Morelli: Ester
    Rosetta Calavetta: Anna
    Serena Verdirosi: Johan 
Titoli in altre lingue: 
   Danese: Stillreden
   Tedesco: Das Schweigen
   Finlandese: Hinjaisuus
   Francese: Le Silence 
   Spagnolo: El silencio
   Russo: Молчание

Trama: 
Anna ed Ester, due sorelle in pessimi rapporti, stanno tornando a casa in treno dalla villeggiatura. Con loro c'è anche un bambino, Johan, che è il figlio di Anna. Ad un certo punto Ester si sente male. I tre sono costretti a fermarsi nella città di Timoka. Si rendono presto conto che vi si parla una lingua sconosciuta, del tutto incomprensibile, la cui sonorità ricorda vagamente quella dell'ungherese o delle lingue slave. Non esiste possibilità di comunicazione, nonostante Ester sia una traduttrice di professione. Il clima soffocante non aiuta. Le due donne riescono a prendere alloggio in un albergo assieme al pargolo, che in preda alla noia esplora i corridoi stranamente deserti. Prima fa amicizia con l'anziano cameriere, poi incontra una troupe di grotteschi nani spagnoli giunti in quella città remota da Madrid. Nel frattempo per le strade notturne si aggirano continuamente carri armati, spettrali avvisaglie di una guerra incombente. Ester è malata di tisi e molto avanti nel percorso dell'etilismo, ancor più di quanto lo sia io. È tormentata da qualcosa di atroce che la corrode da dentro. Viene assistita amorevolmente dal cameriere gentile. Anna invece è una adepta dei piaceri di Afrodite: ha un'indole futile e non perde occasione di recarsi in un bar per cercare un amante. Quando trova un uomo che la attizza e lo conduce nell'albergo, gli eventi precipitano. Con grande crudeltà mentale, Anna esibisce la sua conquista davanti alla sorella, causandole un peggioramento delle condizioni mentali. Il rapporto tra le due si rompe irreparabilmente. Come se Ester avesse la lebbra, quando ha l'ennesimo malore viene abbandonata al suo destino dalla libidinosa Anna, che sdegnata prende il figlioletto e lo conduce al treno. Durante il viaggio, Johan maneggia un foglio che Ester gli ha dato: è un breve dizionarietto della lingua di Timoka. Pronuncia una parola, hadjek, ma il suono della sua voce è subito coperto dal rumore del treno. Come spiegato nel seguito, il finale della versione in italiano è stato gravemente manipolato. 
 
 
Recensione: 
Questa pellicola di Bergman è considerata l'ultima della cosiddetta "Trilogia del Silenzio di Dio", di cui fanno parte Come in uno specchio (Såsom i en spegel, 1961) e Luci d'inverno (Nattvardsgästerna, 1963). Resta il fatto innegabile che lo stesso regista ha in seguito ritrattato le sue dichiarazioni iniziali, negando addirittura che i tre film costituiscano una trilogia. Era stato incalzato da interpretazioni in chiave spirituale che lo infastidivano moltissimo e che provenivano dall'Italia! Sembra evidente che ci sia stato un fraintendimento sulla locuzione "Silenzio di Dio": si parla piuttosto dell'Inesistenza di Dio. Seguendo la logica bergmaniana si giunge alla conclusione che il Creatore tace perché non c'è, è un'invenzione umana. Queste sono le parole del regista, intervistato da Olivier Assayas: "Olivier… una cosa è importante e io l’ho capita molto tardi: Come in uno specchio appartiene a un periodo anteriore. La vera rottura si colloca fra Come in uno specchio e Luci d’inverno. Purtroppo ho creato io stesso questo malinteso: Come in uno specchio, Luci d’inverno e Il silenzio non costituiscono una trilogia. Come in uno specchio appartiene al periodo precedente, poi viene la rottura." 
 
Ecco un link utile che riporta le fonti: 
 
 
Questo robusto bianco e nero non lo dimenticherò mai. L'ambientazione è sublime, con quell'albergo gelido e ostile, massiccio, dalle mura ciclopiche che annientano lo spettatore. Lo stesso tema dell'incomunicabilità tra i personaggi, di cui tanto si è parlato, si dissolve di fronte all'enigma di Timoka, che è una sfinge destinata a restare inesplicabile per l'Eternità.    
 
 
Intimità incestuosa tra madre e figlio  

Ancora una volta siamo di fronte a un film che oggi non potrebbe più essere girato, nonostante il potere della censura fosse più forte in passato - un paradosso davvero singolare che ha cause complesse. La soluzione del paradosso è questa: gli argomenti di suscettibili di essere censurati cambiano nel corso dei decenni. Ci sono cose che un tempo passavano in cavalleria e che oggi non possono nemmeno più essere pensate. Ci sono cose che oggi passano in cavalleria e che un tempo non potevano nemmeno essere pensate. L'accusa di incesto e di pedofilia sarebbe subito pronta a scattare per il regista, che non avrebbe modo di difendersi. Le sue opere finirebbero disprezzate e gettate al macero a furor di popolo, data l'ipersensibilità che regna su temi così delicati. La pellicola ci mostra infatti un rapporto estremamente morboso tra madre e figlio piccolo, con tanto di contatto tra i corpi nudi. Il bambino lava la schiena della madre nella vasca da bagno e dorme con lei senza indumento alcuno, com'è stato partorito. Una vecchia locandina, conservata nel sito Davinotti.com, dà questa efficace definizione: "Un'opera rischiosa, ai confini del lecito". Quindi aggiunge un commento: "Mai atteggiamenti ed azioni così audaci sono stati portati sullo schermo".  
 
Passione incestuosa di una donna per sua sorella  
 
Si capisce che Ester è una lesbica e che arde di desiderio per sua sorella Anna. Non potendo sopportare questo stato di cose, inammissibile per la morale corrente, si alcolizza in modo pesante per autodistruggersi. Non me la sento di biasimarla. Oggi si direbbe che si tratta di un "orientamento sessuale", ma una simile teoria non mi ha mai convinto. Si tratta di uno stupido dogma di questi tempi assurdi e buonisti, pervasi dal morbo del politically correct. Eppure le cose sono così semplici. Una donna che ha avuto tante delusioni dai cazzi, sarà ben libera di dedicarsi alle bernarde!    
 
Interludi naneschi! 
 
I nani recitano un travolgente spettacolo teatrale, vorticando come meteore folli. A un certo punto, sulle note di strumenti musicali guitteschi, le loro figure tozze e deformi si compongono in un gigantesco bruco! Si agitano, con gli arti cortissimi. Le loro braccia sono al limite della focomelia, le loro gambe sembrano moncherini. I loro corpi distorti si ammassano, annaspando, gli uni contro gli altri, diventando qualcosa di simile a una larva di processionaria! Il ritmo è folle, dovevano essere così le danze in onore di Cibele, quelle in cui i sacerdoti in preda all'ebbrezza si castravano con le proprie mani!  
 
Censura

Com'è facile immaginarsi, la scure dei censori si è abbattuta su questa pellicola in molti paesi del mondo. Negli Stati Uniti è stato presentato come un film semi-pornografico. Questa è la citazione di una recensione dal Daily News: "Sull'incesto, l'autocontaminazione e la ninfomania, quest'ultimo di Bergman è il film più scioccante che abbia mai visto. Non potevo credere ai miei occhi." (originale inglese: "On incest, self-defilement and nymphomania, this Bergman latest is the most shocking movie I have ever seen. I could not believe my eyes."). In Argentina il distributore del film è stato condannato a un anno di reclusione con la condizionale, mentre è stato proiettato senza censure in Uruguay. 

In Svezia il film è stato sottoposto ai censori poche settimane dopo che le direttive erano state un po' liberalizzate: è passato senza tagli e ha fatto molto scalpore. Ha attirato un vasto pubblico, è stato ferocemente dibattuto e ha acquisito la reputazione di essere il film che ha inflitto la prima grande breccia nel "muro della censura sessuale" del cinema svedese. Nel giro di cinque anni, la censura cinematografica era diventata una formalità. So sono levate voci per richiedere l'abolizione della censura, ma con l'aumento dei livelli di violenza cinematografica alla fine degli anni '60 l'opinione è cambiata, agendo meno sulla nudità e sul sesso ma in modo molto duro sulla violenza. La censura statale è stata abolita soltanto nel 2011, un secolo dopo la sua introduzione.
 
Questi sono i tagli inflitti in Italia:

1) La madre che dorme nuda assieme al figlio.
2) La protagonista che assiste a baci ardenti e un rapporto sessuale completo tra due amanti nel teatro, con la donna bionda impalata nella posizione detta cowgirl.
3) Il seno nudo della madre spiato dal figlio attraverso il buco della serratura.

