La città sommersa di R'lyeh è menzionata per la prima volta da Howard Phillips Lovecraft nel suo racconto Il richiamo di Cthulhu (The Call of Cthulhu, 1928). Egli ci descrive le sue folli geometrie non euclidee, ci fa sentire nelle ossa l'orrore dei suoi primordiali costruttori.
"La città-cadavere, da incubo, chiamata R'lyeh ... fu costruita incalcolabili eoni prima della storia conosciuta, da enormi, ripugnanti forme che gocciolarono dalle stelle oscure. Lí si stabilirono il grande Cthulhu e le sue orde, nascosti in verdi, limacciosi sotterranei…"
(H. P. Lovecraft, Il richiamo di Cthulhu)
Lo scrittore ha anche fornito le coordinate di R'lyeh: 47°09′S 126°43′W. Si nota una discrepanza con le coordinate fornite da August Derleth: 49°51′S, 128°34′W. In ogni caso si tratta di punti dell'Oceano Pacifico meridionale posti nel Polo di Inaccessibilità, definito come zona di massima lontananza dalle terre emerse. L'isola più vicina alle rovine sommerse è Pohnpei, in Micronesia, situata a più di 9.000 km di distanza. Bizzarramente, il nome Pohnpei, un tempo scritto anche Ponape, significa "Sopra l'Altare" (nella locale lingua micronesiana pohn "sopra", pei "altare di pietra).
L'antica lingua di R'lyeh, detta R'lyehian o Cthuvian, è documentata nell'opera del Solitario di Providence e di altri autori che hanno tratto ispirazione dal suo genio, come August Derleth e Brian Lumley. Spesso è definita "disturbante" (Jamnek, 2012), anche se non resco a capirne il motivo: io mi ci trovo perfettamente a mio agio.
Questa è una frase celeberrima, riferimento per tutti i Cultisti:
PH'NGLUI MGLW'NAFH CTHULHU R'LYEH WGAH'NAGL FHTAGN
(H. P. Lovecraft, Il richiamo di Cthulhu)
Traduzione:
"Nella sua dimora di R'lyeh, il morto Cthulhu attende sognando", o meglio "Morto, ma ancora sognante, Cthulhu nel suo palazzo di R'lyeh attende".
(originale: "In his house at R'lyeh, dead Cthulhu waits dreaming")
Ci sono anche altre testimonianze, meno note ma non meno nobili, come questo incantesimo in grado di resuscitare i morti, riportato nel romanzo Il caso di Charles Dexter Ward (The Case of Charles Dexter Ward, scritto nel 1927, pubblicato postumo nel 1941):
Y'AI 'NG'NGAH, YOG-SOTHOTH H'EE - L'GEB F'AI THRODOG UAAAH
(H. P. Lovecraft, Il caso di Charles Dexter Ward)
Traduzione:
"Io chiamo la Morte, Yog-Sothoth risponde - qui essi chiamano tremando."
Per annullare questo processo di resurrezione è fornito un altro incantesimo, che è ottenuto invertendo l'ordine e la struttura morfologica delle parole del precedente:
OGTHROD AI'F GEB'L-EE'H YOG-SOTHOTH 'NGAH'NG AI'Y ZHRO
Traduzione:
"Molto tremando chiamano essi qui - Yog-Sothot la Morte chiamo io."
Fonetica
Il Solitario di Providence e i suoi emuli potevano soltanto usare le lettere dell'alfabeto latino per trascrivere quella che è una lingua aliena, prodotta da organi fonatori non umani, anche se da questi riproducibile in modo approssimativo. Riporto la mia ricostruzione dei fonemi, con la trascrizione IPA della pronuncia (tra le barre oblique //) e la soluzione ortografica adottata da Lovecraft per la trascrizione. Essendo il sistema di scrittura imperfetto, diversi suoni possono essere trascritti nello stesso modo.
Consonanti
Nasali
bilabiale: m /m/
alveolare: n /n/
velare: ng /ŋ/
labiovelare: mg /ɱ/
Occlusive
bilabiale: p /p/, b /b/
alveolare: t /t/, d /d/
velare: c /k/, k /kɣ/, g /g/
uvulare: q /q/
glottidale: ' /ʔ/, /ʔ/
Fricative
bilabiale: ph /φ/, bh /β/
labiodentale: f /f/, v /v/
dentale: th /θ/, dh /ð/
alveolare: s /s/, z /z/
postalveolare: sh /ʃ/, zh /ʒ/
velare/uvulare: ch /x/, kh /χ/, gh /γ/
glottidale: h /h/
faringale: h /ħ/
Affricate
alveolare: ts /ts/
postalveolare: ch /tʃ/
laterale: th /tɬ/
Approssimanti
palatale: y /j/
velare: w /w/
labiovelare: fh /ʍ/
Approssimanti laterali
alveolare: l /l/, lh /ɬ/
velare: ll /ł/
Vibranti
alveolare: r /r/, rh /ṛ/
uvulare: r /R/
Le consonanti intense sono trascritte come doppie:
gg /g:/, rr /r:/, /R:/, etc.
Alcune soluzioni grafiche sembrano surreali. Così per trascrivere un'approssimante velare intensa /ł:/ si utilizza llll.
Sussistono ambiguità: per trascrivere il suono /l:/ si è costretti a usare lo stesso digramma ll usato per trascrivere il suono velarizzato /ł/.
