Il termine latino cicindela "lucciola", è evidentemente un reduplicativo costruito a partire da candela. La base è in ultima analisi la radice *kand-, indicante lo splendore e presente anche nel ben noto candidus.
Come è stato possibile avere un simile mutamento nella vocale? Semplice: si è partiti da una reduplicazione *ke-kand-, poi assimilata in *ke-kend-. La parola è infine divenuta ci-cind-ela quando già l'accento si era fissato sulla vocale lunga del suffisso.
Per quanto nella pronuncia ecclesiastica italica di questo termine si abbia un'affricata (consonante "molle"), è chiaro che in origine il suono doveva essere velare (consonante "dura"), perché questo ci dice l'etimologia - che non è un'opinione. Così si vede che l'ecclesiastico /čičin'dela/ è successivo al classico /ki'kinde:la/.
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