Queste sono le alterazioni inflitte in Italia:

1) La parola "chiesa" viene sostituita con "scantinato", per evitare che un luogo consacrato venga ad essere visto come teatro di incontri sessuali (a dispetto del fatto che esistono le chiese sconsacrate e che spesso vi si svolgono tregende!).
2) Nel monologo in cui Ester dichiara il suo disgusto per gli uomini, le parole "sangue e muco" sono sostituite con "ormoni e uomini", distorcendo il senso stesso dell'intervento, come se la donna esprimesse un "pentimento" per la propria sessualità.
3) Nel finale della versione originale il bambino legge da un dizionario una parola della lingua di Timoka, hadjek, senza glossa alcuna, quindi ne pronuncia mentalmente altre due senza che si avverta il loro suono; nella versione italiana invece pronuncia ancora la parola hadjek fornendone la traduzione: "anima". Quando Bergman è venuto a sapere di questo cambiamento nella versione doppiata in italiano, è andato su tutte le furie. Disapprovava la che il vocabolo hadjek fosse glossato con "anima", perché a suo avviso introduceva nel film una lettura spiritualista che egli non aveva assolutamente inteso dare. Detto questo, sono convinto che sia stato Andreotti in persona a imporre la traduzione della parola hadjek come "anima" e a diffonderla. Egli fu a lungo l'incarnazione della censura in Italia: visionava infinite ore delle pellicole più disparate, decidendo cosa poteva passare e cosa non poteva passare. Non dimentichiamoci cos'era il Paese in quell'epoca stramaledetta. Non mi stancherò mai di ripeterlo: basta ascoltare la canzone Nera dei Varunna per capirlo! Mi bolle il sangue se penso che c'è tuttora una critica cinematografica di Comunione e Liberazione fondata sui dettami antreottiani. In diversi siti afferenti a tale area la versione italiana alterata del film bergmaniano viene considerata originale! 
 
Curiosità 
 
La scrittrice e attivista politica Susan Sontag ha commentato: "Ancora una volta, Ingmar Bergman avrebbe potuto voler dire che il carro armato rimbombava per la strada ne "Il Silenzio" come un simbolo fallico. Ma se lo avesse fatto, sarebbe stato un pensiero sciocco". E ancora: "Coloro che cercano un'interpretazione freudiana del carro armato stanno solo esprimendo la loro mancanza di risposta a ciò che c'è sullo schermo"
 
 
L'enigmatica lingua di Timoka 
 
La lingua di Timoka è molto densa e complessa. Pone seri ostacoli a qualunque tentativo di afferrarne le nozioni basilari. Dall'analisi delle parole non si riesce a dedurre alcunché della morfologia. Non si trovano parole ricorrenti che possano essere interpretate con certezza come particelle, articoli, preposizioni o postposizioni. In una scena la protagonista riesce a ottenere la traduzione di un paio di parole. Una è kasi (pronuncia /ka'si/) "mano", che è una parola sicuramente uralica: finlandese käsi "mano", estone käsi "mano", ungherese kéz "mano". Un'altra è naigo "faccia", anch'essa una parola uralica: estone nägu "faccia", finlandese näkö "vista, visione", senza corrispondenza in ungherese. Nonostante ciò, la lingua di Timoka non sembra proprio essere uralica. In altre parole, un conoscitore di una qualsiasi lingua uralica non sarebbe in grado di comprendere un discorso o anche soltanto un breve testo. Non è certamente "un misto di magiaro e di lingue slave", come spesso è definita nel Web e altrove. L'autore di una simile definizione deve avere idee molto fumose sia sul magiaro che sulle lingue slave, anche se non gli si può addossare una grande colpa, dato che in timokano ci sono alcuni prestiti da lingue slave.   

Con grande fatica sono riuscito a reperire le immagini dell'intera pagina del quotidiano e persino della seconda! 
 

Questi sono titoli, sottotitoli e articoli comparsi sulla prima pagina di un numero del giornale ARAKAVSANII
 
ARAKAVSANII 
TIIMOKA INOSLIP 
Dezirohtuh stskarihl usaivthl kanzi sezier iganav savaguad I. B.  7-263.
Srotkader: Irak-Enra Namgreb 
VEIS SUTOL
Enskol paliz
UDEIZ TSEZ

 
MAKEVLIC DIZL SAGED EITSDRIS UKUNTZ PAS SATPU 
 
SMAJOREVEL USIVTA SMUKENP IRZ MAKEVLIC IZDIL TIDUAB SAJITLAB 

Itam sataj ajir
Eip akibal   ..  9

Zirdnag ituclevun sinlivak maraky smujatuas staniceil ...... 13  

Rap ulskam manimta nu meidag alein [...]utua itsarap ....   6

MACIEVS SARUJ: 
Eip adlagamats okabamdat iaäter siakabal abitrak sakeil ..... 11

Sjiebirg: Aaap-ujvstal adär arumunu mazdei  
 
GHP. Arumunu mazdeins. Vjicamrofin. Ak akinorev eterelerts sisal sajie kel rap useivtal udolav. Is amajorevei amukanap. Ijatanisorei Ajib. Useivtal utneduts. Apurg sak iabidav azdeinsel Ugiceitta umugul exiere tojemrofin uvals. Utlab sajigolodif ardetak ujatidav. Unvagi sabituat uroseforp sruk iz ulizd. Iseretni ule[...] ajevatszia use[...] [u]dolav atarotkel unasidar ma[...] seitocietap starotkel dat ira stidar rap usum omajineig iceinjezd. Os umkanap ulece una vad. Anaj Anilezdne sanimaipianeil ajokiras.  
 
MISOGLUPEN ARETEIB UAG. TEITSRIMZIAEN UVAS UTUAT IMEZVET 
 
Teijabalgas olandican urutluk at ir satuat abivizd. 
Acev abiseitap trakzduad. Sadaz sabirakas ateprizd anizta avasak akail atanurzi useivtal udiv. 
Tsugei itatilautak araksas meilketup ok sazad sanosrep anigem tlec, pa aretier orki. Umse seinizapei udak uniavid utskartrapka stitalpzi urukun osutusas arodet aretier. 
Jjvatstap isvgeinsei ujigulozer ak sazeirgaj eip avocsurgh ial sniv aradzien sabrmubnota gem unisanon tab tad. Itsilartien ra ujidin alagskeirp seisulecas terp. Os uaj at karap oginiaven ujigulozer, cip mat ra uvitom, ak thkirden, igisupneis tezitirk uvocsurz smakei is akitirk nav. 
Smamizajib staniceil ajir sinkivak meimunuaj smajepset okabamdat satuaj smugeinsas sakeil seitaceirp ezierteb umsujas abmub terp, seitsrev ikeintaniz timsesmadrizd ravudat.  
Rap ulskam manimta nu meidag arakas ra alrak. 
Alein, uzumsup. Sat sakas. Dak saneid avulk neib asisteb, sakelep atir alserk inkezdua uneak ajedivap asiagapun. Uneidiak alserk upnak soneizeir? Gap atsgua alibitsev, ellah ajib. Asev agilimseivmen tapat ak eikelep igol adigaj ekikelep. Seisidarap uksurd samsiag.  
 
RAP ULSKAM MANIMTA NU
 
DAP ABINEIVAS AGINIA VIREDO  
 
Dap. Abineivas. Aginiav. Inredom Igorei otan. Snedt saniprut tidav ujinatirbleil. Ajiragnu sanis sanirpitsap. Sakessekinskeirp. Svores adav ureimen unaseipspa ugiops skeintsev sijagzia. Sazabrhp ucavmurtsua meikaindar ajirdeivs at majorpoj satuj arpits sordrav sozad. 
Sajitlab saruuj arsark otseipspa otub av anetkil soglupsta akialujibzolpske. Idiev sanis, ajiserped nu sabiv ansap sisatepuk sajivtal ulkätspa smujorutskar neidos ak amasemkes. 
Smujatuas, irmeidosak dagenurak sijomsuj smujidareip siakabal. Ukevlicarak sjatecovorp sjeceaset stapsatnu sneiv siklumiraniz entanicinzi ukevlic smujeduaz kitjigasz i samodsisuj akibal, abrideibas ajanspivap majajkuas mentemosuj sijedrid. 
Zirdnag sinlivdakatir uizuvarpap smatsizapen skeirpeiat ateserdarap seisudatei ajebirganiv vun.  
 
