domenica 18 dicembre 2016

IL NORRENO ALTO: UNA VARIANTE ARCAIZZANTE DELLA LINGUA ISLANDESE ALTA


A partire dalla Lingua Islandese Alta è possibile costruire facilmente una nuova conlang davvero singolare e sorprendente: il Norreno Alto. È sufficiente restaurare in toto l'ortografia antica e la pronuncia originale norrena per ogni parola della Háfrónska! Non è difficile. Vediamo di procedere con ordine.

Nel corso dei secoli, in Islanda è avvenuta una rotazione consonantica che ha portato /b/, /d/, /g/ a diventare /p/, /t/, /k/, producendo al contempo l'aspirazione degli originali /p/, /t/, /k/ in /ph/, /th/, /kh/ (tranne che in alcuni contesti, come nei nessi /sp/, /st/, /sk/). Si sono verificati alcuni fenomeni di palatalizzazione. Le vocali lunghe sono quasi tutte diventate dittonghi e si sono formate nuove vocali lunghe a partire da quelle brevi: così da /a:/ si è sviluppato il dittongo /au/; da /o:/ si è sviluppato il dittongo /ou/; da /e:/ si è sviluppato il dittongo ascendente /jɛ(:)/. Le vocali lunghe ǿ /œ:/ e ǽ /ɛ:/ si sono confuse e si sono dittongate in /ai/. Il dittongo originale /au/ è diventato /øɪ/. La rotica /r/ finale di parola preceduta da consonante ha sviluppato una vocale /ʏ/. Diverse vocali hanno subìto cambiamenti nella qualità: la vocale bemollizzata /y(:)/ è diventata /ɪ(:)/, mentre /u/ è diventata la vocale bemollizzata /ʏ/.

Per dare un'idea dei mutamenti in questione riporto una serie di confronti tra la pronuncia antica e quella moderna:

fara /'fara/ "andare" > fara /'fa:ra/
nafn /navn/ "nome" > nafn /na:pn/
ek /ɛk/ "io" > ég /jɛ:γ/
skips /skips/ "della nave"
> skips /skɪfs/
vinr /winr/ "amico"
 > vinur /'vɪ:nʏr/
lopt /loϕt/ "aria" > loft /lɔft/
upp /upp/ "su" > upp /ʏhp/

sjálfr /sja:lvr/ "sé" > siálfur /'sjaulvʏr/
kné /kne:/ "ginocchio" > hné /n̥jɛ:/
vín /wi:n/ "vino"
 > vín /vi:n/
fótr /fo:tr/ "piede"
> fótur /'fouthʏr/
fǿtr /fœ:tr/ "piedi" > fætur /'faithʏr/

haukr /haukr/ "falco" > haukur /'høɪkhʏr/
einn /einn/ "uno"
einn /eitn/
ey /ey/ "isola" > ey /ei/ 

kapp /kapp/ "contesa" > kapp /khahp/ "zelo"
kenna /'kɛnna/ "insegnare"
> kenna /'kjhɛnna/ 
gabb /gabb/ "imbroglio" > gabb /kapp/

piltr /piltr/ "ragazzo"piltur /'phɪlthʏr/
bað /bað/ "bagno"
 > bað /pa:ð/

tveir /tweir/ "due" (m.)tveir /thveir/
dagr /daγr/ "giorno"
 > dagur /'ta:γyr/ 
detta /'dɛtta/ "cadere" > detta /'tɛhta/ 
standa /'standa/ "stare in piedi" > standa /'stanta/

Forse Braekmans non si è posto la questione, essendo più che altro interessato alle lingue moderne. Io penso di andare ben oltre. Cosa accadrebbe se riportassimo indietro le lancette della Storia? Per fissare le idee, cominciamo con un semplice esempio. La parola blandlauf per dire "lattuga", con la fonetica in uso in Islanda nel nostro tempo suona /'plantløɪv/. Orbene, ai tempi delle saghe sarebbe invece suonata /'blandlauv/. Possiamo dunque elencare una serie di lemmi nelle due varianti (solo in pochi casi la pronuncia sarà identica).

Háfrónska: Alhirðir /'alhɪrðɪr/ "Papa"
Norreno Alto: Alhirðir /'alhirðir/
   norreno al- "grande, tutto", hirðir "pastore":
lett. "Grande Pastore". Pur essendo i sostenitori della Lingua Alta quasi tutti pagani e pur essendo il Presidente Pétur Thorsteinsson un pastore luterano, non nasconderò che questa kenning mi pare venata di ideologia papista. Forse è il belga Braekmans che aderisce al Papismo.

