giovedì 11 novembre 2021

 
LA CITTÀ VERRÀ DISTRUTTA ALL'ALBA 
 
Titolo originale: The Crazies
Lingua originale: Inglese
Paese di produzione: Stati Uniti d'America
Anno: 1973
Durata: 103 min
Rapporto: 1,66:1
Genere: Drammatico, fantascienza, orrore, thriller 
Sottogenere: Apocalittico, pandemico 
Regia: George A. Romero
Soggetto: Paul McCollough
Sceneggiatura: George A. Romero
Produttore: A.C. Croft, Lee Hessel
Produttore associato: Margaret Walsh
Casa di produzione: Pittsburgh Films
Distribuzione in italiano: Heritage Italiana
Fotografia: S. William Hinzman
Montaggio: George A. Romero
Effetti speciali: Tony Pantanello, Regis Survinski
Musiche: Bruce Roberts
Trucco: Doris Dodds, Gloria Natale, Bonnie Priore
Interpreti e personaggi:
   Lane Carroll: Judy
   Will MacMillan*: David
   Harold Wayne Jones: Clank
   Leland Starnes: Shelby
   Lynn Lowry: Kathy
   Richard Liberty: Artie
   Richard France: Dottor Watts
   Lloyd Hollar: Colonnello Peckem
   Edith Bell: Tecnico di laboratorio
   Robert Karlowsky: Sceriffo Cooper
   Will Disney: Dottor Brookmyre
   A.C. McDonald: Generale Bowen
   Bill Thunhurst: Brubaker
   Harry Spillman: Maggiore Ryder
   Robert J. McCully: Hawks
   Ned Schmidtke: Sergente Tragesser
   Tony Scott: Vicesceriffo Shade
   Roy Cheverie: Medico dell'esercito
   Jack Zaharia: Prete 
  *Accreditato come W.G. McMillan 
Doppiatori italiani:
   Germana Dominici: Judy
   Cesare Barbetti: David
   Sergio Graziani: Clank
   Antonio Guidi: Shelby
   Gianfranco Bellini: Artie
   Gianni Marzocchi: Dottor Watts
   Glauco Onorato: Colonnello Peckem
   Flaminia Jandolo: Tecnico di laboratorio
   Gino Baghetti: Dottor Brookmyre
   Massimo Giuliani: Sceriffo Cooper
   Arturo Dominici: Brubaker
   Sergio Fiorentini: Maggiore Ryder
   Renato Mori: Hawks
   Gualtiero De Angelis: Presidente
   Angelo Nicotra 
   Luciano De Ambrosis 
   Roberto Chevalier 
   Sandro Acerbo 
   Piero Tiberi 
   Massimo Turci: Soldato 
 
Trama: 
Evans City, Pennsylvania. Un pazzo furioso (non un figlio del pa-tri-arr-ka-toh), uccide sua moglie e brucia la fattoria. I pompieri David e Clank, entrambi veterani del Vietnam, sono chiamati ad intervenire. L'amichetta di David, Judy, un'infermiera corvina e incinta, è convocata nell'ufficio del dottor Brookmyre, dove i due figli dell'uxoricida incendiario stanno ricevendo le cure per le ustioni riportate. All'improvviso le truppe pesantemente armate guidate dal Maggiore Ryder prendono il controllo dell'ufficio del dottor Brookmyre. Giorni prima, un aereo dell'esercito che trasportava un'arma biologica era precipitato vicino alla città, infettando la falda acquifera con un virus. Questo patogeno, il cui nome in codice è "Trixie", è altamente contagioso; provoca alle vittime la pazzia omicida incurabile e la morte. I funzionari governativi inviano a Evans City il Colonnello Peckem (un baffuto mandingo) e il dottor Watts (un simpatico barbuto), che hanno lavorato alla creazione del virus, allo scopo di contenere il contagio e lavorare per trovare una cura. Subito viene dichiarata la legge marziale e la città viene messa in quarantena. I soldati usano la forza, deportando i cittadini e confinandoli in una scuola superiore; molti altri li cacciando dalle loro case, sparando a vista a chiunque tenti di scappare. Sopraggiungono alcuni bombardieri dotati di armi nucleari, con l'ordine di distruggere la città, se necessario. Si scatenano rivolte. David, Judy, Clank, l'adolescente Kathy Fulton e suo padre Artie, cercano di trovare un modo per fuggire dalla città. Dopo aver passato la notte nascosto in un country club abbandonato, il gruppo tenta la fuga attraverso i boschi vicini, eludendo i soldati sia a terra che a bordo di un elicottero e riuscendo a sopraffarne alcuni in una casa. Uno dei militari rivela a David ciò che sa sul virus, ma quando un suo commilitone prende la pistola, Clank apre il fuoco e li uccide tutti. David racconta a Judy quanto ha appreso sul virus, aggiungendo che Kathy, Artie e probabilmente Clank sono già infetti. Dopo che Clank lo ha picchiato per aver tentato di penetrare Kathy, Artie si impicca. Kathy vaga fuori, in preda a uno stato allucinatorio e febbrile; i soldati si sentono provocati dal suo comportamento e la uccidono. Rendendosi conto di essere stato contagiato, Clank uccide diversi soldati per dare a David e Judy il tempo di scappare. Viene quindi colpito a sua volta e abbattuto. La notte successiva, Judy, ormai visibilmente infetta, viene uccisa da civili armati. Adirato e terrorizzato, David si arrende ai militari. Dopo essere stato preso in custodia, si rende conto di essere immune al virus, ma tiene per sé questa conoscenza. Nel frattempo il dottor Watts sviluppa una potenziale cura per il virus, ma quando cerca di portare i campioni del vaccino a Peckem e Ryder, viene trascinato nella calca a causa di alcuni soldati di guardia, particolarmente ottusi e ignoranti: cade, batte la testa e rimane ucciso. Le provette con i campioni cadono sul pavimento e finiscono distrutte. Depresso e sconvolto dalle sue esperienze a Evans City, al Colonnello Peckem viene ordinato di trasferirsi a Louisville, dove nel frattempo sono stati segnalati sintomi del virus. 


Recensione: 
Il film è angosciante, in grado di scatenare il panico nello spettatore che si immerge nella sua visione, segno che il regista è riuscito alla perfezione nel suo intento. Il principale problema è la scarsità di mezzi, in pratica un budget quasi assente. Questo incide più della sceneggiatura non troppo robusta, a tratti addirittura sfocata. Molti commentatori definiscono il cast "dilettantesco", definizione che mi sembra esagerata. Come spesso accade nei lavori di Romero, abbondano gli spunti sociologici, qui particolarmente feroci e diretti contro l'insensatezza della guerra. Si discute sull'uso bellico della Scienza, oltre che sull'abbandono di qualsiasi regola quando ci si trova di fronte al Giorno del Giudizio. Dovendo affrontare un nemico sconosciuto e microscopico che non può essere combattuto con le armi, ecco che l'Esercito Americano si trasforma in una forza di occupazione. Una forza tremenda che agisce contro una comunità di cittadini degli Stati Uniti proprio come agirebbe il nemico, l'invasore. La sicurezza nazionale impone ai soldati di trasformare in oggetti le persone del villaggio occupato, abbattendole senza pietà quando tentano di ribellarsi. In parole povere, Romero ci dice questo: "Voi oggi vi sentite al sicuro, ma un giorno, di fronte a una minaccia ingestibile, quegli stessi che ora dicono di proteggervi, diverranno ostili, si accaniranno contro di voi e vi brutalizzeranno!" Il rimedio proposto dal cineasta è l'abolizione di quello che il filosofo Thomas Hobbes chiamava Leviatano. C'è un piccolo problema, che è negato in modo pervicace sia dai marxisti come Romero che dagli anarchici bakuniniani. L'essere umano non è affatto buono per natura. La malvagità dell'essere umano è ontologica e congenita, non è possibile liquidarla come il prodotto di strutture esterne all'individuo, come lo Stato.
 