Dris abizduard agiragia, isugua otsrepam arsakibal. 
Isierk emuajsuvas sagedei mamuktion magimiziav
 
Skagrad sneide its 
AGINOA TREP         

Otonevipa ujikan anasmirgap 
 
Sajatonivpa sajican utslav 
 
Ukeintiagzdil adrav amuvedzu sijitskarap naivtal cisum sabic einvedzi, skeinsapt anacnakj a. Idäk ivitom isudeipts anacnak, uginuk adas adeiv. Seitzeirg eip sabirdeibas idak ir aniv etseitap. Ikulon van itsi smakasap tojezi on atskarträkap arutas. Itol imajolezon utub. Utskarträkpa utub sasujetkip alakiev. Seseretni - tkuarträp aretier arok itatiunitnok zdil ra ot satmenzu sabitsias. Sneiv remot ri sridars - anacnak salev ial aretier sirok sotobraden. Aretier adrav ätjo sanasobrad tose aliezi akeiniskam adrav. 
Anasoglup irpits idrav, meiruk rav tedlibta iakit adat asap adeiv. Smujanigem tanisulkpa useivtal umseizd ri arodoet arag anasoglup. Ial ot utevitom, sajatspaäj eip arag aniv semizon useivtal smatorp, arempa ok. Jualta atskarkial sajels. Smums ri izduad iliczi arok salskam iratsiem. On meit titiakszu rav iakit ajedep akial sentoskriv. Amrip atrak sluap suvzoj - aniv uloks tsizap srtak useivtal sratsiemrok, slime siliaknlem uksives uteiv siaklams sikizum sfloda eleba seijisualk aniv saravxumseizd ... 
Avatsas aniza nagzeid alibatsen arok sutrecnok. Uzdras sator iriv oleczi anivlac arosier sanaseirgta. Sajatson sabicit smujaniceilpa sajivlat ientokan okrapsmum atskar adagnuaj smujokiras adrofdarb. Teijodetz uktevsmeiz iajicka setilge ajibrok snedt saniprut tidav ujinatir bleil sodrav sozad.

Utorui zilrakj 

Utorpasen sujsezil iriravs ucatiak sotidlipeip agimialumse sijebirg, utub seiruak tatorpasen eimirpsalev mazebor senetmizd ulabagleil utedrizd katarpbales. Idriasaki maravzu sumujoniz igizduard atiszu iginilp seiteijepuren skameipgan usumiar tapatunodrad ulabagaleil rapsemdat. 
Sezdrazia igraszia sasujagap ibasak.  
 
Questi sono gli articoli della seconda pagina del quotidiano. 
 
Timsedciep irakav starefer mein cepat 
 
Timsedciep useivtal sabirdeib sadanak sukariav sudaggep isujezinagroon, sumujokoras sititlev meikamajorevei meikeinjed. Irakav isuvulk meikeintskar isuvugei nuilanoicidart ubiguata tapunudag spoksatolimei useivtal segeintskar seredagirb, sanasmizd ajezdsaniv meisivsmumirilet iratmeiacevak ilimnuvivut omajorevei. Tonimeip iceintskar seitorecta sansmizd tub salos starefer setiliag enezduard subrad acamal irautub atevatsrapira. Meiletugul ukasap serosizersadlim atedutseiabid asidirpson, sonasil adeip asikup satjetlev saneidsupcep. Tubsalos meisuguaeip mein reb cepat ukasev abidavap avirbajifi sitizdur sjatidav sukeintamaliad ubraslas atezderap elazullatsirk, sotrdatszi rav seitadaget. 
Snizdritedatszi ajeeiujed ukizon seisatszuizier makaleil oksituataor ianasanidog urivarak tanizamas isokeiteip umszeizd unaksta uktevs matrecnuomaksta. Smugilsanor stkeiton sidualp erakaveip usrum sanas[..]ieb [.]sivm[..]nas sabiceilpa, azdeinsziakaceveblug eteinlakslip mabibradon aruksnugn, ierecta sajidegart ujvrud askeirp inskuz meineitneg unasanisirfta steninmamukas. Vasaksadiab uksivesta sonasoneiv ujmodapar ubeimeivas tododrapzi sjid sajicavmuteir, idajedat tonizam sanasoneivpa allogredcep uteilrasajicamrofin tsarpas. Rautub tamurureim otordeibas sajicapuko sabiseit inskortudaken utlecen izebnit oteduart, ujicavmurtsua sototerpen iseicav murtsun. Ujmodap utizduarrap silesdaveip sajivacuterir. 
Amzaderasen amujatuaj entokam seitojoterp umutslav sajilgan amujatuaj uvas stap unasonetsi sakmamuras, tanizdilon iginiev samajepsei tocuartrap araksojeziersap utsirkeipen kitapteibzia arjoteksir izirkujeskei zeirgap urugumvas. Iajilgna isivun adarzia sijerut satgåesziav italkta sijanur meitknup, sonaspakeip ajogritzi tonizpilon meimukieton igivedzien aravzu ilgeivtrakuv suriecajiam sana satsatama meigidiapsei meitsetorp satkaszu. Tojokesedlav mamujamisor siktevsabiaraktaen ukeinidmirtozam sijeduabz ujivtalzcels sovizd atlevzur sabiraktaen uzird.    
 
Sjevedzi onsadiab rapsasilgna asidlav 
 
Sanasedlepsub setskicasratsiem iaktieltalgeiv akuaj sarasav anasedlepriatods sentemorsarasav usein eniluas, sabisnecas enebardis sajiladeip stiaksukeinbilad tozdeins rapeser etni asalpuseinuaj sanasedlep mabisnecas. Isuved imsor, eitrops useivtal iabineivpa tezinagro setskicatatseim iaierapsiv iapvrg ibradskeirp utkietonen todleptuak sumurag majerav. Suzduad ulitsutpokzi selevesujivum udirgni ugrebiudiatilat suticnudil sabisnegas uloksuvas akadarsemizap sajetluksuvas akadarsemizap sajetraksdag sakiremalameiz setskicaratsiem akiteltalgeiv anasedelp susivaruk asinet. Sasuktionsudag usevuteil suniamrap sezinag orasavamakam somujokiras sukeinsapi ulitsutpokzi imaciet selevesujiv. Umudililat sabisnecasuloks adarsemeizap sakiremaleåeiz sajetraksdag akitektakgeiv setskicasratsiem susuvsaruk, asenit niana sedlep useivuteil useivtalsuniamrap sezinagorasav amakansomuj okirasarasav. 
Cepatinuagi ilodokubineiv usumusivsajat useivtal sadan dodajsubteiks, ajibedakasalp amripukatedlep kasajiaruk sonedusokalizd omripardagat uajseitovatag unasanigemzi ukeppsom rip useivtal sets kic asratseim skiton sapurg umujetkelpmok iteizucnarf akilapokniram aj inezizisuin iteizucnarf, irapenimda suzduad torevmajerav suticumudil ilat uberbidiat selvesusiv sukeinapic. Lits utpokzimac metskic asratsiem mamrip enebarbis ucnatsid sumurag majerav suzduad imaciet sukeimsapi udiatseleves ilatugrebi. 
Sakireåaleåeiz saketriksdag akiteletalgeiv rasajokir imanibidziensajokir, ubicitarap esentsevskeirp sakaseiruk zierzad sacevlicajaleil mezduaap. Satmizd neivzird idajedat utrezd imanibidzien imadaituszu esentsevskeirp semialen saleilri neivra, ineizdels savasmirp igliemteb onakras umasnakei umseirb satuajonskeirpititskarzu misovozdeip esentsevskeirp unemuarts unairetibserp acinzab imujoplakveid sezduard adagsalev seititevsei ajaticam, senebardis ilazira.  
 
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Smujanosorei soaksisul admirt imadovizd nuizeibzsem ubdioksatuat rapmajanur zdud ubimaseiceipen sabipoksis ubipokadas, tebubitevs matsrimzis trakzadsem toselkem aladvatsas amamen tean satam irsvren sabivizdnu aladvatsas sdravaruk siteivtal. 
Siazam satib sotskarkial sadmirt smasal, sutama sumazder meneien sauatsavas eipsarut atslabta sumukasap sotsusiv ianasidar sumuskasapzeb utubsemeiruk, srabutiautaknertzi sabinag amusevs siteivtal siazamsis. Tevatsap uteraven arukzebsat sajicazinagri nusezduard tkiton uteraven sedarzi imujokiras, sotskarkial ijevedzi utskarkial rapsutrub dotrapitseips. Atsataj unecanivs siazamdak aneidajat seiseseretnien matamargira ubipok sadmirt ujatisal skurteip meitskarkial, suseituatseisujerecta sarecta sot irsajicazinagro salartnecusum udnof sarutluk sasujodievzi sabiarak. Taen rikseip majici dart matka sap meikeintskar, meijatonzelg imajamodeien sockatspa sotrug tanizdcazi zierdak asarpen kartav abradagli sanzelg sajicizopmok, silikseisveid sabimeivpa salanoican useivlat sajimnakras. Spokidagicep stskarlaiceps sezirap ajitrap asodlav iraisukiet udravuvas ojetraksdag sajtrap ovitavres, nok osujemakszi ukeindarst zuidroka eijedep ojetrak sdaguvas oniraial sajitrapsavas smajemitza. Ajiradzi aminamrap okagidiapsei seijizrivzi siajeniszdil kamprut sjatidav sosrutta udrav sivemojsan setrevmeiruk satiradzi ujetarpteil smunitza uniamrap usujibat amibaseiceipen, ukepsjenizd majagiravs seisgiebzi manaselev akialyudag uzadseis tobalzualos ukeindarts. 
Amunitza isujidar zu sutatluzer sugideb sutatluzer sajozid sanasidlav ojatovizdei sanasozidis smazdeilon savxotozop ajtrap, asodlav iraisukiet udravuvas ojeraksdag sajitrap rapsasligna onelutsev ureinexni subradskerpvxies ukinhcetnu. Uzdanav mugnav ajlgana adrofdarb saretsaknodira asotsrugonen, sukilapruk iguardareim siteicemsrudas sjevedzi asotsrugonen, ukinhcet subradskeirp isukiet asodlavxira ianasorakpa sajizavmi onsadiab atskarkial smuvedzu.     
Ak sazeirgaj eipa radzien 
Sniv tskirden mat ra nav 
 