N.B.
L'apostrofo non trascrive mai la caduta di un suono un tempo presente, come avviene nelle lingue a noi familiari. Serve invece per marcare l'occlusiva glottidale, che potrebbe essere descritta come un colpetto di tosse o uno stacco nella voce.
Vocali
Alte
anteriore: i /i/
posteriore: u /u/
centrale: y /ɨ/
Medie
anteriore: e /e/
posteriore: o /o/
Basse
anteriore: a /a/
Le vocali lunghe sono trascritte come doppie: aa /a:/, ee /e:/, ii /i:/, oo /o:/, uu /u:/
Una vocale centrale indistinta /ə/, non scritta, serve se necessario a rendere pronunciabili i nessi consonantici troppo complessi.
Sonanti: m /ṃ/, n /ṇ/, r /ṛ/, l /ḷ/
Le consonanti m, n, r, l in certi contesti possono funzionare come vocali e formare il nucleo di una sillaba: quando ciò accade sono chiamate sonanti.
Fonotassi
Le parole hanno una struttura sillabica che alle genti di questo mondo può sembrare inconsueta. I tipi più comuni sono CCVC, CCVCC, CCCVCC (dove C sta per "consonante" e V per "vocale" o "sonante").
Lessico
Questo è un breve vocabolario, formato da quanto è possibile dedurre dall'analisi della documentazione. I concetti espressi in questa lingua non sono perfettamente sovrapponibili ai nostri: la prima impressione che si ha è che siano sfocati.
-AGL, luogo
AH, fare (verbo generico)
AHAGL, là
AHAIMGR'LUHH, scrivere
AH'BTHNK, toccare
AHE, rispondere (vedi EE)
AH'EHYE, conservare
AHF', chi; che cosa; chiunque
AH'F'NAH, portare
AHH, perché?
AH'HA, copia, gemello
AHHAINAH, lento; lentamente
AHH'LAGLN, spingere
AH'HRI, seguire
AH'LEGETH, mentire
AH'LEGETH'DRN, mentitore
AH'LI, torturare
AH'LI'DRN, torturatore
AHLLOIG, pensare
AH'LLOIGSHOGG, temere, aver paura
AH'LW'NAFH, sognare; vivere
AH'LW'NAFHORNAH, odorare
AH'MGLW'NAFH, morire; morente
AHNA, stare
AH'N'GHA, uccidere
AH'N'GHA'DRN, uccisore, assassino; guerriero
AH'N'GHAOR, arma
AH'N'GHAYAR, guerra
AH'N'GHFT, cieco
AHNYTH, servire
AHNYTHOR, dovere; dovrebbe
AHOG, grande
AHOGOG, il più grande, massimo; gigante
AHOGOR, più grande
AHOR, potere, può; possibile
AHORNA, non può
AHORNAH, potrebbe
AHORORR'E, affrontare
AHORR'EOG, forte
AHOTH, possibile
AH'R'LUH, gettare (un incantesimo)
AHUAAAH, usare
AHUH'EOG, dominare, regnare
AHYOG'NGLUI, vuoto
'AI, parlare; chiamare, invocare
AIN'GHFT, tradurre
AIR'LUH, formula, incantesimo
ATHG, apporre il sigillo, firmare; essere d'accordo
AZANAH, serpente
AZANAHOTH, verme
AZATH, Regno del Caos
AZATHOTH, Abitante del Regno del Caos
'BTHNK, corpo; essenza
'BTHNKNAHOR, mano
'BTHNKNYTH, organo
'BTHNKNYTHGOF'N, grembo femminile
'BTHNKOR, carne
'BTHNKORNAH, cibo
BUG, andare
BUGG-SHOGGOG, andate all'Inferno!
BUGNAH, camminare
C', noi
CAHF, quello; che
CH', attraversare, viaggiare
CH'NGLUI, chiave
CH'NGLUI'AHOG, trasgredire
CHTENFF, fratellanza
EBUMNA, pozzo
EE, rispondere; risposte
EEH, risposte; insegnamento
EHYE, coesione, integrità; uno
EHYEAHOG, un altro
EHYEAIR'LUH, formula magica
EHYEEOG, molti
EP, dopo; solo; ma
EPAGL, grotta
EPAGLOG, caverna
EPGOKA, lasciare, abbandonare
EP HAI, solo ora
EPHAI, più tardi
EPHAIAGL, il futuro
EPHAIAGLOR, rapido, veloce
EPSHUGGOG, Inferno
F', essi, esse
FAHF, questo
'FHALMA, madre
FHAYAK, mandare, inviare
FHHUI, considerare; preparare
FHTAGN, attendere; dormire
FHTAGN-NGAH, e quindi attende
FHTAGNOR, posare, deporre
FHTAGNSHOGG, incubo
FM'LATGH, bruciare
FM'LATGHNAH, caldo, rovente
FM'LATGHOR, fuoco; fiamma
FTAGHU, pelle; confine
GEB, qui
GNAIIH, padre
GN'BTHNKNYTH, cuore
GN'TH, mare
GN'TH'BTHNK, sangue
GN'TH'BTHNKOR, rosso
GN'THOR, acqua
GN'WGN, casa
GOF'N, bambino
GOF'NN, bambini
GOKA, permettere; dare
GOKAHE, apprendere
GOKAR'LUH, tesoro
GOKLN'GHA, nutrire
GOTHA, desiderare; desiderio
GRAH'N, essere perduto, larva
GRAH'NN, esseri perduti, larve
HAAST'R, oro; giallo
HAFH, aiutare; convocare, riunire
HAFH'DRN, prete, sacerdote; evocatore
HAI, ora, adesso
HAIAGL, il presente
HANGUUR, Cosmo
