sabato 29 marzo 2014


JOHN COLLINGS SQUIRE E IL PRINCIPIO DI CONSERVAZIONE DELLA REALTÀ

Qualche mese fa mi è capitato di prendere a prestito dalla biblioteca un volume di storie ucroniche intitolato "Se la Storia fosse andata diversamente" (originale "If It Had Happened Otherwhise"). Mi sembrava molto interessante, in quanto affrontava le possibilità di sviluppo a partire da singoli nodi storici. Si articolava in diversi racconti, tutti fondati su una domanda del tipo "cosa sarebbe successo se il Regno di Granada non fosse caduto?" e simili.
Indagando, ho potuto constatare che gli autori non sono affatto degli sconosciuti. Questa è una
recensione sull'opera in questione, riportata sul sito libreriauniversitaria.it

"Lo storico inglese John Collings Squire, all'inizio degli anni Trenta, invitò alcune autorevoli personalità della politica e della cultura dell'epoca - G.K. Chesterton, Winston Churchill, Emil Ludwig e André Maurois, tra gli altri - a cimentarsi in una ricostruzione ipotetica di alcuni nodi cruciali della storia occidentale. Nacque così un piccolo capolavoro di letteratura ucronica, o come diremmo oggi di storia virtuale, il quale ben lungi dall'essere un arido virtuosismo accademico, o una semplice bizzarria, può essere invece letto come un tentativo originale di riesaminare la storia mediante un totale ribaltamento dei fatti realmente accaduti." 

Eppure a me non è piaciuto granché, in quanto si fonda in gran parte sul cosiddetto Principio di Conservazione della Realtà. In altre parole, gli autori danno per scontato che la Storia sia stata creata da Dio così com'è, e che alterandola in qualsiasi punto non si avrebbe nella sostanza alterazione di ciò che accadrebbe in seguito.
Secondo questa impostazione, ci si potrebbe chiederebbe cosa avrebbe fatto Mussolini in un corso storico in cui Giulio Cesare fosse morto di polmonite ancora bambino - senza realizzare che se ciò fosse avvenuto, non solo non sarebbe mai esistito Mussolini, ma neppure alcuna nazione che conosciamo, e ovunque si parlerebbero lingue molto diverse da quelle in uso oggi.
Solo per fare un esempio, Philip Guedalla immagina un corso storico in cui il Regno di Granada sopravvive agli attacchi degli eserciti dei Re Cattolici, ma nella sua narrazione si parla di Lord Byron e di Napoleone. Persino la scoperta delle Americhe è concepita come noi la conosciamo, solo che non avrebbe destato entusiasmo. A chi non verrebbe da ridere leggendo della partecipazione di Granada alla Prima Guerra Mondiale?
Anche quando si comprende che un determinato evento ne escluderebbe un altro, manca l'idea di divergenza sul lungo periodo. Questo perché la struttura dell'opera è basata sulla meccanica classica, assolutamente lineare. Oggi abbiamo conoscenze più approfondite sulla natura del tempo e della realtà stessa, e capiamo quello che neppure Winston Churchill avrebbe mai potuto comprendere, data la sua ignoranza della quantistica, del Principio d'Indeterminazione di Heisenberg e del Paradigma Olografico.
Chi non ricorda la famosa affermazione di Edward Lorenz sulla farfalla che batte le ali in Brasile provocando un tornado in Texas? L'Effetto Farfalla non lascia scampo. Gli eventi propagano in modo del tutto incontrollabile. Pensiamo ad esempio all'accoppiamento. Ogni volta che un viscido spermatozoo penetra le difese di un ovulo fetente, si innescano meccanismi meiotici di crossing over che portano al caotico mescolamento del genoma maschile con quello femminile. Così basta un fattore minimo, imponderabile, per produrre una persona anziché un'altra. Se un gatto fosse morto per le vie di Braunau, Alois Hitler e Klara Pölzl avrebbero coito in una posizione diversa, in un'ora diversa, dopo aver mangiato cibi diversi. Lui avrebbe eiaculato in un momento diverso, secondo una diversa dinamica, ed ecco che un diverso spermatozoo avrebbe vinto la gara - e sarebbe nata una Gertrud Hitler di nessuna importanza anziché il ben noto Adolf. 

Anche il libro che ho recensito tempo fa, America Vichinga, edito da Frassinelli e ormai esaurito, contiene lo stesso Principio di Conservazione della Realtà. Infatti si fa intervenire Walter Raleigh in un corso storico la cui divergenza dal nostro risaliva al XI secolo. Potrete chiedervi come mai America Vichinga ha destato il mio entusiasmo mentre mi mostro così critico con il volume di Squire. La differenza è che America Vichinga è scritto molto bene, contiene diversi spunti suggestivi e fa sognare. È più fluido, nonostante l'identica esigenza di far convergere la narrazione ucronica con il nostro corso storico.

In generale, mi sento di dire che i migliori ucronisti non sono storici di professione.

(Esilio a Mordor, 4 ottobre 2008)

Titolo: Se la storia fosse andata diversamente. Saggi di
     storia virtuale
Titolo originale: If It Had Happened Otherwise
Autore: Autori vari 
Anno: 1931
Lingua originale: Inglese
Paese: Regno Unito
Curatore: John Collings Squire
Tipologia: Collezione di saggi (racconti)
Soggetto: Storia, ucronia
1a edizione it.: 24 settembre 1999 
Editore: Corbaccio
Collana: Collana storica
Curatore dell'edizione italiana: Gianfranco De Turris
Codice ISBN-10: 8879723545
Codice ISBN-13: 978-8879723541
Pagine: 356 pagg.
Formato: Copertina flessibile
Traduttore: Manuela Frassi

Sinossi (da www.amazon.it):
"Che cosa sarebbe accaduto se Napoleone, invece di arrendersi agli inglesi, dopo la sconfitta di Waterloo, fosse riuscito a fuggire in America? Se alla fine del XV secolo in Spagna avessero vinto i Mori? Questo curioso e insolito libro presenta le ricostruzioni "virtuali" di alcuni avvenimenti visti da grandi storici, insigni statisti quali per esempio Harold Nicholson e Winston Churchill che, a dispetto dello sviluppo delle varie, immaginarie ipotesi, presentano ambientazioni storicamente precise e accurate, facendo riflettere su cosa sarebbe accaduto se la storia avesse preso strade diverse."

Elenco dei saggi (edizione originale):

"If Drouet's Cart Had Stuck" di Hilaire Belloc
"If Don John of Austria Had Married Mary Queen of
      Scots"
di G. K. Chesterton
"If Lee Had NOT Won the Battle of Gettysburg" di Winston
      Churchill
"If Napoleon Had Escaped to America" di H. A. L. Fisher
"If the Moors in Spain Had Won" di Philip Guedalla
"If the General Strike Had Succeeded" di Ronald Knox
"If the Emperor Frederick Had Not Had Cancer" di Emil
     Ludwig
"If Louis XVI Had Had an Atom of Firmness" di André
     Maurois
"If Byron Had Become King of Greece" di Harold Nicolson
"If It Had Been Discovered in 1930 that Bacon Really Did
      Write Shakespeare"
, di J. C. Squire 
"If Booth Had Missed Lincoln" di Milton Waldman

Aggiunte dell'edizione rivisitata:

"If the Dutch Had Kept Nieuw Amsterdam" di Hendrik
      Willem van Loon
"If: A Jacobite Fantasy" di Charles Petrie
"If Napoleon Had Won the Battle of Waterloo" di G. M.
      Trevelyan

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