Rap ulskam manimta nu meidag arakas ra alrak. Alein, uzumsup. Sat sakas. Dak saneid avulk neiv asisteb. Sakeleb atir alserk inkezdua uneak ajedivap asiagapun. Uneitiag alserk upnäk soneizeir? Gap atsgua alibitsev, ellah ajib. Asev agilimseivmen tapat ak eikelep igol adiagaj eikelep, seisidarap uksurd samsiag. Sojas ukelepte utua sojatakzia sogol. Samsiag anasidiag itsarap ajemizon ugikremzeb unasilk meinetiag ial uterav. Tkas tadrrst teb ekinuaj inkezdua ot ajotnam igiseiten sotinamej saptel ruk ajadarst meiledomliak rukum. Ledht irtuaj ajagersp sazam amugug sanimsark samarodhtszi umugijam samadisiarta sadolva izad trakuv as ajekem zu. Utsivania uginbradruk sanizup savas sanakson itar. 
 
Alserk ajanigemzi zu selojiv izleib neiv meivin sajoneiveip. Sajitrotavresnok ajib siganrap. Zu ujimedaka sajevak ellah riksuzduad sudag ajecifinos rep silrak sgedap uvas onslag urugif ezeir otengizer. 
 
Ogitep uneitaks igirutta otanipuk usoripap. Meikial animta divap alrak alien akelep atir skelep. Atsuasap ukual izmav tuipar ugulk unizorg akor: unlip meileputrak satajb. Skeinmias atiron ukual abrad utub. Siminap izdil ieceimias uleputrakira uzorg ial, anuaj. Asevsun solkatspa ujatuaj osrap ostarapen utaks marut maregej miretetsaruj maniv suleputrak atus majam. Oken askamen trakrto tipuatet skeinmez apuat ulkes arasavap. Ialkes salkes iduarg lug sasraksniev uzumuvas ucat udak uneid ulepvtrak? 
Unizorg sriav asenen zu olarugif zuteb ovitarokep ucinbrad asapatmuj eroks savasrok sivrud ajib. Sirevta meisiv meit mak. Meinkez duad sasuk anzi sanasarpasen i kial ajib dak saneis akito saiarps. Satsiks sasanu sanis ubivirb alsmak dakizad arexzia seviszia meisiv zu. Meikial izad sracvtap eip acinbrad levteb izad meipakz sgedap aselkemzu ucinbrad zamvis itsivania. 
 
x
 
Teitsrimziaen uvas utuat imezvet. Teijabalgas olandican urutluk at ir satuat abivizd. 
 
Acev abisetitap trakzduad. Sadaz sabirakas ateprizd anizta avasak akial atanurzi useivtal udiv. Thugei itatilautak araksas meilketlp ok sazad sanisrep anikem tlec, pa areter orkt. Umse senizapei udak uniavid utskartrakpa stitalpzi urukun osutusas arodoet aretier. Ukeintiagzdil adrav amuvedzu sijitskarap naivtal cisum sabic einvedzi, skeinsapt anacnak a. Idär ivitom isudeipts anacnak ugunik adas adeiv. 
Seitzeirg eip sabirdeibas idak ir aniv etseitap. Ikulon van itsi smakasap tojezi on atskarträkap arutas. Itol imajolezon utub. Utskarträkpa utub sasujetkip alakiev. Seseretni - tkuarträp aretier arok itatiunitnok zdil ra ot satmenzu sabitsias. Sneiv remot ri spridars - anacnak salev ial aretier sirok sotobraden. Aretier adrav ätjo sanasobrad tose aliczi akeinilskam adrav. Anasoglup irpits idrav, meiruk rav tedlibta iakit adat asap adeiv. Smujanigem tanisulkpa useivtal umseizd ri arodoet arag anasoglup. 
Ial ot utevitom, sajatspaäj eip arag aniv semizon useivtal, smatorp, arempa ok. Jualta atskarkial sajels. Smums ri izduad iliczi arok salskam tratsiem. On meit titiakszu rav iakit ajedep akial sentoskriv. Amrip atrak sluap suvzoj - aniv uloks tsizap srtak useivtal stratsiemrok, slime siliagnlem uksives uteiv siaklams sikizum sfloda eleba seijisualk aniv saravumseizd ... Avatsas aniza nagzeid alibatsen arok sutrecnok. Uzdras sator iriv oleczi anivlac arosizer sanaseirgta. Sajatson terp sislab ujatisal usum sabigit skeps. Stsev uktevsmeiz. 
 
Zu rut zeb adiev 
terp sazuap raot 
 
Siatevs sabicit smujaniceilpa sajivlat ientokan okrapsmum atskar adagnuaj smujokiras adrofdarb. Teijodetz uktevsmeiz iajicka setilge ajibrok snedt saniprut tidav ujinatirbleil sodrav sozad. 
Dap. Abineivas. Aginiav. Inredom Igorei otan. Snedt saniprut tidav ujinatirbleil. Ajiragnu sanis sanirpitsap. Sakessekinskeirp. Svores adav ureimen unaseipspa ugeips skeintsev sijagzia. Sazabrhp ucavmurtsua meikeindar ajirdeivs at majorpoj satuj arpits sordrav sozad.       
 
Cosa davvero bizzarra e oltremodo sorprendente, uno degli articoli riportati (intitolato Sjevedzi onsadiab rapsasilgna asidlav) è corredato dalla foto di una moneta celtica con la figura di un cavallo stilizzato e deve quindi descrivere un'importante scoperta archeologica.  
 
Riporto nel seguito gli annunci pubblicitari che compaiono ai due lati della stessa pagina. 
 
1) Primo annuncio sulla colonna destra: 
 
SAKASAP 
 
ATSKA SABALEZ 

2) Secondo annuncio sulla colonna destra: 

AJICAVMURTSUA 
UCINZABSTOLET 
SENZGIAVZ 

SNUJONPAS

      EDARZION 
      METSKLUP 
      11.00 - 23.00 

3) Terzo annuncio sulla colonna destra: 
 
. ALANOICIDART .
UNAKSOM UK SIVIJE PORIE 
ARAKIZUM UIED ABAL 
ALAMOD OT NORET 

4) Quarto annuncio sulla colonna destra: 

MAJO PLAKAF ENTRAKPA 
Snaz Ustrebla 
Att Ecculur 
UH  1 - 021 
UMAD SNOCASREI ZIRF ATNEV 
Evadnale Romtslev ROOLB 
      ES 4 - 421 

5) Quinto annuncio sulla colonna destra: 

E. G A, PELEA UVAS 
SIVATSRAP 

      SMIL KRAK 
 
      SAJAM - 0 - 21

6) Sesto annuncio sulla colonna destra: 
 
VJAM IKEIN SAPT 
 
SA: 1 - SA: 2 - 

SNIPEIL 
UEY - 508

7) Settimo annuncio sulla colonna destra: 

RELLEHCT AB 
    WEIVRIAF V. D. 
         EL 8 - 62

     P. AMLAP
         EL 8 - 63
8) Primo annuncio sulla colonna sinistra: 
 
SINAJ SILURIG 
- ONAAKS - 
SEREIVALK
       EL - 8 - 66
 
9) Secondo annuncio sulla colonna sinistra: 
 
STRCNOK 
 
J.S. BACH 
 
MEREIVALKEIP 
Divra Gebnini  

Anasorapskdirpei
Ukupsutolnu
Musolakiev 
Llkst  -  20.00
 
Si noterà che nell'ultimo annuncio è presente il nome di Johann Sebastian Bach. Ester, che fatica molto ad apprendere alcune parole della lingua di Timoka, trova finalmente qualcosa in comune con quella città sconosciuta quando sente la musica di Johann Sebastian Bach trasmessa dalla radio. Il cameriere le conferma di conoscere il compositore, ripetendone il nome.
 