HLIRGH, eretico; blasfemo
HNAH, cosa
HNAHR'LUH, segno
HRII, seguaci
HUP, da
HUPA, nascere
HUPADGH, nato da
IÄ, Osanna
ILYAA, aspettare, attendere
KADISHTU, conoscere, capire
KADISTHTUOR, conoscenza
K'NA, domanda
K'NAA, domande
KRNUG, strisciare
K'YARNAK, dividere; scambiare
LAGLN, verso, in direzione di
LEGETH, ignoranza
LEGETH'DRN, idiota
LEGETHOG, falso
LG, pensiero
LI, danno, dolore
LIAHE, poiché
LI'HEE, sotto pena di, a danno di
LLLL, a; accanto, vicino
LLLLNAH, vicino
LLLLN'GHA, mangiare
LLOIG, mente, psiche
LLOIGAZATH, ira
LLOIGNAH, pensiero
LLOIGNGLUI, consapevolezza
LLOIGOR, Forza della Mente
LLOIGSHOGG, terrore
LULN, tirare, trarre
LW'NAFH, sogno; che sogna; vivo; vita
LW'NAFHNAH, giovane
LW'NAFHOR, respiro, alito
LW'SHUGGOR, albero
MG, ancora, tuttora
MG-, opposto a; non
MGAHEHYEE, altro
MGAHOTH, impossibile
MGEHYE, distruzione; rovina
MGEHYE'LLOIG, follia, pazzia
MGEP, davanti; finché
MGEPAH, aver fatto, fece
MGEP'AI, aver parlato, parlò
MGEPHAI, ancora, tuttora
MGEPHAIAGL, il passato
MGEPOG, vecchio; profondo; profondità
MGGOKA, prendere; rimuovere
MGGOKAOG, rubare
MGHRI, nemico
MGLAGLN, via da
MG'LLOIG, pazzo
MGNG, ma
MGN'GHFT, luce
MGR'LUH, visibile, manifesto; vedere
MGSHUGNAH, buco
MGULN, bandire; esorcizzare
MGULN'DRN, esorcista
MGULNAH, mandare
MGVULGTLAGLN, dannare; maledire
MGVULGTNAH, cattivo
MGVULGTNAHOR, malvagio
MGYOGOR, giù, in basso
MNAHN', senza valore
MNAHN'UL, vittima sacrificale; capra
NAFL, non ora; non
NA'AH'N'GHAYAR, battaglia
NALLLL, via da, lontano da
NALLLLOG, più lontano, oltre
NALLLLOGOR, il più lontano
NG-, e, quindi, poi
-NGAH, e quindi
NGAHNAH, ferita
N'GAI, morite!
N'GHA, morte
N'GHAA, massacro
N'GHA'AGL, tomba
N'GHAA'AGL, cimitero
N'GHAAUH'E, esercito
N'GHA-GHAA, morti (pl. di "morte"); morte a ognuno
N'GHANGLUI, malattia; peste
N'GHANYTH, necromante
N'GHAOR, decadenza, sfacelo
N'GHAOR'NAFH, marcire
N'GHAUH'E, cadavere
N'GHFT, tenebra, oscurità
N'GHFTDRN, mostro
N'GHFTEPHAI, persino
N'GHFTNAH, ombra; crepuscolo
N'GHFTOG, nero
N'GHFTOR, blu
N'GHFTYAR, notte
NGLUI, soglia
NGNAH, o
N'GRKDL'LH, decadere
NILGH'RI, ogni cosa, tutto; ciascuna cosa, alcunché
NILGH'RISHUGGOGG, Universo
NNN-, guardare; proteggere
NNN'DRN, scudo
NNN'DRNOG, muro
NNNKADISHTUAGL, biblioteca
NNNKADISHTUOR, libro
NNN-L, camminare accanto, accompagnare
NNN-LAGL, osservatore
NOG, venire
NW, testa; luogo
NWNGLUI, bocca; occhio
-NYTH, servo di; strumento
NYTH'DRN, servo, schiavo
OOBOSHU, visitare
-OR, forza
OR'AZATH, strano, inconsueto; caotico
ORR'E, anima, spirito
ORR'ENAH, mortale (essere soggetto a morire)
ORR'EUH'E, fantasma, spirito dei morti
-OTH, nativo di, abitante
PH'-, oltre
PHLEGETH, Regno dell'Informazione
PHLEGETHOR, Forza dell'Informazione
PHLTAGN, argento; grigio
R'LUH, nascosto, occulto
R'LUH-EEH, insegnemento occulto, esoterismo
R'LUHHNYTH, stregone
R'LUHHNYTHOG, mago
R'LUHHOR, i Grandi Antichi
R'LYEH'AI, lingua R'lyehian
RON, religione, culto
RUUGNAH, Caos
SATHOTH, comandante; autorità
SGN'WAHL, condividere lo spazio
S'UHN, patto, alleanza
S'UHN-NGH, patto oscuro
SHAGG, Regno dei Sogni
SHAGGORNYTH, servo della Forza dei Sogni
SHAGGOTH, abitante del Regno dei Sogni
SHOG, pozzo
SHOGG, Regno delle Tenebre, Abisso
SHOGGOG, Inferno
SHOGGOTH, abitante del Regno delle Tenebre
SHOGG'TOTH, demone; demoniaco
SHTUNGGLI, notificare; contattare
SHTUNGGLINYTH, contattatore
SHUGOTHNAH, sporcizia, escremento
SHUGG, terra; Regno della Terra
SHUGGOG, mondo
SHUGGOTH, essere umano, uomo, donna
SHUGNAH, terra
SHUGNAHOTH, pietra, roccia
SHUGOG, regno
SLL'HA, dare, portare (offerte); invitare
SOTH, Spazio; il Nulla
STELL'BSNA, chiedere; pregare per qualcosa
SYHA'H, Eternità
SYHA'HNAH, eone
SYHA'HHNAH, millennio
THARANAK, promettere; portare
THFLTHKH'NGHA, aiutare, proteggere dalla morte
THROD, tremare
TURN'GHFTOR, verde
TUROR, giallo
UAAAH, creare, fare
UAAAH, così sia!