 
Perdita di un vaccino  
 
Quando il film di Romero fu fatto, non esistevano masse tumultuanti di antivaccinisti. Non esisteva alcun movimento no-vax che fosse noto all'opinione pubblica. Non se ne sentiva parlare, sic et simpliciter. I media non avrebbero mai dato visibilità a idee di questo genere. Penso tuttavia che un no-vax, se anche fosse allignato nel contesto dell'epoca, si sarebbe guardato bene dal palesarsi, per timore di essere giudicato pazzo o addirittura di finire linciato. Le vaccinazioni erano viste in una prospettiva salvifica, quasi soprannaturale, come il trionfo della Scienza sul Demone del Morbo. Al timore che qualche nuova malattia pestilenziale potesse sorgere, si accompagnava l'incrollabile certezza che gli scienziati avrebbero scoperto un vaccino in grado di debellarla. Le dottrine di Rudolf Steiner circolavano poco e non veniva mai menzionato l'antivaccinismo. In tempi non sospetti mi è capitato di imbattermi in alcuni seguaci dell'antroposofia steineriana, che passavano sotto silenzio l'opposizione del teosofo austriaco al concetto di vaccinazione, da lui ritenuta un'invenzione diabolica in grado di uccidere nella persona il concetto stesso di spirito e di immortalità. Negli anni '70 si potevano vedere ancora persone affette da paralisi flaccida a causa della poliomielite avuta durante l'infanzia. Ne ho viste io stesso con i miei occhi. Nessuno tra i Millennials o tra quelli della Generazione Z ha fatto una simile esperienza. Da allora le cose sono cambiate in un modo quasi difficile a credersi, precipitando a causa di un evento del tutto inatteso: la pandemia di COVID-19 causata dal virus SARS-CoV-2 (suona profetica la frase "Sono convinto che andrà tutto bene" pronunciata dal dottor Brookmyre). Ai nostri giorni, una pellicola come The Crazies non potrebbe più essere girata, tanto diffusa è l'ostilità verso i vaccini. La trama non potrebbe più essere proposta e il cineasta si vedrebbe costretto a cambiarla radicalmente. Inizialmente il virus "Trixie" era stato fatto passare per un vaccino non inattivato, ma il Colonnello Peckem rivelava che era invece tutt'altro: un'arma biologica sviluppata intenzionalmente. Ebbene, i no-vax insisterebbero sul fatto che "Trixie" aveva le sue origini proprio in un vaccino - ritenendo questa una prova della nocività dei vaccini tout court! Romero, nella sua critica serrata ai militari, insiste in particolare sulla loro ossessione sulla segretezza e sull'avere sempre il controllo totale di ogni situazione. Il regista porta volutamente gli eventi oltre il limite estremo del paradosso e del grottesco. Messi sotto pressione, i soldati sono tutti massicci e incazzati: applicano mezzi primitivi e brutali, come la deportazione e l'imposizione di ostacoli burocratici insensati (controllo voce, etc.). Ogni movimento è interdetto, tutti devono fornire il codice identificativo a ogni passo, anche se è stato chiesto solo pochi secondi prima. Questo crea un crescendo di tensione assoluta, incredibilmente disturbante, che si conclude con la catastrofe. Per colpa di questi atteggiamenti ottusi, l'unica possibilità di salvezza del genere umano viene perduta. 
 
 
Distribuzione boicottata
 
Il film di Romero non ha avuto un grande riscontro. È stato ostacolato e privato di ogni strumento di promozione: niente spazi pubblicitari né altre stragie commerciali. Sapete perché? Semplice. Negli Stati Uniti, i militari sono potentissimi e hanno modo di impedire ai loro detrattori di diffondere qualsiasi opera etichettabile come "propaganda anti-nazionale". Se Romero era davvero convinto di poter rendere famoso un film contro le Forze Armate e contro la guerra, allora era certamente molto ingenuo. Si è rivelato fallimentare ogni tentativo da parte di Romero e del produttore Lee Hessel di fare di The Crazies un cult movie. Il flop al botteghino si è ripetuto con l'home video. Tuttavia, qualcuno in tempi più recenti menziona la pellicola come film di culto. 


Errori e inconsistenze 
 
Si afferma più volte che l'agente patogeno è un virus, ma al contempo si fa più volte riferimento al fatto che sia un'arma "batteriologica", come se infezioni virali e infezioni batteriche fossero la stessa cosa. Il linguaggio utilizzato non è tecnico. La protagonista femminile prende anche un flacone di antibiotico che dovrebbe rallentare la sua risposta all'agente patogeno. Ad un certo punto al Maggiore Ryder viene fatta un'iniezione di antibiotico, specificando che non è una cura e che serve "per aumentare la resistenza". Il punto è che gli antibiotici sono efficaci soltanto contro i batteri e non sono di alcun aiuto contro un virus.

All'inizio del film, i soldati sono vestiti con tute e maschere bianche contro il rischio biologico. A un certo punto uno di loro dice che le maschere antigas e le radiazioni ultraviolette non sono necessarie. Allora perché sono ancora indossate? Per contro, una voce all'altoparlante annuncia che soltanto nella zona ultravioletta è consentito fare a meno della maschera. In altre parole, le radiazioni ultraviolette possono uccidere il virus. Cosa possiamo dedurre? Gli ultravioletti funzionano oppure no? Per quanto riguarda i soldati, tenere i volti coperti dalle maschere era altamente conveniente: pochi attori e stuntmen potevano essere utilizzati molte volte per interpretare un gran numero di soldati.
 
Uno scialbo remake 
 
Breck Eisner diresse nel 2010 un rifacimento, sempre intitolato The Crazies, in italiano La città verrà distrutta all'alba. Come produttore esecutivo è accreditato lo stesso Romero. L'attore principale è Timothy Olyphant, specializzato in ruoli da cowboy. Anche se la critica ha ritenuto valido e solido il film, a me è parso mortalmente noioso, tanto che non si è impressa nella mia memoria nemmeno una sequenza. Se avrò tempo lo rivedrò e lo recensirò, altrimenti sprofonderà per sempre nei miei banchi di memoria stagnante.
 
Curiosità 
 
Il film fu girato a Evans City e a Connoquenessing, in Pennsylvania. Il nome Connoquenessing è algonchino, significa "una lunga via diritta" e in origine veniva applicato a un corso d'acqua (oggi Connoquenessing Creek). La lingua algonchina da cui è derivato l'idronimo è quella dei Lenape (Delaware); si nota però che il territorio non appartiene alla terra originale di tale popolo, detta Lenapehoking.
 
Secondo Romero, l'unico problema che ha avuto con le genti di Evans City ha riguardato le riprese della scena finale. Alla fine il Colonnello Peckem deve spogliarsi e cambiarsi d'abito prima di essere issato sull'elicottero già decollato. Alcuni abitanti del luogo hanno visto la scena mentre veniva girata e si sono offesi a causa dell'uomo nudo all'esterno. Strepitavano come pazzi, neanche fosse stata inscenata un'orgia davanti ai loro occhi! Erano sconvolti dal gigantesco membro virile del mandingo! La visione di quell'enorme Schwanzstücker li ha annichiliti! Gli uomini erano terrorizzati all'idea che le loro mogli volessero infilarselo tra le gambe! Romero ha poi dichiarato che è stato necessario chiamare gli avvocati per risolvere la questione.  
 
Il cognome del dottore ottimista, Brookmyre, è di chiara origine tedesca. L'ortografia originale è Bruckmeyer. Deriva dal tedesco Brucke "ponte". L'adattamento all'ortografia inglese ha creato ambiguità, dato che sembra derivato dall'inglese brook "ruscello". Questo processo di assimilazione di cognomi tedeschi negli Stati Uniti d'America è stato causato da vere e proprie ondate di panico a partire dalla Grande Guerra: coloro che portavano un cognome tedesco volevano sfuggire a persecuzioni, discriminazioni e accuse di collaborare col nemico. Pochi parlano del razzismo anti-tedesco in una nazione in cui un cittadino bianco su quattro ha almeno un antenato tedesco. 
 