A questo materiale possiamo aggiungere altre attestazioni sparse tratte da sequenze del film. Sono state trattate in un articolo scritto in ceco. Questo è il link: 
 
 
Queste sono le voci riportate nel sito ceco dall'utente Zababa con le sue glosse tradotte (ho escluso i titoli e pubblicità del quotidiano Arakavsanii, già riportati sopra):
 
1) NITSEL STANTNJON PALIK. - una scritta sulla carrozza
2) [Ti:moka röče tra:nses] - annuncio della guida prima dell'arrivo
3) ARKIM STAJK - pubblicità per i sigari 
4) L. X. YXIKOWA - sopra il negozio (nome del proprietario)
5) LAMGI ISHTAR - sul poster (potrebbe essere un'allusione alla
    dea sumera Ishtar?)*
6) AKIET BARS - nome di un bar 
7) TAXA - forse l'ufficio di cambio?
8) UŽIČKA [...] SLJIVOVICA - su una bottiglia di liquore di prugna**
9) SKAJNOK - su una bottiglia di superalcolico 
10) KASI - "mano" (traduzione) 
11) [mu:sike] - "musica" (traduzione)
12) NAIGO - "faccia" (traduzione) 

*Ishtar è una divinità femminile babilonese, la sua corrispondente sumera è Inanna. Curiosa è la somiglianza tra la parola LAMGI e il sumerico lam "lussuria". Sembra quasi che il titolo significhi "La lussuriosa Ishtar".  
**Sembra che si tratti di una bevanda d'importazione, prodotta nella città serba di Užice. La scritta completa a quanto pare è questa: UŽIČKA <PREPEČENICA> SLJIVOVICA. La lettura PREPEČENICA è molto incerta. Guardando i fotogrammi, si vede che l'etichetta è sfocata e sembra piuttosto doversi leggere DOMAĆA. Il problema è che, essendo una bevanda di importazione, la scritta è con ogni probabilità in serbo.
 
Peculiarità fonotattiche 
 
Si nota la frequenza altissima del dittongo ei e la rarità di altri dittonghi, come ai e ui. Non si capisce perché a volte si scriva ai (come in naivtal) e altre volte si scriva aj (come in SKAJNOK). Ho ragioni di supporre che ua sia invece un iato.
Si nota l'assenza di armonia vocalica, il che è già sufficiente a far sospettare che la lingua non sia affatto uralica - anche se tale caratteristica non è più presente in estone. Le vocali sono sette: a, ä, å, e, i, o, u. La vocale ä è abbastanza rara e non è una variante di a ricorrente in contesti determinabili: è un fonema a sé. La vocale å è molto rara e ricorre soprattutto in gruppi complessi di vocali. Non è chiaro se sia un fonema a sé.  
Va notato che alcune consonanti rare (come x) e alcuni gruppi consonantici inusuali (come tl) tendono a ripetersi in parole che si trovano nella stessa frase o in frasi vicine.

Alcune parole ricorrenti: 

adrav (6 volte) 
ak (6 volte)
alserk (5 volte)
aretier (9 volte) 
ra (7 volte) 
rap (6 volte) 
sijebirg (2 volte) 
sneiv (2 volte)  
suzduad (3 volte) 
ujigulozer (2 volte) 
useivtal (16 volte) 
utub (6 volte) 

Va notato che alcune parole ricorrono molte volte in tutto il testo (ad esempio useivtal), mentre altre si ripetono soltanto nella stessa frase o in frasi vicine.
 
Queste sono alcune alternenze certe, sicuramente non casuali (ossia significative): 

admirt / sadmirt 
aginia / aginiav 
ajir / ajiragnu / ajirdeivs 
anacnak / anacnakj 
aratsiem / aratseim 
atskarträkap / utskarträkpa  
mazdei / mazdeins 
sabisnecas / sabisnegas 
sajicazinagri / irsajicazinagro 
sanasmizd / sansmizd  
sanasoneiv / sanasoneivpa
sanis / sanirpitsap 
setskicaratsiem / setskicaratseim  
siazam / siazamsis / siazamdak 
sodrav / sordrav
ulabagleil / ulabagaleil  
ukevlic / ukevlicaras 
uterav / uteraven 
utorui / utorpasen 

Queste sono alcune alternanze che potrebbero essere non casuali (ossia significative): 

adrav / idrav 
ajtrap / sajtrap 
arotier / arosier / arosizer  
atarotkel / starotkel 
avocsurgh / uvocsurz 
eikelep / ekikelep 
mazdeins / azdeinsel   
 
Questi sono alcuni possibili morfemi:  

aji(r)- 
-ap  
-av 
-dag 
-dak 
-dua 
-duad 
-ei  
-gaj 
-izd  
-pa 
-rap
s-
-suj 
-ta  
-ua 
-uaj 
-zi  
-zu
 
Prestiti da altre lingue 
 
Dal gentile e anziano cameriere veniamo a sapere che la parola timokana per indicare la musica è muusike /'mu:sikə/, che ha una sibilante sorda, a differenza del tedesco Musik /mu'zi:k/. Forse è un prestito dall'estone muusika, che parimenti ha la sibilante sorda. Questo deve essere uno dei pochi prestiti, dato che nella pagina del quotidiano Arakavsanii non se ne riesce a identificare nemmeno uno. Possiamo supporre che Igorei sia una forma declinata dell'antroponimo russo Igor, anche se la cosa  è ben lungi dall'essere certa. Nel materiale trattato nel sito in ceco troviamo alcuni prestiti sicuri: BARS "bar" e TAXA "ufficio di cambio". In ogni caso la percentuale di lessico preso a prestito sembra essere bassissima.   

Un possibile numerale  
 
In alto a sinistra sulla prima pagina del quotidiano Arakavsanii leggiamo la scritta VEIS SUTOL, che sembra proprio indicare il prezzo. Possiamo associare VEIS all'estone viis "cinque"; è possibile che SUTOL sia il nome di un'unità monetaria di Timoka. L'estone viis deriva dal protofinnico *viici, a sua volta dal protouralico *witte "cinque". È imparentato col finlandese viisi "cinque" e con l'ungherese öt "cinque". L'estone veis è un falso amico: significa "bestiame". La domanda è sempre più angosciante. Perché ci sono queste corrispondenze sparse tra le lingue uraliche e il timokano, pur essendo enormemente maggiori le differenze? 
 
Conclusioni sul timokano 

Esistono regolarità, esiste una fonotattica. Non si tratta di parole generate a caso. Deve essere una lingua vera e propria. Fino a poco fa ignoravo chi fosse l'autore di questa conlang. Ebbene, sono riuscito a risolvere il mistero: è stata una delle ex mogli di Ingmar Bergman, Gun Grut, a essersi presa la briga di costruire questa lingua, con cura estrema, per poter comporre addirittura un quotidiano. Era una traduttrice di professione e una linguista specializzata in lingue slave. Eppure non ha divulgato alcun vocabolario timokano. Ci si può chiedere il motivo di tutto questo. Dal punto di vista della logica di mercato imperante nel mondo, quest'opera sarebbe del tutto incomprensibile: comporta una notevole fatica per non averne in cambio alcun vantaggio concreto. 
 
Etimologia di Timoka 

In estone timukas significa "boia". Il genitivo singolare è timuka "del boia". Alcuni esempi tratti da Glosbe.com

See oleks sama, mis nõuda surmamõistetult timuka palga maksmist! "Questo equivale a far pagare il salario del boia alla vittima!" 
 
Timukas vaatas üles ja nägi oma poega võllas rippumas. "Il boia sollevò lo sguardo e vide il volto di suo figlio rivolto verso di lui." 

Verine Timukas kõnnib oma töntsidel kondist jalgadel läbi katkust vaevatud Londoni tänavate... "Il Boia Sanguinario cammina sui suoi piedi scheletrici, per le strade invase dalla peste di Londra." 

Klassikaline lugu: timukas kiindub ohvrisse, kellele ta ei suutnud lõppu peale teha... "Classico, il boia che si affeziona alla vittima a cui non è riuscito a dare il colpo di grazia." 

See on temast väga lahke... kuid pole paslik, et timuka mõõk vapra ser Gregori elu lõpetaks. "È molto gentile da parte sua... ma la mannaia del boia non è la giusta fine per il valoroso ser Gregor Clegane." 

Ma maksin timukale koosveedetud aja eest. "Ho pagato il boia per poter passare del tempo con voi." 

Aga mida sul ei õnnestu mõista, on see, et see olid sina, kes söötis timukat, kes lõpuks sinu järgi tuleb. "Ma quello che non capisci è che stai nutrendo il boia che prima o poi verrà a cercare te." 

ettepaneku esitaja. - Lugupeetud juhataja! Sel ajal, kui meie istume siin istungisaalis ja peame tähtsaid arutelusid, töötavad timukad Iraanis nii, kuidas jaksavad. "Signor Presidente, mentre siamo seduti in quest'Aula indugiando in grandi dibattiti, i boia in Iran fanno gli straordinari."
 