UAAAHLL, costruire; costruzione
UAAHNYTH, Creatore
UAAAHNYTHOR, strumento, attrezzo
UAAAHOTH, metallo
UH'E, gente, folla
UH'EAGL, città
UH'ENAH, schiavo
UH'ENYTH, animale, bestia
UN'ENYTHNAH, capra
UH'EOG, re
UH'EOGHR'LUH, corona
UH'EOGOTH, principe
UH'EOR, individuo
ULCH', portale
ULN, chiamare, evocare; evocazione
ULNAGR, luogo dell'evocazione
ULNAH, comandare, ordinare
ULN'DRN, evocatore
ULN'YAR, il momento dell'evocazione
UT, fa' questo!
VRA, divenire uno con
VULGTLAGLN, rispondere a una preghiera
VULGTM, preghiera
VULGTMAGL, tempio
VULGTMAH, lodare
VULGTMNAH, buono
VULGTMOG, canto, canzone
VULGTMOR, sacrificio
VULGTMOTH, divino
WFAQA, odiare; odio
W'GAH, è qui
WGAH'N, risiedere; abitare; controllare
WGAH'NAGL, palazzo, dimora
WK'HMR, trasferirsi dentro, impregnare
YA, io
YAAH, nome
YAH'OR'NANAH, giorno
YAOR, proprio, stesso
-YAR, tempo di, momento di
YE'BTHNK, forma
YG'BTHNKNAH, braccio
Y'HAH, Amen
YMG', voi
Y'NAH, secolo
Y'NANAH, decennio
YOG, fuori; esterno; sopra
YOGAGL, cielo
YOGFM'L, stella
YOGFM'LOG, sole
YOGOR, su, in alto
YOGSHUGG, luna
YOG-SOTHOTH, Abitatore dello Spazio Esterno
YOG'TAH, soluzione (= via d'uscita)
YUGGOTH, Plutone (pianeta)
ZHRO, non farlo!
Elementi di grammatica
La vulgata corrente è che nella lingua di R'lyeh nomi, aggettivi, verbi e altre parti del discorso non siano tra loro distinguibili. Dall'attenta analisi del materiale si deduce che questo non è vero. Anche se in molti casi i verbi possono anche essere usato nomi, appare subito chiaro che non sono grammaticalmente confondibili. Sarebbe interessante studiare la reazione di un americano se un alieno dicesse che in inglese nomi, aggettivi, verbi e altre parti del discorso non sono tra loro distinguibili, semplicemente perché la morfologia è ridotta.
Formazione del plurale
I plurali si formano tramite raddoppiamento della consonante finale o tramite parziale reduplicazione della parola. Il tipo più comune è GOF'NN "bambini", plurale di GOF'N "bambino".
Il plurale di 'BTHNK "corpo" è 'BTHNKK "corpi"
Il plurale di GNAIIH "padre" è GNAIIHH "padri"
Il plurale di R'LUH "segreto" è R'LUHH "segreti"
Il plurale di S'UHN "patto" è S'UHNN "patti"
Il plurale di ULN "evocazione" è ULNN "evocazioni"
Il plurale di VULGTM "preghiera" è VULGTMM "preghiere" Così VULGTLAGLN VULGTMM significa "rispondi alle preghiere!"
Se una parola monosillabica termina per vocale, il plurale ha una vocale lunga: HRII "seguaci" è il plurale di HRI "seguace". Non mancano formazioni irregolari. In alcuni casi, non facilmente prevedibili, oltre al prolungamento vocalico si ha anche una duplicazione imperfetta della parola: N'GHA-GHAA "morti" è il plurale di N'GHA "morte". La forma N'GHAA, che ha l'aspetto di un plurale regolare, significa invece "massacro". Le forme plurali possono comparire come primo elemento di composti: R'LUHHNYTH "Servitore dei Segreti", ossia "stregone".
Esistono alcuni problemi ortografici. Quando una parola finisce in -TH, -GH e simili, il plurale ha una fricativa intensa, che non è facile a trascriversi. Si trovano così due soluzioni: scrivere il plurale come il singolare, oppure usare il raddoppiamento della sola -H e scrivere -THH, -GHH, etc. Così si trova HLIRGH oppure HLIRGHH "eretici", pronunciato /ħliRγ:/. Se un nome finisce in -GG, il plurale ha un eccezionale -GGG, il cui suono sarà qualcosa come /-g:g/: il plurale di NILGH'RISHUGGOGG "universo" è NILGH'RISHUGGOGGG.