La base del film era una sceneggiatura dell'amico e collega di Romero Paul McCollough intitolata "The Mad People". McCollough ha dato la sceneggiatura a Romero con la sua benedizione affinché la riscrivesse. Così è stato: Romero ne ha prodotto una versione rivista, trasformata in "The Crazies".
In inglese, crazy è un aggettivo. Sembra che Romero ne abbia derivato un sostantivo crazie, col plurale crazies. Questa è una cosa molto bizzarra: non sono riuscito a trovare alcuna traccia di una simile formazione al di fuori di questo film, forse per mia incapacità e mancanza di pazienza.

martedì 9 novembre 2021

 
THE WICKER MAN
 
Titolo originale: The Wicker Man
AKA: L'uomo di vimini
Lingua: Inglese
Paese di produzione: Regno Unito
Anno: 1973
Data di uscita: 6 December 1973
Durata: 88 min
   102 min (Director's Cut)
Genere: Orrore
Sottogenere: Horror popolare
Regia: Robin Hardy
Soggetto: David Pinner (non accreditato)
Sceneggiatura: Anthony Shaffer
Produttore: Peter Snell
Casa di produzione: British Lion Films
Fotografia: Harry Waxman
Montaggio: Eric Boyd-Perkins
Musiche: Paul Giovanni e Gary Carpenter
Scenografia: Seamus Flannery
Interpreti e personaggi:
    Edward Woodward: Sergente Howie
    Christopher Lee: Lord Summerisle
    Diane Cilento: Miss Rose
    Britt Ekland: Willow MacGregor
    Ian Campbell: Oak
    Lesley Mackie: Daisy
    Ingrid Pitt: La bibliotecaria
    Aubrey Morris: Il becchino
    Lindsay Kemp: Alder MacGregor
    Russell Waters: Il capitano di porto
    Irene Sunter: May Morrison
    Jennifer Martin: Myrtle Morrison
    Donald Eccles: T. H. Lennox
    Walter Carr: Il maestro di scuola
    Roy Boyd: Broome
    Paul Giovanni: Un musicista
    Peter Brewis: Un musicista
    Geraldine Cowper: Rowan Morrison
    John Young: Pescivendolo
    Myra Forsyth: Signora Grimmond
    Barbara Rafferty: Donna con bambino
    John Sharp: Dottor Ewan
    Alison Hughes: Fidanzata vergine del Sergente Howie
    John Hallam: Conestabile di Polizia McTaggart
    Tony Roper: Postino  
Titoli in altre lingue: 
   Francese (Canada, Belgio): Le dieu d'osier  
   Spagnolo (Spagna): El hombre de mimbre  
   Spagnolo (Argentina, Venezuela): El culto siniestro
   Greco: Το καταραμένο σκιάχτρο 
   Greco (traslitterato): To katarameno skiahtro 
   Ungherese: A vesszőből font ember
   Lituano: Karklu zmogus 
   Norvegese: Narrenes konge 
   Svedese: Dödlig skörd 
   Turco: Lanetli Ada 
   Polacco: Kult 
   Polacco (titolo TV): Slomiane bóstwo
   Sloveno: Moz iz protja 
   Russo: Плетеный человек 
   Giapponese: ウィッカーマン
Budget: 471.600 – 500.000 sterline
Box office: 475.661 dollari US
 
Citazioni:
 
"For believing what you do, we confer upon you a rare gift, these days - a martyr's death."
(Lord Summerisle)
 
Traduzione: 
"Credendo in ciò che credi, ti conferiamo un dono raro in questa epoca - una morte da martire."

Trama:
Il Sergente Neil Howie si reca in idrovolante nella remota isola di Summerisle, nelle Ebridi, dopo aver ricevuto una lettera in cui si denunciava la scomparsa di una giovane ragazza, la fulva Rowan Morrison. Dato che l'isola è impervia, sembra molto difficile che la fanciulla possa essersene andata via di sua volontà. Howie, che è un cristiano devoto e casto appartenente a una setta evangelica particolarmente fanatica, si mette ad indagare ma non ottiene alcun risultato di rilievo, visto che nessuno sembra aver mai sentito parlare di Rowan. L'ufficiale rimane fortemente turbato quando scopre che gli isolani praticano un antico culto pagano celtico. Le coppie fanno sesso apertamente nei campi, ai bambini viene insegnata a scuola la natura fallica dell'Albero di Maggio. Per curare la pertosse vengono messi in bocca i rospi. Le persone portano nomi di alberi, fiori ed erbe. Nell'isola non ci sono ministri o preti cristiani. La sua chiesa e i suoi cimiteri sono stati da lungo tempo sconsacrati e ora vengono utilizzati per i peculiari rituali funebri della gente del luogo, che crede nella reincarnazione. Durante la permanenza alla taverna Green Man Inn, il sergente nota una serie di fotografie che celebrano il raccolto annuale, ciascuna raffigurante una giovane ragazza nei panni della Regina di Maggio. Manca proprio la fotografia dell'ultima celebrazione; tuttavia il gerente gli dice che è stata rimossa perché si era rotta. Persino la donna identificata come la madre di Rowan nega in modo pervicace la sua esistenza. Anche alla scuola locale tutti gli alunni negano che la ragazzina sia mai esistita; tuttavia nel registro scolastico il nome di Rowan risulta presente. Non potendo più sostenere l'omertà, l'insegnante suggerisce a Howie di recarsi al cimitero, dove trova la tomba di Rowan. L'inglese va su tutte le furie, incenerisce con lo sguardo una ragazza venuta a portare un uovo, trattenendosi a stento dal massacrarla a sganassoni come vorrebbe, quindi distrugge le offerte pagane e colloca sulla tomba una croce improvvisata. Sembra Olaf Tryggvason redivivo! Per ottenere il permesso di compiere
l'esumazione, si reca dal signore dell'isola, Lord Summerisle. Il nobiluomo gli spiega che suo nonno, un agronomo vittoriano, sviluppò varietà di alberi da frutto che avrebbero prosperato nel clima scozzese e incoraggiò la convinzione che le antiche divinità avrebbero portato immensa prosperità sull'isola se la popolazione avesse abbracciato la religione pagana. Avendo ottenuto abbondanti raccolti, il culto pagano si impose e i ministri cristiani abbandonarono l'isola. Il sergente si mostra arrogante, arrivando ad ammonire Lord Summerisle e a ricordargli che è un suddito di un paese cristiano. Ottenuto il permesso per l'esumazione, non riesce a trovare il cadavere di Rowan: all'interno della bara c'è soltanto la carcassa di una lepre. Salta invece fuori la fotografia mancante, in cui la giovane è tra le ceste vuote, perché il raccolto è fallito. Tornato nella taverna, la figlia del padrone di casa tenta di sedurlo, ma lui resiste, perché crede nell'istituto del fidanzamento e intende conservarsi vergine per il matrimonio, ovviamente inteso come sacramento cristiano. In seguito ad alcune letture nella biblioteca, si fa strada nel sergente l'idea, niente affatto peregrina, che Rowan sia ancora viva ma nascosta, dovendo essere sacrificata agli dei pagani a causa di questo fallimento. In cerca di assistenza dalla terraferma, Howie torna sul suo idrovolante per scoprire che non funziona più e la sua radio è danneggiata: non può andarsene o chiedere aiuto. Gli eventi precipitano. Quello stesso giorno, durante la celebrazione del Primo Maggio, Howie tramortisce il locandiere, gli ruba il costume e la maschera di Punch, quindi si infiltra nella parata. Viene però scoperto e smascherato. Lord Summerisle gli rivela che Rowan non è mai stato il sacrificio previsto. A dover essere immolato è lo stesso inglese, perché soddisfa i quattro requisiti previsti per essere una vittima adatta: è venuto di sua spontanea volontà, ha "il potere del Re" (ossia rappresenta la legge), è vergine ed è uno sciocco. Howie avverte Lord Summerisle che i raccolti stanno fallendo a causa del clima inadeguato e che gli abitanti del villaggio si rivolteranno gli si rivolteranno contro, sacrificandolo la prossima estate, quando il raccolto fallirà di nuovo. La fede del nobile nelle divinità è incrollabile: afferma che i raccolti non falliranno, perché l'offerta sacrificale sarà gradita. Gli abitanti del villaggio costringono Howie a entrare in una gigantesca statua di un uomo di vimini insieme a vari animali, quindi la danno alle fiamme e la circondano, cantando la canzone popolare inglese medio Sumer is icumen in. All'interno dell'uomo di vimini, Howie recita il Salmo 23, prega Dio e maledice gli isolani, ma non può nulla contro le fiamme, morendo per le ustioni. La testa dell'uomo di vimini crolla ardendo e rivela il sole al tramonto.  
 