Háfrónska: Austurheimur /'øɪstʏrheimʏr/ "Asia"
Norreno Alto: Austrheimr /'austrheimr/
    norreno austr "oriente", heimr "paese":
lett. "Paese dell'Oriente".

Háfrónska: árbækur /'aurpaikhʏr/ "annali"
Norreno Alto: árbǿkr /'a:rbœ:kr/
    norreno ár "anno", bǿkr "libri":
lett. "libri degli anni".

Háfrónska: ástblóm /'austploum/ "rosa"
Norreno Alto: ástblómi /'a:stblo:mi/
   norreno ást "amore", blómi "fiore" (m.)
In islandese moderno bl
óm "fiore" è neutro, nella lingua antica esisteva la forma maschile blómi.

Háfrónska: Bauni /'pøɪnɪ/ "Fabiano"
Norreno Alto: Bauni /'bauni/
    norreno baun "fagiolo, fava":
L'antroponimo è formato a partire dall'etimologia latina. Ne consegue che per tradurre Fabiana si deve usare Bauna.

Háfrónska: bjarnapi /'pjartnaphɪ/ "gorilla"
Norreno Alto: bjarnapi /'bjarnapi/
   norreno bjorn "orso", api "scimmia":
lett. "scimmia-orso".

Háfrónska: dauðaduft /'tøɪðatʏft/ "DDT"
Norreno Alto: dauðadupt /'dauðaduϕt/
   norreno dauði "morte", dupt "polvere":
lett. "Polvere della Morte"

Háfrónska: draumdropar /'trøɪmtrɔ:phar/ "laudano"
Norreno Alto: draumdropar /'draumdropar/
   norreno draumr "sogno", dropar "gocce":
lett. "gocce dei sogni".

Háfrónska: Eirfjöll /'eirfjœtl/ "le Ande"
Norreno Alto: Eirfjǫll /'eirfjɔll/
     norreno eir "rame", fjǫll "montagne" (fjall "montagna"):
lett. "Montagne del Rame", per via della falsa etimologia dal Quechua anta "rame". In realtà l'oronimo deriva dal Quechua anti "oriente".

Háfrónska: erlingsköttur /'ɛrtliŋkskhœhtʏr/
    "ocelot"
Norreno Alto: erlingskǫttr /'ɛrliŋgskɔttr/
   norreno erlingr "discendente di un conte", kǫttr "gatto":
lett. "gatto del piccolo conte". La kenning nasce dall'assunzione che l'ocelot stia al giaguaro come il conte al Re. Si noterà che il termine ocelot è derivato dal Nahuatl ocēlōtl /u'se:lu:tl/, che indica il giaguaro.

Háfrónska: Fjaðranaðra /'fjaðranaðra/
     "Quetzalcoatl"
Norreno Alto: Fjaðranaðra /'fjaðranaðra/
   norreno fjǫðr "piuma", naðra "serpente":
lett. "Serpente Piumato". Il teonimo Nahuatl significa "Serpente-Quetzal": quetzalli /ke'tsalli/ indica un uccello dalle piume preziose.

Háfrónska: fjörvatn /'fjœrvatn/ "acquavite"
Norreno Alto: fjǫrvatn /'fjɔrwatn/
     norreno fjor "vita", vatn "acqua":
lett. "acqua della vita". Un chiaro calco.

Háfrónska: frónberg /'frounperx/ "basalto"
Norreno Alto: frónberg /'fro:nberγ/
   norreno Frón "Islanda", berg "roccia":
lett. "roccia d'Islanda".    

Háfrónska: Glæpanet /'klaiphanɛth/ "Cosa Nostra,
     mafia"
Norreno Alto: glǿpanet /'glœ:panɛt/
   norreno glǿpr "crimine", net "rete":
lett. "Rete del Crimine"

Háónska: glæpaþegn /'klaiphaθɛγn/ "mafioso"
Norreno Alto: glǿpaþegn /'glœ:paθɛγn/
   norreno glǿpr "crimine", þegn "uomo (libero)":
lett. "uomo del crimine".

Háfrónska: gramdýr /'kramti:r/ "leone"
Norreno Alto: gramdýr /'gramdy:r/
    norreno gramr "feroce", dýr "bestia":
lett. "bestia feroce".

Háfrónska: Guðsteinn /'kvʏθsteitn/ "Pietro"
Norreno Alto: Guðsteinn /'guθsteinn/
   norreno Guð "Dio", steinn "pietra":
Lett. "Pietra di Dio"

Háfrónska: gullúlfur /'kʏtlu:lvʏr/ "sciacallo"
Norreno Alto: gullúlfr /'gullu:lvr/
   norreno gull "oro", úlfr "lupo":
lett. "lupo d'oro". Detto così per via del colore dorato del pelo. 