In contrasto con i plurali dei nomi (sostantivi/aggettivi), in genere non è prevista la pluralizzazione delle radici verbali, che distinguono il numero tramite i prefissi pronominali (vedi nel seguito). C'è comunque qualche eccezione: BUGG-SHOGGOG "andate all'Inferno!", da BUG "andare". Si noti N'GAI "morite!", che ha una consonante occlusiva in contrasto con la fricativa presente in N'GHA "morte".
Casi e preposizioni
Il genitivo non è marcato in alcun modo. Non esistono suffissi né prefissi indicanti il possesso o il complemento di specificazione. Per esprimerlo si usa una giustapposizione o si forma un composto (possessore + cosa posseduta). Così DAGON CHTENFF significa "Fratellanza di Dagon". Ho reperito una preposizione OT "di", di cui però non sussitono esempi di utilizzo. Non sussistono contrassegni nemmeno per l'accusativo: nessun prefisso o suffisso compare per distinguere l'oggetto di frasi transitive. Lo R'lyehian non è una lingua ergativa: non esistono prefissi o suffissi che indichino il soggetto di frasi transitive. Il locativo non è marcato in alcun modo. Non esistono prefissi né suffissi
indicanti il complemento di stato in luogo. Così R'LYEH significa "a R'lyeh", "in R'lyeh". Per esprimere altri casi si usano preposizioni o prefissi.
PH'-, oltre:
PH'SHUGG, oltre la terra
PH'NGLUI, oltre la soglia (ossia "dentro", ma anche "morto", a seconda del contesto)
L'-, presso, vicino; a (è un'abbreviazione di LLLL)
L'EBUMNA, vicino al pozzo
L'GEB, qui accanto
A volte si usa la forma estesa:
LLL-NGLUI, accanto alla soglia
CH'-, attraverso, durante (deriva dal verbo CH' "attraversare")
CH'YAR, al momento
CH'SHOGG, attraverso il Regno delle Tenebre
HUP, da (deriva dal verbo HUPA "nascere")
HUP R'LYEH, da R'lyeh
HUP YUGGOTH, da Plutone
Pronomi personali
Non sempre i pronomi personali compaiono esplicitamente nelle frasi in R'lyehian. Spesso tuttavia ricorrono. Sono ben definiti e il loro uso non è difficile. Questi sono i pronomi di I e III persona, singolari e plurali:
YA, io
Y-, io, mio
Y'-, io, mio
C'-, noi, nostro
H'-, egli, ciò, suo
F'-, loro
Questi pronomi si usano come prefissi per coniugare i verbi. Esempi:
Y'AI, io parlo, io chiamo
C'AI, noi parliamo, noi chiamiamo
H'AI, egli parla, egli chiama
F'AI, essi parlano, essi chiamano
Y'EE, io rispondo
C'EE, noi rispondiamo
H'EE, egli risponde
F'EE, essi rispondono
Y'WGAH'N, io risiedo
C'WGAH'N, noi risiediamo
H'WGAH'N, egli risiede
F'WGAH'N, essi risiedono
Y'GOTHA, io desidero
C'GOTHA, noi desideriamo
H'GOTHA, egli desidera
F'GOTHA, essi desiderano
Gli stessi prefissi si usano anche per ottenere le forme possessive dei nomi non verbali.
YGNAIIH, mio padre
C'GNAIIH, nostro padre
H'GNAIIH, suo padre
F'GNAIH, loro padre
Y'BTHNK, il mio corpo
C'BTHNK, il nostro corpo
H'BTHNK, il suo corpo
F'BTHNK, il loro corpo
Esistono alcune alterazioni poco chiare prodotte dall'unione di questi prefissi pronominali con le radici verbali. Così abbiamo CF'AYAK'-, tradotto con "noi (ti) inviamo", da C- e da FHAYAK "inviare". In realtà l'elemento '- dovrebbe essere proprio il pronome di seconda persona singolare, agglutinato al verbo, il che darebbe una spiegazione logica a queste irregolarità. Se questo fosse dimostrato, dovremmo tradurre CF'AYAK'- con "noi ti inviamo" e aggiungere questa voce all'elenco dei pronomi personali:
'- (-'), tu
Allo stesso modo abbiamo la frase HASTUR CF'TAGN "Hastur, noi ti attendiamo!", che mostra lo stesso trattamento del ben noto verbo FHTAGN. In alcuni casi questo prefisso viene omesso: probabilmente non si pronuncia per eufonia. Sono necessari ulteriori approfondimenti e purtroppo ci si scontra sempre con lo stesso problema: la scarsità del materiale.