Recensione: 
Un film decisamente insolito, bizzarro, forse addirittura unico nel suo genere. Secondo uno stratagemma ben collaudato, analogo al fantomatico manoscritto manzoniano che avrebbe ispirato i Promessi sposi o agli inesistenti testi ossianici che James Macpherson affermò di aver reperito, la vicenda narrata nella pellicola è presentata come reale. Chiaramente non ci casca nessuno, comunque è suggestivo. All'inizio della pellicola compare un avvertimento fittizio: "The producer would like to thank The Lord Summerisle and the people of his island off the west coasts of Scotland for this privileged insight into their religious practices and for their generous co-operation in the making of this film" ("Il produttore vorrebbe ringraziare Lord Summerisle e la gente della sua isola al largo delle coste occidentali della Scozia per questo sguardo privilegiato nelle sue pratiche religiose e per la sua generosa cooperazione nella realizzazione di questo film"). Il soggetto è tratto da un romanzo di David Pinner (che finì non accreditato), risalente al 1967 e intitolato Ritual. Ne riporto in forma sintetica la trama. A un agente di polizia inglese di nome David Hanlin, un cristiano puritano, viene chiesto di indagare su quello che sembra essere l'omicidio rituale di un bambino locale in un villaggio rurale della Cornovaglia. Durante il suo breve soggiorno, Hanlin si confronta con inganni psicologici, seduzione sessuale, antiche pratiche religiose e rituali sacrificali da incubo. L'attore Christopher Lee, il produttore Peter Snell e lo scrittore Anthony "Sleuth" Shaffer, si accordarono per acquistare i diritti sull'adattamento cinematografico del romanzo. Sono stato effettuati numerosi cambiamenti, ad esempio la Cornovaglia è diventata la Scozia insulare. L'opera compiuta è ottima. Vi è ben rappresentato lo scontro di due mondi tra loro incompatibili. Decenni dopo la sua iniziale distribuzione, la pellicola continua a ricevere critiche favorevoli, ed è considerato uno dei migliori film dell'anno 1973.
 
Riconoscimenti: 
 
- Nel 1974 The Wicker Man ha vinto il primo premio nel Festival di film fantastici in Parigi.
- Nel 1977 la rivista statunitense Cinefantastique ha definito The Wicker Man "Il Quarto potere dei film dell'orrore."
- Nel 1999 il British Film Institute ha inserito The Wicker Man al 96º posto della lista dei migliori cento film britannici del XX secolo.
- Nel 2003 il Crighton Campus dell'Università di Glasgow ha dedicato una conferenza di tre giorni proprio a The Wicker Man.
- Nel 2006 The Wicker Man ha ricevuto il 45º posto nella lista Bravo dei 100 momenti più spaventosi del cinema.
- Nel 2008, a The Wicker Man è stato dato dal periodico Empire il 485º posto nella sua lista dei 500 film migliori della storia.
- Nel 2010 nel documentario BBC A History of Horror, l'attore Mark Gatiss ha nominato The Wicker Man come un buon esempio del genere da lui definito "folk horror", paragonabile a Il Grande Inquisitore (Michael Reeves, 1968) e La pelle di Satana (Piers Haggard, 1971). 
 
 
Etimologia di Summerisle 
 
In realtà esiste un piccolo arcipelago in Scozia chiamato The Summer Isles, ossia "le Isole dell'Estate" (gaelico Na h-Eileanan Samhraidh). Tuttavia, queste isole non hanno alcuna evidente connessione a questo film, almeno non in modo voluto. Si noterà che anche l'isola di Bermuda era precedentemente conosciuta anche come Somer's Isle, pur essendo una fonte d'ispirazione meno credibile. La parola isle "isola" è arcaica per island e deriva dal francese antico (in francese moderno è île). In ultima analisi la parola francese è l'esito naturale del latino īnsula. In island la -s- è dovuta a una falsa etimologia proprio per analogia ad isle:  in antico inglese era īġland, īeġland, īeġ, corradicale del tedesco -au "stanziamento su un fiume", comunissimo nei toponimi, oltre che del tedesco Eiland "isola" (la parola usuale è Insel) e dell'olandese medio eyland "isola".  
 
 
Howie e la religione nel Regno Unito 
 
Il sergente puritano afferma più volte il concetto secondo cui, essendo il Regno Unito un paese cristiano, ogni singolo suddito sarebbe di conseguenza obbligato ad aderire al Cristianesimo in una sua confessione. Qualcuno farà notare che in effetti il Regno Unito ha una religione di Stato, l'Anglicanesimo, una particolare confessione cristiana di cui il Sovrano d'Inghilterra è in automatico il capo supremo. Tuttavia questo non implica affatto l'inesistenza della tolleranza religiosa, ossia del diritto di ogni suddito britannico di aderire alla fede che preferisce. Se la popolazione di un'isola abbandonasse la propria confessione cristiana per adottare riti pagani ancestrali, vivendo di conseguenza (nei limiti delle leggi), sarebbe liberissima di farlo senza infrangere alcun principio giuridico del Regno. Si può quindi ritenere che il ragionamento del poliziotto inflessibile sia come minimo anacronistico. Ogni dettaglio del suo comportamento è volutamente odioso. Egli non mostra rispetto alcuno per coloro che lo ospitano e finisce col compiere svariati atti di prepotenza. Attacca verbalmente il Lord nella sua dimora signorile. Irrompe in casa d'altri, trova due pupazzi posizionati in modo da mimare una copula, ne rimane offeso e li scaraventa via. Si può dire che il suo comportamento sia tutto il contrario di quello che un rappresenante delle Forze dell'Ordine dovrebbe tenere. Abusa in modo sistematico del suo potere. La sceneggiatura è studiata in modo accurato, proprio per spingere lo spettatore a gioire della combustione finale di un simile molesto personaggio.   

 
Un'incoerenza o fallacia narrativa

A un certo punto Willow MacGregor, la bionda e procacissima figlia del taverniere, vagamente simile a Brigitte Bardot, cerca di sedurre il sergente puritano. In una camera vicina a quella occupata dal poliziotto barricato, la bionda ragazza danza nuda e canta di voler mungere il toro, riempiendo secchi con il suo sperma! Lui la guarda da una fessura ed è sconvolto dalla libidine, suda come un cavallo e si rivolge a Dio cercando con tutte le sue forze di resistere alla tentazione. Peccato che la cosa non abbia il benché minimo senso. Questo per un motivo molto semplice, direi quasi lapalissiano: se il poliziotto avesse ceduto alla tentazione e avesse consumato un atto sessuale con la procace ragazza, non sarebbe stato più vergine e quindi non sarebbe più sussistita la sua idoneità al sacrificio. Alla fine si scopre che i pagani di Summerisle lo hanno attirato sull'isola proprio per immolarlo, sapendolo vergine e rappresentante del Regno; la sua scelta tra le genti della terraferma non è stata senza difficoltà. Certamente avrebbero impedito con fanatica determinazione qualsiasi ostacolo al destino che gli avevano assegnato! 
 
Riporto il testo del canto seduttivo della pseudo-Bardot, biondissima e completamente nuda.
 
Willow's Song
 
Heigh ho.
Who is there?
No one but me, my dear.
Please come say,
How do?
The things I'll give to you.
A stroke as gentle as a feather.
Heigh ho. I am here. 
Am I not young and fair? 
Please come say, 
How do? 
The things I'll show to you. 
Would you have a wond'rous sight 
ummm 
The midday sun at midnight?
Fair maid, 
white and red, 
Comb you smooth and stroke your head, 
umm  
How a maid can milk a bull  
And every strike a bucketful 
 
Traduzione: 
 
Ii-oo
Chi c'è qui
Nessun altro a parte me
mio caro
Per favore
vieni
Dimmi come fare
le cose
Che ti dirò
Una carezza tanto dolce
come una piuma
Catturerò un arcobaleno in cielo
e ne legherò le estremità
insieme
Ii-oo
Sono qui
Non sono giovane
e bella?
Per favore
vieni
Dimmi come fare
che ti mostrerò
Potresti avere
una meravigliosa visione
Mmm hmm-hmm-mmm  
Il sole di mezzogiorno
a mezzanotte
Bella donzella,
rossa e bianca,
(i)
ti pettina con dolcezza
ed accarezza la tua testa
(ii)
Mmm mmm
Mmm mmm-mmm
Come una donzella può mungere un toro
Mm-hmm, mm-hmm
Ed ogni carezza
(iii)
Un secchio pieno


(i) I sottotitoli hanno "rosso e bianco": il traduttore si riferisce alla pelle dell'asta del poliziotto e al suo glande infiammato.  
(ii) È il Priapo rubizzo, il glandone! 
(iii) I sottotitoli traducono abusivamente stroke "colpo" con "carezza".

 
Alcune tracce musicali 
 
La colonna sonora, stranissima, è opera di Paul Giovanni; Gary Carpenter ha fatto l'arrangiatore musicale. Mi sento in dovere di riportare i testi di alcuni brani di sommo interesse.  

