Una lingua scomparsa non è da considerarsi dissolta nel Nulla, pur essendosi estinta da lungo tempo. Spesso e volentieri lascia tracce ben riconoscibili che perdurano nei secoli e che può essere molto interessante studiare. È il caso della lingua dei Goti, che nei primi secoli di Cristo lasciò alcuni importanti lessemi nelle lingue indoeuropee del Baltico. Quando i Goti abbandonarono le loro sedi d'origine nella Svezia meridionale, all'incirca quando sulle Terre del Nord regnava il Re Frotho, la loro lingua doveva essere molto affine al germanico comune, così chiameremo pre-gotico la sorgente ricostruita dei prestiti in questione. Nelle lingue baltiche documentate si trovano sia forme molto vicine all'originale che forme con evoluzioni fonetiche singolari, prese a prestito in un'epoca più tarda. Ecco un elenco di lemmi significativi:
1) Pre-gotico *alχiz "idolo; tempio" (gotico alhs "tempio"): Ha dato, con diversa declinazione, lituano alka, alkas "idolo". Esiste anche lettone elks "idolo", che mostra un Umlaut in -i- o un'oscura variazione apofonica: in ogni caso non può provenire dalla lingua dei Goti. L'origine ultima della parola è preindoeuropea. Si ricordi che Tacito attestò il nome Alcis dato dai Nahanarvali a una coppia di gemelli divini identificati con Castore e Polluce (tradizionalmente interpretato come dativo plurale, potrebbe essere stato considerato indeclinabile).
2) Pre-gotico *aluθ "birra" (gotico ricostruito ALUÞ): Ha dato lituano alus "birra", lettone alus "birra" e prussiano alu "idromele". Si noti lo slittamento semantico in prussiano: con ogni probabilità indicava all'inizio un idromele aromatizzato e reso amarognolo con erbe. La pratica di aromatizzare questa bevanda era molto diffusa in epoca antica e nasceva dalla necessità di mascherare i retrogusti dovuti a una fermentazione difettosa.
3) Pre-gotico *asiluz "asino" (gotico asilus, dal latino asellus, diminutivo di asinus): Ha dato prussiano asilis "asino" e lituano "asilas". Si noti il cambio di declinazione. La forma prussiana dimostra l'antichità di questo prestito dal latino al proto-germanico. Il lettone ēzelis è invece dal medio alto tedesco esel (tedesco moderno Esel) : mostra Umlaut in -i-, vocale tonica lunga e consonante sonora -z-.
4) Pre-gotico *brunjo:n "armatura, corazza", pl. *brunjo:nz (gotico brunjo): Ha dato prussiano brunyos "armatura". La forma prussiana deriva chiaramente dal plurale della forma gotica.
5) Pre-gotico *gatwo: "strada" (gotico gatwo): Ha dato lituano gatvė "strada" e lettone (dial.) gatva "strada".
6) Pre-gotico *Guto:z "Goti" (gotico ricostruito GUTANS, con declinazione debole; gen. pl. attestato Gutani): Ha dato lituano Gudai "Bielorussi" (i.e. "Stranieri, Barbari"). Alcuni studiosi hanno pensato che il termine sia stato importato prima dell'azione della Legge di Grimm, ma questo sembra improbabile. Si sarà piuttosto trattato di una lenizione di -t- in -d-.
7) Pre-gotico *katilaz "pentola" (gotico katils "pentola" < lat. catillus, diminutivo di cati:nus): Ha dato prussiano catils "caldaia", lituano katilas "caldaia", lettone katls "caldaia". Un importane termine culturale, presente anche nelle lingue slave.
8) Pre-gotico *kuningaz "nobile; re" (gotico ricostruito KUNIGGS /'kuniŋgs/) : Ha dato lituano kunigas "prete" e lettone kungs "signore". Il prestito esiste anche nelle lingue finniche, es. estone e finnico kuningas "re", giungendo fino ali Urali. Il termine non è attestato nel gotico di Wulfila ma deve essere comunque esistito. Il prussiano konagis "re" sembra essere derivato da una lingua germanica occidentale, come l'antico alto tedesco (tedesco moderno König).