Tuttavia vediamo sulla pagina del quotidiano Arakavsanii che il nome della nazione è Tiimoka, con una vocale lunga /i:/. In estone la lunghezza vocalica esiste ed è distintiva, eppure timuka "del boia" ha la vocale -i- breve. Sembra che le cose siano andate così: Bergman avrebbe preso un libro sulla lingua estone da uno scaffale della moglie Käbi Laretei, aprendoo una pagina a caso e soffermandosi proprio sulla parola timuka. Avrebbe poi chiesto alla donna cosa significasse quel vocabolo e lei avrebbe risposto proprio "del boia". Questo aneddoto, riportato da IMDB.com, è sufficiente ad attenuare il mio scetticismo sull'identità semantica tra il nome della città di Timoka e l'estone timuka "del boia". Probabilmente il toponimo avrà tratto la sua origine da un antico etnonimo, in cui il Carnefice era il capostipite della Nazione. 
 
Ricerche aberranti! 
 
Google non ha affatto gradito le mie ricerche di frasi nella lingua di Timoka e si è bloccato presto, avvisandomi che è stato rilevato un traffico anomalo! L'idea che mi sono fatto è questa: qualcuno nel mondo utilizza questa conlang come codice per trasmettere messaggi segreti. Ecco perché tutto è andato in tilt.

sabato 20 marzo 2021

 
BRIVIDO CALDO 
 
Titolo originale: Body Heat
Lingua originale
: Inglese
Paese di produzione
: Stati Uniti d'America
Anno
: 1981
Durata
: 113 min
Genere
: Noir
Regia
: Lawrence Kasdan
Soggetto
: James Cain, dal romanzo La morte paga doppio
Sceneggiatura
: Lawrence Kasdan
Produttore
: Fred T. Gallo 
Produttore associato: Robert Grand 
Produttore esecutivo: George Lucas (non accreditato)
Casa di produzione
: The Ladd Company
Distribuzione in italiano
: PIC
Fotografia
: Richard H. Kline
Montaggio
: Carol Littleton
Effetti speciali
: Howard Jensen, Hal Bigger
Musiche
: John Barry
Scenografia
: Bill Kenney, Rick Gentz
Costumi
: Renié
Trucco: Robert A. Sidell
Interpreti e personaggi:
    William Hurt: Ned Racine
    Kathleen Turner: Matty Walker
    Richard Crenna: Edmund Walker
    Ted Danson: Peter Lowenstein
    Mickey Rourke: Teddy Lewis
    Kim Zimmer: Mary Ann Simpson
    Carola McGuinness: Heather Kraft
    James Allen Preston: Detective Oscar Grace 
    Lanna Saunders: Roz Kraft 
    Jane Hallaren: Stella 
    Michael Ryan: Miles Hardin 
    Larry Marko: Giudice Robert Costanza 
    Deborah Lucchesi: Beverly 
    Lynn Hallowell: Angela 
    Thom J. Sharp: Michael Glenn 
    Ruth Thom: Sig.ra Singer 
    Diane Lewis: Glenda 
    Robert Traynor: Curatore della prigione
    Meg Kasdan: Infermiera 
    Ruth P. Strahan: Betty la governante 
    Filomena Triscari: Hostess da Tulio's 
    Bruce A. Lee: Uomo sulla spiaggia 
    Ramiro Velasco: Trio cubano 
    Thomas Choy: Trio cubano 
    Servio T. Moreno: Trio cubano
Doppiatori italiani: 
    Renato Cortesi: Ned Racine
    Rossella Izzo: Matty Walker
    Luciano Melani: Edmund Walker
    Mario Cordova: Peter Lowenstein
    Sergio Di Giulio: Teddy Lewis
    Melina Martello: Mary Ann Simpson
    Angiolina Quinterno: Heather Kraft
    Vittorio Congia: Detective Oscar Grace 
Titoli in altre lingue: 
    Tedesco: Heißblütig – Kaltblütig
    Francese: La Fièvre au corps 
    Spagnolo: Fuego en el cuerpo 
    Portoghese (Brasile): Corpos Ardentes 
    Portoghese (Portogallo): Noites Escaldantes 
    Polacco: Żar ciała 
    Russo: Жар тела 
    Finlandese: Huuma 
    Ungherese: A test melege 
    Turco: Vücut Isısı 
Budget: 9 milioni di dollari US
Box Office: 24 milioni di dollari US
 
Trama: 
Una soffocante ondata di caldo avvolge Miranda Beach, in Florida meridionale. Ned Racine è un inetto avvocato, che però la sorte ha favorito, dotandolo di un immenso cazzone. Questa palpitante e turgidissima arma di carne permette all'uomo di supplire alle sue palesi deficienze intellettive. Ha molto successo con le donne: è manipolabile. Sembra che tutto gli vada per il meglio. A un certo punto incontra la bellissima e perversa Matty Walker (interpretata in modo magistrale dalla Turner) e inizia con lei una relazione incandescente. Il marito della donna, Edmund, ha immensi mezzi finanziari ma è affetto da microfallia ed è ai confini dell'impotenza. Durante la settimana, il vecchio plutocrate è via per lavoro e lascia la moglie da sola a casa. Ecco che Ned Racine la raggiunge e sfodera la poderosa asta. Quando la tensione diventa insopportabile, lei allarga le gambe per accogliere il Priapo rubizzo nella vagina fremente. Lui la penetra e ancheggia, le entra dentro in profondità fino a riempirla di denso liquame spermatico. In un'occasione la splendida ninfomane accoglie in bocca il glande tumefatto e lo succhia con avidità. Mentre ciò accade, la nipotina la sorprende nell'atto di fellare e resta impietrita, riesce solo a sussurrare: "Zia Matty..." La cosa creerà in seguito qualche complicazione. Sì, perché l'avvocato superdotato si lascia convincere dall'amante all'omicidio. Lei vorrebbe divorziare, non sopportando più il marito cornuto. C'è però un problema: in caso di divorzio non erediterebbe nulla, avendo diritto soltanto a una provvigione per la durata di un anno. Perché possa mettere le mani sull'eredità è necessario che il marito muoia. L'avvocato si convince ad agire, dato che l'amante gli promette di condividere con lui le ricchezze che acquisirà. Così si reca a trovare Teddy, un amico specializzato in incendi dolosi (interpretato da un giovane Mickey Rourke), ottenendone una bomba artigianale. Nella notte penetra nella casa dell'amata, ha una colluttazione con il becco e lo ammazza fracassandogli il cranio con un grosso pezzo di trave. Il cadavere viene incellofanato e portato fino a un capanno nautico. La bomba viene fatta detonare e causa un incendio: il cadavere finisce cremato. La speranza dei due amanti è che la deflagrazione sia ritenuta un incidente. Il problema è che intorno a Ned Racine accorrono presto due molestissimi tafani che cominciano ad assillarlo: il detective della polizia Oscar Grace, afroamericano, e il vice procuratore Peter Lowenstein, ashkenazita. Saltano fuori di colpo decine di rogne e di cavilli legali sul testamento del defunto Edmund Walker, oltre al fatto che i suoi occhiali, da cui non si separava mai, non sono stati trovati sul luogo della sua morte. Siccome il testamento è stato redatto con un vizio di forma, non è valido, quindi tutte le proprietà vanno alla moglie, escludendo la sorella del morto, che avrebbe dovuto ereditare metà delle sostanze. I sospetti di addensano sulla coppia di amanti. Trovare una soluzione sembra impossibile. All'improvviso diventa importante persino la testimonianza della bambina che ha visto Matty con in bocca l'uccello dell'avvocato. Tuttavia non ne esce nulla, perché la piccola, che è rimasta morbosamente attratta dall'atto sessuale orale a cui ha assistito, decide di non riconoscere l'uomo fellato. Gli eventi precipitano quando Ned incontra per caso un collega che afferma di averlo raccomandato alla signora Walker, ammettendo di averle parlato delle sue limitate capacità mentali. Non basta: Teddy il bombarolo, che ha fornito a Ned l'ordigno, gli racconta di una donna bellissima che gli ha fatto una richiesta simile e a cui lui ha insegnato come costruire una trappola esplosiva. Anche se l'avvocato è un tardone, finalmente arriva alla giusta conclusione di essere stato usato dalla sua maliarda. Non soltanto lei non lo ama, ma non intende affatto dividere con lui le fortune del cornuto morto! Matty lo attira dicendogli che gli occhiali mancanti sono nella sua rimessa per le barche. Giunto sul luogo in piena notte dopo aver mangiato pane e marmellata di volpe, Ned ha acquisito di colpo un acume sovrumano: vede un filo attaccato alla porta della rimessa e capisce che è l'innesco della trappola esplosiva! Quando la donna bellissima arriva, lui le chiede di recuperare gli occhiali. Protestando la propria innocenza e dichiarando il suo amore, si avvicina alla rimessa scomparendo alla vista. Subito dopo si ha l'esplosione. La polizia trova un cadavere che viene identificato come quello di Matty Walker (nata Tyler). Ned finisce in prigione, con la tazza del cesso vicino alla branda. È convinto che Matty sia viva e che il cadavere non sia il suo. Quando riceve una copia dell'annuario della scuola della donna e vi trova le foto di Matty Tyler e della sua compagna Mary Ann Simpson. Il vero nome della donna da lui amata era Mary Ann Simpson, come mostrato dalla foto, sotto cui ci sono il soprannome ("The Vamp") e l'ambizione ("Essere ricca in un paese esotico"). Tutto diventa chiaro: Mary Ann Simpson ha scambiato l'identità con quella di Matty Tyler per poter sposare Edmund Walker, poi l'ha uccisa ed è suo il corpo trovato nella rimessa! Il finale rivela che la donna fatale è riuscita a realizzare la sua ambizione!
 