The Highland Widows Lament
 
Oh I am come to the low Country
Ochon, ochon,
Ochrie  
Without a penny
In my purse
To buy a meal
For me.  
One time I had
One hundred sheep
Ochon, ochon,
Ochrie
Keeping on yon narrow creek
And growing wool
For me 

Traduzione: 

Oh, arrivo
Alla terra del Nord
Ochon, ochon,
Ochrie
Senza un penny
Nella mia sacca
Per un pasto
Per me
Una volta avevo
Cento pecore
Saltellando in
Questo stretto ritornello
E coltivando lana
Per me

 
Note: 
Nel ritornello Ochon, ochon, ochrie, -ch- ha la pronuncia aspirata, come nel tedesco Achtung e come in Loch Ness. Non ha il suono palatale di much! Trascrizione: 
/o'χɔn, o'χɔn, o'χri:/
Non si capisce come mai purse "sacca" sia tradotto erroneamente come "senza paura" nei sottotitoli. Forse è per uno sbandamento dell'autore.

Corn Rigs and Barley Rigs 

It was upon a Lammas night 
when corn rigs are bonny 
beneath the moon's unclouded light 
I held awhile to Annie 
the time went by with careless heed  
til 'tween the late and early, 
with small persuasion she agreed 
to see me through the barley
Corn rigs and barley rigs, 
And corn rigs are bonny, 
I'll not forget that happy night  
among the rigs with Annie 

Traduzione:

Era una notte di mietitura
Quando le pannocchie sono buone
Sotto la luce senza nuvole della luna
Cedetti un po' con Annie
Il tempo passò senza preoccupazioni
Fin quando arrivò il giorno
Con poca persuasione lei accettò
di vedermi tra il frumento
Pannocchie e frumento
Ed il mais è buono
Non dimenticherò quella notte felice
Tra le pannocchie con Annie


Note: 
L'aggettivo bonny, bonnie in Scozia significa "buono", "bello". Deriva chiaramente dal francese antico bon "buono".
Per quanto riguarda la notte con Annie, che dire? Questa è la gioventù che tutti avremmo voluto vivere. Una gioventù di sperimentazioni, senza problemi e senza paure. Invece certe fortune capitano soltanto ai bulli! 
 
Ed ecco un canto erotico: 
 
Gently Johnny 
 
I put my hand on her knee
And she says do you want to see?
I put my hand on her breast
And she says do you want a kiss? 
I put my hand on her thigh
And she says do you want to try?
I put my hand on her belly
She says do you want to fill me?
Gently, gently 
Gently Johnny 
My jingaloe  
Gently, gently 
Gently Johnny 
My jingaloe
 
Traduzione: 
 
Metto la mano
Sul suo ginocchio
E lei dice
'Vuoi vedere?'
Metto la mano
Sul suo seno
E lei dice
'Vuoi un bacio?'
Metto la mano
Sulla sua coscia
E lei dice
'Vuoi provare?'
Metto la mano
Sul suo ventre
E lei dice
'Vuoi riempirmi?'
Dolcemente, dolcemente
Dolcemente, Johnny
Mio gigolo 
Dolcemente, dolcemente
Dolcemente, Johnny
Mio gigolo  

Note: 
L'enigmatica parola jingaloe /'dʒɪngələʊ/, scritta anche jingalo, è semplicemente un adattamento del francese gigolo alla fonetica inglese. Nei sottotitoli in italiano è lasciata non tradotta. Ho rimediato alla mancanza.

Questa canzone, cantata al suono del marranzanu e del violino, sintetizza la credenza druidica nel ciclo dell'esistenza e nella trasmigrazione, non necessariamente da essere umano ad essere umano. 
 
Maypole Song 

In the woods there grew a tree
and a fine fine tree was he
and on that tree there was a limb
and on that limb there was a branch
and on that branch there was a nest
and in that nest there was an egg
and in that egg there was a bird
and from that bird a feather came
and of that feather was a bed
and on that bed there was a girl
and on that girl there was a man
and on that man there was a seed
and on that seed there was a boy
and from that boy there was a man
and for that man there was a grave  
and from that grave there grew a tree 

Traduzione:

Nel bosco crebbe un albero
Era un bel bell'albero
E in quest'albero c'era un braccio 
E da quel braccio uscì un ramo  
E in questo ramo c'era un nido
E in questo nido c'era un uovo
E in quest'uovo c'era un uccello
E da questo uccello uscì una piuma
E da questa piuma uscì
Un letto
E sopra questo letto c'era una ragazza
E sopra questa ragazza c'era un uomo
E da quest'uomo uscì un seme 
E da questo seme uscì un bambino
E da questo bambino uscì un uomo
E per quest'uomo c'era una tomba
E da questa tomba crebbe
Un albero

Note: 
Si segnala una traduzione libera nei sottotitoli: "and on that man there was a seed" reso con "e da quell'uomo uscì un seme". Anche se tecnicamente non è esatta, la ammettiamo, perché la canzone allude a una cosa soltanto: la sborra!  
Questo tipo di canzone è stato usato da Noam Chomsky per dimostrare l'esistenza di una struttura ricorsiva senza limiti come caratteristica fondante del linguaggio umano. Ho potuto confutare a più riprese questa futile tesi. La ricorsività esiste ma è labile, non può essere infinita e incappa in un enorme numero di ambiguità che la invalidano! 
 
Attorno a un fuoco acceso al centro di un antico cerchio megalitico, danzano ragazze nude, intonando un incantesimo per favorire la gravidanza. Ci si sarebbe aspettati un testo in una lingua celtica, invece è in comune inglese. Alcuni passi della traduzione nei sottotitoli erano scadenti, così li ho messi a posto. 
 
The Fire Dance

Take the flame inside you
Burn and burn below
Fire seed and fire feed
And make the baby grow

Take the flame inside you
Burn and burn belay
Fire seed and fire feed
And make the baby stay

Take the flame inside you
Burn and burn belong
Fire seed and fire feed
And make the baby strong

Take the flame inside you
Burn and burn belie
Fire seed and fire feed
To make the baby cry

Take the flame inside you
Burn and burn begin
Fire seed and fire feed
And make the baby King


Traduzione:

Porta la fiamma dentro di te   
brucia e brucia
Infiamma il seme e alimenta il fuoco
e fa' crescere il bambino

Porta la fiamma dentro di te   
brucia e brucia
Infiamma il seme e alimenta il fuoco
metti il bambino in piedi

Porta la fiamma dentro di te  
brucia e brucia
Infiamma il seme e alimenta il fuoco
e fa' rinvigorire il bambino  
 
Porta la fiamma dentro   
brucia e brucia
Infiamma il seme e alimenta il fuoco
per far piangere il bambino

Porta la fiamma dentro   
brucia e brucia
Infiamma il seme e alimenta il fuoco
e fa' del bambino il Re

 
C'è anche una canzone puttanesca da osteria, dedicata alla bionda e prosperosa pseudo-Bardot, che fa le gangbang con i veci!   
 
The Landlord's Daughter 
 
Much has been said of the strumpets of yore 
Of wenches and bawdy house queens by the score
But I sing of a baggage that we all adore,
The Landlord's Daughter
You'll never love another
Although she's not the kind of girl
to take home to your mother
Her ale it is lively and strong to the taste
It is brewed with discretion, never with haste
You can have all you like if you swear not to waste
The Landlord's Daughter
And when her name is mentioned
The parts of every gentleman
Do stand up at attention
Oh, nothing can delight so
As does the part that lies between
Her left toe
And her right toe
 
Traduzione:

Molto si è detto sulla meretrice dell'anno
Di ragazzate e concupiscenza
prostitute e inoffensività
Ma canto di una puttana
che tutti adoriamo
La figlia del proprietario
Mai ne vorremmo un'altra
Benché non sia il tipo di ragazza
Da presentare a tua madre
La sua birra è intensa
e di forte sapore
Si fa con discrezione,
mai con fretta
Può prendere tutto ciò che vuole
se giura di non sciuparla
La figlia del proprietario
E quando si menziona il suo nome
Gli attributi di tutti
gli uomini si alzano
Sull'attenti
Dice della giovane
tutto il popolo
Che si toglie la cintura
turandola via
Quella bambolina che la guarda
non è più terribile
Mentre prendo la figlia
del proprietario
Oh, niente delizia così tanto
- Come la parte che hai dentro
- Tra la punta del piede sinistro  
E del piede destro
 
 
Note:
Ci sono alcuni punti oscuri nella traduzione, come quando si parla di "ragazzate e inoffensività". 
La birra è una chiara allusione allo squirting.
I versi finali alludono al footjob: la pseudo-Bardot è abilissima nell'arte di masturbare i falli eretti usando i piedi! 
 

