venerdì 15 agosto 2014

UN FRASARIO DEL NEOLATINO DI GAFSA (RICOSTRUITO)

Queste sono alcune parolette della lingua neolatina di Gafsa, che sono di uso frequente e molto utili:

òkest,
nònest, no 
ìdest, è così 
id nònest, non è così 

forsit, forse
orast, adesso

ìkest, qui c'è, ecco
ekku, eccolo
ekka, eccola
èkkeme, eccomi
èkkete, eccoti
èkkenos, eccoci
èkkebos, eccovi
ekkillu, eccolo
ekkilla, eccola
ekkos, eccoli
ekkas, eccole 
ekkillos, eccoli
ekkillas, eccole

Questo è un repertorio di frasi di vario genere, quali le si potrebbe cogliere dalla viva voce del volgo se se si avesse una macchina del tempo e si potesse stare ad ascoltare gli echi di un'epoca perduta, di una latinità fulgida:

Est ike. È qua 

Est illùke. È là

Est illòko. È in questo luogo.

Dami ike! Dammi qua!

Fakid! Fallo!

Fàkillu! fallo!

Faktid! Fatelo

Fàktillu! Fatelo

Dìkemi illu. Dimmelo.

Dìktemi illu. Ditemelo.

Mos doti illu. Te lo do subito.

Ubi natu fusti? Dove sei nato?

De Kassa ego sune, Io sono di Gafsa

Kìdest illu? Cos'è quello?

Illu anghe est unu basilisku, mezokre et kun korona manna inkima ad issu kaput. Quel serpente è un basilisco, piccolo e con una gran corona sulla sua testa. 

Kid fekisti? Cos'hai fatto?

Kid fàkere abes? Cosa farai?

Ubist ussore mea? Dov'è mia moglie?

Ego bìdilla mane, per issu pagu ambitabat. L'ho vista questa mattina, andava in giro per il villaggio.

Non skio ubist biru tuu. Non so dov'è tuo marito.

Kist illu omo? Chi è quell'uomo?

Kìdest mòmine de patre suu? Come si chiama suo padre?

Moise Iudeu de Termile est patre suu. Suo padre è Mosè l'Ebreo di Tarmil.

Ere ego bidi illu omo kine ad mi narràusti. Ieri ho visto quell'uomo di cui mi hai raccontato.

Issu omo kine issos latrones bulneràurunt est Mammadu de Tùnete. L'uomo che i ladroni hanno ferito è Mohammed di Tunisi.

Ista karne est màrkida et sapet de merda. Questa carne è marcia e sa di merda.

Illu omo non sentìut maghis in bita sua rankore de kunnu. Quell'uomo non ha mai sentito odore di fica in vita sua.

Issu prinkipe Tankredi de issos Normannos est altu, flabu, glauku et feroke. Il principe Tancredi dei Normanni è alto, biondo, con gli occhi azzurri e fiero.

Maghis in bita mea bidi unu omo de tale armonza kondo istos Normannos de Sikilla. Non ho mai visto in vita mia un uomo bello come questi Normanni di Sicilia. 

Frango kaput tuu. Ti spacco la testa. 

Biru suu est omo ebru et perbersu ki zabolos kolet et tumbas profanat. Suo marito è un ubriacone e un perverso, che adora i demoni e profana le tombe. 

Ire àbbio Tùnete, si Zabolu ostaklu non ponet. Andrò a Tunisi, se il Diavolo non ci mette lo zampino.

Istu benatore mannu erat in issos montes de issos Nùmidos et unu ursu feros kontra illu fut, ki nekàut onnes segùsos suos. Questo grande cacciatore era tra le montagne dei Berberi e si imbatté in un orso feroce che gli uccise tutti i segugi. 

Domnu meu me kelàut kando issa militza de issu Kalifu benit in Termile. Il mio signore mi ha nascosto quando l'esercito del Califfo è giunto a Tarmil. 

Kassa est plena de ghente ki krissanu nòmine abet et linga latina loket. Gafsa è abitata da gente che ha nome cristiano e parla latino.

Etza Sabrata est unu pagu de ghentes de linga latina, maghis ego intèllego issu zalektu issaru kun diffikultate manna. Anche Sabrata è una città di gente di lingua latina, ma comprendo il loro dialetto con grande difficoltà.

Ere mane issu prèbbitre portàut issa ossa ad àmita mea in domu sua, kare issa non potut missa ire nek de domu essire. Ieri mattina il prete ha portato la comunione a mia zia nella sua casa, perché lei non poteva andare a messa né uscire da casa sua. 

Kare nekàusti illa lakerta? Pellu sebu et issanu es. Perché hai ucciso quella lucertola? Sei un bambino crudele e perverso.

Ad nobis biktora ìut. Abbiamo vinto (lett. A noi è andata la vittoria).

Beni meku, mos! Vieni con me, subito!

Benite nosku, mos! Venite con noi, subito! 

Fèrenos issu binu, ankilla! Portaci il vino, cameriera! 

Ferid ad nobis mos, nosonnes multa site tenèmus! Portacelo subito, abbiamo tutti molta sete! 

Kiskis ìusset in unu makumbàlu est kerte malediktu et anatemizatu. Chiunque si rechi in un luogo pagano è senza dubbio maledetto e scomunicato.

Kikkid tu dikas non iunghet ad auriklas issoru. Qualunque cosa tu dica non arriva alle loro orecchie.

Kist fekit istu molku? Chi ha compiuto questo olocausto? 

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