Háfrónska: Gyðingaguð /'kjɪðɪŋkakvʏð/ "Geova,
     Jahveh"
Norreno Alto: Gyðingaguð /'gyðiŋgaguð/
   norreno gyðingar "ebrei", Guð "Dio":
lett. "Dio degli Ebrei". Un termine che rappresenta il punto di vista del paganesimo, del tutto privo di connessioni con la lingua ebraica.  

Háfrónska: hábróðir /'hauprouðir/ "abate"
Norreno Alto: hábróðir /'ha:bro:ðir/
   norreno hár "alto", bróðir "fratello":
lett. "alto fratello". 

Háfrónska: hákóngur /'haukhouŋkʏr/ "Imperatore"
Norreno Alto: hákonungr /'ha:konuŋgr/
   norreno hár "alto", konungr "re":
lett.
"Alto Re".

Háfrónska: heljardís /'hɛljarti:s/ "demone femmina,
     diavolessa"
Norreno Alto: heljardís /'hɛljardi:s/
   norreno Hel "Inferno", dís "dea"
lett. "Dea dell'Inferno"

Háfrónska: Hinn Frelsandi /hɪtn 'frɛlsantɪ/
     "Il Messia"
Norreno Alto : Hinn Frelsandi /hinn 'frɛlsandi/
   norreno frelsa "liberare":
lett. "Il Liberatore". Termine autarchico, non corrisponde all'originale parola ebraica, che significa invece "Unto"

Háfrónska: hirðisþjónn /'hɪrðɪsθjoutn/ "diacono"
Norreno Alto: hirðisþjónn /'hirðisθjo:nn/
   norreno hirðir "pastore", þjónn "servo":
lett. "servo del pastore"

Háfrónska: Hlautgarður /'l̥øɪthkarðʏr/ 
     "Teotihuacan"
Norreno Alto: Hlautgarðr /'l̥autgarðr/
   norreno hlaut "sangue sacrificale", garðr "fortezza; corte":
lett. "Città del Sangue Sacrificale". Si noterà che il toponimo non è la traduzione letterale dal Nahuatl Teōtīhuacān /teu:ti:'waka:n/ "Luogo dove si diventa Dei". Era una città dei Toltechi, che non offrivano sacrifici umani.

Háfrónska: Hlautverjar /l̥øɪthvɛrjar/ "Aztechi"
Norreno Alto: Hlautverjar /l̥autwɛrjar/
   norreno hlaut "sangue sacrificale", -verjar "uomini":
lett. "Uomini del Sangue Sacrificale". La lingua Nahuatl o azteca è chiamata hlautverska. Termine autarchico, che non corrisponde alla traduzione di nāhuatl /'na:watl/ "il giusto suono"

Háfrónska: hleifvörður /'l̥eivvœrðyr/ "Lord"
Norreno Alto: hleifvǫrðr /l̥eivwɔrðr/
   lett. hleifr "pagnotta", vǫrðr "guardiano":
lett. "Guardiano del Pane". È un calco dall'anglosassone hlāfweard "guardiano del pane", che è l'origine della parola inglese moderna. 

Háfrónska: Hórsalir /'hoursa:lɪr/ "Babilonia"
Norreno Alto: Hórsalir /'ho:rsalir/
     norreno hóra "prostituta", salir "dimore":
lett. "Dimore delle Prostitute". Si noterà che rima con Jórsalir "Gerusalemme".

Háfrónska: hræfugl /'r̥aifʏγl/ "avvoltoio"
Norreno Alto: hrǽfugl /'r̥ɛ:fuγl/
    norreno hrǽ "cadavere", fugl "uccello"
lett. "uccello dei cadaveri". Un'antica kenning che indicava il corvo sul campo di battaglia. 

Háfrónska: hræúlfur /'r̥aiu:lvyr/ "iena"
Norreno Alto: hrǽúlfr /'r̥ɛ:u:lvr/
    norreno hrǽ "cadavere", úlfr "lupo"
lett. "lupo dei cadaveri". Un'antica kenning, anche se non si riferiva all'animale africano.

Háfrónska: Hvíthettungar /khvi:thɛhtyŋkar/
     "Ku Klux Klan"
Norreno Alto: Hvíthettungar /'ʍi:thɛttuŋgar/
   norreno hvi/tr "bianco", hettungar "cappucci":
lett. "Cappucci Bianchi". Non traduce il nome della setta, formato dall'alterazione bizzarra del greco kyklos "cerchio".