Un errore marchiano nei sottotitoli

Nella versione sottotitolata da me vista di Sumer is icumen in, la cosiddetta Canzone del Cuculo, compare un verso che dice "germoglia l'idromele". Molto suggestivo, non ci sono dubbi. Mi fa piacere ogni volta che si menziona la mia bevanza preferita! Il punto è che l'idromele fermenta, non germoglia. Non è un vegetale: è un sublime nèttare. Cos'è successo? Da dove è comparsa l'ambrosia divina? L'errore è stato prodotto da un'omofonia. 

mead /mi:d/ "idromele"
mead /mi:d/ "prato" (omofono): è un'antica variante di meadow /'mɛdəʊ/ "prato" 
 
Ecco svelato l'arcano: il ritornello diceva "germoglia il prato". La causa dell'equivoco è il traduttese, grossolano e incapace di gestire il lessico arcaico o poetico. 
Riporto il testo originale completo della canzone in medio inglese (XIII secolo), in cui la lettera þ è l'antico modo di scrivere th.
 
Sumer is icumen in 
 
Sumer is icumen in 
Lhude sing cuccu
Groweþ sed 
and bloweþ med 
and springþ þe wde nu
Sing cuccu 
 
Awe bleteþ after lomb 
lhouþ after calue cu 
Bulluc sterteþ 
bucke uerteþ 
murie sing cuccu 
 
Cuccu cuccu 
Wel singes þu cuccu 
ne swik þu nauer nu 
 
Sing cuccu nu · Sing cuccu 
Sing cuccu · Sing cuccu nu 
 
Traduzione 
 
L'estate è arrivata,
Canta più forte, cuculo,
Cresce il seme e fiorisce il prato
e spunta il bosco adesso.
Canta ora, cuculo, canta cuculo!  
 
La pecora bela dietro al suo agnello,
La mucca muggisce dietro al suo vitello.
Il torello si impenna,
Il caprone scorreggia.
Canta felice, cuculo! 
 

Cuculo, cuculo,
Tu canti bene, cuculo,
Non fermarti mai adesso!

Canta, cuculo, adesso! Canta, cuculo!
Canta, cuculo! Canta, cuculo, adesso!
 
Questo è puro anglosassone, dialetto del Wessex. Non vi è nemmeno una parola di origine francese, con buona pace dei coglioni che negano la natura germanica dell'inglese dicendo che sarebbe "francese mal pronunciato". 
Nel manoscritto originale della canzone, che riporta la notazione musicale, sono contenute anche alcune istruzioni in latino medievale, utili per cantarla: 
 
Hanc rotam cantare possunt quatuor socii. A paucio/ribus autem quam a tribus uel saltem duobus non debet/ dici preter eos qui dicunt pedem. Canitur autem sic. Tacen/tibus ceteris unus inchoat cum hiis qui tenent pedem. Et cum uenerit/ ad primam notam post crucem, inchoat alius, et sic de ceteris./ Singuli de uero repausent ad pausaciones scriptas et/non alibi, spacio unius longe note. 
 
Traduzione:  
 
Quattro compagni possono cantare in questo giro. Ma non deve essere cantato da meno di tre, o almeno due oltre a quelli che cantano il piede*. Ecco come si canta. Mentre tutti gli altri tacciono, una persona inizia contemporaneamente a chi canta a terra. E quando arriva alla prima nota dopo la croce**, deve cominciare un altro cantore, e così per gli altri. Ciascuno osservi le pause scritte per lo spazio di una nota lunga***, ma non altrove.

*Il piede è l'unità metrica.
**La croce che segna la fine delle prime due battute.
***Indica la terzina. 
 
La versione della canzone cantata nel film è in parte diversa, oltre che adattata in parte all'inglese moderno. Solo il verso iniziale è in medio inglese; non si trova ad esempio la desinenza verbale -eþ. Due sole strofe sono ripetute di continuo: 

Summer is icumen in
Loudly sing Cuckoo
Grows the seed and blows the mead
And springs the wood anew.
Sing Cuckoo!

Ewe bleats harshly after lamb
Cows after calves make moo
Bullock stamps and deer champs
Now shrilly sing Cuckoo ...
... Cuckoo ... Cuckoo.
O wild bird are you!
Be never still Cuckoo!

 
L'Antica Religione 

Alla base del film c'è un'idea molto diffusa ai nostri giorni: quella dell'esistenza di un'unica religione precristiana, detta "The Ould Religion", comune a tutti i popoli del Regno Unito e composta prevalentemente da elementi folklorici e carnevaleschi. In altre parole, questa tradizione sarebbe identica per i popoli di origine germanica, come gli Inglesi, e per quelli di origine celtica, come ad esempio i Gallesi e le genti delle Highlands. Si tratta di un'assurdità semplicistica, che ignora del tutto la geografia culturale e linguistica, oltre che la complessità della Storia. La cristianizzazione non è avvenuta dovunque nello stesso periodo e con le stesse modalità. Si è sovrapposta a tradizioni tra loro molto diverse. Prima di essere cristianizzati, i Sassoni, gli Angli e gli Juti adoravano Wôden e Thunor, a cui offrivano vari tipi di sacrifici anche umani, com'era costume antichissimo tra tutti i Germani. Per contro, i Britanni erano in maggioranza cristiani quando le legioni romane abbandonarono l'isola. 
 

Nel film non si ha la benché minima menzione di una lingua celtica effettivamente parlata dalla popolazione di Summerisle, che sembra essere soltanto anglofona da tempo immemorabile. Sono tuttavia menzionati due teonimi celtici:
1) Nuada (pronunciato erroneamente /nu'a:da/), considerato il nome del Dio del Sole;
2) Avellenau (pronunciato /avələ'naʊ/), considerato il nome della Dea dei Frutteti. 
Lord Summerisle arringa il popolo parlando della necessità un sacrificio congiunto al dio Nuada e alla dea Avellenau. 
Il teonimo Nuada non risulta connesso con il sole. Corrisponde chiaramente al britannico Nodens.   
Il teonimo Avellenau, non attestato, è stato derivato dal gallese antico avallen, avallenn "melo", "albero da frutto" (gallese moderno afallen "melo"), tramite il suffisso plurale -au: avallenau "meli", "alberi da frutto" (gallese moderno afallennau "meli"). In realtà non è plausibile una simile formazione di un nome proprio femminile da un plurale. Il nome è stato scelto perché rimanda al toponimo mitologico Avalon - anche se sembra essere un'etimologia popolare.  
 
Non è difficile comprendere le origini ultime della visione bidimensionale dell'antichità pagana della Gran Bretagna, in cui le più disparate suggestioni finiscono in un calderone indifferenziato: basta davvero poco per scorgere l'ombra le manipolazioni dell'occultista Gerald Gardner (1884 - 1964), fondatore della religione conosciuta come Wicca. Egli era un decostruzionista ante litteram, che ha fatto danni immensi. L'unica cosa positiva che aveva era la sua passione per le pratiche femdom. Va detto che il regista e lo sceneggiatore erano soprattutto interessati a trasmettere al pubblico qualcosa di comprensibile.   
 
 
L'uomo di vimini  

Il concetto di "uomo di vimini" si trova in un passo dei Commentarii de Bello Gallico di Gaio Giulio Cesare (Libro VI, 16). Il condottiero romano affermò che i Druidi dei Galli costruivano effigi con bastoni e vi mettevano uomini vivi, quindi li davano alle fiamme per rendere omaggio agli dei. Afferma inoltre che gli uomini scelti erano tipicamente criminali o schiavi. Ecco l'attestazione: 
 
Natio est omnis Gallorum admodum dedita religionibus, atque ob eam causam, qui sunt adfecti gravioribus morbis quique in proeliis periculisque versantur, aut pro victimis homines immolant aut se immolaturos vovent administrisque ad ea sacrificia druidibus utuntur, quod, pro vita hominis nisi hominis vita reddatur, non posse deorum immortalium numen placari arbitrantur, publiceque eiusdem generis habent instituta sacrificia. Alii immani magnitudine simulacra habent, quorum contexta viminibus membra vivis hominibus complent; quibus succensis circumventi flamma exanimantur homines. Supplicia eorum qui in furto aut in latrocinio aut aliqua noxia sint comprehensi gratiora dis immortalibus esse arbitrantur; sed, cum eius generis copia defecit, etiam ad innocentium supplicia descendunt. 
 
