Le parole gergali usate nell'inglese d'America sono per me fonte di continuo stupore e di sempre rinnovato interesse. Per pura e semplice serendipità, sono riuscito a scovarne una particolarmente strana:
pizzazz
Pronuncia: /pɪ'zæz/
Varianti: pizazz, pizzaz, pazazz, pazzazz, pzazz, bazazz, bezazz, bizazz, bizzazz
Uso: sostantivo
Significato:
1) energia, vigore
2) vitalità
3) qualità eccitante
3) qualità eccitante
Derivati: pizzazzy, pizazzy "caratterizzato da energia, vitalità, etc."; ''che esibisce energia, vitalità, etc."
Contesto: mondo della moda
Contesto: mondo della moda
Prima attestazione nota: 1912
Diffusione del termine: Anni '30 del XX secolo
Diffusione del termine: Anni '30 del XX secolo
Riporto alcune attestazioni per anno (i grassetti sono miei). Sono tutte prese da quotidiani ripugnanti che valgono meno della carta igienica usata!
Brother Russel declared, bo, that his crowd had already framed it up with some of the big guys in the music world to put the kibosh on this line of junk, and that it was only a question of time before they would have such pieces as "When I Get You Alone Tonight" completely on the pizzazz.
(1912)
Pizazz, to quote the editor of the Harvard Lampoon, is an indefinable dynamic quality, the je ne sais quoi of function; as, for instance, adding Scotch puts the pizazz into a drink. Certain clothes have it, too.
(1937)
There's pizazz in this rust evening coat, swinging wide in back, jutting crazily over the shoulders, clasped with a cord at the throat.
(1937)
Classified as a lover with a certain pizzazz / And you might even call it razzamatazz.
(1979)
(1979)
Who says a beer can't be exciting, folks. Let me tell you something, folks, this here little can has got more oomph! More pazazz! More body than Mae West any day!
(1979)
(1979)
With his miner's helmet in one hand, a white towel in the other, [Mario] Sepúlveda began to dance. He spun with the gusto and pzazz of a huaso, a Chilean cowboy.
(2011)
Driven by legalized gambling, many of the [Las Vegas] strip's motels had morphed into giant hotels with gambling floors and night clubs and surrounded by large parking lots. Closeness to Hollywood (with its fantasy world of entertainment bizazz) influenced strip architecture.
(2011)
(2011)
Nah brov … nah brov … you see ultimately … without reason … without technique … without – pazzazz … one is sure to get, left behind …
(2012)
I don't think bezazz was the particular specialty of my mother … That's right cement and gravel, Chicago. Nice girl I'm told … but more in the line of barns than bezazz. Of course I never really knew her.
(2013)
As they prepare for Sunday's telling match with Newcastle, Southampton are 12th in the table and their new manager, Mauricio Pellegrino, has introduced such pizzazz that they have mustered five goals in seven league matches.
(2017)
Per maggiori informazioni sull'origine dei futili e irritanti testi, rimando al Web:
Proposte etimologiche:
Esistono, per così dire, due scuole di pensiero a proposito dell'etimologia di pizzazz.
1) L'origine di pizzazz è dai dialetti dell'Italia Settentrionale, in cui bizzo significa "morso". La parola bizzo è di chiara etimologia longobarda, così come lo è pizza, che in origine significava "boccone" - cfr. antico alto tedesco bîʐan, pîʐan "mordere", pizzo, pizo "morso; boccone"; tedesco moderno beißen, beissen "mordere", etc. Agli inizi del XX secolo, l'uso gergale di bizzo descriveva l'aggiunta di liquore a una bevanda analcolica. Aggiungere il bizzo a qualcosa significava così "dare forza, vigore". In italiano standard potremmo tradurre la parola con "mordente". Un Cuba Libre ha mordente, mentre la semplice Coca Cola non ne ha. Questo è lo slittamento semantico ricostruibile:
"morso" =>
"mordente", "aggiunta di un alcolico" =>
"energia", "vigore".
Inoltre deve essere postulato un suffisso accrescitivo/peggiorativo -azzo:
bizzo + -azzo = *bizzazzo
Resta la difficoltà fonetica: sia bizzo che il suffisso -azzo hanno una consonante affricata sorda /tts/, come in cazzo e in mazzo. Non è molto plausibile un suo passaggio alla fricativa sonora /z/ che si trova in pizzazz (è la -s- di rosa).
2) L'origine di pizzazz è dall'ebraico פזז /pa:'zaz/, che significa "essere agile, veloce" e servirebbe a descrivere l'entusiasmo. Questo è lo slittamento semantico ricostruibile:
"essere agile, veloce" =>
"vivace", "energico" =>
"cosa vivace", "cosa energica" =>
"energia", "vigore".
Non sussistono difficoltà fonetiche, dato che il fonema /z/ della parola ebraica è lo stesso che troviamo nella parola gergale inglese. Tuttavia sembra che la semantica sia soddisfacente. Innanzitutto, la parola ebraica פזז è un verbo, per cui si dovrebbe postulare il passaggio prima ad un aggettivo e poi a un sostantivo indicante una qualità. Inoltre la parola ebraica פזז è rara: ricorre due volte soltanto nelle Scritture e denota un tipo di abilità fisica, probabilmente l'agilità. Il Patriarca Giacobbe che le braccia di suo figlio Giuseppe erano agili (Genesi 49:24) e quando Michal vide Davide ballare ed essere agile mentre portava dentro l'Arca dell'Alleanza, lo disprezzò nel suo cuore (2 Samuele 6:16). Esiste anche un altro verbo omonimo פזז /pa:'zaz/, che ricorre soltanto una volta in 1 Re 10:18, ma con un significato del tutto dissimile (e incerto), secondo alcuni "raffinare, purificare", detto dell'oro, secondo altri "solidificare". È estremamente difficile credere che una parola biblica rara e in ogni caso di traduzione incerta possa aver dato origine a una parola gergale in inglese americano. Forse siamo di fronte a uno scherzo escogitato da un rabbino interessato sia agli studi biblici che al mondo della moda?
Conclusioni:
Pur apparendo molto verosimili e ragionevoli, entrambe le proposte etimologiche reperibili nel Web presentano problemi notevoli, quasi insormontabili. Questo caso difficile potrebbe rimanere irrosolto ancora per molto tempo.
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