Romano Colizzi, ricercatore indipendente impegnato in ricerche sui Longobardi nel Salento, è l'autore dell'articolo Le Pergamene di Conversano Tracce longobarde (2005), consultabile liberamente nel sito della Provincia di Brindisi. Ecco il link:
A puro e disinteressato scopo di conoscenza mi avvalgo del sacrosanto diritto di citazione. Questo riporta Colizzi nella sua opera sommamente lodevole e meritoria:
"Oltre ai boni homines(1) che avevano raggiunto una posizione di rispetto e a coloro che si erano inseriti nelle posizioni offerte - anche se onorifiche e a livello minimo - dai Bizantini, ciò che emerge dalle carte è che i discendenti dei Longobardi, che si erano impadroniti di gran parte della proprietà rurale, ora formano una società di piccoli proprietari, alcuni, però, abbastanza agiati, se nel 915 (c. 3) Grimoaldo, imperialis spatharius candidatus, con la moglie Adelgrima, figlia del gastaldo Madelfrit, può donare al monastero di San Leucio, vicino a Conversano, ingenti proprietà formate da case, terreni, cisterne, buoi, pecore, maiali, asini, giumente e cinque servi. Non tutti vivono negli agi. La situazione sociale è un riflesso delle difficoltà politiche dei Longobardi e della contea di Capua in particolare. Sin dalla lettura della prima pergamena (a. 901), siamo come immersi in un mondo longobardo. Ermefrid di Canosa vende insieme alla moglie Trasiperga, alla quale "in die nuptiarum, secundum ritus gentis nostre Langobardorum" concesse il morgincap, a Iannipertus tutti i poderi ereditati dalla madre. Trasiperga, assistita dai parenti come vuole il mundio, interrogata dal giudice, afferma che nessuno le ha fatto violenza e che agisce liberamente. Viene invocato, con approssimazione, l'art. 22 delle leggi di Liutprando: "Si mulier res suas consentiente viro suo, aut comminiter venundare voluerit, ipse qui emere vult, vel illi qui vindunt, faciant noditiam ad duos vel tres parentes illius mulieris, qui propinquiores sunt [.......]. ('Se una donna vuole vendere i suoi beni con il consenso di suo marito o in comune [con lui], colui che vuol comprare o coloro che vendono ne diano comunicazione a due o tre parenti della donna, di quelli che le sono più prossimi [.......]'). I beni - secondo il primo editore di queste pergamene, Morea - vengono ceduti a prezzi non alti, segno di un impoverimento di questa classe di proprietari. Canosa, da dove proveniva Ermefrid, fu ripetutamente devastata e bruciata tra l'813 e l'875. Dei 21 antroponimi che compaiono nell'atto, ben 17 sono longobardi."
(1) Con la locuzione boni homines si intende in questo contesto una classe di persone privilegiate che contribuivano tra le altre cose alla nomina dei giudici e dei curiales. Non hanno nulla a che vedere con gli omonimi Boni Homines della religione Catara (nota mia).
Etimologie degli antroponimi:
Etimologie degli antroponimi:
Molti antroponimi longobardi o di altra origine germanica erano diffusissimi in molte zone dell'Italia medievale. Tuttavia, a Canosa e in molti altri luoghi della Puglia si segnala una loro particolare concentrazione. Sono chiare prove di una lunga persistenza della lingua longobarda come realtà viva e vitale. Eppure siamo nei secoli IX-X, dopo la fine del Regno Longobardo, per quanto possa non piacere ai romanisti e al sistema scolastico italiano.
Adelgrima
Protogermanico: *Aþalagrīmō
(< *aþalaz "nobile" + *grīmō "maschera")
(< *aþalaz "nobile" + *grīmō "maschera")
Significato: "Nobile Maschera"
Nota:
Nota:
La protoforma *grīmō "maschera (dell'elmo)", deriva probabilmente dall'aggettivo *grimmaz "terribile", esso stesso di origine incerta.
Ermefrid
Protogermanico: *ermanafriþuz
Protogermanico: *ermanafriþuz
(< *ermanaz "immenso" + *friþuz "pace")
Significato: "Pace immensa"
Grimoaldus
Protogermanico:
(< *grimmaz "terribile" / *grīmō "maschera"
+ *waldaz "che domina")
Significato: "Principe Terribile", "Principe della maschera"
Nota:
Protogermanico:
(< *grimmaz "terribile" / *grīmō "maschera"
+ *waldaz "che domina")
Significato: "Principe Terribile", "Principe della maschera"
Nota:
La protoforma *grīmō "maschera (dell'elmo)", deriva molto probabilmente dall'aggettivo *grimmaz "terribile", esso stesso di origine incerta.
Iannipertus
L'antroponimo deve essersi formato in epoca cristiana.
L'antroponimo deve essersi formato in epoca cristiana.
(< Iōhannēs "Giovanni" + *berχtaz "splendente")
Significato: "Giovanni splendente"
Nota:
Significato: "Giovanni splendente"
Nota:
Un interessante nome ibrido.
Liutprando
Protogermanico: *Leuþibrandaz
(< *leuþiz "gente" + *brandaz "tizzone", "spada")
Significato: "Spada delle genti"
Nota:
È il nome del Re dei Longobardi (690 - 744), autore di leggi che erano citate quasi a memoria in Puglia, ancora secoli dopo.
Liutprando
Protogermanico: *Leuþibrandaz
(< *leuþiz "gente" + *brandaz "tizzone", "spada")
Significato: "Spada delle genti"
Nota:
È il nome del Re dei Longobardi (690 - 744), autore di leggi che erano citate quasi a memoria in Puglia, ancora secoli dopo.
Madelfrit
Protogermanico: *Maþlafriþuz
Protogermanico: *Maþlafriþuz
(< *maþlan "riunione" + *friþuz "pace")
Significato: "Pace della riunione"
Trasiperga
Protogermanico: *Þrasōbergō
(< *þrasō "minaccia" + *bergō "protezione")
(< *þrasō "minaccia" + *bergō "protezione")
Significato: "Protezione dalla minaccia"
Sono convinto che ad eventuali lettori potrebbe piacere esplorare le ricostruzioni della lingua protogermanica. Riporto così la sezione del Wiktionary in inglese che contiene molti dati utili, anche se l'ortografia usata non è identica a quella che utilizzo.
Conclusioni:
Questa indagine linguistica e storica ha anche un aspetto molto divertente. Trovo che sia molto probabile che l'eroico Lino Banfi, nato Pasquale Zagaria (1936 - vivente), provenga da questa gloriosa stirpe. Forse è addirittura un diretto discendente di Ermefrid da Canosa, anche se la sua famiglia era della vicina Andria!
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