Traduzione: 
 
"I Galli sono molto dediti alle pratiche religiose, perciò quelli che sono gravemente ammalati o si trovano in guerra o in pericolo, fanno sacrifici umani o fanno voto di immolarne e si servono dei druidi come esecutori di questi sacrifici: essi credono infatti che gli dei immortali non possono essere soddisfatti se non si dà loro, in cambio della vita di un uomo, la vita di un altro uomo; fanno perciò anche sacrifici ufficiali di questo genere. Certe popolazioni costruiscono statue enormi, fatte di vimini intrecciati, che riempiono di uomini vivi ed incendiano, facendoli morire tra e fiamme. Credono che cosa più gradita agli dei sia il sacrificio di coloro che sono sorpresi a rubare, rapinare o commettere qualche altro delitto; ma quando mancano costoro, sacrificano anche degli innocenti."
 
Gli incompetenti storici moderni, decostruzionisti e inclini alla puffologia, sono particolarmente ostili al racconto di Cesare, la cui veridicità è stata da loro messa in dubbio a più riprese. Volendo dipingere i Celti come pacifisti New Age macrobiotici e Figli dei Fiori, questi fautori delle storture politically correct e woke cercano con ogni mezzo di correggere l'Universo, ricorrendo all'influenza mediatica per spargere baggianate di ogni sorta. La loro ansia di "riscrivere la storia" è ribadita dai giornalisti malfattori, a ogni piè sospinto. In realtà i Celti erano bellicosissimi e cruenti: non avevano nulla a che vedere con le stronzate moderne e postmoderne. La testimonianza di Cesare non è affatto isolata. Questo ci ha tramandato Strabone (Geographia, IV, 4, 5): 
 
καὶ τούτων δ᾽ ἔπαυσαν αὐτοὺς Ῥωμαῖοι καὶ τῶν κατὰ τὰς θυσίας καὶ μαντείας ὑπεναντίων τοῖς παρ᾽ ἡμῖν νομίμοις. ἄνθρωπον γὰρ κατεσπεισμένον παίσαντες εἰς νῶτον μαχαίρᾳ  ἐμαντεύοντο ἐκ τοῦ σφαδασμοῦ. ἔθυον δὲ οὐκ ἄνευ δρυϊδῶν. καὶ ἄλλα δὲ ἀνθρωποθυσιῶν εἴδη λέγεται: καὶ γὰρ κατετόξευόν τινας καὶ ἀνεσταύρουν ἐν τοῖς ἱεροῖς καὶ κατασκευάσαντες κολοσσὸν χόρτου καὶ ξύλων, ἐμβαλόντες εἰς τοῦτον βοσκήματα καὶ θηρία παντοῖα καὶ ἀνθρώπους, ὡλοκαύτουν.
 
Traduzione: 

"I Romani posero fine a queste usanze, nonché ai sacrifici e alle pratiche divinatorie contrastanti con le nostre istituzioni. Così un uomo era stato consacrato agli dei, lo si colpiva alla spalla con una spada da combattimento e si divinava il futuro a seconda delle convulsioni dell’agonizzante. Non si praticavano mai sacrifici senza l’assistenza dei druidi: così talora uccidevano le vittime a colpi di frecce, o le crocifiggevano nei loro templi o, ancora, fabbricavano un colosso di fieno e di legno, vi introducevano animali domestici e selvatici di ogni tipo assieme a degli uomini e vi appiccavano fuoco." 
 
Abbiamo poi la testimonianza di Diodoro Siculo (Bibliotheca historica, V, 32, 6): 
 
Ἀκολούθως δὲ τῇ κατ᾽αὐτοὺς ἀγριότητι καὶ περὶ τὰς θυσίας ἐκτόπως ἀσεβοῦσι· τοὺς γὰρ κακούργους κατὰ πενταετηρίδα φυλάξαντες ἀνασκολοπίζουσι τοῖς θεοῖς καὶ μετ᾽ἄλλων πολλῶν ἀπαρχῶν καθαγίζουσι, πυρὰς παμμεγέθεις κατασκευάζοντες. Χρῶνται δὲ καὶ τοῖς αἰχμαλώτοις ὡς ἱερείοις πρὸς τὰς τῶν θεῶν τιμάς. Τινὲς δ᾽αὐτῶν καὶ τὰ κατὰ πόλεμον ληφθέντα ζῷα μετὰ τῶν ἀνθρώπων ἀποκτείνουσιν ἢ κατακάουσιν ἤ τισιν ἄλλαις τιμωρίαις ἀφανίζουσι. 
 
Traduzione:
 
"Essi sono - è una conseguenza della loro natura selvaggia - di un'empietà mostruosa nei loro sacrifici. Così, tengono imprigionati i malfattori per un periodo di cinque anni e poi, in onore ai loro dei, li impalano e ne vanno degli olocausti, aggiungendo ad essi molte altre offerte, su immense pire appositamente preparate. Trasformano anche i prigionieri di guerra in vittime per onorare i loro dei. Alcuni usano allo stesso modo anche gli animali catturati in guerra. Li uccidono unitamente agli uomini o li bruciano, o li fanno perire con altri supplizi." 

Sono della convinzione che Cesare, Strabone e Diodoro Siculo siano più autorevoli dei moderni, perché scrivevano di cose e di persone loro contemporanee, senza essere contaminati da ideologie che non potevano nemmeno concepire. Santo Cielo, Cesare ha visto le genti delle Gallie con i propri occhi! Detto questo, non sono affatto inorridito dalle usanze degli antichi Celti: erano popoli gloriosi, del cui valore bisogna essere fieri! A destarmi ripugnanza è l'ipocrisia fondante di questi tempi in cui sono costretto mio malgrado a vivere!
 
Testimonianze moderne 
 
Grandi simulacri fatti di vimini erano bruciati in Francia ancora nel XIX e nel XX secolo, anche se ovviamente non vi erano rinchiusi esseri umani. In ogni caso, questi rituali di origine celtica erano perfettamente integrati all'interno della religione cattolica. Fino al 1743, la figura di un soldato fatto di vimini veniva bruciata il 3 luglio a Parigi, in Rue aux Ours, mentre gli astanti intonavano il Salve Regina (Frazer, 1922). A Brie la combustione di un gigante di vimini avveniva in occasione del Solstizio d'Estate e di questo fu testimone il folklorista e mitologo tedesco Wilhelm Mannhardt (1831 - 1880). Nel comune pirenaico di Luchon, nell'Alta Garonna, erano arsi vivi serpenti all'interno di una colonna di vimini ornata di foglie e fiori, sempre in occasione del Solstizio d'Estate. I giovani uomini danzavano attorno alla colonna in fiamme, mentre il clero e la folla intonavano inni. Un inglese poté assistere alla cerimonia nel 1890 (Davidson, 1988). Nel Portogallo settentrionale, il rituale del Careto si conclude con la combustione di una figura umana cornuta fatta di vimini.   

 
Punch, ovvero Pulcinella  
 
Il poliziotto si documenta nella biblioteca locale, leggendo da un grosso volume quanto riporto in questa sede, trascrivendo i sottotitoli in italiano: 

La festa del Giorno di Maggio 

L'uomo primitivo viveva e moriva per il suo raccolto. Lo scopo delle sue cerimonie primaverili era assicurare un autunno prosperoso. Vestigia di questi drammi di fertilità si trovano in tutta Europa. In Gran Bretagna, per esempio, si possono ancora vedere versioni esangui delle sue danze in remote popolazioni, il Giorno di Maggio. Certi tipi includono personaggi inquietanti, un uomo-animale o maschera-cavallo che galoppa alla testa della processione caricando contro le ragazze, un uomo-donna, il sinistro burlone che interpreta il capo della comunità o sacerdote, e l'uomo sciocco, Punch, la più completadi tutte le figure simboliche, il privilegiato babbeo e re per un giorno. Sei spadaccini seguono queste figure e nel clima della cerimonia uniscono le loro spade come chiaro simbolo del sole. In epoche pagane, senza divieti, queste danze non erano semplicemente pittoresche figure. Erano frenetici riti che finivano con il sacrificio. Con questo i ballerini si aspettavano disperatamente di placare la dea dei campi. In buone epoche, offrivano prodotti agli dei e uccidevano animali. Ma nelle annate cattive, quando il raccolto era povero, il sacrificio era un essere umano. In alcune culture, era proprio il re. In altre, la vergine più bella. Spesso lui o lei rimanevano nascosti durante i mesi prima della cerimonia, proprio come il sole si nasconde alla terra in inverno. I metodi sacrificali differivano. A volte la vittima veniva affogata in mare o arsa fino alla morte su una enorme pira sacrificale. A volte i sei spadaccini decapitavano ritualmente la vergine. Poi il sommo sacerdote scuoiava il bambino e indossando la pelle ancora calda, come un mantello, guidava l'allegra moltitudine per le strade. Poi il sacerdote rappresentava la dea rinata e garantiva un altro buon raccolto per l'anno successivo. 
 