Non è stato facile, ma sono riuscito a trovare anche il pronome di seconda persona plurale:
YMG', voi, vostro
Così abbiamo le seguenti forme:
YMG' NILGH'RI, voi tutti
YMG'AI, voi parlate, voi chiamate
YMG'EE, voi rispondete
YMG'WGAH'N, voi risiedete
YMG'GOTHA, voi desiderate
YMG'GNAIIH, vostro padre
YMG'GNAIIHH, i vostri padri
YMG'BTHNK, il vostro corpo
Come visto per il pronome di seconda persona singolare, i verbi transitivi mostrano questo ordine: pronome soggetto + pronome oggetto + radice verbale:
Y' YMG'AI, io vi chiamo
Y' YMG'ULN, io vi chiamo, io vi evoco
A quanto pare il pronome YMG' può fungere anche da singolare nelle comuni conversazioni, mentre il pronome '- (-') è invece riservato alle invocazioni ai Demoni o ad altri contesti solenni. Se questo fosse confermato, YMG' corrisponderebbe nella semantica all'inglese you, mentre '- (-') corrisponderebbe all'inglese thou.
Suffissi e prefissi verbali
Il suffisso -OG è usato per marcare l'intensità di un'azione:
L'intensivo di THROD "tremare" è THRODOG "tremare molto".
Esiste anche OGTHROD, alla lettera "molto tremare", con questo elemento come prefisso anziché come suffisso. Non sono sicuro che questa formazione inversa abbia un uso concreto al di fuori delle formule magiche.
Tramite il suffisso NAFL- "non ora" si forma un particolare tempo dei verbi, che spesso - ma non sempre - è traducibile col passato:
NAFL'SLL'HA "tu hai portato (offerte)" è il passato di SLL'HA "tu stai portando (offerte)".
A volte ci sono alterazioni della radice unita a questo prefisso, dovute a motivi fonetici:
NAF'LTHAGN "attenderà" è usato come futuro (o meglio non-presente) di FHTAGN "attende".
Se si intende specificare che un evento è avvenuto nel passato si usa il prefisso MGEP- "prima". In modo simile, per specificare che un evento avverrà nel futuro si usa il prefisso EP- o EPHAI- "dopo":
H' MGEPAH, egli fece
H' EPHAIAH, egli farà
H' MGEPBUG, egli andò
H' EPBUG, egli andrà
H' MGEPNOG, egli venne
H' EPHAINOG, egli verrà
Per ottenere la forma negativa di un verbo transitivo si usa il prefisso NA- e si pospone NILGH'RI "alcunché". Molti sostengono che questo prefisso NA- sia un'abbreviazione di NAFL- "non ora" (vedi sopra). Credo che sia invece NAFL- ad essere un'estensione della negazione NA-.
In alcuni casi NAFL- sembra invece indicare la negazione e doversi tradurre con "non". Sembra chiaro che questa contraddizione sia soltanto apparente, essendoci qualche peculiarità come l'intonazione, l'accento o altro a distinguere il senso, non essendo facile trascrivere con lettere a noi note queste differenze. A parer mio, quando NAFL- è un prefisso che marca il tempo non presente dei verbi, è atono. Quando è una negazione porta invece l'accento.
La stessa ambiguità si rileva con la congiunzione MG "ancora, tuttora", usata anche come prefisso, che in molti contesti significa invece "opposto a", "non". Anche in questo caso a parer mio deve sussistere una differenza di pronuncia: /ṃg-/ "ancora, tuttora" rispetto al prefisso negativo /ɱ-/ "opposto a", "non".
Numerali
Questi sono i numerali cardinali:
EHYE, uno
EHYEE, due
YEEOGNG, tre
YEEOGNGE, quattro
YEEOGNOR, cinque
YEEOGNGN, sei
YEEOGNGM, sette
YEEOGNGK, otto
YEEOGNGP, nove
YEEOGOG, dieci
YEEOGOGNG, cento
YEEOGOGNOR, mille
YEEOGOGOG, un milione
L'unico numerale ordinale noto è EHYEOG "primo" (da non confondere con EHYEEOG "molti"). Il pronome indefinito EHYENAH significa "nessuno".
Interiezioni rituali
L'interiezione UAAAH serve a concludere un'evocazione e può essere tradotta con "così sia!".
L'interiezione ZHRO marca invece il tono ascendente di un'evocazione ed è traducibile con "non farlo!". Si può dire che ZHRO sia l'opposto di UAAAH.
Esiste anche un'interiezione UT, che introduce l'evocazione e potrebbe essere tradotta con "fa' questo!". Secondo alcuni sarebbe una sorta di chiave per il channelling.
Peculiarità semantiche
Si notano moltissime forme perifrastiche. Ad esempio il concetto di "tenebra" è fondamentale, mentre quello di "luce" è espresso tramite la sua negazione. Il tabù verbale sembra avere un ruolo fondamentale. Non escludo però che in futuro il lessico della lingua di R'lyeh potrà essere conosciuto molto meglio e che emergeranno sinonimi non perifrastici delle parole per "luce", "vedere", "morto", etc.
Altri testi
Un testo in R'lyehian si trova in un romanzo di Brian Lumley, La saga di Titus Crow (The Burrower Beneath, 1974).
YA NA KADISHTU NILGH'RI STELL'BSNA NYOGTHA,
K'YARNAK PHLEGETHOR L'EBUMNA SYHA'H N'GHFT,
YA HAI KADISHTU EP R'LUH-EEH NYOGTHA EEH,
S'UHN-NGH ATHG LI'HEE ORR'E SYHA'H.
Traduzione:
"Non sapevo proprio niente, ho supplicato Nyogtha,
Abbiamo condiviso i nostri pensieri accanto al pozzo più oscuro,
Conosco ora l'oscura saggezza impartita da Nyogtha,
Questo oscuro patto lo sigillo a danno della mia anima immortale."