Háfrónska: Illandi /'ɪtlantɪ/ "Ahriman"
Norreno Alto: Illandi /'illandi/
    norreno illr "cattivo", andi "spirito":
lett. "Spirito Maligno".

Háfrónska: jarpapi /'jarphaphɪ/ "orango"
Norreno Alto: jarpapi /'jarpapi/
   norreno jarpr "bruno, rossiccio", api "scimmia":
lett. "scimmia bruna". Un termine molto autarchico, che non traduce l'originale malese orang utan "uomo della foresta".

Háfrónska: Jóvaldur /'jouvaltʏr/ "Ippocrate"
Norreno Alto: Jóvaldr /'jo:valdr/
   norreno jór "cavallo" (poet.), -valdr "dominatore":
lett. "Dominatore di Cavalli". È la traduzione del greco Hippokratēs.

Háfrónska: Jóvaldseiðurinn /'jouvaltseiðʏrɪtn/
     "Giuramento di Ippocrate"
Norreno Alto: Jóvaldseiðrinn /'jouvaldseiðrinn/
   norreno jór "cavallo" (poet.), -valdr "dominatore", eiðr "giuramento":
lett. "Giuramento del Dominatore di Cavalli".

Háfrónska: Karl hinn Rauði /'khartl (h)ɪtn 'røɪðɪ/
      "Karl Marx"
Norreno Alto: Karl hinn Rauði /'karl hinn 'rauði/
   norreno Karl "Carlo", rauðr "rosso":
lett. "Carlo il Rosso". Un vichingo che udisse questo nome potrebbe credere soltanto che si riferisca a un uomo con i capelli rossi. 

Háfrónska: Langbarðagráðaostur
        /'lauŋkparðakrauðaɔstʏr/
"gorgonzola"
Norreno Alto: Langbarðagráðaostr
        /'laŋgbarðagra:ðaostr/

   norreno Langbarðar "Longobardi", gráði "zaffiro", ostr "formaggio":
lett. "formaggio blu dei Longobardi". Il colore delle muffe è paragonato a quello dello zaffiro. 

Hafrónska: Ljósberi /'ljouspɛri/ "Lucifero"
Norreno Alto: Ljósberi /'ljo:sbɛri/
   norreno ljós "luce", -beri "portatore":
lett. "Portatore di Luce". È la traduzione letterale del nome latino Lucifer, da lux "luce", -fer "che porta".

Háfrónska: loðfíll /'lɔθfi:tl/ "mammut"
Norreno Alto: loðfíll /'loθfi:ll/
   norreno loði "pelliccia", fíll "elefante"
lett. "elefante con la pelliccia". Non si capisce perché sia stata mantenuta la parola fíll, che è un prestito medievale dall'arabo fīl, mentre sono state espunte parole più antiche come biskup "vescovo", keisari "Imperatore", munkr "monaco" e prestr "prete". Forse la causa è da ricercarsi nel fatto che Braekmans, ignaro dell'etimologia della parola, si è lasciato ingannare dalla sua sonorità, ritenendola nativa.   

Háfrónska: manngera /'matnkjɛ:ra/ "personificare"
Norreno Alto: manngera, manngøra /'manngɛra,
        'manngøra/
   norreno maðr "uomo", gera, gøra "fare":
lett. "fare uomo", "fare persona".

Háfrónska: mölvax /'mœlvaks/ "canfora"
Norreno Alto: mǫlvax /'mɔlwaks/
   norreno mǫlr "tarma", vax "cera":
lett. "cera delle tarme".

Háfrónska: náhaukur /'nauhøɪkhʏr/ "avvoltoio"
Norreno Alto: náhaukr /'na:haukr/
    norreno nár "cadavere", haukr "falco":
lett. "falco dei cadaveri". È una kenning antica che indicava il corvo sul campo di battaglia.

Háfrónska: Nornasáldin /'nɔrnasaultɪn/ "selezione
      naturale"
Norreno Alto: Nornasáldit /'nornasa:ldit/
    norreno Nornir "le Norne", sáld "setaccio":
lett. "Setaccio delle Norne". In norreno sáld è di genere neutro, così vuole l'articolo neutro -it

Háfrónska: Rauðvirki /'røɪðvɪrkhɪ/ "Cremlino"
Norreno Alto: Rauðvirki /'rauðwirki/
   norreno rauðr "rosso", virki "fortezza":
lett. "Castello Rosso".

Háfrónska: refapi /'rɛ:vaphɪ/ "lemure"
Norreno Alto: refapi /'rɛvapi/
    norreno refr "volpe", api "scimmia:
lett.
"volpe-scimmia". Termine autarchico.

