sabato 6 agosto 2016

PROVE INTERNE DELLA PRONUNCIA RESTITUTA DEL LATINO: QUERQUERUS - QUERCERUS 'TREMANTE'

Tra le parole latine meno note al pubblico si ha querquerus "tremante". Si tratta di un termine tecnico riferito specialmente alla febbre e al tremore malarico. Il punto è che accanto alla forma più antica querquerus, sussiste anche una variante quercerus, che mostra una dissimilazione molto affine a quella vista per querqueus "di quercia" che ha dato origine al doppione querceus con soltanto una labiovelare. In altre parole, in due contesti fonetici affini si è prodotta la stessa semplificazione di una occlusiva labiovelare /kw/ in un'occlusiva velare semplice /k/ a causa della presenza dell'occlusiva labiovelare iniziale.

Mentre la parola quercus "quercia" è di chiara origine indoeuropea (risaldente alla protoforma *perkw-), il termine querquerus "tremante" trae la sua origine ultima da un'onomatopea, quale che fosse la lingua da cui è giunto in latino (con ogni probabilità l'etrusco). La sequenza quer-quer- comunica in effetti l'idea del tremore. Quando è avvenuta la dissimilazione della seconda /kw/ in /k/, la natura onomatopeica della parola è stata oscurata, come è avvenuto anche in altri casi (es. pi:pio: "piccione" è termine onomatopeico, mentre il suo derivato italiano piccione ha cessato di esserlo a causa della palatalizzazione dell'antico /-pj-/).

Gli antichi come di consueto si addentravano nei pantani delle false etimologie, non disponendo di mezzi filologici validi: "Querqueram frigidam cum tremore a Graeco κάρκαρα certum est dici, unde et carcer." (Lucilio, Satire, Libro V)

Per motivi fonetici, è impossibile postulare una derivazione dal greco καρκαίrω "io tremo", esso stesso un verbo di origine onomatopeica. L'ipotetica forma etrusca da cui il latino avrebbe preso a prestito querquerus doveva avere essa stessa suoni più complessi della forma greca e un diverso vocalismo: ricostruisco così *χverχver-.

Non mi risulta che querquerus / quercerus abbia dato origine a qualche discendente romanzo. Tuttavia la stessa variazione la troviamo nel nome latino di un uccello, l'alzavola, che è verosimilmente derivato dalla stessa radice qui trattata e che ha avuto esiti in diverse lingue romanze:


L'alzavola è un'anatra di dimensioni ridotte, che sverna in Italia. Varrone fa derivare il vocabolo dal greco κερκουρίς. Tale parola greca presenta le varianti κέρκηρις e κερκήδης. Per motivi fonetici, lat. querquedula non può essere un derivato diretto di queste forme greche, che tuttavia hanno l'aria di avere origine comune e chiaramente non indoeuropea. Data la loro variabilità, non sono in grado di ricostruire una protoforma. Questo è quanto riporta il dizionario Etimo.it alla voce dotta querquedula


"querquèdula prov. sercela, fr. cercelle, sp. e port. cerceta; (ted. krickente): = lat. QUERQUÈDULA, che vuolsi tragga da QUÈRQUERUS algido, frigido, perché comparisce nell'inverno.
   Specie di anitra, grossa come una pernice, vestita di piuma di color vivace e nel petto somigliante a una maglia, che vive negli stagni e sul mare."

Se anche il collegamento a querquerus fosse paretimologico, si noterebbero interessanti fenomeni di evoluzione in provenzale, in spagnolo e in portoghese. In tutte queste lingue romanze, è avvenuta la semplificazione di entrambe le consonanti labiovelari latine, con una protoforma *cerce:dula /ker'ke:dula/ < *querquedula /kwer'ke:dula/. Lo spagnolo e il portoghese richiedono una variante *cerce:tta /ker'ke:tta/ < *querque:tta /kwer'kwe:tta/

Chi sostiene la pronuncia ecclesiastica ab aeterno, non è capace di spiegare queste forme: in nessun caso potrebbe sostenere che nell'originale forma latina potessero esistere consonanti palatali anziché le labiovelari attestate.

Si noterà infine che l'inglese to quiver "tremare" non deriva affatto dal latino querquerus, ma dall'anglosassone cwifer- "zelante", attestato ad esempio in cwiferlice "in modo zelante", che ha per forma corradicale cwic "vivo" (donde deriva l'inglese moderno quick "rapido"). Queste sono parole di chiara origine germanica e derivanti dalla stessa radice indoeuropea *gwei(w)- / *gwi:(w)- "vivere" che ha dato il latino vi:vus, vi:vo, vi:ta, etc. 

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