Un altro notevole frammento in R'lyehian si trova nel Web, anche se non mi è stato facile reperirne la fonte ultima. È contenuto in un racconto intitolato Faith, il cui autore è Bertram Russell. Ecco il testo:
CTHUGHA FM'LATGH MNAHN' HLIRGH!
CTHUGHA CH'NW HAFH'DRN!
CTHUGHA FM'LATGH UH'E WFAQA!
Traduzione:
"Cthugha brucia gli inutili eretici!
Cthugha passa sopra il suo sacerdote!
Cthugha brucia la gente che dodio!
Un testo problematico
Esiste nel Web persino il supposto originale in R'lyehian di un passo famosissimo e universalmente noto, tratto dal Necronomicon e riportato da Lovecraft per la prima volta nel racconto La città senza nome (1921):
"That is not dead which can eternal lie. And with strange aeons even death may die."
Eccolo:
CAHF AH NAFL MGLW'NAFH HH' AHOR SYHA'H AH'LEGETH, NG LLLL OR'AZATH SYHA'HNAHH N'GHFTEPHAI N'GHA AHORNAH AH'MGLW'NAFH.
Il testo che si trova nelle traduzioni in italiano è questo:
"Non è morto ciò che può vivere in eterno. E in strani eoni anche la Morte può morire". Secondo l'interpretazione letterale dovremmo avere: "Che non ora è non più sognante colui che può in eterno giacere, quindi durante inconsueti eoni persino la morte potrebbe non più sognare".
C'è tuttavia un piccolo problema. Il traduttore in R'lyehian è incappato in un errore gravissimo. La frase inglese which can eternal lie significa "che può giacere in eterno". Già il traduttore in italiano si è preso una bella licenza, interpretando come se fosse which can eternal live, ossia "che può vivere in eterno". Qui siamo andati ben oltre. Chi ha compiuto la traduzione in R'lyehian ha interpretato which can eternal lie come "che può mentire in eterno"! I casi sono due:
1) La traduzione è stata fatta con un traduttore automatico, e chi ha premuto il tasto non si è accorto dell'errore;
2) La maggior parte dei parlanti angosassoni intendono proprio which can eternal lie come "che può mentire in eterno".
Mi renderebbe molto triste sapere che la seconda ipotesi è quella giusta e che Lovecraft è stato equivocato dai parlanti della stessa lingua inglese, che hanno scambiato to lie "giacere" con to lie "mentire". Fatto sta che LEGETH significa "ignoranza" e AH'LEGETH significa "mentire" (alla lettera "fare ignoranza"). Il contrario di LEGETH è PHLEGETH "Regno dell'Informazione", il cui prefisso PH- (senza occlusiva glottidale) ha evidentemente un valore di negazione: "non-ignoranza" = "informazione". Non mi risultano altre occorrenze di una simile formazione.
Conclusione: il testo in R'lyehian è grammaticalmente corretto, ma traduce un concetto sbagliato a causa dell'ignoranza della lingua inglese. Non è certo tratto dal Necronomicon. Domanda: perché non è stato usato un verbo come FHTAGN "attendere" o WGAH'N risiedere" per tradurre l'inglese to lie "giacere"? Almeno sarebbero state parole della stessa famiglia semantica! Non ho la benché minima idea di chi ha diffuso questo documento problematico.
Etimologia di R'lyeh
Il significato del toponimo R'LYEH è subito determinabile a partire dal verbo R'LUH "nascosto, occulto". Il nome della Città-Cadavere significa "Luogo Nascosto", "Luogo Inaccessibile", "Luogo Oscuro". Si deduce che la lingua R'lyehian presenta elementi introflessivi.
Possibile parentela con l'Enochiano
GNAIIH "padre" corrisponde alla parola enochiana GNAY "fare".
La protoforma ricostruibile è *gnaHji- "fare; procreare". Il significato originario della parola R'lyehian doveva essere "procreatore", "creatore", "facitore, fattore".
'AI "parlare; chiamare, invocare" corrisponde alla parola enochiana GOH- "dire" (GOHO "egli dice", GOHIA "noi diciamo", GOHUS "io dico", GOHOL "dicendo", etc.). La protoforma ricostruibile è *ʔγwaHjV- "pronunciare".
N'GHA "morte" corrisponde alla parola enochiana GAH "spirito". La protoforma ricostruibile è *ngaHV- "fantasma, spirito di trapassato".
LG "pensiero" e il suo derivato LLOIG "mente, psiche" corrispondono alla parola enochiana LOAGAETH "parola di Dio". La protoforma ricostruibile è *Lo'gV-(jV)- "verbo, pronuncia; pensiero".
Il nome della divinità GHATANOTHOA è formato dalla parola enochiana NOTHOA "in mezzo". La prima parte del composto, GHATA-, potrebbe corrispondere a GATH "materia". Il teonimo potrebbe dunque significare "Centro della Materia". Sembra trattarsi di prestiti, non di voci connaturate. Anche se il teonimo non sembra appartenere alla lingua di R'lyeh, potrebbe documentare che Lovecraft ha avuto qualche contatto con la Magia Enochiana.