9) Pre-gotico *miðuz "idromele" (gotico ricostruito MIDUS /'miðus/) ha dato lituano midus "idromele". Si può capirlo al di là di ogni ragionevole dubbio, perché il vocabolo lituano midus non è un prodotto regolare dell'indoeuropeo *medhu-, in quanto quella lingua conserva regolarmente IE /e/. Inoltre in lituano esiste anche medus "miele" (non fermentato), che è la forma regolarmente ereditata. La vocale /i/ come prodotto di IE /e/ nella radice *medhu- è invece tipico della lingua gotica, e così l'origine delle parole baltiche per "idromele" è chiaramente dimostrata.
Il lettone medus "idromele, miele" e il prussiano antico meddo "miele" sono output regolari della radice indoeuropea e non necessitano di alcuna mediazione gotica.
Il lettone medus "idromele, miele" e il prussiano antico meddo "miele" sono output regolari della radice indoeuropea e non necessitano di alcuna mediazione gotica.
10) Pre-gotico *mo:to: "dazio doganale" (gotico mota "dogana"): Ha dato lituano muĩtas "dazio doganale", lettone muita "dogana". Il trattamento della vocale tonica è strano e compatibile con una datazione più tarda del prestito.
11) Pre-gotico *ri:kiz "re" (gotico reiks "principe, sovrano"): Ha dato prussiano rikis "sovrano" (scritto anche Rickies). In lituano rikis è passato a significare "vescovo". Un importante prestito culturale.
12) Pre-gotico *sarwiz "armi" (gotico sarwa, n. pl.): Ha dato prussiano sarwis "armi". Nella lingua di Wulfila non si trova attestata la variante col tema in -i- presupposta dal prussiano. Non pare che questo lemma esista in lituano e in lettone. La cosa non deve stupire più di tanto: i Borussi dovettero avere una maggior influenza linguistica da parte dei Goti.
13) Pre-gotico *stiklaz "bicchiere" (gotico stikls): Ha dato lettone stikls "bicchiere" e prussiano stiklo "bicchiere". Lo stesso termine è passato anche nelle lingue slave senza grandi mutamenti.
14) Pre-gotico *waldawi:χaz (-æ:n) "guerriero potente" (gotico ricostruito WALDWEIHS o WALDWEIHA): Ha dato prussiano waldwiko "cavaliere". Derivato dal verbo waldan "dominare, avere potere su qualcuno" e weihan "combattere" (forma ricostruita; nel gotico di Wulfila esiste anche l'omofono weihs "santo"), sarebbe del tutto inspiegabile se si pretendesse di analizzarlo in termini di lessico baltico nativo.
15) Pre-gotico *χailaz "sano; salve!" (gotico hails): Ha dato lituano kailas! "salve!" e prussiano kails "sano". Ci è noto un brindisi prussiano: kails poskails ains par antres "sano dopo sano, uno dopo l'altro".
16) Pre-gotico *χilmaz "elmo" (gotico hilms): Ha dato prussiano ilmis "tipo di tetto di granaio" (detto così per la forma). Per le sue peculiarità fonetiche, questo lemma non può essere giunto per mediazione slava. In prussiano esiste anche la voce kelmte "elmo", che sembra giunto da un'altra fonte germanica, con -e- al posto di -i- e la consonante fricativa iniziale adottata come occlusiva.
17) Pre-gotico *χlaiβaz "pane" (gotico hlaifs, gen. hlaibis): Ha dato lettone klaips "pane". Il prestito è avvenuto in un'epoca anteriore alla monottongazione di /ai/ in /ɛ:/, quindi prima del IV secolo d.C. La forma lituana kliẽpas è invece giunta in tale lingua attraverso la mediazione slava (potrebbe però anche essere un prestito gotico diretto ma seriore). La consonante /p/ non è un problema come taluni credono: nelle lingue baltiche non esiste la fricativa bilabiale /φ/ e neppure la fricativa labiodentale /f/. Allo stesso modo la fricativa uvulare o velare /χ/ viene adottata come occlusiva velare /k/.
18) Pre-gotico *wi:nan "vino" (gotico wein): Ha dato lettone vīns "vino". Il passaggio dal genere neutro al maschile è facilmente spiegabile: il lettone non possiede il neutro. La forma lituana vyno parrebbe invece essere giunta tramite mediazione slava. Si noterà che a differenza dello slavo, il lettone e il lituano non hanno preso a prestito la parola per "vigna", rispondendo al gotico weinagards con formazioni innovative: lettone vīna dārzs e lituano vynuogynas.
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