Háfrónska: sómaherjar /'soumahɛrjar/ "Samurai"
      (pl.)
Norreno Alto: sómaherjar /'so:mahɛrjar/ 

   norreno sómi "onore", -herjar "guerrieri":
lett. "Guerrieri dell'Onore". Termine autarchico, non traduce la parola giapponese, che è dal verbo samurau, saburau "servire in armi un signore". Il neologismo gioca su un'assonanza fonetica, come in numerosissimi altri casi. In Háfrónska si usa il singolare somaherji, retroformato dal plurale; in norreno esistevano solo forme plurali di composti in -herjar.  

Háfrónska: sómaherjaréttur /'soumahɛrjarjɛhtʏr/ 
     "sushi"
Norreno Alto: sómaherjaréttr /'so:mahɛrjare:ttr/

   norreno s
ómi "onore", réttr "piatto":
lett.
"piatto del samurai".

Háfrónska: spáspjöld /'spauspjœlt/ "tarocchi"
Norreno Alto: spáspjǫld /'spa:spjɔld/ 
   norreno spa/ "profezia", spjǫld "tavolette":
lett.
"tavolette della profezia".

Háfrónska: Stórhólmur /'stourhoulmʏr/ "Hiroshima"
Norreno Alto: Stórhólmr /'sto:rho:lmr/ 
   norreno stórr "largo", hólmr "isolotto fluviale":
lett. "Isola Larga". È l'esatta traduzione del toponimo giapponese, che deriva da hiroi "largo", shima "isola".

Háfrónska: Sunnálfa /'sʏnnaulva/ "Africa"
Norreno Alto: Sunnálfa /'sunna:lva/
   norreno sunna "sole", hálfa "regione, parte":
lett. "Regione del Sole". 

Háfrónska: Svartrefur /'svarthrɛ:vʏr/ "Zorro"
Norreno Alto: Svartrefr /'swartrevr/
   norreno svartr "nero", refr "volpe":
lett.
"Volpe Nera". Una traduzione letterale del nome con l'aggiunta di un aggettivo.   

Háfrónska: svefnurtaæta /'svɛpnʏrtaaitha/
     "lotofago"
Norreno Alto: svefnurtaǽta /'swevnurtaɛ:ta/
   norreno svefnurt "papavero" (da oppio); -aeta "mangiatore":
lett. "mangiatore di oppio". Il fitonimo svefnurt deriva da svefn "sonno".

Háfrónska: tröllfugl /'thrœtlfyγl/ "moa"
Norreno Alto: trollfugl
   norreno troll "giagante, mostro", fugl "uccello":
lett. "uccello mostro, uccello gigante". Un termine autarchico che potrebbe essere usato anche per indicare l'epiornite del Madagascar. Il Maori moa deriva da una radice che nella lingua d'origine di tutti i Polinesiani indicava il pollo. 

Háfrónska: Tvífljótaland /'thvi:fljouthalant/ "Iraq"
Norreno Alto:
Tvífljótaland /'twi:fljo:taland/
   norreno tví- "due", fljót "fiume", land "terra":

lett. "Te
rra dei Due Fiumi". Traduce Mesopotamia. 

Háfrónska: Umheimur /'ʏmheimʏr/ "Natura"
Norreno Alto: Umheimr /'umheimr/
   norreno um "intorno", heimr "paese, mondo":
lett. "mondo che sta intorno", ossia "ambiente"


Háfrónska: úlfabaunir /'u:lvapøɪnɪr/ "lupini"
Norreno Alto: úlfabaunir /'u:lvabaunir/
    norreno úlfr "lupo", baunir "fagioli, fave":
lett. "fagioli dei lupi". Si tratta di un calco.

Háfrónska: Valland /'vatlant/ "Italia"
Norreno Alto: Valland /'walland/
   norreno Valland, toponimo che indicava la Francia o l'Italia. L'origine ultima è da valr "parlante romanzo", da non confondersi con gli omofoni valr "caduto in battaglia" e valr "falco".

Háfrónska: þungapi /'θu:ŋkaphɪ/ "gorilla"
Norreno Alto: þungapi /'θuŋgapi/
    norreno þungr "pesante, massiccio", api "scimmia":
lett. "scimmia massiccia". Uno dei molti nomi autarchici per indicare specie di scimmie.

Per assurdo, se un vichingo piovesse dalla sua epoca e si trovasse davanti a questo mondo sconosciuto, un parlante del Norreno Alto potrebbe aggiornarlo rapidamente e fargli comprendere una realtà altrimenti ostica e impenetrabile. Persino gli squallidi sviluppi della Pornocrazia Italiana potrebbero essere messi in una tale forma poetica da renderli degni di qualche interesse.

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