Possibili prestiti da lingue ignote
Alcune parola hanno una fonotattica inconsueta, il che mi fa sospettare che siano prestiti da una lingua diversa e forse più antica. Tra questi ho identificato i seguenti: EBUMNA "pozzo", KADISHTU "conoscere", OOBOSHU "visitare". Come si può vedere, la struttura sillabica non è di tipo CCCVCC o simili, bensì VCVCCV o VCVCV: evidentemente sono stati presi da una lingua di un ceppo del tutto dissimile, che non aveva molto in comune nemmeno nella disposizione dei suoni più elementari.
Risorse on line
Si trovano svariate descrizioni della lingua di R'lyeh, anche se spesso sommarie e non esenti da problemi. Questo è un esempio:
Si segnala lo Cthuvian / English Dictionary, un utilissimo lavoro di Cyberangel e Coelacanth, che include un complendio grammaticale:
Ho reperito un trattato sul Necronomicon, che include un glossario (alcune parole non si trovano altrove):
Esiste persino un traduttore automatico R'lyehian - Inglese, di fondamentale importanza ma da usarsi con cautela:
Purtroppo non sempre la buona volontà è di aiuto. In un sito, che non riporto per non dargli visualizzazioni immeritate, sono presenti file mp3 con la pronuncia di alcune parole. Il problema è che quando mancano le vocali e ci sono gruppi consonantici ardui, la stupida vocina fa lo spelling. Possa Cthulhu masticare i responsabili di questo scempio!
Esistono persone che hanno un'ottima conoscenza della lingua di R'lyeh? Probabilmente sì. Esistono siti scritti in parte in R'lyehian, che riportano brani lunghi e complessi, di cui ci occuperemo nel dettaglio in altra sede. Questo è un esempio:
Nel frattempo il lettore può cimentarsi nella traduzione di qualcuno di questi documenti, per scoprire se hanno un senso o se sono stati assemblati automaticamente:
N'ghft nog zhro tharanak wgah'n y'hah uh'e orr'e naathg f''ai li'hee kadishtu, llll ph'ron r'luh throd Nyarlathotep li'hee goka 'fhalma sgn'wahl ep, bug f'Nyarlathotep h'uh'e hrii Hasturoth throd nnnCthulhu ckn'a ngfhtagn ilyaa. Shogg nilgh'rior Dagonyar nw goka ph'ya shtunggli k'yarnak kn'a, fhtagn nilgh'ri hlirghoth ftaghu kn'a wgah'n grah'n naflhupadgh, 'bthnk li'hee fm'latgh nguaaah Chaugnar Faugn 'fhalma ep. Geb li'hee goka mnahn' ph'ch' li'hee fhtagnnyth gof'nn, nilgh'ri nnnsgn'wahl kadishtu naehye ilyaaoth k'yarnak R'lyeh f'nglui, h'sgn'wahl shugg f'k'yarnak sll'hanyth shugg bug.
Ph'hlirgh gothayar ph'stell'bsna nnnhrii hai 'bthnk nglui, stell'bsna naflshagg gotha nw kn'a ehyeyar, naflvulgtm kn'a clw'nafh chlirgh shtunggli nog, nastell'bsna r'luh nog ilyaa tharanak. Tsathoggua chtenff naflnog 'fhalma k'yarnak ah gof'nn ee ulnagl, naflstell'bsna naathg nakadishtu lloig Tsathoggua ya lw'nafh y-ilyaa shtunggli, stell'bsna 'fhalma r'luh li'hee nilgh'ri stell'bsna ron. Grah'n ph'k'yarnak Yoggoth hafh'drn f'ya Chaugnar Faugn r'luh shagg sgn'wahlyar, ooboshu orr'e naflgoka nakn'a nashogg Hastur f'Cthulhu, n'gha f'shogg na'fhalma y-sgn'wahl n'ghft wgah'n k'yarnak.
Naflkadishtu orr'e 'fhalma shugg naflk'yarnak nallll nnnk'yarnak Nyarlathotep fm'latgh, Chaugnar Faugn sgn'wahl uln phlegeth shuggoth sll'ha cgnaiih n'gha, gof'nn ph'shagg nwnyth h'shtunggli r'luh nilgh'ri gotha. Y-zhro gotha ee nglui h'sll'ha Dagon sll'ha gof'nn ulnoth li'hee, hafh'drn fhtagn y'hah hafh'drnyar Chaugnar Faugn ron 'fhalma gotha, r'luh Yoggoth uh'e athg phlegethnyth gof'nn Dagon zhro. Nnnphlegeth Tsathoggua ehye nnnron ngk'yarnak athg Cthulhu fm'latgh ebunmaoth, k'yarnak chtenff uh'e gof'nnagl athg hrii bug mnahn' ulnoth, ron ngsyha'h vulgtm zhro f'shogg hai hafh'drn.
Athgyar Cthulhu hupadgh li'hee throd uh'e, athg ilyaa y-Hastur ee.
Ch' shugg ooboshu uh'e cehye sgn'wahl hrii ftaghu, ch' shagg sgn'wahl ooboshu wgah'n mg stell'bsna phlegeth, shagg syha'h ep nglui nggotha nafln'gha ph'nog shtunggli hupadgh R'lyeh fm'latgh ron nw tharanak 'bthnk hlirgh, stell'bsna y-'fhalma nglui goka nnnnilgh'ri ebunma tharanak, goka fhtagnog chtenffagl vulgtlagln n'ghft tharanak llll shtungglinyth shugg.