Citazioni: 
 
"La vita è come la scala di un pollaio, corta e piena di merda."
(Ned Racine) 
 
"A certi uomini basta un'annusatina, e ti seguono come segugi."
(Matty Walker) 
 
"C'è un gran casino con il caldo che fa, perché la gente si infuoca con un niente. Succede di tutto, ogni momento, da quando è arrivata quest'ondata di caldo. In un'atmosfera di crisi totale la gente si veste stranamente, si sveste, suda, si sveglia stanca e non si regge in piedi… e poi tutto va un po' di traverso. Tra un po' la gente se ne infischierà delle regole, le romperà convinta che tanto nessuno interverrà perché questo è un momento d'emergenza. E ha paura!" 
(Detective Oscar Grace)   

Dialoghi:
 
Ned: "Forse non dovresti vestire così."
Matty: "Ho una camicetta, non vedo che altro dovrei portare."
Ned: "Non dovresti portare quel corpo."

Teddy: "Puoi usare l'orologeria o lo monti su qualcosa che si muove. Il botto è forte e brucia tutto come paglia. E se vuoi un fuoco più forte, spruzzaci intorno un po' di accelerante."
Ned: "Benzina normale?"
Teddy: "Sì, normale, super, quello che ti pare, avvocato. Ma devo avvertirti che questo petardo ha un gran difetto."
Ned: "Quale?
Teddy: "Lascia tracce. Anche dopo che si è fuso del tutto scoprono che si tratta di incendio doloso."
Ned: "Non me ne frega niente. Tutto qua?" 
Teddy: "No, no, non è tutto qua. Devi trovare il posto giusto all'ora giusta. Devi entrare, poi devi uscire. E cerca di non farti notare mentre sei in azione. Se non fosse così qualsiasi frescone potrebbe farcela. C'è una cosa che voglio chiederti. E stammi a sentire, maschione! Dato che mi stai simpatico, la domanda te la faccio. Che cazzo vuoi fare? Questi ordigni non sono fatti per le tue mani. E ti dico un'altra cosa, anche se ti suona come un vecchio disco. Ogni volta che tenti un colpo decente, ci sono cinquanta maniere per mandarlo a puttane. Se ne prevedi venticinque sei già un genio. E tu un genio non lo sei."   
 
 
Recensione: 
Certo, nel descrivere la trama ho galoppato un po' con l'immaginazione, espandendo a dismisura i dettagli intimi che restano chiari, pur essendo i genitali rigorosamente off camera: è un film molto erotico ma non pornografico. Eppure l'Eros è reale e sconvolgente! Ho amato fin da subito questo capolavoro! Quando l'ho visto per la prima volta, tutto il profilo psicologico dei personaggi mi è sfuggito. Non appena ho visto la Turner sono rimasto folgorato e i ricordi si sono mescolati alla sborra. Ero troppo concentrato sul torbido sommovimento delle carni per filosofare. Quando ho deciso di scrivere la recensione, ho pensato che fosse il caso di visionare la pellicola un'altra volta. Così è stato. Brivido caldo mi è piaciuto ancora di più, anche se l'età e l'esperienza mi hanno portato a un certo distacco dagli aspetti materiali.   
 
Produzione  

Questa pellicola ha segnato l'esordio alla regia di Lawrence Kasdan, che in precedenza aveva scritto la sceneggiatura de L'Impero colpisce ancora (The Empire Strikes Back, 1980) e I predatori dell'arca perduta (Riders of the Lost Ark, 1981) per George Lucas; era in procinto di scrivere anche Il ritorno dello Jedi (Return of the Jedi, 1983). Lucas gli ha restituito il favore prestando servizio come sponsor per lo studio Ladd Company e fungendo da produttore esecutivo non accreditato di Brivido caldo
 
Lo sceneggiatore e regista "voleva che questo film avesse la struttura intricata di un sogno, la densità di un buon romanzo e la trama di persone riconoscibili in circostanze straordinarie" (fonte: IMDB.com). Il personaggio di Matty Walker è stato modellato sulla leggenda del film noir, Lauren Bacall. Kathleen Turner è stata scelta per il ruolo a causa delle sue somiglianze con la Bacall, tra cui la peculiare voce roca e le bellissime gambe, lunghe e tornite. La cosa che più mi stupisce è che questo è stato il primo film interpretato dalla Turner. Era alle prime esperienze ed era già così esperta, così morbosa!    
 
Gli adattamenti del romanzo di Cain  

La pellicola di Kasdan è ispirata sul romanzo La morte paga doppio (Double Indemnity, 1943) di James Cain, che era stato adattato nel film La fiamma del peccato (Double Indemnity, 1944), diretto da Billy Wilder. La sceneggiatura di questo adattamento era stata scritta dallo stesso Wilder e da Raymond Chandler, noto autore di narrativa hard boiled. Il ruolo della donna fatale era interpretato da Barbara Stanwyck. Kasdan ha apportato moltissimi cambiamenti, non soltanto nei nomi dei personaggi e nell'ambientazione. Secondo il vecchio modo di concepire un'opera di narrativa o cinematografica, non si poteva mostrare una persona colpevole di omicidio che la faceva franca. Pur non essendo l'autrice materiale del crimine, Matty Walker ne è stata l'istigatrice. Soltanto l'avvocato che ha commesso l'atto concreto dell'omicidio è andato incontro alla Nemesi. La donna fatale del film di Wilder andava incontro alla morte per mano del suo amante, che poi confessava tutto al detective suo socio: nel finale si sarebbe dovuto vedere l'uomo che andava verso la camera a gas, a pubblica edificazione. Matty si ritrova in Brasile a rilassarsi sulla spiaggia e servita da un uomo che sicuramente era usato anche a scopi di sollazzo.       
 
 
Bellissima fellatrice   

La Turner fella il fallo gigantesco dell'amante davanti agli occhi della nipotina di sette anni, che rimane allibita, incapace di staccare gli occhi da quell'azione tanto stravagante e portentosa. La zia lo ciuccia, come se fosse un biberon. Lo ciuccia come se non ci fosse un domani. Lo fa perché ha bisogno di affetto! Oggi una scena simile non potrebbe più essere girata e forse neppure concepita dalla mente di uno sceneggiatore. Non certo per via della fellatio, che nel frattempo è stata sdrammatizzata, essendo ormai considerata quasi come una stretta di mano o una carezza. La sequenza rischia di essere collocata oltre il confine pericolosissimo della pedofilia per via della presenza di una bambina. Va notato che questa recensione, a quanto ne so, sembra essere tra le pochissime nel Web a menzionare questo scabroso episodio: più di frequente se ne parla invece nei commenti, anche se non ne viene compresa la portata. Mi sono addirittura imbattuto in un utente che reputa l'episodio "divertentissimo e umoristico". Detto questo, possiamo notare un altro dettaglio, questa volta sfuggito proprio a tutti, che ci mostra quanto fosse diverso il modo di sentire il sesso soltanto pochi decenni fa. La donna fatale, nell'atto di andare con la bocca verso i genitali dell'amante, gli dice questo: "Lasciami fare...". È come se dovesse chiedere il permesso. È come se la cosa non fosse affatto scontata: l'uomo avrebbe potuto rifiutarsi di ricevere quelle attenzioni. Lui le dice: "Sdraiati...". È preso dall'impulso di penetrarla.      
 
Legislazione antisodomitica   

L'avvocato Peter Lowenstein (interpretato da Ted Danson) afferma che il sesso orale non è illegale in Florida. Ancora agli inizi del XX secolo, la fellatio era vietata sull'intero territorio degli degli Stati Uniti d'America, tramite specifiche leggi contro gli "atti innaturali e lascivi", che la classificavano come una forma di sodomia. Nel corso dei decenni queste leggi sono state abolite in molti Stati, resistendo soprattutto nel profondo Sud. All'epoca in cui il film fu girato, in Florida la legge contro gli "atti innaturali e lascivi" (statuto 800.02) era ancora in vigore, per quanto probabilmente ormai disattesa. Come mai questa contraddizione? Semplice. In origine la storia del film doveva svolgersi nel New Jersey, dove erano da tempo state abolite tutte le leggi antisodomitiche. A causa di uno sciopero dei piloti, fu deciso di spostare le riprese in Florida e di cambiare la sceneggiatura modificando in tal senso anche l'ambientazione. Il direttore tecnico non ha tenuto conto delle leggi locali. Nel 2003 la Corte Suprema degli USA ha abolito tutte le leggi antisodomitiche, residui di una tirannia moralista che pretendeva di espropriare il corpo alle persone.  
 