Questa è la "narrazione" a cui il film di Hardy riconduce i culti pre-cristiani. Ebbene, il "re per un giorno" Punch ci è noto: in sostanza è Pulcinella. La famosissima maschera fu introdotta dalla commedia dell'arte italiana, non certo in epoca antica. Il personaggio mascherato apparve in Inghilterra nel XVII secolo. Nel XVIII furono fissate e codificate alcune sue caratteristiche: la gobba e il naso adunco, che quasi sfiora il mento prominente e incurvato verso l'alto. La casacca giullaresca di Punch è gialla e rossa, a differenza di quella bianca dell'originale Pulcinella, che di nero ha solo la maschera e le scarpe. Il nome Pulcinella, Pullicinella venne adattato in Pulchinello, dissimilato in Punchinello, quindi abbreviato in Punch. Elementi antichissimi e ben documentati, come il sacrificio del Re, vengono a mescolarsi in modo inestricabile a moderni articoli d'importazione. Trovo assurdo far apparire Punch come un residuo del paganesimo anglosassone o addiruttura di quello celtico: una simile strategia è pura e semplice disonestà intellettuale.  
 

Curiosità 

La barca a remi Evil Eye ("Malocchio"), che porta il sergente Howie da e verso il suo aereo, non è stata costruita per questo film. Apparteneva a un residente di Plockton. Dopo averla vista, i produttori hanno deciso che sarebbe stata adatta al film, così hanno chiesto al proprietario di poterla utilizzare. La barca è sopravvissuta fino al 2004, quando è stata distrutta da una tempesta. 

Molti anni dopo aver realizzato il film, Edward Woodward ha rivisitato alcuni dei luoghi dove è stato girato. Ha affermato di aver trovato la croce improvvisata, che Howie aveva ricavato da alcuni pezzi di legno, ancora intatta dove era stata lasciata nella scena originale. Sembra quasi che volesse far passare l'accaduto per un miracolo e che il ruolo del sergente puritano gli fosse entrato nel midollo! 

Le riprese sono avvenute in autunno, quando gli alberi non sono certo fioriti. Data l'impellente necessità cinematografica, sono stati realizzati fiori e germogli finti, applicati uno ad uno a mano. Le ragazze che zampettavano nude tra i cerchi megalitici (in realtà erano blocchi di cartapesta) hanno avuto qualche difficoltà per via del clima rigido. Per mitigare le terribili condizioni in cui si girava, furono utilizzate ventole industriali in grado di diffondere un po' di calore. 

Uno dei musicisti, Ian Cutler, ha scritto che il film è stato tagliato male nel corso degli anni. Alcune scene non sono mai apparse in nessuna delle molte versioni. Una di queste sequenze è "Dream". Mentre il sergente Howie dorme, la Mano della Gloria brucia. Il sogno è un caleidoscopio di immagini altamente simboliche. Un'enorme pietra a forma di uovo gira sempre più velocemente. Anche la donna nel cimitero, che sta dando da mangiare al bambino, ha l'uovo in mano e lo schiaccia. L'arrangiatore musicale Gary Carpenter ricorda qualcosa di simile: "Ho un vivido ricordo di aver dovuto realizzare la colonna sonora di una sequenza di sogno straordinariamente complessa per Howie, che era come post-registrare un'animazione, era così intricato. Le dissolvenze e l'uso estensivo di filmati di archivio per questa sequenza hanno seriamente intaccato il budget. Nonostante l'entusiasmo del regista, non ho mai visto più riferimenti ad essa e non è presente in nessuna versione esistente del film." Peccato! 
 
L'attrice che ha interpretato la pseudo-Bardot, la svedese Britt Ekland, era incinta di suo figlio Nic Adler durante le riprese e avrebbe accettato di girare le sue scene di nudo solo dalla vita in su. Una controfigura, Lorraine Peters, è stata segretamente utilizzata per le inquadrature posteriori a corpo intero della danza di Willow: la schiena e le sensualissime chiappe! Le scene sono state girate dopo che lei aveva lasciato il set. Al termine delle riprese, la Ekland era furiosa nell'apprendere di essere stata raddoppiata in quelle riprese, ma il regista ha detto che era lei non voleva che il suo sedere fosse filmato, perché non le piaceva. Ancora oggi, ogni volta che viene avvicinata dai fan per autografare le foto della scena di nudo integrale, rifiuta sempre, perché, come sottolinea continuamente, quella non è lei. Quante tragedie per un morbido culo! 
 
La locanda dell'isola prende il nome dall'Uomo Verde. L'Uomo Verde è una figura folcloristica, simbolo di rinascita che rappresentava il ciclo di nuova crescita che avviene ogni primavera. Si  ritiene che il Cavaliere Verde nel racconto arturiano Sir Gawain e il Cavaliere Verde (XIV secolo) rappresenti una versione medievale di questo racconto.  

Un sequel abortito 

Shaffer intendeva girare un sequel raccapricciante, di cui riuscì a produrre soltanto il copione, intitolato The Loathsome Lambton Worm ("L'odioso Verme di Lambton"). La trama era stupidissima: il Sergente Howie si sarebbe salvato in extremis a causa di una forte pioggia che avrebbe spento le fiamme. Questo appare in netta contraddizione col finale stesso di The Wicker Man, in cui si vede il gigantesco manichino di vimini che crolla in fiamme (è finita, nessuna pioggia può resuscitare un cadavere carbonizzato). Hardy detestava questa idea folle di Shaffer e la contrastò sempre. Gli ricordò anche che nel frattempo era passato un ventennio, con tutte le immaginabili conseguenze sul fisico degli attori. Così commentò il Verme di Lambton di Shaffer: "Lo so che lo aveva scritto, ma credo che non piacesse a nessuno. Se no, sarebbe stato girato". E questo è quanto.  
 
Lo pseudo-sequel: The Wicker Tree  

Lo stesso regista, Robin Hardy, nel 2010 ha girato quello che avrebbe dovuto essere un sequel di The Wicker Man: si è intitolato The Wicker Tree. Questa è la trama grezza, ridotta all'osso. Una coppia americana di missionari casti appartenenti alla Chiesa Evangelica, particolarmente aggressivi e puritani, si sono recati in Scozia per convertire i pagani, della cui esistenza hanno avuto notizia. Arrivati in loco, sono stati ricevuti dal Lord locale, interpretato proprio dal sulfureo Christopher Lee. I fan sono andati in delirio, assolutamente certi che il personaggio fosse quello di Lord Summerisle. A questo punto è accaduto qualcosa di imbarazzante. Dopo che il regista si è sbilanciato, ammettendo che i fan avevano ragione, Christopher Lee lo ha smerdato malamente. Sì, è stato come se gli avesse rovesciato addosso un gran secchio pieno zeppo di diarrea fumante. Ha dichiarato che Lord Summerisle e il nobiluomo visto in The Wicker Tree erano due personaggi diversi. Inoltre ha aggiunto che il film del 2010 non era da intendersi come un sequel di quello del 1973. Sembra che Hardy, mortificato e annichilito, per un po' non si sia mostrato in giro. Ancora oggi non si comprende il perché dell'agire distruttivo di Christopher Lee. Qualcuno ha definito il film un "sequel spirituale". Bah.    

Uno squallidissimo remake 

Nel 2006 fu fatto un remake The Wicker Man, che in italiano fu intitolato Il prescelto, diretto da Neil LaBute e ambientato negli States, dove è stata fatta una connessione con le onnipresenti streghe di Salem. Il ruolo del Sergente Howie, qui chiamato Edward Malus, è stato interpretato da Nicolas Cage. Ormai la Settima Arte è morta, si è ridotta a qualcosa di pappagallesco, ripetitivo fino allo sfinimento. Può soltanto cercare di reinterpretare i precedenti film nel tentativo di riplasmare il genere umano secondo i dettami del politically correct, imponendo al contempo una nuova iconografia asettica e artificiosa, facendo uso ed abuso di effetti speciali computerizzati alquanto insipidi. Non credo che vedrò Il prescelto, ho la netta impressione che sarebbe come infilare le mani in un secchio di cagnotti.