Il fallimento del Codice Hays 
 
Double Indemnity di Billy Wilder è stato girato in piena epoca di censura, sotto le prescrizioni asfissianti del Codice Hays, che per un trentennio ha dettato legge ai cineasti. Quando Kasdan ha diretto Brivido caldo, il Codice Hays era finito da tempo e non paralizzava più l'inventiva: già nei primi anni '60 era ampiamente disatteso ed è stato abolito nel '68. Nessuno ne sente la mancanza. Nessuno se ne ricorda più. Coloro che hanno imposto agli States il Codice Hays erano convinti che il pubblico dovesse essere eternamente minorenne. Erano censori abietti e bacchettoni, terrorizzati dall'idea che un personaggio al di fuori della loro etica avrebbe potuto riscuotere simpatia. Il perno della loro opera era l'incrollabile convinzione che la simpatia implicasse in automatico il desiderio di emulazione. Erano sicuri di poter moralizzare le passioni. Queste sono state le mie reazioni viscerali quando ho visto il film di Kasdan per la seconda volta:  

1) Ho simpatizzato all'istante con la femmina fatale e ho ammirato il suo nichilismo assoluto! 
2) Ho schifato all'istante quel porco cornuto e minidotato del marito della maliarda! 
3) Ho schifato quell'istituzione abominevole e obbrobriosa che è il matrimonio! La sua essenza è una delle più infami forme di tirannia!
4) Non sono stato certo afflitto nel vedere le sequenze dell'omicidio di quell'affarista maledetto, odiosissimo e peggiore dei porci più laidi!
5) Ho ammirato il finale, in cui in galera ci finisce l'idiota mentre la Dea si salva, realizzando i propri desideri!  
 
Queste cose le affermo con la massima lucidità, in spregio a chi vorrebbe la schiavitù eterna del genere umano! Bisogna sempre tenere a mente una cosa sacrosanta. Quando si schernisce e si maledice il Tiranno, il dominio del Tiranno è finito! E questo è quanto è accaduto!  
 
 
La felice traduzione del titolo 
 
Una traduzione come "Il calore dei corpi" sarebbe stata troppo volgare, avrebbe fatto rivoltare il pubblico femminile. Avrebbe richiamato alla mente qualcosa di animalesco, avrebbe ridotto le persone a bestie. Non c'erano molte alternative: "Calore corporeo" sarebbe stato troppo scientifico, quasi un referto medico, mentre "Calore corporale" sarebbe stato quasi religioso, espresso in un linguaggio da seminaristi, intriso di sensi di colpa. Ecco dunque che giunse una grande ispirazione: "Brivido caldo". La natura ossimorica del titolo italiano è soltanto apparente: tutti sanno che uno dei sintomi più comuni della febbre, oltre al calore, consiste proprio nei brividi. Questo dimostra quanto sia difficile trovare un modo convincente per rendere in una lingua diversa da quella originale anche titoli molto semplici. 
 
Etimologia del cognome Lowenstein

Il cognome Lowenstein è chiaramente yiddish e alla lettera significa "Pietra del Leone". La grafia corretta è Löwenstein. Tempo fa ne avevo già parlato in un'altra occasione, commentando la pronuncia che gli attribuiscono gli anglosassoni. Barbra Streisand aveva infatti interpretato la dottoressa Susan Lowenstein nel suo film Il pricipe delle maree (The Prince of Tides, 1991).       

 
Brivido caldo - Ieri e oggi 
 
Sappiamo tutti bene che questo cruciale film ha lanciato la carriera della Turner: nel 1995 è stata citata da Empire magazine come "una delle 100 Star più sexy della storia del Cinema". Il New York Times nel 2005 ha scritto che la sensualissima attrice, spinta dal suo "esordio cinematografico sbalorditivo in Body Heat ... ha costruito una carriera sull'avventurosità e sulla franca sessualità nata da una robusta fisicità". Eppure anche per lei tutto è finito in merda, purtroppo. Devastata dall'artrite reumatoide, è stata in cura anche per i danni provocati dall'abuso alcolico a cui si era abbandonata, credo per l'impossibilità di trovare l'affetto di cui aveva disperato bisogno. A causa dei seri problemi fisici, l'attuale aspetto dell'attrice è molto diverso da quello dei tempi di Brivido caldo. Sono rimasto colpito da un dettaglio importante della sua biografia. Ha scelto di venire a vivere in Italia, affermando che qui si dà meno importanza alle apparenze: evidentemente in America la bullizzavano senza sosta, non serbandole neppure un minimo di gratitudine per i suoi grandi meriti. Queste sono le sue parole: "In Europa prendono in maggiore considerazione tutta la carriera, tutto il tuo lavoro, e non solo il tuo aspetto attuale. In Italia credo che le donne della mia età siano più rispettate."    
 
Curiosità varie 
 
A quanto è riportato, quando il film è stato girato faceva freddo. La produzione ha dovuto simulare l'ondata di caldo della storia e gli attori hanno dovuto comportarso come se facesse caldo anche se le temperature erano rigide. Ad esempio hanno dovuto succhiare cubetti di ghiaccio prima di parlare per eliminare l'alito nebbioso. Si sono fatti spruzzare dell'acqua sulla pelle e sulle magliette per simulare il sudore corporeo. Il libro di memorie di Kim Zimmer contesta queste informazioni: l'attrice ricorda di aver recitato mentre imperversava un caldo torrido. Eppure, quando Ned e Matty sono sulla passerella, il loro respiro è visibile. 

William Hurt e Kathleen Turner volevano che la troupe si sentisse a proprio agio nel filmare le loro scene di sesso incandescente. Hanno quindi messo in fila la troupe e si sono presentati a ciascun suo membro. Quando lo hanno fatto, erano entrambi nudi.
 
La madre di Ted Danson andò a vedere il film, ma rimase disgustata dalle scene di sessualità e abbandonò la sala. Vergognandosi della cosa, in seguito fece credere al figlio di aver assistito fino in fondo alla proiezione; gli avrebbe rivelato la verità soltanto molti anni dopo. Sembra che l'attore fosse un "bamboccione", morbosamente legato alla figura materna.
 
La parte di Ned Racine fu offerta a Christofer Reeve, che la rifiutò. Così ha commentato la sua scelta: "Non pensavo che sarei stato convincente come avvocato pieno di sperma!" (testuali parole: "I didn't think I would be convincing as a seedy lawyer.")  
 
Quando Kathleen Turner fece la sua seconda lettura per lo sceneggiatore e regista Lawrence Kasdan, questi disse che era la prima volta che qualcuno leggeva la parte di Matty Walker esattamente nel modo in cui l'aveva sentita nella sua testa mentre scriveva la sceneggiatura. In un articolo sulla rivista Photoplay (Regno Unito) pubblicato nell'aprile 1982, affermava che il test sullo schermo "era troppo bello per essere ignorato e Kathleen coincideva esattamente con l'idea di Matty del regista Lawrence Kasdan"
 
Il capo della Ladd Company, Alan Ladd Jr., non amava i baffi di William Hurt, li considerava squallidi e voleva che fossero rimossi. Kasdan si è rifiutato di farlo. Ha impedito un orrido scempio!  

Nel successivo film diretto da Lawrence Kasdan in cui compare William Hurt, Il grande freddo (The Big Chill, 1983), questi interpreta un personaggio impotente, in netto contrasto con la figura dell'esuberante avvocato promiscuo e spermatoso. 
 
Errori 
 
Peter Lowenstein afferma che non vuole essere un assistente procuratore di Contea (County Prosecutor) per sempre. La Florida non ha procuratori di contea. Il suo titolo sarebbe stato vice procuratore di Stato (Assistant State's Attorney). 

Secondo le leggi in vigore in Florida all'epoca in cui si svolgono i fatti narrati nel film, il testamento di Edmund Walker sarebbe stato perfettamente valido: il "vizio di forma" contestato non avrebbe avuto alcuna rilevanza.
 
Quando Ned riceve l'annuario da Wheaton, Illinois, il timbro postale è di Marina del Rey, California. Anche il modo in cui sfoglia le pagine dell'annuario è sbagliato. Prima guarda "Tyler", poi gira la pagina in avanti per "Simpson". Poiché la "S" viene prima della "T", avrebbe dovuto girare le pagine all'indietro per vedere la foto di "Simpson".  
 
La nebbia è presente in alcune scene, come da tradizione dei film noir, ma non si è mai vista sulle coste della Florida meridionale. 
 
Per quanto possa sembrare assurdo, nessuno a Miranda Beach ha l'aria condizionata. Il caldo è un filo conduttore della narrazione, come la passione sessuale dilagante. Eppure il sudore intride ogni cosa, anche in ambienti chiusi, in quella che dovrebbe essere una comunità abbastanza benestante. Si fa presente che il film non si svolge affatto negli anni '20: in una sequenza vediamo che ci sono addirittura primitivi computer con schermo a diodi luminosi.